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Favoreli al federalismo?


Leviathan

siete favoreli al federalismo in italia?  

33 utenti hanno votato

  1. 1. siete favoreli al federalismo in italia?

    • no
      10
    • si
      15
    • Mi astengo
      2


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Le motivazioni riportate nel post di Dominus sono appena appena meno generiche delle solite, ma credo sia inutile sperare che dal centro sinistra arrivino analisi più concrete.

 

Sono sempre opinioni, mascherate da ragionamenti, ma che non illustrano i meccanismi in base ai quali la riforma non dovrebbe andare bene o dovrebbe produrre gli effetti negativi paventati.

 

Io leggendo i due testi ho ricavato la conclusione che la riforma aggiusta qualcosa, sperimenta qualcos'altro, per il resto lascia tutto come stava.

Addirittura ci sono costituzionalisti di sinistra che la ritengono buona in vari passaggi, pur schierandosi con il NO per credo ideologico.

 

L'unico stravolgimento concreto è la differenza di competenze delle camere, e lì ciascuno ha le sue opinioni se sia una cosa buona oppure no.

Io personalmente credo che il passaggio unico snellirà l'adozione di norme di routine, mentre quelle più "toste" saranno esaminate da entrambe le camere, visto che questa possibilità è prevista comunque.

 

Comunque, la riforma non passerà, su questo non ho dubbi.

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Partecipanti più attivi

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così sprofonderemo ancora di più non dico dove.....

 

 

 

Però non si potrebbe rivelare un' arma a doppio taglio il federalismo???

Le spese per le pratiche, essendo tutto gestito a livello regionale aumenterebbero di brutto....

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Sulla magistratura è una grossa cavolata quella che dicono.

 

Oggi un terzo del CSM è nominato dal Parlamento in seduta comune.

 

Con la riforma, un sesto è nominato dalla Camera, un sesto dal Senato (e quindi in tutto sempre un terzo è).

 

Anche per la Corte Costituzionali sono disciplinate le nomine, suddivise tra Camera e Senato, ed è introdotta una clausola di incompatibilità che mi pare giustissima (non puoi fare il giudice costituzionale e poi andare al governo)

 

Per il resto è tutto invariato.

 

OOOOOPSSS... devo leggere più lentamente. Parlavate del CSM e io invece dalla Corte Costituzionale...

 

Secondo quanto ho letto la nomina dei giudici della Corte passa da:

 

5 nominati dal Parlamento in seduta comune

5 nominati dal PdR

5 nominati dal CSM

 

a

4 nominati dal PdR

4 nominati dal CSM

3 nominati dalla Camera

4 nominati dal Senato (integrato dal presidente della provincia autonoma di TN e BZ, e dai presidenti di regione)

 

Quindi si passa da 5 a 7 giudici di nomina politica.

Modificato da Mirgal
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concordo in pieno con te mav...

ne stavo parlando con mia zia stamattina e le faccio "sicuro vince il no (io sono per il si) perchè nessuno sa di cosa parla la riforma" e dalla faccia che ha fatto non sapeva di che cosa parlava veramente

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Io vi faccio tre esempi che mi ha fatto mio padre che l'ha portato a votare il no:

1) Tempo fa capitò che mia zia (sorella di mio padre che è siciliano) che vive in Sicilia ha avuto gravi problemi alla schiena e lì in sicilia non riusciva ad essere curata. Così è venutra qui a Trieste e ha risolto il suo problema. Se fosse passata la riforma e fosse capitata una cosa del genere, mia zia non avrebbe potuto essere curata.

2) La scuola: ogni regione, sempre se passava la riforma, avrebbe gestito la scuola un po' come gli pareva: qui in friuli venezia giulia, si sarebbe rischiato che qualcuno decidesse che a scuola sarebbero dovute esserci delle ore di Friulano (dialetto parlato in una zona del friuli e che crede di essere riconosciuto come una lingua a sè stante), così come magari in sardegna avrebbero potuto decidere di inserire ore di sardo da studiare a scuola. Magari anche lo studio della storia sarebbe stato diverso: del tipo che si studia la storia del popolo friulano....

3) Ogni regione con la propria polizia. Mio padre si sarebbe trovato in difficoltà nel caso di un problema qualsiasi se si fosse trovato in una regione di leghisti che magari vedendo la patente con scritto il luogo di nascita avrebbero potuto "con la loro intelligenza" fargli dei problemi. Così come a lui, anche a un qualunque altro extra-comunitario o calabrese, siciliano, campano, romano,....

 

 

Nel primo caso, le regioni avrebbero dovuto garantire se non sbaglio che almeno un 10% delle persone non appartenenti a quella regione sarebbero potute essere curate in una regione diversa dalla propria. Ma un 10% non è equivalente al 100%.

Negli altri due casi si parla di una possibilità quindi nè di una certezza nè di una cosa da escludere al 100%.

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Scusa Psycho, io vivo sempre un po' "appeso" in Italia e magari sbaglio.

 

Ma per quanto riguarda il punto 1) mi risulta che già oggi non è più possibile andare a curarsi in una qualunque regione, tranne che nei centri che non sono disponibili nella propria regione (nel qual caso, la regione di residenza paga all'altra le prestazioni fornite). In ogni caso, già oggi, una regione può accettare - se il proprio bilancio lo permette - pazienti di altre regioni. Può accettare però non significa deve accettare. Già oggi ci sono regioni che non ammettono pazienti esterni se non c'è l'autorizzazione (di spesa) dalla regione di provenienza.

 

Per quanto riguarda il punto 2 l'organizzazione scolastica già oggi è molto flessibile, i programmi ministeriali sono il minimo da rispettare ma ci sono ampi spazi (ad esempio sulla scelta di orari, testi e programmi pomeridiani e progetti vari ).

 

Per quanto riguarda il punto 3, la Polizia regionale non è una polizia giudiziaria ma soltanto amministrativa.

Già oggi esistono le polizie comunali (che si occupano del rispetto delle normative comunali traffico compreso) e quelle provinciali (che si occupano del rispetto delle normative provinciale come tutela ambientale ecc...) ed esistono poi vari servizi ispettivi a livello regionale che si occupano del rispetto delle norme regionali.

Sono questi settori amministrativi che andrebbero a costituire la polizia regionale.

 

Le competenze della polizia di stato, carabinieri ecc... non sarebbero state toccate comunque e già oggi tuo padre siciliano può essere fermato da un vigile urbano leghista.

 

Non vedo quindi, onestamente, nei punti che hai citato, ragioni valide per il no.

 

Comunque, come prevedibile, ha vinto il no.

 

Mi spiace, non perchè abbia vinto il no (onestamente questa riforma mi interessa pochissimo) ma perchè ho la netta sensazione che gente abbia votato sull'onda di considerazioni imprecise ed estremamente semplificate, come quelle espresse da Psycho, anzichè sulla base di un'analisi ragionata dei pro e contro.

 

C'è però una lezione da imparare: sono convinto - e il risultato lo dimostra - che l'italiano non vuole il federalismo, è una cosa che lo spaventa, che sente proprio negativa.

Bisogna prenderne atto, con buona pace di Bossi e dei leghisti.

 

Però sull'elezione diretta del premier e sul bicameralismo per materia, oltre che sulla riduzione dei numero dei parlamentari, si dovrebbe tornare a parlarne quanto prima.

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Ok. Immaginavo che non sarebbero state argomentazioni valide, ma io non ero in grado di ribatterle per conto mio perchè non conoscevo queste cose che hai detto.

Grazie :)

 

 

Per quanto riguarda il risultato, hai detto una cosa giustissima: è L'ITALIANO a non volere il federalismo, non solo quelli di centro-sinistra. Spero però che centro-destra e centro-sinistra rivedano insieme questa riforma e che facciano qualcosa di buono per l'italia. (si lo so sto sognando)...

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Sarebbe interressante analizzare i dati regione per regione, perchè, secondo me, più che l'Italiano, è il meridionale (io lo sono) ad avere paura del federalismo.

 

Un pò perchè, su un popolo sfiduciato verso la classe dirigente, hanno avuto buon gioco certe suggestioni catastrofistiche dei promotori del no e un pò perchè il meridionale, in fondo in fondo, teme di non avere i mezzi per farcela da solo.

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Davvero capaneo? IN piemonete ha vinto il no come in altre 17 regioni d'italia.

Solo lombardia e veneto a vinto il si e mica con fortissimo margine.

Contrario al federalismo ma non certo per contrapposizione politica.

Credete che la riforma dell'ulivo del 2001 a me piaccia?

Non mi piace nemmeno quella.

Tornerei agli anni 80 con meno enti locali (che coincide, guarda caso, a quando il debito pubblico era basso e contrallato, oltre che conrollabile).

 

Sul bicamerale a me piace tenerlo perfetto gianni.

Su maggiori poteri al premier e minor parlamentari sono d'accordo.... :okok:

 

Mamma mia i leghisti:

Francesco Speroni: "l'Italia e gli italiani fanno schifo perchè bloccano il cambiamento Il tempo dei compromessi è finito, si ritorni immediatamente al principio: secessione, tanti saluti a Roma."

 

EDIT

ancora una volta Lombardia e Veneto scelgono (liberamente) di andare da una parte, ed invece devono andare da un'altra  Ma dai non scherziamo. Ci siamo stufati di essere gli schiavi di Roma. Ci siamo stufate delle regioni autonome. Ma che caz*o votano a fare le regioni autonome?  No, la verità è che a Roma (quando parlo di roma perlo del sistema politico) il veneto e la lombardia fanno comodo, e quindi siamo trattati come schiavi. 
Modificato da Leviathan
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Sarebbe interressante analizzare i dati regione per regione, perchè, secondo me, più che l'Italiano, è il meridionale (io lo sono) ad avere paura del federalismo.

 

Più che la latitudine, la discriminante per il SI e per il NO è stata l'altitudine :D

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No, infatti, non è questione di nord o di sud.

 

Anche al Sud ci sono regioni in cui la bilancia dare/avere (ossia quanto danno allo Stato centrale e quanto ricevono da esso) è in negativo (danno più di quanto ricevono) e quindi potrebbero appoggiare le idee federaliste.

 

Il punto è che anche al nord la lega è pur sempre una minoranza, e questa storia del federalismo viene vista (e spacciata) per una regionalizzazione cara alla lega.

 

Basta questo a far votare no, per moltissimi italiani anche settentrionali "originali".

 

Del resto, per anni la classe governante è stata di chiara ispirazione meridionale, e questo non faceva che acuire il malcontento del nord verso il sud... ma oggi i governanti hanno accenti sempre più milanesi, emiliani, romagnoli...

 

Credo che tutto questo abbia contribuito a spezzare quella velata intolleranza che innegabilmente c'è stata per decenni.

 

Io una cosa che non mi spiego è se Berlusca ci è o ci fa.

 

Hai perso le amministrative, hai presso le politiche, cosa cavolo ti illudevi di poter vincere questo referendum ?

E quand'anche l'avesse vinto.... consegnava proprio al centro-sinistra una riforma che - almeno sulla carta - dovrebbe garantire maggiore efficienza legislativa e più incisiva azione politica del capo di governo... in un momento in cui entrambi (potere legislativo e potere di governo) sono in mano al centro-sinistra.

 

C'è qualcosa dietro che mi sfugge.... avessi tempo ci penserei su, ma non ne ho tempo. Nè voglia... a essere sincero.

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La riforma entrava in vigore nel 2016 mi pare.

La cosa che non capisco perchè sia delle amministrative che nel referendum diceva che sarebbe stato un'invito al governo di tornare a casa.

Se ieri fosse passato il si mica il popolo italiano voleva far intendere che prodi non sa governare.

 

Lui ha trattato entrambi gli appuntamenti elettorali come rivincite.

perdendo entrambe :P:P

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No, infatti, non è questione di nord o di sud.

 

Anche al Sud ci sono regioni in cui la bilancia dare/avere (ossia quanto danno allo Stato centrale e quanto ricevono da esso) è in negativo (danno più di quanto ricevono) e quindi potrebbero appoggiare le idee federaliste.

 

Il punto è che anche al nord la lega è pur sempre una minoranza, e questa storia del federalismo viene vista (e spacciata) per una regionalizzazione cara alla lega.

 

Basta questo a far votare no, per moltissimi italiani anche settentrionali "originali".

 

Del resto, per anni la classe governante è stata di chiara ispirazione meridionale, e questo non faceva che acuire il malcontento del nord verso il sud... ma oggi i governanti hanno accenti sempre più milanesi, emiliani, romagnoli...

 

Credo che tutto questo abbia contribuito a spezzare quella velata intolleranza che innegabilmente c'è stata per decenni.

 

Io una cosa che non mi spiego è se Berlusca ci è o ci fa.

 

Hai perso le amministrative, hai presso le politiche, cosa cavolo ti illudevi di poter vincere questo referendum ?

E quand'anche l'avesse vinto.... consegnava proprio al centro-sinistra una riforma che - almeno sulla carta - dovrebbe garantire maggiore efficienza legislativa e più incisiva azione politica del capo di governo... in un momento in cui entrambi (potere legislativo e potere di governo) sono in mano al centro-sinistra.

 

C'è qualcosa dietro che mi sfugge.... avessi tempo ci penserei su, ma non ne ho tempo. Nè voglia... a essere sincero.

Tra milanesi ed emiliani c'è una differenza enorme.

 

E poi non è che Berlusconio potesse dire ai suoi elettori votate NO.

 

Ha sostenuto il suo referendum, come era ovvio che facesse.

 

Detto questo lui sapeva che non sarebbe passato.

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