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si taglia alle scuole


Leviathan

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io non sto dicendo che il governo è stasto messo li con mazzette perchè l'abbiamo visto tutti con quale distacco ha vinto Berlusconi,io la crisi coi tagli alla scuola non la pago...per il solo fatto che io voglio studiare e trovarmi un lavoro,se la scuola continua così non si avrà una preparazione che ci consentirà di concorrere con degli stranieri che magari sanno fare il nostro lavoro meglio di noi perchè gli è stato insegnato come farlo nei temp giusti e con i modi giusti,riguardo alle mazzette a agli accozzi parlavo di certe cariche come ministro...

 

per tutti l'altro sono d'accordo con te per quanto riguarda il consumismo etc...ma la scuola se proprio ci devono mettere mano lo facciano a uno che ne capisce non alla Gelmini...

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ma per favore... il cambio lira/euro è dato da calcoli matematici (che fantasia il mitico professore, ha chiuso gli occhi e ha scelto 1936.27 lire per il cambio...)

 

per l'espatrio puntavo alla germania io...

boh voi?

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la riforma è giustissima.Il debito pubblico è del 104% del pil.Siamo noi giovani che dovremo pagare i debiti fatti per pagare i privilegi degli insegnanti e degli statali.Se non si cambia niente finiamo come l'Argentina

 

 

Dunque tu stai affermando che per colpe di qualcun altro sia giusto far pagare la porzione del paese che rappresenta il futuro per non finire in crisi completa.

Mi sembra assolutamente ragionevole, infatti perchè tagliare gli sprechi quando la crisi può essere efficacemente contenuta togliendo le possibilità di studio a migliaia di giovani Italiani?

Ragionando così davvero poi saremo costretti ad allearci con i Russi, infatti saremo anche noi un paese del terzo mondo come loro.

Davvero sagace :hmm:

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non vedi che la sinistra ci sta usando?Perchè devo pagare i privilegi degli insegnanti e io per pagare le loro comodità non avrò pensione,ammortizzatori,ecc. e loro sì?

L'Italia rischia il default per il suo debito pubblico altissimo e non per "i banchieri".Le banche italiane sono le meno coinvolte del mondo.

Tutti possono studiare stai tranquillo e spendendo meglio ci possono essere laboratori e strutture migliori anzichè stipendi comodi pagati da noi

io non sto dicendo che il governo è stasto messo li con mazzette perchè l'abbiamo visto tutti con quale distacco ha vinto Berlusconi,io la crisi coi tagli alla scuola non la pago...per il solo fatto che io voglio studiare e trovarmi un lavoro,se la scuola continua così non si avrà una preparazione che ci consentirà di concorrere con degli stranieri che magari sanno fare il nostro lavoro meglio di noi perchè gli è stato insegnato come farlo nei temp giusti e con i modi giusti,riguardo alle mazzette a agli accozzi parlavo di certe cariche come ministro...

è il contrario.Per pagare i troppi insegnanti che quindi lavorano poco non ci sono i soldi per strutture,tecnologia,laboratori,sviluppo.L'America ha molti meno statali e insegnanti ma ha una tecnologia favolosa.Stessa cosa altri paesi.Non farti usare dalla sinistra che dice queste cavolate per fare voti

Modificato da Su-35
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Io ho detto che non ci sono sprechi? Io ho detto che non serve una razionalizzazione?

Tu stai sostenendo una legge di tagli indiscriminati, non di contenimento dello spreco, che sarebbe sacrosanto, perchè non si può realmente credere che tagliando semplicemente un' aliquota dei fondi si ottenga di conseguenza una razionalizzazione.

Non credere che non diano fastidio pure a me le sindacaliste isteriche di mezza età che gridano con voce isterica ai comizi, ma non è questa la via

 

P.S. Personalmente credo che per scuola, università e ricerca si possono tagliare anche le pensioni o qualsiasi altra cosa, anche se risulta, ovviamente, impopolare.

Al popolino interessa solo avere pane e maria de filippi purtroppo.

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Grande Ilvio ... yes you can :asd:

 

http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/SC...ttaglio/3394464

 

SCUOLA: BERLUSCONI, CERCHEREMO EVITARE TAGLIO A PRIVATE

 

"Cercheremo di non togliere i 134 milioni alle scuole private e cattoliche".

E' l'impegno del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenuto questa mattina alla Fiera Milano di Rho. "Ho una grossa colpa - ha detto Berlusconi - non mi ero accorto che nella Finanziaria era previsto questo taglio alle scuole private e cattoliche". Il Premier parla di "una svista colpevole" e assicura il suo impegno per evitare questi tagli.

 

(05 novembre 2008)

 

...

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per amor di cronaca.......da oggi la mia scuola è in autogestione...io e la mia classe ci siamo dissociati totalmente e stiamo continuando a fare lezione con grande disappunto di quasi tutti i professori (tranne un paio di prof di destra convinte). Alla minaccia "o vi autogestite o vi metto 3 a tutti" abbiamo risposto con "studiare è un nostro diritto,prenda la costituzione".

 

;)

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... Alla minaccia "o vi autogestite o vi metto 3 a tutti" abbiamo risposto con "studiare è un nostro diritto,prenda la costituzione"....

 

;)

 

Incredibile e preoccupante; grande Skettles, tenete duro e cercare rinforzi! Qui si tratta di libertà, non di essere pro o contro Gelmini!

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purtroppo domani sarà un altra battaglia.....in classe mia siamo in 3-4 soggetti anticonformisti fino all'osso....ragioniamo col nostro cervello e basta.

I rinforzi li abbiamo trovati...ci sono un altri 6-7 ragazzi di una nostra classe parallela e un ragazzo del 5 che la pensa come noi....domani si prospetta una lunga giornata di protesta contro la protesta.....se non lascio un messaggio entro le 4 del pomeriggio vuol dire che le ho prese e sono stato ricoverato.

Noi non è che non siamo contro la riforma noi siamo contro la protesta che stanno facendo ora per un semplice motivo : La legge è stata approvata.

O trovate 50.000 firme e invocate il referendum o state tutti zitti.

Naturalmente l'autogestione non è che un vile metodo per perdere una settimana di scuola.

Modificato da skettles
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Noi non è che non siamo contro la riforma noi siamo contro la protesta che stanno facendo ora per un semplice motivo : La legge è stata approvata.

O trovate 50.000 firme e invocate il referendum o state tutti zitti.

 

Beh non è così secondo me.

Le proteste potrebbero servire, come dice giustamente lev, a far ritirare il decreto, se poi uno è contrario, specie alle scuole superiori, deve avere la possibilità di studiare (anche se occupazioni e autogestioni sono sempre tra i momenti migliori della vita scolastica :asd: )

Comunque riguardo ai professori altro che protesta, io passerei alla denuncia, anche perchè rischi che te la facciano pagare in seguito (e possono tranquillo, ascolta uno che c'è passato ;))

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la pensavo anche io come te fino a due giorni fa ma se continuano le proteste a scuola magari ritirano il decreto...

PS le firme da raccogliere sono 500 000

ehm scusa..... ho scordato uno zero :D scriviamolo in notazione scentifica 5.0 x 10^5 :asd:

In ogni caso se un governo fa vedere che cede alle proteste penso sia la fine......bisogna essere autorirati e mantenere le proprie linee.

 

dominus hai ragione ma sono tranquillo perchè ci sono prof che ci appoggiano......in ogni caso oggi altrii professori hanno cominciato ad appoggiare noi che stiamo facendo lezione.

Gli "autogestiti" (fra i quali la mia ragazza.....si arrangiasse pure lei.....) hanno svolto questo programma:

-torneo di playstation 3 PES 2009

-torneo di fifa09 online sui pc dell'aula di informatica (non so come sia stato permesso bah....)

-film tipo natale sul nilo

-musica

 

Chiamatela protesta!

Poi insistono nel dire che è una manifestazione apolitica.....e si vedono le "capoccie" dell'autogestione con delle belle magliette col faccione del CHE , bandiere rosse et simila.......MA SI SA IL ROSSO NON è IL COLORE DI NESSUN PARTITO IN PARTICOLARE NO?

Ah altra nota di colore....oggi 4 miei compagni di classe si sono autogestiti per evitare di prendere 4 perchè non avevano studiato. Non li biasimo perchè forse avrei fatto lo stesso....lo volevo solo portare a conoscenza.

 

io dico a questo punto non volete fare lezione per una settimana?statevene a casa.

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Quanto a religione, qui apro e qui chiudo dopo cerchiamo di tornare IT, il problema è che vengono nominati dalla diocesi e non dal provveditore, poi non si tratta di storia delle religioni ma di IRC, insegnamento religione cattolica.

A parte che il voto del diploma non dice nulla, come dimostrato dal fatto che le università private che tu citavi prima neanche lo considerano nel computo, idem dicasi per l'accesso programmato, poi ti sembra etico che uno studente con voti bassi non possa neanche provare ad approcciarsi all'università, che, come vedrai, è totalmente differente dagli altri cicli scolastici, mentre uno ricco può comunque permettersi di fare quello che gli pare?

Quanto alla LUISS la differenza non è di professori, ma di qualità di servizio dato.

Comunque ben vengano le università private ma non mi si tocchino quelle pubbliche, di cui vedrei un numero giusto in una per capoluogo non di più (salvo le grosse realtà dove il bacino d'utenza è maggiore).

Quoto in pieno. Il problema, secondo me, è che, come al solito (bilancio difesa docet) i tagli non vengono fatti entrando nel merito delle singole situazioni, ma frettolosamente, indiscriminatamente, basandosi su numeri, statistiche e nulla più. Non c'è uno straccio di programmazione, con "riforme" simili a questa si ridimensiona e basta, non si razionalizza e ottimizza un bel niente. Quello che mi dispiace è che è un modus operandi che al centro-destra, evidentemente, piace. Ricordo ancora la Moratti come aveva stabilito i criteri di finanziamento alle pubbliche.

 

All'epoca ero al mio primo di tre anni di rappresentante d'istituto (non vi fate idee strane, se alle manifestazioni che organizzavo intravedevo una croce celtica o un faccione del Che andavo e lo facevo a pezzi), e mi resi conto in Consiglio d'Istituto quanto assurda fosse la politica dell'allora Ministro della Pubblica Istruzione. Si ricevevano 1000€ per ogni studente iscritto in terzo superiore, poichè, secondo la Moratti, la scuola è come un'azienda, e se riuscisse ad attirare un numero maggiore di studenti vorrebbe dire che sia valida.

 

Nulla di più sbagliato. La scuola che frequentavo è un ITAer, che necessita di costosissime attrezzature, ma che se gestita bene (e frequentata dalla gente giusta) riesce ad avviare nel mondo del lavoro aeronautico sin dalla maturità. Ci si ritrovò a vedere assegnati 1 milione e 100 mila € al liceo classico, per la maggiorparte finiti in avanzo di amministrazione non vincolato poichè inutilizzati, e noi con 120 mila €, necessari forse a pagare metà dei corsi di specializzazione e dell'ammodernamento dei laboratori. E non voglio dibattere di quello che sarebbe diventato il miglior Istituto Tecnico Aeronautico d'Italia: un Liceo dei Trasporti, perdendo anche la sua vocazione.

 

Deo gratias la megera è andata via dal Ministero ed è sopraggiunto Fioroni, che sì vedeva la gestione scolastica bisognosa di essere gestita come un'azienda, ma secondo una politica meno indiscriminata. Un'azienda prende i suoi finanziamenti da una banca, che nel caso della scuola è rappresentata dal Ministero della PI. Di conseguenza una scuola, per ottenere un finanziamento, doveva presentare un progetto, sottoposto all'avvallo di una commissione ministeriale apposita, che avrebbe concesso i fondi solo dopo aver ritenuto valido il progetto, anche e soprattutto in un'ottica meritocratica. Naturalmente questo aveva anche i suoi difetti, come un ulteriore modo per creare corruzione (all'interno della commissione) oppure il bilancio da destinare alla commissione stessa, ma avrebbe responsabilizzato i Consigli d'Istituto.

 

Ovviamente non'è che per comprare una penna bisognava chiedere l'autorizzazione al Ministero: le forme di autonomia finanziaria scolastica, introdotte dal centro-destra, sono state mantenute, dando alle singole scuole l'opportunità di valutare, scegliendo in un range di cifre, quella più idonea alla propiria realtà per andare a costituire il limite minimo sotto il quale poter agire in autonomia. All'entrata in vigore di tale metodo, casualmente la mia scuola cominciò a ricevere finanziamenti più corposi, tanto da spingere il vice Ministro in persona a recarsi nel mio Istituto.

 

Dopo una visita ai laboratori (tutti a regime) e nelle aule, ci riunimmo tutti in assemblea e dal vice-Ministro stesso fummo definiti come "la perla, il fiore all'occhiello dell'istruzione tecnica italiana, che io stessa proporrò a modello da imitare. Mi stupisce, anzi, che ancora non abbiate ricevuto il finanziamento per un convitto annesso alla struttura." Ora, con il ritorno dello Jedi, di nuovo a fare i conti coi tagli perchè una scuola così piccola non merita i fondi per i corsi di specializzazione, corsi che, per inciso, hanno ratei di inserimento nel mondo del lavoro prossimi al 100%. Ma che ci vogliamo fare, è una scuola piccola, non riesce ad attirare studenti, quindi non merita i finanziamenti...

 

per amor di cronaca.......da oggi la mia scuola è in autogestione...io e la mia classe ci siamo dissociati totalmente e stiamo continuando a fare lezione con grande disappunto di quasi tutti i professori (tranne un paio di prof di destra convinte). Alla minaccia "o vi autogestite o vi metto 3 a tutti" abbiamo risposto con "studiare è un nostro diritto,prenda la costituzione".

 

;)

E qui non riesco proprio a condividere. Premettendo che l'autogestione non è l'occupazione, se ancora non ha abbastanza rilavanza politica, è proprio perchè viene vista come una cosa di sinistra. E' vero, ad organizzarla sono sempre i soliti 4 svogliati che non hanno un'idea di cosa sia una riforma, ma questo non vuol dire che sia sbagliato in principio. L'occupazione, quella sì che è interruzione di servizio pubblico, ma l'autogestione, per definizione ed antonomasia, serve agli studenti per decidere cosa fare del proprio tempo passato a scuola. Ci sono fior fior di circolari che tengono a ricordare quanto importante sia la funzione ludica della scuola, e quando uno studente cerca di far sentire la propria voce, responsabilmente, viene messo a tacere?

 

Il problema è che, anche qui, si generalizza sempre. Quelle poche voci isolate di scuole autogestite responsabilmente, dove non ci si mette a giocare alla Play Station ma il tempo sottratto alla lezione viene usato per informare e sensibilizzare sul motivo dell'autogestione stessa, non vengono elevate ad esempio, ma semplicemente annegate nell'inutilità di tutte le altre. Non c'è cultura neanche tra gli studenti in questo senso: chi autogestisce è di sinistra, chi non lo fa è di destra. Bene, continuiamo così e finiremo per essere un'altra generazione da logiche di partito. Non si aderisce alla protesta in base alle proprie idee politiche, ma in base al fatto che si condivida o meno il provvedimento contestato. Il decreto è stato bloccato, anche e soprattutto per la paura di perdere consensi, ma se c'è stato un momento in cui si stava pensando di ignorare le voci degli studenti è proprio quando qualche testolina di ca22o ha dato lezioni di responsabilità prendendosi a sediate in centro a Roma.

 

E, per la cronaca, ci si può anche dichiarare ufficialmente in autogestione e scegliere di fare lezione.

 

Incredibile e preoccupante; grande Skettles, tenete duro e cercare rinforzi! Qui si tratta di libertà, non di essere pro o contro Gelmini!

In effetti, purtroppo, questo esula da tutto ed è un problema più radicale. Pensa che, quando in quinto superiore stavo valutando se ricandidarmi o meno per il terzo mandato di rappresentante degli studenti al Cd'I, mi venne minacciato: "Fiorente, guarda che se ti ricandidi e rifai tutte quelle assenze l'otto con me te lo sogni." Bene, feci 70 assenze (durante le lezioni, senza saltare una sola interrogazione o compito in classe), mi candidai e vinsi, uscendo con 92 e, nelle materie dell'insegnante in questione, 8 e 9 in pagella finale.

 

Riguardo all'università non mi pronuncio perchè non la frequento, proprio grazie al mio diploma, ma credo che, in sintesi, il problema si assimilabile. Tagli indiscriminati e senza entrare nel merito delle singole realtà. Alla faccia del progetto "non solo fannulloni" dello stesso Ministero dell'innovazione della PA. L'importante è chiedere umilmente scusa alle private per gli ingiusti tagli dei quali, povero Ilvio, non si era accorto. :furioso:

Modificato da Tuccio14
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Quoto in pieno. Il problema, secondo me, è che, come al solito (bilancio difesa docet) i tagli non vengono fatti entrando nel merito delle singole situazioni, ma frettolosamente, indiscriminatamente, basandosi su numeri, statistiche e nulla più. Non c'è uno straccio di programmazione, con "riforme" simili a questa si ridimensiona e basta, non si razionalizza e ottimizza un bel niente. Quello che mi dispiace è che è un modus operandi che al centro-destra, evidentemente, piace. Ricordo ancora la Moratti come aveva stabilito i criteri di finanziamento alle pubbliche.

 

All'epoca ero al mio primo di tre anni di rappresentante d'istituto (non vi fate idee strane, se alle manifestazioni che organizzavo intravedevo una croce celtica o un faccione del Che andavo e lo facevo a pezzi), e mi resi conto in Consiglio d'Istituto quanto assurda fosse la politica dell'allora Ministro della Pubblica Istruzione. Si ricevevano 1000€ per ogni studente iscritto in terzo superiore, poichè, secondo la Moratti, la scuola è come un'azienda, e se riuscisse ad attirare un numero maggiore di studenti vorrebbe dire che sia valida.

 

Nulla di più sbagliato. La scuola che frequentavo è un ITAer, che necessita di costosissime attrezzature, ma che se gestita bene (e frequentata dalla gente giusta) riesce ad avviare nel mondo del lavoro aeronautico sin dalla maturità. Ci si ritrovò a vedere assegnati 1 milione e 100 mila € al liceo classico, per la maggiorparte finiti in avanzo di amministrazione non vincolato poichè inutilizzati, e noi con 120 mila €, necessari forse a pagare metà dei corsi di specializzazione e dell'ammodernamento dei laboratori. E non voglio dibattere di quello che sarebbe diventato il miglior Istituto Tecnico Aeronautico d'Italia: un Liceo dei Trasporti, perdendo anche la sua vocazione.

 

Deo gratias la megera è andata via dal Ministero ed è sopraggiunto Fioroni, che sì vedeva la gestione scolastica bisognosa di essere gestita come un'azienda, ma secondo una politica meno indiscriminata. Un'azienda prende i suoi finanziamenti da una banca, che nel caso della scuola è rappresentata dal Ministero della PI. Di conseguenza una scuola, per ottenere un finanziamento, doveva presentare un progetto, sottoposto all'avvallo di una commissione ministeriale apposita, che avrebbe concesso i fondi solo dopo aver ritenuto valido il progetto, anche e soprattutto in un'ottica meritocratica. Naturalmente questo aveva anche i suoi difetti, come un ulteriore modo per creare corruzione (all'interno della commissione) oppure il bilancio da destinare alla commissione stessa, ma avrebbe responsabilizzato i Consigli d'Istituto.

 

Ovviamente non'è che per comprare una penna bisognava chiedere l'autorizzazione al Ministero: le forme di autonomia finanziaria scolastica, introdotte dal centro-destra, sono state mantenute, dando alle singole scuole l'opportunità di valutare, scegliendo in un range di cifre, quella più idonea alla propiria realtà per andare a costituire il limite minimo sotto il quale poter agire in autonomia. All'entrata in vigore di tale metodo, casualmente la mia scuola cominciò a ricevere finanziamenti più corposi, tanto da spingere il vice Ministro in persona a recarsi nel mio Istituto.

 

Dopo una visita ai laboratori (tutti a regime) e nelle aule, ci riunimmo tutti in assemblea e dal vice-Ministro stesso fummo definiti come "la perla, il fiore all'occhiello dell'istruzione tecnica italiana, che io stessa proporrò a modello da imitare. Mi stupisce, anzi, che ancora non abbiate ricevuto il finanziamento per un convitto annesso alla struttura." Ora, con il ritorno dello Jedi, di nuovo a fare i conti coi tagli perchè una scuola così piccola non merita i fondi per i corsi di specializzazione, corsi che, per inciso, hanno ratei di inserimento nel mondo del lavoro prossimi al 100%. Ma che ci vogliamo fare, è una scuola piccola, non riesce ad attirare studenti, quindi non merita i finanziamenti...

E qui non riesco proprio a condividere. Premettendo che l'autogestione non è l'occupazione, se ancora non ha abbastanza rilavanza politica, è proprio perchè viene vista come una cosa di sinistra. E' vero, ad organizzarla sono sempre i soliti 4 svogliati che non hanno un'idea di cosa sia una riforma, ma questo non vuol dire che sia sbagliato in principio. L'occupazione, quella sì che è interruzione di servizio pubblico, ma l'autogestione, per definizione ed antonomasia, serve agli studenti per decidere cosa fare del proprio tempo passato a scuola. Ci sono fior fior di circolari che tengono a ricordare quanto importante sia la funzione ludica della scuola, e quando uno studente cerca di far sentire la propria voce, responsabilmente, viene messo a tacere?

 

Il problema è che, anche qui, si generalizza sempre. Quelle poche voci isolate di scuole autogestite responsabilmente, dove non ci si mette a giocare alla Play Station ma il tempo sottratto alla lezione viene usato per informare e sensibilizzare sul motivo dell'autogestione stessa, non vengono elevate ad esempio, ma semplicemente annegate nell'inutilità di tutte le altre. Non c'è cultura neanche tra gli studenti in questo senso: chi autogestisce è di sinistra, chi non lo fa è di destra. Bene, continuiamo così e finiremo per essere un'altra generazione da logiche di partito. Non si aderisce alla protesta in base alle proprie idee politiche, ma in base al fatto che si condivida o meno il provvedimento contestato. Il decreto è stato bloccato, anche e soprattutto per la paura di perdere consensi, ma se c'è stato un momento in cui si stava pensando di ignorare le voci degli studenti è proprio quando qualche testolina di ca22o ha dato lezioni di responsabilità prendendosi a sediate in centro a Roma.

 

E, per la cronaca, ci si può anche dichiarare ufficialmente in autogestione e scegliere di fare lezione.

In effetti, purtroppo, questo esula da tutto ed è un problema più radicale. Pensa che, quando in quinto superiore stavo valutando se ricandidarmi o meno per il terzo mandato di rappresentante degli studenti al Cd'I, mi venne minacciato: "Fiorente, guarda che se ti ricandidi e rifai tutte quelle assenze l'otto con me te lo sogni." Bene, feci 70 assenze (durante le lezioni, senza saltare una sola interrogazione o compito in classe), mi candidai e vinsi, uscendo con 92 e, nelle materie dell'insegnante in questione, 8 e 9 in pagella finale.

 

Riguardo all'università non mi pronuncio perchè non la frequento, proprio grazie al mio diploma, ma credo che, in sintesi, il problema si assimilabile. Tagli indiscriminati e senza entrare nel merito delle singole realtà. Alla faccia del progetto "non solo fannulloni" dello stesso Ministero dell'innovazione della PA. L'importante è chiedere umilmente scusa alle private per gli ingiusti tagli dei quali, povero Ilvio, non si era accorto. :furioso:

 

Lo so, ma a questo punto sono stupido che mi prendo l'assenza per fare lezione lo stesso? :rolleyes: :rolleyes:

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Lo so, ma a questo punto sono stupido che mi prendo l'assenza per fare lezione lo stesso? :rolleyes: :rolleyes:

A parte che non c'è più la frequenza obbligatoria, ma poi tu risulti presente a scuola, e se decidete di fare lezione anche l'insegnante deve metterti presente nel suo registro. Questo consente, a chi abbia voglia di partecipare ad attività informative o a dibatiti organizzati in sede scolastica (forum e conferenze, a patto che qualcuno ne abbia organizzate) di uscire dalla classe senza doversi giustificare. Risulterà presente a scuola ma assente durante quella lezione. Questo naturalmente necessita di maturità non solo da parte degli alunni, ma anche dell'insegnante che non deve poi prendersela perchè "quel maledetto comunista non è voluto stare a lezione, ora gli faccio vedere io."

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E' molto grave che i professori facciano una cosa del genere, nonostante io sia a favore delle proteste non posso che appoggiarvi.

la riforma è giusta.Il voto in condotta è giustissimo.Sfottò,pugni ma gli insegnanti se ne fregavano.La scuola com'è oggi fa abbastanza schifo

Modificato da Su-35
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la riforma è giusta.Il voto in condotta è giustissimo.Mi sfottevano e mi hanno anche dato qualche pugno ma gli insegnanti se ne fregavano.Poi mi sono fatto giustizia da solo ma la scuola com'è oggi fa abbastanza schifo.Almeno provano a cambiarla

Ma miseriaccia ladra vuoi argomentare decentemente? :angry:

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