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Azioni di pirateria a largo delle coste somale


paperinik

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Ospite intruder

I pirati sono all'opera anche sul Danubio, sul tratto serbo, dove attaccano le navi, razziando tutto quello che trovano a bordo.La piu' colpita e'la flotta bulgara: negli ultimi 2 anni sono state attaccate 38 navi, secondo quanto scrivono oggi i quotidiani bulgari. I pirati agiscono intorno al porto serbo di Smederevo, a circa 200 km dal confine bulgaro. Di solito vanno all'abbordaggio di notte in gruppi di piu' di 4 uomini. (foto archivio)

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._105292662.html

 

Può sembrare OT, ma non avevo voglia di aprire una discussione apposita per questo.

 

 

La Marina militare tedesca ha impedito la settimana scorsa un probabile attacco di pirati a una nave da crociera tedesca nel Golfo di Oman. Secondo il settimanale Der Spiegel, venerdi' scorso la fregata 'Mecklenburg-Vorpommern' ha sparato colpi di avvertimento contro 2 'lance sospette' che si dirigevano a forte velocita' verso la nave da crociera tedesca MS Astor, mettendole in fuga. La MS Astor, con 600 passeggeri, era in viaggio dall'Egitto a Dubai, dove e' arrivata giovedi' scorso

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._105292065.html

Modificato da intruder
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Ancora il link ad un video che mostra un intervento deciso dei danesi della "Absalon":

 

http://www.liveleak.com/view?i=6fe_1228434538

 

 

Sulle ottime unità della classe "Absalon", date uno sguardo al topic al link che segue:

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=4851

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Ospite intruder

From Tuesday, Dec. 9, at least four British, French and Greek warships, two reconnaissance planes and 150 marines will escort merchant ships sailing through the Gulf of Aden and Horn of Africa waters. This force will expand to 6 naval vessels, 3 aircraft and 1,000 marines.

 

But meanwhile, DEBKAfile's military and counter-terrors sources report, the pirates have set up a land-based intelligence-financial-logistic logistic network in the Persian Gulf, East Africa and… northern Europe.

 

Royal Navy Rear Adm. Phillip Jones will oversee the EU mission from the RAF Northwood base in the UK, while Greek Commodore Antonios Papaioannou will be on-the-spot commander.

 

The EU force will coordinate its operations with US, Russian, Indian and Malaysian naval units in the region, although their rules of engagement are not uniform.

 

DEBKA-Net-Weekly 373, revealed on Nov. 21, information turned up by the US Bahrain-based Fifth Fleet intelligence that the Somali pirates had organized their traffic on business lines by establishing a sort of "back office" in Abu Dhabi.

 

It is run by money changers earning a rake-off on ransom payments as the pirates' agents. They have since established similar "agencies" in Mombasa, Kenya; Piraeus, Greece; Naples, Italy; and Rotterdam, Netherlands, which work through spies at shipping and marine insurance firms.

 

Here is how the system works, according to DEBKAfile's exclusive sources: The pirates' undercover agents gather information from their shipping contacts in Gulf, East African and European ports on the merchant vessels heading for the Gulf of Aden, the Red Sea and the Indian Ocean and the cargoes. They brief the pirates on the presence of security guards and weapons available for the crew aboard the vessel.

 

The pirates are always on the lookout for “special cargoes”, meaning smuggled goods or merchandise exported illegally or contrary to international law, such as clandestine weapons shipments.

 

Such consignments, like that of the Ukrainian MV Faina, which carried a large unregistered cargo of 33 T-72 tanks and other armaments - and is still held - increase the ransom value of the vessel and pay more than routine freights.

 

The pirates also use their proxies to negotiate ransoms and terms for releasing the hijacked vessels, rather than exposing themselves and their locations. These front men also go shopping for the latest word in speed boats, navigation equipment, GPS, communications gear, food, fuel and other supplies.

 

DEBKAfile's counter-terror sources report that the pirates' logistics and intelligence are far superior to that of the European counter-terror operation. This gap seriously detracts from the international patrol fleet's prospects of getting to grips with the pirates, who have attacked more than 90 vessels this year and successfully seized more than 36 on the world's busiest shipping lanes.

 

http://www.debka.com/headline.php?hid=5767

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Ospite intruder

La marina militare tedesca potra' affondare le navi dei pirati nelle acque somale nell'ambito della missione Eunavfor Atalanta dell'Ue. Lo scrive il settimanale Der Spiegel. I pirati fatti prigionieri dalle forze tedesche dovranno essere sorvegliati da un agente della polizia militare e da un testimone per evitare eventuali trattamenti 'disumani o umilianti'. Il governo della Merkel ha deciso di destinare fino a 1.400 uomini e una fregata alla Eunavfor. Il Bundestag si pronuncera' venerdi'.

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._113315670.html

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Ospite intruder
Ragazzi ma come è possibile che questi pirati siano molto meglio organizzati delle navi dell' European counter-terror!!!

Lo dice l'articol ostesso!

 

 

Sono sul loro terreno, fra la loro gente, usano le loro tattiche preferite, perfezionate in anni di attività. E noi glielo permettiamo. Spacchiamogli il didietro senza se e senza ma e la storia finirà, o rischia di diventare unaltro Vietnam.

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Questo è molto interessante (dal Corriere.it di oggi)

 

la russa: pronti ad aderire alla proposta se verrà approvata

Gli Usa vogliono dare la caccia ai pirati somali anche sulla terraferma

La Rice ha chiesto all'Onu che li autorizzi con una risoluzione che permetta anche attacchi aerei

 

NEW YORK (USA) - Vogliono farla finita con i pirati. Una volta per tutte. Gli Stati Uniti fanno pressione per catturare i filibustieri attivi al largo delle coste della Somalia non solo in mare, ma anche sulla terraferma e nello spazio aereo del Paese del Corno d’Africa, in collaborazione con il governo di transizione di Mogadiscio.

E’ quanto si legge nella bozza di risoluzione fatta circolare alle Nazioni Unite e che verrà presentata durante la sessione sulla Somalia in programma oggi, con la partecipazione del Segretario di Stato Usa Condoleezza Rice.

 

RISOLUZIONI - Le risoluzioni approvate finora dall’Onu consentono di dare la caccia ai pirati nelle acque territoriali somale, ma non sulla terraferma. Il nuovo documento consentirebbe ai Paesi, per la durata di un anno, di «adottare tutte le misure necessarie sulla terraferma della Somalia, compreso lo spazio aereo, per ostacolare quanti usano il territorio somalo per pianificare, facilitare o intraprendere atti di pirateria e rapine a mano armata in mare, e per prevenire queste attività». Nel documento si afferma inoltre che il governo somalo manca di «capacità, leggi e chiarezza su come perseguire i pirati dopo la loro cattura». La risoluzione prevederebbe anche l’adozione di misure atte a stabilizzare il Paese, stando a quanto riferito da un alto funzionario Usa sotto anonimato.

 

LE MISURE - Nei giorni scorsi sulla necessità di poter colpire le basi a terra dei pirati si era espresso anche il ministro Usa della difesa (che è stato riconfermato dal presidente eletto Barack Obama) Robert Gates. Gli alleati, ha detto Gates, devono mettere insieme elementi d’intelligence necessari a colpire le basi dei pirati. Gli eserciti, ha aggiunto, potrebbero stanare i corsari somali nel loro territorio, se informati adeguatamente dai servizi. La prima cosa da fare, comunque, nella visione del responsabile della Difesa Usa, è che gli armatori prendano le necessarie misure di sicurezza, come quella di aumentare la velocità o ritirare le scalette quando vedono avvicinarsi i pirati. Per quanto riguarda la posizione italiana, lunedì il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha detto di ritenere che per contrastare la pirateria nei mari di fronte alla Somalia sia necessario non lasciare «nulla di intentato» e non esclude un eventuale assenso dell’Italia alla proposta dell’amministrazione Usa al consiglio di sicurezza dell’Onu per dare la caccia ai pirati anche a terra. «Non escludo - ha detto il ministro a margine di un incontro del Pdl - che l’Italia possa aderire a questa proposta - ha detto - anche se non spetta a me decidere. La competenza spetta al ministero degli Esteri». Dall’inizio dell’anno sono oltre 100 gli attacchi lanciati dai pirati contro le navi che transitano nel Golfo di Aden, che hanno portato alla cattura di almeno 40 imbarcazioni. Quattordici navi sono tuttora in mano ai pirati, con oltre 250 marinai a bordo, stando ai dati forniti dalle autorità marittime

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Ospite intruder

Scendessero in mare con una pietra al collo, tanto per essere politcamente (s)corretti.

 

 

Pirati somali hanno sequestrato nel Golfo di Aden un battello da pesca cinese. La flotta della coalizione lo ha liberato.E' la 4/a imbarcazione attaccata dai pirati in meno di 24 ore. Secondo il centro sulla pirateria dell'Ufficio marittimo di Kuala Lumpur, i pirati sono saliti a bordo ma non sono riusciti a penetrare nelle cabine per la resistenza dei marinai cinesi poi sono arrivati elicotteri militari che hanno respinto l'attacco e indotto i pirati ad abbandonare la nave.

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._117289437.html

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L'Italia, se volesse e a prezzo di ridimensionare (e di molto) i contingenti in A-stan, balcani e Libano, potrebbe agire da nazione leader per un intervento a terra di pacificazione in Somalia.

E, prendetela come una provocazione se volete, lo sapremmo fare molto meglio degli americani. Sarebbe nel nostro interesse in termini di influenza politica e in termini economici (il minimo che possa fare il governo da noi sostenuto è dare alle nostre aziende tutti gli appalti finanziati coi soldi ONU, lo chiamano business della ricostruzione).

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Ospite intruder
L'Italia, se volesse e a prezzo di ridimensionare (e di molto) i contingenti in A-stan, balcani e Libano, potrebbe agire da nazione leader per un intervento a terra di pacificazione in Somalia.

E, prendetela come una provocazione se volete, lo sapremmo fare molto meglio degli americani. Sarebbe nel nostro interesse in termini di influenza politica e in termini economici (il minimo che possa fare il governo da noi sostenuto è dare alle nostre aziende tutti gli appalti finanziati coi soldi ONU, lo chiamano business della ricostruzione).

 

In altre parole dovremmo fare quello che agli italiani riesce meglio: distribuire (e intascare) mazzette.

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Scusa scusa scusa, tu vorresti dirmi che l' Italia dovrebbe essere nazione leader in Somalia contro la pirateria?

Ovverò gli americani propongono mentre mezza europa non sa più che pesci prendere, all' improvviso arriviamo noi, con le nostre 4 imbarcazioni da strapazzo, nuovo stato capolista d'Europa di serie B, e ci facciamo affidare un compito del genere?

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SOMALIA: SI' UNANIME SENATO A MOZIONE RUTELLI CONTRO LA PIRATERIA

 

E' stata approvata all'unanimita' dall'Aula del Senato la mozione presentata da Francesco Rutelli e altri senatori di opposizione e maggioranza, relativa a misure volte a combattere la pirateria marittima, con particolare riferimento ai fatti accaduti al largo delle acque somale.

 

Il documento prevede la richiesta al governo di promuovere l'adeguamento delle regole di ingaggio, nell'ambito delle missioni militari in corso, senza escludere interventi diretti contro le basi logistiche ed i mezzi a disposizione delle bande criminali, per ''debellare il fenomeno della pirateria, ripristinare la piena utilizzabilita' delle vie marittime, anche per scopi di assistenza umanitaria''.

 

 

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SOMALIA: SI' UNANIME SENATO A MOZIONE RUTELLI CONTRO LA PIRATERIA

 

E' stata approvata all'unanimita' dall'Aula del Senato la mozione presentata da Francesco Rutelli e altri senatori di opposizione e maggioranza, relativa a misure volte a combattere la pirateria marittima, con particolare riferimento ai fatti accaduti al largo delle acque somale.

 

Il documento prevede la richiesta al governo di promuovere l'adeguamento delle regole di ingaggio, nell'ambito delle missioni militari in corso, senza escludere interventi diretti contro le basi logistiche ed i mezzi a disposizione delle bande criminali, per ''debellare il fenomeno della pirateria, ripristinare la piena utilizzabilita' delle vie marittime, anche per scopi di assistenza umanitaria''.

 

 

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ma Rutelli lo sa che questo significa sparare a qualcuno? :rotfl:

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Per ora l'unico ad aver dovuto dire "non lo sapevo", non so se per politiche campanilistiche di visibilità delle diverse FF.AA. -sigh!-, è stato il CSMD Gen. Camporini (sostenuto dal il Ministro della difesa on. La Russa -avvocato!!!-) che ha sostenuto che in Italia non esistesse il reato di pirateria e quindi non fosse perseguibile... peccato che poi è stata fatta notare l'esistenza del Codice della Navigazione e della ratifica della Convenzione ONU di Montego Bay che cito: "la pirateria è perseguita in alto mare da parte delle navi da guerra e delle navi in servizio governativo di qualsiasi nazionalità" che sono autorizzate "a catturare la nave pirata ed arrestarne l'equipaggio". In Italia è competente per il reato specifico il Foro di Roma.

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Scusa scusa scusa, tu vorresti dirmi che l' Italia dovrebbe essere nazione leader in Somalia contro la pirateria?

Ovverò gli americani propongono mentre mezza europa non sa più che pesci prendere, all' improvviso arriviamo noi, con le nostre 4 imbarcazioni da strapazzo, nuovo stato capolista d'Europa di serie B, e ci facciamo affidare un compito del genere?

 

In altre parole dovremmo fare quello che agli italiani riesce meglio: distribuire (e intascare) mazzette.

 

No, non sto parlando di Marina, ma di una operazione a terra. E, per intruder, ci sta questa voce di wikipedia inglese fatta veramente molto bene: Soft Power

"The basic concept of power is the ability to influence others to get them to do what you want. There are three major ways to do that: one is to threaten them with sticks; the second is to pay them with carrots; the third is to attract them or co-opt them, so that they want what you want. If you can get others to be attracted to want what you want, it costs you much less in carrots and sticks."

 

Soft power, then, represents the third way of getting the outcomes you want.

 

Certo su wikipedia lo si definisce in termini generali, ma il soft power è anche l'unico modo per vincere sul lungo periodo in un contesto di counter-insurgency.

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Ospite intruder

PECHINO, 26 DIC - Sono salpate dall'isola di Hainan le tre navi militari cinesi inviate da Pechino nel Golfo di Aden per contrastare la pirateria. Le tre navi, i cacciatorpedinieri Haiku e Wuhan, fra i piu' sofisticati della marina militare cinese, piu' un'unita' di supporto, hanno in totale 800 membri di equipaggio e imbarcano anche circa 70 militari delle unita' speciali. Anche il Giappone si prepara a intervenire nelle acque somale.

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._126289596.html

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  • 2 settimane dopo...
Ospite intruder

Una fregata francese ha sventato attacchi contro un cargo croato e uno panamense nel golfo di Aden, 19 pirati sono stati arrestati. 'La 'Jean de Vienne' - informa l'Eliseo - ha svolto una azione per opporsi a due nuovi attacchi nel golfo di Aden. I 19 somali che cercavano di impadronirsi delle due navi sono stati intercettati. Erano in possesso di armi da guerra, di munizioni e materiale per abbordaggio. Saranno trasferiti alle autorita' somale'.

 

 

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mo..._104310253.html

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I 19 somali che cercavano di impadronirsi delle due navi sono stati intercettati. Erano in possesso di armi da guerra, di munizioni e materiale per abbordaggio. Saranno trasferiti alle autorita' somale'.

 

Cioè saranno rimessi in libertà.

 

Saluti

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Ospite intruder
Cioè saranno rimessi in libertà.

 

Saluti

 

 

Lo so, bisognerebbe sparargli alla nuca dopo avergli magari infilato i gioielli di famiglia in bocca... ma queste cosacce da barbari non si possono fare, vero?

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  • 5 settimane dopo...

Aggiornamento sulla nave carica di armi russe

 

Tre milioni e duecentomila dollari. A tanto ammonta il riscatto pagato dall’armatore Vadim Alperin ai pirati somali che l’8 settembre scorso avevano sequestrato il suo mercantile, il cargo ucraino Faina, con a bordo un arsenale: 33 carri armati, 6 cannoni antiaerei, 6 lanciamissili calibro 122 e 36 lanciarazzi e centinaia di proiettili. Le trattative sono state lunghe e laboriose perché inizialmente era stato chiesto il pagamento di 35 milioni di dollari.

 

L'ARSENALE - Mercoledì mattina quando hanno ricevuto sulla nave quanto pattuito, un centinaio di miliziani si è messo sul ponte della Faina a contare il malloppo. Se la superpetroliera Sirius Star è stata per i pirati la preda più importante e più prestigiosa, la Faina è sicuramente la più diplomaticamente sensibile e delicata. Per alcuni giorni, dopo la cattura, i giornali di tutto il mondo si sono messi a discutere su chi fosse il destinatario del carico di quella nave diretta a Mombasa. Il Kenya aveva dichiarato di aver acquistato le armi per rinnovare il proprio arsenale, ma era stato subito smentito dalla pubblicazione di alcuni documenti che dimostravano come quel carico fosse diretto al governo del Sud Sudan, creando imbarazzo all’amministrazione di Nairobi. Infatti il governo federale Sudanese sta armandosi fino ai denti, acquistando soprattutto sul mercato cinese; quello del Sud Sudan, che gode di una larga autonomia, sta facendo lo stesso con più difficoltà. I due si guardano in cagnesco in attesa del referendum con cui la gente che abita nel meridione sceglierà se rimanere federata al nord o optare per l’indipendenza. Insomma, nuovamente c’è aria di guerra.

 

NUOVO VIAGGIO VERSO MOMBASA - Uno dei portavoce dei pirati, Segul Ali, al telefono con il Corriere, ha spiegato che «non è stato versato alcun riscatto, ma solo un rimborso delle spese che abbiamo sostenuto in questi mesi». Non è stato possibile parlare invece con l’equipaggio della nave. Chi rispondeva al telefono, dopo aver scambiato un saluto in ucraino, interrompeva la linea. Comunque un portavoce dell’armatore ha fatto sapere che l’equipaggio – 17 ucraini, 2 russi, un lettone - sta bene. Il comandante invece è porto poco dopo la cattura, apparentemente per un infarto cardiaco. Il capo dei servizi di intelligence dell’Ucraina, Malomuzh, in una conferenza stampa a Kiev, dopo aver sostenuto che per il successo dell’operazione «è stato utilizzato tutto il sistema di spionaggio» del Paese, ha raccontato che durante i 5 mesi di sequestro della nave, sono stati contattati 1380 informatori. I servizi segreti ucraini hanno scoperto che la testa della piovra dei pirati somali si trova in Gran Bretagna, negli Stati Uniti e in Germania. I mediatori – alcuni dei quali con grande influenza politica - sono stati 28, ognuno dei quali ha avuto una parte del riscatto. È stata anche utilizzata una compagnia di intelligence esterna. Ora la Faina è diretta verso la sua destinazione originaria, Mombasa, scortata da una nave da guerra americana.

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