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Esercito in città...


Thunderalex

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Beh... le due Lamborghini sono state re-ga-la-te dalla fabbrica...

Regalo?! Diciamo un ottimo spot pubblicitario, non sei d'accordo?!

 

Qualcuno mi dirà: la Lamborghini non ha bisogno di pubblicità! Vero, ma non fa mai male!!!

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Partecipanti più attivi

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La benza non gliela regalano, e una di quelle bestie fa tre chilometri al litro.

 

E infatti si vedono poco e niente o solo per rappresentanza.

 

E quanto costano le scorte? Soprattutto quanto costano certe cialtronate, se vieni a Roma odierai le scorte come le odiano tutti, non solo per l'arroganza (una volta pretendevano al ristorante che lasciassi il tavolo dove ero con mia moglie perché lì vicino si doveva sedere il giudice Caselli... quando mi sono rifiutato hanno cominciato a fare i ganzi finché non ho cominciato io a telefonare a giornali e tg perché mandassero una troupe a documentare, allora sono scappati con la coda in mezzo alle gambe), ma per gli sprechi: i signorini parcheggiano (sul marciapiede) e tengono il motore acceso per ore, d'estate per il condizionatore, d'inverno il riscaldamento... tutte auto rigorosamente sopra i tremila, per la cronaca.

 

Via le scorte, salvo quelle veramente indispensabili (il due per cento, mi dice un amico poliziotto) e riutilizziamo tutta quella gente per l'ordine pubblico e i soldi risparmiati pure.

 

E qui ti do ragione. Siamo il paese delle auto blu.

Modificato da Thunderalex
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  • 2 settimane dopo...

Il Consiglio di ministri ha dato il via all'utilizzo di 500 militari da impiegare nei casi di emergenza criminalita'.

 

I militari, ha spiegato Maroni andranno in quelle ''aree dove si ritiene di assicurare maggiore controllo del territorio''' vista ''l'evidente emergenza criminale''. Quando e come parte di questi 500 militari saranno inviati nel Casertano, ha poi aggiunto il titolare del Viminale, ''lo decideremo di comune accordo con il ministro della Difesa nei prossimi giorni''.

 

 

PER IMPIEGO 3.000 MILITARI CI SARA' PROROGA 6 MESI

''Visto il grande successo, per il contingente dei 3.000 militari che da agosto sono utilizzati nelle citta', ci sara' una proroga di ulteriori sei mesi''. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, precisando che su questo punto c'e' pieno accordo con il ministro dell'Interno, Roberto Maroni.

 

Premetto che definirmi di destra è riduttivo (più a destra) ma quando ci vuole ci vuole: al tempo dei Romani "Pane e Giochi", oggi "ICI ed Esercito"... :thumbdown:

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Premetto che definirmi di destra è riduttivo (più a destra) ma quando ci vuole ci vuole: al tempo dei Romani "Pane e Giochi", oggi "ICI ed Esercito"... :thumbdown:

Quoto in pieno...

 

E poi, grande successo sulla base di cosa?

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Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto l'articolo seguente:

 

IL MINISTRO LA RUSSA ANNUNCIA: PARACADUTISTI IN CAMPANIA

 

Mercoledì, 24 Settembre 2008

by webmaster

 

IL MINISTRO LA RUSSA HA CONFERMATO CHE SARA' LA FOLGORE AD ANDARE A CASTELVOLTURNO

 

Il contingente di 500 militari, cui il governo ha dato il via libera per contribuire a fronteggiare l'emergenza criminalità, sarà impiegato in questa fase "quasi esclusivamente in Campania, E SARANNO QUASI ESCLUSIVAMENTE PARACADUTISTI". Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo a SkyTg24.

 

In Campania sono già persenti alcuni assetti dell' 8° REGGIMENTO GUSTATORI PARACADUTISTI , che sono stati assegnati ai compiti di gestione della emergenza rifiuti.

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500 uomini verranno schierati in campania contro la camorra ha detto il ministro della difesa

 

Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto l'articolo seguente:

 

IL MINISTRO LA RUSSA ANNUNCIA: PARACADUTISTI IN CAMPANIA

 

Mercoledì, 24 Settembre 2008

by webmaster

 

IL MINISTRO LA RUSSA HA CONFERMATO CHE SARA' LA FOLGORE AD ANDARE A CASTELVOLTURNO

 

Il contingente di 500 militari, cui il governo ha dato il via libera per contribuire a fronteggiare l'emergenza criminalità, sarà impiegato in questa fase "quasi esclusivamente in Campania, E SARANNO QUASI ESCLUSIVAMENTE PARACADUTISTI". Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenendo a SkyTg24.

 

In Campania sono già persenti alcuni assetti dell' 8° REGGIMENTO GUSTATORI PARACADUTISTI , che sono stati assegnati ai compiti di gestione della emergenza rifiuti.

 

Esattamente rispetto al messaggio #154 (che non avete letto) cosa avete aggiunto?

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Esattamente rispetto al messaggio #154 (che non avete letto) cosa avete aggiunto?

La specialità dell'Esercito che verrà, prevedibilmente, impiegata!!!

 

Ed era questa la notizia che volevo dare!

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  • 4 settimane dopo...

Dal link: http://www.tgcom.mediaset.it/politica/arti...olo430284.shtml

 

riporto:

 

Militari in città, 209 arresti

 

Pubblicati risultati dei primi due mesi

 

Duecentonove arresti (di cui 142 stranieri), 534 denunce (286 stranieri), 57.878 persone identificate (16.128 stranieri), 17.931 veicoli controllati, di cui 625 sequestrati. Questi i principali risultati dei primi due mesi di impiego dei militari nelle pattuglie miste insieme alle forze dell'ordine in nove città dal 4 agosto al 5 ottobre. A fornire il quadro è stato il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano.

 

Mantovano si è rivolto alle commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia del Senato che stanno esaminando il disegno di legge sulla sicurezza. In due mesi 1.000 militari (dei 3.000 complessivamente impiegati nelle operazioni di controllo del territorio) hanno partecipato a 16.138 pattuglie a Roma, Milano, Napoli, Torino, Padova, Verona, Bari, Catania e Palermo. Sequestrati anche 9.300 prodotti contraffatti, ritirate 50 patenti e 264 libretti di circolazione, controllati 488 esercizi pubblici. Gli arresti più numerosi sono stati fatti a Napoli (51), Padova (41), Milano (37) e Roma (36).

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Non ho numeri con i quali compararli: in due mese sono numeri significativi rispetto alla "normale amministrazione" delle FFOO?

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  • 1 mese dopo...
Saranno quelli del 9° Rgt. dell'Aquila.

Appena tornati dalla missione fuori Patria li mettono a pattugliare la Capitale... Mica male!

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  • 4 settimane dopo...

Il dato che emerge è che le forze dell’ordine vengono impiegate maggiormante come scorta piuttosto che nel “pronto intervento”. Ci sono più carabinieri che piantonano i ministeri che nelle unità radiomobili.

 

In un’articolo su “l’Espresso” viene presa in considerazione la situazione di Roma. Vediamo come vengono dislocate le forze dell’ordine.

 

All’interno del Grande Raccordo Anulare, sono a disposizione solamente 172 agenti (in ogni turno di sei ore) che devono fare fronte anche alle richieste che piovono incessanti dal 112 e 113. E’ stata presa a campione una giornata del mese di settembre nella quale sono state 1.800 le chiamate di emergenza richieste, metà delle quali necessitano di un pronto intervento. Bene, calcolatrice alla mano, si fa presto a fare i conti: sarebbe a disposizione solamente un’unità ogni 16.000 residenti!!! Ma vi rendete conto??

 

Spesso queste sono le previsioni più rosee dato che, sempre a Roma, ad esempio nel distretto Tuscolano che conta circa 400.000 cittadini, è disponibile UNA SOLA VOLANTE, impegnata qualche volta in “curiosi apripista” a esponenti di governo o ad ospiti internazionali.

 

La cosa assurda e deprecabile è il fatto che vengono spediti a sfilare per le città poliziotti di quartiere per dare un segno di forte presenza dello stato a tutela dei cittadini. La gente si sente così più sicura, almeno apparentemente, ignorando la vera realtà della situazione. E’ il classico specchietto per le allodole che ci viene messo sotto al naso per cammuffare le verità.

 

C’è inoltre un grande spreco di risorse per quanto riguarda gli uomini impegnati negli uffici: negli stessi orari di azione dei colleghi impegnati nelle mobili, gli uffici pullulano di personale che magari potrebbe essere destinato ad azioni alternative andando a sopperire alle carenze dei settori meno forniti di unità operative.

 

Un capitolo a parte merita la questione “scorte”. Nonostante l’impiego dell’esercito per fronteggiare la carenza di personale di pubblica sicurezza, vengono impiegati da 80 a 130 agenti per la guardia a sedi diplomatiche, ministeri, e sedi di partito (sempre nella Capitale). inoltre ci sono 190 uomini per ogno turno in particolare modo davanti al Parlamento e alla sede del Governo e altri 200 per le scorte e l’organigramma.

 

ROMA: Ecco le statistiche raccolte da “l’Espresso”, nelle quali si evince la situazione critica dell’organizzazione delle forze dell’ordine, che scaturisce dalla disparità di uomini impegnati nei publici uffici (in sovrannumero) e di quelli impegnati in azioni di pronto intervento.

 

statisticheforzeordinefm3.jpg

 

Se le cose stanno veramente così, perchè i cittadini non hanno il diritto di conoscere tramite i telegiornali (sicuramente il mezzo più rapido e di sicuro effetto per apprendere le notizie) questa realtà?

 

Perchè non si dice con chiarezza che con la Finanziaria 2009 verranno messi in atto dei TAGLI PER 3 MILIARDI DI EURO e che in tre anni l’organico complessivo delle forze dell’ordine e di difesa sarà ridotto di 40 mila unità?

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Più leggo tra questi topic più mi cresce un sentimento di rassegnazione. Mi viene da ripensare alle navi militari che in epoca fascista venivano spostate dall'Adriatico al Tirreno per mostrare i muscoli e fotografare Mussolini davanti a schiere di corazzate, e poi non c'erano le munizioni per le batterie costiere...

 

Basta interventi di facciata, io i telegiornali non li guardo, e sarà anche per questo che NON MI SENTO AL SICURO, nè da minacce esterne, nè dai criminali che scippano le vecchiette. Non mi bastano 2 carabinieri che sfilano per il centro storico, non mi rassicura un Torpedo al posto di blocco carico di soldatini dalle armi scariche, io voglio una volante che pattuglia la periferia, un furgoncino della Finanza carico di pastori tedeschi che fanno irruzione in tutti i locali dove anche solo si fuma erba, quella è sicurezza!

 

Scusate lo sfogo ma questo governo mi fa sentire imprigionato, e se discutere con voi è un piacere, di destra o di sinistra che siate, non lo è discutere con tutti quei rimbambiti di televisione che credono che CAI abbia risollevato Alitalia!

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Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto il seguente articolo:

 

RASSEGNA STAMPA SULLA FOLGORE

 

Domenica, 28 Dicembre 2008

by webmaster

 

 

IL TIRRENO DEL 28.12.08

 

CASERTA. Lungo la via Domitiana, nei pressi di Castel Volturno, dove la strada si snoda verso Pescopagano, sulla freccia blu c’è scritto ROMA 183. Centoottantatre chilometri per arrivare a Roma.

Qui è arrivata la Folgore.

 

Un intero reparto della Brigata Paracadutisti impegnata nell’operazione “strade sicure”. Base a Caserta, ma l’esercito è per le vie di Casal di Principe, Castel Volturno, Pescopagano, Marcianise, Casapesenna e decine di paesi, nei posti blocco o in giro sui mezzi tattici. Sono 500 paracadutisti, di cui 12 donne partiti da Livorno, Pisa, Pistoia, Siena, la maggior parte tra i 22 e i 32 anni. Novanta militari sempre presenti sul territorio, ogni giorno, ogni ora. Oltre cento mezzi tattici, più di cinquecentomila chilometri percorsi. Centinaia di controlli su persone e veicoli giorno e notte, pattuglie congiunte con le altre forze dell’ordine, perquisizioni e supporto per attività di arresti, sequestri di armi, stupefacenti.

 

«Il nostro compito è quello di far sentire la presenza dello Stato. Una percezione che si era persa in questo territorio», spiega il comandante del reggimento, il colonnello Aldo Zizzo.

 

«Dobbiamo far sentire di essere materialmente presenti, scavando un solco tra criminali e gente per bene, in una terra di lavoro», aggiunge. I paracadutisti sono stati mandati qui per sgravare carabinieri, polizia e Guardia di finanza da alcune operazioni in modo che questi possano concentrarsi sull’attività investigativa. Presidiano, compiono azioni di cinturazione e, soprattutto, controllano il territorio, grazie alla loro capacità di intervento rapido.

 

E’ tutta gente con anni di servizio alle spalle, missioni all’estero. Come la paracadutista ventisettenne, bella e decisa, una delle prime in Italia, già in Kosovo nel 2004: “Noi lavoriamo per incrementare il controllo del territorio: proprio questa è una delle principali attività che svolgiamo nell’ambito di operazioni all’estero”.

 

Questa volta però non sono in Afghanistan o in Iraq, sono in Italia. “Qui è diverso, siamo a casa nostra”, dice un giovanissimo sergente con l’accento toscano.

 

«Evviva i parà». «Evviva gli uomini onesti». Un capitano mostra orgoglioso alcune delle scritte di incoraggiamento apparse sui muri dei paesi. «All’inizio c’era per lo più indifferenza verso di noi. Adesso qualcosa sta cambiando, le persone si stanno abituando alla nostra presenza, come raccontano le scritte», sorride il colonnello Zizzo. C’è chi, al passare dei mezzi carichi di paracadutisti guarda incuriosito, chi li accoglie con un “O’ vulite nu caffè?”, o chi come Nicola, sorriso aperto in un bar di Casale, guarda il VM90 ed esclama: «Mi pare strano! Mi pare di essere a Kabul».

 

E in effetti, un po’, pare di essere a Kabul, quando ad un posto di blocco ci trovi un militare con il mitra o sotto casa passa un mezzo blindato. Un po’ pare di stare in guerra. Una guerra, però, che quando è arrivato l’esercito, c’era già. Da anni.

 

Una guerra di camorra. Controlli all’ingresso di Casal di Principe, a scrutare le targhe. «Questa sarà già passata cinque volte, nell’ultima ora», annota il numero, il caporale. Sono per queste strade insieme alla polizia a perquisire luoghi come l’ex Hotel Zagarella, ritrovo di tossici e spacciatori. Quello dove i ragazzi di Gomorra fanno la rapina di coca ai neri. Manca la musica in sottofondo del film ma la piscina è ancora più piena di spazzatura e i personaggi dentro sono gli stessi, la droga pure.

 

I parà sono a Castel Volturno, dove sembra di essere in Africa. Sono tra quelle strade sterrate con case a due piani dove si incrociano prostituzione, spaccio, clandestinità, lavoro disperato, a compiere operazioni con i carabinieri, alla ricerca di droga, di uomini, di cose. Passano con i mezzi tra i palazzi del Villaggio Coppola e la notte controllano le auto insieme alla Finanza agli incroci dei paesi. Pattugliano le strade a pochi metri da quella villa, conosciuta ormai come «villa Scarface», dove ancora visibile è il potere di questa casa che non era nè a Hollywood nè a Miami, ma in una stradina di paese, protetta da decina di altre case e da un cancello con le telecamere.

 

Solo che tutto questo non è un film nè un libro, ma un pezzo d’Italia. A 183 chilometri da Roma.

 

QUI DOBBIAMO RICOSTRUIRE LO STATO . LA META' DELLA POPOLAZIONE E' STRANIERA

 

La metà della popolazione di Castel Volturno è straniera. «E due terzi sono illegali». Scandisce bene le frazioni, il colonnello Carmelo Burgio. Occhi neri sempre in movimento, lunga cicatrice sul viso. “I nigeriani hanno in mano il traffico di droga e la prostituzione».

 

 

Conosce bene numeri, dati, volti, fatti, strade e case del litorale domizio, il comandante provinciale dei carabinieri di Caserta, dopo cinque anni passati qui.

 

Siciliano, undici anni nei carabinieri paracadutisti del Tuscania a Livorno, missioni ovunque, dall’Albania alla Bosnia all’Iraq. A Livorno è rimasto legatissimo e a Livorno tutti ancora oggi lo ricordano e lo stimano. A Caserta è arrivato nel 2004, un altro fronte caldo dopo quello tragico di Nassiriya.

 

Per il comandante e i suoi uomini che in questi anni hanno effettuato operazioni complesse e arresti eccellenti, sgominando quasi tutti i «gruppi di fuoco» e decapitando il clan dei Casalesi, il clamore degli ultimi mesi non ha cambiato nulla nella faticosa quotidianità delle giornate scandite da sequestri, perquisizioni, indagini e arresti.

 

Lavoro meticoloso con le altre forze dell’ordine e magistrati: «per catturare un boss occorrono anche anni», dice Burgio che ha accolto con grande favore l’arrivo della Folgore.

 

«Ragazzi seri, esperti, assolutamente integrati nel dispositivo con gli altri attori.

 

L’arrivo dell’esercito e l’incremento delle forze di polizia ha dato molta più sicurezza alla gente: il semplice fatto che ci siano 90 uomini in più per la strada ogni ora rende più difficile al latitante muoversi e dà maggior sicurezza al cittadino». Serve a dare fiducia alla gente in luoghi in cui prima si minacciava sparando raffiche contro le saracinesche. «I latitanti si prendono con le indagini. Ma è determinante la sicurezza che l’esercito può dare alla popolazione.

 

Lo Stato deve intervenire con tutto il ventaglio delle possibilità che valuta necessario e combattere unito». Combattere la camorra. Una camorra che ha sempre operato nel sommerso ma che da anni si è resa protagonista di efferati episodi di sangue. «Questa criminalità organizzata era arrivata alla perfezione della sua presenza», racconta il comandante.

 

«Sebbene la camorra campana del casertano sia stata considerata per anni da molti e dai media nazionali qualcosa di minore e poco rilevante, era giunta ad essere una camorra pervasiva e quasi perfetta, affari, prosperità, soldi, investimenti».

 

Poi, però ha cominciato a prendere mazzate, i clan ad essere sgominati. «Ed è stato quando hanno visto aprirsi crepe nel muro, quando è stata colpita che ha deciso di reagire», spiega Burgio. Reagisce, spara, uccide con più violenza.

 

«Ma con la camorra è un combattimento che si fa solo con gli arresti. Va combattuta in tutte le maniere. Parlando di legalità nelle scuole, nelle chiese, ovunque. Qui ci sono persone per bene che lavorano per la camorra. Qui dà lavoro all’imbianchino, al muratore, al geometra, al custode. Serve chi fa l’investigatore, il soldato, chi denuncia. Qui, tutti servono». Un sorriso, e poi lo sguardo si fa di nuovo serio, gli occhi scuri fissi ed agili.

«Ora che la crepa si è aperta dobbiamo solo insistere».

L.L.

 

 

 

DUE COMANDANTI (PARACADUTISTI) SICILIANI

 

Sono entrambi nati in Sicilia ma a Livorno hanno passato gran parte della loro vita professionale e familiare. Carmelo Burgio, colonnello dei carabinieri, guida da anni gli uomini dell’Arma a Caserta, nell’epicentro di quello che è un cancro chiamato camorra. E’ lui in prima linea nella guerra contro i Casalesi, quelli descritti così bene da Saviano nel suo Gomorra, ed è stato lui a infliggere colpi durissimi ad una struttura criminale che sembrava invincibile. A dargli una mano da qualche mese è andato un altro livornese di adozione, Alzo Zizzo, colonnello anche lui ma dei paracadutisti, comandante del 186º Reggimento Folgore. Con i suoi 500 parà schierati con l’operazione Strade Sicure ha «liberato» i carabinieri da una serie di incombenze e ora Burgio può utilizzare tutti i suoi uomini in attività specificamente investigative. Siamo andati a parlare con loro e a vedere una realtà che è molto peggiore di quello che il libro e il film di Saviano sono, pur nella loro crudezza, riusciti a farci immaginare. (g.n.)

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Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto il seguente articolo:

 

ROMA: LA QUESTURA DIFFONDE I NUMERI DELL'OPERAZIONE STRADE SICURE

 

Martedì, 30 Dicembre 2008

by webmaster

 

 

Roma - Nel 2008 sono state controllate 2.200 persone e abbattuti 878 manufatti costituenti circa 350 insediamenti abusivamente costruiti di varia entita'. Questo il frutto dell'attivita' di contrasto al fenomeno dell'immigrazione clandestina, alla tutela delle aree verdi e delle aree golenali dei fiumi Tevere e Aniene, svolta dagli agenti della polizia di Stato dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Roma in collaborazione con i militari dell'Esercito Italiano (paracadutisti e granatieri) con il Corpo Forestale dello Stato, la Regione Lazio e l'Ente Roma Natura. I dati sono stati resi noti durante la conferenza di fine anno della Questura di Roma.

 

In particolare, 1924 delle persone controllate sono risultate straniere, 713 sono state accompagnate per l'identificazione personale, 17 indagate in stato di arresto, 193 indagate in stato di liberta', 43 espulse dal territorio nazionale e 12 accompagnate al Cie. Infine, sono stati controllati 500 veicoli di cui 54 sottoposti a sequestro.

 

 

RASSEGNA STAMPA: ARTICOLO APPARSO SUL "IL TEMPO" DI ROMA DEL 20 DICEMBRE 2008

 

 

Reati in calo del 20%, maggiore controllo del territorio, più immigrati espulsi. È il bilancio del 2008 fatto ieri dal questore della capitale, Giuseppe Caruso, da agosto sul ponte di comando di San Vitale.

 

Meno rapine

Spiega Caruso: «Abbiamo registrato una diminuzione di oltre il 25% nei furti di auto e di ben il 43% nel borseggio. Per quanto concerne le rapine in banca - aggiunge - grazie soprattutto alla videosorveglianza il decremento supera il 20%». Il dato invece si ribalta quando si parla di colpi alle Poste, cresciuti del 15% proprio per la scarsa presenza di sistemi di sorveglianza.

 

 

Omicidi e violenze

 

Il volto di Roma violenta non cambia quando si arriva agli omicidi. «Nel 2007 erano 42 - riferisce il capo della Squadra Mobile, Vittorio Rizzi - quest'anno sono stati 41, e di questi il 50% sono stati risolti». A soluzione sono giunti anche tre casi di quelli riaperti dalla speciale sezione «Colde case» della Mobile, composta da inquirenti, medici legali di università La Sapienza, polizia, da biologi e due psicologhe. Un dato salta agli occhi. «Nel 2008 - rivela Rizzi - è aumentato il dato su abusi e violenze sessuali: questo non significa che è aumentato il reato ma la disponibilità della donna a denunciarlo».

 

 

Furbi e viziati

 

Nutrito il rendiconto della polizia amministrativa coordinata da Edoardo Calabria, che oscilla dal rilascio di permessi ai controlli. Le cifre del 2008. Si va da 100 videogiochi sequestrati a 3 sale scommesse sigillate. Dalla chiusura di 50 agenzie per la raccolta di scommesse, allo stesso provvedimento deciso nei contro di 5 sale da ballo, con la denuncia di 11 titolari per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, false dichiarazioni. Occhi puntati anche su hotel e alberghi: 3 strutture sotto sequestro. Invece, solo un circolo privato. Nel 2008 sono stati consegnati 99.478 passaporti e 3.799 licenze di porto d'armi. Ma ci sono anche quelle sequestrate: in tutto 60, più 87.000 cartucce, 17 chili di polvere da sparo e 20 reperti archeologici. Controllati 17 Istituti di vigilanza, deferite alla magistratura 5 persone per violazione prescrizioni, usurpazione pubbliche funzioni, modifiche dell'istituto senza autorizzazione). Inoltre, sequestrati tesserini, manette, pistole a salve e caricatori.

 

 

Sesso e irregolari

 

Lotta alla prostituzione e a insediamenti e commercio abusivi. Sono stati gli obettivi fissati dalla nuova amministrazione comunale di Gianni Alemanno diventati input di lavoro per l'Ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico diretto da Raffaele Clemente. I numeri. Elevate 1851 contravvenzioni alle lucciole e 104 ai loro clienti «modificando in modo radicale il fenomeno - riflette Clemente - Ora i bambini non chiedono più: "Mamma, chi è quella donna nuda in strada?". Il sesso a pagamento continua, ma almeno sono vestite». Per abusivismo commerciale sono stati espulsi 187 espulsi immigrati, eseguiti 736 sequestri penali di merce contraffatta, e 2.070 amministrativi di merce non regolamentare. Anche l'accattonaggio è stato contrastato: otto persone arrestate, 171 denunciate, 27 espulse. I numeri crescono quando si parla di sgomberi: 2.200 persone controllate, 17 arrestate, 193 indagate, 43 espulse e 878 manufatti abbattuti.

 

 

L'onda immigrati

 

L'onda di irregolari si è riversata tutta all'Ufficio immigrazione della Questura, diretto da Maurizio Improta. Fino a ieri sono stati espulsi 6.216 extracomunitari, 1.026 sono stati arrestati perché non hanno lasciato il nostro Paese, 1.304 sono stati accompagnati alla frontiera e 1.197 trattenuti a Ponte Galeria. I provvedimenti hanno riguardato anche i comunitari, soprattutto romeni: emessi 1.032 decreti di allontanamento per motivi imperativi di pubblica sicurezza. Le pratiche hanno riguardato anche i regolari. E sono: rilasciati 100 mila permessi di soggiorno, lavorate 13.861 istanze di lavoro subordinato, 600 per lavoro autonomo, 5.503 istanze di ricongiungimento familiare, istruiti 2.333 riconoscimenti della cittadinanza italiana. Diciottomila persone hanno chiesto asilo politico (da Somalia, Etiopia, Eritrea, Sudan, Afghanistan, Costa d'Avorio, Guinea, Togo, Bangladesh).

 

Soddisfatto il sindaco Gianni Alemanno: «I risultati raggiunti dimostrano l'importanza dello sforzo comune portato avanti dalla Questura e dall'Amministrazione comunale. I romani oggi si sentono più sicuri». Gli fa eco il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti: «Complimenti alle forze dell'ordine. I risultati raggiunti confermano che la strategia dei i Patti della sicurezza, fondata sul coordinamento e la collaborazione tra le istituzioni, sta funzionando nel migliore dei modi».

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strano.....la volevano liberalizzare l'erba e andava bene...... <_<

Ma finchè non la si liberalizza è giusto contrastarla con il pugno di ferro. La legge, giusta o sbagliata che sia, è legge, e va rispettata. Comunque, dai risultati che sta ottenendo l'operazione "Strade sicure", non mi sembra che il gioco sia valso la candela. Che ne pensate?

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chi fa uso di droga va punito

Perdonami, Folgore88, ma cosa c'è di costruttivo i questo commento? Cos'è, un altro Troll? :rolleyes:

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