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Stay Behind


Dominus

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supposto dunque che il fine di tale strategia fosso quello dell'anticomunismo. Chi o quali potrebbero essere i manipolatori. Probabilmente anticomunisti, ma se escludiamo il partito della DC perchè anche questo sembrerebbe vittima di tale strategia, e i neofascisti perchè sono stati solo uno strumento, chi rimane?

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Stay Behind era una organizzazione intelligente.

 

Qualcuno ne ha approfittato per fare qualche malefatta, come accade da sempre anche nei servizi segreti.

 

Ma il concetto di base era buono, la struttura portante era sana e, a dirla tutta, solo la CIA sa esattamente chi erano i veri componenti di Stay Behind e di Gladio.

 

Molti dei nomi che ho letto di Gladio c'entrano con la struttura originale, come i cavoli a merenda.

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  • 1 anno dopo...
supposto dunque che il fine di tale strategia fosso quello dell'anticomunismo. Chi o quali potrebbero essere i manipolatori. Probabilmente anticomunisti, ma se escludiamo il partito della DC perchè anche questo sembrerebbe vittima di tale strategia, e i neofascisti perchè sono stati solo uno strumento, chi rimane?

 

La DC di allora non era un partito uniforme (come non lo è qualunque partito grande che racchiude molte anime) ma aveva sfumature all'interno che andavano dall'estrena destra simpatizzante dell'allora MSI fina all'ala "prograssista" più vicina ai socialisti. Non mi sembra così impossibile che gli "oltransisti" in qualche modo abbiano cercato di convincere la parte più moderata che era sbagliato scendere a patti (cosa che probabilmente è accaduta anche nell'altro lato della barricata) e magari esponenti dell'allora governo o comunque del maggior partito politico del tempo abbiano per così dire influenzato, guidato o manovrato le cose a loro favore. Purtroppo la politica spesso fa cose che neppure il più sanguinario e spietato dei generali si sognerebbe di fare.

 

#Dominus: in effetti la tua affermazione la condivido anch'io, all'inizio era un movimento popolare che si contrapponeva al comunismo, mentre uno faceva presa sugli operai l'altro strizzava l'occhio ai contadini

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Dominus cosa ne pensi riguardo alla figura del presunto agente segreto Antonino Arconte (G.71 VO 155 M - II° Centuria "LUPI" di Stay-Behind GLADIO) e delle sue rivelazioni?

 

Storia di Gladio di Arconte

 

Ho il suo libro "Gladio ultima missione" , veramente avvincente ...

 

Secondo me Arconte ha fatto veramente parte del SID e di Gladio, alcuni capitoli del libro sono veramente impressionanti ma su quelli non so proprio cosa pensare, mi piacerebbe discuterne con qualcuno che il libro lo ha letto.

 

In particolare G 71 afferma che

 

-Aveva in mano l'ordine di ritrovare Moro (tramite canali mediorientali) due, tre giorni prima che fosse rapito !! :blink:

 

-L'attentato alla stazione di Bologna è da attribuirsi alla Libia

 

-L'attentato al Papa ed a JFK furono orditi dal KGB

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  • 1 anno dopo...

mi è capitata sta cosa girando per internet e ho anke trovato sto topic...in soldoni era tipo una guerriglia?visto ke anche il parlamento non sapeva niente

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  • 2 settimane dopo...

Qui bisogna fare un pò di chiarezza! -_-

 

Innanzi tutto, togliamo ogni dubbio e diciamo cosa NON era Gladio: non era un'organizzazione terroristica e/o eversiva, non era un ente "parallelo" ai servizi segreti, non era un cosiddetto "servizio deviato", non era una banda di criminali... detto questo, rifiuto ogni ipotesi cospirazionista che veda Gladio dietro lo stragismo italiano.

 

 

Per l'opinione pubblica più "popolare", la parola "Gladio" non significa assolutamente nulla. Al più, qualcuno presente all'epoca degli avvenimenti associa questo termine ad una "banda armata", o qualcosa di simile, ciò grazie alla pesante campagna disinformativa :thumbdown: messa in atto dopo lo scioglimento di Gladio, nel 1990.

 

 

Naturalmente la disinformazione attuata dalle sinistre prevalse sulle poche testimonianze disponibili, sia per la scarsezza di fonti, sia per un alone di omertà politica che ha sempre circondato gli avvenimenti della "nostra" Guerra Fredda.

 

 

Gladio era la componente italiana della rete internazionale "Stay Behind", un'operazione messa in piedi agli albori della Guerra Fredda per controllare, prevenire e, eventualmente, contrastare l'avanzata sovietica in Europa.

 

 

Come fu stabilito dagli accordi di Yalta del 1945, cui parteciparono i leader delle potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale (Stati Uniti - Roosevelt, Inghilterra - Churchill, Unione Sovietica - Stalin), la Germania venne smembrata e posta sotto controllo di Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Russia. Inoltre si delinearono le aree di influenza - occidentali o sovietiche - in cui rientravano i Paesi europei in base alla distribuzione degli aiuti economici previsti dai piani di ricostruzione. Per fare un esempio, in Italia veniva applicato il "Piano Marshall", così l'Italia rientrava nell'area di influenza occidentale ed americana.

 

(Churchill, Roosevelt e Stalin a Yalta)

Yalta_summit_1945_with_Churchill,_Roosevelt,_Stalin.jpg

 

Tali aree di influenza determinarono gli equilibri (o gli squilibri, se rende meglio l'idea <_< ...) geo-politici della Guerra Fredda, caratterizzati da continui tentativi sovietici e filo-sovietici di contrastare l'egemonia americana in Europa e di avanzare militarmente oltre i propri confini. Così avvenne la corsa agli armamenti, si stabilì un equilibrio sulla base della deterrenza nucleare dei due blocchi, e si combatteva a colpi di spie da un lato e dall'altro della cortina. Peraltro, se il "palcoscenico" della Guerra Fredda fu il muro di Berlino, quindi le due Germanie, e gli attori principali erano CIA e KGB, non dobbiamo dimenticare che i retroscena avvenivano "dietro le quinte", dall'America Latina, al Medio Oriente, all'Estremo Oriente, passando dall'Europa dell'Est e dalla Jugoslavia.

Infatti, mentre la CIA conduceva le sue operazioni clandestine a tutela dei propri interessi socio-politici ed economici in giro per il mondo (operazioni ormai svelate), il KGB manteneva rapporti con i Paesi arabi (Egitto, Siria, Palestina e Giordania) e controllava la situazione in Europa tramite i "servizi-spalla" dei Paesi-satellite dell'Europa dell'Est (come l'STB cecoslovacco, il servizio-spalla del KGB più efficiente).

 

 

Ricordiamo che la Guerra Fredda si compose di molti tasselli, alcuni dei quali poco noti (o comunque trasformati in insignificanti eventi "a sè stanti" da una storiografia molto sterile):

 

1) il regime di Tito in ex-Jugoslavia, la partecipazione al blocco sovietico ed i numerosi tentativi di mobilitazione per "spostare" i confini nord-orientali italiani;

 

2) il controllo dei porti albanesi, le covert operations condotte nel regime di Enver Hoxha (Operation "Valuable") e la guerra sottomarina nel Mediterraneo;

 

3) il regime del colonnello Gheddafi in Libia, che ha più ombre che luci nei suoi rapporti con l'Italia e con gli altri Paesi arabi;

 

4) la questione "Arabo-Israeliana", che rappresentava l'unico teatro di guerra "calda" tra blocco occidentale e sovietico della Guerra Fredda;

 

5) la guerra del Vietnam con le contestazioni studentesche ed il '68 e le operazioni psicologiche della CIA;

 

6) le destabilizzazioni in America Latina e le campagne contro le fazioni socialiste;

 

7) Cuba, Fidel Castro e lo "Smacco di Cuba";

 

8) il muro di Berlino, le due Germanie ed i defezionisti del KGB che passavano oltre cortina portando quintali di informazioni riservate dell'universo sovietico (come Vasilij Mitrokhin);

 

9) le covert operations della CIA in Italia e Francia (vi erano i partiti comunisti più forti in occidente);

 

10) la questione Iraniana ed il regime dello Scià Mohammad Reza Pahlevi;

 

11) l'invasione sovietica dell'Afghanistan;

 

12) la questione Palestinese, Settembre Nero e la guerra segreta del Mossad;

 

13) l'Affaire Achille Lauro e la notte di Sigonella;

 

14) lo stragismo in Italia ed in Europa e la rete del terrorismo internazionale;

 

15) l'Affaire Moro ed i legami tra BR e terrorismo palestinese;

 

16) la prima guerra in Libano;

 

... e le operazioni Stay-Behind.

 

... e potrei continuare con eventi che è possibile collegare in modo un pò più "acrobatico" con le vicende della Guerra Fredda... l'attentato a Giovanni Paolo II, certi collegamenti tra stragismo e servizi segreti di oltre-cortina o teorie cospirazioniste che legano la CIA ai gruppi eversivi dell'Europa occidentale e, ancora, Gladio Rosse, colpe francesi nella strage di Ustica (ipotesi però scartata dalle spiegazioni di Gianni ;) ), vari tentativi di colpi di Stato in Italia e così via... ma sono solo ipotesi, alcune delle quali non attendibili. -_-

 

 

Tra i tasselli elencati, spiccano le "Covert Operations" (operazioni coperte, clandestine - ndr) compiute dalla CIA in tutto il mondo.

Le covert operations erano (o sono) operazioni segrete svolte fuori dai confini nazionali degli Stati Uniti, volte a tutelare gli interessi socio-politici ed economici americani in altri Paesi. Le covert operations possono essere di propaganda (dichiarata, occulta o di disinformazione), psicologiche, politiche (condotte in Paesi autonomi per appoggiare fazioni politiche favorevoli agli Stati Uniti), economiche (per destabilizzare l'economia di Paesi ostili agli USA) e paramilitari, sia "low profile" (...vabbè, ci siamo capiti, no? :shutup: ), che di guerriglia vera e propria (e di addestramento di forze alleate all'estero).

Tra queste vanno ricordate le covert che hanno portato alla destabilizzazione del governo di Salvador Allende ed all'instaurazione della dittatura di Augusto Pinochet in Cile nel 1973; oppure le covert politiche condotte in Italia, in occasione delle elezioni del 1948, consistenti nel finanziamento dei principali partiti non comunisti italiani, e le covert psicologiche condotte dallo Psycological Strategy Board della CIA in Italia e Francia tra il '51 ed '52 in funzione anticomunista (Operazioni "Demagnetize"/"Clydesdale" e "Cloven"/"Midiron").

 

 

Quando poi si venne a conoscenza dei piani sovietici di invasione dell'Europa, ebbe inizio l'operazione "Stay-Behind", che coinvolse la maggior parte dei Paesi Europei della NATO, e quelli neutrali - Svizzera e Svezia -, dando vita ad organizzazioni militari segrete su base nazionale (in Italia c'era "Gladio", per l'appunto) in grado di condurre operazioni destabilizzanti di guerriglia, sabotaggio, intelligence, propaganda e reclutamento di partigiani da opporre alle forze occupanti, che avrebbero operato se l'Europa fosse stata invasa dall'Unione Sovietica. La costituzione di tali "eserciti segreti" fu possibile grazie all'esperienza acquisita durante la guerra partigiana contro i nazisti, e in Italia si fece riferimento alle Brigate partigiane bianche (come la "Osoppo"), già organizzate sotto la supervisione dell'OSS (Office of Strategic Services) americano e del SOE (Special Operations Executive) inglese.

 

 

Tutte le organizzazioni facenti capo a "Stay-Behind" disponevano di depositi segreti di armi su tutto il territorio nazionale (risorsa fondamentale per la guerra partigiana, quindi del tutto giustificata), reclutavano ed addestravano le proprie forze grazie ai servizi segreti "regolari" di ciascun Paese, e dipendevano direttamente dalla NATO, affiancando spesso la CIA. Le organizzazioni Stay Behind erano tutte finalizzate al mantenimento della libertà e della democrazia contro l'incubo di una dittatura sovietica.

 

 

In base alle informazioni del gladiatore "superstite" Antonino Arconte, G 71 VO 155 M (Gladiatore 71 Volontario 155 Marina Militare), Gladio era divisa in tre Centurie:

- I^ Centuria "Aquile", composta da piloti e specialisti dell'Aeronautica Militare e da Paracadutisti della "Folgore";

- II^ Centuria "Lupi", composta da militari dell'Esercito e della Marina (per lo più forze da sbarco e truppe Alpine);

- III^ Centuria "Colombe", composta da civili reclutati (tra i quali "i 622"), addestrati ed impiegati in compiti di intelligence e controspionaggio, poichè restavano inseriti nel contesto di appartenenza, e fungevano da "antenna" per Gladio; appartenevano alla terza Centuria non solo normali cittadini, impiegati, funzionari, professionisti, ma anche persone di spicco, politici, giornalisti e uomini dello spettacolo.

 

I Gladiatori venivano addestrati al CAG (Centro Addestramento Guastatori) di Torre Poglina, vicino a Capo Marrargiu, ad Alghero, presso il quale svolgevano periodi di rischieramento temporanei, venivano aggiornati sulla situazione geopolitica internazionale dall'intelligence e mantenuti in "combat readiness", come diremmo noi.

 

Vi è poi l'"affaire Arconte", il singolare episodio dell'ordine di aprire un canale col terrorismo Medio-orientale per "ottenere informazioni utili alla liberazione di Aldo Moro"... impartito addirittura due settimane prima del giorno del rapimento! :blink:

Sull'argomento si trovano molti interessanti articoli come quello su "Polizia e democrazia" http://www.poliziaedemocrazia.it/live/inde...;idArticolo=291,

ed i vari articoli rilasciati da Arconte al giornale "AmericaOggi"; in uno recentemente pubblicato, http://www.americaoggi.info/2008/05/11/505...attesa-la-verit , è saltato fuori il documento del mistero, la lettera diretta al Colonnello Mario Ferraro (G219) contenente l'ordine di aprire il canale Medio-orientale. E' un documento intestato "Ministero della Difesa, Direzione Generale S.B. - Personale Militare della Marina", diramato dal SIMM e firmato dal Capitano di Vascello Remo Malusardi, comandante della X Divisione S/B che, sulla base della testimonianza dell'Ammiraglio Falco Accame, costituisce la parte mai rivelata di Gladio.

 

 

Il documento:

g71documento.jpg

 

 

Si tratta di un episodio della cosiddetta "diplomazia parallela", nella quale vengono aperti "canali" di collaborazione tramite i servizi segreti con altri servizi e con fazioni considerate ostili, così l'Italia era ufficialmente schierata col blocco occidentale e filo-israeliano, ma manteneva rapporti di "amicizia" con palestinesi e libici, che si trasformavano poi in "favori". Per fare un esempio, l'Italia non era alleata militare della Libia, ma ai MiG di Gheddafi veniva concessa l'autorizzazione ad attraversare il corridoio "Ambra 13" sull'Italia quando tornavano dalla manutenzione a Banja Luka, in Jugoslavia (come il MiG-23 precipitato sulla Sila nel 1980); oppure, ai terroristi palestinesi si dava la caccia, ma era dato loro il "tacito consenso" di tenere armi in territorio italiano, a patto di non usarle mai contro obiettivi italiani. Era questo un modo molto efficace per mettere al sicuro il nostro Paese dalle mire dei nostri "nemici". Ecco come divenne protagonista il Colonnello del SISMI Stefano Giovannone (G216), il "maestro" della diplomazia parallela, di orientamento filo-palestinese e confidente di Aldo Moro, poi accusato di aver coperto, appunto, alcuni traffici tacitamente consentiti ai palestinesi (anche se fu poi assolto, se non ricordo male :unsure: ).

 

 

Sorgono però alcuni dubbi: innanzi tutto, su quale fosse il ruolo del "SIMM" (Servizio Informazioni Marina Militare), ben diverso dal SIOS Marina di cui si era a conoscenza; poi ci si chiede come mai si sapesse già con certezza del rapimento di Aldo Moro ben 14 giorni prima della strage di Via Fani - anche se si può intuire un qualche "suggerimento" proveniente anch'esso dalla diplomazia parallela, che non poteva essere reso pubblico per ovvie ragioni di segretezza.

 

 

E per finire, ci si chiede cosa c'entrino i terroristi palestinesi con le Brigate Rosse. Stravolgendo l'ipotesi avanzata nel film "Piazza delle Cinque Lune", che propone una visione di parte anti-americana (in cui viene posta la CIA dietro la rete terrorista in Europa), è invece possibile che alle spalle di tutto ci fosse il KGB.

Infatti, se la CIA aveva tutto l'interesse a non far salire al governo i comunisti italiani, come era invece previsto dal "compromesso storico" di Moro (che avrebbe portato DC e PCI insieme al Governo), il KGB aveva più interesse a non far salire al governo il PCI, poichè Berlinguer aveva deciso che per l'occasione avrebbe troncato i rapporti con la Lubjanka, privando così l'Unione Sovietica del Partito Comunista più forte in occidente.

 

 

In conclusione, è confermata l'ipotesi secondo la quale i terrorismi nazionali (IRA, ETA, RAF, BR, OLP) erano connessi in una rete del terrorismo internazionale, e che dietro tale organizzazione vi fosse molto probabilmente il KGB.

 

 

 

N.B.: le informazioni riportate sono di interesse storico e si trovano facilmente su Internet e su varie pubblicazioni.

 

Una mia breve nota: bisogna onorare gli eroi che caddero in servizio e quanti combatterono in ogni tempo per difendere l'Italia.

Modificato da Folgore89
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