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zander

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  1. Miss May è a Bruxelles per cercare di strappare un prolungamento breve della permanenza della Gran Bretagna nell'UE fino al 30 giugno. Pare che Bruxelles, dietro pressioni francesi, abbia bocciato la proposta e che abbia contro proposto una permanenza flessibile fino a un anno, con la promessa che la Gran Bretagna potrà uscire anticipatamente se troverà un accordo. Sono giorni difficili per la prima ministra in quanto è poco supportata dal suo partito e quindi per poter andare avanti sta trattando con l'acerrimo rivale Jeremy Courbin, il labourista rosso che sta spingendo per una Gran Bretagna fuori dall'UE ma nell'unione doganale, opzione che però farebbe scoppiare definitivamente il partito conservatore. Vedremo nei prossimi giorni. Comunque pare che la Gran Bretagna dovrebbe partecipare alle elezioni europee per il rinnovo del Parlamento Europeo. https://www.bbc.co.uk/news/uk-politics-47874367 https://www.theguardian.com/politics/2019/apr/09/conditions-for-short-brexit-delay-have-not-been-met-says-berlin Nel frattempo il gruppo Jaguar Land Rover ha deciso di farsi sentire chiudendo i suoi stabilimenti di Castle Bromwich, Solihull, Wolverhampton nel West Midlands e Halewood nel Merseyside per una settimana a causa delle incertezze sulla Brexit e per fare capire al governo cosa significhi non raggiungere un accordo con l'UE. https://www.bbc.co.uk/news/uk-england-47845057 La Gran Bretagna rilascerà nei prossimi mesi, con un po' di ritardo sul calendario, un documento di programma sulla strategia spaziale del paese, anche a seguito dell'abbandono dell'UE. Le priorità sono: - lo sviluppo di un'orbita geostazionaria per le comunicazioni per rafforzare la costellazione Skynet degli Stati Uniti; - il progetto del sostituto del programma Galileo con un programma nazionale. Infine il Regno Unito sta esaminando i pregi di una costellazione in orbita terrestre bassa per una "varietà di potenziali usi". Va notato che anche il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta dando priorità alla creazione e al lancio di una Terra bassa orbita costellazione. Dati stretti legami tra gli Stati Uniti e il Regno Unito in materia di difesa, compresa la condivisione dell'intelligence e le armi strategiche, è possibile che i due possano trovare un terreno comune su tale sistema. https://www.defensenews.com/digital-show-dailies/space-symposium/2019/04/05/what-does-britain-have-in-the-works-for-its-upcoming-space-strategy/
  2. Mentre a Londra va avanti la drammatica crisi politica (domani è il 29 marzo!!), un interessante intervista al direttore dell'ASI affronta un aspetto che ho citato nel post del 4 marzo di questo thread. Qui avevo scritto che in futuro è prevista una maggiore sinergia tra UE ed ESA, e che quest'ultima potrebbe diventare braccio operativo dell'UE nel settore spaziale. L'articolo di Formiche.net sembra confermare questa visione. https://formiche.net/2019/03/italia-spazio-europa-cina-benvenuti/ Quindi l'UE preme per prendere le redini del coordinamento delle attività spaziali, mentre le agenzie spaziali cercano di preservare la loro autonomia. Bisognerà aspettare per vedere come prenderà forma questa cooperazione e se, in caso di No Deal Brexit, veramente potrà portare a contrasti così accentuati con la Gran Bretagna tali da provocare un doloroso divorzio. Tornando alla Brexit, domenica scorsa, il presidente francese Macron aveva affermato che prima del colloquio a Strasburgo con Miss May, pensava che l'accordo del governo inglese sul Withdrawal Agreement avesse una possibilità del 10% di successo. Dopo il colloquio, la sua speranza di successo era scesa al 5%. Le cronache londinesi di questi giorni, il parlamento che prende l'iniziativa di votare 8 possibili forme di rapporto con l'UE, la disponibilità di Miss May alle dimissioni in cambio dell'approvazione dell'accordo, la grande manifestazione di sabato contro la Brexit, sono un diario della follia.
  3. La prima ministra May ha incontrato a Bruxelles la commissione europea per concordare un possibile spostamento dell'uscita dalla UE al 22 maggio, il giorno antecedente le elezioni del parlamento europeo (23-26 maggio). Il ritardo però è vincolato ad un terzo voto parlamentare (lo stesso già bocciato per ben 2 volte e rifiutato dallo speaker della House of Commons) dell'accordo sottoscritto a novembre con l'UE. In caso di bocciatura, la commissione ha concesso un'estensione dell'articolo 50 fino al 12 aprile in vista di una Brexit senza accordo, per concedere tempo alla Gran Bretgna di decidere come procedere, eventualmente anche con la revoca dell'articolo 50. La commissione in realtà spera o in un nuovo referendum o in elezioni generali. https://www.repubblica.it/esteri/2019/03/22/news/brexit_l_ultima_chance_di_theresa_may-222199974/ https://www.repubblica.it/esteri/2019/03/22/news/brexit_tusk_tutte_le_opzioni_aperte_per_londra_fino_al_12_aprile_may_lasceremo_l_ue_-222198261/ Nel frattempo i giornalisti del Guardian hanno messo gli occhi su documenti governativi riservati che descrivono i piani del governo nel caso di No Deal. Ne risulta una previsione fosca, confusa se non drammatica e che il paese non pare pronto ad affrontare uno scenario di Brexit senza accordo. Il Ministero della Difesa ha allestito un bunker sotterraneo nella sede di Whitehall per coordinare ogni risposta militare alla Brexit. Le principali criticità sono quelle che ho descritto nei mesi scorsi: carenza di cibo fresco, medicinali, energia, trasporti limitati, emergenze sanitarie, ecc. Il governo ha predisposto manuali operativi per comando, controllo e coordinamento da Whitehall per ogni tipo di problema che possa insorgere. La fase critica prevede che il centro di controllo lavorerà a tempo pieno dalle 12 alle 24 settimane. La risposta alle emergenze e alle crisi di ogni genere sarà assegnata al European Union exit and trade (preparedness) subcommittee e prenderà decisioni radicali, come ordinare, sbarazzarsi di regolamenti, mobilitare i militari e ordinare misure di emergenza. Diverse opinioni sostengono che la pianificazione sia troppo scarsa e fatta troppo tardi. https://www.theguardian.com/politics/2019/mar/22/secret-cabinet-office-document-reveals-chaotic-planning-for-no-deal-brexit Una buona notizia. Un grosso distributore ha predisposto scorte di un'importante risorsa: https://www.theguardian.com/politics/2019/mar/21/uk-biggest-toilet-roll-supplier-wepa-stockpiling-no-deal-brexit-avoid-customs-delays Ora che la data finale si sta avvicinando e che si possono trarre le prime conclusioni, alcuni politici europei si sono espressi sul comportamento britannico: patetici, incoerenti, caotici. La reputazione della diplomazia britannica, il suo pragmatismo e autocontrollo, un tempo riconosciuti unanimamente, sono ormai un lontano ricordo, dicono dall'UE. I politici britannici appaiono ai colleghi europei su un altro pianeta, incapaci di vedere le infinite complicazioni della Brexit. Nathalie Loiseau, ministra francese agli affari europei, ha detto: “ mi ricordano il miagolio del gatto quando vuole uscire all'aperto. Quando apro la porta, si siede indeciso. Poi mi guarda male quando lo caccio fuori.” Il senatore francese André Gattolin ha affermato che al giorno d'oggi è patetico osservare Westminster e i parlamentari britannici che ragionano senza alcun aggancio con la realtà. Il ceco Tomáš Prouza ricorda che ancor prima del referendum del 2016, si avvide dell'impreparazione di David Cameron e della sua ignoranza sul funzionamento dell'UE e dei suoi trattati. Poi Prouza ha continuato: "Il diritto ... prima era tutto. Poi, ... "siamo nel Regno Unito, siamo grandi. Avete bisogno di noi per gli affari, in termini di sicurezza, esportate così tanto sul mercato britannico." Il risultato? Abbiamo sempre considerato la Gran Bretagna come un esempio di come un paese potrebbe essere idealmente gestito. Tutto ciò che è andato in fiamme." Bobby McDonagh, un passato da ambasciatore irlandese a Londra, ha affermato che molti connazionali guardano alla Brexit come a un gran pezzo di televisione, ma non divertente. I politici irlandesi ancora non si capacitano di quello che accade a Londra. McDonagh sostiene che il venerabile passato di Westminster forse ha giocato un brutto scherzo. La sua storia e la tradizione hanno autogiustificato un senso importanza eccessivo. La Brexit ha acceso un revival Churchilliano non giustificato: non è un caso che nel 2017 siano usciti sui grandi schermi film come "Churchill" e "Dunkirk". Il mondo è cambiato ma i Brexiteers sono ancorati ai retaggi dell'impero e ritengono che sarà l'UE a patire dell'uscita britannica. Il belga Geert Bourgeois accusa i britannici di mancanza di una leadership politica responsabile e negativo è anche il giudizio di Marcin Święcicki, in passato sindaco di Varsavia e oggi parlamentare polacco. Complessivamente il giudizio è che la reputazione e la capacità diplomatica britannica siano drasticamente diminuite e che in futuro l'influenza diplomatica britannica nel mondo sarà oltremodo ridimensionata. https://www.theguardian.com/politics/2019/mar/20/pathetic-incoherent-chaotic-europes-verdict-on-brexit-shambles Se tutto ciò si verificherà, per l'Italia avrà ancor senso associarsi ai britannici per costruire progetti militari come il Tempest, nel caso di Brexit senza accordo?
  4. Altro colpo di scena al parlamento britannico. Lo speaker della camera ha annunciato che il governo non potrà presentare per la terza volta la proposta di voto sullo stesso accordo sottoscritto con l'UE già bocciato pesantemente per 2 volte, facendo valere una procedura parlamentare utilizzata l'ultima volta 99 anni fa. Saltano quindi i piani del governo. A 11 giorni dal 29 marzo, che cosa farà il governo? Andrà verso una Brexit senza accordo, farà saltare la Brexit, chiederà di votare la proposta laburista (ovvero la permanenza nell'unione doganale) che risulta molto più digeribile all'UE di quella del partito conservatore, oppure riuscirà a modificare in poco tempo l'accordo? In teoria il governo ha tempo fino a mercoledì (2 giorni) per rivedere l'accordo. Ricordo che l'UE ha ribadito più volte che non intende modificare un accordo che è il frutto di quasi 2 anni di lavoro, se non per chiarire articoli e postille. E ora, come uscirà il governo dalla più grave crisi politica degli ultimi decenni? http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2019/03/18/brexit-non-ce-svolta-il-voto-slitta_cdf2cc26-84da-47b5-ad52-92936d86e166.html https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/18/brexit-lo-speaker-della-camera-vieta-il-terzo-voto-sullaccordo-bocciato-ue-pronta-a-valutare-rinvio-fino-al-29-marzo/5046311/
  5. Bell'articolo di commento alla Brexit. https://www.lettera43.it/it/articoli/politica/2019/03/17/rinvio-brexit-ultime-notizie/230164/ Pienamente condivisibili le opinioni dell’ex premier laburista australiano Kevin Rudd: I doganieri hanno scioperato di nuovo. Oggi l'Eurotunnel sta vivendo ritardi e alcuni soppressioni di treni. Eurotunnel invita i passeggeri a non viaggiare. I doganieri stanno applicando con zelo le leggi e i regolamenti di frontiera per sensibilizzare i governi su cosa accadrà il 30 marzo se non sarà firmato un accordo tra UE e Gran Bretagna. https://www.bbc.co.uk/news/business-47602573
  6. Gli scozzesi si stanno facendo sentire a livello nazionale e presso gli ambienti del'UE. Nicola Sturgeon, prima ministra scozzese (Partito Nazionale Scozzese - SNP), critica veementemente la decisione britannica di lasciare l'UE ogni volta che può. Tuttavia Miss May continua a ricordarle che la politica internazionale spetta solo al parlamento di Londra e che nel 2014 gli scozzesi votarono un referendum che rigettava l'indipendenza scozzese dalla Gran Bretagna. In diverse occasioni Miss Sturgeon però le ha rinfacciato come l'UE abbia caldamente sostenuto le richieste di uno stato relativamente piccolo come l'Irlanda in un contenzioso molto complesso, mentre invece il governo di Londra abbia sempre trascurato quelle della Scozia. Francia e Germania in realtà sono molte arrabbiate con Londra in quanto sono partner commerciali molto importanti. Il più importante mercato europeo dell'industria automobilistica tedesca è la Gran Bretagna e le industrie tedesche in caso di no deal temono di vedere sfumare un importante mercato. Airbus ha stabilimenti molto importanti sia in Germania che in Francia e che risentiranno dell'uscita della Gran Bretagna dall'UE. Il principale export olandese di agricoltura si riversa in Gran Bretagna. Un'ampia parte della produzione di Prosecco italiano va in Gran Bretagna, ecc.. E in ultimo, ma non per importanza, gli stati dell'UE temono che la Brexit possa essere la prima cricca che possa spaccare l'unione. Nell'UE tutti temono la Brexit. Il 4 marzo, ultimi giorni prima del 29 marzo, la tensione dei doganieri dei porti di Dunkerque e Calais ha fatto scatenare uno "sciopero di zelo", ovvero l'applicazione alla lettera dei regolamenti al fine di sensibilizzare i governi inglese e francese su quello che accadrà il 30 marzo in assenza di accordi: km di code sulle autostrade in attesa dell'imbarco. https://www.lemonde.fr/international/article/2019/03/04/brexit-la-greve-du-zele-des-douaniers-a-calais-et-dunkerque-genere-des-kilometres-de-bouchons_5431264_3210.html
  7. Il parlamento britannico ha votato la mozione del governo per chiedere all'UE di ritardare l'uscita dall'Unione dal 29 marzo a fine giugno, al fine di fare votare ancora una volta l'accordo sottoscritto tra Gran Bretagna ed UE a novembre e già bocciato sonoramente per ben 2 volte. Ma l'UE deve valutare le motivazioni della richiesta, perché non ha senso ritardare l'uscita per ritrovarsi a fine giugno nella stessa situazione, e perché i 27 paesi devono essere unanimi. A Bruxelles sono esasperati dai tentennamenti e dalle incertezze britanniche. Quotidianamente Commissione, Consiglio e Parlamento discutono di trattati commerciali con tutto il mondo, ma nessuno sa dire se i prossimi accordi riguarderanno 27 o 28 paesi. Business is business... Un'altra votazione odierna del parlamento ha poi bocciato, almeno per ora, un secondo referendum. Negli stessi minuti in cui i deputati britannici votavano, il capo negoziatore dell’Ue per la Brexit Michel Barnier affermava che di fronte a questa situazione di incertezza, l'UE si deve eventualmente preparare ad una Brexit senza accordo, la tanto temuta "Brexit by accident", perché la scadenza del 29 marzo è ormai imminente. Vediamo se nei prossimi giorni si sbloccherà la più grave crisi politica della storia della Gran Bretagna moderna. https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/14/brexit-il-parlamento-uk-da-lok-al-rinvio-delluscita-di-londra-da-ue-al-30-giugno-bocciata-possibilita-di-un-2-referendum/5038057/ Un piccolo OT, ma sempre in ambito britannico. Per la prima volta un tribunale britannico ha incriminato un soldato dell'esercito britannico per la strage conosciuta come il Bloody Sunday avvenuta a Londonderry (Irlanda del Nord) il 30 gennaio 1972. Durante una manifestazione per i diritti civili, soldati dell'esercito britannico spararono sulla folla uccidendo 14 persone, tra cui alcuni adolescenti, e ferendone altre 14. Da questo episodio, l'escalation di violenza non fece che crescere negli anni successivi, per volgere al termine solo quando i governi britannico e irlandese e varie associazioni/partiti politici firmarono l'accordo del Venerdì Santo il 10 aprile 1998 sotto l'egida dell'UE che sancì la fine della violenza. Sarà un caso che proprio nei giorni in cui la Gran Bretagna sta lasciando l'UE con il rischio di riaprire questo conflitto, un tribunale riapra questa pagina di violenza della storia britannica? https://www.bbc.co.uk/news/uk-northern-ireland-47540271 Il Bloody Sunday ha ispirato numerosi artisti. Una delle più toccanti canzoni scritte per ricordare questo episodio è stata scritta dagli U2, "Sunday Bloody Sunday": https://www.youtube.com/watch?v=EM4vblG6BVQ
  8. Da notare che la votazione è stata persa per soli 4 voti. Quasi mezzo parlamento avrebbe voluto tenere l'opzione dell'uscita senza accordo sul tavolo delle trattative con l'UE per essere più forte nei colloqui finali mentre invece l'altra metà del parlamento ha sentenziato che il rischio era troppo grosso. Il parlamento ha quindi spuntato questa arma di contrattazione: se la Gran Bretagna lascerà l'UE, dovrà farlo con un accordo. Come? Vedremo... Domani votazione in parlamento per decidere se rimandare l'articolo 50 oppure se mantenere la data originale del 29 marzo. Ricordiamo che se il rinvio eccedesse la fine di maggio, la Gran Bretagna dovrebbe partecipare alle elezioni del parlamento europeo. Nigel Farage, il leader del referendum sulla Brexit del 2016, che evidentemente aveva intuito il rischio di veder sfuggire la Brexit, a febbraio ha fondato un nuovo partito per partecipare alle eventuali elezioni europee e alle eventuali elezioni generali, casomai la May le avesse indette. Nel frattempo Miss May continua a minacciare che se non verrà sostenuta, la Gran Bretagna perderà defintivamente la Brexit.
  9. Questa sera il governo inglese ha subito in parlamento un'ultra batosta sull'accordo da firmare con l'UE. 242 voti a favore e 391 voti contrari hanno demolito la proposta del governo di votare a favore dell'accordo con l'UE definito a novembre 2018. La prima votazione si tenne a gennaio, con un'umiliante sconfitta, la peggiore della Gran Bretagna moderna. Il voto di oggi era abbastanza scontato, ma non era certa l'entità della sconfitta, che è stata pesante. Domani il parlamento voterà se lasciare l'UE con un accordo o senza accordo. Quindi se il parlamento voterà per l'accordo, il giorno successivo voterà se chiedere all'UE un'estensione dell'articolo 50 per un periodo di tempo limitato, fino a fine maggio o fine giugno. Il punto cruciale sta nel fatto che a maggio i cittadini dell'UE voteranno per il rinnovo del parlamento europeo. Se il parlamento britannico voterà per un'estensione dell'articolo 50 a fine giugno, i britannici dovranno partecipare al rinnovo del parlamento europeo! Vedremo nei prossimi giorni la decisione. https://www.corriere.it/esteri/19_marzo_12/brexit-gran-bretagna-respinge-nuova-proposta-may-de5f4596-44f2-11e9-b3b0-2162e8762643.shtml?refresh_ce-cp Passando all'industria, la BMW ha dichiarato che in caso di no deal, sposterà la produzione della Mini dalla Gran Bretagna (Cowley vicino ad Oxford - 4500 lavoratori e 234501 auto prodotte lo scorso anno) ad uno stabilimento nell'UE. https://www.theguardian.com/business/2019/mar/05/bmw-mini-cowley-no-deal-brexit-toyota https://www.bbc.co.uk/news/business-47457219 A 17 giorni dalla Brexit (29 marzo 2019), lo scenario No Deal spaventa l'industria e non solo.
  10. Ultimi giorni di servizio per i Tornado GR4 della RAF. Giovedì 28 febbraio una formazione di 9 Tonka ha sorvolato le basi RAF Cranwell, dove ha sede l'Accademia Aeronautica della RAF, e RAF Marham. https://www.youtube.com/watch?v=quLuy_nxwgo https://combataircraft.keypublishing.com/2019/02/28/raf-salutes-tornado-gr4/ http://warbirdsnews.com/warbirds-news/tonka-farewell-panavia-tornado-bowing-out-of-raf-service.html
  11. Nei giorni scorsi 2 altri parlamentari laburisti hanno lasciato il partito e 3 deputate del partito conservatore hanno fatto altrettanto. In più 3 ministri di governo hanno dichiarato che daranno le dimissioni se si andrà verso un'uscita dall'UE senza accordo. Vari deputati degli schieramenti e ministri hanno dichiarato di essere pronti a fare altrettanto. Corbyn, leader del maggior partito di opposizione, quindi ha deciso di sposare eventualmente l'ipotesi di un secondo referendum. Miss May a sua volta ha allestito un nuovo piano: 12, 13 e 14 marzo votazione in parlamento sull'accordo di novembre: se sarà votato sarà Brexit, altrimenti la sua strategia sarà di ritardare la Brexit a fine giugno. Diversi politici ed osservatori però sono convinti che il parlamento arriverà alla data del voto disunito e frammentato come lo è stato fino adesso. Va notato che Michel Barnier ha però detto che la Gran Bretagna può ritardare la Brexit solo fino a fine maggio: oltre questa scadenza la Gran Bretagna dovrà partecipare alle elezioni europee di maggio! Possibile che Miss May abbia fatto questo clamoroso errore di valutazione? Oppure la sua reale intenzione è quella di ritardare la Brexit per potere rientrare in UE dalla porta di servizio? Se non fosse così, allora perchè Nigel Farage, il fautore del referndum sulla Brexit, avrebbe creato un nuovo partito ad inizio febbraio? Will Marshall, il fondatore della compagnia britannica Planet che gestisce la più grande rete di satellite per osservazione del pianeta, con 150 satelliti in orbita, ha criticato pesantemente la Brexit e le sue conseguenze. L'industria spaziale britannica, dice, rischia di "perdersi nello spazio". Planet è un'azienda basata in California, con una sede europea in Germania. Fondata con Robbie Schingler e Chris Boshuizen nel 2010, Planet ha cambiato l'osservazione della Terra, basandola su satelliti low-cost e di piccole dimensioni. La critica è rivolta principalmente al divorzio dal progetto Galileo, che ha costretto il governo britannico a creare un progetto autonomo ex novo in fretta e furia. Il rischio, dice lo scienziato imprenditore, è che la Gran Bretagna gestisca un progetto tecnicamente inferiore ma che assorbirà la maggior parte del budget allocato dal governo per le attività spaziali. ESA e UE sono 2 enti diversi, dove l'UE contribuisce al primo. Ma negli ultimi anni l'influenza dell'UE nell'ESA è aumentata notevolmente: l'UE non solo finanzia Galileo, ma anche il sistema di osservazione della Terra Copernicus/Sentinel. Inoltre l'ESA e l'UE si stanno allineando sempre di più, con Bruxelles che è diventata la contribuente più importante, con €1.25 miliardi su un budget totale di 5.72 miliardi. L'UE usa l'ESA come suo agente tecnico e di procurement. Molti opinionisti credono che la crescente influenza dell'UE nell'ESA condurrà a tensioni, che termineranno solo quando la Gran Bretagna lascerà l'ESA. In tutto ciò, pare che la politica spaziale britannica sia solo un problema minore tra i tanti che il governo sta affrontando nel suo percorso verso la Brexit: ovvero non esiste una chiara strategia futura da adottare per il futuro. Tuttavia un portavoce dell'Agenzia Spaziale Britannica ha contestato la visione di Marshall, affermando che la maggior parte delle industrie britanniche vede in termini positivi la sfida della Brexit e che le previsioni delle industrie sono di elevati guadagni economici. https://www.bbc.co.uk/news/science-environment-47440551
  12. zander

    Concorde

    Ieri, 2 marzo, è caduto il cinquantesimo anno dal primo volo del Concorde (Concorde 001) avvenuto a Tolosa, pilotato dal pilota collaudatore André Turcat. Il Concorde 001 decollò alle 15.30 ed il volo durò in tutto 27 minuti. Il 9 aprile 1969 decollò in Gran Bretagna il prototipo inglese Concorde 002 pilotato da Brian Trubshaw. https://www.thisdayinaviation.com/2-march-1969/ https://phys.org/news/2019-03-concorde-sky-years.html
  13. I Tornado GR4 della RAF stanno facendo un tour attraverso le principali basi della Gran Bretagna per commemorare la prossima dismissione dal servizio operativo. https://www.bbc.co.uk/news/uk-england-47291557
  14. Esatto, ed è lo scenario più temuto da ambo le parti. Oggi Honda ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Swindon per il 2022, lasciando a casa 3500 persone. La motivazione sarebbe il cambiato target del mercato e le incertezze sulla Brexit. Swindon è stato uno dei primi stabilimenti inglese ad essere acquistati da Honda negli anni '80. Qui Honda ha prodotto l'anno scorso 160000 Civic, esportando il 90% della produzione sul continente. https://www.theguardian.com/business/2019/feb/18/carmaker-honda-plans-to-close-swindon-factory-reports https://www.theguardian.com/business/2019/feb/18/workers-blame-brexit-for-demise-of-hondas-swindon-plant https://www.bbc.co.uk/news/business-47282603 7 parlamentari laburisti hanno lasciato il partito denunciando che il leader Corbyn non ha condannato alcune posizioni antisemitiche di membri del partito ed in contrapposizione alla linea adottata dal partito nella Brexit. Potrebbero seguire le loro orme altri parlamentari, stanchi e preoccupati dello stallo sulla negoziazione a meno di 40 giorni dal 29 marzo. Questo importante evento della vita parlamentare serve a dimostrare una volta di più che la questione Brexit sta dilaniando tutti i partiti dell'arco parlamentare, e non solo il partito conservatore. https://www.corriere.it/esteri/19_febbraio_18/03-esteri-t1corriere-web-sezioni-de6d1366-33c1-11e9-8ba2-1cae66b0283a.shtml Se i partiti si spaccano, si spaccano anche le famiglie. La giornalista Rachel Johnson si è spogliata in diretta televisiva su Sky per testimoniare contro la Brexit. Ma la Johnson non è nient'altro che la sorella del più famoso Boris Johnson, già sindaco di Londra e poi leader della campagna pro Brexit e sorella di Jo Johnson, deputato conservatore che fino pochi giorni fa era ministro per i trasporti, fervente EU remainer e poi dimissionario. https://tg24.sky.it/mondo/2019/02/15/brexit-news-rachel-johnson-nuda-protesta-video.html Il segretario per il commercio estero Liam Fox ha finora sottoscritto 7 accordi di commercio internazionale con paesi esteri per un totale di 18.6 miliardi di sterline, contro i 69 accordi già in essere dell'UE che valgono 117 miliardi di sterline e sarà altamente improbabile che il governo britannico riuscirà a sottoscriverne altri prima del 29 marzo. Tra i 7 paesi abbiamo le Isole Faroe, il Cile, le Seychelles, la Svizzera (che da solo vale 14 miliardi di sterline), Israele e la Palestina. I partner commerciali più importanti, Canada, Giappone, Corea del Sud e Turchia sono ancora in piena trattativa e ben al di là di essere pronti a firmare. In pratica allo stato attuale quando la Gran Bretagna lascerà l'UE il 29 marzo passerà da una condizione in cui ha 69 paesi con cui commercia con accordi più o meno favorevoli (+ i 27 dell'UE...) a soli 7. Inoltre l'UE sta approvando un accordo di libero scambio con Singapore che eliminerà quasi tutte le tariffe e aprirà i mercati dei servizi, tra cui il retail banking, le telecomunicazioni, le imprese e l'IT. Se il Regno Unito lascerà l'UE senza un accordo, perderà immediatamente i benefici dell'accordo di Singapore. Ma se l'accordo sulla Brexit sarà approvato dal parlamento, continuerà a commerciare con Singapore secondo i termini dell'accordo europeo durante il periodo di transizione. Una situazione ben strana per un paese che ha votato la Brexit accusando l'UE di avere impostato un modello economico fallimentare e che indicava il modello economico di Singapore come l'ideale da perseguire, e vederselo sfuggire in dirittura d'arrivo. https://www.theguardian.com/business/2019/feb/13/brexit-uk-trade-deals-eu https://www.theguardian.com/business/2019/feb/16/leavers-discovering-difficult-truth-trade-deals-brexit https://www.bbc.co.uk/news/uk-47213842 https://www.bbc.co.uk/news/business-47168866 Desta parecchi pensieri la trattativa che la Gran Bretagna sta conducendo con il Giappone, che al momento si è impantanata. Mentre l'UE può godere dei benefici dell'accordo di libero scambio Giappone-UE, la Gran Bretagna ne beneficerà fino a fine marzo e poi chissà. I giapponese sono abili negoziatori e hanno fatto notare che i britannici mancano di questi skills, avendo delegato per oltre 40 anni la negoziazione internazionale all'UE. Mark Rutte, il primo ministro olandese, ha evidenziato ciò che lui e gli altri amici europei della Gran Bretagna considerano una verità sgradevole. La Gran Bretagna è "un paese in declino" che è "troppo piccolo per apparire sul palcoscenico mondiale da solo", ha detto la scorsa settimana. https://www.theguardian.com/world/2019/feb/18/fox-and-hunts-japanese-fumble-is-a-sign-of-uks-weakness https://www.theguardian.com/world/2019/feb/18/japan-almost-cancelled-brexit-talks-high-handed-letter-liam-fox-jeremy-hunt Nel frattempo molte aziende britanniche stanno dislocando sul continente. Circa 250 aziende si stanno trasferendo dalla Gran Bretagna in Olanda. Paesi come Irlanda, Francia, Germania, Belgio e Lussemburgo stanno cercando di attrarre aziende britanniche sul loro territorio. Molte aziende britanniche hanno sviluppato notevole tecnologia in diversi campi, IT in primis: gli head hunter di tutta Europa sono scatenati per attrarre le menti migliori in vari paesi cercando di convincere queste persone a cambiare paese. Molte aziende britanniche stanno vedendo depauperare i loro uffici delle migliori risorse che giorno dopo giorno lasciano il posto per migrare in EU. La Gran Bretagna sta disperdendo un patrimonio immenso umano, di tecnologia e di gestione aziendale che ha costruito negli ultimi decenni a favore dei paesi dell'UE che ne stanno beneficiano a costo quasi nullo. D'altra parte la Brexit non è stata indetta anche per mandare a casa gli immigrati? https://www.theguardian.com/politics/2019/feb/09/brexit-uk-companies-discuss-moving-to-netherlands Arrivano proteste anche dalla Formula 1. 7 dei 10 team di F1 sono insediati in Gran Bretagna ed impiegano personale di varie nazioni e fanno affidamento su materiali ed equipaggiamenti provenienti da diversi paesi dell'UE. Ogni rallentamento al confine e nuove tasse rovineranno l'industria della F1 in Gran Bretagna. https://www.theguardian.com/sport/2019/feb/18/toto-wolff-no-deal-brexit-nightmare-f1-teams-uk Le industrie britanniche dell'aerospazio sono preoccupate, perché la Brexit imporrà costi aggiuntivi non facili da sopportare. L'impatto su alcuni beni varrà fino al 38% del valore del prezzo di vendita. Airbus ha avvisato che uno scenario No Deal significherà un extra costo di 875 milioni di sterline a settimana, costo assolutamente insostenibile. Il settore difesa e aerospazio impiega in UK 260000 persone, business che però sarà minacciato in caso di No Deal. https://www.theguardian.com/politics/2019/feb/18/what-are-brexit-contingency-plans-for-aerospace-and-defence
  15. Pochi giorni fa Theresa May ha subito un'altra sconfitta in parlamento sulla sua linea di condotta della Brexit. Ormai la sua idea sembra quella di arrivare a ridosso del 29 marzo e costringere il parlamento a votare la sua mozione: o l'accordo sottoscritto a novembre con l'UE oppure il No Deal. Le ultime voci sostengono che in caso di No Deal 12 ministri darebbero le dimissioni. Nel frattempo, 50 compagnie chimiche hanno trasferito dalla Gran Bretagna in UE gli uffici per le regolamentazioni normative, per farli ricadere sotto l'egida dell'UE. https://www.theguardian.com/business/2019/feb/17/chemicals-firms-move-regulation-to-eu-in-case-of-no-deal-brexit I fiorai temono ripercussioni sulle loro attività perché i fiori a buon mercato arrivano dall'Olanda. La Gran Bretagna coltiva fiori, ma a prezzi ben diversi di quelli olandesi. https://www.theguardian.com/uk-news/2019/feb/16/brexit-florists-cambridge-prices-border-delays La compagnia aerea Flybmi ha chiuso i battenti per varie cause, tra cui anche l'incertezza sulla Brexit. https://www.theguardian.com/business/2019/feb/16/flybmi-collapses-blaming-brexit-uncertainty Airbus ha annunciato la chiusura del programma A380. Le ali sono costruite a Broughton nel Galles del Nord. Al momento Airbus ha annunciato che il personale sarà ricollocato su altri progetti, poi si vedrà, in attesa del 29 marzo. https://www.theguardian.com/business/2019/feb/14/a380-airbus-to-end-production-of-superjumbo L'agenzia europea del farmaco ha chiuso definitivamente la sua sede a Londra il 25 gennaio per trasferirsi ad Amsterdam. https://www.theguardian.com/politics/2019/jan/26/european-medicines-agency-closes-london-office-with-loss-of-900-jobs-brexit Porsche sta avvisando che i clienti che riceveranno le vetture dopo il 29 marzo potrebbero essere sovraccaricati di un 10% sul prezzo finale a causa della Brexit, nello scenario di un No Deal. Altre aziende automobilistiche per il momento preferiscono non parlare. https://www.bbc.co.uk/news/business-47270616 Ford ha nuovamente ribadito che lo scenario del No Deal sarebbe catastrofico per il settore automobilistico. Ford impiega in Gran Bretagna 13000 persone presso gli stabilimenti di Bridgend, Dagenham, Halewood e Dunton. I caso di No Deal Ford porterebbe parte della produzione all'estero. Infine Nissan ha annunciato che non costruirà più il modello X-Trail nello stabilimento di Sunderland a causa in parte anche delle incertezze dovute alla Brexit. https://www.bbc.co.uk/news/business-47270616 https://www.bbc.co.uk/news/business-47225787 Dirigenti del servizio sanitario nazionale affermano che in caso di No Deal le scorte di medicinali e materiale sanitario terminerebbero in fretta e quindi sarebbe necessario posticipare interventi chirurgici e trattamenti sanitari vari. https://www.bbc.co.uk/news/health-47051031 Ad oggi, 40 giorni alla Brexit, e tanta, tanta nebbia.
  16. zander

    Meteor

    La Germania ha bloccato l'esportazione del missile Meteor all'Arabia Saudita. Nel progetto le aziende tedesche producono: il propulsore (Bayern Chemie) la testata esplosiva del missile (TDW) il sistema di misure inerziali (Northrop Grumman LITEF GmbH) Questa decisione, se perdurerà, metterà a dura prova ulteriori esportazioni dei caccia europei e la sopravvivenza del progetto SCAF. MBDA rischia così di essere vulnerabile alle volubillità dei partner del consorzio. Il 21 settembre l'ambasciatore tedesco a Parigi ha avuto una riunione di alto livello con funzionari del ministero delle forze armate in cui i francesi hanno chiesto rassicurazioni dalla Germania sulla volontà di non bloccare esportazioni senza restrizioni. Evidentemente la Germania non ha accettato la richiesta. Vedremo in futuro le conseguenze di questa decisione. https://www.latribune.fr/entreprises-finance/industrie/aeronautique-defense/l-allemagne-bloque-l-exportation-du-missile-meteor-de-mbda-vers-l-arabie-saoudite-806211.html
  17. I Tornado britannici sono tornati alla base di RAF Marham, Norflok, definitivamente dopo 4 anni di operazioni in Siria, in attesa della dismissione dell'intera linea di volo prevista per la fine di marzo. https://www.raf.mod.uk/news/articles/the-end-of-an-era-raf-tornado-returns-from-operations-for-the-last-time/ https://www.bbc.co.uk/news/av/uk-england-norfolk-47132164/raf-tornado-jets-make-final-return-to-raf-marham
  18. La visita di Macron in Egitto si è conclusa senza la vendita dei 12 Rafale e delle corvette Gowind. https://www.latribune.fr/entreprises-finance/industrie/aeronautique-defense/pourquoi-la-france-doit-poursuivre-son-partenariat-strategique-avec-l-egypte-805435.html Egitto e Francia sono stretti da un legame diplomatico-militare sempre più stretto il cui obiettivo principale è il controllo della Libia. Probabilemte la vendita del materiale supplementare serve a cementare ulteriormente l'alleanza per conseguire la vittoria sui rivali italiani. Altrimenti non mi spiego quello che è successo negli ultimi giorni. 1. il vice primo ministro Di Maio che supporta i gilet gialli contro Macron, senza alcuna apparente motivazione; 2. sempre il vice primo ministro Di Maio che attacca veementemente e frontalmente Macron accusandolo di colonialismo; 3. Minniti che alla trasmissione L'Agorà che dice "Sono molto preoccupato sulla Libia, temo che la comunità internazionale e l'Italia, per ragioni di carattere politico-propagandistico, stiano perdendo la Libia. E la Libia è questione cruciale per l'immigrazione, la lotta al terrorismo e problemi di approvvigionamento energetico. Prima di buttare a mare un lavoro fatto dall'Italia ci penserei cento volte". https://cataniaoggi.it/libia-minniti-la-stiamo-perdendo-e-non-possiamo-permettercelo Speriamo solo che in questo lungo braccio di ferro, il governo non soccomba per poi dichiarare "quante me ne hanno date.... ma quante niene ho dette!", e per poi soprattutto non dovere pagare il metano su bollette scritte in francese! Vediamo come andrà avanti la vendita di questi velivoli.
  19. Mmmm.... la working class quando non avrà più niente da mettere sotto i denti si farà sentire... I signori che stanno un po' più ad alto livello lo hanno capito e stanno prendendo i provvedimenti. 60 giorni alla Brexit. Oggi Tesco, la più grande catena di distribuzione commerciale della Gran Bretagna, ha annunciato tagli fino a 9000 persone al suo personale. La decisione è dovuta al calo di profitti da imputare a diverse cause, non ultima l'incertezza sulla Brexit che ha indebolito la sterlina sulle altre monete e che ha ridotto il potere di acquisto dei sudditi di sua maestà. Tesco, che è il più grande datore di lavoro dopo il sistema sanitario, è solo l'ultima di una serie di catene di distribuzione che nell'ultimo anno hanno annunciato forti ridimensionamenti. https://www.bbc.co.uk/news/business-47023001 L'associazione che riunisce le grandi catene di distribuzione, il British Retail Consortium, ha annunciato che in caso di No Deal sarà altamente improbabile che i membri riusciranno a soddisfare le richieste di rifornire i negozi. E' altamente probabile che gli scaffali dei negozi rimarranno vuoti e che i prezzi schizzeranno all'insù, nonostante l'inflazione abbia già morso negli ultimi 2 anni. https://www.bbc.co.uk/news/business-47028748 Il governo irlandese ha affermato che in caso di No Deal, nel caso in cui le cose dovessero andare veramente male, potrebbe essere necessario dislocare l'esercito al confine con l'Irlanda del Nord. https://news.sky.com/story/varadkar-soldiers-could-be-needed-on-irish-border-under-no-deal-brexit-11617377 Dobbiamo continuare oltre? I Britannici hanno fatto una cavolata enorme (cavolata con 2 Z ?), e ora non sanno come uscirne. Lo scoglio più grosso è il loro enorme orgoglio: sarebbero capaci di andare verso un No Deal per il solo orgoglio di dire "siamo britannici e decidiamo noi". Il problema è che se tornassero sui loro passi, farebbero una figura di palta che sarebbe ricordata nei secoli futuri oltre al fatto che un'intera generazione di politici sarebbe completamente bruciata. Una prima vittima già è stata fatta: Miss May ha annunciato che non si ricandiderà più, in cambio di ottenere un minimo supporto dal suo partito per portare avanti l'accordo in parlamento. Se No Deal sarà, in un'epoca in cui tutti costruiscono muri e rimandano indietro gli immigrati e a seguito del referendum sulla Brexit votato principalmente per rimandare a casa gli immigrati europei, non mi stupirebbe vedere il governo irlandese che costruisce un muro di confine per impedire che i nord irlandesi scappino dalla fame e i francesi che danno la caccia ai britannici che cercano di arrivare sulle coste francesi con imbarcazioni di fortuna nel canale della Manica. Ma questo è solo per scherzare un po' su una situazione purtroppo molto seria. Domani si terrà la nuova votazione in Parlamento sull'accordo con l'UE, dopo la batosta di pochi giorni fa. Al solito, preparate il popcorn e godetevi lo spettacolo.
  20. OT. Il governo di Theresa May sta preparando i piani per un'eventuale Hard Brexit. Tra le varie iniziative, in caso di violente sollevazioni popolari, sono previste l'istituzione della legge marziale, l'utilizzo del coprifuoco, il divieto di viaggiare e possibili confische. https://www.thetimes.co.uk/edition/news/uk-ready-to-declare-martial-law-to-avert-no-deal-brexit-chaos-bfqgzzlrw https://www.repubblica.it/esteri/2019/01/27/news/in_caso_di_disordini_per_la_brexit_il_regno_unito_non_esclude_il_ricorso_alla_legge_marziale-217623401/
  21. Entro pochi giorni, Dassault potrebbe annunciare la vendita di ulteriori 12 Rafale all'Egitto, in occasione della visita di Macron in Egitto tra il 27 e il 29 gennaio. https://www.latribune.fr/entreprises-finance/industrie/aeronautique-defense/la-france-pres-de-vendre-12-rafale-supplementaires-a-l-egypte-804878.html Dei 180 Rafale ordinati dalla Francia, 152 sono stati consegnati accumulando 270.000 ore di volo, di cui 40.000 in missioni operative in Afganistan, Libia, Mali, Iraq e Siria. L https://www.latribune.fr/entreprises-finance/industrie/aeronautique-defense/la-france-lance-une-nouvelle-version-tres-connectee-du-rafale-803742.html Pochi giorni fa 2 Rafale e un A330 MRTT Phénix sono decollati dall'isola di Reunion per una missione di attacco a bassa quota simulata veramente notevole di 12 ore e 9000 km (con 5 rifornimenti in volo per i Rafale), per lanciare in maniera simulata un missile ASMPA, con atterraggio finale in Francia. http://www.air-cosmos.com/un-vol-marathon-pour-les-rafale-et-le-phenix-119383
  22. Tom Enders ha tuonato nuovamente contro la Brexit senza accordo e contro l'incertezza del comportamento britannico. A 64 giorni dalla Brexit, ancora non si sa se il parlamento britannico voterà l'accordo sottoscritto dal governo con l'UE, creando enormi problemi e dubbi nel settore manifatturiero e non solo. In caso di Hard Brexit, Enders ha affermato che, per quanto non potrebbe spostare gli stabilimenti da un giorno all'altro dalla Gran Bretagna al continente, però convoglierebbe tutti i futuri investimenti su stabilimenti installati sul suolo dell'UE. https://www.bbc.co.uk/news/business-46984229 https://www.itv.com/news/2019-01-24/airbus-chief-warns-aerospace-giant-could-quit-uk-amid-brexit-disgrace/
  23. OT. Il governo inglese è bloccato nella ricerca di una soluzione che oltrepassi l'empasse parlamentare sull'accordo con l'UE. Nel frattempo si risvegliano gli incubi sopiti della storia britannica recente. Nella città nord irlandese di Londonderry 4 uomini vicini agli ambienti della "nuova" IRA sono stati arrestati per avere fatto esplodere un'autobomba nel centro cittadino. Molti danni ma nessun ferito. Siamo all'inizio di una nuova escalation? Resisteranno gli accordi del Venerdì Santo firmati vent'anni fa? https://www.theguardian.com/uk-news/2019/jan/20/northern-ireland-police-condemn-reckless-derry-bomb-attack https://www.repubblica.it/esteri/2019/01/20/news/irlanda_del_nord_esplosione_autobomba_a_londonderry_due_arresti-217025440/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P17-S1.4-T1 Un articolo del Corriere della Sera che ricorda cosa accadrebbe nei rapporti commerciali in caso di No Deal. https://www.corriere.it/esteri/19_gennaio_20/come-far-volare-aerei-roma-studia-no-deal-19a1e4bc-1cfb-11e9-abf6-3879de3c5581.shtml
  24. La RAF sta introducendo in servizio sui suoi Eurofighter Typhoon FGR4 l'expendable active decoy (EAD) Leonardo BriteCloud. https://www.janes.com/article/85668/britecloud-decoy-set-for-typhoon-integration
  25. La Brexit va avanti e la data rimane il 29 marzo. Il parlamento ha votato contro l'accordo su cui il governo e l'UE hanno lavorato per quasi 2 anni. Il parlamento ha detto che l'accordo non va bene, per varie ragioni: alcuni deputati dicono che con questo accordo la Gran Bretagna rimarrebbe troppo vincolata all'UE, alcuni hanno votato contro perché vogliono rimanere nell'Ue, alcuni hanno votato contro perché non vogliono alcun accordo con l'UE, alcuni affermano che l'accordo mina l'unione del regno e così via. La Gran Bretagna oggi è in grave impasse e non può uscire dall'UE come vorrebbe il governo perché è un paese fortemente diviso, in quanto non esiste una visione politica maggioritaria che riunisca la popolazione ed il parlamento. Stando così le cose, alle elezioni di maggio i britannici non parteciperanno alle elezioni, ma la confusione è massima e la situazione è assolutamente fluida e mutevole. Non è improbabile avere in pochi giorni un nuovo primo ministro o addirittura elezioni generali. Fuori dal parlamento una gran folla bi-partisan di Brexiteers e Remainers ha festeggiato, in un'inedita alleanza, la sconfitta di un accordo che piace veramente a pochi. https://www.dailymail.co.uk/news/article-6593851/Former-UKIP-leader-Nigel-Farage-poses-Leave-supporters-outside-Westminster.html
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