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motogio

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  1. Non so se nel '37 tutti avessero un idea chiara di chi fosse Hitler; forse nemmeno Hitler stesso aveva in chiaro chi fosse realmente. Di sicuro non Chamberlain e nemmeno Daladier e forse anche Mussolini. Le date sono importanti e nel '37 la Germania era niente in confronto alle superpotenze dell'epoca. No la Svizzera non era nazista ma era ferocemente anticomunista e pur non nutrendo particolari simpatie per le forze dell'Asse mantenne comunque dei buoni rapporti commerciali per tutta la durata del conflitto e nel contempo riuscì a mantenere anche un discreto rapporto commerciale con le forze alleate (che ricordi poca roba ma con i confini blindati non poteva fare molto). I Messerschmitt elvetici erano i Bf 109 Emil e volarono, più o meno, per tutta la durata del conflitto perché altro non avevamo; i Gustav furono solo dodici ma non presero mai parte al conflitto perché erano dei bidoni, l'Inghilterra si rifiutò di venderci i suoi Spitfire e i 20 Macchi mc 202 italiani acquistati nel 1943 non ci furono mai consegnati per via dei famosi avvenimenti del '43. Restavano solo i francesi con i loro promettente, nel '39, Morane-Saulnier MS-450 ma per ovvi motivi l'accordo non andò in porto anche se dalle sue ceneri nacque il D 3802 A «Morane» ma i primi esemplari cominciarono a volare a guerra finita; e comunque non erano al livello dei migliori caccia a pistoni di fine guerra. Tutto questo solo per dire che non tutto è bianco o è nero, anzi di solito è grigio
  2. La trattativa per l'acquisto dei Bf 109 risale al 1937 e in quegli anni Hitler era solo un dittatore come gli altri in Europa (Franco, Mussolini, Salazar). Il BF 109 sarà stato anche un pezzo pregiato ma la trattativa era di carattere commerciale e non politico e si rilevò un pessimo affare per la confederazione (dopo lo scoppio del conflitto in Europa la Germania forniva con il contagocce i pezzi di ricambio, la loro qualità era infima e non accettò più contratti per la fornitura di nuovi caccia tranne un accordo per la costruzione su licenza di 8 Bf109 -E 3 nel 1943 sfruttando i diversi pezzi di ricambio che ancora possedeva e di dieci Bf 109 G che quasi ci costarono un invasione e che si rilevarono delle autentiche ciofeche). La versione export del Bf 109 (quindi senza armi, radio ed equipaggiamenti sensibili*) dopo il brillante debutto al meeting aereo di Dübendorf (Zurigo) del 1937 fu acquistato da diversi stati; oltre alla Svizzera ci sono la Bulgaria (19 aerei) il Giappone (12 aerei) , la Jugoslavia (73 aerei) , la Romania (65 aerei) e l'URSS (3 aerei). Anche la Svezia, la Norvegia e la Turchia erano interessate all'acquisto dei Bf 109 E ma per motivi che non ho ben compreso la fornitura dei Messerschmitt non ebbe luogo. La Finlandia, altra nazione neutrale seppure in conflitto con l'Unione Sovietica, nel 1943 firmò un contratto d'acquisto per 16 Bf 109 G-2 e anche la Spagna, sempre nel '43, siglò un accordo con la Germania per la fornitura di macchinari utensili per la costruzione su licenza di 200 Bf 109 - G2. * la versione svizzera* dell'Emil montava un collimatore Revi 3c A265 mentre la versione germanica montava il ben più moderno Revi C/12D e anche la cloche differiva essendo del tipo a impugnatura ovale mentre quella del suo omologo tedesco era dritta (ma qui sembra che sia stata una speculazione di Willy Messerschmitt per liberare i magazzini da vecchie cloche invendibili). * * da quello che so anche quelli rumeni ordinati prima del conflitto sono uguali.
  3. Per essere un po' più precisi il razzo non è della NASA ma è della Space Exploration Technologies Corporation ( http://www.spacex.com/ ) un azienda privata fondata da Elon Musk (quello di PayPal) che collabora con la NASA e con cui ha diversi contratti in corso. Lo scopo di quel razzo è quello di abbattere i costi dei lanci spaziali recuperando il primo stadio per poterlo riutilizzare per ulteriori lanci.
  4. Grazie TT-1 Pinto; adoro queste piccole perle di storia.
  5. Scusa Simone ma se già un "piccolo" terremoto in Giappone ha bloccato le linee di produzione occidentali perché i giapponesi erano gli unici produttori di alcuni prodotti o componenti essenziali per l'industria pensa un conflitto che coinvolgerebbe i giapponesi e i cinesi con i coreani come terza parte incolpevole che danni creerebbe all'occidente; altro che benefici con tutta l'industria elettronica e automobilistica bloccata, l'aumento del costo delle materie prime (petrolio in primis) e i capitali in borsa che si trasformano in carta straccia. "Se Atene piange, Sparta non ride"
  6. Anche il suo gemello "The Pacific" , sempre prodotto da Steven Spielberg e Tom Hanks e ambientato nel teatro del Pacifico, non è male anche se si perde un po' troppo in storie mielose che spezzano il ritmo e non aggiungono molto alla storia. Un gradino sotto Band of brothers ma comunque un bella serie.
  7. Scusa Gian Vito per l'OT involontario; quando avevo scritto quelle due righe sui l'uso dei paracaduti citando Sakai avevo dato per scontato che si sapesse, visto che Vultur ne aveva letto il libro, che era una scelta volontaria e non una regola assoluta. Mea culpa Il mio commento era solo per sottolineare che lo Zero era un aereo giapponese fatto su misura per i giapponesi e che quindi quello che per noi occidentali era un grave difetto, il tettuccio non asportabile, non lo si poteva considerare tale visto in un ottica di un pilota nipponico della WWII; anche perché combattendo per lo più in mare aperto il fatto di buttarsi con un paracadute non aumentava poi di molto le chance di sopravvivenza, oltre alla storia delle regole, a nostro modo di vedere a volte assurde, del Bushido. Per chi ha visto il film di Eastwood "Lettere da Iwo Jima" dove i soldati giapponesi piuttosto di retrocedere di una posizione e continuare a difendere l'isola si sono suicidati in massa nonostante gli ordini dell'alto comando nipponico forse comprenderà meglio cosa intendevo. Se poi pensiamo, sempre in riferimento alle memorie di Sakai, che i comandanti mandavano in missioni "speciali" anche i pochi Assi che gli erano rimasti...
  8. Va anche detto che i piloti giapponesi non utilizzavano i paracaduti d'emergenza, un po' perché ne limitavano i movimenti in cabina e un po' perché non accettavano la sconfitta; almeno così raccontò il buon Sakai. Sakai aggiunse anche un aneddoto per motivare la sua scelta: la brutta fine che fece un pilota statunitense che ammarò con il suo paracadute in un mare infestato da squali
  9. Scusa TT-1 Pinto ma il link che avevo postato era di un giornale svizzero; o intendevi "anche da altre fonti svizzere"
  10. Alcune novità sul caso Gripen: 25 agosto Procedono le trattative per l'acquisto del Gripen: Grazie a questo accordo la Svezia sottopone al suo parlamento l'acquisto dei Gripen in versione E Ma non tutti in Svizzera sono ancora convinti di questa scelta: http://www.swissinfo.ch Nel frattempo un altro colpo di scena: Spunta un'offerta per i nuovi caccia Affaire à suivre
  11. Attenzione a trarre conclusioni affrettate; il segreto bancario è da qualche decennio che non è più tale per terroristi e criminali in genere (dittatori e capi di stato caduti in disgrazia compresi). In realtà il segreto bancario non copre quasi più nemmeno gli evasori; se uno stato ha un sospetto fondato su un suo cittadino può chiedere informazioni alla Confederazione, in modo un po' macchinoso a dirla tutta, sui suoi eventuali conti in Svizzera: Assistenza amministrativa e giudiziaria in ambito fiscale Poi la Svizzera collabora anche troppo con gli USA nella lotta al terrorismo come dimostrano i casi dei voli segreti della CIA sullo spazio aereo svizzero con il bene placito della confederazione o il caso di Youssef Nada, cittadino italo-egiziano residente a Campione d'Italia, i cui beni sono stati messi sotto sequestro dalle autorità elvetiche sulla base di un semplice sospetto da parte degli USA. O ancora il caso Tinner, due fratelli cittadini svizzeri residenti in Svizzera accusati di aver esportato illegalmente dell'equipaggiamento nucleare in Libia, dove importanti documenti processuali sono stati distrutti su pressione USA prima del processo causando vari grattacapi ai giudici; non ha torto la Basler Zeitung ha commentato la vicenda paragonando la Svizzera a una repubblica delle banane: Caso Tinner: «L'imperizia del governo» Va ricordato poi che la Confederazione da oltre trent'anni cura gli interessi diplomatici statunitensi in Iran (perché nonostante tutto USA e Iran, anche se per vie traverse, si parlano ancora fra di loro). La lotta in atto oggi sul segreto bancario è solo una lotta di facciata in vista delle votazioni, sia in USA che in Germania, e non per niente anche Mitt Romney, il candidato alla casa bianca, ne è caduto vittima: "Romney Girl" No, io resto dell'idea che la scelta del Gripen sia solo dovuta a motivi finanziari anche perché il capo del dipartimento della difesa, il ministro Ueli Maurer, non voleva spendere soldi per rinnovare il parco aerei svizzero ma essendo membro del partito di centro destra più ancorato alle tradizioni elvetiche, di cui l'esercito ne è un tassello importante, ha dovuto a malincuore fare una scelta e ha scelto quella meno costosa; almeno sulla carta, solo il tempo potrà confermare questa valutazione. Liberale, non libero; libera, la Svizzera, non lo è mai stata
  12. Così il governo USA mette i bastoni nelle ruote a una sua azienda favorendo le industrie europee? E poi il Gripen non monta un motore made in USA ? Ok fabbricato dalla Volvo su licenza ma tant'è. E poi perché proibire alla Boeing di partecipare, nel 2008, al concorso per poi lasciare alla Raytheon, nel 2011, la libertà di vendere i suoi missili aria aria alla Confederazione? Sul fatto che la Svizzera da qualche anno (anzi da diversi decenni) abbia dei problemi con gli Stati Uniti, la Francia, la Germania, l'Italia, l'Inghilterra ecc ecc non ci piove ma non esageriamo. La scelta del Gripen è solo una scelta di natura economica (i soldi sono pochi nonostante le leggende sulla piazza finanziaria Svizzera) e se fosse stata una scelta politica avremmo (avrebbero) scelto il Rafale per avere l'appoggio della Francia. E se i soldi non fossero stati un problema chissà, magari qualcosa di più performante? Oggi fa comodo dire che la Svezia è neutrale e per questo è in sintonia con la Svizzera e domani diranno la stessa cosa quando acquisteremo i droni israeliani ma sono tutte favole (politicamente poi ci sono più similitudini con Israele che con la Svezia a dirla tutta). Resta comunque il fatto che, a oggi, non sappiamo ancora se acquisteremo o no il Gripen per il semplice fatto che, a oggi ma anche a domani e a dopodomani, ancora non esiste e non è ben chiaro se la Saab lo svilupperà secondo le esigenze Svizzere con l'appoggio della Svezia o a spese della Confederazione. Comunque sia prima del 2023 o forse 2026, i Gripen nella versione richiesta dalla Svizzera non voleranno e nel 2030 gli Hornet saranno da pensionare quindi tutti i discorsi sulla doppia linea vanno a cadere. Sempre ammesso che la Svizzera sopravviva sino ad allora
  13. Mi dispiace ma stando a Google Earth quella foto è stata scattata il 31.05.2011
  14. Complimenti per il tuo lavoro Ho letto solo una decina di pagine, per ora, ma un paio di errori abbastanza gravi (scherzo) balzano all'occhio. " il Flak 37 da 8.8 cm (chiamato anche acth acth)," Otto in tedesco si scrive "acHT" e di conseguenza il FlaK (con la K in maiuscolo) veniva chiamato acht - acht o anche acht - achter. Sono solo dei piccoli refusi e, se non ti da fastidio, se ne trovo altri te li segnalerò.
  15. Probabilmente le cause sono da ricercare nelle lotte politiche interne tedesche nate dopo il pasticcio creatosi con il bombardamento delle autobotti nel 2009 : Germania sotto choc per la strage in Afghanistan
  16. La Svizzera era vista quasi come un nemico dalle forze alleate e, paradossalmente, abbiamo avuto più problemi con l'asse anglo- franco- statunitense che non con l'asse italo- tedesco; nel febbraio del 1945 le continue pressioni alleate costrinsero la Confederazione a schierarsi con loro nella guerra economica contro il Terzo Reich violando così il suo statuto di nazione neutrale. vedi "Missione Currie-Foot" Solo la crescente polarizzazione tra Est e Ovest (l'inizio della Guerra fredda) e la voglia di dimenticare gli orrori della guerra fra la popolazione delle nazioni vincitrici ha riportato un po' di serenità fra i rapporti tra la Confederazione e i paesi Alleati; URSS naturalmente escluso. Ps. Non è una critica gratuita verso gli alleati ma una semplice constatazione; la WWII si era trasformata ormai da tempo in una guerra ideologica e gli orrori che questa trasformazione provocò non lasciavano spazio alle esigenze di una piccola nazione che tentava di sopravvivere isolandosi dal mondo; altre nazioni ebbero sorti ben peggiori sacrificate sull'altare della "Realpolitik" (una su tutte la Polonia; in fondo la seconda guerra mondiale era nata in sua difesa). Il comportamento delle nazioni alleate era coerente con la loro visione della guerra; poche concessioni all'etica e tanto, tanto pragmatismo: o con noi o contro di noi.
  17. Quella tattica fu già impiegata da Napoleone nel 1798 (la scusa era di proteggere gli abitanti dei cantoni di lingua francese in lotta con quelli di lingua tedesca) . Il pericolo del ripetersi di quella situazione era ben presente fra i politici dell'epoca, alcuni dei quali con evidenti e non nascoste simpatie verso le forze dell'Asse, ma prevalse la linea della coesione nazionale e della neutralità. Qui un breve riassundo: Dizionario storico svizzero - La seconda guerra mondiale Va anche detto che alle forze dell'Asse non servivano poi tante scuse per giustificare un'invasione della Svizzera (vedi il Belgio) ma forse a Hitler e a Mussolini non interessava più di quel tanto invaderci; i piani per un'invasione erano stati preparati nel 1940 e stavano per essere attuati a causa di scontri aerei sulla linea di confine franco-tedesca ma la messa a terra della piccola Luftwaffe elvetica sembra sia stata più sufficente a Hitler per rimandarla alle calende greche. Anche Mussolini nel 1940 sembra che fosse intenzionato a invaderci ('Occupazione del saliente ticinese') ma poi non si sa perché preferì invadere la Grecia. Quando Mussolini voleva invadere la Svizzera
  18. Sì ma senza motori, armi e avionica; in pratica per 11°000 $ hai solo una maquette da esporre in giardino come questi: De Havilland D.H. 112 Venom Ex. Swiss Air Force
  19. Non hai provato a cercare in quelle della USAAF? Ho provato a cercare un po' e ho trovato solo un Bristol Beaufighter Mk.VIF caduto in giugno in una regione indefinita dell'Italia a causa di un incidente e abbandonato perché irreparabile: Bristol Beaufighter Mk.VIF Operator:United States Army Air Force (USAAF) Registration:KW186 Cercando altre informazioni ho scoperto solo che il pilota era il 1° ten Edward A. Schlueter ed era incorporato nella 415th Night Fighter Squadron. Il pilota è sopravvissuto ma cercando ulteriori informazioni su di lui ho trovato solo la sua tomba ( El Dorado County Veterans Monument) e il fatto che è famoso fra gli ufologi perché è stato il primo, o uno dei primi, a segnalare la presenza di "foo fighter" sui cieli europei. Ps. Sulle testimonianze oculari non farei troppo affidamento.
  20. Concordo con te ma stanno correndo ai ripari: Gli esoscheletri militari HULC arrivano in Afghanistan E Sarah Connor comincia a preoccuparsi
  21. motogio

    La guerra cibernetica

    Visto che è stato riesumato questo vecchio post tanto vale utilizzarlo: Chip cinese con backdoor in dispositivi militari USA Solo poche settimane fa Mikko Hypponen aveva scoperto una backdoor che dava accesso a una shell di root sui telefonini della cinese ZTE (quarto produttore mondiale di telefonia mobile). Nice backdoor, ZTE.
  22. Ma se ricordo bene la serie non era ambientata nel passato ma era piuttosto ambienta in un universo a ciclo continuo circolare; in Razor una voce fuori campo disse : "Tutto questo è successo prima, tutto questo accadrà di nuovo" E anche nell'ultima puntata la scena con i robottini giapponesi non ci avvisa forse che il passato sta tornando. Ps. il finale in se era coerente, la tecnologia li aveva portati sull'orlo dell'annientamento e quindi aveva una suo logica, ma il dividersi sui cinque continenti (già erano rimasti in pochi) e ripartire da zero quante possibilità di sopravvivenza lasciava? E quante possibilità lasciava agli abitanti di Terra 2 di sopravvivere? La storia di Cortés e degli spagnoli che sterminarono intere popolazioni solo con un raffreddore era a loro sconosciuta? Ok era un telefilm di fantascienza e non va preso troppo sul serio ma comunque.....
  23. La parte religiosa / sovrannaturale ha un ruolo centrale nella serie ma il fatto che Dio, o i Dei di Cobol, non parteggia per una parte ma si limita a indicare il cammino verso casa (a entrambi gli schieramenti) rende la serie interessante (sia i coloni che i cyloni sono comunque gli artefici del loro destino). Più che la parte filosofica era interessante la parte sociologica perché i coloni erano sì uniti nella lotta alla sopravvivenza ma le ingiustizie sociali e le divergenze di vedute hanno più volte portato alla rottura degli schieramenti, sia tra gli umani che tra i cyloni, con gravi conseguenze fra entrambi gli schieramenti. Il bello della serie è che non ci sono eroi senza macchia e senza paura e anche il comandante, per quanto saggio e capace, molte volte fa delle scelte dettate più dai suoi sentimenti che dalla logica o dal buon senso; forse i litri di ambrosia e chili di pastiglie che ingurgitava qualche piccolo effetto collaterale l'avevano. Comunque è una bella serie anche se con molte ingenuità (nel tempo libero hanno costruito un caccia stealth con pezzi d'avanzo che ha fatto sfraceli ma quando è stato distrutto a nessuno è venuto in mente di ricostruirlo ). Ps. L'ultima puntata è ingiudicabile
  24. Sacre parole, esempio classico è la saga di Star Wars: chi ha amato la triologia originale (come me) odia e trova insulsi e noiosi i prequel (e le rivisitazioni di Lucas degli originali) mentre chi ha visto per prima i prequel trova la serie originale scialba e ingenua.
  25. Veramente l'Hebdo ha scritto che le "valige" sono circolate ai tempi dell'affare con il SudAfrica: Le "pots de vin" è il modo francese di chiamare le bustarelle e "magouilles" sta per imbrogli/ inganni. L'Hebdo: Le Super Jas 39 Gripen: «un scandale suédois» Ps.Quoto TT 1-Pinto perché di queste cose ne abbiamo già parlato nell'altro 3d
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