Vai al contenuto

mmi contro pirateria in somalia


davidecosenza

Messaggi raccomandati

  • Risposte 324
  • Creata
  • Ultima Risposta

Partecipanti più attivi

Partecipanti più attivi

Si, scusatemi, noi le armi le dobbiamo solo portare a spasso.

Comunque l'EH Gunship e roba da ricconi, e poi se non usiamo le armi per liberare i nostri ostaggi figurarsi se spariamo ai barchini pirata !

forse è utile ricordare che gli USA hanno il grilletto facile (non sempre e mai con chi è davvero pericoloso), ma spesso e volentieri si sottraggono alle loro responsabilità. E' già accaduto in Somalia negli anni novanta. Insomma l'uso della forza non è così semplice e risolutivo.

Link al commento
Condividi su altri siti

forse è utile ricordare che gli USA hanno il grilletto facile (non sempre e mai con chi è davvero pericoloso), ma spesso e volentieri si sottraggono alle loro responsabilità. E' già accaduto in Somalia negli anni novanta. Insomma l'uso della forza non è così semplice e risolutivo.

 

La situazione comincia ad essere intollerabile per gli Statunitensi, ti riporto quanto è successo ieri:

 

Da parte sua Abdi Garad, capo di uno dei gruppi di pirati, ha indicato che l'assalto con lanciarazzi contro il cargo americano Liberty Sun da parte di pirati somali è stato "un atto di rappresaglia", l'inizio della "vendetta" dopo l'uccisione di tre bucanieri avvenuta il 12 aprile durante l'operazione della marina militare Usa per liberare il capitano Richard Phillips.

 

"L'obiettivo principale di questo attacco era totalmente diverso dai precedenti": "Abbiamo formato una squadra speciale per perseguire e distruggere tutte le navi battenti bandiera americana allo scopo di vendicare la brutale morte dei nostri amici", ha spiegato Garad raggiunto telefonicamente a Eyl, una delle roccaforti dei pirati nella regione autoproclamatasi autonoma del Puntland (nel nordest della Somalia).

 

L'attacco contro il Liberty Sun, diretto a Mombasa (in Kenya), ha minacciato ancora, "non è che l'inizio": "Avevamo intenzione di distruggere il cargo con tutto l'equipaggio a bordo ma purtroppo la nave ci è scappata". Le parole di Garad fanno seguito alle minacce dei giorni scorsi dei pirati contro gli americani.

 

Tratto da www.swissinfo.ch

Link al commento
Condividi su altri siti

Una precisazione: l'EH-101 gunship è realtà e, stando a RID, il CSA (centro sperimentale aereomarittimo) effettuerà in sardegna una intensa serie di prove a fuoco. Tra l'altro si sta anche studiando la possibilità di installare un sistema di recupero bossoli e protezioni aggiuntive, senza esagerare con il peso ovviamente.

La modifica è poco costosa e prevede l'installazione di due mitragliatrici gatling 12,7mm GAU-19/A (1200 confetti al minuto :asd:) sistemate rispettivamente sulla rampa di carico e in corrispondenza del portello di dritta. A tutto ciò si aggiungono le due abituali MG42

Link al commento
Condividi su altri siti

Gli USAhanno già bombardato la SOmalia nel Gennaio 2007, i risultati nonmi sembra siano stati esaltanti. La cosa più logica, a mio avviso, sarebbe riconoscere l'indipendenza del Somaliland, una regione al confine con l'Eritrea ipso facto indipendente e,sopratutto, stabile, e da lì fare pressioni sul puntland, la regione della Somalia, anch'essa indipendente de facto, da dove partono gli attacchi, cercando la stabilizzazione anche di quell'area.

Fino ad allora, scortare i convogli nei corridoi previsti è l'unica mossa da fare.

Link al commento
Condividi su altri siti

Gli americani hanno effettuato bombardamenti, tutto sommato leggeri, per avvantaggiare l'avanzata delle forze etiopi e costringere alla ritirata le corti islamiche ma mai niente di organico contro la pirateria.

Vedrai che se l'età media dei pirati si abbatte i giovani riscopriranno le bellezze della pesca di sussistenza.

Quanto all'unità territoriale della somalia credo che sia solo il modo per moltiplicare il vespaio.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder
Gli USAhanno già bombardato la SOmalia nel Gennaio 2007, i risultati nonmi sembra siano stati esaltanti.

 

Alcune cannoniere volanti e degli RPVs hanno sparato e lanciato qualche Hellfire contro convogli di miliziani o centri di comando dei medesimi. Da lì a bombardare ce ne passa.

Link al commento
Condividi su altri siti

Son tutti finocchi con il culo degli altri... Bombardare il sud della somalia non ha portato a nulla poiché il governo si è dovuto ritirare comunque e lasciare mogadiscio alle corti islamiche. La situazione si è tranquillizzata dopo le trattative con le corti e l'elezione del leader moderato islamico. Il puntland è estremamente instabile, dove e cosa bombardi? I pirati non sono legittimi combattenti, sarebbe come bombardare i quartieri spagnoli di Napoli o lo ZEN di Palermo, ci sono i criminali, ma anche dei poveri cristi, e dato che non hanno impresso a fuoco la lettera scarlatta, un'azione del genere è semplicemente contrario al diritto internazionale dei conflitti armati, peraltro anche contrario al art. 5.2 del manuale della Marina USA relativo all proporzionalità della risposta ad una offesa.

Modificato da Sangria
Link al commento
Condividi su altri siti

Invece bombardare il sud della somalia ha portato all'uccisione di diversi terroristi, era quello l'obiettivo, e per questo sono stati usati solo RPV e una cannoniera, se si volesse debellare la pirateria basterebbe seguire i barchini alle loro basi e attaccarle, come già fatto, in maniera limitata, dai francesi.

Che poi ci siano danni collaterali è normale, ma quelli ci sono sempre.

Link al commento
Condividi su altri siti

Son tutti finocchi con il culo degli altri... Bombardare il sud della somalia non ha portato a nulla poiché il governo si è dovuto ritirare comunque e lasciare mogadiscio alle corti islamiche. La situazione si è tranquillizzata dopo le trattative con le corti e l'elezione del leader moderato islamico. Il puntland è estremamente instabile, dove e cosa bombardi? I pirati non sono legittimi combattenti, sarebbe come bombardare i quartieri spagnoli di Napoli o lo ZEN di Palermo, ci sono i criminali, ma anche dei poveri cristi, e dato che non hanno impresso a fuoco la lettera scarlatta, un'azione del genere è semplicemente contrario al diritto internazionale dei conflitti armati, peraltro anche contrario al art. 5.2 del manuale della Marina USA relativo all proporzionalità della risposta ad una offesa.

Premesso che il Somaliland non confina con l'Eritrea, ma con Gibuti Etiopia ed appunto putland, riconoscere una nuova entita territoriale, significa anche riconoscere definitivamente l'impossibilità di una somalia pacificata ed unitè sotto una sola bandiera... Se ciò è giusto o no non sta a noi qui deciderlo.

Il problema della pirateria va affrontato in modo deciso e definitivo, ovvero bombardando in modo indiscriminato le postazioni e basi logistiche dei pirati, mettendo in conto eventuali danni collaterali. Gli Smilzi capiscono solo la violenza

Link al commento
Condividi su altri siti

Premesso che il Somaliland non confina con l'Eritrea, ma con Gibuti Etiopia ed appunto putland, riconoscere una nuova entita territoriale, significa anche riconoscere definitivamente l'impossibilità di una somalia pacificata ed unitè sotto una sola bandiera... Se ciò è giusto o no non sta a noi qui deciderlo.

Il problema della pirateria va affrontato in modo deciso e definitivo, ovvero bombardando in modo indiscriminato le postazioni e basi logistiche dei pirati, mettendo in conto eventuali danni collaterali. Gli Smilzi capiscono solo la violenza

 

 

Tralasciando il particolare che nelle basi somale sono "ospitati" oltre 250 marinai, in buona parte Filippini ma anche Indiani, Pachistani, Europei dell’Est e dieci Italiani , quindi i loro governi potrebbero avere qualcosa da dissentire, ha ragione Sangria; per eliminare qualche pirata quanti civili sei disposto ad uccidere?

 

Non è meglio fare come stanno facendo ora i Francesi e attaccarli in mare?

 

Stamani 11 pirati sono stati arrestati dalla fregata della Marina militare francese 'Nivose' al largo di Mombasa in Kenya. L'arresto è stato compiuto da un'unità navale che opera nelle acque dell'Oceano Indiano nell'ambito della missione europea 'Atalanta'. La flotta navale dell’Unione Europea, Eunavfor, è giunta nel Corno d’Africa lo scorso mese di dicembre avvicendando di fatto la forza navale permanente Nato, Snmg2, presente in quelle acque dallo scorso mese di giugno.

 

Tratto da Corriere della sera it

Link al commento
Condividi su altri siti

si, la situazione e' un pochino più complessa di quanto si creda (vedere anche qui...http://temi.repubblica.it/limes/chi-sono-i-pirati-della-somalia/3531) e non credo proprio che possa risolversi in un bombardamento-mitragliamento. Perche' non tutte le barche sono di pirati, ci sono anche dei pescatori, e se distruggi tutto vuole dire consegnare alla fame (e all'integralismo) una intera popolazione. Non a caso nessuno, finora, ha usato le armi, se non in casi estremi come quelli avvenuti negli ultimi giorni, ed in realta' gli USA stavano temporeggiando per farli arrendere, poi la situazione e' precipitata, ma di sicuro non c'era l'intenzione, fin da subito, di usare le maniere forti. L'obiezione 'allora perche' paracadutare i Seal' e' presto risolta: perche' ci voleva qualcuno che, in caso di problemi, prendesse in mano la situazione. Esattamente quello che e' poi successo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Tralasciando il particolare che nelle basi somale sono "ospitati" oltre 250 marinai, in buona parte Filippini ma anche Indiani, Pachistani, Europei dell’Est e dieci Italiani , quindi i loro governi potrebbero avere qualcosa da dissentire, ha ragione Sangria; per eliminare qualche pirata quanti civili sei disposto ad uccidere?

 

Non è meglio fare come stanno facendo ora i Francesi e attaccarli in mare?

 

Stamani 11 pirati sono stati arrestati dalla fregata della Marina militare francese 'Nivose' al largo di Mombasa in Kenya. L'arresto è stato compiuto da un'unità navale che opera nelle acque dell'Oceano Indiano nell'ambito della missione europea 'Atalanta'. La flotta navale dell’Unione Europea, Eunavfor, è giunta nel Corno d’Africa lo scorso mese di dicembre avvicendando di fatto la forza navale permanente Nato, Snmg2, presente in quelle acque dallo scorso mese di giugno.

 

Tratto da Corriere della sera it

In guerra le mezze soluzioni portano a mezze vittorie, senza citare McCartur e la guerra di corea, dove si bombardarono i ponti al confine tra nord corea e cina fino ai piloni dei coreani, dobbiamo comprendere che la situazione è più complessa e va affrontata in modo risoluto. Credo che sia accettabile un rapporto di 10 civili morti ogni 1 pirata ucciso, sopratutto se questo non implica perdite tra le forze occidentali, per intenderci se un paio di AV8B dovessero sgangiare un dozzina di MK82 su qualche villaggio costiero anientando oltre ai barchini dei corsari anche le imbarcazioni dei marinai non sarebbe un grosso problema. In occidente, vuoi la morale cattolica, non riesce a capire che costoro non sono fondamentalisti perchè morti di fame, ma per principio...

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder
Son tutti finocchi con il culo degli altri... Bombardare il sud della somalia non ha portato a nulla poiché il governo si è dovuto ritirare comunque e lasciare mogadiscio alle corti islamiche. La situazione si è tranquillizzata dopo le trattative con le corti e l'elezione del leader moderato islamico. Il puntland è estremamente instabile, dove e cosa bombardi? I pirati non sono legittimi combattenti, sarebbe come bombardare i quartieri spagnoli di Napoli o lo ZEN di Palermo, ci sono i criminali, ma anche dei poveri cristi, e dato che non hanno impresso a fuoco la lettera scarlatta, un'azione del genere è semplicemente contrario al diritto internazionale dei conflitti armati, peraltro anche contrario al art. 5.2 del manuale della Marina USA relativo all proporzionalità della risposta ad una offesa.

 

Gli americani non hanno attaccato (bombardare è un'altra cosa) obiettivi in Somalia per aiutare questo o quello, ma hanno colpito basi e colonne di terroristi. I pirati non sono legittimi combattenti? E allora lasciamoli piratare e fregarsi i soldi dei riscatti, ma li cacciano di tasca loro quelli che ragionano come te, non quelli come me che preferiscono sparare. Anche questo si chiama fare il frocio col culo de l'altri (se devi scrivere le parolacce, fallo bene: questo diceva Riccucci nelle intercettazioni telefoniche). E se fossero legittimi combattenti andrebbe bene lo stesso che bombardano a casaccio secondo il tuo austero pensiero?

Modificato da intruder
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder

In alcuni casi sono stati fatti fuggire semplicemente azionando degli idranti. Sì, è probabile che potrebbe funzionare, ma forse ci sono delle remore di carattere giuridico a farlo.

Link al commento
Condividi su altri siti

infatti una nave armata sotto il comando di un comandante responsabile è una nave da guerra (convenzione di Montego Bay) e non sarebbe consigliabile per moltissimi motivi. Molto meglio far accettare agli armatori che non possono più partire quando gli pare ma dovranno aspettare che partano i convogli, pena rischiare il carico.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder
infatti una nave armata sotto il comando di un comandante responsabile è una nave da guerra (convenzione di Montego Bay) e non sarebbe consigliabile per moltissimi motivi. Molto meglio far accettare agli armatori che non possono più partire quando gli pare ma dovranno aspettare che partano i convogli, pena rischiare il carico.

 

Ammazzare i pirati no, eh?

 

EDIT: ho dato un'occhiata alla convenzione di Montego Bay: dove parla di nave armata eccetera? Non lo trovo.

Modificato da intruder
Link al commento
Condividi su altri siti

Vero, è descritto nella VII convenzione dell'Aja, memoria fallace.

 

Non si possono armare le navi mercantili perché le navi private non hanno il diritto di partecipare alle ostilità. Armare le navi mercantili sarebbe l'attribuzione di un locus standi agli irregolari nella guerra marittima, aggirando il divieto alla corsa, abolita con la dichiarazione di Parigi del 1856.

 

Le navi commerciali possono essere trasformate in navi da guerra, le uniche che possono partecipare ai conflitti, secondo una procedura descritta nella VII convenzione dell'Aja. Tra l'altro l'equipaggio deve essere soggetto alla disciplina militare e comandato da un ufficiale della marina da guerra.

Inoltre giusta Articolo 107 della convenzione di ginevra sul diritto internazionale "Navi e aeromobili autorizzati ad effettuare sequestri per atti di pirateria Un sequestro per atti di pirateria può essere effettuato solo da parte di navi da guerra o aeromobili militari, oppure da altri tipi di navi o aeromobili che siano chiaramente contrassegnati e riconoscibili quali mezzi in servizio di Stato, e siano autorizzati a tali operazioni".

 

Una marina terza (quindi non somala) non può ammazzare i pirati così, senza remore. La Convenzione delle Nazioni unite sul diritto del Mare (la montego bay, per intenderci) agli artt. dal 100 al 111 che danno diritto di visita alle navi pirata ma non quello di andare nei loro porti e trucidarli. E' possibile quindi tirargli una schioppettata solo se si rifiutano di essere ispezionate in acque internazionali... figuriamoci.

 

in soldoni puoi sparare ai pirati se:

- sei una marina da guerra e:

- sei in acque internazionali e.

- i pirati ti attaccano o non rispondono alle richieste di ispezione

 

ergo le marine fanno tutto ciò che possono, niente di meno e niente di più.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder

La VII convenzione dell'Aia parla di conversione di navi mercantili in navi da guerra, qui non si parla di piazzare VLS o Compatto su una portacontainers, ma di distribuire qualche M16 e fucile a pompa all'equipaggio, cosa che su navi di alcune marine già si fa, è cosa nota e nessuno la discute.

 

Infine, le convenzioni sono atti umani, non dogmi della fede. Possono essere emendate o ignorate se c'è necessità. E la protezione della vita di innocenti va al di là delle convenzioni, quindi si prendano a cannonate i pirati, senza se e senza ma.

Link al commento
Condividi su altri siti

Su forte pressione francese e statunitense, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato nel corso del 2008 quattro risoluzioni (1814, 1816, 1838, 1844, 1846) che autorizzano, dietro consenso del Governo Federale di Transizione instaurato a Mogadiscio, l’uso della forza all’interno delle acque territoriali somale.

 

Un vero e proprio salto di qualità viene però compiuto con la risoluzione 1851 adottata il 16 Dicembre, che prevede (dietro autorizzazione del sempre più evanescente TFG) la possibilità di intraprendere operazioni terrestri al fine di catturare i supposti pirati.

 

A tal fine viene appositamente istituito un Comitato di supporto contro la pirateria per coordinare gli sforzi della comunità internazionale e adottare i necessari provvedimenti in materia giudiziaria.

 

L’assenza di chiari parametri giuridici per definire la competenza rationae loci in caso di cattura di pirati in alto mare rimane infatti il punto focale del problema: per ovviare a questo ostacolo,la risoluzione 1851 ribadisce l’esortazione a ratificare la Convenzione SUA.

 

Secondo Bill Gortney, comandante della Combined Maritime Force 150, un approccio meramente convenzionale non appare tuttavia sufficiente per garantire la sicurezza delle rotte marittime in una regione così vitale per gli approvigionamenti Est-Ovest , stante l’ampiezza dell’area da sorvegliare. Keith Winstanthley, vice comandante della CMF 150, individua nel ricorso ad agenzie di sicurezza private una delle possibili soluzioni.

 

Tale espediente, più volte sperimentato a partire dagli anni 90 quando il collasso del regime di Siad Barre portò al rapido deterioramento della struttura statuale, non ha finora prodotto i risultati auspicati.

 

Il Dipartimento di Stato U.S.A. impedì il dispiegamento della statunitense Topcat, reclutata dal Governo Federale di Transizione somalo con il compito di individuare e neutralizzare le navi madre utilizzate dai pirati, per non violare l’embargo bellico imposto dalle Nazioni Unite nei confronti della Somalia.

 

La mancanza di fondi a disposizione del governo somalo è stata invece all’origine del mancato impiego della francese Secopex, ingaggiata dall’ex presidente del TFG Yusuf nel Maggio 2008, e del contingente di guardacoste creato nel 1999 dall’aministrazione del Puntland attraverso i servigi della compagnia britannica Hart Group.

 

Nonostante i recenti fallimenti il Dipartimento di Stato americano sembra però intenzionato a percorrere nuovamente questo percorso.

 

La DynCorp International, il cui vicepresidente esecutivo è quell’ Anthony Zinni già generale del corpo dei marines e comandante in capo di CENTCOM, ha provveduto all’addestramento e al supporto logistico delle forze di pace africane presenti a Mogadiscio sotto l’egida dell’Unione Africana, mentre l’agenzia Blackwater Worldwide ha recentemente provveduto all’acquisto della nave oceanografica“Mc Arthur”, dotandola di equipaggiamento idoneo alla lotta contro la pirateria.

 

Secondo alcuni osservatori, la longa manus della CIA potrebbe celarsi invece dietro l’operato di Michelle Lynn Ballarin, CEO delle compagnie di sicurezza Select Armor e Black Star nel cui board figurano ex-ufficiali dell’intelligence statunitense.

 

La Ballarin, oltre ad essere stata attivamente coinvolta nel negoziato per il rilascio della petroliera saudita Sirius Star e del cargo ucraino Faina, è impegnata nel tentativo di raccogliere i fondi per costituire, nella città di Berbera, un corpo di 500 guardacoste attraverso la “riconversione professionale” di alcuni ex-pirati. Sul tema non mancano però pareri scettici.

 

Sam Bateman, membro del Maritime Security Programme, individua nel “modello Malacca” la strategia da seguire nel medio e lungo periodo: accanto ad un forte sostegno finanziario e militare della comunità internazionale, indispensabile in presenza di un “Failed State” come la Somalia, auspica un maggior coordinamento regionale, necessario per armonizzare le rispettive legislazioni nazionali e individuare soluzioni condivise..

 

morale: i governi devono fare di conto su tutto quello che puo' nascere dalle loro reazioni. Ad esempio, se il bombardare 2 villaggi, oltre ad avere problemi su scala internazionale per avere ucciso qualche decina di civili, portera' anche alla nascita di un enclave di Al Qaeda, sicuramente ci si pensera' due volte, e forse sara' più comodo, ogni tanto, pagare qualche riscatto, perche' 25 mil di dollari all'anno (ad esempio) rappresentano una settimana di impiego di una MEF nell'area.

 

Oppure si fara' in modo che l'Egitto, e la Lega Araba attraverso esso (che e' il più toccato da questo fenomeno, visto che il Canale di Suez che rappresenta una delle principali fonti di reddito del paese, ha visto dimezzarsi il traffico) intervengano presso queste popolazioni, con pressioni politiche e-o denaro, al fine di stabilizzare la cosa.

 

Proprio in virtù di quanto sopra, e di quanto correttamente scritto da Sangria, l'uso della forza da parte dei paesi occidentali sarà l'ultima ratio, dal momento che nessuno vuole ritrovarsi (fisicamente e politicamente) in una situazione modello Iraq di 'Occidente cattivo vs Terzo mondo buono'.

 

 

ma di distribuire qualche M16 e fucile a pompa all'equipaggio, cosa che su navi di alcune marine già si fa, è cosa nota e nessuno la discute.

 

ehm... si, magari non ai filippini, croati ecc o come nel ns caso pensionati 61 enni, che non saprebbero che fare. I marinai nel 99% dei casi non sono per nulla addestrati all'uso delle armi, e soprattutto nel 99% dei casi non ci pensano proprio a farsi sparare per l'armatore. Anche perche', finora, a nessuno e' stato torto un capello. E questo lo sanno molto bene.

Modificato da madmike
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite intruder

Il progetto della Ballarin è meno insensato di quanto possa apparire a prima vista. E comunque non è ammissibile continuare a pagare riscatti a una banda di tagliagole, leggi internazionali o meno.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...