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Tornado operazione locusta
gobbomaledetto ha risposto a easy nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Di gossip intorno a Cocciolone non ricordo. Semmai di vero gossip si può parlare nel caso della vicenda di Donatella Di Rosa, moglie del tenente colonnello ed amante di un generale della Folgore, che nel 1992 divenne famosa come Lady golpe appunto perché denunciò l'imminenza di un colpo di stato... -
Per quelli di voi "vecchi" abbastanza da ricordare...
gobbomaledetto ha risposto a Alpino nella discussione Off Topic
Più o meno in quegli anni c'era anche "Classe di ferro", un telefilm che narrava in chiave tragicomica le vicende di un gruppo di "najoni" alle prese con la vita di caserma ma soprattutto con un improbabile sergente maggiore veneto impersonato da Adriano Pappalardo (sergente maggiore Scherone, se non erro). -
Beccati i colpevoli del pestaggio a Verona
gobbomaledetto ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Per una semplice regola della fisica due forze uguali e contrarie si annullano (terza legge della dinamica): anche la fisica, come vedete, è dalla nostra parte! -
Beccati i colpevoli del pestaggio a Verona
gobbomaledetto ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Grazie per la precisazione sul nome, anche io volevo scrivere il nome esatto solo che la fretta ed il non ricontrollo mi hanno fatto fare un pessimo errore. Chiedo scusa a tutti! -
Beccati i colpevoli del pestaggio a Verona
gobbomaledetto ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
La legge si chiama Scelba, dal nome del ministro dell'interno democristiano che la propose. Come per Israele, anche qui direi che è d'uopo una condanna senza se e senza ma: la violenza, di qualunque colore essa sia, va sempre condannata! -
inaugurato ad arezzo il primo idrogenodotto
gobbomaledetto ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Per le città funziona anche il metodo del teleriscaldamento che permette a Brescia, bruciando rifiuti, di produrre buona parte del suo fabbisogno energetico a fini civili e, per di più, eliminando il problema delle discariche (perchè tutti producono rifiuti, ma nessuno vuole le discariche). Sulla questione dell'idrogeno è da ricordare il recente lancio di un'apposita struttura deputata alla sua produzione anche in Veneto (dal gazzettino.it), con la prefigurazione anche di ineterssanti scenari circa la produzione di idorgeno dalla rigassificazione del carbone: L’impianto realizzato dall’Enel sfrutterà i derivati della produzione del Petrolchimico e garantirà l’energia elettrica a circa 20mila famiglie Ecco la prima centrale a idrogeno del mondo Al via a Porto Marghera i lavori: sarà operativa dal 2009. Unindustria: «Qui anche un centro studi sul nucleare» Mestre «Oggi è uno di quei giorni in cui si può dire che abbiamo intuito come sarà il nostro futuro, che ci auguriamo non apocalittico, a una condizione però: che il "modello" di riferimento sia quello che stiamo costruendo in questi anni in Veneto». È raggiante Giancarlo Galan, nonostante il vento e la pioggia venuti a disturbare la cerimonia, mentre pigia il pulsantone rosso e parte la gettata di cemento, simbolico taglio del nastro ai lavori per la costruzione della prima centrale elettrica a idrogeno al mondo. Significa energia pulita, senza un grammo di emissioni pericolose nell'aria, né anidride carbonica, né polveri sottili. Nasce nell'impianto Enel di Fusina, dove si produce elettricità per due milioni persone, proprio di fronte al Petrolchimico: ennesimo esempio di tecnologia applicata al miglioramento dell'ambiente, in una zona come quella di Porto Marghera che in passato ha pagato prezzi altissimi in termini di inquinamento, adesso assunta a nuovo simbolo della ricerca e dell'innovazione, stavolta nel segno del "pulito". «Alla fine l'unica cosa che produrrà come scarto sarà acqua distillata» ha spiegato Gennaro De Michele, responsabile ricerca dell'Enel, durante la posa della prima pietra, presenti, oltre al governatore del Veneto, l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, del sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, del presidente della Provincia Davide Zoggia e del presidente di Unindustria Venezia Antonio Favrin. Per realizzare la struttura, che sarà in funzione dal 2009, Enel ha investito 47 milioni di euro: invece di usare il metano o il carbone (come per il resto della centrale Palladio di Fusina) per alimentare la turbina si è scelto di usare l'idrogeno che da queste parti abbonda, visto che deriva dalle produzioni del vicino Petrolchimico. Con una pipeline lunga quattro chilometri sarà fatto arrivare della nuova centrale da 12 megawatt (che diventano 16, perchè altri 4 verranno recuperati sfruttando il vapore prodotto dalla turbina), che sarà in grado di fornire energia a circa ventimila famiglie grazie ai 60 milioni di kilowattora annui prodotti. Non solo, a beneficiarne sarà anche l'aria: perchè il nuovo impianto consente di abbattere le emissioni di anidride carbonica di circa 17mila tonnellate l'anno: insomma si produce elettricità pulità e si inquina di meno. «E nel caso la produzione di idrogeno arrivasse dalla gassificazione del carbone (progetto a cui sta lavorando Enel, ndr) la stessa riduzione di anidride carbonica salirebbe a 68 mila tonnellate - ha sottolineato Conti, spiegando come Enel abbia pianificato investimenti per 6,8 miliardi di euro per 4.270 megawatt di nuova capacità, mentre 600 milioni di euro sono destinati a progetti per lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Fonti tra le quali c'è anche il nucleare, dove l'Enel ha deciso di rientrare, pronta nel caso l'Italia decida di dire sì alle centrali: «Siamo l'unica azienda che ha accesso alle tecnologie nucleari di Francia, Russia e presto della Germania» ha detto Conti, che ieri ha ricevuto l'invito di Unindustria a fare di Porto Marghera il suo centro si sviluppo in questo settore: «Viste le conoscenze maturate negli anni ed al know how dell'area - ha detto Antonio Favrin, presidente di Unindustria Venezia - Porto Marghera può essere il punto di riferimento per lo sviluppo e la ricerca di nuove fonti di energia, come l'idrogeno e appunto il nucleare, in questa tecnologia può fare capo a noi. Se loro sono pronti a cominciare, noi siamo pronti ad accoglierli». Galan ha invece messo l'accento sul futuro post-industriale di Porto Marghera e della terraferma veneziana, «che non è più l'utopia del presidente della Regione o del sindaco di Venezia», sottolineando l'importanza di due progetti innovativi appena avviati come il Vallone Moranzani e la città aeroportuale di Tessera. E se la nuova centrale a idrogeno va benissimo, resta però chiaro che il ciclo del cloro (dal quale ora dipende) un giorno dovrà finire: «Se di ricerca e innovazione vogliamo continuare a parlare, sono certo che in un prossimo futuro produrremo idrogeno dopo essere andati alla ricerca di qualcosa che si trova al di là del ciclo del cloro». Esattamente il progetto su cui lavora Enel. E siccome il Veneto ha la leadership nazionale nella produzione di risorse energetiche rispettose dell'ambiente, ma non ne riceve nulla in cambio dallo Stato, Galan è pronto a chiedere il conto a chi andrà a governare dopo il 14 aprile: «Il Veneto è sempre stata una regione pronta a accogliere siti che non trovano spazio nel Paese - ha detto il governatore in conclusione del suo intervento - ma dov'è il vantaggio quando ospitiamo a esempio il terminal gasiero che altre undici regioni non hanno voluto? Voglio allora che i miei imprenditori, le mie famiglie paghino una lira in meno di quello che pagano gli abitanti di altre regioni». Un'idea che trova sponda anche in Renato Chisso, assessore regionale alle Infrastrutture: «Un impianto che testimonia che si può riconvertire Porto Marghera senza lacrime e sangue. La sfida dell'idrogeno, è vinta ora ci aspettiamo segnali concreti per agevolare i veneti nelle bollette». Marco Bampa -
Benvenuto a bordo!
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ARTICOLI AEREONAUTICI da STORIA MILITARE
una discussione ha risposto a gobbomaledetto in Libri & Riviste Aeronautiche
Ma il numero di maggio è già in edicola? In quello di aprile vi era un interessate articolo sui bombardamenti alleati che colpirono, volontariamente, il neutrale stato di San Marino facendo parecchi danni e pure delle vittime. A bombardare la repubblica furono soprattutto aviatori sudafricani e greci. P.s.: se erro nel bombardamento di Bari del dicembre 1943 venne colpita anche una nave alleata carica di diossina, fatto di cui non si è mai saputo molto! -
Al peggio non c'è proprio limite! E sì che dico che i ragazzi di oggi siano più svegli ed istruiti! Mi sa che l'unica cosa che hannodi vergine sti giovani è il cervello!
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Complimenti vivissimi!
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Sì... per fortuna sono a casa con i miei... però se va bene il concorso tra un paio di mesi passo alla pubblica amministrazione con posto fisso (speriamo)! Ti dirò che, oltre al precariato, i università ci sono mille altri problemi, tra cui il continuo taglio dei fondi (l'ultimo di 18 milioni di euro per dare i soldi ai camionisti e far finire il loro sciopero a novembre). E poi i ricercatori fuggono all'estero: secondo me fanno solo bene!
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A proposito di olandesi... Il loro esercito utilizza il Pzh2000 in Afghanistan a pieno regime: Phz2000 olandese in azione
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Ricercatore universitario precario in cerca di impiego di qualsiasi tipo finalizzato alla stabilità (leggesi posto fisso)!
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Non vorrei fare il pignolo, però hai aperto due discussioni con lo stesso titolo!
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Dilaga l'odio per Israele
gobbomaledetto ha risposto a paperinik nella discussione Discussioni a tema
Sinceramente non capisco la contestazione al fatto che Israele sia la nazione ospite della Fiera del Libro: possiamo discutere sulle politiche israeliane verso i palestinesi (che comunque sono anch'essi parte del conflitto, con la loro parte di colpe) ed avere simpatie pro Israele o pro Palestina, però in questo caso si parla della cultura israeliana, del suo valore e delle sue opere. E gli autori di queste opere spesso non fanno altro che invocare, sia con i loro scritti che con le loro apparizioni pubbliche, la pace: emblematico in questo caso la vicenda dello scrittore Grossman, da sempre pacifista, che ha perso un figlio militare nel 2006. Da www.ilsole24ore.com 14 agosto 2006 Cade in guerra Uri Grossman, figlio dello scrittore pacifista israeliano P. F. Un figlio dello scrittore pacifista israeliano David Grossman è morto domenica 13 agosto in battaglia: Uri, 21 anni nemmeno compiuti, era sergente maggiore in una unità blindata; il suo carro armato è stato colpito da un razzo sparato dai miliziani Hezbollah. Proprio pochi giorni fa il padre aveva lanciato un appello per la fine della guerra insieme con Amos Oz e Abraham B. Yehoshua, aggiungendo: «Questo è forse l'ultimo momento in cui Israele può ottenere e per intavolare un dialogo», accettando come base di dialogo i progetti del premier libanese Fuad Siniora. Con il loro intervento pubblico, i tre scrittori avevano cercato di indurre il Governo israeliano a accettare il piano di cessate-il-fuoco discusso all'Onu e di sventare in extremis la grande offensiva terrestre che i vertici militari reputavano essenziale. Nella conferenza stampa David Grossmann aveva cercato di smontare gli argomenti a favore dell'offensiva israeliana: si voleva forse impedire agli Hezbollah di cantare vittoria? Agli Hezbollah bastava essere rimasti eretti più di una settimana di fronte agli attacchi israeliani. Dopo un mese di conflitto, non era più possibile demolire la loro immagine. Si volevano cercare successi sul terreno? «Ma è appunto interesse di Hezbollah - aveva esclamato - che Israele si invischi e che il conflitto si estenda perchè questa situazione è il suo elisir di vita, e la sua ragione di esistere. La estensione del conflitto aveva avvertito rischia piuttosto di far crollare lo Stato libanese. Chi resterebbe allora come forza unita, dominante e determinata sarebbe appunto Hezbollah, il movimento legato all'Iran, che diventerebbe allora il nostro partner. Anzi, il nostro non-partner». Il suo era stato un intervento appassionato da patriota israeliano prima ancora che pacifista convinto. Aveva giustificato la decisione di reagire all'attacco Hezbollah del 12 luglio. Aveva mostrato comprensione per le preoccupazioni di lungo termine di Israele e per la sua necessità di misurarsi con il fondamentalismo regionale. «Non metto in dubbio che gli Hezbollah siano un nemico che non vuole che Israele esista, qua» aveva ribadito, per chiarire ogni equivoco. Ma la violenza iniziale utilizzata da Israele aveva esaurito a suo parere il suo senso, soprattutto con la pubblicazione da parte di Siniora di un piano in sette punti che rappresentava un successo per Israele. Il governo Olmert, a suo parere, avrebbe dovuto prendere quella palla al balzo, avrebbe dovuto «guardare tre passi avanti», pensare anche al rafforzamento delle forze pragmatiche in Medio Oriente. Ai giornalisti aveva descritto quella giornata drammatica in cui ancora non si sapeva se Olmert avrebbe accettato il cessate il fuoco oppure avrebbe lanciato una offensiva come una «discesa ripida» che rischiava di trasformarsi «in un baratro». Occorreva fermarsi, il tempo stringeva. «La situazione disastrosa può essere fermata proprio in questi minuti» aveva esclamato. Grossman, 52 anni, ha esordito nel 1983 con «Il sorriso dell'agnello», ma è diventato un caso letterario nel 1988 con il successo di «Vedi alla voce: amore». Altri suoi successi, il «Libro della grammatica interiore», «Che tu sia per me il coltello» e «Qualcuno con cui correre». Suoi sono anche tre celebri libri-inchiesta dedicati alla questione palestinese («Il vento giallo», «Un popolo invisibile» e il recente «La guerra che non si può vincere»). -
I redditi degli italiani su Internet
gobbomaledetto ha risposto a Graziani nella discussione Discussioni a tema
BAh, dipende. Certo il governo Prodi non è stato abile in comunicazione, cioé nel dire agli italiani quello che aveva fatto. In certi settori, però, il disastro c'è stato: è il caso della sicurezza, come ha candidamente ammesso anche il ministro dell'interno uscente Giuliano Amato. Ma qui, più che di Prodi, la colpa è da attribuire alla sinistra radicale ed al suo concetto distorto di aiuto e tolleranza, un pò troppo buonista ed omnicomprensivo (vedi ministro Ferrero). -
A sta collezione mancavano i nani....
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Livrea estremamente simpatica della Germawings! Questa è invece carnevalesca:
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Ad dire il vero per i lavoratori è almeno dieci anni che la vita è dura; e tra i lavoratori i precari sono messi ancora peggio, specie perché né i sindacati né i politici si interessano minimamente a loro!
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I redditi degli italiani su Internet
gobbomaledetto ha risposto a Graziani nella discussione Discussioni a tema
In realtà negli Usa i redditi sono di natura strettamente privata, mentre in Gb serve un'apposita liberatoria: da Corriere.it "USA, DICHIARAZIONI PRIVATE - Le denunce dei redditi sono strettamente private negli Stati Unti e non sono mai rese pubbliche dall'IRS, il fisco americano. «Negli Stati Uniti tutte le informazioni personali riguardanti il contribuente sono protette dalla Federal Tax Law - ha spiegato all'Ansa il portavoce dell'IRS, Andrew DeSouza -. Nessuna informazione privata, come nome, numero sicurezza sociale, indirizzo, numero di telefono, reddito può essere reso pubblico. Noi rendiamo accessibili al pubblico, sul nostro sito Internet, solo dati statistici generali, senza alcun riferimento comunque a informazioni di tipo personale». GB, SERVE LA LIBERATORIA - In Gran Bretagna le dichiarazioni sono coperte dal diritto alla privacy. Nessuno può quindi, tanto meno via internet, accedere a file privati senza avere una liberatoria. Sono ovviamente esclusi i commercialisti, che lavorano in delega ai propri assistiti, e gli agenti del fisco. L'unico caso in cui i dati fiscali di singoli cittadini possono divenire di dominio pubblico è quando vengono dischiusi, sotto richiesta di un giudice, in un processo che avviene a porte aperte. Gli impiegati della HM Revenue & Customs, l'agenzia delle entrate britannica, non possono in alcun caso dare accesso a membri del pubblico, compresi i giornalisti, pena la perdita del posto di lavoro." Bell invece il metodo irlandese: "IRLANDA, ONLINE GLI EVASORI - Sono oltre 120 i nomi dei contribuenti irlandesi che compaiono negli elenchi pubblicati dall'Amministrazione fiscale e che riportano, oltre ai nomi e ai cognomi, anche la tipologia dell'imposta o del tributo non versati e l'ammontare complessivo, inclusi interessi e sanzioni, pagati per siglare la pace con il fisco e per fare il reingresso tra la platea dei contribuenti fiscalmente corretti." -
Fini sullo scranno più alto di Montecitorio
gobbomaledetto ha risposto a VittorioVeneto nella discussione Off Topic
Graziani, Fini e Formigoni hanno solo 5 anni di differenza (il primo è del 1952, il secondo del 1947), sono perciò coetanei. E comunque Formigoni dal 2010 non sarà più eleggibile come presidente della Regione Lombardia, perciò i discorsi sono ancora del tutto aperti. Anche se il problema di fondo di Formigoni è di essere uno dei leader del movimento di Comunione e liberazione che non sempre riscuote apprezzamento (anzi, a volte è semplicemente odiato) per il suo cattolicesimo integrale e per la sua politica di occupazione del potere e di sostegno spudorato agli appartenenti al movimento, anche se questi non hanno grandi capacità. -
Benvenuto a bordo!
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Complimenti vivissimi all'aereomodellista che qui ,più che costruire, crea il suo modellino!
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Accanto a Messe ricorderei anche Diaz che prese in mano l'esercito disastrato lasciatogli in eredità da Cadorna e lo riformò, curando sì la disciplina ma occupandosi anche del benessere psicofisico dei soldati. Se a qualcuno interessa su "Storia militare" di aprile c'è un breve articolo in proposito. Penso però che la discussione stia andando un poco OT.
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Povero Ronaldo: tutti lo lasciano solo (ma uno che può avere tutte le donne del mondo schioccando le dita perché va con i travestiti?) Da corriere.it O SPONSOR TECNICO VACILLA. SOLO LA MAMMA RESTA CON LUI Ronaldo scaricato dalla fidanzata dopo la serata con i trans Il calciatore ha negato l'accusa di aver assunto cocaina e ha provato a spiegare la situazione alla fidanzata (Afp) RIO DE JANEIRO - Solo, mollato dalla fidanzata e poco apprezzato dallo sponsor. Così la stampa brasiliana descrive Ronaldo, uscito malconcio dalla vicenda nella quale è rimasto coinvolto con 3 transessuali. Il centravanti del Milan sarebbe stato vittima di un tentativo di estorsione al termine di una serata decisamente storta. In attesa che la polizia faccia definitivamente chiarezza sul caso, nel quale il calciatore sembra solo una vittima, Ronaldo deve fare i conti con le conseguenze della sua avventura notturna. Secondo il quotidiano «O Dia», il «fenomeno» è stato piantato dalla fidanziata Maria Beatriz «Bia» Anthony e ora sarebbe «molto depresso». Ronaldo ha lasciato Rio de Janeiro e si è trasferito nella localita di Angra Dos Reis: con lui, solo mamma Sonia. Il calciatore ha negato l'accusa di aver assunto cocaina, come sostenuto inizialmente dal travestito Andreia Albertine, e ha provato a spiegare la situazione alla fidanzata. LA SUA VERSIONE - A giudicare da quanto scrive «O Dia», non è stata convincente. «Bia» Anthony, 23enne laureata in ingegneria, ha troncato la relazione cominciata all'inizio del 2007. I guai per l'attaccante, che in Brasile sta svolgendo la rieducazione dopo l'intervento al ginocchio subito a febbraio, non sono finiti qui. Secondo il quotidiano «Extra» infatti la Nike, storico sponsor tecnico del giocatore, non ha affatto gradito le vicende delle ultime ore. Il colosso dell'abbigliamento sportivo potrebbe mollare il testimonial: una clausola, scrive il quotidiano, consentirebbe di rescindere il contratto se il giocatore dovesse essere coinvolto in eventi capaci di danneggiare l'immagine dell'impresa.