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-{-Legolas-}-

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Tutti i contenuti di -{-Legolas-}-

  1. Secondo questa fonte, Israele ha attaccato e distrutto una postazione di missili S-125 in Siria il 30 ottobre. http://www.israeldefense.co.il/?CategoryID=484&ArticleID=5423
  2. Interessante. Dice tutto sull'industrializzazione di allora, aiuta a fare un paragone con quello che c'è ora in Russia.
  3. -{-Legolas-}-

    Un saluto a tutti

    Welcome Aboard -_Universe_-
  4. Sarebbe una bella cosa. Penso non sarà possibile a causa dei costi.
  5. -{-Legolas-}-

    Marina Cinese

    Interessante, che mentre qui le forze armate sono quasi una vergogna di cui disfarsi per la maggior parte della gente, laggiù vada di pari passo con lo sviluppo economico.
  6. Qui c'è la sua pagina FB, prova a vedere se pubblica aggiornamenti. https://www.facebook.com/AstronautKarenNyberg
  7. -{-Legolas-}-

    Marina Cinese

    Bei traguardi. Gli ci andranno altri dieci anni prima di avere una o due portaerei operative come si deve?
  8. Questi veterani, non solo sono stati forti a scegliere di fare una missione ritenuta "senza ritorno", ma ogni hanno conservato lo stesso spirito e la stessa forza, fino alla vecchiaia. Onore e rispetto.
  9. -{-Legolas-}-

    Ariete

    Gli impegni delle Forze Armate in Somalia nel Dicembre del 1992 implicarono un ritorno dei carristi italiani sul suolo africano, il primo a di­stanza di 50 anni dalla fine della seconda Guer­ra Mondiale. Dal dicembre 1992 al marzo 1994, una compagnia carri M60 dell’Ariete prese parte alla missione multinazionale IBIS in Somalia schie­randosi inizialmente nell’area dell’aeroporto di Mogadiscio in supporto al 186° Reggimento paracadutisti. In Somalia, i reparti carri hanno svolto innumerevoli attività a favore del contingente nazionale e delle unità di altri paesi. Cinturazioni, pattugliamenti, check point, sicurezza ai convogli, guardia all’Ambasciata Italiana, attività umanitarie di vario tipo in favore della popolazione somala. Nel Luglio successivo, in segui­to al combattimento avvenuto il 2 luglio 1993 presso il check-point “Pasta”, risolto grazie al determinato intervento dei carristi dell’Ariete, la compa­gnia venne spostata nella zona di Balad, 29 km a nord di Mogadiscio. Il carro M 60 si dimostrò un ottimo deterrente nei confronti dei Somali più facinorosi ed infatti fu utilmente impiegato a scopi dissuasivi, soprattutto nella fase di mas­sima tensione coincidente con il periodo con­clusivo della missione di pace. In quella fase si intensificarono in numero ed in pericolosità le turbolente manifestazioni inscenate dalle fazioni somale, culminanti il più delle volte in fitte sassaiole dirette contro i militari italiani. La Somalia evidenziò tutti i limiti degli M60 in forza all'Esercito Italiano ormai da un quarto di secolo e bisognosi di un aggiornamento tecnologico radicale. L'assegnazione di alcuni M60 dotati di corazze reattive ceduti in prestito dalla Guardia Nazionale statunitense, assicurò un margine di sicurezza più elevato agli equipaggi italiani impegnati nelle operazioni. Per il comportamento tenuto dai reparti del 32° Reggimento carri alternatisi in Somalia, allo Stendardo è stata conferita la Medaglia di Bronzo al Valor dell’Esercito con la seguente motivazione: “Il 32° Reggimento carri ha partecipato con proprie forze, inquadrate nel contingente italiano impegnato in Somalia, alle operazioni di soccorso e protezione alla popolazione martoriata dalla guerra civile. Per circa 15 mesi, operando diuturnamente, in oggettive difficoltà ambientali ed in condizioni di particolare sensibilità operativa, le sue unità hanno sempre evidenziato elevate capacità professionali ed altissimo senso del dovere e dimostrato, in ogni circostanza, la capacità di discriminare le loro reazioni, evitando così l’inutile spargimento di sangue. con propri mezzi le unità hanno garantito una eccezionale cornice di sicurezza e fronteggiato molteplici emergenze diventando così punto di sicuro riferimento per tutte le forze del Contingente. Chiaro esempio di grande perizia ed estremo valore che ha concorso ad elevare e nobilitare il prestigio dell’Esercito Italiano sia in Patria sia all’Estero.” (Somalia, 29 dicembre 1992 - 15 marzo 1994). All'inizio del 1995 tutti gli M60 in linea vennero ritirati dal servizio ed avviati alla demolizione negli stabilimenti di Bologna e Nola. Il reggimento ne conserva uno come patrimonio storico. I loro sostituti furono i Leopard 1 provenienti dai vari battaglioni carri e gruppi squadroni di cavalleria disciolti. Fonte http://spazioinwind.libero.it/cico85/carristi.html
  10. Bentornato Luca. Ho seguito il suo Twitter, pieno di belle foto e info dalla ISS. Grande Luca.
  11. -{-Legolas-}-

    Ariete

    E' un abbreviativo di Afghanistan.
  12. -{-Legolas-}-

    Ariete

    L'M1 è il loro pezzo forte.
  13. Davvero un gran peccato. Non si vendono più le copie in edicola come una volta. Internet non aiuta questo genere di riviste.
  14. A proposito dei costi esorbitanti del programma: Nel 1969 il costo di produzione dei Phantom in Giappone, erano quattro volte di quelli degli F-104, sempre fatti su licenza in Giappone, che a loro volta costavano il 50% in più di quelli fatti in USA. Ultima pagina, quarto paragrafo: http://www.wvi.com/~sr71webmaster/OL8_FSR_Combat_Report.htm
  15. Staremo a vedere se saranno progetti autoctoni, o frutto di reverse engineering e furti di segreti industriali/militari.
  16. Vorrei vedere se qualcuno non rimanesse impressionato dalle basi aeree israeliane. Ci sono un pò di begli argomenti fra i nostri due paesi, il contratto per la fornitura degli M-346, poi il futuro dello F-35...
  17. Che brutti quei CFT, sembra un pesce ingrassato.
  18. Il Generale Breedlove Supreme Allied Commander in Europa ci ha messo la firma, la Turchia deve cercarsi un'altro sistema, anche per il fatto che il fornitore cinese è sotto embargo per i rapporti con l'Iran. http://www.chicagotribune.com/news/sns-rt-us-turkey-china-defence-20131106,0,3381456.story
  19. Al Giappone, sei unità Aegis non bastano più e con l'espansione della marina Cinese, e dei lanci missilistici della Nord Corea, due unità in più è quello che si preparano a stanziare entro la fine dell'anno, diventando secondi solo alla US Navy per quantità di questo tipo di navi. Fonte The Japan News Nella foto l'unità Kirishima
  20. -{-Legolas-}-

    SR-72

    Interessante, è la prima volta che vedo un cutaway dei motori dello SR-72. Comunque si, il titolo "Speed is the new stealth" faceva invecchiare di botto lo F-35 col suo Mach 1.6.
  21. Infatti quasi non li capisco, tutto stò polverone per una cosa stra-arci nota.
  22. Sono importantissime le ultime tre righe del resoconto: Sembra un videogame, ma Stutts spiega perché nella realtà abbiamo bisogno di queste macchine: «Durante una missione sulla Serbia mi spararono. Facevo la scorta agli F 117, che andavano a bombardare un obiettivo vicino Belgrado: loro era invisibili, io no. Perciò la contraerea mi prese di mira. Me la cavai, ma oggi non sopravviverei più: il nemico è diventato molto più efficace. Senza questi caccia invisibili saremo incapaci di difenderci, nel nuovo secolo».
  23. -{-Legolas-}-

    Submarine Design

    Un bello studio del Prof. P.N. Joubert per i ministero della Difesa Australiano, sulla progettazione dei sommergibili. Vai al link The history of submarines shows there were two significant advances in the performance of submarines, which occurred after full scientific studies were undertaken. The first was by the Germans at the end of World War II when they produced the Type 21, which could have upset the balance in the U-Boat campaign if it had arrived earlier. The second was by the US Navy with Albacore which had a submerged speed of over 30 knots. To neglect full scientific studies would be a serious mistake in the design of any future replacement submarine. Design is shown to be like a jigsaw puzzle where altering one piece requires alterations in all surrounding features to make a workable complete design. The basis of improved hydrodynamic features is discussed. A new nose shape is presented which should improve the performance of the forward passive sonar up to operational speeds. Other major sources of resistance may be improved. It is proposed a first major step should be to establish the detailed performance of Collins using wind tunnels and computational fluid dynamics which will serve as the comparative foundation for any new design.
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