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mo-mo

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  1. Tutto è tranquillo sull'argomento. Fra pochi mesi (entro l'anno in ogni caso) il Governo federale dovrà presentare il Programma d'armamento 2012 con il relativo piano di finanziamento. Poi vi saranno l'esame di commissioni, delle camere federali, le discussioni/polemiche nei massmedia in vista del probabile esame/giudizio popolare. Se la proposta di acquisto sarà "fatta bene", cioè convincente, il popolo potrà anche approvare. Correggo le affermazioni dette da madmike sopra: quello che dice su presunte "bocciature" militari non corrisponde alla realtà. Sulle qualità di Rafale e Typhoon nessuno ha mai detto qui che sono "baracche". In forum di parte (francesi) si ammette che il Rafale di Dassault è il frutto di una politica ambiziosa (di altri tempi) che fa fatica a trovare sbocchi commerciali per motivi finanziari. La politica parigina ce l'ha messa tutta per supportare la vendita dell' aereo ma, forse, ha creato più danni che vantaggi. Secondo Dassault il Rafale "avrebbe vinto" (tecnicamente) anche in India. La scelta, che tarda, sarà in ogni caso di ordine esclusivamente finanziario e orientata sul lunghissimo periodo con i due tipi alla pari. Quanto al "Typhoon", definito in Svizzera anche "Teurofighter" (da teuer=caro), è stato anche vittima di prevenzioni causate dal prezzo elevato. In realtà l'EFA costerebbe un po' meno del Rafale. La rappresentanza (ottima) del consorzio in CH ha però rinunciato a risposte o commenti considerato il "Gegenwind" (vento contrario) generale nei confronti del prodotto quadrinazionale. Torno alla Svizzera: nel periodo delle feste sono stati pubblicati i risultati di un primo sondaggio "generico". A grandissima maggioranza (circa il 90%) il campione di cittadini si è espresso a favore dell'Esercito ma, quanto all'acquisto di nuovi aerei da combattimento, si è espresso negativamente nella misura di quasi 2/3...., un risultato simile ai primi sondaggi sull'acquisto degli Hornet negli anni 80, approvato però poi dal popolo con circa il 58% dei voti. Servirà dunque un grande impegno informativo.
  2. mo-mo

    "Pilatus va all'offensiva"

    Visto che il "Texan II" è nient'altro che una versione costruita su licenza negli USA del PC-9 segnalo che le Forze aeree messicane hanno appena ordinato a Hawker Beechcraft sei nuovi T 6C+ con consegne già nei primi mesi di quest'anno. Sostituiranno un certo numero di Pilatus PC-7 e dovrebbero pure essere armati. Essendo di produzione americana non richiedono un (per il Messico) difficile permesso svizzero d'esportazione. Anni fa vi era infatti stato un uso improprio dei PC-7 contro gli indiani del Chapas con lunghe polemiche nella Confederazione.
  3. Le scelte di politica militare sono "politiche". Si tratta di sostituire un aereo (Tiger) con un altro aereo (Gripen). D'ora innanzi le decisioni saranno solo di carattere politico finanziarie. Ogni settore dello schieramento politico, economico, sociale, si esprimerà. C'è tempo, quasi due anni prima della probabile consultazione popolare. Qui si usa fare così, in modo il più trasparente possibile. Ognuno può entusiarmarsi come crede sulle caratteristiche tecniche di un determinato tipo di apparecchio. Decisioni e acquisti sono però tutt'altra cosa. I contribuenti (svizzeri e il 25% di stranieri residenti) hanno il diritto di sapere come e perché sono spesi i loro soldi. Non è che in altri Stati ci si comporti diversamente. L'aspetto tecnico/militare è stato verificato a dovere e c'è stata una classifica. I tre concorrenti erano adeguati per il solo fatto che erano stati scelti. Le offerte finanziarie hanno fatto la differenza.
  4. Ma sì, la Svizzera ha ora altri "problemi" da risolvere con Stati esteri. La tradizione è sempre stata quella di avere una difesa nazionale credibile. I tempi però sono ora cambiati di molto. Si vogliono spendere soldi solo se veramente necessari. Valutazione eccessiva?... Potrebbe anche apparire. Le autorità esecutive vogliono però essere in grado di ripondere in modo adeguato e convincente a quelle legislative (Camere e popolo). Semmai il problema è lo scopo delle forze armate: lontanissimo il pericolo nazifascista, ormai lontano quello "rosso", serve a cosa un Esercito? Un piccolo o medio Paese inserito in un'alleanza non ha problemi, la scelta è politica. Nella Confederazione ci "salva" la secolare tradizione militare: il soldato è stato per secoli l'attività principale dei giovani dei Cantoni svizzeri..., andiamo avanti allora a tenerci le forze armate. Certo che un comunicato degli scorsi giorni dei socialdemocratici svedesi che si felicitano per la scelta del Gripen metterà in crisi i compagni svizzeri, contrari o scettici sulla necessità di forze armate. Le sinistre sarebbero per un'abolizione o per una riduzione radicale dell'apparato militare con l'introduzione del professionismo,... ma quest'ultimo è assolutamente improponibile per motivi finanziari, più che storici. Vi è pure stata l'idea di sostituire la tradizionale aviazione da combattimento con una da trasporto (con grossi aerei) per intereventi nel mondo, dove ci sono veri bisogni. Si potrebbe anche concludere dicendo che l'Esercito svizzero vive da alcuni anni una certa crisi di identità. Situazione un poco simile in Svezia che ha decimato l'importante e avanzato strumento militare del passato. Ma l'idea di un'adesione del regno alla NATO c'è già da qualche tempo. Non può essere il caso della Svizzera, il cui popolo ritiene la neutralità il maggior "valore".
  5. Il ministro della Difesa Ueli Maurer, nella conferenza stampa di fine anno tenutasi oggi a Kandergrund nel Cantone di Berna, si è detto soddisfatto della decisione parlamentare di fissare a 100'000 gli effettivi dell'Esercito e di aumentare il budget della difesa per consentire di acquistare nuovi aerei da combattimento. Il popolo, ha detto, avrà la possibilità di esprimersi in settembre o novembre 2013 nel caso venga lanciato il referendum (facoltativo). L'acquisto dei Gripen sarà consentito dunque solo in maniera indiretta. Quanto al risultato di una consultatizione popolare, Maurer si è detto fiducioso circa un risultato positivo: l' Esercito, ha detto, gode di un buon appoggio popolare grazie anche al suo impegno nel caso di gravi eventi naturali.
  6. Per carità, spero non ci si facciano problemi per queste cose. Quello che tengo a confermare è la serietà della valutazione effettuata fra il 6 novembre e il 2 dicembre del 2008. Si sono presentati a Emmen due Eurofighter biposto appositamente attrezzati e dopo voli di allenamento di una settimana in Germania. Vi sono stati complessivamente 31 voli (due notturni) per complessivamente 45 ore. Le prove si sono svolte soprattutto con F-18 C/D quali avversari. Un apparecchio è stato bloccato (un paio di giorni) per una panne all'aeroporto di Meiringen. Senza problemi le prove a terra (logistica, personale, ecc.). E' stata così, con i tre candidati valutati con i medesimi criteri fra la soddisfazione (si è detto) delle ditte produttrici. I risultati sono quelli che sono. Cifre... I costi poi, non resi noti, sono tutt'altra cosa.
  7. Nel 2008, alle mie prime armi in questi forum, non avevo citato di proposito il "comportamento" non proprio eccezionale dell'Eurofighter in combattimenti (non in CH) con analoghi apparecchi. Una questione di una mia sensibilità in un forum in cui vi erano "fan" del Typhoon. Adesso però sminuire la valutazione svizzera citando presunte specificità del mio Paese mi sembra poco elegante. Insomma, cari amici, un po' di modestia. Se almeno il costo dell'apparecchio in questione fosse abbordabile... In precedenza si è poi parlato del successo di un aereo. Ma vi è poi la volontà di venderlo? All'impegno politico e industriale di Svezia e Francia ha fatto da contrasto l'inattività (nei riguardi della Svizzera) del consorzio. Negli ultimi mesi si parlava di "partecipazione oramai solo politica". Dopo la conoscenza dei risultati della valutazione (sembra con inferiorità in due punti valutativi nei confronti dell'Hornet) non sarebbe stato elegante fare marcia indietro. L'acquisto svizzero era poi condizionato da chiari limiti finanziari, compresi il costo di gestione sul lungo termine. Il costo orario del Typhoon è il maggiore dei tre concorrenti: quasi il doppio di quello del Gripen e maggiore del (diciamo così) pari grado Rafale. Chi acquista, anche se si tratta di Stati benestanti, non getta i soldi. Vuole sapere cosa vale un oggetto costoso e se il costo è adeguato. Negli ultimi mesi si dovevano concludere vari contratti: Brasile, EAU, India. Niente, per ora. Cattivoni questi Stati?... Non mi sembra. Del resto basta guardare gli ordini ridimensionati delle forze aeree delle nazioni costruttrici. Non mi sembra però il caso di essere delusi per problemi del genere. Industriali, progettisti, tecnici, operai hanno dato il loro contributo, i risultati sono quelli che sono. L'Europa aeronautica ha fatto il suo verso, i contribuenti pagano (tanto).
  8. I risultati svizzeri sono stati chiari: il Rafale ha battuto il Typhoon nelle valutazioni del 2008 e in quelle successive (sempre in Svizzera). Dassault aveva affermato che il proprio prodotto avrebbe vinto in India e, quindi, vi sarebbe una conferma. I due modelli appartengono però alla medesima categoria. Entrambi sono la dimostrazione della capacità europea di realizzazioni simili. C'era già stato l'esempio del Concorde... Occorre definire che cosa significa "successo". Se significa accontentarsi dell'aspetto tecnico direi proprio di sì, se si intende convincere della bontà del prodotto al di fuori dei confini degli Stati di produzione... beh, non direi proprio che ci siamo. Sono anni che i costruttori tentano di "vendere", i risultati sono quelli che sono. Ci deve essere un buon rapporto qualità/prezzo altrimenti non si vende! A meno di trovare qualche sovrano mediorientale pronto ad acquistare quello che per uno Stato europeo (GB) risulta finanziariemente eccessivo.
  9. Su una rivista svizzera viene precisato il perché della scelta del velivolo svedese. 1. Apparecchio con ottime prestazioni tecniche per le necessità svizzere 2. Aereo "finanziabile" per la realtà svizzera in modo da lasciare spazi di manovra per altre necessità future dell'Esercito 3. Collaborazione industriale sul lungo periodo fra Svizzera e Svezia giudicata la migliore possibile per la Confederazione Per quanto riguarda l'aereo in modo particolare: 1. Nella prima fase di valutazione (2008) si sono invitati i tre costruttori a presentare offerte per apparecchi "in servizio" nelle rispettive aeronautiche nel 2010 2. Alla fine del 2009 i costruttori sono stati invitati a presentare offerte aggiornate per i tre tipi 3. SAAB ha preso l'occasione di presentare una cosiddetta versione E (monoposto) e F (biposto) basata sul dimostratore tecnologico "NG" Quest'ultimo ha già compiuto oltre 220 voli. Già nei primi test ha dimostrato la sua capacità "supercruise". Nel 2009 ha poi compiuto 119 voli con radar AESA di nuova generazione, un nuovo "Missile Approach Warning System" e un nuovo sistema di comunicazione satellitare. Attualmente è in corso di prova una nuova avionica in base alle esigenze/richieste dei clienti. In pratica il nuovo Gripen dovrebbe avere sistemi di calcolo con capacità (cito) 5-6 volte maggiori di quella dei concorrenti. Per la CH si tratterà di una variante con un motore GE F414G, un radar AESA, un IRST (Infrared Search and Track). Il carico utile salirà dalle 5 tonnellate della versione C/D alle 7 tonn della versione E/F. Peso max al decollo di 16,5 tonn. Il nuovo motore con spinta del 25% maggiore di quello delle versioni attuali darà un migliore rapporto fra spinta e peso. Rinforzato inoltre il carrello e aumentata di 1'400 l la capacità dei serbatoi interni. Inoltre due nuovi punti d'attacco esterni. Importante è poi l'assicurazione svedese della scelta della versione E/F per le necessità della Flygvapen nei prossimi 40 anni. Quanto a potenziali vendite all'estero, oltre la CH, in prima linea il Brasile. Si sa chiaramente ora perché si è scelto il Gripen. Non ci fosse stata la nuova versione dellapparecchio di SAAB la scelta sarebbe stata probabilmente per un altro tipo (stessa spesa per un numero minore di apparecchi). Meglio così perché 22 apparecchi sono già un compromesso: le vere necessità erano inizialmente per 33 aerei (tre squadriglie).
  10. Grazie per avere pubblicato l'articolo dell'amico direttore del Corriere del Ticino Giancarlo Dillena (solitamente molto misurato). Dà l'idea del pensiero medio svizzero: ma la situazione è questa e le relazioni con parte degli Stati confinanti sono mediocri. Colpa nostra? Non mi pare.
  11. Da qualche anno il mio Paese è "aggredito" per le note situazioni fiscali, ultimo in ordine di tempo il presidente Sarkozy. Come volete che si acquisti Francia o altri Paesi vicini? Ricchi sì, co..., no! La soluzione SAAB Gripen, motivata soprattutto da motivi finanziari, ha risolto tutto. La Svezia è un Paese neutro, parte "marginale" dell' EU (fuori della zona euro), discreto e "gentile". Cosa c'è di meglio? Scrivo queste cose qui dal 2007, adesso si leggono un po' dappertutto su giornali e riviste svizzere. Se proprio si devono comperare nuovi aerei da combattimento la soluzione svedese "premia" un Paese amico, cosa che si dice o si legge un po' dappertutto. Io capisco che qui si prediligono discussioni tecniche ma credo si debba comprendere che per affari di questo tipo l'aspetto politico-finanziario è determinante, vedi Brasile, India, EAU. "Lobby" aeronautica. Ho calcato un po' la mano: innanzitutto i parlamentari svizzeri non sono professionisti e ognuno mantiene il proprio mestiere. Fra essi non sono pochi i piloti civili, militari o quelli che lavorano in enti legati all'aviazione. Altri sono coinvolti per interesse o passione personale. Da un punto di vista esclusivamente tecnico militare l'ente che ha eseguito la valutazione (Armasuisse) e i piloti avrebbero preferito il Rafale (che ha vinto la competizione). Il Dipartimento della Difesa e il Governo hanno scelto il Gripen. Si tratta ora di convincere commissioni per la sicurezza nazionale e il plenum assembleare della bontà della scelta e non sarà cosa da poco. In ogni caso gli altri due tipi sono ormai esclusi, le offerte scadono infatti definitivamente il 31 dicembre prossimo.
  12. Occorre poi ricordarsi che la versione del Gripen in questione è quella denominata E/F, in pratica il concretamento in serie dell'apparecchio denominato "NG" provato in India e in Brasile. Anche se il modello rimarrà "svedese" la nuova versione sarà il risultato di una sorta di coproduzione fra SAAB e RUAG. Da qui l'interesse industriale della scelta che prevede una cooperazione spinta fra il costruttore di Linköping e l'azienda di stato svizzera, strutture industriali di dimensioni simili. A proposito di Gripen E/F da segnalare l'acquisto, annunciato pochi giorni fa, di 10 esemplari da parte della Flygvapnet svedese, evidentemente come conseguenza della scelta svizzera. E' chiaro che l'aspetto extra tecnico svolgerà un ruolo importante. Un acquisto dalla Svezia appare (lo si leggeva anche stamattina su quotidiani CH) più gradito a politici (di ogni tendenza) sgradevolmente impressionati dagli attacchi alla Confederazione da parte di Paesi confinanti. In Parlamento l'argomento, nei prossimi mesi, sarà molto appariscente anche perché la lobby aeronautica è molto importante nelle due Camere federali: si parla di un centinanio di deputati su 246!
  13. Più che "eccessivi" sono notoriamente "elevati". Poi si citano sempre i soliti 10 miliardi di USD per l'affare indiano... L'affare con la Svizzera (Rafale o Typhoon) sarebbe costato alla Confederazione probabilmente 5 miliardi di USD per 22 aerei. L'india per 126 apparecchi (mi pare) fa... Non sono bruscolini. Quanto ai russi: ai tempi dell'Hornet per la CH il costo unitario di un corrispondente jet russo sarebbe stato di solo 1/4 (un quarto!!!) rispetto alla fattura americana. Bisognava credere al prodotto e al dopo acquisto. Adesso non so com'è la qualità del prodotto, mi pare non ispiri ancora molta fiducia... Ma in India forse è vendibile anche per gli stretti rapporti (anche politici) del passato.
  14. Referendum?... Se il Programma d'armamento 2012 e il relativo finanziamento vengono approvati dalle due camere vi sarà o un referendum facoltativo o un'iniziativa popolare per vietare acquisti del genere fino al 2025 con votazione popolare nel 2013.
  15. Ognuno la pensi come vuole. Il "problema" è finanziario prima che tecnico. Il Rafale ha vinto la competizione tecnica ma non quella "finanziaria". Non è gratis nemmeno il Gripen. La realtà è che in un Paese che vive di certezze l'aereo svedese "appare" (in molti ambienti) insufficiente, con caratteristiche che potrebbero essergli fatali al momento del dibattito parlamentare. Al no (di principio) della sinistra si potrebbe aggiungere il no della destra che potrebbe desiderare qualcosa di più. Interessante sarà interpretare i primi sondaggi che saranno effettuati sull'argomento.
  16. Per ora si tratta di una scelta del Governo federale e basta. L'offerta di SAAB è di 3,1 miliardi di CHF per 22 aerei ma qui, evidentemente, non si può stabilire un serio prezzo unitario perché nella cifra sono comprese molte cose secondo le indicazioni svizzere. Il prossimo anno inizieranno le trattative fra Armasuisse (per la Confederazione) e SAAB per stabilire i dettagli dell'operazione, soprattutto su un acquisto diluito nel tempo. Importante la ricaduta per l'industria svizzera: direttamente, cioè per i Gripen, si parla di 1,7 miliardi. Il maggiore interessato all'operazione è il gruppo RUAG che appartiene per il 100% alla Confederazione/Dipartimento della Difesa che incasserebbe mezzo miliardo solo per il montaggio finale. L'aspetto principale del tutto però è la cooperazione sul medio/lungo termine fra l'industria svedese e quella svizzera. Bilaterale, fra l'altro, è l'attuazione delle versioni E/F, cioè quelle definite genericamente "NG". L'addestramento avanzato sarà con gli ormai collaudati Pilatus PC-21 come avviene da qualche anno per gli Hornet. La scelta, a parte l'aspetto finanziario, è influenzata anche dalle minacce sul Paese... che tendono a zero. Va bene per la Svezia il Gripen,...andrà bene anche per la Svizzera. Il confinante e maggiore Paese d'Europa, la Germania, sta quasi smantellando la Bundeswehr, ...non è proprio il caso che la Svizzera vada controcorrente. Rafale e Typhoon sono apparecchi nati in altri tempi, con altre esigenze e ambizioni, con costi attualmente impossibili. Per la CH si vedrà se la proposta del Gripen andrà a buon fine..., appare chiaro che l'apparecchio è sufficiente ma è inferiore all' Hornet che ha già subito upgrade miliardari. L'esame dei due rami del Parlamento fra un anno e il parere popolare nel 2014. Un'osservazione però. in Svizzera il parere sarà su uno stanziamento di xy miliardi per un'operazione di politica militare, una questione di principio dunque. Si saprà che l'oggetto in questione è il Gripen ma sarà un aspetto secondario.
  17. Nei documenti "confidenziali" figurava più o meno che il Gripen è inferiore in tutto rispetto all'Hornet. In più nemmeno i due candidati maggiori avrebbero fatto stravedere, quanto a prestazioni, rispetto all'F-18 (di una generazione inferiore). Vabbè, si tratta di interpretazioni giornalistiche di un paio di affermazioni su migliaia di documenti. La preoccupazione delle Forze aeree (pro Rafale) è però che si tratta di un acquisto definitivo..., quindi dopo l' F-5 ... il Gripen, dopo l'Hornet ... il Gripen ancora per i prossimi 30/40 anni. Un pasticcio iniziale che si spera vada a finire in niente. In ogni caso è da sottolineare il fatto che l'acquisto dei Gripen è ancora molto lontano. Negli anni 80 l' Hornet l'aveva spuntata (indirettamente) con il 58% dei voti del popolo..., nel 2013/14 vedremo.
  18. Boeing aveva rinunciato nel 2008 in quanto non si riteneva pronta a una valutazione in Svizzera (solo negli USA) con il Superhornet. Avrebbe partecipato in caso di nuova gara nel 2015 o dopo. E' chiaro che la partecipazione del Superhornet avrebbe dato una possibilità di scelta in linea con l'attuale flotta.
  19. Guarda che la Svizzera (militare) non è mai stata cliente di SAAB...Oppure ho capito male? Gripen (Grifone): per ora è solo una scelta. E' già scattata una polemica circa le sue capacità: la scelta è un chiaro passo indietro per le Forze aeree svizzere, l'aereo svedese è chiaramente inferiore agli attuali Hornet. Si ritiene però che, per gli attuali compiti di polizia aerea, basti certamente. Interessante poi il coinvolgimento dell'industria svizzera per concretare la versione scelta (E/F) che esiste solo sulla carta. Altri apparecchi: il Rafale ha vinto la competizione (vittoria che non verrà ufficializzata però), il Typhoon praticamente è rimasto inserito nella competizione solo per motivi "politici": i suoi costi ritenuti fuori misura, ma non vi sono e non saranno pubblicate cifre.
  20. Eh si, ieri pochi avrebbero scommesso sul Gripen. La decisione è principalmente di carattere finanziario e, da questo punto di vista, assolutamente logica. Ventidue Gripen costano (si dice) almeno il 25% in meno di Rafale o Typhoon senza contare le minori spese di gestione date in parte dal fatto che è un monomotore...Motore poi che è lo stesso di quelli dell'F-18. Da oggi, in Svizzera, ognuno avrà da dire la sua, tutti si improvviseranno esperti di aerei da combattimento (...come in Italia di calcio). E' anche divertente sotto certi aspetti. Il Gripen, ha detto il ministro Maurer, non è al vertice fra gli apparecchi della sua generazione ma ha, per la Svizzera, un ottimo rapporto costo/prestazioni. Ci rendiamo conto nella Confederazione che le Forze aeree fanno un passo indietro con questa scelta: il Gripen è inferiore all'attuale Hornet (versione C/D), ci si adatterà. Per i compiti di polizia aerea attuali è senz'altro più che sufficiente. Per ora, però, è solo una scelta: nell'autunno prossimo vi sarà l'esame del Parlamento , poi quello del popolo. Primi Gripen in Svizzera nel 2015 con costruzione (montaggio finale) a Emmen (canton Lucerna) nelle officine di RUAG. Si tratterà delle versioni E/F cioè quelle definite genericamente NG. Un fatto, quest'ultimo, che ha già generato perplessità: la versione, infatti, esiste solo sulla carta. Risultati valutazione: non verranno resi noti ufficialmente (in pratica un comprensibile veto dei costruttori). Armasuisse ha però detto a più riprese che il vincitore è stato il Rafale. Una magra consolazione per Dassault che si trova sempre a zero ordini dall'estero e chiusura della produzione nel (mi pare) 2018. Poi per il costruttore francese nessun nuovo aereo per 25/30 anni, solo droni di nuova generazione sulle linee produttive. E' il problema dell' "invendibilità" (per motivi di prezzo) di un prodotto rimane, anzi è sempre più evidente. Non vi sono più decine di Stati potenziali acquirenti come ai tempi dei Mirage III/V/2000. Ma è passato mezzo secolo!
  21. La comunicazione ufficiale da parte del consigliere federale MAURER è avvenuta poco fa durante una lunga conferenza stampa. L'offerta è di 3,1 miliardi di CHF per 22 aerei della versione E/F (NG non ancora esistente). Costruzione a Emmen (RUAG) sottoforma di montaggio finale (con parti costruite in CH). Nell'ambito della valutazione si è esaminato l'eventuale acquisto di Hornet (C/D) di seconda mano ma non ne esistono. Ancora troppo presto per optare per aerei senza pilota. Prime consegne nel 2015. L'esame parlamentare è previsto già per l'autunno 2012. Sul sito seguenze è possibile vedere la conferenza stampa www.tv.admin.ch
  22. La notizia non è ancora ufficiale ma c'è già su vari siti...Il Consiglio federale, riunito stamattina, ha scelto il... G R I P E N
  23. Decisione oramai imminente per la scelta del nuovo aereo. Potrebbe essere mercoledì 30 novembre o mercoledì 7 dicembre. In pratica si tratta di comunicare: 1° il vincitore della valutazione del 2008, 2° la scelta del tipo di apparecchio in base anche all'offerta. Ufficialmente il ministro della Didesa Maurer ha già detto che 22 Gripen costerebbero ca. 3 miliardi di CHF, 22 Rafale o Typhoon 4 o più miliardi di CHF. Il resto che si è detto è basato su indiscrezioni, quindi è meglio andare cauti: il Rafale sarebbe arrivato primo e, in ogni caso, preferito da tutti i piloti svizzeri che l' hanno provato. Una scelta non significa però necessariamente acquisto in quanto vi sarà l'esame dei due rami del Parlamento e, successivamente, la quasi certa consultazione popolare. In caso di acquisto un paio (penso) di apparecchi sarebbero forniti dal costruttore, il resto costruiti in Svizzera.
  24. Ma che bella discussione. Una risposta però. L'M311 è stato in competizione, per almeno due volte, assieme al PC-21. Perché non è mai stato scelto? E qui torniamo a parlare dell'aereo italiano. Non vale abbastanza, è troppo caro, oppure manca di un'adeguata promozione?.... Che manchi di sostegno "ufficiale" mi pare evidente.
  25. Sul sito del Dipartimento della difesa svizzero c'è un articolo sul BL 64 ("Bloodhound") anche in italiano. www.vbs.ch
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