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Thunderalex

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Tutti i contenuti di Thunderalex

  1. Va bene la sublimazione di tutti gli stereotipi, d'altronde per noi sono sempre vestiti alla bavarese, col panzone e il boccale di birra in mano, ma la battuta sugli arbitri...
  2. Questo è lo spot della Media World tedesca che viene trasmesso in questi giorni in Germania alla vigilia degli Europei di calcio. Commentate, commentate...
  3. Thunderalex

    Marine Nationale

    Seconda portaerei: i Francesi ci pensano ancora. O meglio Sarkozy che ha dichiarato: « Je vais y réfléchir. C'est une décision lourde ». Vuole ancora rifletterci. E' una decisone pesante. Il problema del "sig. Bruni" è che l'opinione pubblica, in questo momento di crisi economica, mal comprende le ragioni di dotarsi di una seconda portaerei. Anche se non rappresenta una delle più grosse voci di spesa per il bilancio della difesa transalpina, infatti, psicologicamente è questo il progetto più avversato in quanto agli elettori sembra un inutile spreco. Eppure durante la sua compagna elettorale Sarkozy riteneva indispensabile dotarsi di una seconda portaerei per una Francia che volesse ancora far sentire il suo peso negli equilibri mondiali. Bel problema, considerando anche che per le portaerei inglesi c'è già il semaforo verde e che abbandonare il progetto ora significherebbe buttare al vento 200 milioni di Euro già spesi per quello che è un investimento di punta carico di valori simbolici per l'Europa tutta.
  4. Ma Mini non dice che dovremmo rimanere fermi. Dicie che il nuovo orientamento poi tanto nuovo non è e inoltre che, posta la questione in questi termini, le truppe italiane corrono il rischio di essere impiegate male e in condizioni di sudditanza. Ma questo, aggiungo io, in realtà succede già ed è inevitabile.
  5. Thunderalex

    Veicoli MRAP

    Si hanno finalmente maggiori dettagli sull'acquisizione dei 10 veicoli MRAP acquisiti dal Ministero della Difesa italiano ufficialmente a febbraio? Gli 8.353.715 di dollari, il valore della fornitura, sono stati messi a disposizione dal Ministero della Difesa italiano. Il contratto comprendeva , oltre ai 10 veicoli, anche la fornitura dei servizi di supporto tecnico e dei pezzi di ricambio per il loro mantenimento in efficienza; l’ente contraente che gestirà il contratto è il Marine Corps Systems Command di Quantico. Che fine hanno fatto? Si parlava di una consegna a luglio.
  6. Sarebbe possibile se l'ONU fosse quello che dovrebbe essere e non un'organizzazione da operetta.
  7. Mmh... rimane il fatto che la RN resterà per un paio d'anni (almeno) senza portaerei operative.
  8. In realtà se ne parlava dal 2005. Comunque guardate anche Mer et Marine.
  9. Il Ministero della Difesa Britannico ha confermato stamattina le date di disarmo delle due attuali portaeri della RN. Varata nel 1985 la HMS Ark Royal sarà dismessa nel 2012, mentre la HMS Illustrious, costruita nel 1985 ma aggiornata nel 2005 "tirerà" fino al 2015. La terza nave della serie, la HMS Invincible, sarà venduta all'India nel 2010. Insomma: se le CVF non arriveranno prima del 2016, la RN resterà un bel po' senza portaerei.
  10. Nulla di fatto. A causa dell'intransigenza delle autorità militari birmane la Mistral scaricherà in Thailandia il suo carico di aiuti umanitari. Criminali.
  11. Maggiore flessibilità, anche in teatri di guerra, per i nostri soldati in Afghanistan. Va in questa direzione il governo di centrodestra, che ha annunciato di volere ridurre in maniera significativa i tempi di risposta a eventuali richieste da parte degli alleati per impiegare i nostri militari al di fuori della regione di Kabul e di quella occidentale. Lo hanno detto il 26 maggio a Bruxelles i ministri degli Esteri e della Difesa, Franco Frattini e Ignazio La Russa. Attualmente i militari italiani possono uscire dalla regione di Kabul e da quella occidentale solo su richiesta degli alleati in casi di emergenza, sui quali il governo ha 72 ore di tempo per pronunciarsi. Secondo il ministro della Difesa, le 72 ore sono "un secolo". "Noi abbiamo intenzione di modificare i tempi di decisione in modo da dispiegare, in pochissime ore cioè sei, le nostre forze temporaneamente in zone dove è utile a fine logistico oltre che militare", ha spiegato La Russa a margine del Consiglio degli affari generali a Bruxelles. Passare da 72 a 6 ore per una risposta, potrebbe significare una maggiore operatività anche in teatri di guerra veri e propri, come il sud del Paese. "Dove si sposteranno (i militari italiani) e per quanti giorni, questo nessuno lo può dire", ha detto Frattini, precisando che non si tratta necessariamente di andare a sud. Il titolare della Farnesina ha comunque aggiunto di non attendersi "molte più richieste (da parte degli alleati) di quelle che ci sono state fatte negli ultime due anni". Frattini parla di una modifica operativa da fine giugno del relativo "caveat", una delle limitazioni nazionali poste alle regole di ingaggio della missione. Ma l'entourage di La Russa e fonti della Difesa sottolineano invece che per ridurre i tempi di riposta del governo non è necessario modificare alcun caveat. A Bruxelles La Russa ha parlato inoltre di una riduzione "a settembre di 250-300 soldati", precisando che in sostituzione dei soldati ritirati potrebbero giungere altre 10-25 persone con compiti diversi. Per Frattini, la riduzione delle truppe è una misura già prevista in vista del minor impegno dovuto alla futura assunzione di responsabilità della sicurezza da parte degli afghani nell'area di Kabul, dove l'Italia ha attualmente il comando.
  12. Ci siamo quasi. Ora ricordati di quotare di volta in volta i post ai quali stai rispondendo e avremo ancora maggiore chiarezza...
  13. Uno degli aspetti meno noti della missione Isaf in Afghanistan è rappresentato dalla oramai cronica carenza di elicotteri schierati in quel Paese; nonostante i ripetuti inviti a fornire un maggior numero di velivoli in grado di supportare la vasta gamma di operazioni da affrontare (da quelle di combattimento ad altre di supporto al combattimento stesso, passando per quelle di trasporto), la situazione rimane ancora oggi insoddisfacente; si calcola infatti che i soli Stati Uniti schierino un centinaio di elicotteri (impegnati sia in ambito Isaf che Enduring Freedom), mentre quelli di tutti gli altri Paesi sono appena una quarantina. Una quantità insufficiente, a fronte dei circa 41mila uomini impegnati in Isaf e della vastità del territorio afgano (oltre 647mila chilometri quadrati). In altri termini, quella che è la più grande alleanza politico-militare del pianeta, e cioè la Nato, oggi composta da 26 Paesi, i cui bilanci militari sono pari a oltre i 2/3 della spesa militare mondiale, avente a disposizione secondo alcune stime recenti un totale di oltre ottomila elicotteri - circa seimila gli Stati uniti e più di duemila gli altri membri dell’Alleanza Atlantica - e, infine, impegnata in quella che attualmente è la sua più importante missione, non riesce a soddisfare una delle più elementari necessità in ambito operativo. A complicare la situazione, oltre al ridotto numero di velivoli, contribuiscono anche i vincoli posti da taluni Paesi; e così Italia( ), Spagna e Germania, che pure ne schierano un buon numero, tendono a limitarne il loro impiego. Sulla base di questa situazione, sotto molti punti di vista imbarazzante, alla Nato non è restato altro che fare buon viso a cattivo gioco. Nell’ottobre scorso è infatti giunta la decisione di procedere con il leasing, da società private, di 20 elicotteri (da impiegare solo in missioni di trasporto di rifornimenti, liberando gli altri velivoli per compiti più ‘combat’) Di più, la missione Onu in Darfur (Unamid, United nations african union mission in Darfur), nonostante la sua importanza non riesce a reperire i 24 elicotteri necessari per il sostegno alle operazioni delle truppe dell’Onu e dell’Unione Africana in quella regione del Sudan; un’analoga sorte è toccata alla missione dell’Ue in Ciad e nella Repubblica centro africana. Eppure non si può farne a meno. Elicottero vuol dire mobilità. Quando si è costretti a operare in contesti che per l’assenza di una rete viaria adeguata e/o per una conformazione orografica tormentata o ancora, quando sia comunque necessario assicurare un sostegno costante e puntuale (sotto ogni punto di vista) alle truppe impegnate in combattimento, uno degli strumenti migliori per assolvere tutti questi compiti rimane proprio l’elicottero. Accanto a questi indubbi vantaggi, tuttavia, non pochi sono anche gli elementi che ne ostacolano l’impiego. Un semplice esempio: assicurare lo spiegamento di un nucleo di otto velivoli per il periodo di un anno, significa dover ruotare dalle 24 alle 32 macchine e distaccare un nucleo di 150-200 uomini per soddisfare le importanti esigenze di manutenzione. E poi ci sono i rischi elevati di perdite; nonostante la disponibilità di sistemi di autoprotezione completi e affidabili, le basse velocità e le basse quote alle quali essi operano rendono questo tipo di velivolo estremamente vulnerabile (solo in Afghanistan sono andati persi almeno 30 elicotteri da 2001 a oggi). Ciò significa poter essere colpiti con facilità, non solo da sistemi missilistici anti-aerei spalleggiabili ma anche da semplici armi automatiche di ogni genere, oltre che da Rpg (Rocket propelled grenade). È inutile negarlo, le immagini della battaglia di Mogadiscio dell’ottobre ’93 e quella sorta di sindrome da ‘Black hawk down’ che ne è seguita, pesano ancora oggi e potrebbero farlo di nuovo qualora si ripetessero; soprattutto se a subirle fosse un Paese, e un’opinione pubblica, poco abituati ad affrontarle.
  14. Thunderalex

    classifica stati

    E' una cosa talmente lapalissiana che non vale manco la pena discuterne. Purtroppo è stata lo spunto per vomitare caxxate.
  15. Probabilmente avete attinto dalla stessa fonte. Il testo è molto schematico. L'hai proprio redatto tu frase per frase?
  16. Thunderalex

    classifica stati

    Chiederei ai moderatori di troncare questa discussione arabo-israeliana o comunque di spostarla in altra sede. Il fatto che per educazione non risponda per le rime al nostro amico non significa che il suo modo di discutere sia accettabile e tollerabile e che possa trnquillamente continuare a sproloquiare su argomenti più grandi di noi e da affrontare con le dovute conoscenze e correttezza di argomentazioni.
  17. Hai dimenticato i Carabinieri. Poverini, sono la quarta forza, ci resteranno male... Quando postiamo, ricordiamoci magari di circostanziare il motivo delle nostre opinioni. Perchè ad esempio prima l' Aeronautica e poi l'Esercito?
  18. Thunderalex

    BPE

    "Meglio per noi?"... E perchè mai?
  19. E' prprio questo il punto: non era materia referendaria. I populisti che quel giorno convinsero gli italiani a votare no sull'onda emotiva del disastro non spiegarono che, per coerenza, chi era contrario al nucleare, una volta tornato a casa, doveva staccare il contatore dell'ENEL. Non lo fecero...
  20. Credo che la domanda sia "malposta". Non dovrebbe essere "Favorevoli al nucleare in Italia" ma "Favorevoli allo scaldabagno a casa vostra, alle case riscaldate, all'illuminazione pubblica, alle scale mobili, all'automobile per tutti, ecc, ecc,?". Se siete in grado di dire no a tutte queste domande e altre simili, bene. Si rinunci al nucleare e si aspetti che l'energia da fonti rinnovabili diventi veramente conveniente e non soggetta ai capricci della natura (e non avverrà entro i prossimi 20 anni), altrimenti nucleare subito. Tra l'altro sarà sempre necessaria una fonte di energia come il nucleare o i combustibili fossili per supplire agli inevitabili cali di erogazione a cui sono (per ora) soggette le centrali alternative.
  21. A parte il fatto che stai inanelando continui doppi post che sono vietati dal regolamento, confermi tu stesso che quelle testate non furono mai nostre ma sotto il controllo americano. Questa è bella: doppio post a causa di un errore del server!
  22. A parte il fatto che stai inanelando continui doppo post che sono vietati dal regolamento, confermi tu stesso che quelle testate non furono mai nostre me sotto il controlla americano.
  23. E infatti non si parlava di guerra ma di "stare sul piede di guerra".
  24. Ah! Ho capito. Ma quelli non erano i "testoni"?
  25. E' del 2006 l'ultima notizia dell'abbattimento di un aereo RF-4 turco da parte di un F-16 greco. Nel 1996, Grecia e Turchia, sempre divise dalla questione cipriota, arrivarono sull'orlo della guerra a causa di una disputa su un isolotto disabitato conteso dai due Paesi, Imia per i greci, Kardak per i turchi. Fai tu...
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