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Giorni Vinti
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Io non la interpreterei così: sia Lockheed Martin con il CUDA che ora Raytheon lavorano per rispondere allo stesso requisito SACM. http://alert5.com/2016/01/23/raytheon-awarded-research-contract-for-their-version-of-cuda/ http://elementsofpower.blogspot.it/2015/07/a-mysterious-lm-cuda-missile-update.html Inolte Lockheed è anche coinvolta nell'altro programma citato e cioè l' MSDM relativo al munizionamento miniaturizzato da autodiofesa. https://www.flightglobal.com/news/articles/lockheed-reveals-small-self-defence-weapon-for-fight-409219/ Il contratto per Raytheon sono "solo" 14 milioni per una fase di studio preliminare su questi due concetti, mentre LM sembrerebbe essere più avanti per aver già lavorato con fondi interni ad entrambi.
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Lancio di AIM-9X. https://www.flightglobal.com/news/articles/f-35-fires-aim-9x-as-raytheon-snags-next-gen-weapons-421133/
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Bella ed eterna domanda, al di là della provocazione. I britannici acquisteranno una sola variante Forse anche no visto che tempo fa si era ventilata l'ipotesi a lungo termine di una (quasi) monolinea su F-35 che comprendesse sia B che successivi A. I Marines acquisteranno B e C. Le esigenze di rischieramento non possono far passare in secondo piano le minori capacità e i maggiori costi della variante B. Per quanto ci si sforzi a vederne i lati positivi da un punto di vista delle prestazioni STOVL e della semplificazione logistica di una monolinea, i vari utenti non sembrano andare più in là di una discussione sul corretto mix fra due varianti, sfruttando i benefici delle comunanze e delle differenze. Si, l'F-35A e l'F-35B sono diversi, ma a ben guardare quanto delle differenze incide realmente sull'aspetto manutentivo presso i reparti? Comunanze ci sono nell'impiantistica e sono estremamente diffuse...e su quelle si basa una buona parte delle manutenzioni sul campo. Dall'altro lato una buona parte della manutenzione delle parti specifiche si farà invece a Cameri dove non si faranno differenze tra i B dell'AMI e quelli della MM, se non nella verniciatura. Considerato ciò almeno non mi sembra un passo indietro gestire F-35A e B, laddove prima si gestivano Tornado e AMX...oltre agli AV-8B se ci aggiungiamo anche gli aerei MM. Ecco, in effetti Preziosa mi pare sottolinei gli aspetti che avevo evidenziato quando parlavo del rosicare dell'AMI in Afghanistan. Io comunque ho come l'impressione che tra Italia, Gran Bretagna, USA, Giappone(?), Israele(?) e chissà chi altro, il concetto STOVL al di là dell'impiego imbarcato, sia tutto fuorchè un inutile lusso come i momenti più bui dei problemi tecnici dell'F-35B e delle pasticciate scelte britanniche avevano fatto persagire.
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Sia chiaro che non ritengo la migliore delle soluzioni l’acquisto di un così ridotto numero di F-35B da parte dell’AMI, proprio per ragioni di efficienza di una simile scelta: magari meglio darne 5 in più all'MM e dare all'AMI solo degli A e a parità di spesa venivano anche più di 90 aerei. Ma le cose non andranno certo così... Qui però mi sono limitato a esporre il dubbio che l’eventuale acquisto dell’F-35B sia motivato dalla voglia di fagocitare il Grupaer. Non mi convince. Punto. Nemmeno l’esempio britannico lo trovo del tutto calzante, se non altro perchè è vero che la RAF ha messo a terra la linea ad ala fissa della Royal Navy, ma non ha certo acquistato gli AV-8B perchè puntava a metterli sulle portaerei al posto dei Sea Harrier. La competizione fra le due forze armate britanniche è stata lapalissiana, come lo è in Italia e probabilmente è ben diffusa nel mondo. Trovo però poco credibile acquistare un aereo non necessario per appropriarsi di quelli di un’altra forza armata. L'AMI, a pensar male avrà rosicato a vedere gli Harrier operare da una portaerei mentre Tornado e AMX faticavano a rischierarsi in Afghanistan. Il desiderio di avere gli F-35B lo farei quindi arrivare più che altro da qui... Il concetto del rischieramento su piste austere e soprattutto corte non è campato in aria come abbiamo visto, ma non lo riterrei così chiaramente criticabile per quanto riguarda i numeri in gioco. Il confronto con la Guerra del Golfo va bene fino a un certo punto. Lì abbiamo messo in campo 8+2 Tornado quando i numeri dell’AMI lo consentivano e quando le tattiche operative lo imponevano (gli aerei sganciavano bombe stupide e la quantità doveva compensare l’assenza di precisione). Oggi, con gli organici dimezzati e l'impiego ormai diffuso di munizionamento di precisione, è più probabile che mandiamo in giro 4 aerei piuttosto che 8... L’occasione di far fruttare pochi aerei di un singolo gruppo è già più concreta e un po’ meno di miopia e di stupida competizione potrebbero rendere credibile anche la possibilità di creare temporaneamente unità che mettano insieme aerei, piloti e tecnici della MM e dell’AMI, perchè 15 F-35B saranno anche pochi, ma 15+15 già di meno. L’esempio britannico quindi lo evidenzierei, ma non sarebbe lo scempio degli ultimi anni: sarebbe la cooperazione RAF-Royal Navy durante la guerra delle Falkland. In sostanza la soluzione 15+15 in un’ottica non miope e competitiva, ma realmente joint, non sarebbe affatto assurda ed è anzi sarebbe una possibilità di rendere efficiente la scelta di un singolo velivolo in numeri altrimenti troppo ridotti. La MM non può permettersi più di 15 aerei, ma le esigenze di rischieramento non dell’AMI, ma dell’Italia, potrebbero richiederne di più.
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Non è la questione delle esigenze che mi premeva sottolineare, ma quella delle presunte insormontabili difficoltà logistiche e scarsa validità dell'impiego austero che a detta di alcuni smaschererebbe l'oscuro piano dell'AMI di fagocitare gli F-35B della MM. Ho sempre scritto che i 15 B all'AMI fossero un plus non indispensabile, ma non credo che li si voglia comprare per fagocitare il GRUPAER. Mi sembra un'assurda e costosa acrobazia. Non credo nemmeno che l'AMI pensi di costruire piste dal nulla come potrebbero fare i Marines o che tema di vedere le proprie basi in Italia bombardate (da non si sa chi) come Israele.. Penso piuttostro che, in un'ottica multinazionale, i velivoli Ami possano finire ben lontani dal teatro d'operazioni, con limiti operativi derivanti dalla cosa. Avere invece a disposizione strutture non dotate di piste lunghe significa invece moltiplicare le possibilità di rischieramento e l'efficacia dei velivoli. Questa mi risulta fosse la motivazione a suo tempo fornita dall'AMI, che ad esempio in Aghanistan ha sofferto per la lunga opera di ripavimentazione delle piste cui si sono prestati i nostri tecnici per far operare in sicurezza aerei tradizionali. Non credo ci sia un maggiore interventismo, che non è proprio di questo paese: piuttosto c'è la consapevolezza che gli impieghi fuori area e lontano dal teatro europeo che ha modellato le specifiche dell'attuale linea da combattimento sulla base delle esigenze della Guerra Fredda, diventeranno in futuro la norma. La capacità expeditionary va quindi maggiormente sviluppata con velivoli che la prevedano. Comprensibile ma non necessariamente giustificabile.
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La possibilità di operare da piste "austere" e corte (che ricordiamolo sono sempre molte di più di quelle lunghe allargando le opzioni di rischieramento quando le grosse basi non sono disponibili) è sempre stata criticata, quando non derisa, tanto che eventuali 15 F-35B per l'AMI secondo taluni sarebbero solo una (costosissima) trovata per fagocitare il GRUPAER della MM. Sarà, ma intanto Marines e Israele hanno altri pensieri.
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A parte il fatto che gli aerei che non hanno problemi e che pesano quanto previsto inizialmente li devono ancora inventare (compreso l'EF-2000 che doveva entrare in servizio 10 anni prima e pesare meno di 10 tonnellate e non oltre 11...http://www.globalsecurity.org/military/world/europe/eurofighter-requirements.htm), veramente l'onere della prova qui spetta a chi fa le affermazioni. In altre parole, come richiesto da tutti fin dall'inizio, sei tu che devi fornire link attendibili e non speculazioni per una qualsiasi delle roboanti affermazioni che hai fatto da quando ti sei iscritto. Finora quanto scritto non ha alcuna utilità ai fini di una discussione costruttiva... L'interesse verso il distruggere i prodotti russi per partito preso è invece prossimo a zero in questo forum. E poi attenzione a tirar fuori nomi: il buon Alexander meno di un anno fa scriveva che l'aereo pesava poco per essere un caccia pesante e andava in supercruise... http://in.rbth.com/economics/2015/02/23/made_in_russia_top_3_21st_century_weapons_41547 Magari si farebbe più bella figura ad accettare il semplice fatto che di questo aereo non si sanno cose a sufficienza per potersi permettere il lusso di scolpire giudizi sulla pietra.
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Solo i velivoli con compiti sperimentali nell'ambito della SDD.
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https://www.flightglobal.com/news/articles/combat-coded-f-35a-to-begin-dropping-bombs-420924/
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Successo!...Ehmm...Anzi no... http://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/spacex-rientro-fallito-l-esplosione-del-razzo-sulla-piattaforma/225227/224491
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Sebbene qui si indichi il 2014 in relazione a questo problema, già nel marzo 2013 commentavamo i problemi di pressurizzazione dei serbatoi anche se in questo caso ci si riferiva alla disposizione di non effettuare sotto i 20.000 piedi (6.000 metri) discese a ratei maggiori di 6.000 piedi al minuto. La soluzione richiedeva la modifica del sistema di gestione dei gas residui nei serbatoi. Intanto Cameri ha sfornato anche il secondo F-35 che, ancora una volta in sordina, ha effettuato il suo primo volo. http://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,1124.html
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http://www.geaviation.com/press/military/military_20150210.html Se ti riferisci alla notizia sopra, riguardava un similare F414 in cui la turbina di bassa pressione era stata realizzata con un composito a matrice ceramica. Anche se qui non si parla di ventola in composito a matrice polimerica, comunque almeno altrove si sono già fatte in campo civile, visto che nei primi stadi le temperature sono ancora compatibili con polimeri avanzati. http://www.compositesworld.com/articles/composites-in-commercial-aircraft-engines-2014-2023 Quindi si, credo sia possibile si voglia andare verso questa strada, fermo restando l'utilizzo contemporaneo di una specie di palette guida flusso statoriche opportunamente sagomate e fatte di materiale radarassorbente.. Indipendentemente da ciò però, i moderni stealth, pur facendo ampio uso di compositi a matrice polimerica, ottengono bassi valori di RCS opportunamente angolando e sagomando le superfici che assorbono in parte, mentre tendenzialmente continuano a riflettere in direzioni diverse da quelle incidenti. Non credo quindi che delle superfici di forma molto complessa e rotanti, anche se in composito, possano assorbire tutto e non riflettere una certa parte delle radiazioni incidenti. Quanto sia possibile evitare che tali radiazioni escano dalla presa d'aria non saprei dire ma, almeno sull'X-32 che doveva rispondere agli stessi requisiti dell'F-35 in fatto di RCS pur non avendo efficaci condotti a "S", un discreto sforzo in questo senso era implicito venisse fatto. Nell'F-18E, che tutto sommato si trova in una similare condizione, con la parte frontale del motore parzialmente visibile anteriormente, ci sono tali accorgimenti davanti al motore... In pratica una specie di griglia che ripropone l'andamento ad "S" giusto davanti alla ventola.
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I due velivoli sono necessariamente molto diversi per configurazione ed equipaggiamenti e l’F-16 è più piccolo e leggero. Il tutto rende sicuramente molto difficile un parallelo. http://www.globalsecurity.org/military/systems/aircraft/f-16-specs.htm http://www.f-16.net/f-16-news-article1991.html Stando a queste informazioni però l’F-16D dovrebbe avere una capacità di combustibile (ridotta rispetto al monoposto) di 5700 libbre cui si aggiungono ulteriori 5000 libbre contenute nei serbatoi esterni, ciascuno dei quali pesa 443 libbre. Fa un totale di 4850 kg di carburante. Considerando che i serbatoi ausiliari sicuramente non erano pieni (e con un BPR di 0,8 e abbondante uso di AB il carburante se ne va rapidamente...) direi che l’aereo aveva a bordo non più di 4 tonnellate di carburante, cioè meno della metà di quanto possono contenere i serbatoi dell’F-35 (8382kg) che è più grosso, ma che col pieno riesce ad essere molto efficiente e ad andare più lontano in configurazione armata. In tali condizioni l’F-16D con propulsore F110 GE100 come quello dei test ha un rapporto spinta peso quasi unitario e un carico alare di circa 465kg/m2. Non male. E forse, se il test è effettivamente stato fatto a bassa velocita e ad AOA elevati, i limiti al fattore di carico dovuto ai serbatoi non sono nemmeno stati raggiunti. Per quanto riguarda l’F-35, ammettendo sia partito anch’esso col pieno e abbia consumato un po’ (più) di combustibile (sono ipotesi, sia ben inteso), diciamo che potrebbe aver iniziato il test con 7000 kg di cherosene a bordo, ritrovandosi così con un rapporto spinta peso ancora unitario e un carico alare di circa 470kg/m2. https://en.wikipedia.org/wiki/Lockheed_Martin_F-35_Lightning_II In altre parole siamo lì... Quanto contribisca la fusoliera e la configurazione aerodinamica della velatura nei due diversi casi non ci è dato sapere, ma guardando solo ed esclusivamente questi dati, non credo sia possibile decretare che l’F-35 sia marcatamente in difetto di energia per manovrare e il test come detto era fino a un certo punto rappresentativo.
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E’ nota la configurazione dell’F-16D in quel frangente (tra l’altro adottata perchè senza serbatoi il test sarebbe durato molto poco...), ma qui ci sono troppe variabili da considerare (compreso quanto carburante ci fosse rimasto in quei serbatoi) e troppe cose pilotate in una certa direzione che non consentono di ricondurne l'esito a una mera questione di carichi alari: non credo che il test sia realmente rappresentativo per dare un giudizio globale e, con l’F-35 a 20° di AOA, penso che il test si sia svolto a velocità veramente basse in cui la resistenza aerodinamica legata ai serbatoi esterni si è fatta meno sentire, mentre la perdita di energia cui necessariamente andava incontro l’F-35 (simile in tale contesto all’F-18) era comunque evidente. Bisognerebbe vedere se l’F-16 riuscirebbe a fare altrettanto bene a più alta velocità, con qualche missile e il pod per contromisure elettroniche (tutta roba appesa fuori) e nel contempo cosa farebbe l’F-35 se non fosse azzoppato dal software. Troppi se per dire qualcosa sulla base di quel singolo test. Tutto qua.
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Penso si tratti solo di un gioco di luci ed ombre, fermo restando che in fondo al quel buco nero in teoria non dovrebbero vedersi le palette rotoriche, ma delle palette guida flusso statoriche che le proteggono. Il condotto della presa d'aria sembra sempre piuttosto ditto e senza una vera e propria conformazione ad "S" A seconda della posizione delle rampe mobili che sembrano esserci nel condotto (pare le prese d'aria siano effettivamente a geometria variabile), l'aspetto dovrebbe essere questo. L'impostazione generale del velivolo, la posizione delle stive e la probabile presenza di rampe mobili, sono abbastanza incompatibili coi contorsionismi delle prese d'aria di altri velivoli stealth, come ad esempio l'F-22.
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Appunto... Come anche io a suo tempo feci notare (e ben prima delle diatribe con la fighter mafia successive al volo con l'F-16), il confronto del carico alare con altri velivoli è solo fino a un certo punto rappresentativo: la frazione di carburante è elevata e una manovra fatta col pieno in un F-35 o in un F-16 non sono comparabili. I due velivoli, in condizioni similari, non hanno affatto valori di carico alare così lontani e a quel punto entra in gioco il ruolo della fusoliera, il cui effetto non è così facilmente quantificabile. Fermo restando che, a leggere tutto il paragrafo, la prestazione descritta dal pilota si riferisce a manovre a partire da 20° di AOA (già piuttosto alto per verificare appunto il comportamento gli assetti esasperati quindi), credo comunque che una cellula longitudinalmente compatta e i piani di coda all’estremità siano il modo migliore per ridurre l’inerzia e aumentare il braccio dei piani orizzontali che dovrebbero avere un’autorità piuttosto elevata per ben performare attorno all'asse di beccheggio. Attenderei quindi a esprimere giudizi finchè il software non avrà eliminato tutte le limitazioni proprio alle velocità e accelerazioni angolari che sembrano al momento ancora esserci. Il problema piuttosto è che, anche dovesse essere elevata la velocità di beccheggio, il velivolo deve spendere tempo per raggiungere AOA più elevati e generare la portanza richiesta a compiere una manovra ad elevato fattore di carico e una volta fatto perde tanta energia. E' un comportamento più simile a quello dell'F-18 che non a caso è meno caccia di quanto lo sia l'F-16. Per altri versi (come per quanto riguarda l'accelerazione subsonica e il fattore di carico massimo), l'aereo è più simile all'F-16. Doveva essere una via di mezzo tra F-16 ed F-18, non eguagliare l'F-16 in tutto: nulla di eclatante quindi, ma conforme alla sua filosofia d'impiego.
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Non capisco bene perchè tu dissenta (in parte) sul discorso relativo al carico alare: credo di averlo sempre sottolineato come sia stata concepita l'aerodinamica del velivolo... Per esempio mesi fa: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/2565-f-35-lightning-ii-discussione-ufficiale/?p=314460 Senza contare che nel mio messaggio poco sopra scrivevo: In altre parole dicevo appunto che la fusoliera così fatta consente di incrementare tanto l'AOA mantenendo la controllabilità, ma non impedisce che l'ala possa andare in stallo (perdendo quota) e nemmeno consente di avere elevati ratei di virata continui a causa dell'eccessiva resistenza che fa perdere velocità. Sul pitch rate mi mantengo ancora dubbioso e non vorrei essere catastrofista. Come si diceva a luglio, molto dipende ancora dal flight control, proprio per quanto riguarda questi aspetti. https://ukdefencejou.../?utm_source=TW Nessuno si arrabbia se fai domande specifiche, ma un "cosa ne pensate?" buttato nel mezzo di una discussione dove di pensieri ce ne son stati molti, non è il massimo. Considera che le opinioni nel forum sono discordanti e quindi per farsene una propria è meglio sentire tutte le campane. Poi non ti ho consigliato di leggere 300 pagine, ma qualche decina... 20 o 30 credo non sia chiedere troppo...Poi ci sono sempre le ricerche con le parole chiave che ti interessano e che ti consentono di selezionare solo alcuni messaggi.
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Avrai notato che ci sono 302 pagine in cui credo sia stato abbondantemente scritto cosa ne pensiamo... Leggiti almeno qualche decina di pagine indietro, e poi ne riparliamo. Non è che ogni nuovo utente possa riportare a zero la discussione... Grazie
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Il fly by wire non sarà al limite finchè risulterà...limitato. Di fatto i velivoli, anche quelli sperimentali che hanno minori limitazioni in termini di velocità e fattori di carico, sono limitati quanto meno nelle accelerazioni angolari. Come detto nei video, i tanto chiaccherati test comparativi con l’F-16 erano volti a verificare gli assetti estremi e non certo la rapidità con cui questi erano raggiunti, visto che appunto le accelerazioni angolari erano limitate. Erano quindi test di manovrabilità (cioè di verifica delle capacità di compiere determinate manovre) e non di maneggevolezza (che invece indica la capacità di cambiare assetto rapidamente per compiere quelle manovre). Ricamarci sopra conclusioni perentorie lascia quindi il tempo che trova. Come scritto nell’articolo e come detto nei video precedenti, l’aerodinamica del velivolo non è così banale come sembra e i comandi di volo sono molto sofisticati per tener conto delle esigenze di manovrabilità e di bassa osservabilità, con annessi e connessi portelli delle stive che si aprono. L'F-16 era un po' più semplice da gestire... In particolare è opportuno replicare alla sciocca affermazione (dura a morire) del carico alare elevato, basata su demenziali calcoli della superficie alare teorica. Di fatto il contributo portante della fusoliera è elevato ed è proprio quello a garantire la controllabilità ad assetti in cui l’ala è in stallo. Ad alto AOA si generano infatti vortici a partire dal muso romboidale, dai lati delle prese d’aria percorse da dei sottili baffi e a 2 vere e proprie estensioni alle radici alari. Il tutto a dare energia allo strato limite che poi scorre fino ai due piani di coda dove il motore, in posizione molto avanzata, riesce a generare un flusso d’aria che ritarda lo stallo e mantiene in efficienza le superfici di controllo caudali. Non capisco invece l’ultima domanda.... L’articolo che ho linkato dice che il velivolo è instabile intorno all’asse di beccheggio e a stabilità neutra su quello di imbardata. Dietro non ci sono “alette” ma ci sono tailerons e 2 derive con relativi timoni. I primi ovviamente svolgono la funzione sia di stabilizzatori che di equilibratori e in questo caso, essendo l’aereo intrinsecamente instabile intorno all'asse di beccheggio, si muovono freneticamente sotto il controllo del computer per rispondere a tutte le perturbazioni che altrimenti verrebbero amplificate. Le due derive invece lasciano al velivolo una stabilità neutra e quindi di fatto non sono nemmeno loro in grado di generare una forza che contrasti perturbazioni in imbardata (per quanto non le amplifichino), ma è necessaria una stabilizzazione “attiva” grazie al movimento dei due timoni verticali ad esse incerierati. Chiaramente, con una simile configurazione, intrinsecamente il velivolo si presta a violenti cambi di assetto che può essere alquanto esasperato grazie alla possibilità di raggiungere elevati AOA. Laddove il fly by wire non può far molto è nel ridurre l’elevata resistenza che si ha in condizioni transoniche e ad elevati AOA. Se n'era parlato in relazione alle doti di accelerazione e di rateo di virata continuo che erano state oggetto di un rilassamento dei requisiti perchè non ottenibili (in particolare in configurazione di carico elevato). Per migliorare questi aspetti si può solo lavorare sul motore e infatti si prevedono sviluppi.
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Come funziona il sistema dei comandi di volo di un velivolo come l'F-35. Ci da un'idea del perchè ci vogliano anni a svilupparne uno... http://www.codeonemagazine.com/article.html?item_id=187
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Se ti riferisci alla macchia nera sopra l'ala sinistra è prodotta dallo scarico della APU. https://it.wikipedia.org/wiki/Auxiliary_power_unit Se hai altri dubbi...
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Mettere un dente sul bordo d'attacco è una soluzione piuttosto diffusa e applicata su diversi aerei per allontanare lo stallo. Serve a generare dei vortici alle incidenze più elevate che tendono a bloccare lo scorrimento dell'aria verso le estremità (che riduce la componente di velocità normale al bordo d'attacco) e rinnovano anche lo strato limite aumentandone la velocità vicino alla superficie alare, allontanando così il rischio di distacco della vena fluida e quindi lo stallo. Se quest'ultimo, sugli A-7 in questione, partisse nella zona dove invece c'è il dente, gli alettoni diventerebbero inefficaci e quindi il velivolo diventerebbe incontrollabile. Se poi lo stallo si verificasse prima all'estremità, genererebbe un momento cabrante sui velivoli a freccia che aggraverebbe lo stallo stesso. Altre soluzioni sono quella di variare l'angolo di freccia lungo l'apertura, creando un gomito (e quindi sempre una discontinuità da cui partono i vortici), oppure mettere delle alette antiscorrimento che più che far direttamente da barriera allo scorrimento, gererano ancora dei vortici prodotti dalla differenza di portanza fra il lato destro e quello sinistro dell'aletta investita dallo scorrimento laterale. Mah, si parla di predisposizione a un kit subalare, ma non mi risulta ci sia stato un utilizzo effettivo sui C-2. http://www.airvectors.net/ave2c.html
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Quindi, tutta sta filippica per dire che la STOBAR è il "meno peggio"? Era stato scritto 3 pagine fa... Inefficiente anche la discussione direi...
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Scusami, ma non capisco dove vuoi arrivare mettendo in dubbio la vendita di Ka-52 all'Egitto postando articoli vecchi di mesi, quando nel messaggio poco sopra ho linkato la notizia, datata 4 gennaio 2016, dell'accordo firmato per 46 pezzi...
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Non so che origine abbia l'immagine comparativa dei velivoli imbarcati (creata presumo ad uso e consumo brasiliano), ma che l’aereo più grosso di tutti (il SU-33), con un carico bellico comparabile con altri ben più piccoli, si ritrovi con un raggio d’azione di gran lunga inferiore (700km), penso sia il modo migliore per dire che questo aereo abbia qualche problemino nell'utilizzo STOBAR. E questo è ciò che si sostiene qui. Lo STOBAR è quanto chi lo usa si può attualmente permettere per ragioni di fattibilità tecnica, tempi e costi, ma è un sistema inefficiente. La somma del carico bellico massimo trasportabile (mai stato un punto di forza del Flanker) e del consistente pieno di combustibile è superiore al carico utile del velivolo. Il risultato è un impiego inefficente del velivolo ed è la ragione per cui il SU-33 fa essenzialmente difesa aerea e il J-15 farà (male) il resto.. Decollare con un carico d'armi anche elevato, ma dover rinunciare per trasportarlo a buona parte del combustibile consentito da una cellula grande, è un'inefficienza. Questa è la ragione per cui si diceva che per il concetto STOBAR, per un tale tonnellaggio della portaerei, si presta meglio un velivolo più piccolo. La pagina web da cui credo l'immagine sia stata presa infatti questo concetto lo ribadisce... https://www.sinodefenceforum.com/large-aircraft-carriers-compared.t4201/