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5 anni per Cuffaro


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Comunque una cosa giusta l'ha senz'altro detta: di 120.000 rom in Italia solo 30.000 sono stranieri quindi o gli si toglie la cittadinanza e si buttano fuori con la minaccia delle armi, cosa che potrei anche approvare ma che non è attuabile in un paese civile come il nostro, oppure l'azione di governo deve dare i mezzi e creare le condizioni o per l'integrazione o per lo spostamento di questa gente da un altra parte.

Ma se le espulsioni sono difficili, la certezza della pena è inesistente, i vari decreti sicurezza, nati proprio sotto la spinta di Veltroni vorrei ricordare, non sono stati poi approvati per colpa dei soliti noti e se una certa parte della sinistra continua a credere che la sicurezza sia un tema di destra e dei ricchi, quando invece sono proprio i più indifesi a subire le conseguenze della mancanza d'ordine, non mi sembra giusto riversare la colpa sull'operato del sindaco di Roma che è uno di quelli che più ha fatto solo per cercare di cambiare la situazione.

In ogni caso più di 10 anni di sinistra a Roma hanno fatto senz'altro bene se vediamo come si è evoluta la capitale rispetto al resto del paese negli ultimi anni, e tutti gli indicatori lo dimostrano.

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Comunque una cosa giusta l'ha senz'altro detta: di 120.000 rom in Italia solo 30.000 sono stranieri quindi o gli si toglie la cittadinanza e si buttano fuori con la minaccia delle armi, cosa che potrei anche approvare ma che non è attuabile in un paese civile come il nostro, oppure l'azione di governo deve dare i mezzi e creare le condizioni o per l'integrazione o per lo spostamento di questa gente da un altra parte.

Ma se le espulsioni sono difficili, la certezza della pena è inesistente, i vari decreti sicurezza, nati proprio sotto la spinta di Veltroni vorrei ricordare, non sono stati poi approvati per colpa dei soliti noti e se una certa parte della sinistra continua a credere che la sicurezza sia un tema di destra e dei ricchi, quando invece sono proprio i più indifesi a subire le conseguenze della mancanza d'ordine, non mi sembra giusto riversare la colpa sull'operato del sindaco di Roma che è uno di quelli che più ha fatto solo per cercare di cambiare la situazione.

In ogni caso più di 10 anni di sinistra a Roma hanno fatto senz'altro bene se vediamo come si è evoluta la capitale rispetto al resto del paese negli ultimi anni, e tutti gli indicatori lo dimostrano.

 

In questo senso ho scritto che la Bossi-Fini, pur ottima nel suo impianto di base, andrebbe migliorata.

Conforta sapere che recentemente a più riprese proprio Gian Franco Fini ha annunciato che se la CdL (o il centro destra che dir si voglia) andrà al Governo sarà una delle prime cose su cui mettere mano.

Riguardo ai Rom "italiani" (ma come prima godono dello status riconosciuto dal diritto internazionale di popolazione nomade e poi usano quando fa comodo usano la cittadinanza italiana/europea come scudo?!) ormai è assodato che a poco servono i tentativi di integrazione....quindi mano pesante per coloro che delinquono e compiono reati di goni tipo.

 

 

Ho scritto io stesso che all'inizio del suo mandato Veltroni ha governato positivamente Roma, ma nell'ultimo anno e mezzo la situazione è radicalmente cambiata. Lo testimoniano i reati efferati, gli abusi edilizi, i quartieri perifierici disagiati e i campi rom o di clandestini abusivamente nati un pò ovunque...

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Comunque una cosa giusta l'ha senz'altro detta: di 120.000 rom in Italia solo 30.000 sono stranieri quindi o gli si toglie la cittadinanza e si buttano fuori con la minaccia delle armi, cosa che potrei anche approvare ma che non è attuabile in un paese civile come il nostro, oppure l'azione di governo deve dare i mezzi e creare le condizioni o per l'integrazione o per lo spostamento di questa gente da un altra parte.

Ma se le espulsioni sono difficili, la certezza della pena è inesistente, i vari decreti sicurezza, nati proprio sotto la spinta di Veltroni vorrei ricordare, non sono stati poi approvati per colpa dei soliti noti e se una certa parte della sinistra continua a credere che la sicurezza sia un tema di destra e dei ricchi, quando invece sono proprio i più indifesi a subire le conseguenze della mancanza d'ordine, non mi sembra giusto riversare la colpa sull'operato del sindaco di Roma che è uno di quelli che più ha fatto solo per cercare di cambiare la situazione.

In ogni caso più di 10 anni di sinistra a Roma hanno fatto senz'altro bene se vediamo come si è evoluta la capitale rispetto al resto del paese negli ultimi anni, e tutti gli indicatori lo dimostrano.

 

Si si peccato che tra il radicaleverdemargheritaro mangiatore di cicoria rutelli e il compagno saltimbancosindaco veltroni hanno spesso "na barca de sordi" dello stato per il giubileo per far bella roma. Vai a vedere com'è via del triotne, poi ne parliamo.

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Aveva festeggiato la condanna a cinque anni di reclusione con cannoli e spumante. Ma devono essergli andati di traverso e dopo una settimana di critiche e richiami il governatore Udc della Sicilia, Salvatore "Totò" Cuffaro ha annunciato le sue dimissioni "irrevocabili". Una scelta che sembra tuttavia poco spontanea se è vero che la Procura di Palermo stava per predisporre un provvedimento di sospensione dalla carica.

 

Un evento evitato con le dimissioni e che ha tolto più di qualcuno dall'imbarazzo. A cominciare da Pierferdinando Casini. Il leader dell'Udc ha comunque perso un'altra occasione buona per tacere. E all'annuncio delle dimissioni ha e insistito con la solidarietà al suo luogotenenete siciliano, definendo il suo lasciare un atto di responsabilità e di senso delle istituzioni.

 

Le dimissioni di Cuffaro, per la prima volta nella storia dell'autonomia siciliana, a norma di statuto autonomo comportano entro tre mesi lo scioglimento dell'Assemblea regionale, che nel 2007 ha festeggiato i 60 anni del suo insediamento, e nuove elezioni regionali.

 

Nel periodo tra lo scioglimento dell'Assemblea e la nomina del nuovo governo regionale i presidenti e gli assessori possono compiere atti di ordinaria amministrazione. Secondo un'intepretazione la «reggenza» della giunta potrebbe essere affidata al vice presidente della Regione, attualmente l'esponente dell'Mpa, Lino Leanza. La legge costituzionale 23 febbraio 1972, numeri 1, ha stabilito, all'articolo quattro che «finchè non sia riunita la nuova Assemblea regionale siciliana (...) sono prorogati i poteri (...) della precedente Assemblea».

 

Dopo la condanna a 5 anni per favoreggiamento del governatore, l'opposizione di centrosinistra all' Ars e al comune di Palermo aveva chiesto le dimissioni del presidente e a queste voci politiche si sono aggiunte anche quelle di movimenti e sindacati. Anche nel centrodestra c'erano state prese di posizione e distinguo, a cominciare da quello dell'azzurra siciliana Stefania Prestigiacomo che aveva fin da subito dopo la condanna chiesto un chiarimento tra gli alleati. La mozione per le dimissioni, presentata all'Ars dall'opposizione, è stata però respinta a larga maggioranza. Dopo le dimissioni anche il l presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè ha apprezzato la decisione di lasciare lo scranno presidenziale.

 

 

Venerdì la richiesta a Cuffaro di lasciare l'incarico ha ''unito'' anche il segretario di Prc, Franco Giordano e il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. «Non mi capita quasi mai di essere d'accordo con Luca Cordero di Montezemolo - ha detto Giordano - ma come si fa a non dargli ragione sulla vicenda Cuffaro? Mentre gli imprenditori cercano di liberare la Sicilia dalla mafia c'è un presidente della Regione, condannato a 5 anni con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, che ritiene di dover restare al suo posto».

 

«Mentre gli imprenditori siciliani combattono con coraggio contro il pizzo, il governatore della sicilia viene condannato a 5 anni di reclusione e decide di restare al suo posto. Questa brutta istantanea riassume bene i due volti del Paese e la distanza sempre più grande di questa classe dirigente politica dal Paese reale, dai problemi, dei cittadini»: questo ha detto Montezemolo venerdì.

 

Un'uscita, quella del presidente di Confindustria, commentata dal leader dell'Udc Casini come «comprensibile ma fuori luogo». «Non penso - aggiunge Casini, sponsor di Cuffaro fino all'ultimo - che la Confindustria in Sicilia sia in grado di scagliare la prima pietra: ci sono stati episodi ben peggiori di quello di Cuffaro». Ma la decisione di lasciare - «non automatica» e scelta «in base all'umiltà» - è arrivata lo stesso, mentre già la società civile - dagli studenti ai sindacati - si stava organizzando per una lunga contestazione di sit in e presidi per invocarne, appunto, le dimissioni. Mentre persino il pasticcere Vincenzo Bonaccolta di Castronovo di Sicilia, ex compagno di classe del presidente della Regione, si doleva dei cannoli preparati per l'incauto festeggiamento: «Se avessi saputo che sarebbe successo tutto questo caos, di sicuro non gleli avrei mandati».

 

Ora il timore è piuttosto che tornino a gola. E che Totò Cuffaro si voglia ripresentare all'Assemblea regionale, magari sperando nel frattempo di essersi ripulito l'immagine infangata - a dire il vero - di qualcosa di più pesante da digerire di un po' di ricotta e cioccolato.

 

Chi vorrebbe senz'altro ricandidarsi, è la sua ex rivale Rita Borsellino, per la quale «la fase che si apre sull'isola è fondamentale» ed esistono ora«le condizioni per determinare il cambiamento». Una considerazione che condivide anche l'europarlamentare siciliano Claudio Fava. Altri candidati di cui è circolato il nome per il centrosinistra sono stati: Anna Finocchiaro e Francantonio Genovese. Ma la prima ha declinato per rimanere capogruppo del Pd al Senato e il secondo per ricandidarsi sindaco a Messina. Mentre nel centrodestra per ora a circolare sono stati i nomi di Gianfranco Micciché e del capogruppo al Senato di Forza Italia, ed infine il Movimento per l'Autonomia sembra dover scegliere tra il suo leader Raffaele Lombardo e l'attuale vice presidente della Regione Lino Leanza. Mentre ancora non si conoscono neppure approssimativamente le mosse di An e Udc.

 

unita.it

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.............Chi vorrebbe senz'altro ricandidarsi, è la sua ex rivale Rita Borsellino..........

Che vergogna, una che usa il cognome glorioso che porta, tradendo il pensiero politico di suo fratello!!!

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dubito che borsellino se fosse in vita

visto poi anche l'attacco alla magistratura in epoca berlusconiana solo eprchè compieva il proprio dovere

Paolo Borsellino non era certo un tipo da tradire i suoi ideali!!!

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non avrebbe certo votato ne con chi si alleva con chi faceva leggi a personal ascolta l'intervista

Inoltre non sarebbe rimasto a guardare mentre si aggrediva la magistratura rea di fare il proprio lavoro

Modificato da Leviathan
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Dal sito:

 

http://www.clandestinoweb.com/?option=com_...iew&id=5536

 

"SGARBI, CANDIDATURA PRESTIGIACOMO FELICE INTUIZIONE = (AGI) - Palermo, 26 giu. - "La candidatura di Stefania Prestigiacomo ci sembra una felice intuizione di Gianfranco Micciche' perche', indicando il nome di una donna, come tutte le donne meno disponibile ad ogni forma di criminalita' per naturali buonsenso e prudenza, (ai quali nel caso della Prestigiacomo si aggiunge anche l'eleganza), anticipa l'eventuale ricandidatura di una donna del centrosinistra, che, nel caso fosse ancora Rita Borsellino, riprodurrebbe il primato e l'ingerenza della magistratura attraverso il richiamo alto e nobile al sacrificio del giudice Paolo Borsellino di cui, peraltro, sono note le posizioni politiche diverse da quelle della sorella e favorevoli al centrodestra". Lo afferma Vittorio Sgarbi, per il quale "la scelta della Prestigiacomo toglierebbe alla sinistra ogni possibilita' di indicarsi come riferimento politico dell'antimafia. Mi auguro inoltre che Cuffaro si candidi alle prossime elezioni politiche per difendersi in Parlamento dalla aggressione giudiziaria che lo ha disarcionato". (AGI)"

 

 

Questa si che è una splendida notizia, oltre che una splendida candidata!!!

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SICILIA/ UDC: inaccettabile decisione di Prodi su Cuffaro

 

Viola la legge e punta a commissario per gestire elezioni

 

Roma, 30 gen. (APCom) - "L'odierna decisione del Presidente Prodi di sospendere il Presidente della Regione Siciliana è inaccettabile!". Così esordisce un documento comune della Giunta esecutiva dei gruppi parlamentari dell'Udc, riuniti questa mattina a Roma. "Con questo gesto - si legge nella nota - si riapre in primo luogo una vicenda politica che era stata conclusa dal Presidente Cuffaro con le sue dimissioni.

Inoltre, le premesse costituzionali e amministrative della decisione di Prodi sono insostenibili e verranno certamente smentite in sede giudiziaria".

 

"In questo modo, come già avvenuto nei casi di Petroni e Speciale, il Governo prosegue nella violazione della legge. Con l'aggravante che viene attaccata anche l'autonomia costituzionale della Regione Siciliana. Inoltre, la sospensione di Cuffaro manca persino del minimo presupposto, perché non c'è più il destinatario".

 

"La coincidenza con la crisi di Governo - conclude la nota - dimostra in realtà che l'unico scopo del provvedimento contro il Presidente Cuffaro è quello di far gestire a un commissario la campagna elettorale politica nazionale e regionale in Sicilia. In questo modo, Prodi non solo calpesta la Costituzione ma, con spirito vendicativo, cerca di mettere le mani sull'isola".

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Beh il topic mi sembra appropriato, poi è un suo punto di vista e se ne può discutere.

Sinceramente non so come si debba procedere a livello legale in un caso del genere, in linea generale sono d'accordo con la decisione del governo ma nelle istituzioni le regole devono essere rispettate.

Se qualcuno che ci capisce di grane legali (nooo non mi sto riferendo a paperinik :whistling: ) mi illuminasse...

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Dominus, la vicenda meriterebbe un approfondimento delle norme applicabili, e da un primo esame non sono poche.

Si tratta di comprendere quale norma vada applicata (in virtù del rango, del principio di specialità e del principio di competenza) alla fattispecie.

 

Sicuramente il Codice di procedura Penale stabilisce che la pena accessoria erogata (interdizione dal pubblico ufficio) non produca alcun effetto finchè la sentenza non diventi esecutiva.

In secondo luogo occorrebbe studiare lo statuto speciale della regione Sicilia, poichè esso potrebbe prevedere una disciplina specifica per i casi di amministratori indagati o giudicati colpevoli (cosa che in Sicilia non è rara).

In terzo luogo occorre approfondire le competenze che la Costituzione e le leggi esecutive della stessa attribuiscono al Presidente del Consiglio.

Ultimo, ma non meno importante, studiare cosa dice la legislazione amministrativa nel caso un vertice della PA venga giudicato colpevole per un reato penale (seppur la sentenza non sia definitiva).

 

Insomma caro Dominus, come vedi la questione è contorta. Poichè raramente mi avventuro i pareri legali senza aver almeno una cognizione di massima di tutti gli aspetti implicati nel "casus belli", questa volta non ti posso aiutare più di tanto (una ricerca del genere comporterebbe giorni di studio).

---------------------------------------------------------

 

Lev, sinceramente non comprendo come la gente possa tollerare i tuoi commenti: per te le cose che non condividi sono tutte cazzate, minchiate, falsità, idiozie.......ma pensare prima di scrivere, no eh?!

Modificato da paperinik
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Immagino che tu abbia modo di spendere il tuo tempo in modo migliore, mi sono solo chiesto se magari lo sapevi o se l'avevi letto in qualche opuscolo che vi danno ai circoli della libertà :lollollol::oops:

Scherzo naturalmente, lo so che tu hai la tessera con i giovani comunisti :punk:

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Immagino che tu abbia modo di spendere il tuo tempo in modo migliore, mi sono solo chiesto se magari lo sapevi o se l'avevi letto in qualche opuscolo che vi danno ai circoli della libertà :lollollol::oops:

Scherzo naturalmente, lo so che tu hai la tessera con i giovani comunisti :punk:

 

ma scherzi....io ho la tessera socio-compagno-sostenitore-fondatore-amico-granfildiputt del partito di rifondazione comnista!

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Cos'era l'ennesimo processo mediatico in salsa Santoro/Travaglio?...Come fa a essere splendida una puntata di "anno zero"?!

 

Vivi su questo mondo o te lo devo dire io che secondo il Garante delle Telecomunicazioni Santoro ha violato le regole del pluralismo?!

Secondo il presidente dell'Authority Calabrò ad "Anno Zero" sono stati ripetutamente e sistematicamente violati i principi di completezza e correttezza dell'informazione, di obiettività, equità, lealtà, imparzialità, pluralità dei punti di vista e osservanza del contraddittorio (in base all'atto di indirizzo della Commissione di ).

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Calabro sosteneva di aprlare in generale smentendo le prime voci inoltre c'era il contradditorio in quanto in studio c'era Alemanno (an) e il vice segretario UDC

 

EDIT

aggiornamento

santoro richiamato

 

A me fa un pò ridere che non si devono far procesis in TV quando ad annozero aprlavano di un processo ultimato mentre Vespa è anni che parla di Cogne e non gli dicono niente....

 

Mah in fondo siamo 79° per libertà di stampa e TV

Modificato da Leviathan
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Non è che la presenza di un esponente del centrodestra basti a garantire il pluralismo, ad annozero si svolgono regolamente imboscate mediatiche in piena regola dove quelli che non la pensano come il sor Santoro vengono falciati sotto il fuoco incrociato dei vari Travaglio, Vauro ecc, impedendogli di parlare e mettendoli nel ridicolo con un' arroganza e una violenza che veramente non deve trovare posto in una tv pubblica.

Spero solo che con il cambio di governo questa gente venga sbattuta fuori dalle tv pubbliche, se poi vogliono condurre il loro show su mediaset o su qualunque emittente privata va bene, ma il cittadino che paga il canone si sente insultato da questi programmi.

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