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Gabriele

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  1. Gabriele

    Costo veivoli militari

    Sono questioni un po' di lana caprina perché non esiste un vero mercato per armi così sofisticate. Esistono parecchi miliardari che sarebbero in grado di acquistare, magari per puro sfizio, anche un F-22 da tenere in hangar per rimirarlo o magari farci un giretto ogni tanto con l'istruttore, ma non sono oggetti che tu, privato, vai lì con una valigia piena di denaro (o forse di lingotti d'oro sarebbe meglio), e te lo porti a casa. Le armi vecchie si vendono volentieri, quelle nuove, anche se ci possono essere grossi ritorni economici, si preferisce tenerle per sé, e non mi riferisco solo all' F-22, io penso che anche l' F-35 avrà degli acquirenti "selezionati", e non sarebbe venduto certo a stati di cui ci si fida poco, non parlo qui degli stati canaglia dichiarati. Questo perché nella bilancia del potere, soprattutto quello tra nazioni che è ben più importante degli equilibri interni e si fonda per usare un eufemismo, a chi ce l'ha più lungo, è importante pesare il più possibile, anche a costo di pesare meno nella bilancia della ricchezza. Non è del tutto esatto, anche l' F-22 è in vendita e la Lockeed ha fatto e farà effettivamente affari d'oro, solo che c'è un compratore unico in questo caso.
  2. Gabriele

    Lince alla Russia

    Certo che ci guadagna, una linea per rimanere produttiva deve appunto produrre e guadagnare, e già è tanto non solo a livello occupazionale, ma proprio strategicamente sarebbe sempre bene avere linee aperte di macchine essenziali, come hanno gli stati uniti, che data l'usura e la quantità delle commesse hanno sempre industrie che producono carri, aerei, navi e armamenti vari. Dal punto di vista economico c'è un rientro di imposte sul reddito prodotto. Il discorso è un po' diverso quando si apre una linea di produzione all'estero, di solito si guadagna sul brevetto e sul singolo pezzo, ma in effetti poi la tecnologia risulta trasferita definitivamente. Ecco perché, russi in primis, solevano trasferire tecnologie per mezzi "depotenziati" rispetto ai loro, e forse è anche uno dei motivi per cui carri e aerei di fabbricazione russa le hanno sempre prese senza possibilità di appello negli scontro in teatri regionali.
  3. Gabriele

    Russia o Stati Uniti

    Molto rustico ma fornito in massa. Non si riteneva forse che la forza convenzionale sovietica, tralasciando le modestissime truppe degli altri paesi orientali, potesse arrivare sul Reno prima che gli americani potessero imbarcarsi sull'Atlantico? alla fine il concetto di guerra sovietica è cambiato molto poco dal modello di Ivan il Terribile, priviligiando sempre la massa poco addestrata ed equipaggiata, ma in grado di saturare di fuoco gli avversari. La tipica "ignoranza" con la quale il soldato russo viene tuttora istruito, non è solo l'equivalenza dell'addestramento duro che si impartisce ad un esercito per mantenerlo operativo, è anche retaggio di avere a disposizione uomini che non siano timorosi pur in chiara inferiorità materiale. Questo modello tuttavia andava bene fintanto che la Russia era, e di gran lunga, il paese europeo, anche se di tradizione orientale, più popoloso, già nella seconda guerra mondiale non ci si poteva permettere le immani perdite umane che questa filosofia bellica comporta, ma nonostante ciò, fu portata avanti, disastrosamente per la demografia russa. Oggi ancor meno, la popolazione russa è ben poca cosa rispetto ai colossi asiatici, e perfino gli Stati Uniti, ed inoltre ha andamento negativo grave e falle considerevoli nella piramide demoscopica. Credo sia giocoforza che la Russia, che peraltro ritiene di appartenere all'Europa, non al mondo asiatico, debba rivedere i concetti che stanno alla base, da secoli, alla sua dottrina bellica, ma naturalmente questo è tutt'altro che facile.
  4. E perché mai ci si fermerebbe ora??? sarebbe da pazzi, non solo abbiamo, tutti investito miliardi di dollari, ma rimarremmo senza l'aereo di prima linea dei prossimi 20 anni come minimo.
  5. Gabriele

    Israele - Iran

    e' chiaro che più si va avanti, più le tecnologie diventano obsolete, e quindi relativamente accessibili. Costruire un vettore intercontinentale non è semplice, ma se ce l'ha fatta la Cina... Mi sembra logico supporre che tempo 100 anni moltissime tecnologie attuali riguardanti vettori, ma anche come infilarci testate nucleari di un certo rilievo, saranno pienamente nelle capacità di paesi oggi "terzi".
  6. si intuiva... Sogni un po' troppo mi sembra, tra l'altro portando alle estreme conseguenze il tuo discorso (siccome devo fare controguerriglia non ci mando gli F 15 ecc. che costano, si usurano e via dicendo), allora che senso hanno i programmi stealth, gli aerei più moderni del mondo come l' F 22 e l' F 35? Tanto alla fine basta un turboelica, con un sistema di puntamento scarso e bombe da buttar giù alla vecchia maniera per abbattere la resistenza di 4 talebani armati di ak 47...
  7. Proprio oggi ci pensavo, i carri tendono ad avere una blindatura sempre più pesante, gli aerei invece tendono ad essere più leggeri (e quindi fragili) per migliorarne le prestazioni. Forse in futuro con le nanofibre si riusciranno a produrre materiali molto più resistenti di una spessa corazza composita di acciaio e piastre di ceramica sintetica, e al tempo stesso più leggeri, così da poterli montare sugli aerei. Ma fino ad allora è normale che nessuno, per quanto buon incassatore possa resistere ad una sventagliata di cannoncino a 30 millimetri. P.S. Perché il sito air power ce l'ha con l' F 35? forse spera per l'aviazione austrialiana di accaparrarsi l'F 22?
  8. Gabriele

    F-16 trasformazione in QF-16

    Mi sembra un'ottima utilizzazione, invece di fargli prender ruggine, beati loro che possono permettersi di investire tanti soldi per abbattere 126 F 16...
  9. Non vi dispone perché non ne ha le tecnologie, e certo non ci sono i fondi per impegnarsi in un simile progetto. Non ho capito poi perché l'Usaf avrebbe dovuto condividere, a gratis, una tecnologia che gli è costata cara, e basta con questo dallì addosso all'ammerigano, se un qualsiasi stato europeo avesse sviluppato la stessa o altra tecnologia avanzatissima, non l'avrebbe mai ceduta e così loro e fanno benissimo
  10. Domanda lecita... Qui mi pare che la gente sogni ad occhi aperti, parliamo di un semplice addestratore, che in teatro operativo può dire la sua solo se la controparte è dotata di una flotta di Cessna suvvia.
  11. Il fatto è che per spingere una nave serve del combustibile. Chiamalo cherosene, idrogeno, uranio, o antimateria, è pur sempre combustibile. E i motori ad impulso sono chiaramente dei motori "a razzo" come principio, niente di diverso da quelli che si adoperano su caccia e shuttle. Uno dei problemi più grandi quando si manda qualcosa nello spazio è proprio quello di dover provvedere una riserva di carburante che non solo spinga la struttura della navetta, ma anche lo stesso peso del carburante, che è tanto maggiore quanto minore è la resa energetica del carburante medesimo. Più aumenta la massa della struttura, più carburante ci vuole, ma più aumenta il carburante, più aumenta il peso, quindi ogni aumento di peso strutturale o di carico aumenta molto di più le richieste di carburante. Ora, non utilizzeremo in un racconto di fantascienza degli obsoleti motori a cherosene, già ora puoi vedere quanto grandi siano i serbatoi, rispetto non solo al vettore, ma tanto più alla caspula che viene effettivamente lanciata. Utilizzare motori ad impulso "a fusione nucleare", aumenta l'efficienza del carburante, ma non così tanto da permetterci di raggiungere velocità apprezzabili nello spazio! Ti ricordo che solo lo 0,8% della materia impiegata nella fusione si trasforma in energia, che è tanto, rispetto ai combustibili chimici, ma è nulla rispetto al complesso della materia che poi rimane come peso inutile, ben il 99,2%. Ora, secondo i calcoli di Krauss, per accellerare una nave a metà della velocità della luce, e poi rallentare a zero una volta arrivati adestinazione, a prescidnere dalla massa iniziale, occorreranno per questo SINGOLO viaggio di andata, accelerazione e decelerazione, una quantità di idrogeno oltre 80 mila volte (!) la massa della nave o navetta! Pensa a una navetta, anche piccola da cento o duecento tonnellate, dovrebbe portarsi, per un singolo utilizzo, qualcosa come 8 milioni di tonnellate di idrogeno. E 8 milioni di tonnellate sono qualcosa come 80 navi di classe Nimitz... Vedi bene che è, e sempre sarà IMPOSSIBILE usare questo tipo di combustibile se si vorranno fare viaggi a velocità simili a quelli della luce (in questo caso appena la metà). Con l'antimateria invece le richieste sono molto inferiori (anche se secondo i calcoli di Krauss sempre molto superiori alla massa della nave), ma il lato positivo è che consumandosi l'antimateria, oltre a dare una resa del 100%, perde costantemente massa, quindi la richiesta è sempre minore mano a mano che si consuma. Io ti consiglio di fare come me, dici che i motori ad impulso vanno ad antimateria, così non hai pure il problema di dover stivare un doppio combustibile, usi per il warp e l'impulso sempre lo stesso, e ti porti una scorta grossomodo del 10% della massa totale della nave, che è molto poco in realtà per far funzionare il motore a curvatura e i razzi ad impulso, ma almeno puoi immaginarti qualcosa di plausibile che non debba andare in giro con mega serbatoi attaccati alla poppa...
  12. La parola regime non è degrinatoria, solo per rappresentare uno status, come si diceva in un film dell'epoca: se bisogna avere un padrone, quello inglese è ancora il migliore. Fatto sta che Malta sarebbe dovuta essere italiana, che siano una repubblica indipendente non ci piove, ma del resto lo è anche San Marino, eppure vogliamo forse dire che San Marino non è fisicamente in Italia? Anche l'Abruzzo potrebbe fondare una repubblica indipendente, per dire, ma cionondimento essa sarebbe pur sempre Italia, e uno stato nazionale dovrebbe, nei limiti che il clima internazionale impone, fare sempre quanto possibile per avvicinare/riunire le terre perdute, soprattutto se non ci limitiamo a piccoli fazzoletti di terra, ma fossero territori grandi come regioni, e quindi di importanza capitale.
  13. Io penso che alla fine una soluzione si troverà, magari lo faranno integrare direttamente dalla Lockeed, all'inizio... Col tempo e avendo a disposizione gli aerei la tecnologia di cui è costituito diverrà giocoforza sempre più accessibile, certo è comprensibile la riluttanza americana a cedere conoscenze su un'arma che verosimilmente pone al vertice mondiale delle forze aeree, però l' F 35 non è un prodotto semplicemente esportato o costruito su licenza, come le migliaia di F 15-16-18 in tutto il mondo, è un progetto comune, anche se oltre l'80% del capitale è statunitense.
  14. Sì ma questo lo sanno 1) gli addetti ai lavori; 2) forse, gli economisti; 3) specialisti ed appassionati. Per l'opinione pubblica e gran parte dei componenti parlamento e governo, quello di acquistare armamenti, soprattutto macchine così costose, è uno spreco di soldi e basta. E a maggior ragione diranno, se tanti ne abbiamo già "buttati", non sprechiamone altri per acquistare effettivamente i velivoli preordinati.
  15. Non credo proprio, potevano permetterselo con l'albania lontana com'era e una spina in più per l'occidente e l'Italia in particolare, se i cinesi provassero a ficcare il naso nel caucaso se la rinannetterebbero subito al completo.
  16. Gabriele

    Ariete

    I colpi d'artiglieria del resto raramente puntano ad unità tattiche, di solito colpiscono obiettivi statici di valore strategico.
  17. Ciao, anche io ero molto interessato allo status militare di Malta. Ma non dal punto di vista della Nato e per una questione così tecnica per così dire. Volevo invece, innanzitutto declamare come le forze armate maltesi dovrebbero essere unite sic et simpliciter a quelle italiane, Malta non dovrebbe averne di proprie, in quanto isola italiana per geografia e per cultura, oltre che molto importante nel Mediterraneo centrale. Penso che a 40 anni dalla caduta del regime britannico si possa tornare a parlarne. E qui si innesta la seconda domanda: l'Italia deve tutelare, così come fa per Albania e Slovenia, anche lo spazio aereo (e nel caso navale) di Malta? Se sì, mi spiegate cosa politicamente ci guadagnamo, visto che, soprattutto la Slovenia, sono estremamente competitive nei nostri confronti, e tutt'altro che intenzionate a cedere su un mm per allinearsi alla nostra politica estera? La vedo molto come un onesto lavoro fatto per l'alleanza sì, ma verso vicini infingardi, e sostanzialmente a perdere, mentre loro possono risparmiare sulla difesa.
  18. La cina non ha davvero speranze militarmente parlando, forse un giorno riuscirà politicamente a riunire formosa, ma non ne sono così sicuro. L'elité al potere non mollerà di certo, e la popolazione taiwanese ormai si considera occidentalizzata, al pari di Singapore o del Giappone. IlGiappone poi, anche se militarmente è un'ombra della sua potenza economica, non sarà affatto contento del cospicuo aumento di forza, demografica ed economica, nonché militare (tanti i pezzi occidentali,anche se vecchiotti, che cadrebbero in mano cinese), che ne deriverebbe alla Cina, e così gli USA. La Cina potrebbe portare a termine questo passaggio solamente se acquisisse, un giorno, spero mai, tanta potenza a livello mondiale da risultare troppo pericoloso uno scontro con essa per salvare Taiwan indipendente. EDIT: leggere l'ultimo post, non dico tanto, prima di postare ti costava troppo? +10%
  19. Gabriele

    Israele - Iran

    Be' non c'è molto da riderne, un'invasione di terra è fuori discussione, e per ridurre drasticamente le capacità iraniane sarebbero necessari mesi di continue missioni aeree, non certo una singola missione per quanto accurata ed efficacia.
  20. Il problema secondo è quello di non fare MAI cose antiscientifiche, ma solo cose che "ora" non sono possibili, ma in futuro, potrebbero esserlo. Ecco perché ti sconsiglio di usare i reattori a fusione. Anche io avevo questa idea (e la usano anche in star trek), ma Lawrence Krauss, noto fisico e scrittore de La fisica di Star Trek, ha dimostrato con un semplice calcolo che per muovere anche subluce, e poi farla rallentare, per una sola volta, occorrerebbe una massa di combustibile di idrogeno (per il reattore a fusione) 80 mila volte circa superiore a quella della nave... Molto meglio usare dei razzi all'antimateria anche per la velocità ad impulso subluminale, la quantità di massa richiesta è sempre proibitiva, ma è più plausibile di certo.
  21. Sì ma considerata la concorrenza del settore, e gli anni che ormai ha il Mangusta, non penso ci siano potenziali acquirenti se non di categoria medio bassa, che ovviamente preferiranno i bassi costi e l'affinità "religiosa" o di vicinanza, tanto per loro il T 129 va benissimo, e il prodotto italiano, essendo costruito con maggiore precisione e riguardo ai materiali, costerà sempre più che quello turco.
  22. Gabriele

    Simulatore Tornado

    Qualcuno ricorda il vecchio simulatore "Tornado", del 1993, all'epoca il più completo e realistico simulatore per pc? Oggi è quasi introvabile, io ho ancora l'edizione a dischetti da 3 pollici e mezzo... Peccato che non ho più nemmeno il lettore Da allora sapete se, a parte la simulazione no combat di Flight Simulator, sia uscito qualcos'altro? C'è qualche simulatore fatto con gli stessi criteri di completezza e realismo riguardanti l' F 35?
  23. Lo so bene che c'è differenza fra energia negativa e energia prodotta dall'antimateria, l'antimateria serve solo come fonte energetica, e non come fonte "del materiale" indispensabile a farlo funzionare. Un po' come dire che ad un motore occorre benzina, certo, ma se non hai alluminio e teflon per costruire i pistoni non vai molto lontano. Riguardo al problema di produrla... stiamo parlando di un romanzo di fantascienza, non di un articolo scientifico, la licenza artistica è d'obbligo, per questo come per tante altre cose.
  24. comunque il Gripen non è certo paragonabile al Lightning II non ci sbagliamo...
  25. Sì è vero, contiene più stelle ed ha dimensioni maggiori, ma la massa dovrebbe essere inferiore, questo per precisare un aspetto che è dibattuto nella comunità dell'astrofisica, soprattutto in merito al possibile aspetto delle due galassie risultanti dall' "incontro" che avverrà tra 5 miliardi di anni.
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