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Leviathan

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  1. Oggi ricorre il 45° anniversario del disastro del Vajont. Forse non tutti conoscono questa triste vicenda, ed è per questo motivo che voglio renderla nota a chi non ne sa praticamente nulla e rinfrescare la memoria di quanti l’hanno vissuta da spettatori. Negli anni fra il 1956 e il 1960, nella valle del torrente Vajont, proprio sopra al paese di Longarone (BL), viene costruita la diga più grande del mondo: la diga del Vajont. Un colosso alto 264.60 metri (a quota 725.50 metri sul livello del mare). La costruzione dello sbarramento avviene mediante progetti e varianti, con preventivo inizio dei lavori nonostante le autorizzazioni non fossero ancora state rilasciate dagli enti preposti. [per approfondimenti consultare il sito www.vajont.net] Le acque del torrente vengono quindi trattenute per un primo invaso sperimentale: il bacino creatosi viene riempito di acqua fino a quota 595 metri s.l.m., ma in concomitanza con l’invaso, nel marzo del 1960, si verifica una piccola frana che si stacca dalla parete del Monte Toc. Le indagini geologiche e le perizie già da tempo effettuate, mettono in luce delle caratteristiche geologiche della valle che vanno nettamente in contrasto con la presenza del bacino e della diga che si stava creando. Studi e indagini geologiche dell’ing.Edoardo Semenza (figlio dell’ing.Carlo Semenza, progettista dell’opera), evidenziano come un’antica frana preistorica interessante il monte Toc, potrebbe essere riattivata dalla presenza dell’acqua nel bacino del Vajont, tanto più se il piano di slittamento della presunta frana fosso obliquo. Queste verità fanno male alla SADE, le ipotesi di Edoardo Semenza sono a loro avviso troppo “catastrofiche” (soprattutto per i loro affari). Ma il 4 novembre del ‘60, una frana di 700.000 metri cubi di roccia si stacca dalla parete del Toc e cade nel bacino e contemporaneamente a questo evento compare, sulle pendici del monte Toc sul versante sinistro della valle, una fessura lunga 2500 metri a forma di “M” e con larghezza che aumenta giorno dopo giorno. Gli anni fra il 1960 e il 1963 trascorrono fra preoccupazione degli abitanti della valle e ulteriori indagini ed esperimenti. Molto importante e significativo quello commissionato dalla SADE al CIM (Centro Modelli Idraulici di Nove di Fadalto -Vittorio Veneto) che prevedeva la realizzazione di un modello del bacino del Vajont e della diga in scala 1:200, al fine di valutare l’entità di onde provocate da eventuali frane che si fossero verificate dentro al bacino. I proff. Ghetti e Marzolo, docenti universitari, sotto il finanziamento e il controllo dell’ufficio studi della società SADE, furono coloro che operarono al Centro Modelli Idraulici. La relazione redatta a seguito dell’esperimento sul modello, fra l’altro molto approssimativo, precisava in ultima battuta che «Già la quota 700 m. s.m. può considerarsi di assoluta sicurezza nei riguardi anche del più catastrofico prevedibile evento di frana. Sarà comunque opportuno, nel previsto prosieguo della ricerca, esaminare sul modello convenientemente prolungato gli effetti nell’alveo del Vajont ed alla confluenza nel Piave del passaggio di onde di piena di entità pari a quella sopra indicata per i possibili sfiori sulla diga» La relazione del prof.Ghetti non venne trasmessa agli organi di controllo. Le scosse di terremoto divengono più frequenti soprattutto in corrispondenza degli invasi e degli svasi del bacino. Siamo a settembre del 1963, quando sul Toc si apre una nuova fessura; si notano inclinazioni degli alberi, avvallamenti della strada di circonvallazione e l’accentuarsi della lunga fessurazione a forma di M che attraversa la montagna per 2 chilometri… Continue piccole frane, avvallamenti, cedimenti, rotolamento di sassi, si sentono crepitii provenienti dalle viscere della montagna… La giornalista Tina Merlin, dell’Unità, si fa carico di contrastare lo strapotere della SADE combattendo delle grandi battaglie a favore dei valligiani. Gli articoli sul quotidiano si succedono con frequenza e lei si fa portavoce proprio della povera gente che non ha il potere di opporsi alle prepotenze della SADE passata negli ultimi anni sotto l’ENEL, quindi sotto lo stato. Ecco cosa avvenne in quella terribile notte: Era la sera del 9 Ottobre 1963 e alle ore 22.39 una frana compatta di oltre 260 milioni di metri cubi di roccia e terra precipitò nel sottostante lago artificiale, provocando un’enorme nuvola bianca, una massa di acqua in movimento alta 100 metri che si divise in due ondate: la prima ondata si diresse verso l’interno della vallata perdendo di potenza e risparmiando per un soffio l’abitato di Erto, tuttavia non diede scampo ai paesini posti proprio sulle rive del lago. In un attimo vennero cancellate le frazioni di Frasègn, Le Spesse, Cristo, Pineda, Ceva, Prada, Marzana e San Martino. La seconda ondata si riversò verso la valle del Piave, dopo essere velocemente risalita proprio di fronte alla frana impattando sulla parete rocciosa proprio al di sotto dell’abitato di Casso e investendo, senza grosse conseguenze, le case più basse del paese. Proseguì la sua corsa oltre lo sbarramento artificiale sradicando letteralmente il coronamento della diga e la palazzina di due piani di controllo della diga, piombando verso la vallata sottostante. La quantità di acqua e detriti stimata in 50 milioni di metri cubi, si incanalò velocemente nella stretta gola del Vajont acquistando sempre più potenza, giungendo allo sbocco della valle con un’altezza di 70 metri. Poco prima che la terribile ondata si infrangesse su Longarone, il forte vento causato dallo spostamento della massa, portò con se per sospensione una nuvola nebulizzata di goccioline e fu proprio in quel momento, che nella gente del luogo si materializzò l’incubo che per anni era solo un’ipotesi catastrofica: quello che non doveva succedere era accaduto veramente… Longarone venne completamente distrutta, così come le località di Rivalta, Pirago, Faè e Villanova nel comune di Longarone, Codissago nel comune di Castellavazzo. Il giorno dopo si notò come l’impatto dell’onda causò una fossa di 40 metri, piena d’acqua, nella quale a distanza di giorni emergevano carcasse di animali, persone e ricordi di una vita. Persero la vita circa 1900 persone: 1450 a Longarone, 109 a Castellavazzo, 158 a Erto e Casso e 200 persone originarie di altri comuni, di cui la maggior parte lavoratori e tecnici della diga con le rispettive famiglie Il dopo Vajont Riporto un breve stralcio reperito dal sito sopravvissutivajont.org: “C’è un Vajont che mai nessuno ha raccontato. Non riguarda la spaventosa notte di 39 anni fa. Non riguarda nemmeno l’avidità umana, l’imperizia, la criminale leggerezza con la quale vennero ignorati gli inequivocabili avvertimenti lanciati per anni dalla natura violentata dagli uomini. E’ il Vajont del dopo. Dopo che dal monte Toc, corroso alla base da un progetto che soltanto in nome del buonsenso non si sarebbe mai dovuto realizzare, si staccò la gigantesca frana. Dopo che la maledetta onda si abbatté su Longarone e le sue frazioni, su Castellavazzo, su Erto e Casso, rubando la vita a 1.917 esseri umani. Dopo che tutto quello che poteva e doveva essere fatto per evitare la “strage di stato” non fu fatto. E’ la storia di come lo stato si comportò con i superstiti, quelli che per un imponderabile gioco del destino, non erano a casa con i propri familiari, spazzati via dall’acqua. E’ la storia di come lo stato riuscì a fare un business anche della disgrazia, di come in nome del Vajont venne pianificato lo sviluppo industriale di tutto il Triveneto, di come si fecero leggi per elargire miliardi (dell’epoca e attuali) ad aziende e privati che non avevano perso nulla nella disgrazia. Di come invece si trovarono cavilli legali per liquidare con quattro soldi chi aveva perso tutto, casa, affetti e persino ricordi. E’ la storia di come gli stessi meccanismi che avevano portato alla tragedia si riproposero nel dopo, umiliando i deboli e le vittime, favorendo chi, non avendo morti da piangere, poteva farsi avanti per reclamare la sua fetta di torta….”[leggi tutto] 45 anni fa si consumava in Italia una delle più grandi catastrofi mai accadute. Le responsabilità sono da ricondurre all’uomo e alla sua voglia di potere. La valle del Vajont non era adatta a contenere un bacino, soprattutto di quelle dimensioni. La SADE e lo stato hanno commesso il grave errore di SOTTOVALUTARE VOLONTARIAMENTE la reale situazione e solamente negli ultimi giorni e attimi prima del disastro hanno dovuto accettare la realtà che non si sarebbe potuto tornare indietro. I segnali erano chiari ed evidenti, le indagini dell’ing. Edoardo Semenza mettevano in guardia sul pericolo effettivo che sarebbe potuto divenire catastrofe. Il Vajont deve servire da “tragico esempio” all’attuale classe politica, di come non si debbano anteporre gli interessi personali a quelli della comunità, soprattutto se si tratta di vite umane. PER NON DIMENTICARE…
  2. noi italiano soffriamo tutto e più di tutti nella UE ma è tutto meritato Domani ci sono due ore di sciopero per turno, spero in qualche sciopero ad oltranza perchè fa davvero schifo questa storia
  3. per una volta io e berlusconi siamo d'accordo
  4. per i miei idoli posto quyesta notizia... http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni...putin.html Il senatore del Pdl attacca l'atteggiamento del premier sulla Russia "Il Cavaliere ha paragonato il presidente georgiano a Saddam" Paolo Guzzanti contro Berlusconi "E' amico di Putin, mi fa vomitare"
  5. oggi annozero parlerà della crisi finanziaria
  6. Leviathan

    Guerra di Corea

    davvero ottimo gallard tornoa casa e ci studio su
  7. forse è ot, ma sulle spese militari è vera questa classifica??
  8. difficile trovare fonti terze, anche se sono schifato dal disinteresse generale visto che riguarda tutti i lavoratori ad esempio la CGIL lancia questi volantini nelle fabbriche: http://www.cgil.it/nuovoportale/Banner/081...nfindustria.pdf è un pdf qui invece c'è il documentanto unitario di proposta avanzata da CISL CGIL UIL http://www.cisl.it/sito.nsf/Documenti/718A...ontrattuale.pdf la CGIL è la più critica alla proposta di confindustria la proposta di confindustria non la trovo
  9. che ne pensate? viste le proposte dei sindacati e confindustria quasi è meglio il sistema attuale edit FIOM CGIL dichiara due ore di sciopero venerdi si accusa confindustria di distruggere il sistema di diritti e di abbassare ulteriormente le paghe
  10. NASHVILLE - Novanta minuti di duello serrato sull'economia e la politica estera, senza mai arretrare di un centimetro. A quattro settimane dalle elezioni Barack Obama e John McCain hanno usato tutto il tempo del secondo dibattito televisivo per attaccarsi a vicenda e indicare l'avversario come responsabile della crisi finanziaria che ha colpito l'America, ma non ci sono stati i temuti colpi bassi, nessuno ha rispolverato le vecchie accuse del passato. La formula del faccia a faccia prevedeva ieri sera una serie di domande dal pubblico seduto nell'aula magna della Belmont University, a Nashville in Tennessee, e dagli spettatori che le hanno mandate via internet da casa: ne sono arrivate ben sei milioni ed è emersa un'unica grande preoccupazione: la recessione. Tutti vogliono sapere cosa faranno i due candidati per aggiustare l'America e restituire speranza nel futuro. Obama ha sottolineato che la colpa della crisi è delle politiche fallimentari di Bush e McCain e della totale mancanza di regole e ha promesso che taglierà le tasse al ceto medio per rilanciare i consumi. McCain ha regalato la maggior sorpresa della serata annunciando che darà ordine al Tesoro di comprare tutti i mutui in sofferenza e di rinegoziarli con i proprietari della case agli attuali valori, per frenare la caduta del mercato immobiliare e stabilizzare i prezzi. La proposta del repubblicano prevederebbe un nuovo grande intervento pubblico, dedicato questa volta non alle banche ma ai privati cittadini in difficoltà. Una rivoluzione per un candidato che fino a poco tempo fa sosteneva che non erano da aiutare coloro che rischiavano la bancarotta o il pignoramento della casa "perché avevano fatto il passo più lungo della gamba". Il ritornello della serata è stato lo scambio di accuse sulle tasse: secondo McCain Obama le alzerà non solo ai più ricchi ma anche ai piccoli commercianti; per il giovane senatore nero invece il repubblicano continuerà a tagliarle alle grandi multinazionali che portano il lavoro all'estero e ai manager che hanno creato il disastro di Wall Street. In una serata completamente diversa dalla prima - questa volta i due candidati non stavano fermi dietro il leggio ma si alzavano per rispondere, camminavano per la sala, si indicavano a vicenda e interagivano con il pubblico - Obama è apparso più sciolto e brillante, mentre McCain sembrava più nervoso e costretto a rincorrere. Per risolvere la crisi hanno detto entrambi che l'uomo giusto come futuro ministro del Tesoro potrebbe essere il miliardario Warren Buffett, l'uomo più ricco del mondo, che attualmente è un consigliere e un supporter di Obama. Ma McCain, con un altro colpo a sorpresa, ha anche fatto il nome di Meg Whitman, la ex presidente del sito internet di vendite all'asta eBay. D'accordo anche sul fatto che gli investimenti dovranno essere fatti prima di tutto in campo energetico, non solo per motivi ambientali ma perché così si creeranno milioni di nuovi posti di lavoro. Obama ha detto che entro dieci anni gli Stati Uniti dovranno rendersi indipendenti dal petrolio del Medio Oriente e ha ricordato che John Kennedy si era dato la stessa scadenza per portare l'uomo sulla luna, un'imporesa che appariva ben più difficile. Dopo oltre un'ora è arrivata la prima domanda di politica estera e John McCain l'ha sfruttata per sostenere che Obama non capisce nulla della materia "come ha dimostrato sull'Iraq, nel caso dell'invasione della Georgia o per la sua idea di attaccare il Pakistan". "Se in Iraq avessimo fatto come diceva lui - ha sottolineato - le nostre truppe sarebbero tornate sconfitte, invece io le riporterò a casa vincenti". "È vero non capisco - gli ha replicato al volo Obama -, infatti ancora non capisco perché abbiamo invaso l'Iraq quando i terroristi dell'11 settembre si nascondevano altrove. La guerra in Iraq ci costa 10 miliardi di dollari al mese e non abbiamo mai sconfitto il terrorismo. Per il futuro uccidere Osama bin Laden e schiacciare Al Qaeda devono essere la priorità". Per tornare a concentrarsi sull'Afghanistan Obama ha ribadito l'intenzione di ridurre in tempi brevi la presenza militare in Iraq. Alla fine entrambi si sono detti favorevoli ad un inasprimento delle sanzioni all'Iran. "Gli Stati Uniti - ha concluso McCain - faranno tutto quanto in loro potere per impedire a Teheran di dotarsi di un'arma nucleare, perché non possiamo permettere un secondo Olocausto". Per Obama il pericolo non è solo la minaccia ad Israele ma anche "la possibilità che un ordigno nucleare possa cadere nelle mani dei terroristi". Cordiale stretta di mano all'inizio, gelo alla fine, con un unica scivolata di stile, quando McCain ha chiamato Obama: "Quello lì". Prossimo appuntamento il duello finale di mercoledì prossimo. Si parlerà soltanto di economia. http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/e...ndo-duello.html
  11. un attimo, dominus posto la notizia poco prima che la notai io sul sito di repubblica (prima testata online a dare la notizia verso le 15.30) e la news diceva di un falcon USA costretto ad atterrare in iran non ci specificava che aereo era (falcon F-16 o falcon da trasporto?) ne tantomeno quanti erano nell'equipaggio la prima cosa che viene in mente è: F-16 la colpa non è degli utenti del forum EDIT anche se era un aereo da trasporto e stato intercettato facilmente gli iraniani riescono a garantire scamble con aerei pronti al decollo immediato 24H su 24H?
  12. sono convinto sia una bufala... se fosse vero non credo che gli iraniani rilasciassero subito gli ufficiale ma avessero fatto un tira e molla come ha fatto la cina con l'equipaggio dell'aereo spia USA verso il 2000
  13. smentita usa in arrivo: IRAN: PENTAGONO, NESSUN AEREO USA COSTRETTO AD ATTERRAGGIO (ASCA-AFP) - Washington, 7 ott - Gli Stati Uniti hanno informato di non aver ricevuto alcun rapporto riguardante la scomparsa di un aereo militare in Iran. Lo ha affermato il portavoce del Pentagono, colonnello Patrick Ryder. Stando alle dichiarazioni del portavoce, nessun aereo dell'aviazione americana sarebbe stato quindi costretto all'atterraggio dai caccia iraniani. ''Secondo il centro di operazioni aeree combinate, nessuno dei nostri aerei nella regione manca all'appello e non abbiamo ricevuto rapporti riguardo ad atterraggi in Iran'', ha detto il colonnello. La notizia era stata diffusa dall'agenzia di stampa Fars, che aveva riferito come un aereo da guerra Usa aveva violato lo spazio aereo iraniano e costretto all'atterraggio dai caccia dell'aviazione di Teheran. http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=...D%20ATTERRAGGIO
  14. ah si? non è la prima volta che il corriere della sera sbaglia: mesi fa pubblico una ricerca dove Bush aveva il QI più basso nella storia dei presidenti USA la ricerca era una bufala di una testata on line francese, se non erro. la testata francese (se era francese, non ricordo) si scuso mentre il corriere non pubblico la smentita
  15. S&P taglia il rating dello stato del nord europa Islanda: crolla la corona, la Russia presta 4 miliardi di euro alla banca centrale La divisa islandese cede il 35% sulla moneta unica e viene svalutata. Nazionalizzata la Landsbanki, la seconda del Paese MILANO - Nell'ambito della crisi finanziaria c'è un Paese che sta anadando letteralmente a fondo: l'Islanda. E che rischia di finire sotto l'orbita russa. Dopo che lunedì il governo aveva annunciato di essere pronto a nazionalizzare tutte le banche sull'orlo del fallimento e la corona islandese aveva perso il 20% nei confronti dell'euro, le autorità islandesi hanno oggi messo in amministrazione controllata e posto sotto il controllo pubblico la Landsbanki, la seconda banca del Paese, per assicurarne l'operatività. La banca centrale islandese ha comunicato che la Russia concederà al Paese un prestito da 4 miliardi di euro. CROLLA LA CORONA ISLANDESE - A seguito della notizia su Landsbanki e al taglio del rating dello Stato da parte di S&P (di due livelli da A- a BBB) la corona islandese ha perso un ulteriore 35% contro l'euro per poi ridurre la flessione alla notizia del prestito russo. Intanto il fondo d'investimento islandese Exista ha annunciato la cessione per 1,41 miliardi di euro della propria partecipazione del 20% nell'assicurazione finlandese Sampo «ritenendo prudente ridurre l'esposizione sui mercati finanziari». SVALUTATA LA CORONA - La banca centrale islandese ha reso nota l'intenzione di agganciare le oscillazioni della valuta locale, la corona, a un paniere di valute a un livello di 131 corone per euro. La decisone ha effetto immediato. http://www.corriere.it/economia/08_ottobre...44f02aabc.shtml
  16. http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/e...-sondaggio.html se siete appassionati stasera il dibattito faccia a faccia dei due Obama in testa, per McCain l'eredità di Bush lo sta danneggiando, aveva riguadagnato punti con la crisi scaturita dall'aggressione georgiana nel caucaso, ma il peggioramento delle finanze USA stanno ora aiutando Obama
  17. le misure ipotizzate dai governi UE non ti piacciono?
  18. Individuati gli ultras più violenti che provocarono incidenti durante la protesta dello scorso gennaio contro la riapertura della discarica. Coinvolti anche due politici locali Rifiuti, per gli scontri a Pianura oltre trenta arresti a Napoli http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni...anura.html
  19. si mette male: - le banche stanno iniziando a chiedere ai propri debitori di rientrare, - unicredit rivuole dalla banca di Roma ben 130 milioni di euro o la cessione della società... - i risparmiatori iniziano ad avere paura e vendono azioni (che come sapete calano di valore) in pratica questi sono i primi effetti della crisi in europa si fanno dichiarazioni dove i correntisti ecc...
  20. Leviathan

    Nisei

    conoscevo questa triste storia nel film "il processo di Nobimberga" Goering chiese ad un soldato USA che si era dichiarato ebreo: "ma perchè voi che avete fatto con i giapponesi americani? non li avete chiusi nei lager anche voi?" lui rispose: "noi abbiamo sbagliato, ma non li amazzavamo" ma erano solo campi di prigionia o i prigionieri veniva uccisi?
  21. se i cinesi impongono sanzioni agli USA potrebbero fare davvero male in un momento del genere e non solo smetterli di comprare titoli di stato, ma può arrivare persino a confiscare proprietà di ditte statunitensi in territorio cinese o riconoscere ossezzia del sud e acbasia
  22. taiwan non è riconosciuta dall'ONU tipo Hong Kong?
  23. sul punto 2 pensa sia legittimo in quanto ... "legittima difesa" e qui include anche la presa di Poti un nodo strategico indispensabile per respingere l'aggressione georgiana lontana dall'ossezzia Presa Poti i georgiani si sono dovuti ritirare tante che, il loro obbiettivo, rimase la difesa della capitale (e sappiamo tutti che se un esercito ha come obbiettivo la difesa della capitale a livello militare sta perdendo lo scontro)
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