Dominus Inviato 4 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 4 Maggio 2007 A quanto mi risulta non erano presenti bombe a doppia chiave a Sigonella e mi sembra che in quella base non erano proprio presenti armi nucleari. Le Nuke presenti in Italia erano concentrate nel nord-est, per ovvi motivi, quelle a doppia chiave ad Aviano e Ghedi, come ha detto Gianni, e mi pare anche a Rimini, erano poi presenti le testate nucleari per i missili Lance della brigata missili Aquileia basati ad Oderzo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
NAVIGATORE Inviato 4 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 4 Maggio 2007 (modificato) beh non ho detto che stavano proprio li ferme.. Modificato 7 Maggio 2007 da NAVIGATORE Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
devil Inviato 4 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 4 Maggio 2007 Non credo alla tua teoria del nucleare a doppia chiave a sigonella x il semplice fatto che da quella base che vettore avremmo dovuto usare? Gli atlantic non mi sembrano proprio il massimo come bombardieri.. E poi scusa, erano li che vuol dire, che chiunque si poteva avvicinare? Naturalmente mi sono permesso queste osservazioni senza conoscere il ruolo di tuo padre.. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 5 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Maggio 2007 Per Navigatore: può essere che si trattasse solo di Mock-Up di bombe nucleari. Negli anni che furono, esistevano infatti anche bombe di profondità e siluri a testata nucleare, che potevano essere utilizzati anche dagli Atlantic. Rammento infatti che le B61 sono il residuo di un armamentario nucleare che durante la guerra fredda era molto più nutrito. Infatti le testate "a doppia chiave" comprendevano anche bombe di profondità nucleari, mine nucleari, cariche di demolizione nucleari, testate per i missili Lance. Tutto questo è stato rimosso e riportato nei depositi americani. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
devil Inviato 5 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Maggio 2007 Questa dell'armamento nucleare sugli atlantic non l'avevo mai sentita.. Ed io che l'avevo scartata a priori.. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 6 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 6 Maggio 2007 Non l'hai mai sentita anche perchè le cariche di profondità nucleari presenti in Italia erano destinate principalmente ai P-3C Orion e altri velivoli ASW americani. Ma gli Atlantic erano perfettamente in grado di operarle, in caso di necessità. Il modello in uso era la Mk.57/B.57 : http://en.wikipedia.org/wiki/B57_nuclear_bomb adattabile a qualunque aereo antisom, visto il suo peso molto leggero (appena 230 kg). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 7 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 7 Maggio 2007 Vero, avevo dimenticato le mine nucleari nel varco di gorizia. Si ha idea della posizione, del numero e del tipo di queste armi? Come si poteva avere la certezza che avessero funzionato? Non mi sembra che la loro esistenza fosse un segreto e i compagni avrebbero sicuro tenuto in serbo unità di genieri (magari paracadutisti o spetnaz) per colpire queste installazioni prima dell'arrivo dell'armata rossa. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
NAVIGATORE Inviato 7 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 7 Maggio 2007 (modificato) già... Modificato 7 Maggio 2007 da NAVIGATORE Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
devil Inviato 7 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 7 Maggio 2007 Potreste ragguagliarmi sulle mine nucleari nel varco di Gorizia? Immagino siano mine antinave.. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
argonauta Inviato 7 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 7 Maggio 2007 vista la posizione geografica di gorzia non credo proprio che siano state navali le mine... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
devil Inviato 7 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 7 Maggio 2007 Infatti mene sono reso conto subito dopo averlo postato..Scusatemi.. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 11 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Maggio 2007 Erano bombe nucleari poste in bunker lungo tutto il varco di gorizia, progettate per essere fatte esplodere al passaggio delle truppe sovietiche in modo da ritardarne l'avanzata, visto anche il fatto che non possedevamo difese stratificate in pronfondità, in pratica era un altro modo per prendere tempo, un pò come il vallo alpino Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vorthex Inviato 11 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Maggio 2007 sai i verdi come si incazzavano Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
NAVIGATORE Inviato 11 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Maggio 2007 ehhehe...il putiferio!!! :D:D Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 11 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 11 Maggio 2007 Si trattava in effetti di cariche atomiche da demolizione, come la T-4, la W-30 e la W-45, pesavano da un centinaio a circa 200-300 kg secondo i modelli e avevano una potenza nell'ordine dei 10-20 kt. Sono state tutte ritirate alla fine degli anni '70, anche se gli USA le hanno definitivamente smantellate negli anni '80, sostituendole (ma non mi risulta che siano state piazzate all'estero) con ordigni più leggeri e compatti, come la W54 che era praticamente trasportabile in un grosso zaino. Il periodo in cui vennero usate in Italia va collocato tra la fine degli anni '50 e la fine degli anni '70. Un sistema di bunker e di loculi , spesso collegati da tunnel sotterranei, consentiva di avere numerosi siti in cui piazzare le armi (si stima ci fossero 20-50 ordigni), per cui non era facile sapere quale sito fosse realmente "armato" e quale no: tutti erano vigilati allo stesso modo. Più che esplodere al passaggio del nemico, queste armi avrebbero dovuto rendere inagibili passi e valichi. Con l'introduzione dell'artiglieria nucleare, e il sempre più diffuso impiego di armi atomiche tattiche per aereo, questi ordigni diventarono obsoleti a causa della scarsa flessibilità di impiego. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
devil Inviato 12 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Maggio 2007 Sarebbe stata anche un'arma a doppio taglio,blocchi momentaneamente l'avanzata nemica,ma se non hai provveduto per tempo ad evacuare la popolazione civile e mettere in preallarme le truppe li di stanza,provochi una strage.. Il fine giustifica i mezzi, ma vaglielo a spiegare ai friulani... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 12 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 12 Maggio 2007 Oggi si ragiona così, in effetti. Ma questo tipo di ordigni va inquadrato nella realtà degli anni più cupi della guerra fredda, quando uno scontro nucleare sembrava inevitabile e l'utilizzo delle armi atomiche era l'unico deterrente che la NATO poteva opporre a una soverchiante superiorità numerica del nemico. E a quell'epoca, quando l'avionica e l'elettronica non avevano certo il peso che hanno oggi, il vantaggio qualitativo della NATO non era poi così significativo. Per intenderci meglio, la teoria era: 1) il nemico può e vuole invaderci 2) l'unico modo per respingerlo è usare armi atomiche 3) se le usiamo troppo tardi, dovremo usarle nel cuore del nostro territorio infliggendo anche a noi stessi pesanti perdite 4) se le usiamo lungo le linee di confine, sul fronte, possiamo respingere il nemico limitando al minimo i danni a noi 5) se il nemico è convinto al 100 % che non esiteremo a far uso di armi atomiche per respingerlo, probabilmente gli passerà la voglia di invaderci. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
NAVIGATORE Inviato 13 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 13 Maggio 2007 Per intenderci meglio, la teoria era: 1) il nemico può e vuole invaderci 2) l'unico modo per respingerlo è usare armi atomiche 3) se le usiamo troppo tardi, dovremo usarle nel cuore del nostro territorio infliggendo anche a noi stessi pesanti perdite 4) se le usiamo lungo le linee di confine, sul fronte, possiamo respingere il nemico limitando al minimo i danni a noi 5) se il nemico è convinto al 100 % che non esiteremo a far uso di armi atomiche per respingerlo, probabilmente gli passerà la voglia di invaderci. quoto!!! grande gianni! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
devil Inviato 13 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 13 Maggio 2007 In tutta la discussione sono venuti fuori aspetti della guerra fredda che io ignoravo quali bombe atomiche applicate ad ogni tipo di arma,dai siluri,alle bombe di profondità,ai bunker sotterranei..Certamente come ben dice Gianni erano deterrenti atti a far desistere chiunque dal farci visita..Ma alla luce di tutto ciò o tratto una sola conclusione:per fortuna di tutti noi non c'è stato mai bisogno di mordere veramente,eravamo due cani che si fronteggiavano ringhiando e mostrando i denti.. Probabilmente nessuno di noi sarebbe qui ora a leggere e scrivere su questo forum.. Ma siamo poi così sicuri che la distensione e i vari trattati abbiano portato effettivamente alla non prolificazione nucleare(intendo tra i due ex blocchi,senza considerare le nuove potenze atomiche mondiali),senza che uno o entrambi i due ex contendenti abbia occultato parte del proprio arsenale? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 14 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 14 Maggio 2007 Possiamo essere ragionevolmente sicuri, sia perchè i servizi spionistici di entrambi i paesi si controllano a vicenda, sia perchè il processo di ritiro e smantellamento degli ordigni nucleari ha previsto situazioni di cortesia (si invitano osservatori della parte opposta perchè vedano ciò che si fa) sia perchè le nuove realtà operative hanno reso superflue questo genere di armi. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Dominus Inviato 14 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 14 Maggio 2007 Anche se la diminuzione delle armi nucleari potrebbe rivelarsi in un futuro molto prossimo un pericolo per la pace mondiale, infatti attualmente la capacità di overkill è minima e qualcuno prima o poi potrebbe cominciare a credere, anche a ragione, che un first strike potrebbe davvero risultare determinante, soprattutto visto l'incremento della precisione dei missili attuali che hanno tutti, per quanto riguarda quelli imbarcati solo quelli americani ma ancora per poco, capacità di risposta Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
AMVI_Mike Inviato 14 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 14 Maggio 2007 si ma non sarei così del tutto convinto che, all'occorrenza, USA o Russia necessitino di così tanto tempo per una risposta Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni065 Inviato 15 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 15 Maggio 2007 Diciamo, Dominus, che per come è ora la situazione, forse per la prima volta esiste una possibilità di First Strike (del tutto teorica) ed è americana. Una combinazione di attacco di aerei stealth e missili cruise, potrebbe togliere di mezzo una forza strategica come quella russa prima che questa abbia il tempo di reagire, complice lo stato disastroso degli SSBN russi. Ma parliamo di una possibilità davvero teorica, e del tutto inesistente nella pratica. E' però vero che se per il futuro si continua a ridurre la forza missilistica terrestre (ormai si prevede che USA e Russia, avranno non più di 100-200 missili ICBM di qui a qualche decennio se non prima) e si decide di non sostituire gli SSBN oggi in servizio e si continua a "denuclearizzare" gli aerei tattici e a non progettare nuovi bombardieri strategici (tutte cose più che probabili nel prossimo futuro) effettivamente ci si potrebbe trovare un po' scoperti. Onestamente però, io credo che la cosa migliore da fare sarebbe davvero quella di radiare tutti i missili balistici (terrestri e sottomarini) e affidarsi esclusivamente a ordigni nucleari a potenza variabile (come le B.61) trasportati da velivoli, a patto ovviamente di costringere anche Cina e compagnia a fare altrettanto. Ormai possiamo pensare a liberarci di questo retaggio della Guerra Fredda (molto rischioso in termini di possibilità di scatenare una guerra per errore) e affidare la deterrenza all'aviazione. Un aereo, in fin dei conti, si può sempre richiamare indietro, in caso di errori. Non so se questo sarà mai possibile, però. Per diversi paesi, che non dispongono di forze aeree sofisticate o comunque in grado di colpire il territorio americano, un missile resta sempre l'arma più sicura. E finchè qualcuno avrà i missili, ce li avranno tutti. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
grissom Inviato 16 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 16 Maggio 2007 Onestamente però, io credo che la cosa migliore da fare sarebbe davvero quella di radiare tutti i missili balistici (terrestri e sottomarini) e affidarsi esclusivamente a ordigni nucleari a potenza variabile (come le B.61) trasportati da velivoli, a patto ovviamente di costringere anche Cina e compagnia a fare altrettanto. Beh se fosse così semplice convincere Cina e compagnia...fatto 30 faremmo 31: eliminiamo dagli arsenali gli ordigni nucleari. La forza aerea convenzionale non sarebbe già sufficiente in quello scenario come deterrente? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ant Inviato 16 Maggio 2007 Segnala Condividi Inviato 16 Maggio 2007 Gianni065 Un momento, cosa significa "esiste una possibilità di First Strike (del tutto teorica)"? Da come la vedo io, per parlare di First Strike uno deve essere assolutamente sicuro di distruggere TUTTI i missili del nemico (meglio prima del lancio o almeno intercettarli). La situazione attule delle forze armate russe non e' tanto disperata e la superiorita' USA non e' abbastanza schiacciante per garantire cio'. E occhio a non fare degli aerei stealth e dei missili cruise delle "superarmi invincibili". Sono perfettamente visibili ai radar moderni (di terra specialmente, tipo SAM di ultima generazione) solo che a una distanza minore. Quindi non si puo' garantire che tutti gli obiettivi saranno distrutti in tempo. E ne basta una decina di missili per infliggere un danno inaccettabile. Ovviamente se 10-15 citta' americane possono essere considerate un prezzo equo per un FS allora il discorso e' un altro... Comunque penso che ora come ora nessuno possa garantire che non siano 100... se per il futuro si continua a ridurre la forza missilistica terrestre... Io non ci conterei. Proprio per garantire che un'idea di First Strike non venga in mente a nessuno, la quantita dei missile va aumentata o comunque mantenuta ai livelli attuali. Specialmente considerando gli ultimi sviluppi sui sistemi ABM americani in Europa... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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