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Favoreli al federalismo?


Leviathan

siete favoreli al federalismo in italia?  

33 utenti hanno votato

  1. 1. siete favoreli al federalismo in italia?

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Si, ma mi sembra improponibile.

Se ogni volta che ci sveglie un sito si deve offrirre una contropartita allora credo che molto tempo verrà buttato in trattative senza la speranza che si arrivi ad un accordo.

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Partecipanti più attivi

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  • 1 mese dopo...

L'Italia non ha grandi deserti dove stoccare i rifiuti(scorie nucleari ecc.)

questo è un dato di fatto.

 

Alla fine nel senso pratico non si troverà nessun comune disposto a fare da deposito alle scorie.

 

Vedi tav...e non erano di cdrto scorie nucleari.

 

Ne si troverà mai un comune disposto a fare da sito per la costruzione della centrale.

 

Con i verdi al governo poi... è da scordarselo.

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ma le scorie nucleari cm mai sn cosi pericolose???se sn ben costruite e chiuse...qual è il problema???oppure recano danno lo stesso anke se sn sotterate cn 100t di cemento e barre di carbonio...

Modificato da Scorpion
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Sono pericolose, ma innocue se ben stoccate in fusti di piombo e cemento armato.

Il problema è che dentro quei fusti ci dovrebbero stare per minimo 10000 anni e passa mi sembra.

 

COmunque il federalismo fiscale di cui parla Massimo D'Alema cosa sarebbe?

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Il federalismo ben fatto ridurrebbe gli sprechi e dimezzerebbe (anzi ridurrebbe a meno di un terzo) gli enti, ma per fare questo ci vorrebbe un governo con palle e potere, cosa che in Italia non si verificherà mai.

L'accentramento invece provoca solo la crescita della burocrazia e sprechi, sprechi e sprechi.

Di questa riforma io ne salverei il 50%.

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Non ho studiato approfonditamente la riforma che dovremo votare nel prossimo referendum, ma da quel poco che ho letto mi sembra una riforma pericolosa.

Mi spiego: dare un grosso potere al primo ministro a discapito del presidente della repubblica è anti-democratico.

La costituzione italiana, nata anche per prevenire un ritorno di governi autoritari (vedi fascismo), è basata su equilibri e contrappesi i quali fanno in modo che non si creino più pericolosi squilibri di potere.

 

La riforma elaborata dalla cdl, con largo contributo dei luminari della lega :ph34r: , fa letteralmente a pezzi la nostra amata costituzione che è una tra le più moderne e avanzate del mondo.

 

Ma questa è solo la mia opinione.. ;)

Modificato da GhostOnGripen
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Secondo me questa riforma, che ho studiato attentamente, va suddivisa in più parti per essere analizzata correttamente.

 

Parte 1)

Riforma del sistema parlamentare. Mi pare davvero buona. Si diminuisce il numero dei parlamentari, si dividono le competenze ed il Senato assume una rappresentanza reale delle regioni ed è nominato su base rigidamente regionale.

Questa riforma non può che portare giovamento: l'iter legislativo si snellisce, i costi della struttura parlamentare diminuiscono. Mi pare un sistema snello e moderno.

 

Parte 2)

Poteri del Primo Ministro. Tanto rumore per nulla. I poteri di garanzia costituzionale del Presidente della Repubblica restano invariati. La possibilità concessa al Primo Ministro di sciogliere la camera è una possibilità senza conseguenze pratiche: se scioglie la camera scioglie sè stesso. Nè un Presidente della Repubblica ha mai sciolto le camere se esse erano in grado di esprimere un governo fiduciato.

Anzi: il senato è sganciato dallo scioglimento automatico, esso è legato solo alle elezioni su base regionale e pertanto costituisce un riferimento stabile per il paese.

In ogni caso la Camera ha la possibilità di sfiduciare il primo ministro e di nominarne un altro, per cui tutto questo potere alla fine è solo teorico.

Di fatto, l'unico potere effettivo in capo al primo ministro è dato solo dalla possibilità di scegliersi i ministri: questo mi sembra non solo giusto, ma è quello che avviene già oggi per prassi costituzionale. Il presidente della repubblica oggi nomina i ministri, ma questi sono quelli indicati dal primo ministro.

 

Parte 3)

Decentramento di competenze alle regioni.

Anche qui, è vero, sembra che ci sia chissà che rivoluzione.

Ma vediamo i singoli aspetti delle competenze devolute alle regioni:

A) organizzazione sanitaria (già oggi è così, non cambia nulla)

B) organizzazione scolastica (già oggi è così: i provveditorati agli studi sono ormai su basi regionali e provinciali, le scuole hanno orari e iniziative stabiliti a livello regionale, gli istituti indipendenti come le università tali erano e tali restano).

C) Polizia amministrativa regionale e locale (già oggi è così! Le polizie provinciali sono locali, le polizie municipali manco a dirle, i vari servizi ispettivi delle USL ecc... non cambia nulla)

D) Materie che non sono di esclusiva competenza statale (è così già oggi).

 

 

Quindi, alla fine, che cambia?

Cosa cambia davvero?

 

Quasi niente. Alcune prassi costituzionali diventano leggi anzichè prassi, certe storture vengono regolarizzate, per il resto si tratta solo di interventi formali.

L'unica cosa che cambia sul serio è il senato, e cambia in meglio.

Così come cambiano numeri e competenze delle camere, e cambiano in meglio.

 

Onestamente, posso capire se uno mi dice: l'Italia non è pronta a incamerare una riforma costituzionale ora (e quando lo sarà mai?) ma se uno mi dice che la riforma è pericolosa, secondo me commette un errore di valutazione.

Sembra pericolosa, ma a ben vedere non lo è.

 

Comunque, la cosa migliore è leggersi il testo comparato prima/dopo:

 

http://www.consiglio.provincia.tn.it/alleg...a%20riforma.pdf

 

senza commenti, solo il testo.

 

Uno si fa da solo l'idea che si deve fare.

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QOnestamente, posso capire se uno mi dice: l'Italia non è pronta a incamerare una riforma costituzionale ora (e quando lo sarà mai?) ma se uno mi dice che la riforma è pericolosa, secondo me commette un errore di valutazione.

Sembra pericolosa, ma a ben vedere non lo è.

 

E' vero se non si cambia mai niente siamo destinati al solito e inesorabile immobilismo.

 

Anch'io ho letto il testo e mi sembra molto buono.

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Io sulla diminuzione del numero dei parlamentari sono pure d'accordo ma il senato su base federale mi lascia molto scettico, specialmente nel timore che prevalgano scelte contrarie allo spirito di unità nazionale.

Anche la divisione di competenze mi sembra erronea, un doppio passaggio dovrebbe sempre esserci, diventeremmo in pratica un sistema monocamerale a seconda dei compiti....ricorda un pò il tema del referendum Francese sulla partecipazione del '68.

Quanto alla sanità e alla scuola sono contrario oggi al decentramento come lo sono sempre stato, specialmente per la prima, quanto alle forze di polizia si rischia di aumentare il caos che regna già oggi: potremmo ottenere gli stessi risultati con la metà degli uomini presenti oggi razionalizzando l'organizzazione su due forze, una solo territoriale, carabinieri, e una nazionale o....federale ovvero la polizia, eliminando i carabinieri militari, cedendo quelle competenze all'EI, ed eliminando tutta la panoplia di polizie regionali, GdF, polizie comunali, polizie provinciali......ci manca solo la polizia parrocchiale e siamo apposto....

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Sì Dominus, in linea di principio concordo con te.

 

Ma tutte queste cose già ci sono.

 

A parte le leggi contrastate, le altre di solito sono messe a punto da commissioni parlamentari che preparano tutto e il parlamento si limita ad approvarle.

 

Le polizie su base regionale esistono già, sono state create e nessuno ha detto niente.

 

In Italia ci sono Carabinieri, Polizia, Finanza, Forestale, Penitenziaria che sono nazionali.

Poi ci sono la Polizia Municipale e quella Provinciale che sono locali.

Poi ci sono una marea di servizi ispettivi (lavoro, ambiente, asl ecc...) che di fatto sono a base regionale o provinciale.

 

Quando si parla di "polizia amministrativa" si parla proprio di questi servizi.

 

La sanità è oggi completamente a base regionale.

 

La scuola è praticamente a livello provinciale.

 

Che la riforma costituzionale passi o non passi, queste cose già ci sono.

 

I Senatori già oggi vengono eletti a livello regionale: 20 circoscrizioni, perfettamente coincidenti a 20 regioni. E ogni senatore è latore degli interessi della propria circoscrizione, delle altre se ne frega, essenzialmente.

 

Quindi stringi, stringi, ti rendi conto che questa riforma serviva solo a salvare la faccia a Bossi (avrebbe potuto dire ai suoi: abbiamo fatto un grande passo, mentre in realtà non cambiava nulla).

 

Persino la separazione delle competenze, vale solo per i provvedimenti non contrastati. Ciascuna camera conserva la possibilità di esaminare la legge predisposta dall'altra, e modificarla, di fatto attivando così il sistema a doppio passaggio.

Ma se va bene a entrambe, inutile allungare il brodo di mesi e mesi con i doppi passaggi.

 

La riforma introduce perciò due grandi passi avanti, quello della riduzione del numero di parlamentari e quello dello snellimento dell'iter legislativo in quelle situazioni in cui non c'è contrasto politico.

 

Non passerà, questo è scontato. Ma se ci pensi con calma, Dominus, confrontando bene l'attuale assetto costituzionale e la sua prassi, e la riforma, vedrai che è studiata in maniera intelligente.

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Sono anche io d'accordo con la nuova riforma costituzionale, in pratica si mette per iscritto realtà già esitenti ( sanità gestita dalla regione, scuola gestita dalle provincie) e si diminuisce il numero di parlamentari ( meno gente con una moltetudine di immunità e privilegi)

 

Mi è stato detto,non ho verificato, che la camera dei deputati assumerà un ruolo più importante rispetto al senato, attualmente sappiamo tutti che hanno pari poteri le due camere....me lo confermate???

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Se prendi la costituzione, vedrai che la Camera diventa competente per le materie elencate nell'art. 117 comma 2, mentre il senato in quelle dell'art. 117 comma 3.

 

Scorrendo le liste, ti accorgi subito che le competenze della Camera sarebbero molto più importanti rispetto a quelle del Senato.

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IO continuo a essere dell'idea che la centralizzazione del potere sia la cosa migliore.

Tenendo le regoni a statuto speciali cosi come sono ora, farei delle modifiche agli enti locali di altre regioni.

In fondo il debito pubblico è incontrollabile da quando ci sono le regioni.

Ogni regione ha:

-sistema sanitario;

-sistema scolastico e universitario

-polizia territoriale

e tante altre cose.

 

E se facessimo un'unico servizio scolastico e sanitario?

Senza le regioni ed enti locali non ci stava meglio?

Se a roma decidevano che a Castelbolognese (città a caso) dovevano costruire un gassificatore, nessuno ci opponeva.

Chiaramente il ministero si impegnava nella salvaguardia della salute dei cittadini e nel rispetto dell'ambiente.

Con il sistema regionale lo stato propone, poi alle regioni deve andare bene, se va male inizià lo scontro con il governo. Se alla regione va bene, potrebbe non andar bene ai comuni.

Capite perchè in italia non si fa mai nulla?

 

Se tutto venisse dall'alto i lati positivi sono:

- nessuna spese per giunta regionale, provinciale ecc...

-nessuna spesa nella duplicazione di enti

-nessun contrasto giurisdizionale

-meno burocrazia (si decide dall'alto)

-meno elezioni (minor costi)

 

Io lati negativi non li vedo.

Se quella riforma passa per davvero i problemi odierni aumenterebbero a dismisura.

Il sistema nazionale della lombardia per esempio, sarebbe efficientissimo.

Quello della calabria secondo voi come sarà?

Inutile rispondere.

 

E le attrezzature scolastiche? stesso discorso.

E poi quanti sistemi fiscali volete?

Senza dire che con un potere FORTE che viene dall'alto la mafia avrà più problemi ad controllare le giunte locali...

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Se quella riforma passa per davvero i problemi odierni aumenterebbero a dismisura.

Il sistema nazionale della lombardia per esempio, sarebbe efficientissimo.

Quello della calabria secondo voi come sarà?

Inutile rispondere.

 

Questa è proprio la migliore soluzione per mettere fine ad una situazione ormai incontrollabile, finalmente la calabria capirà che la Lombardia non deve lavorare anche per lei ( scusatemi se sono così esplicito....)

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