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Giorni Vinti
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noto che sei tristemente ripetitivo e vuoi semrpe aver sempre l'ultima parola io ho smontato pienamente quel pezzettino di cui parl mentri tu ometti di dire che i 300 provvedimenti disciplinari contro diPietro lui è sempre stato assolto. gli utenti vedendo l'altra discussione vedranno che le tue teorie non provano/dicono niente come ho già spiegato se lo chiedi per favore ti darò anche ragione ma non entro più in questa discussione
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ridendo e scherzando il milan lo vedo male
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metalmeccanico comparto fonderia Io so che la trattativa andò meglio persino delle richieste link per ricordare: http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/e...-raggiunto.html i sindacati chiedevano 117 euro mi pare
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bonanni chi? quello contrarissimo ad air france il che è un aspetto davvero strano era un piano migliaia di volte meglio per i lavoratori.. poi scusa se inizi a citare comunisti ovunque come nella sindrome del senatore americano poi censurato dal congresso sta discussione si sposta in un mondo fantascientifico e non ho proprio tempo da perdere e non posto più qua (cosi potete insultare la CGIL quanto vi pare, anche se sarebbe onesto da parte di chi la insulta rinunciare a tutti i diritti che la CGIL gli ha portato ma non lo farà nessuno)
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non se se hai visto il TG5 pare che lavoratori AZ erano entusiasti di come è andata a finire evidentemente era contrari al piano e il sindacato ha eseguito le richieste dei suoi tesserati ma per favore... il maccartismo è ancora diffuso forse perchè i governi rpeferivano lottizare alitalia e mandare manager incapaci come Cimoli che dopo aver devastato le ferrovie lo hanno mandato ad alitalia visto che era tanto bravo ma in fondo incolpare i sindacati rei di non aver accettato un piano con troppi lati oscuri e sempre facile e conveniente come ogni italiano lavoratore sono grato alla CGIL per tante cose del passato conquistate per tutti le dichiarazioni di Bonanni? rivalità sindacale
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quella storia l'ho già smontata io sempre allo stesso link.... e se fosse che alfano non ha dato il permesso grazie a papà Paolo Guzzanti (PDL- senatore) mah
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Debbuger l'aveva teorizzato e ha indovinato pagine fa... speriamo ora vinca una coalizzione non anti russa in modo da ristalizzare l'aerea
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a rimini una volta mi capitò di sentire un veicolo che supero il muro del suono (un f-16 italiano) il boato pauroso fu riportato il giorno dopo da tutti i giornali locali
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alfano impedisce alla proscura di procedere contro la guzzanti GIUSTIZIA: DI PIETRO, DA ALFANO SOLO ATTO DI PAURA Roma, 18 set. - (Adnkronos) - "Alfano non venda come opera di magnanimita' un atto di paura e la voglia che non si parli delle ragioni per cui a piazza Navona furono presenti oltre duemila persone". Lo afferma Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, commentando la decisione presa dal Guardasigilli di non procedere nei confronti di Sabina Guzzanti per l'ipotesi di vilipendio al Papa. "Il suo e' solo un maldestro tentativo di mettere una pietra sopra il vergognoso lodo Alfano che affossa il principio della legge e' uguale per tutti", accusa. una guzzanti assolta sarebbe stato tosto da digerire meglio chiudere la storia subito... gli manca solo la querela della carfagna speriamo che sabina si salvi ancora
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:rotfl: :rotfl: Dipietro oltre a comandare tutte le procure d'italia ora anche i sindacati. Che il tuo governo (dove veltroni è collega affiatato) ha fallito non ti viene manco il dubbio? e poi sono io quello poco credibili? comunque la CGIL ha richiesto di parlare a Fantozzi per proporli un piano alternativo a questa pagliacciata
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p sempre facile dare la colpa ai sindacati/lavoratori Qua fallisce l'ennesima azienda lottizzata dove venivano messi dalla politica manager che la indebitavano sempre più senza risultato e che scappavano con ricche buone uscite e la soluzione era... un ritorno ai capitani coraggiosi?? era giusto finisse cosi... secondo me chiaramente EDIT sindacati comunisti? eccerto rispondono a stalin in persona i luoghi comuni non muoiono mai
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La CGIL deve proteggere i diritti dei suoi iscritti e le loro volontà non fare da tappetto al governo. Se la CGIL ha detto no vuol dire che i lavoratori AZ che rappresentano hanno detto no ad un piano con molte ombre e pregiudicati. MA POSSIBILE che viene permesso di poter insultare e dire ogni cosa sui sindacati ?? non viola il regolarmento?
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speriamo proprio di no, non mancava solo il si della CGIL ma anche di altri sindacati minori e la maggior parte dei lavoratori alitalia rifiutava la CAI. Mi immagino i risvolti da oggi alle 19.00 partira la nuova campagna mediatica contro i sindacati con servizi faziosi 24 ore su 24, notizie false e diffamatorie a invenzione libera solidale con la CGIL dalla costituzione: dal piano di rinascita democratica della P2 "i sindacati devono essere indeboliti"
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Cosentino (PDL) chiamato in causa da un pentito
Leviathan ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
il bipartitismo è alternanza e reciproco controllo il bipartitismo all'italia è pura e semplice complicità semrpe e comunque -
Le vacanze e ... gli amici di Travaglio!
Leviathan ha risposto a picpus nella discussione Discussioni a tema
io non mi sono arrampicato sugli specchi, evito solo di perdere tempo con gente che vuole avere sempre ragione, c'è qualcuno che ha odio politico per travaglio, troppo libero serio e indipendente, e quindi lo lascio solo a dire quanto fa schifo Travaglio, quanto è bugiardo travaglio, quante vecchiette scippa travaglio, senza barlume di prova ed evito di rispondere a provocazione di basso livello -
CRISI FINANZIARIA 2008 - Topic Ufficiale -
Leviathan ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
La Fed evita in extremis il fallimento di Aig, con un finanziamento da 85 miliardi di dollari. Il piano di salvataggio, orchestrato da Banca centrale, Tesoro e appoggiato dal presidente George W.Bush, prevede inoltre che il colosso assicurativo passi sotto il controllo del Governo: una decisione storica visto che, a differenza di Fannie Mae e Freddie Mac, Aig non è neanche regolata dal governo federale. Dopo aver deluso Wall Street non tagliando il costo del denaro, la Fed cerca così di tranquillizzare il mercato, ancora scosso dal fallimento di Lehman Brothers. Il crac di Aig avrebbe avuto conseguenze catastrofiche sui mercati americani e mondiali. Il fallimento avrebbe rischiato di innescare un effetto domino, spingendo al collasso una serie di intermediari finanziari e causando perdite - secondo le prime approssimative stime - per oltre 180 miliardi di dollari solo alle istituzioni finanziarie. Dopo una giornata convulsa e il susseguirsi di febbrili incontri, il presidente della Fed Ben Bernanke e il segretario del Tesoro Henry 'Hank' Paulson sono usciti allo scoperto. Per la seconda volta dai tempi della Grande Depressione, la Fed si è avvalsa della speciale autorità conferitale della statuto, che le consente in circostanze estreme di concedere prestiti a ogni società non in grado di assicurarsi un'adeguato finanziamento da parte di altre banche. Il prestito straordinario, che giunge al termine di dieci giorni che hanno ridisegnato la finanza americana, punta ad «assistere Aig a far fronte gli impegni presi. Il finanziamento faciliterà il processo nel corso del quale Aig cederà alcune delle proprie attività in modo ordinato», spiega la Fed, sottolineando che al Governo va il 79,9% della società, compreso il diritto di veto sul pagamento dei dividendi. Il prestito ha una scadenza di 24 mesi e sarà ripagato con la vendita degli asset Aig. Plaude il presidente Bush all'operazione della Fed, che punta a «promuovere la stabilità nei mercati finanziari e limitare i danni all'economia in senso lato». Soddisfatto anche Paulson, che mette in evidenza come il prestito preveda «misure a tutela dei consumatori». Gli analisti intanto sono convinti che le conseguenze del fallimento di Lehman Brothers si sono appena cominciate a sentire. E la crisi domina ormai la campagna elettorale. Il candidato repubblicano John McCain addita come responsabili «la corruzione e gli eccessi di Wall Street». E propone la costituzione di una commissione indipendente d’inchiesta sul modello di quella che ha indagato sull’11 settembre. Mentre il democratico Barack Obama resta convinto, nonostante tutto, che i fondamentali dell’economia americana rimangano solidi. «Come farà McCain a mettere a posto l’economia se non capisce nemmeno che è guasta?». Il suo vice Joe Biden ha insistito sulla sostanziale continuità tra la politica economica di Bush e le proposte di McCain: «È stato per la filosofia dei repubblicani se a Wall Street hanno potuto fare quello che gli pareva. Prima per McCain andava tutto bene, ora si sveglia e all’improvviso si accorge che c’è un problema». www.unita.it -
BRUXELLES - Doveva essere il vertice per trovare le soluzioni all'emarginazione degli 8 milioni di Rom europei, ma si è trasformato in una ennesima caotica contestazione del governo italiano con tanto di fischi al rappresentante dell'esecutivo Berlusconi, il sottosegretario Eugenia Roccella, e conseguente protesta formale della nostra diplomazia nei confronti dell'Ue. Il tutto mentre il commissario europeo alla Giustizia, Jacques Barrot, ha chiesto al ministro degli Interni Roberto Maroni significative modifiche al pacchetto sicurezza: nel mirino le espulsioni dei cittadini comunitari e l'aggravante di clandestinità. "Against Ethnic Profiling", contro la schedatura su base etnica. La cerimonia d'apertura del primo vertice Ue sull'inclusione Rom è stata bloccata dalla contestazione di decine di persone che sfoggiavano t-shirt contro l'ormai celebre provvedimento del governo. La protesta si è placata solo quando il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, ha scandito: "Siamo d'accordo con la maglietta, l'integrazione Rom è urgente a livello politico e umano". Parole calibrate in modo da non attaccare l'Italia. Chi invece lo ha fatto, e duramente, è stato il miliardiario ungherese e filantropo George Soros, tra gli ospiti d'onore di giornata: "Sono estremamente preoccupato per la schedatura su base etnica in Italia. Queste misure dovrebbero essere illegali e spero che la Ue le bocci". Applausi scroscianti da parte del pubblico mentre dall'Italia le agenzie battevano la replica del ministro degli Esteri Franco Frattini, "preoccupato dal livello di disinformazione su una norma che è stata promossa dalla Commissione Ue". Allusione al fatto che - nonostante le numerose bocciature politiche (tra gli altri Europarlamento e Onu) - dal punto di vista tecnico il censimento dei nomadi è stato ritenuto in linea con le regole comunitarie dal commissario Barrot, che comunque continua a vigilare affinché la sua realizzazione sia in linea con i diritti umani. E durante il summit di Bruxelles lo stesso Barrot ha puntualizzato: "Soros ignora i fatti o è in malafede. I testi normativi sui censimenti dei campi rom sono in regola". Insomma, un vertice dedicato ad uno scottante problema europeo si è trasformato in una nuova polemica sul caso Italia, sfociata in aperta contestazione, con tanto di incidente diplomatico, quando il sottosegretario al Lavoro, Eugenia Roccella, ha preso la parola a nome del governo. L'aula ha coperto la sua voce con fischi e urla e gli incandescenti rappresentanti delle comunità Rom hanno abbandonato la sala in segno di protesta. In serata il rappresentante italiano presso l'Ue, l'ambasciatore Nelli Feroci, ha stigmatizzato "il deplorevole" episodio in una lettera di protesta all'organizzatore del vertice, il commissario europeo agli affari sociali Vladimir Spidla, lamentando che l'inviato del governo non ha potuto pronunciare il proprio intervento sull'inclusione dei Rom "in un clima sereno a causa di una serie di accese contestazioni da parte di alcuni elementi del pubblico". Intanto dietro le quinte proseguono i contatti tra Roma e Bruxelles per sbrogliare la matassa sulle norme più bersagliate del governo Berlusconi. Se Barrot per ora ha promosso il censimento, non è andato altrettanto bene al pacchetto sicurezza. "Tutto ciò che è automatico è inaccettabile", ha spiegato ieri riferendosi alle espulsioni dei cittadini comunitari (vedi romeni). Anomalia che il commissario la scorsa settimana ha chiesto di cambiare. In particolare Maroni dovrà chiarire che l'aggravante di clandestinità non si applica ai cittadini Ue, cancellare la loro espulsione automatica in caso di condanna a più di due anni di carcere e modificare una serie di passaggi del pacchetto sicurezza e di leggi precedenti contrarie al principio cardine dell'Unione europea secondo cui l'espulsione di cittadini comunitari può avvenire solo su decisioni prese caso per caso e secondo criteri stabiliti da Bruxelles. Punti - spiegano autorevoli fonti Ue - che il governo si è impegnato a correggere quanto prima. Pena la bocciatura Ue. http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/c...-fischiato.html preoccupata la reazione di Frattini se non comica che se la prende con la disinformazione... eh già in europa non ci sono i vari mazza, mimun, riotta, fede, Mulè, scalfari, mieli e compagnia bella...
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I primi a dire sì sono stati quelli della Cisl. Al termine dell’incontro con governo e Cai il segretario Bonanni ha detto chiaramente che «la Cisl dà la sua adesione» al piano per il salvataggio di Alitalia. Poi c’è l’adesione dell’Ugl, il sindacato guidato da Renata Polverini, che ha dichiarato che firmerà l’accordo a che ha chiesto ai piloti «uno sforzo in più per uscire da questa situazione nel miglior modo possibile». Vicina al sì anche la Uil, che dice: «Non saremo noi a far saltare l’accordo». La Cgil invece non è ancora convinta: «Ci devono consegnare un documento – ha detto il segretario Epifani – ma lavoreremo fino all'ultimo per allargare il consenso su un piano vero di salvataggio da parte di tutti». Epifani non chiede tempo, ma vuole «allargare il consenso», vuole che l’accordo sia condiviso da più parti possibili. Fabrizio Solari, segretario del settore Trasporti della Cgil, spiega che «l'allargamento del consenso non è nel numero delle sigle ma in quello dei lavoratori». Ma è chiaro che serve allargare alle sigle che quei lavoratori rappresentano, su tutti i sindacati autonomi dei piloti e degli assistenti di volo. Comunque, ha spiegato ancora Solari, la posizione della Cgil «se non cambia nulla è un no». Lo stesso no che diranno i sindacati autonomi dei piloti e degli assistenti di volo. La scadenza, comunque, ha i minuti contati. «La risposta deve arrivare entro le 15:50 di domani» dice ai sindacati il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Giovedì alle 16 la Cai riunisce l'assemblea per decidere se portare avanti l'offerta per la compagnia. Dieci minuti prima i sindacati dovranno aver deciso. Spazio per trattare, tanto, non c’è n’è più. Lo dice chiaro e tondo il presidente della Cai, Roberto Colaninno, spiegando che «senza consenso domani ritiro l'offerta». Il punto è uno solo, dice ai rappresentanti dei lavoratori: «Avete ottenuto in queste due settimane quello che non era previsto concedere. Non c'è più nulla di cui discutere, non c'è una lira in più da condividere». «Firmeremo con chi ci sta, e sono tutti chiamati a rispondere» gli fa eco il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, mentre il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, auspica che l'acquirente sia Cai, perchè se si ritira la prospettiva è portare i libri in tribunale. Intanto, negli aeroporti italiani mercoledì è stata una giornata a dir poco disastrosa. Lo sciopero di 4 ore indetto dalla Cub Trasporti e le agitazioni del personale di terra di tutte le compagnie italiane indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl ha provocato la cancellazione di 50 voli Alitalia solo all'aeroporto di Fiumicino. www.unita.it
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quel contratto che mi riguarda da vicino è stato firmato dopo quasi sei mesi dit rattative serrate, e si risolse con un aumento persino maggiore di quello richiesto dai sindacati (123 euro vs 117 se non sbaglio, seppur più scaglionati) grazie al ministro Cesare Damiano che interveni quando sembrava che la trattativa si era rotta inreversibilmente. Se la tua accusa fosse vera i sindacati pur di non disturbare Prodi avrebbero accettato 100 scarsi di aumento (vado a memoria più o meno le cifre sono quelle) La linea dei sindacati la fanno i lavoratori non vinceversa
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in via generale ritengo che l'accusa rivolta ai sindacati di essere politicizzati siano eccessive (e parlo delle tre confederate)
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ma loro accusano 10 000 esuberi invece dei 3000 dichiarati se è vero è grave
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un delegato CUB accusa a SkyTg24 la campagna mediatica/disinformativa contro i sindacati e accusa i media (tutti filogovernativi) di non condederli la possibilità ai sindacati di comunicare. Accusa il governo di truffa in quanto, dice, gli esuberi sono in realtà 10 000 Per chi ha sky tasto active su alitalia Per chi non c'è l'ha guardi il sito di skyTg24 http://tg24.sky.it/tg24/economia/2008/09/1...tta_Italia.html
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ROMA - I Cub hanno proclamato 4 ore di sciopero per la giornata di oggi. Cancellati 50 voli in tutta Italia. Sacconi: tra 48 ore chiudiamo Berlusconi non esclude un'alleanza con Air France: "Nessuna preclusione". Il sindacato: "Inaccettabile dare la colpa a noi". Veltroni: "Un pasticcio, non si scarichi sui lavoratori". Domani l'ultima riunione repubblica.it La Cgil giudica «inaccettabili» le dichiarazioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sul ruolo della confederazione di Corso d'Italia nella trattativa per il salvataggio di Alitalia e chiede più rispetto dal parte del premier. Lunedì sera a "Porta a Porta" Berlusconi aveva detto: «Non voglio essere malizioso, ma in diverse fasi della trattativa che abbiamo seguito finora ci sono stati interventi, per esempio del capo della Cgil, che parevano molto influenzati dalla politica». La segreteria della Cgil considera «inaccettabili e non consone all'alto ruolo che ricopre le dichiarazioni del presidente del Consiglio, onorevole Silvio Berlusconi, in riferimento alla Cgil, al suo segretario generale e al ruolo che l'organizzazione sta svolgendo nella trattativa per salvare l'Alitalia». In una nota, il sindacato guidato da Guglielmo Epifani «conferma il proprio impegno a evitare il fallimento della compagnia e a operare perchè la nuova Alitalia possa avere un futuro degno di una vera compagnia aerea, salvaguardando al meglio delle possibilità qualità e quantità dell'occupazione e garantendo rispetto e dignità per i lavoratori - conclude il comunicato - nel quadro di un'organizzazione efficiente, nel quale gli azionisti privati partecipino con investimenti adeguati e senza fini speculativi». I problemi posti in queste settimane sono problemi che non possono essere 'buttati in politicà. Si tratta del destino di persone in carne ed ossa, delle loro condizioni familiari, delle loro vite e, su un altro versante, si tratta di questioni che rigurdano problemi di democrazia e di rappresentatività sindacale. Al Presidente del Consiglio la Cgil chiede più rispetto, più misura e di evitare goffi tentativi di scaricare su altri responsabilità che sono, per la quota che gli compete, anche sue. unita.it
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CRISI FINANZIARIA 2008 - Topic Ufficiale -
Leviathan ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
È UN colosso delle assicurazioni il nuovo epicentro della crisi finanziaria mondiale. Si chiama American International Group (Aig) il "buco nero" che nella sua implosione può risucchiare nuove perdite e fallimenti a catena, con ripercussioni nel mondo intero. La bancarotta di Lehman Brothers appare già un capitolo di storia lontano, mentre incombono preoccupazioni più gravi. La compagnia assicurativa Aig non è solo una delle più grandi del pianeta, con centomila dipendenti. Occupa un posto speciale nel mezzo di una complessa ragnatela di rapporti finanziari con centinaia di banche. Perciò la notizia del declassamento di Aig da parte delle agenzie di rating Standard&Poor e Moody's ha aperto un nuovo fronte di pericolo. Il peggioramento della sua solvibilità finanziaria può essere l'anticamera del fallimento. Ieri mattina David Paterson, il governatore dello Stato di New York (da cui dipende per legge la vigilanza sulla compagnia assicurativa) è stato lapidario: "In queste condizioni Aig ha un giorno di vita". L'ultima speranza è una cordata d'investitori che sarebbe pronta a rilevare l'Aig. La guida, ironia della sorte, il fondatore Maurice Greenberg che fu defenestrato dai vertici della compagnia per irregolarità contabili. Il crollo del colosso assicurativo è un evento di cui nessuno riesce a prevedere l'impatto, se non che sarà disastroso. La compagnia infatti non esercita soltanto attività assicurative tradizionali. Ha sviluppato, con un'importante divisione a Londra, un intero business speculativo sui titoli derivati, compresi i titoli "infami" che sono il frutto della cartolarizzazione dei mutui. E c'è di più. Aig si è lanciata da tempo in un altro business finanziario, i "credit default swaps" (Cds). All'origine si tratta proprio di contratti assicurativi. Il rischio contro cui essi proteggono riguarda l'insolvenza di molteplici soggetti economici. In una fase come questa dove i fallimenti si susseguono a valanga, questo business è diventato una palla al piede per Aig. Inoltre i "credit default swaps" con il tempo hanno assunto vita propria, sono diventati a loro volta degli strumenti altamente speculativi. Con una perversione della loro vocazione originaria, i Cds sono diventati un modo per scommettere sui fallimenti (dei titolari di mutui, delle aziende, delle banche) e guadagnarci sopra. Se per una parte del mondo della finanza essi continuano a essere una indispensabile copertura del rischio-clienti, per un'altra parte sono uno strumento di speculazione ribassista. E il business dei Cds è sfuggito ad ogni controllo. La lievitazione di questi strumenti è impressionante. Nell'insieme il volume delle esposizioni su questo mercato supera i 60.000 miliardi di dollari, il quadruplo del Pil americano. L'Aig è un protagonista centrale di questo settore. Travolto dall'impossibilità di onorare tutti quei contratti anti-fallimento, a sua volta con il suo crac può affondare l'intero sistema. Un esempio delle diramazioni internazionali: ieri la banca svizzera Ubs ha perso il 24% in Borsa, nonostante abbia garantito di avere chiuso tutti i rapporti con Aig dopo una perdita di 300 milioni di dollari. L'importanza dell'American International Group spiega la frenesia con cui le autorità Usa si affannavano ieri attorno al suo capezzale. Lo Stato di New York, facendo una trasgressione clamorosa alle sue stesse leggi che regolano i comportamenti prudenziali delle assicurazioni, ha autorizzato Aig a farsi prestare 20 miliardi di dollari dalle sue filiali. Praticamente l'azienda ha avuto un nulla osta inaudito per infilare le mani nella cassa del ramo-vita e del ramo-rischi, con buona pace dei suoi clienti. Non è bastato. A riprova che l'intera stabilità del credito è in gioco, sul caso Aig è intervenuta la Federal Reserve, "sconfinando" nel settore assicurativo che esula dalle sue competenze. La Fed ha intimato a JP Morgan Chase e Goldman Sachs di mettere assieme un prestito-ponte di 75 miliardi di dollari: la bombola d'ossigeno per mantenere in vita il gigante assicurativo. Uno degli effetti del declassamento del rating, infatti, è che automaticamente molti creditori devono richiedere il rimborso di titoli derivati. Un'emorragia di liquidità che Aig non è in grado di fronteggiare. Ma l'ipotesi di un nuovo salvataggio pubblico è stata attaccata da John McCain, candidato repubblicano alle presidenziali. "Lasciamo che Aig fallisca", è stato il suo commento. Dopo i costi sopportati dalle finanze pubbliche per il crac di Bear Stearns (30 miliardi di garanzie dalla Fed all'acquirente JP Morgan) e l'onere incalcolabile della nazionalizzazione di Fannie Mae e Freddie Mac (200 miliardi la stima più ottimista), i repubblicani non vogliono affrontare le presidenziali con un deficit pubblico allo sbando. Se regge la linea del rigore applicata alla Lehman - o se JP Morgan e Goldman Sachs non trovano i "prestatori" volonterosi per 75 miliardi di dollari - il destino dell'Aig è segnato: un'altra bancarotta. A meno che intervenga il "cavaliere bianco" Greenberg con la sua cordata di investitori privati. Dall'inizio di questa crisi di dimensioni storiche, le perdite totali per il sistema bancario - che il Fondo monetario internazionale stimava a 950 miliardi di dollari - salgono verso i 1.500 miliardi. Le voci di difficoltà lambiscono le due ultime merchant bank sopravvissute, Morgan Stanley e Goldman Sachs (i cui risultati sono crollati del 70%). La più grande cassa di risparmio americana, Washington Mutual, anch'essa vicina al fallimento, potrebbe essere "ingoiata" da JP Morgan. Come nell'acquisizione di Merrill Lynch da parte di Bank of America, queste operazioni decise nel nome della stabilità sistemica e dell'interesse nazionale avranno costi pesanti: ristrutturazioni e licenziamenti di massa. L'ondata di sfiducia è inarrestabile e lo si è visto nell'impennata del costo del denaro. In una sola notte sul mercato interbancario americano è raddoppiato il costo per ottenere prestiti: il tasso Libor è schizzato da 3,20% a 6,44%, ritrovando i massimi dell'11 settembre 2001. La paralisi del credito e il dilagare della paura provocano scosse sismiche anche nella valutazione del rischio-sovrano. E' sintomatico il balzo che ha subito il rischio-Italia. Il differenziale tra i rendimenti dei nostri Btp decennali e gli equivalenti Bund tedeschi è salito di 74 punti raggiungendo un massimo storico: il record dalla nascita della moneta unica nel gennaio 1999. repubblica.it -
nel blog di DiPietro c'è tutta la puntata di Blu notte, ne è uscito un inter5essante documentario link: http://www.antoniodipietro.com/