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Gianni065

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  1. Non per fare scambio di assist, ma concordo con Brain. Il WP prevedeva l'invasione offensiva in un contesto di strategia difensiva. Attaccare era il loro modo di difendersi, ben sapendo che un conflitto "lungo" (non nucleare) si sarebbe comunque concluso con una loro sconfitta (per via del potenziale industriale americano, enormemente maggiore). Avrebbero attaccato se e quando le condizioni fossero state tali da non lasciare scelte. Ipotesi improbabile, ma comunque da pianificare. E di lì i piani. Data questa strategia, è chiaro che essa doveva tenere in conto sia la possibilità di un conflitto convenzionale che quella di un conflitto nucleare. E questo spiega i piani ritrovati. Sul fronte opposto la NATO doveva mantenere un livello di deterrenza tale da scoraggiare ogni velleità di attacco, e simili livelli di deterrenza si potevano ottenere e mantenere (dal punto di vista economico) solo convincendo i politici del rischio concreto di essere invasi. E' il gioco delle parti, fatto di tasselli che si incastrano tra loro. Quoto al 100 % che la presidenza Reagan è stata determinante. Il riarmo americano di quegli anni, in termini quantitativi e qualitativi, è stato di tale portata da costringere i sovietici a dover scegliere tra burro e cannoni. Dato che i cannoni non si possono mangiare, ne è conseguito il collasso dell'URSS. Quanto a Gladio, Rick86, tengo a precisare che Gladio non era concepita per opporsi a un'invasione del WP. Gladio - nelle intenzioni dei suoi creatori - era una struttura destinata ad operare nel caso di un colpo di stato da parte di forze non amiche, una rivoluzione rossa, perfino una vittoria delle sinistre che consegnasse l'Italia al WP. Infine, vorrei ricordare l'elemento tutt'altro che prevedibile costituito dalle forze nucleari inglesi e francesi, del tutto indipendenti da quelle americane. Gli inglesi ed i francesi non avrebbero mai permesso che le proprie città fossero atomizzate, e avevano (e hanno) forze nucleari in grado di rendere estremamente mortale una loro ritorsione. Il WP avrebbe dovuto necessariamente fermarsi ai confini francesi, perchè i francesi non avrebbero esitato a impiegare armi tattiche per tenere il nemico fuori di casa. Per il WP, lasciare intatte Francia e Inghilterra significava dare agli USA la possibilità di far giungere in Europa grandi quantità di uomini e mezzi, alla lunga, con i quali organizzare una controffensiva. Comunque si guardi la cosa, il WP non aveva altra scelta se non quella di una puntata rapida per conquistare l'Europa Centrale e poi trattare una pace. L'uso di armi nucleari avrebbe determinato in ogni caso una ritorsione almeno contro le altre nazioni del WP (URSS esclusa) rendendo del tutto sconveniente questo tipo di strategia. Anche in questo caso, nell'ambito di una strategia difensiva basata sull'attacco, è normale pianificare anche questa evenienza. Ma sarebbe stato un suicidio. Non si attacca una struttura militare come quella della NATO dell'epoca, con le divisioni corazzate e meccanizzate americane, inglesi e tedesche schierate nel centro europa, improvvisando. I mezzi vanno fatti affluire ai confini, occorre organizzare tutta la linea logistica, occorre schierare le forze. In un'area densamente sorvegliata dai satelliti, dai velivoli spia (in particolare quelli dotati di radar laterale in grado di scattare immagini radar oblique) e dai sistemi ELINT, una simile movimentazione non sarebbe mai passata inosservata. L'unico escamotage era quello di una grossa esercitazione che mascherasse un attacco, e non è un caso che durante la guerra fredda le due parti invitavano osservatori dell'altra parte alle proprie esercitazioni: è stato questo un meccanismo che ha consentito di evitare sorprese. Il fatto che sia stato posto in essere da entrambe le fazioni, anche quando non c'erano accordi che prevedessero tali scambi, testimonia che - sì - the Russian love their children too...
  2. Se qualcuno rintraccia da qualche parte i video di quell'esplosione, e in particolare quello in cui si vede l'onda d'urto (l'ho visto anch'io in TV) pregherei di segnalare qui i link. Esplosioni di quel genere in diretta non sono frequenti, e filmati di quel tipo sono utilissimi. thx
  3. Andiamo con ordine. Ogni forza militare che si rispetti, in una situazione di tensione e minaccia di guerra (e tale era la situazione tra NATO e Patto di Varsavia) predispone dei piani, sia in funzione difensiva che offensiva, prevedendo un certo range di possibilità. Non c'è quindi da stupirsi che il WP avesse piani che prevedessero un attacco in profondità supportato da l'uso massiccio di armi nucleari. E' possibile che anche la NATO avesse piani d'attacco, anche se questo non risulta (e se non è uscito fuori sinora, ritengo si possa concludere che non ce ne fossero). Inoltre, bisogna considerare che la NATO aveva sempre lasciato intendere che non avrebbe esitato a usare armi nuclrari per respingere le forze del WP ove queste avessero sfondato, e pertanto è logico presupporre che il WP - dando per scontato che la NATO avrebbe usato armi nucleari - abbia previsto di usarle prima ancora della NATO. I piani sono piani, però. Ce ne possono essere, come abbiamo detto, decine e decine. Bisogna vedere poi quali sono gli orientamenti di chi è chiamato a decidere quale piano applicare. I sovietici non avevano interesse a occupare un'Europa radioattiva, nè a farsi trascinare in una guerra nucleare più o meno ampia. Inoltre, disponevano di una superiorità convenzionale schiacciante: perchè mai avrebbero dovuto seriamente pensare a utilizzare armi nucleari contro il nemico, quando potevano travolgerlo senza farne uso? Possiamo ragionevolmente concludere che: - il WP preferiva un attacco convenzionale (eventualmente appoggiato con l'uso di armi chimiche) sperando che gli USA non avrebbero utilizzato armi nucleari (nè permesso che lo facesse la NATO) per paura di coinvolgere il proprio territorio in uno scontro atomico globale. - il WP non aveva però alcuna certezza che questa speranza si avverasse, per cui doveva preparare anche piani che prevedessero l'uso preventivo di armi nucleari. - Mancando ogni certezza, e non essendo una guerra nucleare conveniente, il WP non ha mai invaso l'Europa (e questo è un fatto). Ho dato un'occhiata al forum segnalato e vorrei aggiungere qualcos'altro. E' vero che il WP aveva una forza enorme. E' vero che decine e decine di divisioni del WP erano schierate per una guerra in Europa, enormemente di più di quelle della NATO. E' però anche vero che un'invasione del genere richiedere di portare le forze a livelli di approntamento massimi, e di concentrarle nei punti da cui scaturirà l'attacco. Buona parte delle divisioni del WP non erano pronte: solo una certa percentuale di organici era effettivamente presente. Per approntarle al 100 % occorreva richiamare centinaia di migliaia di uomini. Queste operazioni non sarebbero sfuggite all'intelligence della NATO, che avrebbe avuto così un tempo significativo (alcuni giorni nella peggiore delle ipotesi, ma più probabilmente qualche settimana) per capire cosa stava accadendo. Quali che fossero le intenzioni del WP e dei sovietici, il grado di approntamento della NATO, la sua determinazione nel mantenere elevati livelli di approntamento in Europa Centrale, la sua accettazione all'utilizzo preventivo di armi atomiche per respingere un'invasione, hanno certamente contribuito ad allontanare i cattivi pensieri dai capi sovietici. Non è un caso, infatti, che la propaganda sovietica si è industriata molto per alimentare i movimenti pacifisti e anti-nucleari occidentali. Se tali movimenti fossero riusciti a disarmare nuclearmente la NATO e/o a spezzare l'alleanza USA - Europa, allora sì' che un'invasione sarebbe stata concretamente realizzabile. In conclusione: il WP aveva le sue brave ragioni per prevedere l'uso di armi nucleari per spianare la strada alle forze di invasione, ma l'obiettivo desiderabile era comunque quello di raggiungere lo scopo esclusivamente attraverso le forze convenzionali.
  4. Non che voglia difendere a tutti i costi la legge Biagi, ma se si analizza con una certa obiettività la normativa ad essa precedente, e la sua applicazione, si noterà che il lavoro precario c'era anche prima, sia pure cammuffato sotto altre forme. I co.co.co esistevano ben prima della legge Biagi, il lavoro interinale esisteva prima (Legge 196 del 1997), il lavoro a tempo determinato altrettanto. Questi due articoli esprimono abbastanza bene la realtà della legge Biagi: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editori...recarieta.shtml http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economi...26/ichino.shtml Se poi vogliamo tornare ai sistemi precedenti, in cui le aziende arrivavano persino a sdoppiarsi pur di non superare la soglia oltre la quale si applica la non licenziabilità senza giustificato motivo, è un altro discorso. Il problema non sta nelle leggi, le quali - sostanzialmente - erano ben studiate, non solo la Biagi ma anche le precedenti, quanto nei controlli affinchè esse vengano correttamente applicate, senza abusi e trucchetti. Finchè questi controlli saranno sostanzialmente inefficienti e inefficaci, non c'è legge che possa risolvere la situazione. ;-)
  5. Per evitare di essere visti da un radar basta volare a una quota che si trovi sotto l'orizzonte radar. Questa quota aumenta con l'aumentare della distanza, per cui si va da qualche decina di metri a distanze di qualche decina di chilometri, fino a molte centinaia di metri o addirittura migliaia di metri quando la distanza diventa di centinaia di chilometri. Il problema è che più è bassa la quota a cui si vola, più aumenta la resistenza aerodinamica (l'aria è più densa) più l'aereo è meno veloce e consuma più carburante. Motivo per cui non è possibile pensare a un profilo d'attacco LO-LO-LO (LO=Low , la prima LO indica la quota tenuta nel corso del viaggio di "andata", la seconda indica la quota tenuta in fase di attacco del bersaglio, la terza indica la quota tenuta per il "ritorno"). Occorre però ricordarsi che il problema principale di un aereo non è quello di non essere visto dal radar ma di non essere intercettato o abbattuto. Evitare il radar è quindi un'esigenza strumentale rispetto al fine ultimo: completare la missione senza essere abbattuti. Se il nemico è dotato di una vasta rete di difesa aerea, composta da radar, caccia intercettori e missili antiaerei, è evidente che l'unica maniera per penetrarla è quella di volare a bassissima quota, almeno nella fase di penetrazione e attacco. Questo è esattamente ciò che si faceva in tempo di guerra fredda, ed è la ragione per cui sono stati sviluppati aerei come l'F-111, il Tornado, il B-1B, il SU-24. Ovviamente, se si potesse distruggere PRIMA la rete di difesa aerea nemica, il problema non si pone, ma se il nemico è l'URSS è difficile immaginare di riuscire in un simile intento (è anzi probabile che ci riesca lui con noi...). Sempre ovviamente, volare a bassa quota mette al riparo fino a un certo punto. Se il nemico "piazza" opportunamente una serie di radar a corto/medio raggio a una distanza tale tra loro (diciamo non più di 30-40 km uno dall'altro) da coprire i buchi dell'orizzonte, almeno nelle zone dove si trovano i bersagli più paganti, è evidente che l'aereo d'attacco è esposto al tiro dei sistemi antiaerei a corto raggio. Inoltre, l'utilizzo di aerei AEW annulla l'orizzonte radar. Infine, il bersaglio (o i corridoi di avvicinamento) possono essere protetti da sistemi antiaerei "leggeri" come cannoni, mitragliatrici, missili a guida IR, e ci si mettono pure i soldati che spesso e volentieri non mancano di salutare l'aereo nemico tirandogli addosso con i propri fucili. Specialmente se un aereo è costretto a volteggiare sul bersaglio o a volare lungo una traiettoria predefinita (tipico: l'attacco alle piste aeroportuali con dispenser di ordigni antipista) il fuoco di questi sistemi leggeri può essere micidiale (ne sanno qualcosa i Tornado persi durante la prima guerra nel golfo). Ora, è chiaro che se devo scegliere tra perdere il 50 % dei miei aerei a causa dei missili antiaerei a medio/lungo raggio e degli intercettori nemici (in caso di attacco ad alta quota) o tra perdere il 10 % dei miei aerei a causa del fuoco antiaereo leggero (attacco a bassa quota) preferisco la seconda soluzione. Ma se di fronte non ho un nemico forte come la vecchia URSS (pensiamo ai talebani), o se posso distruggere in anticipo la sua rete di difesa aerea che copre le quote medio-alte (come è stato fatto con l'Iraq), a quel punto posso attaccare da alta quota con rischio ZERO. Difatti, le nuove dottrine d'attacco americane prevedono che gli aerei Stealth si occupino di demolire la rete di difesa aerea del nemico, aprendo poi la strada alle ondate d'attacco che a quel punto potranno volare in relativa tranquillità a quote medio-alte. Ecco perchè oggi la penetrazione a bassa quota non è più considerata attuale e per tutti gli aerei si sviluppano sistemi che li mettano in grado di colpire il bersaglio senza alcuna necessità di abbassarsi di quota. :-)
  6. Non vorrei infierire... ma è da chiodi pensare a un aereo da ricognizione pilotato di quel tipo (parlo del modellino SR-75...) che porta sul dorso un altro aereo da ricognizione... pure quello pilotato ! Dove starebbe il vantaggio? Se si porta appresso qualcosa, si porta appresso un drone, destinato a penetrare le difese aeree nemiche senza rischiare la vita del pilota, altrimenti che accidenti di senso avrebbe la cosa? Su quello piccolo ci metti il fesso della compagnia che può morire? ====== Devi partire da molto lontano... Kelly ha fatto il P-38, caccia decisamente rivoluzionario per i tempi, il P-80, il primo caccia a reazione moderno della storia (la cui formula è giunta fino a oggi con aerei come l'MB-339), l'F-104, l'U-2 e l'SR-71, velivoli eccezionali e per certi versi tutt'ora insuperati il Constellation, che ha inaugurato i voli intercontinentali rendendoli a portata di tutte le tasche e altri modelli ancora, noti e meno noti. E' in assoluto il più grande progettista di aerei ad alte prestazioni della storia.
  7. Gianni065

    calibri

    No, non direi questo. Ha il vantaggio di un'impugnatura davvero sottile (il caricatore è monofilare) per cui si porta molto bene in maniera occulta. Ha anche tutta l'affidabilità della serie 92 classica, secondo me imbattibile sotto questo profilo. La 8000 e la 9000 sono armi di concezione più moderna, offerte in vari calibri, con una capacità di fuoco superiore, esteticamente molto accattivanti (per chi ama il genere). La 9000 è anche più leggera. Chiaramente sarebbe quanto meno inopportuno dire che una compatta da 8 colpi cal. 9/Para è meglio di una compatta da 12 colpi cal.9/Para o 10 cal. 40S&W, laddove il minor ingombro in spessore della prima è compensato dalla maggior leggerezza della seconda. Anche qui è questione di scelte. Una guardia del corpo o un agente di scorta avrebbero ragione a preferire una 9000: si porta bene, si nasconde bene, e ha una buona autonomia di fuoco. Per le esigenze di difesa personale o per quelle in cui la presenza di altri operatori armati assicura comunque un volume di fuoco complessivo adeguato, la 92SBM (che poi ho verificato e devo correggermi, adesso la fanno come 92FSC con ponticello squadrato e blocco corsa rinforzato, anche se non l'ho mai vista in giro) può essere una valida opzione.
  8. Gianni065

    Kormoran

    Non è una priorità della Marina, al momento. Tieni conto che la Marina è quella che meno di tutti ha questa esigenza. La Marina Militare è in grado di affrontare qualsiasi prevedibile minaccia navale nel Mar Mediterraneo. Non dimentichiamo che dispone di 2 portaerei con velivoli d'attacco Harrier II (armati anche di Maverick) e (nel prossimo futuro) F-35. Dispone di una flotta di caccia e fregate di tutto rispetto, armati di missili antinave a lungo raggio. Dispone di elicotteri medio-pesanti che possono essere armati con missili Marte. Dispone di sottomarini d'attacco convenzionali. Non credo proprio che le navi nemiche siano una preoccupazione, per la MMI, dopo la fine della Guerra Fredda (e della presenza navale sovietica). Il problema è dell' AMI, che ha praticamente perso ogni capacità antinave. Il che non è una cosa deprecabile, sia chiaro. Tutti i paesi che hanno una marina forte, lasciano che sia quest'ultima a occuparsi della minaccia navale, com'è normale e giusto che sia. Diciamo solo che - disponendo di un'aviazione che ha una componente d'attacco formidabile (Tornado e AMX oggi, F-35 domani) è un peccato non sfruttarla anche nel ruolo antinave. Basterebbe comprare una ventina di missili antinave tipo Harpoon o Exocet (o altre armi intelligenti suscettibili di impiego antinave stand-off) per avere a disposizione un braccio lungo e veloce per battere tutto il Mediterraneo (considerati anche gli aerorifornitori) con tempi estremamente più rapidi di quelli della Marina. Ma in tempo di magra bisogna tagliare tutto ciò che non è strettamente necessario, e le capacità antinave dell'AMI sono certamente un "di più". ;-)
  9. Gianni065

    HOPE/HOSBO

    Sì, lo Storm Shadow è propulso. E' un missile da crociera, Tuccio, sia pure con gittata di "poche" centinaia di chilometri. http://en.wikipedia.org/wiki/Storm_Shadow Ovviamente lo Storm Shadow è arma molto più sofisticata (e costosa) rispetto alle HOPE/HOSBO http://en.wikipedia.org/wiki/HOPE/HOSBO le quali sono a loro volta più sofisticate delle altre bombe GPS. Lo Storm Shadow consente di adottare profili di attacco diversi (le bombe GPS, per quanto plananti, restano bombe e il loro profilo d'attacco finale è sempre in picchiata) e può colpire con la massima precisione anche se il segnale GPS dovesse mancare (o essere degradato dai sistemi di contromisure, che iniziano a diffondersi sempre più). Di certo esistono numerosissimi bersagli, specialmente in guerre non proprio convenzionali, che non meritano un costosissimo Storm Shadow, e soluzioni come le HOPE e le HOSBO sono efficienti e più economiche.
  10. Gianni065

    747 o f16?

    Il che, in un certo senso, corrisponde a dire: "Mi consigliate di vincere al superenalotto o alla lotteria di capodanno?" :-) Inizia a giocare la schedina, per prima cosa. Quasi tutti i piloti civili sono ex-piloti militari, per cui la strada da fare è quella di provare per prima cosa a entrare in Accademia. Se ce la fai, ti porrai dopo il problema se restare nell'aviazione militare o transitare in quella civile, e di certo a quel punto non dovrai sentire i consigli di nessuno perchè deciderai da te cosa vuoi fare della tua vita. Se non ce la fai, allora sarà giocoforza tentare di farti strada come pilota civile. Ma ti costerà un mucchio di soldi. ====== Invito i mod a spostare la discussione nella sezione giusta. Thx
  11. Gianni065

    calibri

    Blue... sarà anche non molto blasonata tra i tiratori che sparano con la maglietta Lacoste, ma tra i professionisti e gli utenti "da fatica" la CZ75 è considerata un capolavoro di arma. :-) EDIT Ho dato un'occhiata ai post precedenti, era un po' che non leggevo il topic. Per completezza sul discorso della 92 vorrei citare una versione molto poco conosciuta, la 92/SBM. Si tratta di una 92 con canna accorciata e caricatore monofilare da 8 colpi, studiata per il porto occulto e per chi ha mani piccole (in particolare per il personale femminile). L'arma è stata prodotta in Italia per le forze dell'ordine, ma non ha ottenuto un'accoglienza particolarmente positiva. Le critiche sono state: - Il caricatore ridotto a 8 colpi riduce troppo l'autonomia di fuoco e spinge a portare un nono colpo in canna con pregiudizio per la sicurezza (in ogni caso l'arma è fornita con due caricatori). - La canna corta e il peso ridotto aumentano l'aggressività al momento dello sparo, rendendola più difficoltosa da dominare. - La linea di mira ridotta e la canna più corta influiscono negativamente sulla precisione. - La canna ridotte comporta una velocità di uscita del proiettile leggermente inferiore, con decadimento delle prestazioni balistiche. In molti casi si è proceduto (su sollecitazione dello stesso personale) al ritiro dell'arma e alla sua sostituzione con la 92FS. Non sembra inoltre che la 92SBM sia stata prodotta con i miglioramenti della serie FS (ponticello squadrato e rinforzo arresto corsa otturatore). Tutte critiche che mi sento di non condividere. L'arma è invero eccellente come la 92, impossibile apprezzare un decadimento di prestazioni nelle condizioni di tiro normali per cui questa categoria di armi è progettata, la minor riserva di colpi è ampiamente compensata dalla comodità nel porto, il colpo in canna, in un'arma con quelle caratteristiche di sicurezza, non pregiudica affatto quest'ultima. L'arma è effettivamente più vivace al momento dello sparo, ma è un problema che si supera dopo un minimo di confidenza. E 9 colpi ben piazzati bastano e avanzano nella stragrande maggioranza delle situazioni.
  12. Gianni065

    Ustica

    Scusa Paperinik, ti stavo per rispondere. Ho scritto il messaggio quando ancora non avevi scritto il tuo, e quando l'ho postato non ho visto che nel frattempo avevi scritto tu. Adesso lo stavo editando per risponderti e mi sono accorto che hai scritto quest'ultimo! Certo che ti rispondo, perchè mai non dovrei? Anzi, se qualche volta capita che non rispondo è solo perchè mi è sfuggita la domanda. Fatemelo notare, anche a mezzo MP (può capitare che non rivisito il topic per un po' di tempo) e provvedo subito. ======= L'articolo non cita le fonti, per cui va preso con le pinze. Io l'ho postato (e l'ho precisato) solo per dimostrare come si possa costruire una teoria basata su circostanze pescate di qua e di là che la confortino. In questa caso la teoria è la bomba e la pista libica. Ci sono anche alcune considerazioni nell'articolo molto interessanti, che è bene ricordare perchè in un secondo momento le richiameremo, ma con dati alla mano. Il dialogo virgolettato non è certamente una trascrizione, ma è una ricostruzione basata forse su testimonianze o qualche libro, non lo so perchè non ci sono fonti, appunto. Stabilita che è una bomba la prima cosa da stabilire è quale fosse il suo obiettivo. Se la bomba fosse stata tarata per le 21 (l'orario in cui l'aereo è scomparso) dovremmo pensare seriamente al fatto che essa era destinata ad esplodere a terra e sia esplosa in volo a causa del ritardo accumulato dall'aereo. E' solo una delle ipotesi che si possono fare. Non è escluso che la bomba fosse a bordo perchè doveva essere riutilizzata altrove. Forse qualcuno doveva prenderla in consegna o forse qualcuno la stava portando. Si possono fare davvero tante ipotesi. Io sono convintissimo che ci sia una connessione precisa tra la bomba di Ustica e quella di Bologna. Ma anche qui ci sono più ipotesi: 1) La bomba di Bologna è solo il secondo attentato di una serie iniziata con quello di Ustica 2) La bomba di Bologna è stata messa perchè quella di Ustica non aveva ottenuto i suoi scopi 3) La bomba di Bologna è stata messa per sviare l'attenzione da quella di Ustica 4) La bomba di Bologna è stata messa per depistare gli investigatori su una matrice di terrorismo, laddove quella di Ustica invece era di tutt'altra matrice Anche qui si possono fare tante ipotesi. Tra queste ipotesi, chiaramente, la matrice libica ci sta pure. In fin dei conti non è la prima volta che i libici piazzano un ordigno su un aereo, senza rivendicarlo e senza nemmeno avere un'idea precisa del quando esploderà (o meglio: dove esploderà nel momento in cui il timer avrà comandato l'esplosione). La vicenda dell'attentato di Lockerbie, in questo caso, è certo inquietante. La bomba di Lockerbie sarebbe stata caricata su un volo Malta-Francoforte, di lì ha preso un volo per Londra, di lì per New York. La bomba esplose alle 19:03 locali (che essendo ora inglese corrisponde all'ora universale di Greenwich). La bomba di Ustica esplose alle 21:00 locali, ora estiva, pari a UTC+2. Ossia, erano le 19 di Greenwich. Anche per Lockerbie non ci fu alcuna rivendicazione, ma l'indagine fu aiutata dal fatto che l'aereo esplose e cadde sulla terraferma. Se fosse accaduto in pieno Oceano, avremmo un mistero analogo. Ma non scordiamo nemmeno che la bomba, nella sua rotta per Francoforte da Malta, passò praticamente sopra l'area di Ustica. Ci sono quindi dei parallelismi sicuramente sconcertanti, ma questi non ci autorizzano a pensare che la pista libica abbia più valore di altre. Personalmente non ho alcun orientamento in favore di una qualsiasi ipotesi, ma dò una certa preferenza a pensare che la bomba non dovesse esplodere in volo, o comunque su quel volo. EDIT: corretto refuso
  13. Gianni065

    Ustica

    Scusa Dave, ma se le perizie ordinate da un giudice e valutate in un processo di primo grado, sono smentite dagli atti e dalle valutazioni dei gradi successivi, è perfettamente inutile continuare a citarle. Valgono i dati obiettivi in esse contenuti, semmai, non più la valutazione di quei dati. Quelle valutazioni erano sbagliate: non lo dico io, lo dicono i giudici. E lo confermano periti successivi e più qualificati. Vediamo una di queste perizie, disposta dall'AG di Parlermo. Che cosa hanno trovato i periti? Vediamo alcune di queste tracce oggettive, eliminando ogni valutazione che appartiene alla sfera - appunto - delle valutazioni. - tracce di T4 su schegge prelevate da un cuscino (1 su 20 cuscini con schegge) e su tre bagagli (3 su 15 bagagli esaminati) - tracce di T4 e TNT su di un gancio ritrovato nello schienale n.3 rosso (1 su 33 schienali esaminati) - circa 700 schegge recuperate da 20 cuscini, con peso ridotto (anche dell’ordine del decimo di grammo); - circa 330 schegge simili recuperate da 25 schienali; - profondità di penetrazione delle schegge predette (p.es.8 e 15cm nel cuscino n.10; 5 e 30cm nel cuscino n.27; 7cm nel cuscino n.50, come accertato dai laboratori dell’Aeronautica Militare, e 30cm nello schienale n.6 rosso, come accertato dai laboratori dell’Alfa Avio). Alcune di queste schegge sono risultate essere frammenti di ossa umane - microfusioni, tipiche di fenomeni esplosivi, sulle fibre sintetiche del rivestimento interno di sette su quindici bagagli recuperati - presenza di “rolled edge”, “gas wash” e “pitting”, caratteristici dei fenomeni esplosivi, sui frammenti ritrovati in 7 cuscini - cuscino n.45: ribattino a testa svasata verniciata in bianco; (provenienti dalla fusoliera) - cuscino n.10: ribattino a testa svasata verniciata in rosso pompeiano (provenienti dalla fusoliera) - impulso acustico registrato dal CVR 0,2 secondi prima della interruzione completa dei circuiti elettrici. - penetrazione profonda della “fascetta condotto aria di ventilazione vano radio-rack” nel supporto rotaia esterna sinistra di fissaggio dei sedili passeggeri. Di grazia, spiegami cosa esiste al mondo in grado di provocare oltre 1000 schegge che pentrano ovunque, tutte schegge che appartengono allo stesso aereo o addirittura alle ossa dei passeggeri... di lasciare tracce di T4.... di presentare microfusioni tipiche di un fenomeno esplosivo.... di lasciare un impulso acustico registrato dal CVR... ma di non lasciare UNA SOLA SCHEGGIA ESTRANEA. Tu dici che non è una bomba? Anche i periti di questa perizia dicono che non è una bomba. Hanno concluso, contro ogni evidenza, che sia stato un missile. E sai perchè? Perchè hanno valutato determinate cose come viaggianti dall'esterno verso l'interno (parliamo di 2-3 frammenti, non di più, rispetto alle altre migliaia). Ovviamente se ho 1000 cose congruenti con un'ipotesi, e 3 cose non congruenti, logica vuole che mi concentri a capire perchè quelle 3 cose sono non congruenti, dove posso aver sbagliato. Invece no. In quel caso si presero le 3 cose non congruenti, le si trasformarono in 3 cose congruenti con un'altra ipotesi (missile), si ignorarono le 1000 cose incongruenti con l'ipotesi missile, e così si chiuse. Perchè l'hanno fatto? Io lo so, ma non spetta a me dirlo. Spero che qualcuno un domani avrà il compito di farlo, giudiridicamente. Magari qualcuno potrà spiegare come mai un Protheroe, ingegnere aerospaziale, sia stato allontanato dalle attività peritali dopo aver iniziato a parlare esplicitamente di bomba. http://www.strageustica.it/perizie/protheroe.htm Ma non esiste persona che capisca qualcosa di esplosivi e missili al mondo, che leggendo quella sfilza di elementi, possa ancora lontanamente pensare al fatto che sia stato un missile e non un'esplosione interna. Ora, le perizie le puoi leggere sia sul sito stragi80 che su quello strageustica: http://www.strageustica.it/sentenzaPriore/...i%20tecnici.htm Te la senti di farlo? Io l'ho fatto. Se vuoi valutare personalmente le perizie, te le devi leggere, e leggere bene, perchè quelle perizie sono contenute in atti del giudice che le condisce con le proprie valutazioni. Devi prendere i dati oggettivi e valutare quelli. Se invece intendi fidarti di come le hanno valutate i giudici, non puoi prendere per buono ciò che dice Priore e far finta che non esistano due giudizi successivi che lo hanno smentito. Non puoi prendere per buono ciò che conclude un perito, e ignorare ciò che concludono Taylor, Bazzocchi e altri. E che continuano a ripetere ancora oggi, ben oltre dopo la fine dei propri incarichi peritali. ========== Io non conosco alcun tipo di evento al mondo che possa generare migliaia di schegge nessuna delle quali appartiene a qualcosa di diverso dal bersaglio, microfusioni esplosive, tracce di T4 sulle stesse schegge, che non sia un ordigno esplosivo semplice (senza involucro a frammentazione, per intenderci). Nè conosco alcun perito che non sia in grado - una volta che gli viene assegnato un incarico per dimostrare una data ipotesi - che non sia in grado in qualche modo di riuscire a presentare un qualche fatto e una qualche interpretazione che sostenga quell'ipotesi (se no i periti di parte non esisterebbero). E non dimentichiamo che il processo di Ustica è stato fatto con il sistema inquisitorio, in cui il giudice (ed i suoi consulenti) erano tutt'altro che "terzi" rispetto alla parti (accusa e difesa). Continuare a ignorare l'ipotesi bomba significa semplicemente negare anche la più flebile speranza che le vittime ottengano giustizia, e continuare a inseguire e cercare colpevoli che non potranno mai essere trovati semplicemente perchè non esistono. Per questo sono molto duro con chi continua a insistere su una strada che dopo quasi 30 anni si è rivelata un vicolo cieco.
  14. Gianni065

    Ustica

    Io non distorco il contenuto dei tuoi post, ma tu non girare attorno ai fatti. I link che ho postato non sono link del mercatino di Portobello, ma link seri. C'è un elenco di perizie e quello che hanno detto. Ma tutto questo lascia il tempo che trova. I periti si sono spaccati a un certo punto? SI' Due giudizi successivi hanno stabilito che l'ipotesi missile era sbagliata? SI' Se ne deve concludere che i periti che la sostenevano (e quindi negavano l'esplosione) hanno sbagliato? SI' A conforto di quest'ultima considerazione logica, ci sono dei fatti? SI' Quali sono? 1) le tracce di esplosivo ci sono. Se non è stato un missile - e non è stato un missile, come abbiamo visto - qualcos'altro ce le ha portate. 2) un frammento di titanio che si stacca dalla fusoliera e va a fondersi con la gondola di un motore, è qualcosa che può accadere solo con un'esplosione interna Dato che qua non stiamo a parlare di filosofia, ma di ipotesi concrete, e dato che le ipotesi logiche compatibili con la presenza di esplosivo possono essere soltanto due: 1) missile 2) bomba se la 1) non è, e non può essere, non è che ci rimanga molto, o sbaglio? E visto che parte dei periti (peraltro proprio quelli più qualificati) hanno sostenuto l'ipotesi 2), continuare a far finta che questa sequenza logica non esista significa rifiutarsi di vedere le cose come stanno. E credimi, non vedo un accidenti di motivo per incaponirsi a non voler sentir parlare di bomba. Dove sta il problema? Cosa diavolo c'è che non piace nell'ipotesi bomba? Non consente di accusare gli americani? E perchè mai, si può sempre dire che ce l'ha piazzata la CIA, no? ======== Leggiti quest'altra di Taylor, intanto. Questo non scrive per intascare i soldi di una consulenza, questo scrive a beneficio del mondo accademico e scientifico mondiale. http://aviation-safety.net/pubs/other/Tayl...illustrated.pdf E leggi anche questa: http://www.tempi.it/archivio_dett.aspx?idarchivio=903 e' un articolo coraggioso, scritto nel 1999, prima che fosse definitivamente esclusa l'ipotesi missile. Oltre a contenere una serie di interessanti considerazioni, è una dimostrazione come in qualsiasi evento si possano trovare circostanze inquietanti che accreditano l'ipotesi che si vuole sostenere. ======== L'ipotesi bomba è l'unica che si concilia con i dati di fatto. Qualche scarna possibilità resta sul cedimento strutturale, su un piano meramente teorico e a patto di affermare che le tracce di esplosivo siano state causate da un inquinamento dei reperti. Taylor ha ipotizzato che fosse stata collocata nella toilette partendo dall'idea di un attentato che avesse lo scopo di distruggere l'aereo in volo. Questa ipotesi non può essere confermata nè smentita perchè mancano troppe parti in quell'area. Quello che Taylor non ha considerato, forse, è che non è detto che la bomba dovesse ottenere quell'effetto. La bomba poteva essere destinata ad esplodere con l'aereo a terra (l'orario conferma questa ipotesi) o addirittura potrebbe essere esplosa per errore (qualcuno la stava portando a Palermo, ad esempio). Queste circostanze spiegherebbero il fatto che non c'è stata alcuna seria rivendicazione. Queste sono le direzioni che deve prendere chi vuole veramente cercare di capire cosa è successo, e non trovare a tutti i costi un colpevole di comodo.
  15. Gianni065

    Ustica

    Vivaddio Dave. Allora siamo d'accordo che non è stato un missile? Bene. Allora dobbiamo considerare altri due fatti (poi la questione delle perizie la riprenderemo, intanto guarda qui http://www.strageustica.it/argomenti/perizie.htm perchè la storia delle perizie non sta come la dici tu): 1) Ci sono tracce di esplosivo nell'aereo. Credo che questo punto siamo tutti d'accordo. 2) Ci sono tracce di eventi cinematici che per logica possono essere correlati solo a un'esplosione interna. Come spieghi che un frammento di una paratia in titanio (!) della fusoliera è stato scagliato con tale forza contro il motore destro da fondersi letteralmente in esso. http://www.strageustica.it/foto/qualche%20...esi%20bomba.htm dimmi quale altra ipotesi, a parer tuo, si concilia con queste due semplicissime evidenze fattuali.
  16. Gianni065

    Ustica

    Il sito che non si apre lo puoi riprendere di qui, Dave: http://www.crono911.net/ustica/AIRMANSHIP.pdf Meno male che conservo sempre una copia locale dei siti. ===== Questo era il punto 3. Aspetto di sapere sempre come si valutano le relazioni di questi due esperti (le cui qualifiche sono ben precisate), e quali sarebbero gli esperti e con quali qualifiche che hanno invece sostenuto l'ipotesi missile. Quanto all'Air Malta, da dove prendi quel dato? Che distava "15 minuti di volo" ? Perchè non mi sembra un linguaggio molto tecnico. Si dice quanti km, quante miglia distava. Non "quindici minuti di volo". Non stiamo parlando di una scampagnata. Quindi il dato esatto qual'è? Dove sta scritto? ===== Aspetto risposta al punto 1: - Non c'è una scheggia. Sapresti indicare un modello di missile (anni 80) in grado di esplodere abbastanza vicino ad un aereo, tanto da abbatterlo, senza lasciare nemmeno una scheggia, ma lasciando tracce di esplosivo? Mi basta una sigla, che so, AIM-007 Mandrake. O viceversa, sapresti indicare un modello di aereo in grado di far precipitare un altro aereo con una quasi-collisione, e lasciargli tracce di esplosivo? Anche qui mi basta una sigla, tipo F-19 Harry Potter. Aspetto risposta al punto 2: - Aereo militare. Sapresti dirmi dove sta il caccia che avrebbe abbattuto il DC9? Lo vedi il DC9 sul tracciato radar? E' una serie costante di blip. C'è un'altra serie costante di blip radar vicino al DC9? Qualcosa che arriva, gli si avvicina a tiro di missile, e si allontana? Non mi parlare di "correlabilità dei PLOT". Un aereo che vola lascia una serie di plot che disegnano perfettamente la sua rotta, anche se il transponder è spento. Non è che si prende un plot di qua, un altro plot di là, e si uniscono come i disegni dei bambini. Una serie è una serie. Mettendoli insieme si ottiene una rotta, perfettamente cadenzata dove ogni plot corrisponde a una rotazione dell'antenna del radar e la distanza tra un plot e l'altro corrisponde alla velocità dell'aereo. Ci sta questa serie oppure no? Aspetto risposta al punto 4: La sentenza di appello ha sconfessato completamente quella di primo grado. La Cassazione ha confermato la sentenza di appello. Gli atti e i fatti sempre quelli sono. Ma due organi di giudizio di livello e competenza superiori hanno stabilito che non c'è stato missile nè battaglia aerea... ma più di tutto hanno stabilito che i generali non hanno nascosto un accidenti di nullla. Per quale ragione dovremmo dare ancora credito alla sentenza di primo grado? Rispondiamo a queste cose, prima di partire con i voli pindarici.
  17. Gianni065

    MoSE

    Magari si dovrebbe sentire cosa ne pensano i veneziani... credo che l'ultima parola spetti a loro. E ho idea che lo vogliano, a giudicare dall'attenzione e precisione con cui il progetto è seguito sul sito web del Comune. Se l'opera funziona, è un motivo di orgoglio per tutta l'Italia. Ammiriamo cosa hanno saputo fare gli olandesi con le dighe... poi però quando si tratta di dimostrare che non siamo da meno...
  18. Si tratta con tutta evidenza di un refuso. Il radar corretto è AN/TPS-77, precedentemente noto come AN/TPS-117, a sua volta una versione del noto FPS-117. L'FPS-117 è fisso, il TPS-67 è mobile, ma i due sistemi hanno una comunanza di parti tra l'80 e il 90 %. Se cercate AN/TPS-77 o AN/TPS-117 trovate tutto ciò che vi interessa. :-)
  19. Gianni065

    Ustica

    Dave, ci sono modi e modi di porre le cose e quando uno cerca di girare attorno a un argomento lo si intuisce subito. Non fai prima a dire esattamente come la pensi, e perchè? Continuerò a ripostare questi 4 punti: 1) Non c'è una scheggia 2) Non c'è traccia di alcun aereo militare che potrebbe aver lanciato un missile 3) Argomentazioni di due esperti qualificatissimi e testimonianza diretta di un pilota: http://www.airmanshiponline.com/summer99/a...oli/ustica.html 4) Conclusione della sentenza di appello: "...risulta che tutti gli aerei militari erano a terra, che i missili di dotazione italiana erano nei loro depositi, che gli aerei militari alleati non si trovavano nella zona del disastro e che nell'ora e nel luogo del disastro non vi erano velivoli di alcun genere. Tale ricostruzione trova conforto anche nel silenzio dell'aereo dell'Air Malta, che seguiva a breve distanza il velivolo ITAVIA, che è atterrato tranquillamente a Malta e che non ha segnalato alcunchè di irregolare lungo la sua rotta... Tutto il resto è fantapolitica o romanzo che potrebbero anche risultare interessanti se non vi fossero coinvolte ottantuno vittime innocenti." E tu cosa mi posti? Priore? Una sentenza di primo grado, che non è riuscita a dimostrare cosa è successo ed è stata cassata da una sentenza di appello e da un giudizio in cassazione? Tutto qui? Priore ha sbagliato. Non lo dico io, lo dicono i giudici di secondo grado e quelli di Cassazione. Punto. Un giudice può sbagliare? Certo. ========== Già che ci siamo. Responsabilità dell'Aeronautica per omissione? Dagli atti della Commissione Stragi in Parlamento (http://www.parlamento.it/bicam/terror/stenografici/steno8.htm) PRIORE. "Per quanto concerne il comportamento dell'Aeronautica, devo dire questo, che sarebbe lungo l'elenco di tutte le attività che sono state omesse o le varie carenze che noi abbiamo accertato nel corso di questi sedici anni.... (e continua, poi viene interrotto) PRESIDENTE. Mi scusi se la interrompo, consigliere Priore, se ho ben capito il senso di una delle sue risposte nell'audizione della settimana scorsa, ci fu anche un difetto di esecuzione, non voglio dire una deviazione nell'esecuzione del sequestro originario da parte dei carabinieri. PRIORE. Questo è vero. PRESIDENTE. Mi sembra che in sede di esecuzione, se ho capito, il sequestro fu limitato soltanto ad alcuni siti radaristici, mentre esso era concepito in modo tale da poter avere un'esecuzione più ampia. PRIORE. Questo è vero, lo accennavo l'altra volta e credo che sia noto a molti membri della Commissione.In effetti il primo provvedimento, quello della Procura di Palermo, era di ordine quasi generico, per cui se ne fosse stata data esatta esecuzione forse oggi avremmo anche i dati radaristici di Poggio Ballone che hanno un importanza sempre maggiore. Noi infatti diamo sempre più importanza ai dati radaristici di Siracusa: avremmo comunque avuto anche il DAI di Siracusa il DAI direttamente di Licola. Ci fu, cioè, una mala esecuzione una interpretazione restrittiva di quel provvedimento per cui alla fine si presero soltanto i dati di Licola e di Marsala.... =========== Quindi, cerchiamo di capire. La Procura fa un provvedimento troppo generico. I Carabinieri lo interpretano in maniera restrittiva e chiedono i nastri solo ad alcuni siti anzichè a tutti. Chi condanna Priore? Fa un mea-culpa per dire che la Procura poteva scrivere meglio il provvedimento? Fa una censura ai Carabinieri che lo hanno eseguito male? No, condanna l'Aeronautica. E non esprimo altri giudizi, visto che Priore ha una certa tendenza a querelare chiunque metta in discussione il suo operato (peccato che però non abbia querelato i guidici di secondo grado e di Cassazione...). Forse, dico forse, se la Procura, anzichè guardare subito all'Aeronautica come al "nemico" e agli americani come agli "autori", avesse chiesto la sincera e spontanea collaborazione di entrambi, avrebbe avuto tutto ciò di cui aveva bisogno. Poteva chiedere i nastri, anzichè mandare i Carabinieri a sequestrarli. C'è caso che l'AMI avrebbe detto: "Ci chiedete solo questi? Guardate che abbiamo anche questi altri". Se qualche generale stizzito ha pensato: "Ci sequestrate solo questi? Peggio per voi" non c'è da meravigliarsi. Tutti hanno dignità e orgoglio, mica solo i giudici. E lo stesso dicasi per gli americani: se qualcuno avesse chiesto loro una mano, anzichè accusarli subito di aver abbattuto l'aereo e cercare a tutti i costi portaerei e caccia americani che non c'erano, è caso che gli americani avrebbero potuto dire: "Guardate, abbiamo San Vito dei Normanni, è una base ELINT tra le più sofisticate esistenti al mondo, ascoltiamo e memorizziamo ogni frequenza radio e radar in tutto il Mediterraneo, può interessarvi sapere cosa abbiamo registrato quella notte? Frequenze radar, comunicazioni radio in aria, in cielo e in terra, di alleati e non. Vi interessa?". Ovviamente se ne sono guardati bene, visto come sono stati trattati. Ed il bello è che nessuno, nemmeno tra i sedicenti periti dell'accusa, ha mai pensato di chiedere i dati di San Vito. E sai perchè? Non sapevano nemmeno che esisteva e cosa fosse. Perchè la Procura non ha voluto avvalersi di periti esperti militari... no no... quelli sono complici... Un qualsiasi militare avrebbe detto: "Ma perchè non chiediamo a loro?" . Quella base sta lì dal 1960, mica poco. Adesso è stata smantellata. Buonanotte ai dati. Dicevamo. Quei quattro punti?
  20. Gianni065

    Ustica

    Dave, il problema è che non si può discutere seriamente di un argomento del genere, postando ciò che dice quello, ciò che dice quell'altro, il commento di tizio, il commento di sempronio, la telefonata... Se chi ha fatto una telefonata che può lasciare perplessi, è stato interrogato e ha chiarito il senso della telefonata, non è un metodo corretto quello di continuare per 20 anni a postare la telefonata. Peraltro, postare telefonate che denotano esclusivamente che la gente militare è gente come tutti gli altri, c'è il presuntuoso, c'è il burocrate pignolo, c'è il maresciallo che non sopporta l'ufficiale novellino di leva... hai voglia a trovarci tutte le cose strane di questo mondo. Lo stesso dicasi per articoli che vogliono cercare di alimentare sospetti e misteri. Non se ne fosse parlato, potrei anche capire. Ma queste cose sono state ormai ampiamente dette. Una volta fatto il giro di chiacchiere, illazioni e circostanze "sospette", poi però arriva il momento in cui DEVONO parlare i fatti. Si parla di periti? Smettiamola di riportare ciò che A dice che il perito B ha detto. Postiamo (o meglio linkiamo) direttamente il testo scritto dal perito B. Io ho elencato 4 fatti: 1) Non ci sono schegge di missile. E' un fatto? Sì, se qualcuno non DIMOSTRA il contrario. 2) Non ci sono aerei militari in zona. Nè presenti, nè in avvicinamento, nè in allontanamento. E' un fatto? Sì, se qualcuno non DIMOSTRA il contrario. 3) La spiegazione tecnica di Taylor, uno dei massimi esperti al mondo di disastri aerei e l'unico, tra i periti che si sono occupati della questione, ad avere esperienza professionale in disastri aerei causati da ordigni; la spiegazione di Bazzocchi, uno che gli aerei li progetta e costruisce; la testimonianza di un pilota in volo in quell'area in quel momento. Questi non sono "si dice", non sono chiacchiere, non sono semplici opinioni: sono due spiegazioni tecnicamente argomentate da esperti veri e qualificatissimi, e una testimonianza DIRETTA. 4) La sentenza della corte d'appello è netta. E' la sentenza motivata di un collegio che ha esaminato tutti gli atti e i documenti. E' la parola fine della giustizia sulla questione missile. La stessa parola fine che hanno già messo i militari e gli esperti qualificati. Quindi abbiamo tre organi, tutti competenti, che hanno definitivamente escluso il missile. Per poter accusare i militari e gli esperti di mentire ed i giudici di aver sbagliato, occorre qualcosa in più di un articolo di un romanzo. Finchè c'era contrasto fra quei tre settori (militari/esperti/giudici) si poteva anche essere legittimati a scegliere con chi schierarsi. Ma adesso, dopo 28 anni (!) e una posizione NETTA e UNIVOCA di tutti coloro che hanno titolo professionale per proporla, non si può continuare a sollevare la solita tiritera ignorando queste conclusioni. Si riesce a contestare questi quattro fatti con dei fatti?
  21. Gianni065

    Ustica

    Filter... Cosa ci azzeccano rapporti sulla Libia del 1973 ? Adesso mi ci metto pure io e posto la storia delle guerre puniche.... Dave97... Filter... io la guerra a colpi di post chilometrici non la faccio. Se è stato un missile, tutto quello che dovete fare è: 1) spiegare come mai non c'è una scheggia 2) spiegare come mai non c'è traccia dell'aereo che l'avrebbe lanciato 3) spiegare queste: http://www.airmanshiponline.com/summer99/a...oli/ustica.html 4) spiegare questa conclusione nella sentenza di appello: "...risulta che tutti gli aerei militari erano a terra, che i missili di dotazione italiana erano nei loro depositi, che gli aerei militari alleati non si trovavano nella zona del disastro e che nell'ora e nel luogo del disastro non vi erano velivoli di alcun genere. Tale ricostruzione trova conforto anche nel silenzio dell'aereo dell'Air Malta, che seguiva a breve distanza il velivolo ITAVIA, che è atterrato tranquillamente a Malta e che non ha segnalato alcunchè di irregolare lungo la sua rotta... Tutto il resto è fantapolitica o romanzo che potrebbero anche risultare interessanti se non vi fossero coinvolte ottantuno vittime innocenti." Sono 4 cose semplici. Ce la fate a rispondere secco, senza tirare in ballo morti sospette, telefonate sospette, libri, romanzi, franco e ciccio, i beatles e cicciolina?
  22. Gianni065

    Prestazioni aerei e UAV

    No Sacred. Un aereo non si illumina come un ferro rovente, ameno che non sia già un ferro rovente (ossia sta precipitando in fiamme). L'esempio dello Shuttle è diverso, come giustamente ha detto Legolas. Qualunque cosa voli ad alta velocità deve rispettare le leggi della fisica e dell'aerodinamica. L'inerzia, l'efficienza delle superfici di controllo ed i relativi tempi di risposta, i carichi strutturali impediscono a un aereo di fare manovre come quelle che hai descritto. Ciò non toglie che un missile con motore a razzo a spinta orientabile, o un aereo con motori a spinta 3D, possono fare cose strabilianti. Un piccolo aereo radiocomandato (parlo proprio dei modelli) può fare manovre "impossibili": la sua inerzia è minima, il rapporto spinta/peso elevatissimo. Di notte, un affare del genere con una luce può giocare qualsiasi scherzo a un osservatore. Il motore a elica di un Predator è estremamente silenzioso, non lo senti se vola a qualche centinaio di metri di altezza. Chiaramente se stai in macchina con il motore acceso e magari anche l'autoradio in funzione, non lo senti nemmeno se ti atterra sul cofano. Viceversa, in aria cristallina e nel deserto, capace che lo senti a migliaia di metri di distanza. Dipende. Un radiomodello, poi, è ancora più silenzioso. Quindi bisogna vedere di cosa si sta parlando. Teniamo presente che se 40 anni fa qualcuno avesse visto all'opera un F-22 o un SU-37 avrebbe tranquillamente giurato che sono UFO, per le manovre che possono fare. E ancora oggi ci sono moltissimi piloti civili/privati che non hanno la minima idea di cosa sia un F-22 o un SU-37. Quindi, anzichè fare tante domande che aspirano a risposte assolute che spesso non è possibile dare, faresti meglio a spiegare qual'è il problema.
  23. Non tenere in gran conto i dati delle schede tecniche, quanto a autonomia e raggio d'azione. Si tratta quasi sempre di figure teoriche, in configurazione ottimale e con profili e velocità ottimali. Un aereo senza armamenti, con serbatoi esterni e profilo di volo ad alta quota e velocità subsonica, ad esempio, può volare per 2000 km. Lo stesso aereo, con armamento esterno e velocità operative, potrebbe non volarne nemmeno 1000. Quando sono presenti i dati cui fa riferimento enrr, già si ha un'indicazione più precisa. Per avere davvero un'idea dell'autonomia di un aereo, devi conoscere questi parametri: - Carburante complessivo - Consumo dei motori a secco e in A/B (di solito viene fornito il consumo in rapporto alla spinta): libbre consumate in un ora per ogni libbra di spinta. Con questi dati ti fai un'idea di quanto consuma l'aereo a determinati regimi di spinta. Il problema è che non sai di quanta spinta ha bisogno l'aereo per volare in una determinata configurazione di carichi, quote e velocità. Esistono tabelle per questo genere di calcoli per ciascun modello di aereo (si calcola la resistenza indotta dai carichi bellici, il peso ecc...) ma quasi mai sono pubbliche. Fatte queste premesse, e salvo (frequenti) errori nelle schede tecniche (che spesso confondono autonomia/range con raggio d'azione/radius) tieni conto che: 1) Autonomia senza altre indicazioni è la distanza che l'aereo può percorrere in totale (quindi è "sola andata"). Purtroppo le schede raramente specificano se questa autonomia è riferita al solo carburante interno o anche a quello esterno, all'aereo armato o disarmato. Spesso questo dato è riferito all'aereo disarmato e con 1-2 serbatoi esterni, ma non si può mai esserne sicuri se non è specificato. Nè è specificato il profilo di volo. 2) Autonomia di trasferimento di solito indica l'autonomia con l'aereo disarmato, con tutti i serbatoi esterni che può portare, velocità e quote ottimizzate per ridurre i consumi (parliamo di 600 - 700 km/h a quote medio alte, per un aereo da combattimento). 3) Il raggio d'azione dovrebbe essere il raggio effettivo entro il quale l'aereo, con configurazione di armamento tipica e profilo di volo tipico, può eseguire una missione tipica e rientrare alla base. Molto spesso alcune schede ottengono questo dato dividendo in due quello dell'autonomia, ma è un sistema estremamente superficiale.
  24. In tutta onestà credo che si possa fare poco o niente, e che sia meglio non fare niente. Non è un sito a scopo di lucro. E' vero, hanno copiato e incollato persino i testi della nostra scheda (e quelli li ho fatto io, perbacco!) ma diciamoci la verità: se avessero cambiato qua e là qualche termine grammaticale giusto per non far vedere che era copiato, questo avrebbe cambiato in concreto le cose? Direi piuttosto che essere copiati è sempre la dimostrazione che si è fatto un buon lavoro. Linkare la fonte correttamente, accreditare i meriti dell'avversario, è sinonimo di correttezza e onestà intellettuale, oltre che di rispetto. Tutte cose che quel genere di sito non avrà mai...
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