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Mostra il contenuto più apprezzato di 07/13/23 in tutte le aree

  1. La risposta più semplice è che il 9x19, 9x21 e 9x18 sono calibri ben riusciti, figli di compromessi che comunque hanno accontentato bene la precisione, capacità del caricatore e la penetrazione entro determinati termini. Molti calibri diversi sono stati sviluppati, e molte pistole come la FN Five-seven (per citarne una) camerano addirittura i calibri da PDW come la P90. Scommessa persa in quanto munizione troppo ingombrante, costosa e impegnativa da gestire. Ma da sola questa risposta vuol dire tutto e niente, se accostata al settore dei giubbotti antiproiettile. La vera domanda che bisogna porsi è: a cosa diavolo mi serve la pistola se sono un fante di prima linea? La risposta è tanto strana quanto giusta: non è compito delle pistole perforare i giubbotti anti proiettili militari di prima linea. Nel ruolo della fanteria esiste un'arma primaria (fucile o carabina che sia) necessario al combattimento personale, e un'arma secondaria (come un lancia granate.. un lanciarazzi.. mine e chi più ne ha più ne metta) necessaria al compimento della missione. Attenzione però, come arma secondaria non figurano ne pistola ne coltello, in quanto considerate arma di backup. Prendiamo per esempio il re dei body armour russi, il 6B45, con piastre Granit S3 e imbottitura in kevlar anti taglio. Le uniche armi che ovviamente possono "bucarlo" sono svariati colpi da fucile d'assalto perforanti. Nessuno mai andrebbe a combattere in prima linea con una pistola in mezzo alle armi automatiche, che indipendentemente dal calibro non lo scalfirebbe nemmeno. E qui arrivo al punto. Fallita l'arma primaria, il soldato è considerato inabile al combattimento, ma ancora capace di fuggire o comunque mettersi in salvo. E qui arriva il ruolo della pistola. E in extrema ratio il coltello, ma qui è un altro discorso. Purtroppo la realtà bellica è ben diversa dal tiro dinamico, e il ruolo della pistola è sempre da considerarsi un salvavita nel caso le cose si dovessero mettere male. Appunto per questo, se il ruolo della pistola è da considerarsi un'ultima risorsa, sarà sufficiente che il suo calibro riesca quanto meno a ferire, e che le dimensioni dei caricatori siano contenute da tenerne un ragionevole quantitativo sull'equipaggiamento minimo necessario.
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  2. Non ne dubitavo fossero già state consegnate: in realtà quando fanno certi annunci è perchè le armi sono già lì... Quanto alla domanda...Le bombe a grappolo gli ucraini come i russi le avevano già e quelle americane saranno in buon numero, ma non sono wunderwaffen (che nemmeno esistono): come tali non aiutano a rispondere perchè sono solo uno dei fattori. Diciamo che rendono la vita meno difficile agli ucraini e sono una ragione in più per i russi di sparare minchiate nei comunicati puntualmente ripresi dalla stampa nostrana (a proposito, epocale idiozia quella che gli F-16 sarebbero un'escalation nucleare perchè sono omologati per le testate tattiche)... Credo un questo sia il primo "incrocio" tra Cooper e Stirpe (che lo cita). Argomento? I disastri russi... https://www.facebook.com/oriogiorgio.stirpe.5/posts/pfbid02ThM3FfnrCVhonu7fPtFkp3iyisBatvuJsFdEskfoUsgkjm4yGSTg3hTWkjqwjjuPl
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  3. Sikorsky CH-53K King Stallion ... nuovo contratto ... ... defensedaily.com ... https://www.defensedaily.com/contract-awards/contract-award-sikorsky-aircraft-corp-stratford-connecticut-21832566/ ... ... defense.gov ... https://www.defense.gov/News/Contracts/Contract/Article/3453399/ ...
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  4. E le forze armate americane fanno il triplete! Oltre al set M17/M18, arrivano anche le fondine e le torce dedicate. Sig Sauer M17: c’è anche la fondina dell’Us army - Armi da tiro (armerieonline.it) Check out the new laser/light combo ‘pistol enhancer’ for the military’s new handgun (armytimes.com)
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  5. Che l'AK12 sia un progetto fallato assolutamente no. Ma senza dubbio è un progetto che richiede una gran mole di sviluppo e ancor di più, una gran mole di apertura mentale da parte dell'utenza storica della serie AK. Mi spiego. Andando a vedere il primo esemplare pubblicato nel 2013, il cambiamento rispetto ai canonici AK74M è abissale e innovativo. Forme squadrate, calcio, selettori e meccaniche totalmente riviste. veniva abbandonato pure il concetto di pistone a corsa lunga (storico marchio i fabbrica Izhmash) in favore del pistone a corsa corta. Ma l'innesto di un AK con la filosofia progettuale occidentale richiede un prezzo da pagare. In primis i costi, lievitati eccessivamente e senza una compatibilità dei vecchi pezzi di ricambio. A seguire, il divario addestrativo che separava la nuova generazione di coscritti di leva, con quelli della generazione precedente.* *Forse già lo saprete, ma è profonda convinzione progettuale russa che 2 generazioni di soldati, o perlomeno di chi ha svolto i 2 anni di leva obbligatoria, si trovino concordi nell'usare l'arma più aggiornata senza alcun tipo di problema, con solo qualche ora di tiro al poligono (e questo spiega il perchè della lunga dinastia dei Kalashnikov rispetto a tanti altri fucili russi altresì meritevoli). La terza versione che divenne operativa, la 6P70 del 2018, per i motivi sopra elencati, divenne al pari di una customizzazione di un AK74M in dotazione agli spetsnaz con i famosi kit Zenitco, ma con meccaniche riviste e novità tecniche. Subito emersero i primi difetti (confermati da operatori russi) tra cui il disallineamento tra canna e soppressore (ora risolto, al quale è stato riprogettato lo spegni fiamma e l'adattatore integrato per silenziatori aftermarket); la tacca di mira posteriore all'occidentale, se esposta al fango melmoso, inzozza il foro per la lunga distanza e ne rende difficile la pulizia. Non più ambidestro. Il guardamano semi-flottante soffriva il caldo dell'uso intenso e, essendo ancorato castello dell'arma in pezzo unico, impediva la pulizia rapida del gas tube. Ah già.. il gas tube. Non è più smontabile in corpo unico con il guardamano superiore per l'accesso totale alla zona di espansione del gas. Ora è tutto solidale esattamente come nei fucili occidentali, e questo spiega il guardamano semi-flottante, con grandi dubbi russi sulla storica affidabilità dei vecchi Kalashnikov. Il calcio si è tramutato un un crane di palese ispirazione all'HK416, seppur ripiegabile. Ora nonostante tutto, siamo alla 4° versione (gen2 del 2020) poi evoluta fino all'AK12SP (gen3 del 2022), dove ricompare il calcio più moderno del primo prototipo e il selettore ambidestro (a sinistra è uguale a quello di un'arma occidentale, a destra il classicone AK facilitato), paramano con maggior smaltimento del calore, raffica di 2 colpi mantenuta e una nuova tacca di mira posteriore.. Personalmente ho grande fiducia nel progetto, e la storia continua..
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