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Thunderalex

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  1. Infatti, se leggeste i post, avevo esordito dicendo che l'unica colpa dei poveri birmani è di non avere petrolio e di non essere terroristi, quindi nessuno se ne f**te del loro regime sanguinario e non si fa nulla per destabilizzarlo in nome di quei più alti ideali che vengono sempre sbandierati quando si va alla guerra per soldi.
  2. Non parlavo di aiuti ma della "famosa" esportazione della democrazia... Ha senso, ha senso...
  3. La Mistral è arrivata la notte scorsa a sud del delta dell'Irrawaddy, la zona della Birmania investita maggiormente dalla furia del ciclone Nargis. Ma l'imponente nve della Marine Nationale, carica di aiuti umanitari per le vittime del ciclone, resta bloccata al largo. Temendo una invasione militare francese (!), la giunta al potere in Birmania rifiuta l'ingresso della BPC (LHD) dentro le acque territoriali del paese. In attesa che dell'esito degli estenuanti negoziati tra le autorità francesi e i militari birmani, la Mistral resta al limite delle acque internazionali, oltre le 12 miglia nautiche. La nave è in grado di assicurare la prima sopravvivenza di 100.000 persone per due settimane e offrire riparo a terra ad almeno 60.000 disastrati. La sfortuna degli abitanti della Birmania è di non avere il petrolio e di non essere terroristi, quindi i poliziotti del mondo non muoveranno mai un dito per rovesciare questo regime disumano. L'altra conseguenza, mancando le grinfie americane sul paese, è che i pacifisti dormono... ma non davanti alle ambasciate birmane, o passeggiano, ma non in piazza contro il regime. Puah!
  4. Certo la competenza specifica sulla politica italiana in Libano non è proprio di La Russa. Intervista a Frattini: Come giudicate il lavoro di Unifil? "I nostri amici israeliani dicono che l’obiettivo del disarmo totale di Hezbollah non è stato raggiunto. Unifil non disarma Hezbollah perché non ha mandato, e non lo fanno le forze di sicurezza libanesi perché non ne hanno la forza: secondo me adesso occorre consolidare il governo, dar vita a un governo di unità nazionale prima di discutere eventualmente del mandato di Unifil." Mi pare che da tutte le parti si continui a menar il can per l'aia.
  5. Certo mi rode consegnare lo scudetto all'Inter visto che oltre che catanese sono di fede rossonera... Per La Russa è facile: è di Paternò e prenderebbe due piccioni con una fava. Tornando IT: 'Se la Nato chiedera' all'Italia maggiore impegno in Afghanistan, il governo valutera'. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ospite di 'Porta a Porta'. "Il nostro compito da raggiungere - ha spiegato - e' la ricostruzione dell'Afghanistan. Se per raggiungere questo obiettivo ci chiedessero maggiore impegno, avremmo il dovere di valutare che impegno ci chiedono. Quando si trattera' di valutarlo lo faremo senza preconcetti: non c'e' un no preconcetto, non c'e' un si' preconcetto". Quanto al Libano La Russa ha tranquillizzato: "Non vi e' nessun cresciuto allarme in Libano, nella zona di pertinenza dell'Italia, nel sud del Libano. Non c'e' niente di diverso da un mese, due mesi fa. Parlare di regole di ingaggio da modificare quindi e' inutile e puo' essere anche dannoso perche' puo' indurre Hezbollah ad una maggiore tensione senza giustificazione ed accrescere il pericolo. Quindi non cambieremo le regole d'ingaggio".
  6. Nonostante questa pecca, si vocifera stia meditando di proporre un rafforzamento del contingente in Afghanistan. Ma non si starà montando la testa?
  7. Prova a chiamare un nero di sinistra "negro comunista" e vedrai che succede!
  8. Senza entrare nel merito... Se RN e MM fossero pari a livello europeo dovrebbero esserlo anche a livello mondiale, no?
  9. Il neo ministro della Difesa, Ignazio La Russa, con una nota interviene sulla querelle che interessa gli arsenali della Marina Militare, in particolare lo stabilimento di Taranto del quale alcune strutture sono indisponibili per le attività manutentive a causa di provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Il ministro L a Russa nella sua nota ha confermato "la valenza strategica degli Arsenali della Marina Militare ai fini della sicurezza nazionale, per garantire il buon funzionamento della Flotta e, in particolare, dello Stabilimento di Taranto, parte integrante della più importante base navale italiana". "Il Governo - ha poi detto - intende perseguire una decisa politica di adeguamento dell’intero settore, all’interno della quale garantire il pieno ripristino delle condizioni operative dell’Arsenale di Taranto ove negli anni non si sono realizzate le condizioni per interventi risolutori". Il Ministro La Russa ha poi annunciato di, a tale scopo, aver "anticipato i termini del mandato del Comitato Area Industrie Difesa per presentare le linee d’azione sulle quali confrontarsi con tutti i soggetti interessati per avviare una soluzione definitiva organica per l’intero settore industriale della Difesa". "Nell’immediato, le misure più urgenti per fronteggiare l’emergenza della sospensione delle lavorazioni industriali a Taranto, cui il nuovo Esecutivo ha messo mano con sollecitudine, prevedono - ha poi detto La Russa - di accelerare la prosecuzione del Piano già avviato dalla Marina e, in particolare, degli interventi per la messa a norma di infrastrutture ed impianti, con adeguati finanziamenti ed anche mediante procedure straordinarie e misure normative, in via di definizione". Sull’ipotesi che i lavori su alcune navi della Marina fossero "dirottati" verso altri arsenali, La Spezia e Agusta, a causa dell’impossibilità di realizzarli a Taranto, il Ministro della Difesa ha dichiarato che "con prioritaria attenzione alla salvaguardia occupazionale dei lavoratori e con l’auspicio di poter effettuare gran parte delle medesime a Taranto, ha disposto la limitazione delle ridislocazioni in altre sedi, sospendendo quelle delle unità Espero e De La penne limitando il trasferimento, in via eccezionale, al solo sommergibile Gazzana, che necessita di interventi in bacino di carenaggio". "Per quanto riguarda il Tavolo Istituzionale per Taranto, al quale la Difesa ha partecipato e parteciperà attivamente, particolare attenzione - ha concluso La Russa - verrà assicurata perché in tale contesto possano essere rese disponibili specifiche misure finanziarie per sostenere il piano di risanamento anche nei prossimi anni".
  10. A proposito di NATO e Ucraina... Dal 12 maggio al 10 agosto 2008 la fregata ucraina (classe Krivak III) Hetman Sagaidachniy parteciperà alla operazione Active Endeavour, il contributo marittimo della Nato alla lotta al terrorismo. L'unità ucraina seguirà un programma di integrazione durante il quale sarà installata una rete di comunicazioni con le unità Nato e verrà svolto addestramento in mare. L'ultima fase sarà quella della certificazione che la Hetman Sagaidachniy ha raggiunto gli standard richiesti per operare con le unità navali della Nato. Dopo le corvette Urs Ternopil e Urs Lutsk, la fregata Urs Hetman Sagaidachniy è la terza unità ucraina ad alzare la bandiera Nato e a operare con le unità navali dell'Alleanza contro la comune minaccia del terrorismo dal mare. Questo processo è iniziato con uno scambio di lettere nell'aprile del 2005 tra la Nato e il governo ucraino. Un gruppo di esperti provenienti da comandi alleati ha visitato il quartier generale della Marina ucraina a Sebastopoli lo scorso aprile, per fare il punto sui progressi fatti.
  11. Erano diretti a Qal-et-Tanan, uno sperduto villaggio del distretto di Mushai, i militari italiani colpiti oggi in un attentato in Afghanistan. Scopo della missione: visite veterinarie. Gli italiani si trovavano a bordo di tre mezzi, un BV 206, un Puma e un altro veicolo leggero, quando all'improvviso il Puma é stato investito dall'esplosione di un ordigno posto sul margine della carreggiata ed azionato a distanza. Sul posto sono giunti subito i soccorsi ed un elicottero AB212 della Marina ha proceduto all'evacuazione sanitaria: il primo caporalmaggiore degli alpini Andrea Tomasello è stato trasportato all'ospedale da campo francese di Kabul dove lo stanno operando. Il distretto di Mushai è un luogo molto pericoloso e tristemente noto agli italiani, che lì hanno una base avanzata: é nella valle di Mushai, a una trentina di chilometri a sud da Kabul, che il 26 settembre 2006, nell'ennesimo attentato, morirono i caporal maggiori Giorgio Langella e Vincenzo Cardella. I militari di Italfor, ormai da tempo, hanno cercato di arginare la violenza degli estremisti con delle "offensive umanitarie" condotte in quell'area, proprio come quella di oggi. Attività di ricostruzione e di consegna di aiuti umanitari che, se da un lato sono servite ad acquisire il consenso della popolazione e dei leader locali,dall'altro non hanno evidentemente arginato gli "atti ostili" contro le forze straniere.
  12. Primo intervento di La Russa da MdD: "Da politico ero favorevole ad un cambiamento delle regole di ingaggio per UNIFIL, ora voglio prima avere un quadro più chiaro...". Certo, quando la responsabilità ricade su di te ci vai con i piedi di piombo. Ed intanto sono una quindicina gli italiani evacuati questa mattina dalla parte Ovest di Beirut sotto controllo dei miliziani del movimento sciita Hezbollah, ha reso noto l'ambasciatore d'Italia in Libano affermando che “tutto si è svolto bene, come previsto”. L'intervento è stato realizzato dai carabinieri del Tuscania utilizzando anche mezzi blindati, in collaborazione con l'esercito libanese, come ha spiegato l'ambasciatore Gabriele Checchia. "Dando seguito alle istruzioni ricevute dal ministro degli esteri Franco Frattini tramite l'Unità di crisi della Farnesina, l'ambasciata ha provveduto a raccogliere i connazionali che ne avevano fatto richiesta e a portarli fuori dai quartieri dove si sono verificati gli scontri", ha detto l'ambasciatore. Ora si trovano in ambasciata, ha detto ancora Checchia precisando che tra di essi c'è anche una bimba di quattro anni e che in questo momento si sta provvedendo a individuare le loro esigenze per fornire loro l'assistenza necessaria.
  13. Certo dipende dai vari scenarii. Contro la guerriglia la mitraglietta ma se ci sono minacce alle truppe da parte di singoli mezzi aerei (lo so è improbabile) o veicoli ostili e singoli cecchini da snidare, quella torretta (in TV) sembrava una specie di terminator micidiale. Comunque sul forum si scambiano idee ed opinioni. Mi spiace quando noto una certa ostilità e presupponenza poi non suffragata comunque da ulteriori documenti e/o immagini a favore delle proprie argomentazioni. E' antipatico. Eccoti la faccina
  14. Lascia perdere il giudizio sul politico ma pensiamo oggettivamente al problema sollevato: le condizioni iniziali che hanno reso possibile l'invio di UNIFIL sono radicalmente cambiate. O si cambia missione o si torna a casa. E non possiamo dargli torto.
  15. Mmah... lo vista all'opera su Discovery Science. E' molto versatile, dalla difesa antiaerea allo snidamento di cecchini.
  16. Questo penso sia superiore alla torretta della Oto Melara.
  17. Certo che quando il Paladin sarà dotato di questo mostriciattolo... Missile guidato Excalibur Questo missile intelligente (ma davvero intelligente) viene guidato sul bersaglio da un sofisticato sistema GPS che è in grado di resistere a sollecitazioni pari a 16.000 g (quelle normalmente subite al momento dello sparo di un obice da 155mm sono nell'ordine degli 8.000 g). Il missile nei test effettuati presso Yuma (250.000 dollari a botta) ha colpito bersagli a quasi 41Km con un errore inferiore ai 7 metri, ma non è questo il bello... Sparando con errori simulati fino a 15°, il missile è stato sempre in grado di correggere la sua rotta impattando sul bersaglio con scarti inferiori ai 3 metri!!
  18. Buuuuuuuuuuu! Non concordo quasi mai con leviathan ma DEVE dire quello che pensa come io DEVO poter dire quello che penso.
  19. Si sa come finiscono di solito quelli che "si mettono in mezzo"... accoltellati o sotto ad un autobus. A parte le metafore proprio la descrizione che fai della nostra missone da la misura della sua stupidità.
  20. Il titolare della Farnesina ha anche affrontato il problema delle regole di ingaggio dei militari italiani impiegati nella missione Unifil in Libano, confermando che in questa fase è meglio "non parlare di cambiamento" perché in ogni caso "bisogna chiedere e consultare i nostri militari". Ma io dico: senza più la presenza fisica del governo che ha richiesto la nostra presenza, cosa dovremmo fare ora in Libano?
  21. Thunderalex

    Obice PZH 2000 Vs Obice Paladin

    Più o meno indirettamente questi due obici di ultima generazione si sono "scontrati" su questo forum, senza però entrare nel merito di qual'è il migliore. E allora chi "vince"? Quello tedesco della Krauss-Maffei Wegmann, o quello americano della BAE Systems Land and Armaments? A me sembra che ancora una volta, quando si parla di carri armati e affini i prodotti militari dei Crucchi prevalgano su quelli degli Yankee: il PZH 2000, pur se di gran lunga meno utilizzato sul campo del Paladin, pare sia dotato di maggiori potenzialità in gittata, sia più veloce nel ritmo di fuoco, goda di maggiore autonomia e sia più veloce oltre che tecnologicamente più avanzato. Israele, Kuwait e Taiwan, per ovvi motivi di opportunità politica, hanno scelto il Paladin. Noi, gli Olandesi ed i Greci il PZH 2000. Confrontati con questi due fuoriclasse, il resto degli obici tradizionali appare da Età della Pietra. L'Esercito Italiano ha quindi fatto, come non troppo spesso accade, uno dei suoi migliori investimenti. Qualcuno sa se fu vagliata la possibilità di acquistare il Paladin?
  22. BEIRUT - I miliziani armati del movimento sciita Hezbollah pattugliano in forze Beirut Ovest, di cui hanno preso in gran parte il controllo, costringendo nel corso della notte al ritiro i miliziani filo-governativi. Allo stesso tempo, uomini armati, presumibilmente di Hezbollah e dell'altra fazione sciita Amal, hanno costretto alla chiusura i media della famiglia di Saad Hariri, leader della maggioranza parlamentare. In particolare sono stati ridotti al silenzio l'emittente Tv e il quotidiano al Mustaqbal, 'Futuro', ovvero lo stesso nome del partito di Hariri, e anche l'emittente radio al Sharq, l'Oriente. L'attività del porto di Beirut è stata "sospesa fino a nuovo ordine". MA CHE CI STIAMO A FARE???
  23. Un elicottero HH-3F dell’Aeronautica Militare è caduto ieri sera attorno alle 22,00 in mare al largo delle coste laziali, mentre era impegnato in una missione di addestramento dopo esser decollato da Pratica di Mare. A bordo erano cinque persone che sono state soccorse da una imbarcazione della Capitaneria di Porto, ma delle quali al momento si ignorano le condizioni. L'HH-3F Agusta Bell è un Elicottero medio Plurimpiego - /SAR (Search And Rescue)/ COMBAT SAR. 35 esemplari sono in dotazione all'Aeronautica Militare Italiana. Si tratta di un aeromobile essenzialmente concepito per le operazione SAR; 20 delle 35 macchine sono standard "Alpha" mentre le ultime 15 sono standard "Bravo", cioè dispongono di equipaggiamenti Combat SAR. Nel 2003 è stato finalizzato un contratto che prevede l'ammodernamento e l'aggiornamento relativamente agli equipaggiamenti avionici, l'installazione di sistemi di autoprotezione e di postazioni difensive. L'equipaggio è salvo. L'elicottero, al solito, non credo sarà rimpiazzato...
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