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Comune di Roma: buco da un milione eredità di Veltroni
picpus ha risposto a picpus nella discussione Discussioni a tema
Eccovi i link alle pagine di una sentenza di condanna della Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio della Corte dei conti; si riferisce ad altra vicenda, ma è sintomatica del modo di governare la città, che hanno sempre avuto le amministazioni di sinistra: http://www.osservatoriosullalegalita.org/a/sent/rutelli1.htm (prima pagina), http://www.osservatoriosullalegalita.org/a/sent/rutelli2.htm (seconda pagina), http://www.osservatoriosullalegalita.org/a/sent/rutelli3.htm (terza pagina con la condanna). La sentenza è stata pronunciata nei confronti di Rutelli, allora Sindaco e di alcuni Assessori e Dirigenti del Comune di Roma. EDIT Non essendo più funzionanti i link originali, ne inserisco di nuovi: http://files.meetup.com/300838/condanna.pdf (sentenza Corte dei conti, n. 1545/2000/R RP, 19/11/01) http://www.diritto.it/sentenze/corteconti/1544_2000.html (sentenza Corte dei conti, 25 settembre 2000, n. 1544/2000/EL) http://avvocatomarziopecci.wordpress.com/2...-e-lanzillotta/ (sentenza Corte di Cassazione) -
Comunque, come sempre, MN batte MMI !!! Non ci fate caso, non potevo certo lasciarmi sfuggire questa ghiotta occasione!!! Guardate però sempre il mio avatar!!!
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In effetti, una ventina e più di anni fa, all'epoca dei famosi due missili libici SCUD lanciati contro Lampedusa (15 aprile 1986), l'allora Stazione LORAN ( per comprendere a cosa serve una stazione LORAN, eccovi il link: http://it.wikipedia.org/wiki/LORAN ) di Lampedusa, era gestita dalla Guardia Costiera americana; dopo pochissimo tempo, la sua gestione passò alla Guardia Costiera italiana. Comunque, quella lista è conosciuta da tutti come la più grande cavolata che gira su internet, ripresa, se non erro, pure da quella specie di comico della politica che è Grillo. Ripeto, basta che un individuo, dotato di un minimo di cervello, la legga, anche senza alcuna cognizione di cose militari (cognizione che molti in questo forum, invece, hanno e permette loro di rendersi conto che la stragande maggioranza dei siti indicati, sono basi militari ITALIANE!), dicevo, basta un minimo di cervello, per rendersi conto di banalità grandi quanto una casa. Eccovene alcune: 8. Trieste. Base navale Usa. 23. Venezia. Base navale Usa. 60. Cagliari. Base navale Usa. Basi navali?! In tali città esistono normalissimi porti CIVILI! 102. Palermo Punta Raisi [aeroporto]. Base saltuaria dell'Usaf. Ci si riferirà a quell'unica volta che all'Aeroporto di Punta Raisi è atterrato, se non ricordo male, per una qualche emergenza, un B-52: lo ricordo perché si disse che la larghezza del velivolo era superiore a quella della pista! E ciò ne fa una base saltuaria dell'USAF?! E si potrebbe continuare così, punto per punto, di quella lista che è facile copiare e incollare da internet, nella piena consapevolezza di non capirne niente di ciò che c'è scritto!!!
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D'accordo su tutto! Da credente, quoto il tuo intervento! Oltre che nei 2 paesi baltici citati, nei quali sono stato a più riprese dal 1996 in poi (l'ultima volta a marzo-aprile di quest'anno), avendo modo, peraltro, di osservare un'evoluzione straordinaria rispetto agli anni passati, nella qualità di vita dei cittadini e nelle strutture destinate ad uso pubblico (centri commerciali bellissimi e forniti di tutto, palazzi dello sport, centri benessere, uffici pubblici efficientissimi e confortevoli, opere pubbliche di ogni genere (l'aeroporto di Riga, ad esempio, è bellissimo!); purtroppo, rimangono, invece, le orribili e degradate, nelle strutture esterne e condominiali, costruzioni destinate ad abitazione dell'epoca sovietica, ma ora gli occupanti di un tempo sono proprietari e, almeno all'interno, gli appartamenti sono decorosi "europei" come dicono loro, chiedendomelo ed aspettando una risposta positiva da me e, soprattutto, non c'è più la convivenza forzata con altre famiglie) oltre che nei 2 paesi baltici, dicevo, prima della caduta dei regimi comunisti, ero stato in Bulgaria, Romania ed Jugoslavia e salvo quest'ultima che aveva, sin da allora, una fisionomia a pelle di leopardo, con zone arretratissime ed altre accettabili, la situazione era, letteralmente, disastrosa: ricordo di aver visto per la prima volta in Bulgaria, le toilettes, in quel caso, di un locale pubblico, sotto forma di capanna di legno (tipo cabina telefonica) con un semplice foro nel terreno sterrato interno come WC che, poi, a distanza di qualche decennio, ho ritrovato in Lituania, nelle "villette" con giardino annesso, alla periferia delle grandi città o nelle piccole città e nei paesi: ho citato ciò per confermare la "standardizzazione" che c'era in qualsiasi cosa, nell'Est sovietico; e di più: le persone erano "standardizzate", nel senso che erano dei numeri, delle entità spersonalizzate!!! Penso che sia difficile, per chiunque di noi, senza un'immersione totale in quel tipo di vita, potersi render conto della situazione di allora; peraltro, ormai, vanno anche scomparendo, per fortuna, i segni appariscenti di quell'epoca e i giovani che crescono ora non hanno certo coscienza di questo passato; ma persone come mia moglie che è nata nel 1964 e ancor di più i miei suoceri, nati nel 1940-41, conservano ricordi indelebili di allora, marchiature a fuoco! Ti rispondo: non sono stato mai in Russia, ma mia moglie mi ha sempre detto che, a quel tempo, la Lituania era per i russi la "piccola America" per un livello di vita superiore e per l'ampia disponibilità di prodotti agricoli.! Il trattamento duro da parte dei sovietici nei confronti dei baltici si manifestò, in particolare, nel dopoguerra, almeno fino al 1953, con deportazioni massicce di cittadini baltici in Siberia, rimpiazzati da "coloni" russi, il tutto al fine di mutare la composizione etnica delle repubbliche baltiche: infatti oggi, in Estonia ed in Lettonia c'è una popolazione non autoctona di origine russa, pari a circa il 30-35% della popolazione complessiva di tali stati (in Lituania siamo a circa l'8%); praticamente fu attuata una vera e propria operazione di "pulizia etnica"; poi vi fu il momento terribile dei 13 giovani lituani, letteralmente schiacciati dai carri armati sovietici nei pressi della torre della televisione e nei pressi del Parlamento di Vilnius il 13 gennaio 1991 (tanks inviati da colui che, pochi mesi prima, aveva ricevuto il Premio Nobel per la Pace: il celebrato Gorbaciov!). Vi racconto una piccola storia: una delle volte che sono andato in Lituania, ricordo che al ritorno, dovendo recarmi a Varsavia per prendere l'aereo, ho utilizzato un treno che faceva un percorso molto tortuoso: dalla Lituania, passava in Bielorussia e poi entrava in Polonia; nonostante che non fosse prevista alcuna fermata in territorio bielorusso (dove come saprete, c'è un regime stalinista che più non si può!) alla prima stazione, tutti gli stranieri occidentali che c'erano sul treno (la cosa non valeva per lituani e polacchi, che erano confinanti), a turno, ad uno ad uno, accompagnati ciascuno da un poliziotto, siamo stati portati in un ufficio della stazione, affinché fosse apposto un visto sul nostro passaporto per la modica cifra di 75 marchi tedeschi: all'incirca, lo stipendio di un mese per un bielorusso a quel tempo! A posteriori la scena ha del comico, ma, sul momento, viste le modalità, mi sembrava di vivere, realisticamente, un episodio di qualche film ambientato al tempo del nazismo, con i poliziotti bielorussi come SS della Gestapo (ne avevano tutte le sembianze!).
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Da quel poco che ho capito, se ho capito, il contributo della MMI dovrebbe essere dell'11%, quello della MN del 24%, quello dell'Armada de Chile del 6%, ecc.; dato che le 3 marine dispongono dello stesso numero di lanciatori, 2 ciascuna, deduco che la differenza dell'esborso, è dovuta al diverso numero di armi. Giusto?! Quindi la manutenzione riguarda i missili, non i complessi lanciatori?
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Tutto ciò di cui ho parlato ai post n° 9 - n° 20 - n° 38 e n° 50, l'ho visto con i miei occhi (anche prima, come già detto, di conoscere mia moglie!) e corrisponde, integralmente, al vero! Ovviamente avrei tante e tante altre cose da riferire, ma, come si dice, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!!!
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Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
picpus ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
Eccovi il link: http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=5433 Sono di gran lunga superiori al "Garibaldi"! -
Non erano brutte, erano invivibili, da uomini delle caverne!!! Ma tu le hai mai viste?! Perché, altrimenti, ciò significa parlare senza conoscere la realtà sovietica (e, sia ben chiaro, affermare ciò, da parte mia, non vuol dire insultare!!!).
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Per come si comporta da quando si è registrata, serenamente, senza polemica alcuna, ritengo che sia qui per provocare. Prevengo: la mia affermazione non ha alcuna valenza offensiva, perché provocare può anche essere considerato legittimo. Spetta allo staff del forum valutare e decidere come comportarsi.
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Guarda che io in Lituania ci sono stato varie volte ed ho girato molto e ho conosciuto tantissime famiglie e le loro tristi realtà, così come sono stato in Lettonia e, ancor prima di conoscere mia moglie, in altri paesi dell'Est; non era mia moglie sfortunata: la situazione che ho descritto, era "STANDARD" perché, e tu dimostri anche di non sapere le basi del sistema sovietico, le strutture abitative urbane, in tutto l'Est, erano praticamente monoprogettuali: grandi palazzoni, a più piani, tipo alveari, assolutamente uguali l'uno all'altro: all'interno di tali palazzoni, appartamenti plurifamiliari di 2 o al masssimo 3 stanze. Ho potuto notare, stupore nello stupore, che anche il modestissimo arredamento era, praticamente, uguale in tutte le case. Ti posso dire, anzi, che la famiglia di mia moglie, almeno viveva e vive (ora l'appartamento è tutto di sua proprietà), in una delle rarissime palazzine a due piani, dal volto, diciamo, "umano".
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Vedo che continui a non rispondere al mio post n° 20 frutto di esperienze di vite vissute in Unione Sovietica. Non che mi dispiaccia particolarmente, ma devo concludere che non sei in grado di controdedurre!
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Sbagli, perché c'è chi le competenze le ha! Sbagli, perché quella lista "ictu oculi" è falsa ed assurda: anche chi non ha competenze specifiche, se ne accorge ad una rapida lettura!
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Esercitazioni Israeliane - Prove per l'Iran?
picpus ha risposto a 1816 nella discussione News Aviazione
Gli americani (con Bush o senza Bush), sarebbero ben felici che gli israeliani facessero questo lavoro che loro, per vari motivi, in questo momento, ritengono non opportuno fare!!! -
Come ti ho dimostrato al mio ultimo post!!!
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Sai, sicuramente ha verificato di persona, l'esistenza di quelle basi, per essere così bene individuate e dettagliate!!!
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1) Stalin ha ucciso 20 milioni di suoi concittadini, Hitler 6 milioni di ebrei: i due regimi, quello comunista e quello nazista, erano 2 vere e proprie macellerie!!! 2) Sulla sanità livello tecnologico delle attrezzature ospedaliere, sicuramente, arretrato: il figlio che mia moglie ha avuto da un precedente matrimonio, affetto da problemi ghiandolari, solo qui a Palermo, nel 1996, ha fatto la risonanza magnetica, che ha permesso che fosse individuato il problema e curata la malattia in modo efficace. L'istruzione, mah, tutti coloro che vengono dai paesi dell'Est ex-comunista sono laureati: ma quanto valgono, "pesano", questi titoli? Ho molti dubbi! Le case o come quella da me descritta nel post precedente che riporto sotto oppure se in un condominio cittadino, due stanze in cui vivevano, ammucchiate due intere famiglie (padre, madre e figli: questa è l'esperienza vissuta proprio da mia moglie), una stanza per famiglia. Il lavoro, certo, c'era per tutti ma, di fatto, non retribuito visto il potere d'acquisto dei salari. Praticamente con lo stipendio di un lavoratore italiano, lì, pagavano 10 persone che, magari, non facevano niente sul posto di lavoro, ma con quello che ricevevano come salario, si potevano solo, a stento, sfamare (d'altronde, non c'era nulla da comprare, le arance, ad esempio, una volta all'anno, razionate, a Natale!). Il comunismo per come si comportava era una vera e propria religione di Stato che dettava i suoi dogmi sin dentro casa: come si vede, che non sai di cosa si parla, perché non lo hai vissuto!
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Dal link: http://www.loccidentale.it/articolo/irland...+europa.0053310 riporto integralmente: Vertice di Bruxelles L’asse Sarkozy-Berlusconi sarà il motore della nuova UE di Michele Marchi Un Consiglio europeo fiacco e monotono quello del dopo «no» di Dublino? Forse solo in apparenza. In realtà dalla riunione dei Capi di Stato e di governo di fine semestre sloveno sono uscite alcune interessanti indicazioni per fare luce sulla situazione che sta attraversando l’Ue e per poter tratteggiare alcuni scenari possibili per i mesi a venire. Fino ad ottobre l’Irlanda avrà tempo per rielaborare il voto negativo del 12 giugno, al vertice di metà semestre francese si farà poi il punto sulle possibili vie d’uscita. Al momento il processo prosegue, con le ratifiche dei sette Paesi mancanti. Il caso ceco è quello più delicato, per l’antieuropeismo conclamato del Presidente Klaus e perché il Trattato di Lisbona è al vaglio della Corte costituzionale che potrebbe avanzare dubbi sulla sua compatibilità con la Costituzione della Repubblica ceca. Su questo punto si è evitato il contrasto, cercando di rendere così meno complicato l’operato del Primo ministro Topolanek, sostanzialmente filo-europeo, stretto tra il Presidente della Repubblica ed un’opinione pubblica surriscaldata dal «no» irlandese. Infine il comunicato finale lascia ampio spazio all’idea di un’Europa che deve necessariamente prendere atto che il voto di rigetto irlandese più che un «no» all’Unione europea in quanto progetto di integrazione è un voto sanzione contro un certo tipo di costruzione europea, che si dimostra impotente di fronte alle emergenze quotidiane dei cittadini, si tratti del caro petrolio o dell’impennata dei prezzi. Siamo di fronte alla fine di quella che «Le Figaro» chiama l’«ossessione istituzionale»? L’Europa e i suoi leader sono pronti ad impegnarsi affinché l’Ue possa svolgere un ruolo politico all’altezza delle sue potenzialità economiche e demografiche? In realtà il nesso istituzioni-politica è molto più stretto di quello che talvolta si vuole ammettere (solo con buone istituzioni l’Unione riuscirà davvero a darsi linee di politica economica armonizzate, una credibile politica estera e un’efficiente politica di difesa). Il momento è però quello del volontarismo politico e dell’esercizio della leadership. E da questo punto di vista sono giunte da Bruxelles alcune interessanti notizie. Innanzitutto all’appello ha risposto presente Angela Merkel, sgomberando il campo da un progetto, in realtà dai contorni come al solito indefiniti, che fa capolino ogni volta che l’Ue si trova ad affrontare una fase di crisi, quello cioè delle «avanguardie europee». Un «no» secco e deciso a qualsiasi ipotesi di Europa a più velocità è stato ribadito dalla Merkel, in particolare rivolgendosi al lussemburghese Juncker. L’Ue funziona già con differenti velocità (basti pensare al cerchio più ristretto dell’area euro o a quello addirittura più largo dell’area di Schengen), non si comprende l’utilità di un continuo richiamo a supposte avanguardie disposte ad avanzare solitarie nel percorso di integrazione. Quali sarebbero oggi i leader politici europei disposti a proporre alle proprie opinioni pubbliche soluzioni di questo genere? La fumosa Europa dei «cerchi concentrici» probabilmente si tramuterebbe nel colpo di grazia finale per l’edificio comunitario. Il secondo aspetto positivo riguarda il Presidente Sarkozy, che si è mostrato motivato a vincere la scommessa del suo semestre di presidenza, considerato da molti oramai affossato dopo il «no» di Dublino. In fin dei conti il «no» irlandese conferma quanto fossero fondati gli avvertimenti lanciati da Parigi: un’Europa che non cerca di incidere sulla quotidianità dei suoi cittadini finisce per vedersi voltare le spalle proprio dai suoi popoli. Concretamente questo significa guardare alle istituzioni e ricordare che l’Irlanda avrà a disposizione una pausa di riflessione, ma non infinita e, dato ancora più decisivo, nessun nuovo negoziato potrà essere avviato sul Trattato di Lisbona. Il limite per portare a termine le 27 ratifiche resta quello delle elezioni europee di giugno 2009. Ancora più importante la seconda considerazione di Sarkozy: niente Trattato di Lisbona, niente nuovi allargamenti. A farne le spese nell’immediato sarebbe la Croazia, sul lungo periodo anche la Turchia. Sarkozy da un lato lancia un segnale minaccioso a Praga (principale sponsor dell’ingresso croato) e dall’altro affonda il coltello nella piaga del peccato originale di quest’Europa di inizio XXI secolo: aver fatto precedere gli allargamenti alle modifiche istituzionali. Terzo dato decisivo dal vertice di Bruxelles: emerge una sorta di asse franco-italiano, da mettere alla prova, ma che al momento è un’assoluta novità nel panorama continentale. La coppia Sarkozy-Berlusconi, pur nelle rispettive specificità, ha più volte mostrato visioni comuni, soprattutto sui dossier di politica internazionale, basti pensare all’approccio filo-atlantico. La vera novità è che questo «asse in potenza» sembra trovare una nuova sintonia anche sui temi dell’Europa. Il Presidente del Consiglio italiano, pur utilizzando espressioni colorite come quella del «drizzone» da imporre al cammino europeo, e non risparmiando critiche all’euro-burocrazia, ha mostrato una netta discontinuità rispetto alle sue precedenti esperienze di governo. Il diritto di critica a Bruxelles non mette questa volta in discussione il saldo europeismo italiano. Al contrario, annunciando la ratifica del Trattato di Lisbona entro la pausa estiva (con il Presidente della Camera Fini che addirittura auspica un voto all’unanimità, abbastanza probabile avendo la sinistra radicale perso la sua rappresentanza parlamentare), può partire un percorso di protagonismo europeo, peraltro sfruttando alcuni spazi offerti dalla particolare congiuntura politica del Vecchio Continente. Basti pensare alla debolezza a livello di politica internazionale del rieletto Zapatero, alla fase di appannamento della leadership di Gordon Brown e all’imminente avvio della fase elettorale di Angela Merkel (ancor più complicata da gestire nel contesto della Grande Coalizione). A questo punto le parole d’ordine di Parigi e Roma sono le medesime: costruire l’Europa diversamente, sdrammatizzare il «no» irlandese ma impegnarsi nel colmare il suo deficit democratico, che oggi deve essere declinato soprattutto come deficit di efficienza e che si estrinseca nell’incapacità comunitaria di affrontare le emergenze del caro petrolio o dell’aumento eccessivo dei prezzi dei beni di consumo. L’idea di «politicizzare» l’Europa già dai prossimi appuntamenti potrebbe concretamente essere presa in considerazione. Interessante appare la proposta del Direttore della Fondation Robert Schuman: perché non coinvolgere le opinioni pubbliche nella scelta di un leader unico in grado di guidare tutte le liste nazionali di ogni partito europeo alle elezioni di giugno 2009 o proporre un referendum consultivo a livello di Unione tra i differenti candidati alla carica di Presidente dell’Ue? Al momento proteggere e rassicurare sono le parole chiave di questa grave fase di crisi politico-economica. Contemporaneamente a Berlusconi e Sarkozy è richiesto anche un lavoro sul medio-lungo periodo, una vera e propria operazione di pedagogia politica tesa a mostrare che ogni singolo passaggio o modifica istituzionale ha decisive ricadute politiche sul futuro dell’Unione. Le istituzioni sono spesso scatole vuote se politici illuminati non le riempiono di significato. Mentre l’Ue ha bisogno di attivismo politico, Sarkozy e Berlusconi hanno bisogno di dare una prospettiva di ampio respiro ai loro rispettivi progetti di riforma della Francia e dell’Italia. La coincidenza degli intenti potrebbe aprire scenari interessanti per il rilancio europeo. Da notare che, quanto scrive l'autore di questo articolo, quadra alla perfezione con le dichiarazioni rese da Sarkozy e da Berlusconi, poco tempo fa, nella conferenza stampa di cui al video al seguente link: http://video.palazzochigi.it/berlusconi_sa..._20080603_b.asx
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Veramente io direi che non ha le immense materie prime che aveva e non sapeva sfruttare l'Unione Sovietica! Che ciò sia sempre un vantaggio, non è detto!
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Chiedo: come si può soffrire la mancanza di ciò che si ignora esista?! Ad esempio, nella tua permanenza a Mosca, hai visto una lavatrice del genere di quelle che, da decenni, abbiamo noi nelle nostre case in Occidente? E' solo un esempio. Io conosco bene la realtà ex-sovietica perché, come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, mia moglie è lituana e quindi ex-suddita forzata dell'Impero del Male che occupava militarmente la sua nazione (che io conosco personalmente bene!), come tante altre!!! Sei mai andato in una casa di campagna, anche appena fuori città? Esternamente sembravano delle graziose villette in legno. Quasi degli chalets di montagna. Ma tutto si fermava all'aspetto esteriore. Hai visto i servizi igienici in giardino, in una capanna di legno (un fosso circolare praticato nel terreno, era l'unico pezzo sanitario!)? In tale casa di campagna, hai aperto il rubinetto dell'acqua in cucina o sei andato in giardino a prenderla con un secchio dal pozzo? Questa era la realtà ed i paesi baltici erano ritenuti la parte più ricca e benestante dell'intera Unione Sovietica!!! Figurati come doveva essere il resto!!! Se mi dici che ciò che ho detto non è vero, allora frequentavi solo case di dirigenti del partito!!!
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Governo, i danni fatti nei primi mesi
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
E già, la "munnezza" a Napoli, l'ha tolta Prodi, come aveva promesso (il 7 gennaio 2008), in 24 ore!!! ( http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/c...te-gennaio.html ) P.S. Per Elia: guarda da dove ho preso il link!!! -
Governo, i danni fatti nei primi mesi
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Link della padania?! Ma hai visto qui: http://www.google.it/search?sourceid=navcl...odi+via+gradoli Vi sono decine e decine di link, scegli quello che tu vuoi: tutti parlano della medesima vicenda!!! Non vedi il collegamento col topic in questione?! E i tuoi link che si riferiscono ad una vicenda di non so quanti anni fa, cosa c'entrano col topic in questione?! Ti ricordo il titolo: "Governo, i danni fatti nei primi mesi"; si dovrebbe parlare di QUESTO Governo, dell'ATTUALE Governo o mi sbaglio?! Allora, rientriamo ambedue in topic!! -
Caro Marcello, mi duole comunicarti che anch'io, purtroppo, sono affetto dalla medesima forma patologica; mi faresti cosa gradita, nel momento in cui tu dovessi trovare idonea cura, di indicarmela; da parte mia, sono arcisicuro, che non troverò MAI rimedio alcuno che possa portarmi ad avere un'opinione diversa da quella tua, in merito all'Impero del Male sovietico!
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Governo, i danni fatti nei primi mesi
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Conoscevo la vicenda, per il semplice fatto che voi sinistri, quando non avete altri argomenti, tirate in ballo sempre 2, 3 gaffes di Berlusconi!!! Pensate alla famosa e storica seduta spiritica cui partecipò Prodi, di cui si parla al seguente link: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=147585 (messaggio n° 96)!!! EDIT Aggiungo tutti i link che vuoi: http://www.google.it/search?sourceid=navcl...odi+via+gradoli -
Governo, i danni fatti nei primi mesi
picpus ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Mi sembra che sia più significativo il link seguente: http://video.palazzochigi.it/berlusconi_sa..._20080603_b.asx che dimostra la piena identità di vedute, con il Presidente Sarkozy! -
Video - Marina Militare Italiana e Guardia di Finanza in Albania
picpus ha pubblicato una discussione in Marina Militare
Eccovi i link ad alcuni filmati, tratti dalla trasmissione televisiva "Lineablu", andata in onda su RAI UNO, sabato 21 giugno 2008 e dedicata all'Albania: