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Flaggy

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  1. La decisione sull'F-35 non potrà essere rimandata a lungo: i componenti a lungo lead time vanno ordinati parecchi mesi prima dell'arrivo in linea di montaggio dei velivoli ordinati. Entro uno o due anni dovranno decidere cosa fare da grandi...altrimenti avranno un buco nelle consegne che si aggiungerà all'inevitabile impatto economico e industriale sulla filiera britannica.
  2. Perchè i 4 ATR-72MP sono degli "economici" tappabuchi. L’AM (che li gestisce assieme alla MM) ha dovuto ritirare gli ormai decrepiti Atlantic, ma ha sempre voluto un velivolo adeguato per rimpiazzarli (come il costosissimo Poseidon). In tempi di vacche magre si pensò quindi di acquistare un numero minimo di pattugliatori di superficie (indispensabili considerato quel che succede sopra il mare...) senza i costosi sistemi per fare una (comunque non eccelsa vista la piattaforma) missione antisommergibile. In sostanza ci si è limitati a mantenere un assetto parziale (irrinunciabile) in attesa di tempi migliori per qualcosa di più completo, dedicando al compito antisommergibile solo gli elicotteri della MM. Se questi tempi migliori non arrivassero (...) gli MP sarebbero comunque convertibili grazie alle predisposizioni, anche se andrebbero auspicabilmente integrati da altri, perchè in numero comunque scarso visto l’ampliamento dei ruoli.
  3. Il Maverik tipicamente non arriva a 30 km (con una testata deboluccia per una nave), mentre il Kormorant a stento li superava. Ci sono bombe guidate che lanciate da media quota fanno meglio e che soprattutto non devono stare appese in bella mostra ad aumentare la RCS. Una nave andrebbe in effetti attaccata da lontano e un aereo convenzionale vi si potrebbe avvicinare solo volando sotto il suo orizzonte radar e contando sull’assenza di radar aeroportati. Una bomba da bassa quota si potrebbe sganciare dopo una cabrata che ne aumenti il raggio d’azione, ma il rischio di essere disintegrati in cielo oggi è un tantino elevato. Solo a uno stealth potrebbe riuscire il giochetto di colpire da corta distanza, ma sul tipo di arma si potrebbe discutere visto che sarebbe comunque opportuno evitare di avvicinarsi fino a pochi chilometri dal bersaglio. Le nuove SDB GBU-53B per portata e testata potrebbero fare bei danni, visto che contro bersagli in movimento superano i 70 chilometri di portata e possono sfruttare il sistema di guida infrarosso e a onde millimentriche che si aggiunge a quello inerziale e GPS. Da quella distanza un F-35 potrebbe sganciarne fino a 8 senza essere visto e disinteressarsi completamente di mantenere il bersaglio illuminato. Alternativamente, se si vogliono causare danni devastanti e non solo mettere fuori combattimento il bersaglio, si possono usare JDAM da 1000 o 2000 libbre da una trentina di chilometri...come quelle che hanno colato a picco la Schenectady (non necessariamete laser quindi), ma meglio se non lanciate come in quel caso da un B-52, che non è esattamente un velivolo così discreto da sperare di farla franca contro dei moderni sistemi antiaerei... In ogni caso una nave pesantemente difesa è un bersaglio pericoloso e non è un caso se anche per l'F-35 sia previsto l'utilizzo di armi antinave come il JSM di Kongsberg.
  4. Troppo stiracchiato, troppo tardi e...troppo sbagliato per l'ef-2000 che era stato pensato come stobar e non come catobar con attacchi per la catapulta. Andrebbe ribaltato e sarebbe comunque poco adatto come Catobar senza considerare che parliamo comunque di un'ipotesi scartata da tempo anche come Stobar.
  5. The Telegraph si aspetta un po’ troppo per il free trial… Forse meglio qui… https://www.naval-technology.com/features/uk-carrier-cats-and-traps/ I britannici devono avere una certa vena masochista. Non è che se metti catapulte elettromagnetiche (solo sul ponte angolato visto che lo ski jump lo devi lasciare) e cavi d’arresto limitati ad aerei di 20-25 tonnellate poi non devi ribaltare una portaerei che non li ha. Uno studio (full) CATOBAR era stato fatto quando l’F-35B era a rischio negli USA, partendo da navi in fase di realizzazione e comunque progettate con un occhio all’eventuale modifica: andò a finire che costava un botto e non ne valeva la candela. Non parliamo poi della pietosa fregnaccia STOBAR in salsa EF-2000 navalizzato. Ora che l’F-35B c’è e funziona e le 2 portaerei sono terminate come STOVL (con tutto ciò che questo implica…), rientra dalla finestra l’idea un inedito ibrido STOVL (per gli F-35B) /CATOBAR (per droni che manco esistono…) da implementare in 3-5 anni. EF-2000…F-35…droni…Tempest…Oltremanica hanno poche idee ben confuse in merito a cosa vogliono fare “da grandi”, ma se si convincono che quella è la strada e che la vogliono percorrere per primi…buona fortuna. Sicuramente la fortuna aiuta gli audaci...solo che gliene servirà parecchia.
  6. Ci sono pro e contro in entrambi i casi. Nell’atterraggio verticale il velivolo si affianca alla nave e va a impegnare solo la zona della piazzola di appontaggio (più l’ovvia distanza di sicurezza). Nell’appontaggio rullato il rateo di discesa è comunque elevato (e sollecita la struttura) e l’impegno del ponte di volo è molto più consistente: questo può sfavorire la rapida esecuzione di decolli e appontaggi (la poppa deve essere sgombra e senza velivoli pronti al decollo). Nelle grandi portaerei CATOBAR la capacità di esprimere un numero elevato di sortite con decolli e appontaggi in contemporanea è un caratteristica importante, mentre sulle STOVL questo non si può realizzare. Comunque vedrei una maggiore sollecitazione dell’impianto frenante - da valutare anche le differenze fra atterraggio (molto) corto e verticale sui pnumatici che sul B hanno dimostrato scarsa durata - e un teorico maggiore rischio in caso di guasto allo stesso. Ricordiamo che il B non ha il gancio (nemmeno di emergenza come l’A) e tanto meno ci sono cavi o reti di emergenza sulle portaerei STOVL, come ci sono su quelle CATOBAR. Tendenzialmente conviene l’appontaggio rullato solo in caso di elevato carico e comunque in questo caso la sollecitazione del motore e della struttura è sempre grande perchè il velivolo è più pesante.
  7. Questo ciarlare di fantomatici nuovi sostituti economici dell'F-16, che chissà perchè dovrebbero costar meno di ciò che fin da principio era stato concepito per costare poco (si fa per dire...), fa ridere...per non piangere. Se non vogliono "buttare soldi" devono cambiare testa, non progetto...in primis i britannici, che pianificano e comprano mezzi militari alla membro di segugio e poi li rottamano quando manco hannno finito di usarli (fermare a 48 gli acquisti di F-35B sarebbe solo uno dei bizzarri tagli draconiani cui ci hanno abituato e che non so fino a che punto sia attribuibile nello specifico ai demeriti del velivolo, piuttosto che alle menti eccelse che ne pianificano l'utilizzo). Sempre ammesso convenga dare un seguito a queste tanto ricorrenti quanto surreali ondate di dissenso, che ormai da 2 decenni seguono le sparate del vip di turno, va detto che finora le cose semplici (F-16 in primis) le hanno fatte diventare complesse, piuttosto che mantenerle semplici. Qualcosa vorrà dire...
  8. 0.5 può essere il valore di RCS frontale in configurazione ottimale e non certo carica, ma già di lato il risultato sarà molto meno favorevole. Poi va detto che davanti al "5" manca qualche "0" per ottenere un risultato particolarmente incisivo come sui veri stealth. Il pod che contiene l’armamento per l’Hornet è al momento una proposta, ma non si è ancora visto, anche perchè aumenta ulteriormente peso e resistenza aerodinamica limitandosi a contenere il peggioramento della RCS rispetto alle armi appese esternamente, mentre sappiamo che la Marina USA ha ancora una certa predilizione per il disturbo dei radar (Growler) piuttosto che per il contenimento della RCS (che nel Super Hornet è comunque analoga a quella dell'EF-2000, nonostante sia un aereo pesantemente rimaneggiato e non completamente nuovo). Per il resto, i velivoli di quarta generazione hanno ottenuto tutti miglioramenti significativi grazie a vernici e trattamenti dei tettucci, ma resta il fatto che non basta ridurre anche di 10 volte la RCS per ottenere una riduzione altrettanto significativa della distanza di rilevazione da parte del radar nemico.
  9. E' scritto coi piedi pure quello... L’USAF (e ovviamente non l'Esercito come scritto coi piedi nell'articolo italiano) non ha sentenziato che l’aereo sia inutile, Charles Brown Jr, nonostante il ruolo di peso, è un ex pilota di F-16 (che comunque non ha sessant’anni), Dan Ward è un ex program manager dell'Air Force a quanto pare con simpatie da fighter mafia visto che tira fuori di nuovo la menata del caccia leggero (che con tutto quello che ci vogliono infilare dentro negli aerei è di fatto un requisito impossibile). A questo punto intervistiamo anche la Mc Sally e facciamo la reunion dei tradizionalisti... L’USAF ha solo lanciato uno studio su un’alternativa che poi bisogna vedere se non finisca in un nulla di fatto che conferma le scelte originarie (quarta generazione e mezza quando si pensa alla sesta appare già una cretinata)...
  10. Solito articolo scritto coi piedi...
  11. Proprietà intellettauale italiana sugli NFS https://www.portaledifesa.it/index~phppag,3_id,4036.html
  12. Missili da crociera a parte è così... https://ogigia.altervista.org/Portale/articoli/27-geopolitica/1741-perche-le-navi-fremm-italiane-sono-diverse-da-quelle-francesi
  13. Flaggy

    Programma T-X

    Mi riferivo a comunicazioni sulle predisposizioni per ganci d'appontaggio e catapulta...che dovrebbero consentire di andare oltre il touch and go. Non ne vedo traccia nemmeno in questo articolo, visto che è fermo alla request of information di maggio 2021 che non le contemplava, tanto che riferirsi ad essa e scrivere subito dopo "capable of landing both on a runway and on a carrier", non deve far dimenticare che il "landing on a carrier" non vuol dire necessariamente fermarsi su di essa e tanto meno decollarvi... Si parla solo di discussione con la Navy su un paio di versioni del velivolo (non meglio precisate). Magari una si limita al touch and go e l'altra è CATOBAR, ma per l'appunto sarebbe un'elucubrazione giornalistica e in ogni caso non c'è ancora nessuna formal request for proposals cui rispondere che contempli un velivolo CATOBAR.
  14. Credo alla Grecia interessi in primis la rapidità di risposta. Tutto fa brodo, ma in tali condizioni e per contenere anche i costi, la componentistica su licenza temo si riduca alle briciole.
  15. Si, bene, qui a proporlo per le sue FREMM (tramite il ministro della difesa Florence Perly) è però la Francia, che per troppo "entusiasmo" ha all’attivo il bel fiasco della produzione su licenza del Rafale in India e il recente disastro australiano dei sottomarini SHORTFIN BARRACUDA Block 1A : bisogna essere anche in grado di proporre compensazioni industriali sensate, per quello ho scritto: ”Vediamo come si giocano la partita”. In generale comunque qualche sezione di carpenteria metallica in subappalto (se di questo realisticamente si tratta), non credo serva a scaricare i cantieri di chi riceve il contratto, nè conseguentemente ad accelerare i tempi di consegna.
  16. Ci vogliono tempo e know how per avviare un secondo cantiere di produzione di navi sofisticate come le FREMM e la Grecia non mi pare abbia nessuno dei due. Non penso lo si farebbe nemmeno in Italia. Tra impostazione e varo al cantiere di Riva Trigoso servono indicativamente 2 anni e mezzo per sfornare una FREMM, più un altro anno per l'entrata in servizio. Mi risulta che il cantiere sia allestito per lavorare su due navi in parallelo. Il vicino cantiere del Muggiano invece è oggi impegnato con i PPA. Vediamo come si giocano la partita.
  17. Mi auguro anch'io non si cedano delle FREMM in servizio: non è che a noi non servano... Intanto il rimpazzo delle due FREMM cedute all'Egitto è in costruzione...
  18. Flaggy

    Programma T-X

    Non escluderei siano solo elucubrazioni dell'articolista: non mi risulta ci siano state nel frattempo modifiche a quanto comunicato...
  19. Cipro non era allora e non è oggi un'isola qualunque, considerata la composizione della sua popolazione e soprattutto il fatto che non è parte del territorio greco, ma un paese terzo, spaccato in due e nemmeno membro della NATO. A prescindere da questo, ad invadere le isole greche manco la "simpatia" di Erdogan avrebbe adesso analoga "comprensione" da parte dei paesi NATO, sebbene i dittatori in difficoltà con l'opinione pubblica spesso si dilettino a spostarne l'attenzione su qualche "guerricciola"...In sostanza attaccare la Grecia sarebbe una pessima idea anche senza Marte sui Typhoon... Credo che la politica internazionale qui sia un tantino OT, ma ricostruire un assetto pensando di usarlo contro un paese NATO non è molto "sportivo" e certo ben al di là delle nostra capacità di manovra unilaterale, oltre che poco coerente (Draghi al contrario ha dichiarato di puntare a coltivare l'amicizia con la Turchia che è nostro partner economico di alto rilievo considerato l'interscambio commerciale...). In sostanza non ci passa manco per l'anticamera del cervello di ficcarci in un simile cul-de-sac da soli. Comunque credo anche che un missile antinave a bordo di un aereo che decolla dall'Italia non sia nemmeno la risposta più adeguata per la difesa delle nostre navi civili in caso di persistente "pressione" da parte di quelle militari turche e che probabilmente richiederebbe un'analoga forma di "presidio" per marcare il territorio, fermo restando che un F-35 potrebbe volendo aprirle in due usando una bomba a guida laser e senza manco essere individuato. Meglio la presenza delle nostre navi che sono adeguatamente difese dai sistemi antimissile di cui sono dotate e che volendo possono colare a picco quello che gli pare sfruttando le armi di precisione a bordo delle navi stesse, degli elicotteri e degli STOVL. Tutto ciò però sa tanto di fantapolitica... Tornerei coi piedi per terra...o meglio in pista visto che parliamo di Tornado.
  20. Ho scritto "saranno" non "sono"...non fosse altro perchè le nuke a doppia chiave qualcuno le deve poter portare a spasso... Non ancora: i test sono finalizzati all'omologazione inclusa nella commessa per il Kuwait (ora in costruzione). Ti preoccupi non facciano in tempo nella remota ipotesi che qualcuno si svegli la mattina con la voglia di colare a picco una fregata turca? Il problema non si pone finchè il sultano è nella NATO e l'AMI non è interessata a ripristinare l'assetto.
  21. Per i ritardi dell'F-35 la vita dei Tornado è già contemplato sia allungata, visto che saranno ritirati nel 2028 e non nel 2025 (47 anni di onorato servizio sono sufficienti...). Gli ultimi Tornado operativi saranno quelli di costruzione più recente, ovvero gli ECR. Per dargli il ruolo antinave bisognerebbe qualificarli per un (altro) missile antinave (di nuovo...). L'F-35 invece sarà disponibile con il JSM di Konsberg o il LRASM di LM. Se proprio l'AMI volesse un antinave per i suoi cacciabombardieri (ma si direbbe non lo voglia...) avrebbe il Marte ER che è omologato sul Typhoon.
  22. Non credo le nostre scelte siano condizionate dai pasticci tedeschi. L’Italia segue i piani, anche se a fatica e con ritardi che porteranno a tirare i Tornado fino al 2028 (3 anni oltre le intenzioni iniziali) e ha già scelto l’F-35, che è in fase di acquisizione, mentre la Germania dovrà spingersi un po’ oltre prima di radiare il velivolo e sostituirlo con un mixi di Super Hornet e Growler, cui affiancare anche gli EF-2000 del recente contratto: di questi al momento sono però stati ordinati solo i 38 EF-2000 multiruolo, che a rigore non rimpiazzano manco i Tornado, ma vecchi TR-1 dalle limitatate capacità aria-suolo.
  23. Per le stesse ragioni si è lanciato lo studio per verificare se il numero di F-35 negli USA possa essere ridotto a poco più di un migliaio, a fronte dell'acquisto di un velivolo di quarta generazione e mezza (o più), che non vedo cos'altro potrebbe essere se non l'F-16 stesso (o, altra scelta di basso profilo, un derivato del T-7...), perchè un velivolo di nuovo disegno (come affermato da RID) con simili caratteristiche temo che arriverebbe comunque troppo lungo coi tempi e con costi di sviluppo non certo contenuti. In sostanza mi sa che lo studio non potrebbe che confermare che non ci siano molte strade da percorrere se non quella di ridurre i costi di gestione dell'attuale F-35...
  24. Il pilota polacco in quell'incidente compì un gravissimo errore.
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