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Nave Etna e nave Borsini partono per la campagna “MEDAL ‘08”


picpus

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Non si potrebbe puntare su un armamento "leggero" delle navi mercantili (Mitragliatrici pesanti, lanciagranate) addestrando ufficiali e almeno parte dell'equipaggio?

 

Effettivamente ci si è già pensato e credo che qualcuno già lo faccia; d'altra parte è la soluzione che si era trovata anche qualche secolo fà quando il problema pirati era molto più grave di oggi. Tuttavia la presenza di qualche nave da guerra è comunque indispensabile e l'espediente di cui sopra serve a limitare tale presenza al minimo indispensabile e/o alle aree più a rischio. In questa prospettiva l'ipotesi di Rick la condivido in pieno (non sapevo della base francese alla Reunion, conoscevo ovviamente Gibuti; interessante) anche perchè son o un convinto assertore della necessità che la MMI abbia una presenza COSTANTE in quell'area.

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Enrr, se quello è un barchino dei pirati, il Garibaldi è una CVN cammuffata :asd: :asd: :asd:

 

Dai su, l'omino solitario e disarmato da solo contro tutti???

E' palese che la foto sia d'archivio per rendere plausibile la versione MMI. Ma non mi lamento: tra questa opacità e libertà d'azione per le nostre navi e la trasparenza con relativo rispetto letterale delle ROE (= nessuna caccia) scelgo di gran lunga la prima.

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secondo un articolo del foglio di stamattina berlusconi fara ritornare l'italia nella flotta di enduring fredoom in oceano indiano.inoltre il giornalista auspica che la prossima volta che incrocieremo i pirati li affonderemo perche se oggi non hanno potuta depredare sara domani.

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Questi sono i pericolosi pirati:

 

01.jpg

 

Quello che più mi colpisce non è tanto la dimensione della barca, quanto il fatto che a bordo ci siano giusto due uomini e nessuna arma visibile, mentre al contrario ci sono reti da pesca

Comunque, mettiamo pure che siano questi i motoscafi impiegati (magari la foto si riferisce alla più piccola delle navi in azione): rilancio la damanda, ce lo vedete il Borsini a piroettare di fronte a motoscafi veloci ed agili come questo?

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Comunque, mettiamo pure che siano questi i motoscafi impiegati (magari la foto si riferisce alla più piccola delle navi in azione): rilancio la damanda, ce lo vedete il Borsini a piroettare di fronte a motoscafi veloci ed agili come questo?

:asd: Il Borsini no, ci vorrebbero gli Sparviero :asd:

 

Parlando di cose serie :rotfl: :rotfl: :rotfl: un colpo ben piazzato con un semplice fucile su una delle taniche da un marò sull'AB e tanti saluti al barchino :asd:

 

ci risparmiamo pure i suppostoni del 76 o delle KBA ben più difficili da far sparire dall'inventario :whistling:

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Quoto Rick ed enrr, e concordo sull'idea dei motoscafi veloci stile GdF. A questo punto una domanda per i più esperti: è possibile caricarli sui Comandanti e calarli all'occasione? E, opinione personale, inseguirli con l'elicottero e bersagliarli dall'alto con le armi che di solito usiamo contro gli SM?

 

In quanto ad Enduring Freedom non ho parole: abbiamo tutti questi soldi da mandare la flotta anche lì? Ma da dove li prenderemo? Ah, giusto, dai fondi per il Libano e quelli della PA. :furioso:

 

In ogni caso l'ennesimo lampante esempio dell'attenzione e la considerazione dell'opinione pubblica verso le FFAA.

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Notizia tratta dal Corriere-it

GOLFO DI ADEN (Yemen) - Una nave della Marina militare italiana ha sventato un attacco di pirati ad un mercantile battente bandiera panamense in navigazione nel Golfo di Aden, a sud delle coste yemenite. Un altro tentativo di attacco ad un cargo italiano, nelle stesse acque, era stato scongiurato lunedì scorso. È stato il rifornitore di squadra «Etna», impegnato insieme al pattugliatore d'altura «Comandante Borsini» nella campagna di sorveglianza marittima «Medal '08», a sventare stavolta quella che allo Stato maggiore della Marina definiscono «un'azione di avvicinamento» ad un mercantile da parte di cinque piccole imbarcazioni «condotte presumibilmente da pirati». La nave militare, impegnata nel pattugliamento nel Golfo di Aden-Corno d'Africa, è intervenuta in seguito ad una richiesta di soccorso giunta via radio dal cargo «Africa Ibis», lungo 177 metri, diretto nel porto di Mangalore, in India.

 

LA VICENDA - Il mercantile, che navigava in acque internazionali, ha segnalato la formazione di piccole imbarcazioni in avvicinamento e la nave Etna, distante circa 70 miglia, ha subito avviato le procedure di soccorso, facendo decollare l'elicottero EH-101 imbarcato e dirigendosi a tutta velocità verso il mercantile. «L'intervento dell'elicottero ed il coordinamento via radio tra le due navi - sottolineano allo Stato maggiore della Marina - hanno permesso di dissuadere chi era a bordo dei barchini dall'avvicinarsi» e l'Africa Ibis ha potuto proseguire la sua navigazione verso il porto di destinazione.

 

IN PRECEDENZA - Sempre nella stessa zona, il 22 aprile, il pattugliatore Comandante Borsini era intervenuto per impedire l'avvicinamento di altre cinque piccole imbarcazioni al mercantile italiano «Neverland», diretto nel porto di Sikka, in India. La sorveglianza marittima svolta dal reparto navale italiano nell'area «mira a tutelare gli interessi nazionali - spiegano alla Marina - e a garantire la sicurezza delle vie di comunicazione».

 

Il fenomeno della pirateria mercantile, che sembrava debellato è fortemente riemerso a partire dalla fine degli anni '90. Nell'Oceano Indiano Sono sempre più frequenti i casi di piccole imbarcazioni da diporto o mercantili presi d'assalto da bande criminali. Pochi giorni fa addirittura una piccola nave da crociera era stata vittima di un assalto con tanto di sequestro dell'intero equipaggio (l'episodio si concluse positivamente grazie alla pressione delle forze militari francesi).

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Notizia tratta dal Corriere-it

Il fenomeno della pirateria mercantile, che sembrava debellato è fortemente riemerso a partire dalla fine degli anni '90. Nell'Oceano Indiano Sono sempre più frequenti i casi di piccole imbarcazioni da diporto o mercantili presi d'assalto da bande criminali. Pochi giorni fa addirittura una piccola nave da crociera era stata vittima di un assalto con tanto di sequestro dell'intero equipaggio (l'episodio si concluse positivamente grazie alla pressione delle forze militari francesi).

 

Beh... l'intervento successivo da parte della forze speciali francesi mi è sembrato alqanto energico e deciso ma sembra non aver influito più di tanto sulla cadenza degli assalti, che si susseguono di giorno in giorno a ritmo più serrato.

Ritengo che ben presto sarà necessaria un'azione di forza coordinate per infliggere un duro colpo a questi briganti, soprattutto prima che pensino di essere invincibili e si facciano via via sempre più audaci.

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Ritengo che ben presto sarà necessaria un'azione di forza coordinate per infliggere un duro colpo a questi briganti, soprattutto prima che pensino di essere invincibili e si facciano via via sempre più audaci.

 

Difatti finora l'impegno verso la pirateria mercantile nell'area del Corno D'Africa se lo sono preso solo alcune nazioni singolarmente, vedi USA, Italia o Francia. Anche perchè, figuariamoci se c'è qualche nazione della zona che si preoccupa di risolvere il problema. Mi auspico anche io quindi, che venga creata una Task Force per risolvere il problema alla radice ed eliminando quindi le basi dai cui operano questi pirati.

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  • 4 mesi dopo...
il corriere di oggi riporta che ipirati hanno catturato un cargo ucraino con circa 33 carri armati....

Se ne parla già in "Discussioni a tema", comunque credo che il parallelismo con questo topic sia necessario...

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Sulla campagna "MEDAL '08" delle nostre navi "Etna" e "Comandante Borsini", nonché sul problema della pirateria, date uno sguardo al video dello "Speciale TG1" andato in onda domenica 21 settembre 2008, linkato nel seguente post:

 

http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=177267 (messaggio n° 5)

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