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Intercettazioni, ecco una nuova legge porcata


typhoon

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Io al post al link seguente: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=147707 (messaggiio n° 9) ho riportato un articolo di un rinomato professore universitario di diritto, già membro del Consiglio Superiore della Magistratura, esponente del SDI-Rosa nel Pugno ( eccovi il link al suo chilometrico curriculum: http://www.sociologia.uniroma1.it/offerta/...mp;IdLaurea=672 ).

 

Altri riportano articoli di impostori mediatici certificati!!!

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mi riservo di commentare quando la legge sarà pubblicata nella sua forma definitiva.

Pare che in Italia rispetto ad altri paesi ci siano molte più intercettazioni (ma siamo un paese strano, con organizzazioni criminali mafiose, con condannati e indagati in Parlamento....siamo anche il paese con più cellulari in Europa...) e che ciò comporti anche alti costi, ma l'idea che l'alto numero di intercettazioni possa rispondere a un alto numero di fattispecie, specie tra i c.d. colletti bianchi, rilevanti penalmente da indagare non viene nemmeno preso in considerazione. Che ci sia stato un uso talvolta improprio è vero ma tanto clamore attiene più a fughe di notizie dai tribunali e pubblicazioni prima del deposito degli atti, basterebbe punire ed evitare che ciò accadesse

Modificato da Montgomery
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mi riservo di commentare quando la legge sarà pubblicata nella sua forma definitiva.

Pare che in Italia rispetto ad altri paesi ci siano molte più intercettazioni (ma siamo un paese strano, con organizzazioni criminali mafiose, con condannati e indagati in Parlamento....siamo anche il paese con più cellulari in Europa...) e che ciò comporti anche alti costi, ma l'idea che l'alto numero di intercettazioni possa rispondere a un alto numero di fattispecie, specie tra i c.d. colletti bianchi, rilevanti penalmente da indagare non viene nemmeno preso in considerazione. Che ci sia stato un uso talvolta improprio è vero ma tanto clamore attiene più a fughe di notizie dai tribunali e pubblicazioni prima del deposito degli atti, basterebbe punire ed evitare che ciò accadesse

1) Uno dei motivi (non l'unico, sicuramente) dell'alto numero di intercettazioni, risiede nella mancanza di volontà e/o capacità di indagare in maniera diversa: è facile (tanto paga Pantalone!!!) mettere sotto controllo un'utenza telefonica; è un po' più difficile indagare alla Maigret o alla Montalbano!!!

 

2) Tu dici: "tanto clamore attiene più a fughe di notizie dai tribunali e pubblicazioni prima del deposito degli atti, basterebbe punire ed evitare che ciò accadesse". Giustissimo, ma secondo te chi dovrebbe perseguire le fughe di notizie dai tribunali? I magistrati? Ti rendi conto del circolo vizioso? Infatti NON E' MAI avvenuto!!!

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Ospite intruder
Lo dicevo io che in questi prossimi 5 anni ci sarà tanto da lollare ... e non ditemi che è una norma che serve a salvaguardare la privacy, che a me sicuramente nessuno mi intercetta ... tutto è spiegato nell'ultimo paragrafo del seguente articolo ....

Pensate di farcela a parlare di questa nuova proposta di legge e non di Di Pietro?

 

Ecco cmq il perchè di tale legge:

 

http://it.youtube.com/watch?v=u3r2Vy2iofY

 

Non dimentichiamo che per questi fatti ha un procedimento giudiziario in corso ...

 

 

Typhoon, non la prendere come un'offesa personale, ma in Italia si fanno oltre 100 mila intercettazioni l'anno, contro le 5500 della Gran Bretagna e le 1700 degli USA, che hanno 300 milioni di abitanti contro i nostri 60. La maggior parte di quelle intercettazioni è pura e semplice spazzatura e non serve a niente, ma costa centinaia di milioni di euro l'anno (su un giornaletto free, stamattina, ho letto 300, mi sembra eccessivo ma tant'è). In realtà mi pare diventata solo una scusa per non lavorare, invece di indagare (ve lo ricordate Maigret che camminava camminava camminava, parlava coi baristi e le portinaie?) si richiede un'intercettazione, te ne stai seduto con una cuffia in testa e ascolti mentre fai le parole incrociate. Poi se non serve a niente, butti via tutto. La giustizia non può funzionare così, rischi di farci la figura che ci hanno fatto con Vittorio Emanuele che al telefono, sapendo di essere intercettato, disse "e pensa a questi stronzi che stanno ad ascoltare le nostre chiacchiere, saranno pure cornuti perché io, se fossi donna, a un marito che passa il tempo a sentire i kazzi de l'altri je farei le corna"... molto poco regale, la classe intendo, ma rende bene l'idea di cosa servano le intercettazioni. Escobar non lo prendi così, nemmeno bin Laden e neanche Provenzano.

Modificato da intruder
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1) Uno dei motivi (non l'unico, sicuramente) dell'alto numero di intercettazioni, risiede nella mancanza di volontà e/o capacità di indagare in maniera diversa: è facile (tanto paga Pantalone!!!) mettere sotto controllo un'utenza telefonica; è un po' più difficile indagare alla Maigret o alla Montalbano!!!

 

2) Tu dici: "tanto clamore attiene più a fughe di notizie dai tribunali e pubblicazioni prima del deposito degli atti, basterebbe punire ed evitare che ciò accadesse". Giustissimo, ma secondo te chi dovrebbe perseguire le fughe di notizie dai tribunali? I magistrati? Ti rendi conto del circolo vizioso? Infatti NON E' MAI avvenuto!!!

 

capisco le tue obiezioni ma non le condivido. Comunque preferisco aspettare di vedere come sarà la legge in questione. Poi sul fatto che costino molto insomma, 300 milioni di euro è una grossa cifra, ma in fin dei conti sono 5 euro all'anno per cittadino, io li pago volentieri se, come è successo, capita di intercettare Fazio, Consorte, Fiorani, Moggi, etc..etc.., che poi giustamente finiscono sotto inchiesta. Tra l'altro vorrei capire da dove vengono i dati sulle intercettazioni all'estero, in Italia le intercettazioni fanno capo solo alla magistratura e c'è ampia pubblicità in merito, all'estero non è che sono meno pubblicizzati e più nascosti? Negli USA le intercettazioni autorizzate dalla magistratura riportate sono poche (poi bisognerebbe capire cosa s'intende con 100.000 intercettazioni, s'intende 100.000 persone diverse intercettate o, poniamo, 10.000 che vengono intercettate 10 volte?) ma poi si scopre che milioni di Americani sono/erano(?) spiati dalla National Security Agency su autorizzazione del Presidente (non della magistratura) per perseguire la lotta al terrorismo...

Modificato da Montgomery
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Typhoon, non la prendere come un'offesa personale, ma in Italia si fanno oltre 100 mila intercettazioni l'anno, contro le 5500 della Gran Bretagna e le 1700 degli USA, che hanno 300 milioni di abitanti contro i nostri 60. La maggior parte di quelle intercettazioni è pura e semplice spazzatura e non serve a niente, ma costa centinaia di milioni di euro l'anno (su un giornaletto free, stamattina, ho letto 300, mi sembra eccessivo ma tant'è). In realtà mi pare diventata solo una scusa per non lavorare, invece di indagare (ve lo ricordate Maigret che camminava camminava camminava, parlava coi baristi e le portinaie?) si richiede un'intercettazione, te ne stai seduto con una cuffia in testa e ascolti mentre fai le parole incrociate. Poi se non serve a niente, butti via tutto. La giustizia non può funzionare così, rischi di farci la figura che ci hanno fatto con Vittorio Emanuele che al telefono, sapendo di essere intercettato, disse "e pensa a questi stronzi che stanno ad ascoltare le nostre chiacchiere, saranno pure cornuti perché io, se fossi donna, a un marito che passa il tempo a sentire i kazzi de l'altri je farei le corna"... molto poco regale, la classe intendo, ma rende bene l'idea di cosa servano le intercettazioni. Escobar non lo prendi così, nemmeno bin Laden e neanche Provenzano.

C'è differenza tra regolamentare e bandire .... guarda il video nel primo topic, ripeto la ragione di tale legge è tutta li ...

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Ospite intruder
C'è differenza tra regolamentare e bandire .... guarda il video nel primo topic, ripeto la ragione di tale legge è tutta li ...

 

 

Purtroppo in Italia c'è un abuso, e quando c'è un abuso si finisce col dover bandire. E questo te lo dice uno che non ha votato, né per Berlusconi né per altri, perché gli facevano venire tutti le convulsioni per non dire peggio.

 

 

Se non ti fa venire i conati di vomito puoi sentire anche questa: http://it.youtube.com/watch?v=JI-fgEWFwi0

Modificato da intruder
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1) Uno dei motivi (non l'unico, sicuramente) dell'alto numero di intercettazioni, risiede nella mancanza di volontà e/o capacità di indagare in maniera diversa: è facile (tanto paga Pantalone!!!) mettere sotto controllo un'utenza telefonica; è un po' più difficile indagare alla Maigret o alla Montalbano!!!

 

Si, è più difficile, e meno efficace indagare alla Maigret o alla Montalbano. Non ci vuole un genio per capirlo. E allora? Visto che le nostre forze di polizia e la magistratura sono cosi efficienti, cerchiamo di rendergli il lavoro molto più difficile.

Come caz*o li incastri gentaglia come quella della clinica Santa Chiara se non con le intercettazioni? Le cartelle sono falsificate, in modo che l'operazione sembri giustificata dalle condizioni cliniche. Il corpo del reato non esiste. Ad una paziente di 18 anni a cui, si è scoperto con le intercettazioni, si dovevano asportare dei noduli al seno è stata eseguita una mastectomia totale. Potrebbe essere stata la vostra fidanzata. E di questo, senza le intercettazioni non si saprebbe niente.

Ma si sa, quello che importa alla "gggente" non è far si che vengano presi e processati i malaffaristi, gli bata che intorno a casa non ci siano immigrati e lavavetri ai semafori. E' questa la vera piaga d'italia.

 

Un tempo si chiamavano trinariciuti i comunisti, la terza narice del naso serviva, nell’intenzione dell’autore Guareschi, a disperdere i fumi di un cervello offuscato dall’ideologia. Oggi questo termine è perfetto per i Berlusconiani, pronti a difendere l'indifendibile, mossi a comando come cani ammaestrati.

 

La velina del partito di oggi cosa dice?

 

P.S. quella ragazza è mia cugina.

Modificato da Mirgal
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Si, è più difficile, e meno efficace indagare alla Maigret o alla Montalbano. Non ci vuole un genio per capirlo. E allora? Visto che le nostre forze di polizia e la magistratura sono cosi efficienti, cerchiamo di rendergli il lavoro molto più difficile.

Come caz*o li incastri gentaglia come quella della clinica Santa Chiara se non con le intercettazioni? Le cartelle sono falsificate, in modo che l'operazione sembri giustificata dalle condizioni cliniche. Il corpo del reato non esiste. Ad una paziente di 18 anni a cui, si è scoperto con le intercettazioni, si dovevano asportare dei noduli al seno è stata eseguita una mastectomia totale. Potrebbe essere stata la vostra fidanzata. E di questo, senza le intercettazioni non si saprebbe niente.

Ma si sa, quello che importa alla "gggente" non è far si che vengano presi e processati i malaffaristi, gli bata che intorno a casa non ci siano immigrati e lavavetri ai semafori. E' questa la vera piaga d'italia.

 

Un tempo si chiamavano trinariciuti i comunisti, la terza narice del naso serviva, nell’intenzione dell’autore Guareschi, a disperdere i fumi di un cervello offuscato dall’ideologia. Oggi questo termine è perfetto per i Berlusconiani, pronti a difendere l'indifendibile, mossi a comando come cani ammaestrati.

 

La velina del partito di oggi cosa dice?

 

P.S. quella ragazza è mia cugina.

 

condivido appieno, compreso virgole e spazi

 

è indifendibile questa proposta

 

 

Modificato da Leviathan
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Un tempo si chiamavano trinariciuti i comunisti, la terza narice del naso serviva, nell’intenzione dell’autore Guareschi, a disperdere i fumi di un cervello offuscato dall’ideologia. Oggi questo termine è perfetto per i Berlusconiani, pronti a difendere l'indifendibile, mossi a comando come cani ammaestrati.

La velina del partito di oggi cosa dice?

P.S. quella ragazza è mia cugina.

 

Sono un elettore di Forza Italia ma non un cane ammaestrato; il mio pensiero sulla vicenda è meglio espresso da queste parole - assai equilibrate, a mio parere - di Saverio Mancini, un Giurista (http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=2733):

 

A ben vedere il problema delle intercettazioni telefoniche è esploso quando gli organi di stampa – opportunamente forniti di materiale – hanno iniziato a divulgare conversazioni e contatti tra indagati e tra persone estranee alle indagini, per fatti di rilievo penale, ma anche per vicende del tutto private e persino intime. Quando cioè un indispensabile strumento investigativo interno al processo si è trasformato in strumento commerciale o, peggio, di politica attiva, del tutto estraneo alle ragioni per cui è stato previsto ed utilizzato. Pratica agevolata anche dal difetto di controllo e di selezione delle conversazioni da parte dell’autorità giudiziaria.

 

Da questo punto di vista allora occorrerà procedere almeno su di un duplice fronte.

Senza limitare il novero dei delitti che legittimano il ricorso alle intercettazioni, potrà essere utile arginare la disinvoltura con cui i dialoghi, i contenuti non rilevanti per il processo e i fatti privati vengono riversati negli atti giudiziari.

Nel contempo, ripensare i confini del diritto di cronaca e cominciare a distinguere la doverosa e civile informazione giudiziaria dallo sfruttamento commerciale, politico e a volte ricattatorio di atti processuali.

 

Non può essere quindi ulteriormente ritardata la previsione del divieto assoluto di pubblicazione delle conversazioni almeno fino al momento in cui nel contraddittorio delle parti il Giudice ne abbia valutato la rilevanza penale; un divieto finalmente sanzionato in modo rigoroso ed efficace nei confronti sia degli organi investigativi, sia della stampa e dei mezzi di comunicazione.

 

PS non ho capito il riferimento alla velina del partito, immagino Mara Carfagna

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Sono un elettore di Forza Italia ma non un cane ammaestrato; il mio pensiero sulla vicenda è meglio espresso da queste parole - assai equilibrate, a mio parere - di Saverio Mancini, un Giurista (http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=2733):

 

A ben vedere il problema delle intercettazioni telefoniche è esploso quando gli organi di stampa – opportunamente forniti di materiale – hanno iniziato a divulgare conversazioni e contatti tra indagati e tra persone estranee alle indagini, per fatti di rilievo penale, ma anche per vicende del tutto private e persino intime. Quando cioè un indispensabile strumento investigativo interno al processo si è trasformato in strumento commerciale o, peggio, di politica attiva, del tutto estraneo alle ragioni per cui è stato previsto ed utilizzato. Pratica agevolata anche dal difetto di controllo e di selezione delle conversazioni da parte dell’autorità giudiziaria.

 

Da questo punto di vista allora occorrerà procedere almeno su di un duplice fronte.

Senza limitare il novero dei delitti che legittimano il ricorso alle intercettazioni, potrà essere utile arginare la disinvoltura con cui i dialoghi, i contenuti non rilevanti per il processo e i fatti privati vengono riversati negli atti giudiziari.

Nel contempo, ripensare i confini del diritto di cronaca e cominciare a distinguere la doverosa e civile informazione giudiziaria dallo sfruttamento commerciale, politico e a volte ricattatorio di atti processuali.

 

Non può essere quindi ulteriormente ritardata la previsione del divieto assoluto di pubblicazione delle conversazioni almeno fino al momento in cui nel contraddittorio delle parti il Giudice ne abbia valutato la rilevanza penale; un divieto finalmente sanzionato in modo rigoroso ed efficace nei confronti sia degli organi investigativi, sia della stampa e dei mezzi di comunicazione.

 

PS non ho capito il riferimento alla velina del partito, immagino Mara Carfagna

Inutile, purtroppo, che citi, come ho fatto io, opinioni di giuristi di fama (nel mio caso, per giunta, di sinistra e non certo "berlusconiano"): per alcuni forumisti valgono solo le cavolate dette in Tv da qualche conclamato impostore mediatico o da qualche illetterato ex-inquisitore del Sant'Uffizio, riciclatosi nella politica!!! Meno male che l'antica Roma era la Patria del diritto!!!

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le veline, tornate in vigore nel 2001, erano lettere dove il fascismo indicava ai mezzi di informazioni cosa potevano dire e cosa no...

 

Lender, il falso-problema privacy non attacca...

Qui si vuole rendere im punitari un sacco di reati

punto.

Vedere certi utenti aiutare la casta a fare i suoi giochi contro i propri diritti è tragicomico

 

Tra l'altro ricorda la legge bavaglio-Mastella poi arenata: poibire la divulgazione delle intercettazione.

cosi moggi, D'alema, fassino, consorte erano ancora bravi ragazzi

ridicola come proposta

 

Meno male che l'antica Roma era la Patria del diritto!!!

mi pare che nella roma che dici tu la prescrizione con la quale il tuo leader ha evitato la galera 7-8 volte non esiste...

 

 

noto che l'opposizione ombra del governo zombi non reagisce...

abbiamo un solo partito di opposizione

 

opposizionevera_img_articolo.jpg

 

veltroni e i suoi mi ricordano l'alba dei morti viventi dove i morti cercavano di fare le stesse cose che facevano in vita (provavano a far benzina, la spesa ecc...), e lui e i suoi girano per i palazzi cercando di simulare un governo

 

vediamo alle europee il PD che risultato combinerà

Modificato da Leviathan
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allor ail problema è uno, ci sono gente che vuoi per soldi, vuoi per fama, vuoi per odio politico appena puo spiffera tutto ai giornalisti, che si affrettano a fare la sentezza al inquisito di turno, ma se qualcunoieri sera aveva visto ballaro, aveva anche sentinto che in inghileterra, nessuno passa alla stampa informazioni sul indagato di turno, si viene a sapere tutto al fine processo. Peroli i processi non durano in eterno.

 

Secondo punto a chi dice che sono utilissime vorrei ricordare che l'ultimo boss mafioso arrestato no naveva telefono, quindi fate voi.

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Beh visti i dati delle intercettazioni, che non pensavo fossero così diffuse, penso seriamente che un provvedimento per bandirle, almeno per un certo tempo, si renda ancor più necessario.

E la cosa assurda è che quei partiti che si oppongono in maniera decisa al decreto anti-intercettazioni sono gli stessi pronti a parlare di difesa della privacy e di dittatura mascherata.

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.......in inghileterra, nessuno passa alla stampa informazioni sul indagato di turno, si viene a sapere tutto al fine processo. Peroli i processi non durano in eterno......

In Inghilterra non c'è, per fortuna degli inglesi, la "casta" di magistrati che opera in Italia; tu pensi che in un qualsiasi paese civile, avrebbero nominato magistrato, un tizio come l'illetterato, per usare un eufemismo, ora riciclato nella politica (grazie all'incredibile idiozia di Veltroni, che lo ha inserito nelle liste del PD!!!)!!!

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picpus purtroppo non voto per di pietro, pero di pietro a tutta la mia stima, non so se ricordi quando disse che la variante sulla a-1 era necessaria, e non so se ricordi il governo amato. Almeno il di pietro è coerente con le sue idee, anti berlusconiano e anti socialista, altri no.

Modificato da CHAFFEE79
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Sono un elettore di Forza Italia ma non un cane ammaestrato; il mio pensiero sulla vicenda è meglio espresso da queste parole - assai equilibrate, a mio parere - di Saverio Mancini, un Giurista (http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=2733):

 

A ben vedere il problema delle intercettazioni telefoniche è esploso quando gli organi di stampa – opportunamente forniti di materiale – hanno iniziato a divulgare conversazioni e contatti tra indagati e tra persone estranee alle indagini, per fatti di rilievo penale, ma anche per vicende del tutto private e persino intime. Quando cioè un indispensabile strumento investigativo interno al processo si è trasformato in strumento commerciale o, peggio, di politica attiva, del tutto estraneo alle ragioni per cui è stato previsto ed utilizzato. Pratica agevolata anche dal difetto di controllo e di selezione delle conversazioni da parte dell’autorità giudiziaria.

 

Da questo punto di vista allora occorrerà procedere almeno su di un duplice fronte.

Senza limitare il novero dei delitti che legittimano il ricorso alle intercettazioni, potrà essere utile arginare la disinvoltura con cui i dialoghi, i contenuti non rilevanti per il processo e i fatti privati vengono riversati negli atti giudiziari.

Nel contempo, ripensare i confini del diritto di cronaca e cominciare a distinguere la doverosa e civile informazione giudiziaria dallo sfruttamento commerciale, politico e a volte ricattatorio di atti processuali.

 

Non può essere quindi ulteriormente ritardata la previsione del divieto assoluto di pubblicazione delle conversazioni almeno fino al momento in cui nel contraddittorio delle parti il Giudice ne abbia valutato la rilevanza penale; un divieto finalmente sanzionato in modo rigoroso ed efficace nei confronti sia degli organi investigativi, sia della stampa e dei mezzi di comunicazione.

 

PS non ho capito il riferimento alla velina del partito, immagino Mara Carfagna

 

Beh mi sembrano parole sagge e misurate, condivisibili.

Riguardo l'uso delle intercettazioni nella cattura di Provenzano, beh, sono state usate anche lì per intercettare il figlio, la nuora e il con-suocero, intercettando i quali si è riusciti a risalire ai movimenti e agli orari degli spostamenti verso il rifugio del boss...in ogni caso per i reati di mafia il problema non si pone

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l'IDV si è presentata con un suo simbolo, dando messaggio di legalità e ottenendo punti dallo spauracchio pultroppo successo del veltrusconi

 

se avesse corso da solo, era più plasusibile ancoran che avesse una dote di consensi persino maggiore, ma già così superava lo sbarramento...

 

 

Beh visti i dati delle intercettazioni, che non pensavo fossero così diffuse, penso seriamente che un provvedimento per bandirle, almeno per un certo tempo, si renda ancor più necessario.

E la cosa assurda è che quei partiti che si oppongono in maniera decisa al decreto anti-intercettazioni sono gli stessi pronti a parlare di difesa della privacy e di dittatura mascherata.

1 ricontrolla le fonti, scoprirai che non sono poi cosi diffuse e che ogni cittadino italiano paga 3 euro all'anno le intercettazioni, che vengono utilizzati solo per reati che superano i sei anni di reclusione

2 le intercettazioni a fini processuali non vuole certo dire regime mentre un controllo DITTATORIALE peggio dell'informazione , roba da venezuela, si

3 fai una scelta coerente con i tuoi post: vota PDL (vabbè il PD è piuttosto simile, il PD meno elle come lo chiama grillo)

4 la stampa diffonde intercettazione sui VIP perchè se tizio e caio spacciano e sfruttano prostitute non centra i cinegiornali interessano.

 

 

allor ail problema è uno, ci sono gente che vuoi per soldi, vuoi per fama, vuoi per odio politico appena puo spiffera tutto ai giornalisti, che si affrettano a fare la sentezza al inquisito di turno, ma se qualcunoieri sera aveva visto ballaro, aveva anche sentinto che in inghileterra, nessuno passa alla stampa informazioni sul indagato di turno, si viene a sapere tutto al fine processo. Peroli i processi non durano in eterno.

errato, in GB le intercettazioni sono pure maggiori e sono 7 gli enti che ne possono disporre tra cui l'agenzia delle entrate inglese, e la stampa ne entra in processo in fase dibattimentale.

 

In GB dove c'è libertà di stampa politici hanno avuto la carriera rovinata per aver pagato una badante in nero una sola volta, ma li la legalità sanno cosa sia qui si viene a dire che la privacy è più importante nell'assicurare criminale alla giustizia.

 

@montgomery

spesso i reati di mafia li becchi intercettando per altri motivi un sospetto...

così anche loro saranno più... tutelati

Modificato da Leviathan
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Ragazzi, questa è una rocca indifendibile dai.

 

Quoto migral, Montgomery e Lev (a parte quando parla del PD <_< ), è palesemente una legge ad-personam, e mi stupisce che in tempi come questi si dia precedenza a certe questioni. Ennesima presa per i fondelli dei nostri rappresentanti (anzi, vostri).

 

Sinceramente credo che gli italiani a volte abbiano il prosciutto sugli occhi: come si fa a dare più importanza alla privacy che alla legalità? Ah sì giusto, legalità non vuol dire condannare qualcuno per concussione (reato che, per chi prima citava il diritto romano, esiste già da qualche annetto), piuttosto sbattere "ar gabbio" il lavavetri del semaforo.

 

Non mi capacito di come si faccia a sostenere una porcata del genere con argomentazioni che più che tali sembrano gustificazioni arrangiate, sul serio.

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L’onorevole Angelino

Marco Travaglio

 

Un uomo dotato di un minimo di dignità, al posto di Angelino Alfano, dopo che tutti i suoi dati sulle intercettazioni sono stati sbugiardati da Luigi Ferrarella e Carlo Bonini sulle prime pagine del Corriere e di Repubblica (oltreché su l’Unità), avrebbe già scavato un buco in terra e vi sarebbe sprofondato, rosso di vergogna. E in un altro paese un ministro come Alfano sarebbe già stato dimissionato dal suo governo. Perché delle due l’una: o Alfano è un incompetente, e allora se ne deve andare; o mente, e allora se ne deve andare a maggior ragione.

 

Invece Angelino è Angelino, il Cainano è il Cainano e l’Italia è l’Italia. Dunque il Guardasigilli ad personam resterà al suo posto e verrà premiato: le sue bugie sono servite a mettere in circolo una carrettata di balle e a trasformare un efficacissimo strumento d’indagine in un’emergenza nazionale che ora allarma anche mezza opposizione e persino il capo dello Stato. Tg e giornali della ditta fanno il resto, rilanciando le panzane come se fossero vere (memorabile la prima pagina del Giornale: «Tutti gli italiani sono intercettati»). La truffa funziona perché sembra basarsi su dati statistici, ma per capire che sono manipolati basterebbe ascoltare l’esordio del ministro (non di un passante) nell’audizione dell’altroieri alla commissione Giustizia della Camera (non al bar o a Porta a Porta): «Secondo un mio calcolo empirico e non scientifico, è probabilmente intercettata una grandissima parte del nostro Paese». Capito? Lui fa i calcoli empirici. E conclude: 1) «Oltre 100 mila persone l’anno sono intercettate in Italia», 2) «mentre negli Usa sono 1.700, in Svizzera 1.300, in Gran Bretagna, 5.500, in Francia 20 mila»; 3) «Le 100 mila persone intercettate fanno o ricevono mediamente 30 telefonate al giorno. Così si arriva a 3 milioni di intercettazioni». 4) «La spesa sulle intercettazioni è in continua crescita: è aumentata del 50% dal 2003 al 2006» e occupa «il 33% delle spese per la Giustizia». Difficile concentrare una tale densità di balle, per quanto «empiriche», in così poche parole. Vediamo. 1) I decreti di autorizzazione dei gip alle intercettazioni sono stati nel 2007 appena 45.122 (più 34.844 di convalida, cioè di proroga quindicinale sulle stesse utenze); ma anche prendendo per buono il dato del ministro, 124.845 provvedimenti complessivi, la cifra non indica il numero dei soggetti intercettati: ogni decreto corrisponde a un’utenza, cioè a un numero telefonico (e spesso viene reiterato anche 3-4 volte, visto che ogni 15-20 giorni bisogna rinnovare il provvedimento). E quando s’intercetta un indagato si controllano i suoi cellulari, numeri di abitazione, mare, montagna, ufficio, auto, senza contare che il tizio cambia spesso scheda per sfuggire ai controlli. Il che significa che, a dir tanto, gli intercettati arrivano a 80 mila l’anno (su 3 milioni di processi). Pari non a «tutti gli italiani» o alla «grandissima parte», ma allo 0,2% della popolazione. 2) Contando anche i diversi interlocutori dall’altro capo del filo, si arriva all’incirca all’1%. 3) Paragonare il dato italiano con quello degli altri paesi è come raffrontare le mele con le patate, visto che negli altri paesi il grosso delle intercettazioni le fanno, senza controlli né statistiche, i servizi segreti, le polizie, i pompieri, gli enti locali, le autorità di borsa ecc. Il nostro, come ha appurato nel 2006 la commissione Giustizia del Senato, è il sistema più garantista d’Europa. E l’80% degli ascolti riguarda la criminalità organizzata, cioè le mafie, sconosciute negli altri paesi europei. 4) La spesa per intercettazioni non è in aumento, ma in calo: nel 2005 era di 286 milioni, nel 2006 è scesa a 246, nel 2007 a 224 (40 in meno ogni anno). E 224 milioni non sono «il 33% delle spese per la Giustizia» (7,7 miliardi nel bilancio 2007), ma il 2,9%. Ecco, la spesa reale è un decimo di quella sparata dall’ empirico ministro. Ma potrebbe avvicinarsi allo zero se lo Stato facesse lo Stato: obbligando le compagnie telefoniche, concessionarie pubbliche, ad applicare tariffe scontate o gratuite per le intercettazioni (che ora costano allo Stato 1,6 euro al giorno per i telefoni fissi, 2 per i cellulari, 12 per i satellitari); acquistando le attrezzature usate dagli agenti per intercettare, anziché affittarle a prezzi da favola da ditte private; recuperando le spese di giustizia dai condannati, che devono pagare i costi sostenuti dallo Stato per processarli (oggi si recupera il 3-7%). Resta da capire come possano il Pd e l’Anm «dialogare» con un ministro così, solo perché è «pacato». Spara cazzate, ma pacate.

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1 ricontrolla le fonti, scoprirai che non sono poi cosi diffuse e che ogni cittadino italiano paga 3 euro all'anno le intercettazioni, che vengono utilizzati solo per reati che superano i sei anni di reclusione

2 le intercettazioni a fini processuali non vuole certo dire regime mentre un controllo DITTATORIALE peggio dell'informazione , roba da venezuela, si

3 fai una scelta coerente con i tuoi post: vota PDL (vabbè il PD è piuttosto simile, il PD meno elle come lo chiama grillo)

4 la stampa diffonde intercettazione sui VIP perchè se tizio e caio spacciano e sfruttano prostitute non centra i cinegiornali interessano.

 

E ti pare poco 3 euro l'anno per le intercettazioni? Ti pare normale 100.000 utenze e diversi milioni di persone all'anno intercettate?

A me i numeri sembrano assurdi, specie se raffrontati con le altre democrazie europee, quindi o lì la giustizia non funziona o qui i magistrati sono minimo incompetenti, non sapendo lavorare in altro modo oppure delinquenti, volendo porre un controllo al dir poco eccessivo verso i cittadini.

E poi la nostra sinistra è lì a criticare echelon o i patriot act americani definendoli dittatoriali....

 

P.S. Quando mi accusi di incoerenza intendi dire che non ripeto in maniera pedissequa e acritica il pensiero del partito che pure voto? Io l'ho sempre sentito chiamare libertà di pensiero e pensiero critico, fondamento della civiltà occidentale, ma probabilmente mi sbaglierò...

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Precisando che sono d'accordo ad una regolamentazione delle intercettazioni ma non in modo così restrittivo come era stato proposto, vorrei sottolineare che oggi è stata ampliata la gamma dei reati per cui si può ricorrere all'intercettazione.

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Vorrei ricordare anche ai signori forumisti che l'intercettazione -che è disciplinata dall'Art. 266 fino all'Art. 271 del codice di procedura penale(e non dal c.p.d. meglio conosciuto come codice di procedura DiPietro)- è un MEZZO di ricerca della prova(e non un mezzo di ricerca del reato come succede in Italia) che può essere usato soltanto in procedimenti relativi ai reati previsti dall'art. 266 (per questioni calcistiche ad esempio non è prevista). Oltre al presupposto oggettivo del reato, devono esistere ulteriori presupposti oggettivi dei gravi indizi di reato e della assoluta indispensabilità(e non perchè è più facile come dice Di Pietro o Travaglio o PincoPallino) dell'intercettazione per poter proseguire le indagini.

L'intercettazione DEVE essere autorizzata dal GIP con decreto motivato, su richiesta del PM. Se c'e FONDATO motivo di ritenere il ritardo crei GRAVE pregiudizio alla prosecuzione delle indagini, è il PM a disporre l'intercettazione con decreto motivato, ma è necessaria la convalida dell'atto entro 48 ore dal GIP. Dal codice di procedura penale-art.267- si evince che nel caso manchi la convalida l'intercettazione NON può essere proseguita ed i risultati acquisiti NON possono essere utilizzati. In casi urgenti il PM può disporre immediatamente con decreto motivato l'inizio dell'intercettazione e chiedere entro 24 ore, l'autorizzazione del GIP. In caso contrario l'intercettazione deve essere interrotta e gli elementi acquisiti sono inutilizzabili.

Le intercettazioni sono registrate e delle operazioni va redatto un verbale. Terminata l'attività, verbali e registrazioni DEVONO essere trasmessi IMMEDIATAMENTE al PM. Entro 5 giorni dalla conclusione verbali e registrazioni con in allegato gli atti di disposizione e di convalida DEVONO essere depositati. Gli atti sono a disposizione della difesa e del'accusa(non a disposizione della stampa e dei media). Il giudice dispone l'acquisizione delle conversazioni, dei flussi di comunicazioni informatiche e dei flussi di comunicazioni telematiche RILEVANTI ai fini processuali e procede all'ELIMINAZIONE(e non alla pubblicazione su tutti i giornali dl paese) delle registrazioni e dei verbali di cui è VIETATO l'utilizzo.

 

Precisato ciò sulla questione "Modalità d'uso delle intercettazioni" vorrei passare alla questione "Pubblicazione delle intercettazioni, sputtanamento dell'intercettato prima ancora del processo e gogna mediatica"

 

l'Art.269 e realtivi commi -Conservazione della documentazione- recita:

1. I verbali e le registrazioni sono conservati integralmente presso il pubblico ministero che ha disposto l’intercettazione.

2. Salvo quanto previsto dall’art. 271 comma 3, le registrazioni sono conservate fino alla sentenza non più soggetta a impugnazione. Tuttavia gli interessati, quando la documentazione non è necessaria per il procedimento, possono chiederne la distruzione, a tutela della riservatezza, al giudice che ha autorizzato o convalidato l’intercettazione. Il giudice decide in camera di consiglio a norma dell’art. 127.

3. La distruzione, nei casi in cui e prevista, viene eseguita sotto controllo del giudice. Dell’operazione è redatto verbale.

 

l'Art.271 e relativi commi -Divieti di utilizzazione-, recita:

1. I risultati delle intercettazioni non possono essere utilizzati qualora le stesse siano state eseguite fuori dei casi consentiti dalla legge o qualora non siano state osservate le disposizioni previste dagli artt. 267 e 268 commi 1 e 3.

2. Non possono essere utilizzate le intercettazioni relative a conversazioni o comunicazioni delle persone indicate nell’art. 200 comma 1, quando hanno a oggetto fatti conosciuti per ragione del loro ministero, ufficio o professione, salvo che le stesse persone abbiano deposto sugli stessi fatti o li abbiano in altro modo divulgati.

3. In ogni stato e grado del processo il giudice dispone che la documentazione delle intercettazioni previste dai commi 1 e 2 sia distrutta, salvo che costituisca corpo del reato (253)

 

EDIT:Ho risolto il mio dubbio sul divieto o meno di pubblicare le intercettazioni(cosa sbagliatissima a mio avviso farlo). l'Art.329 Obbligo del segreto recita:

1. Gli atti di indagine compiuti dal pubblico ministero (358 s.) e dalla polizia giudiziaria (348 s.) sono coperti dal segreto fino a quando l’imputato non ne possa avere conoscenza e, comunque, non oltre la chiusura delle indagini preliminari (405).

2. Quando è necessario per la prosecuzione delle indagini, il pubblico ministero può, in deroga a quanto previsto dall’art. 114, consentire, con decreto motivato, la pubblicazione di singoli atti o di parti di essi. In tal caso, gli atti pubblicati sono depositati presso la segreteria del pubblico ministero.

3. Anche quando gli atti non sono più coperti dal segreto a norma del comma 1, il pubblico ministero, in caso di necessità per la prosecuzione delle indagini, può disporre con decreto motivato:

a) l’obbligo del segreto per singoli atti, quando l’imputato lo consente o quando la conoscenza dell’atto può ostacolare le indagini riguardanti altre persone;

b) il divieto di pubblicare (414) il contenuto di singoli atti o notizie specifiche relative a determinate operazioni.

 

Quindi le intercettazioni possono essere pubblicate per legge. Anche se ripeto che lo trovo sbagliato. Sarebbe corretto sputtanare uno solo dopo la sentenza definitiva e non a prescindere, perchè con l'intercettazione pubblicata uno viene sputtanato a prescidere. Anche perchè l'intercettazzione puo essere pubblicata a piacimento anche riportando solo la parte che fa comodo e magari non contestualizzandola.

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Dal sito dell'Ansa:

Le intercettazioni si realizzano principalmente attraverso una linea definita Res, che può essere presa a noleggio dalla Procura presso il gestore telefonico, oppure presso società private o consorzi che dispongono di un certo numero di queste linee. La linea telefonica Res collega la rete telefonica cui fa capo l'utenza (rete mobile Tim, oppure rete di telefonia fissa Telecom) alla sala intercettazioni della Procura, dove è un server presso il quale viene convogliato tutto il traffico telefonico di quella utenza o delle utenze di cui l'autorità giudiziaria ha disposto le intercettazioni. Si utilizzano veri e propri computer che hanno la capacità di memorizzare non solo la parte fonica, ma anche tutta la trasmissione dati, e di gestire agevolmente l'attività di intercettazione.

Queste apparecchiature possono trovarsi presso la Procura, ma spesso vengono 'remotizzate', cioé l'intercettazione arriva in Procura ma il segnale viene fatto rimbalzare presso gli uffici della polizia giudiziaria. Al termine del periodo autorizzato dalla magistratura, il gestore della linea Res, del server e di questa macchina, che è sempre un privato, effettua uno scarico dei dati contenuti nella macchina e li copia su un supporto magnetico, che normalmente è un cd o un dvd.

A quel punto il cd può essere ascoltato dal magistrato e può essere trascritto da un perito o consulente. Quando una traccia è stata memorizzata su un cd o dvd non è modificabile, può essere solo riletta. Alcune volte possono essere fatte più copie del dvd.

 

Conclusione: L'intercettazione prima di arrivare al magistrato può essere modificata. è un privato e non la procura a gestire le intercettazioni, in quanto è un privato a scaricare i dati delle intercettazioni su supporto magnetico.

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Perchè non discutiamo di questo, invece che di un disegno di legge, suscettibile di mille modifiche???

Modificato da Venon84
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Il tuo ragionamento, Venon, sarebbe valido se si parlasse di una questione di diritto (come dovrebbe essere, visto l'argomento); ma qui, per alcuni forumisti, qualsiasi discussione viene aperta ed affrontata esclusivamente in chiave e per fini politici (sarebbe interessante, a tal proposito, fare una statistica su chi apre il maggior numero di topic politici!!!), in funzione del pregiudizio che tutto ciò che propone l'attuale governo è sbagliato! Ergo (dunque, per gli allievi del molisano, mi scuso con gli abitanti di quella regione, non credo proprio che siano tutti come lui!), di cosa stare qui a parlare?!?!?! Io ed anche altri abbiamo tentato di postare articoli di giuristi: ma hai visto qualcuno controdedurre su ciò che viene detto da costoro?! Cioé da gente che conosce il diritto e non da un capopolo alla Masaniello, che si mette, di volta in volta, ora la maschera da magistrato, ora quella da politico, per cercare di coprire la sua vera natura liberticida! Vedrai se ora ci sarà qualcuno che ti risponderà, facendo riferimento, articolo per articolo, alle tue considerazioni!!!

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Precisando che sono d'accordo ad una regolamentazione delle intercettazioni ma non in modo così restrittivo come era stato proposto, vorrei sottolineare che oggi è stata ampliata la gamma dei reati per cui si può ricorrere all'intercettazione.

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Vorrei ricordare anche ai signori forumisti che l'intercettazione è un MEZZO di ricerca della prova(e non un mezzo di ricerca del reato come succede in Italia)

 

Cosa vorresti dire con questo? Se c'è il sospetto di reato ma non ci sono prove secondo te è lecito ricorrere alle intercettazioni? Oppure ci si dovrebbe ricorrere solo dopo che ci sono già prove sufficienti al rinvio a giudizo? Oppure, ancora, che secondo te vengono scelte le linee da intercettare con estrazione a sorte e poi sbobinandole si vede se c'è qualche reato da contestare all'intercettato?

 

L'intercettazione DEVE essere autorizzata dal GIP con decreto motivato, su richiesta del PM. Se c'e FONDATO motivo di ritenere il ritardo crei GRAVE pregiudizio alla prosecuzione delle indagini, è il PM a disporre l'intercettazione con decreto motivato, ma è necessaria la convalida dell'atto entro 48 ore dal GIP. Dal codice di procedura penale-art.267- si evince che nel caso manchi la convalida l'intercettazione NON può essere proseguita ed i risultati acquisiti NON possono essere utilizzati. In casi urgenti il PM può disporre immediatamente con decreto motivato l'inizio dell'intercettazione e chiedere entro 24 ore, l'autorizzazione del GIP. In caso contrario l'intercettazione deve essere interrotta e gli elementi acquisiti sono inutilizzabili.

 

E per te tutta questa trafila burocratica non è bastante a dare una garanzia che lì'intercettazione sia -VERAMENTE- necessaria?

Quali altre autorizzazioni dovrebbero essere necessarie? Dovrebbero darle 5 giudici diversi, estratti a sorte, oppure l'intercettato stesso?

 

EDIT:Ho risolto il mio dubbio sul divieto o meno di pubblicare le intercettazioni(cosa sbagliatissima a mio avviso farlo). l'Art.329 Obbligo del segreto recita:

1. Gli atti di indagine compiuti dal pubblico ministero (358 s.) e dalla polizia giudiziaria (348 s.) sono coperti dal segreto fino a quando l’imputato non ne possa avere conoscenza e, comunque, non oltre la chiusura delle indagini preliminari (405). [...]

Quindi le intercettazioni possono essere pubblicate per legge. Anche se ripeto che lo trovo sbagliato. Sarebbe corretto sputtanare uno solo dopo la sentenza definitiva e non a prescindere, perchè con l'intercettazione pubblicata uno viene sputtanato a prescidere. Anche perchè l'intercettazzione puo essere pubblicata a piacimento anche riportando solo la parte che fa comodo e magari non contestualizzandola.

 

Allora rendiamo segreti i processi fino al definitivo grado di giudizio. Se uno viene condannato per pedofilia od omicidio in primo grado, perchè mai pubblicarne il nome? Gli si rovina la reputazione in modo anche peggiore, mi sembra.

 

Dal sito dell'Ansa:

Le intercettazioni si realizzano principalmente attraverso una linea definita Res, che può essere presa a noleggio dalla Procura presso il gestore telefonico, oppure presso società private o consorzi che dispongono di un certo numero di queste linee. La linea telefonica Res collega la rete telefonica cui fa capo l'utenza (rete mobile Tim, oppure rete di telefonia fissa Telecom) alla sala intercettazioni della Procura, dove è un server presso il quale viene convogliato tutto il traffico telefonico di quella utenza o delle utenze di cui l'autorità giudiziaria ha disposto le intercettazioni. Si utilizzano veri e propri computer che hanno la capacità di memorizzare non solo la parte fonica, ma anche tutta la trasmissione dati, e di gestire agevolmente l'attività di intercettazione.

Queste apparecchiature possono trovarsi presso la Procura, ma spesso vengono 'remotizzate', cioé l'intercettazione arriva in Procura ma il segnale viene fatto rimbalzare presso gli uffici della polizia giudiziaria. Al termine del periodo autorizzato dalla magistratura, il gestore della linea Res, del server e di questa macchina, che è sempre un privato, effettua uno scarico dei dati contenuti nella macchina e li copia su un supporto magnetico, che normalmente è un cd o un dvd.

A quel punto il cd può essere ascoltato dal magistrato e può essere trascritto da un perito o consulente. Quando una traccia è stata memorizzata su un cd o dvd non è modificabile, può essere solo riletta. Alcune volte possono essere fatte più copie del dvd.

 

Conclusione: L'intercettazione prima di arrivare al magistrato può essere modificata. è un privato e non la procura a gestire le intercettazioni, in quanto è un privato a scaricare i dati delle intercettazioni su supporto magnetico.

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Perchè non discutiamo di questo, invece che di un disegno di legge, suscettibile di mille modifiche???

 

1) è piu che ovvio, direi banale, che le linee RES siano di un gestore privato: sono le linee telecom. Ti svelo un segreto: tutto il traffico voce, dati, classificato e non, delle forze armata italiane, ma anche di quelle USA in Italia, passa attraverso linee di un gestore privato!!! (Sempre Telecom)

2) Il tecnico che effettua lo scarico è un dipendente telecom, ma presumo che nella sala sia presente -almeno- un funzionario di polizia.

3) se cosi non fosse, esistono le perizie sulle intercettazioni, che possono essere chieste dalla difesa, per verificare l'integrità e l'autenticità di quanto intercettato.

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