Vai al contenuto

Giusto lasciare che l'Iran continui il programma nucleare?


dread

Messaggi raccomandati

  • Risposte 99
  • Creata
  • Ultima Risposta

Partecipanti più attivi

Partecipanti più attivi

Su un altro forum si faceva notare che questo "interesse" statunitense sull'Iran si è sviluppato particolarmente dopo che l'Iran ha annunciato la creazione di una borsa petrolifera a Teheran, nella quale il petrolio si sarebbe venduto in euro anzichè in dollari.

Per la cronaca, anche l'Iraq aveva annunciato di voler vendere il proprio petrolio in cambio di euro, pochi mesi prima dell'invasione statunitense.

 

Le motivazioni addotte mi sono sembrate piuttosto persuasive: secondo l'estensore, l'enorme passivo della bilancia dei pagamente ed il debito pubblico americano verrebbero parzialmente contenuti solo grazie ai due miliardi di dollari che tutti gli stati del mondo comprano giornalmente per le loro spese energetiche.

 

QUesto invece è un articolo di M. Fini sull'argomento:

 

Mi sembra di sognare. Un incubo. Posso sbagliare ma io scrivo quel che vedo. E quel che vedo è che Potenze con immensi arsenali atomici vogliono impedire a un Paese di sviluppare il nucleare civile, per diversificare le proprie fonti di energia, come ha sempre dichiarato il governo di Teheran e com'è dimostrato dal fatto che per tre anni gli iraniani hanno accettato le ispezioni dell'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. È grottesco vedere il presidente francese Jacques Chirac dare, con la consueta prosopopea gallica, lezioni di morale nucleare all'Iran stando seduto su un arsenale atomico. È come se a noi italiani venisse impedito di riaprire la centrale di Caorso, se lo ritenessimo opportuno per la nostra politica energetica, perché ipoteticamente, in futuro, potremmo costruire, nonostante i controlli dell'Aiea, la bomba atomica.Dice: ma il presidente iraniano Amhadinejad ha negato l'Olocausto e il diritto di Israele a esistere in Palestina. Questo è un altro discorso. Nello specifico, cioè nella questione del nucleare, l'Iran si è mosso, nel pieno rispetto della legalità internazionale. E al vice ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, che, a Monaco, faceva notare ad Angela Merkel (che aveva paragonato senza pudore la finora ipotetica ascesa dell'Iran nello scacchiere mediorentale a quella dei nazisti negli anni Trenta) che dopo il deferimento dell'Iran all'Onu il governo di Teheran sarà costretto ad applicare la legge e a interrompere la collaborazione con l'Aiea, come ha fatto in questi anni, la cancelliera tedesca ha risposto arrogantemente "allora sarà il caso di cambiare la legge". L'Iran vuole, fino a prova contraria, il nucleare civile come suo sacrosanto diritto e ha rispettato finora le legalità internazionali in materia di energia atomica. Cosa che non hanno fatto alcuni suoi vicini come Pakistan e Israele che si sono costruiti la bomba in violazione del trattato di non proliferazione delle armi nucleari. Perché l'Onu non ha mai mandato ispettori in Israele - e se avesse osato richiederlo avremmo sentito una qualche risposta sarcastica del governo di Tel Aviv a difesa della sua integrità territoriale - nel deserto del Neghev dove quello Stato ha costruito una centrale nucleare atomica bellica pienamente operativa? È evidente che questo continuo, arrogante, "doppiopesismo", questa protervia occidentale, per cui noi siamo il Bene e possiamo possedere arsenali con decine di migliaia di bombe atomiche mentre gli altri, poiché sono il Male, non possono nemmeno farsi, in base a un processo alle intenzioni, il nucleare civile, esaspera le opinioni pubbliche musulmane e arabe e favorisce, anzi, bisogna pur ammetterlo, dà buone ragioni, al loro integralismo ed estremismo. Probabilmente la vicenda delle vignette blasfeme sarebbe passata quasi inosservata se non si fosse inserita in questo contesto di arroganza occidentale. Dove vogliono arrivare gli occidentali, e in particolare gli americani, con questa politica tremendamente aggressiva? Prima c'è stato l'Iraq, accusato di possedere "armi di distruzione di massa che proprio l'Occidente gli aveva fornito perché potesse ammazzare meglio sciiti e curdi ma che non aveva più. E l'abbiamo attaccato, invaso, bombardato, occupato e, con elezioni ampiamente falsate dalla presenza di 160mila soldati stranieri, vi abbiamo messo un governo da noi controllato. Adesso nel mirino c'è l'Iran che non possiede alcuna "arma di distruzione di massa", ma che potrebbe averla in futuro. È la teoria della "guerra preventiva" di George W. Bush che significa in realtà guerra permanente contro chiunque non adempia i desiderata dell'Occidente e per scatenare la quale basta il semplice sospetto. Fanno accapponare la pelle le dichiarazioni di Marvin Cetron, consulente della Cia e dell'Fbi, che esplicitano le intenzioni dell'Amministrazione Bush: "Prevedo un attacco militare internazionale a Teheran entro qualche anno, bisogna bombardare Teheran. Un attacco non unilaterale, da parte solo di Usa o Israele, ma multilaterale, una coalizione con membri europei. E non breve e solo a titolo dimostrativo". L'unica alternativa che mr. Cetron concede è un cambio di regime a Teheran: "Come gli iraniani insorsero contro la Scià nel 1979 così potrebbero insorgere contro i fanatici religiosi che li governano. I governanti iraniani hanno enormi problemi, dalla gestione dei giovani in fermento alla povertà... Non bisogna esitare a favorire un cambiamento di regime se necessario con finanziamenti o con azioni clandestine" (Intervista al Corriere della Sera, 5/2/2006). Insomma un bel colpo di stato, nella peggiore tradizione americana. Mr. Cetron, anche se si dice reduce da una visita nei Paesi islamici, dimostra di non conoscere la realtà iraniana. Quelli contro cui gli iraniani dovrebbero ribellarsi, come nel 1979, sono esattamente gli eredi della rivoluzione khomeinista. E quindi questa volta non si tratta di abbattere un feroce dittatore, come lo Scia, sostenuto, oltre che dagli americani, da una sottilissima striscia di borghesia iraniana iper ricca, che rappresentava meno del 2% della popolazione, ma di abbattere un governo che, come hanno dimostrato le elezioni, gode di un vastissimo appoggio popolare. E sarebbe bene smetterla con la fola, con l'"illusion", con la fiaba che amiamo raccontarci in occidente che i giovani sono contro questo regime. Giovani e giovanissimi erano i pasadaran che sostenevano Khomeini e giovani e giovanissimi sono gli iraniani che appoggiano Amhadinejad, visto che in quel Paese due abitanti su tre hanno meno di trent'anni e Amhadinejad ha vinto le elezioni. Ma, a parte questo, è terrificante ciò che sta uscendo fuori dal "vizio oscuro" dell'Occidente. Un consigliere di Bush dichiara apertamente, tranquillamente, che bisogna bombardare l'Iran o organizzarvi un colpo di Stato, Donald Ramsfeld, ministro della Difesa americano, afferma che l'Iran è "il primo Stato del mondo sponsor del terrorismo", senza avere lo straccio di una prova, Angela Merkel, con una coda di paglia lunga qualche chilometro, paragona l'Iran, che finora non ha mai aggredito nessuno ma semmai è stato aggredito, da Saddam Hussein, col nostro determinante appoggio dopo il 1985, alla Germania nazista; Chirac minaccia di utilizzare la "force de frappe" nucleare francese contro l'Iran mentre i missili israeliani sono costantemente puntati contro quel Paese. E allora non bastano alcuni estremismi puramente verbali del presidente iraniano Amhadinejad per fare il gioco delle tre tavolette, per scambiare l'aggredito con l'aggressore e per mistificare su chi è che oggi sta veramente mettendo in pericolo la pace nel mondo, disposto a tutto, a bombardare, a innescare colpi di Stato e a usare persino la bombe atomica contro un Paese che non ce l'ha ma per il quale basta solo il sospetto che abbia l'intenzione di farsela per legittimare ogni violazione del diritto internazionale, ogni sordidezza, ogni violenza, anche la più estrema. Chi sono, allora, gli "Stati canaglia"?

Link al commento
Condividi su altri siti

Si tutte chiacchiere, ecco cosa appoggi, perchè se l'Iran non avesse nulla da nascondere accetterebbe a porte aperte TUTTE le ispezioni dell'AIEA, e non li caccerebbe come hanno fatto con le ultime, accetterebbero la mediazione Russa, visto che hanno preso a man bassa la loro tecnologia fin'ora, non vedo perchè non farlo allo scoperto, dev'essere senz'altro perchè i Russi non gli permetterebbero di avere centrali ad acqua pesante, necessari per avere il materiale fissile per costruire armi.

Link al commento
Condividi su altri siti

L'ultima ispezione dell'AIEA agli impianti iraniani è del 6-7 febbraio 2006. Ben dopo che gli USA accusassero l'Iran di voler costruire ordigni atomici.

 

L'IRAN ha aderito al TNP, ha il pieno diritto legale di acquisire tutta la tecnologia nucleare che ritiene necessaria.

 

Nel cocumento AIEA desecretato il 3/3 si rimprovera all'IRAN di non aver "dissipato tutti i dubbi" che il suo programma non sia anche militare. In altre parole, all'Iran viene chiesto, come già in passato all'Iraq, di provare il negativo, cioè di dimostrare che non ha nessun programma di armi nucleari. Naturalmente, fornire una prova negativa è logicalmente impossibile

 

BTW, i dubbi essenzialmente nascono dal ritrovamento durante un'ispezione in una centrifuga di alcune particelle di uranio altamente arricchito; gli iraniani sostengono che questa contaminazione è relativa all'uso che ne aveva fatto il pakistan, il precedente proprietario.

 

 

Legolas, ma da quando servono le centrali ad acqua pesante per avere il materiale fissile? :rotfl:

Link al commento
Condividi su altri siti

Legolas, ma da quando servono le centrali ad acqua pesante per avere il materiale fissile? :rotfl:

Quoto da Gianni

 

"Il problema è che il Plutonio ottenuto dal ritrattamento, è "sporco": oltre al Plutonio 239 che si usa nelle armi atomiche, contiene infatti il Plutonio 240 che influisce negativamente sulle caratteristiche fissili e va eliminato.

Per evitare che si formi P.240, occorre utilizzare reattori civili che funzionano ad acqua pesante o a grafite, anzichè reattori ad "acqua leggera".

Non a caso indiani e nord-coreani utilizzano reattori ad acqua pesante e a grafite..."

 

Se torni indietro di una sola pagina di questo topic lo trovi da solo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Allora, innanzitutto la storia dei dollari e del petrolio è una baggianata.

Nel senso che se l'Iran o qualsiasi altro paese volesse vendere il petrolio in cambio di altre valute, potrebbe farlo e basta.

 

Si vende petrolio in cambio di grano, figuriamoci se non si può venderlo in cambio di Euro.

Peraltro, all'attuale cambio dell'Euro, comprare dollari conviene a chi ha l'Euro, e non il contrario.

 

Altrettanto falsa è l'affermazione che gli USA si siano interessati all'Iran solo di recente.

Ci sono delle partite aperte con l'Iran dal 1979, e non sono cose che gli americani scordino facilmente.

 

Quanto al Pakistan, per la sua politica è stato già oggetto di embargo da molti anni da parte del governo americano, quindi non è vero che non sia stato fatto nulla.

Embargo che peraltro è riuscito solo ad avvicinare il Pakistan alla Cina (che di questi problemi non se ne fa).

Quando il Pakistan ha cambiato rotta e ha rotto con il terrorismo, gli USA lo hanno tolto dal libro nero.

In ogni caso, Pakistan, India e Israele sono paesi nei confronti dei quali è possibile l'esercizio di un controllo politico (che siano gli USA o la Cina o l'URSS a esercitare il controllo, poco importa: si tratta di tre paesi che pur coltivando i propri interessi, come è normale, non giocano con le armi nucleari e non permettono che i propri affiliati ci giochino).

 

Poi, smettiamola con i moralismi del cavolo.

Smettiamola di fare i buoni a ogni costo e diciamo le cose come stanno nella realtà.

Se uno è di una certa corrente politica, ci gode ad appoggiare le istanze iraniane.

Se è di corrente opposta, le contrasta.

 

Come ho detto tante volte, io vivo in occidente ed è l'occidente che mi dà da mangiare.

E' in occidente che devono crescere i miei figli ed è in occidente che mia moglie (o mia madre) va a fare la spesa.

Pertanto gli interessi dell'occidente, per me, vengono prima di quelli degli iraniani o di qualsiasi altro paese del mondo.

Io non sputo nel piatto dove mangio.

 

Se il Pakistan e l'India si annichiliscono a colpi di atomiche, mi dispiace tantissimo, parteciperò alle collette di beneficenza ma è un problema loro. Se si riesce ad evitarlo (e lo si evita giocando la diplomazia sporca, quella che tutti fanno finta di condannare) meglio per tutti.

 

Se l'Iran arricchisce l'uranio, invece, il problema è anche mio.

Primo, perchè non c'è santo che tenga che Israele accetti di avere un paese atomico alle sue porte.

Questo condurrà inevitabilmente a una guerra, e una guerra in quell'area ci riguarda direttamente e saranno le nostre truppe, alla fine, a dover andare a togliere le castagne dal fuoco.

Secondo, perchè l'Iran - così come è stato capace di fare determinati attentati terroristici - non esiterebbe a far arrivare nelle mani dei terroristi un po' di uranio per fare qualche bell'attentato.

Terzo, perchè in quella regione c'è il petrolio da cui dipende l'economia occidentale, è già tanto che non ce lo prendiamo con la forza ma lo paghiamo profumatamente, ma che non si tiri troppo la corda, però.

 

Ricordate che essere pecore è molto bello.

Ma il lupo se le mangia.

Link al commento
Condividi su altri siti

Terzo, perchè in quella regione c'è il petrolio da cui dipende l'economia occidentale, è già tanto che non ce lo prendiamo con la forza ma lo paghiamo profumatamente, ma che non si tiri troppo la corda, però.

...frase degna di leopoldoII.....

e cmq,noi non paghiamo profumatamente gli arabi,ma le compagnie petrolifere e le caste arabe che le appoggiano......infatti,se pagassimo profumatamente gli arabi e non loro,stai certo che non andrebbero a mettere bombe

e non mi dare del comunista perchè tanto voto dal lato opposto,ma non per questo appoggio una politica imperialistica che,per quanto ci possa giovare,non trova giustificazioni da nessuna parte

Modificato da vorthex
Link al commento
Condividi su altri siti

dovremmo rivolgerci ad una utenza più corretta......anche perchè se noi appoggiamo tanto la democrazia e l'ugaglianza,non dovremmo fare affari con chi calpesta questi ideali.purtroppo in medio oriente,per questioni storiche (prima i califfati,poi l'impero ottomano e poi per ultimo il neo-colonialismo occidentale),non si è sviluppata,o non lo ha ancora fatto,una classe media laica che possa fare da controaltare al potere tribale o al potere religioso.devo dire,con grosso rammarico che la nostra politca non ha fatto altro che peggiorare tale situazione,in quanto è molto più conveninete pagare e quindi appoggiare uno sceicco che uno stato moderno,ma questa politica si sta rivoltando contro di noi nel peggiore dei modi.

tipico esempio di questo quadretto è l'iran che ha cacciato lo scià ed ha instaurato una teocrazia....

Modificato da vorthex
Link al commento
Condividi su altri siti

Vorthex, a te e a quelli che ragionano così, mi vien da chiedere che cosa stia facendo per cambiare le cose, nel modo in cui dicono che deve essere il mondo.

 

Cosa fate li seduti, dovreste partire tutti per una vita pura e dedita al bene dell'universo.

 

Fatti questa domanda: "Io sto facendo questo?"

Link al commento
Condividi su altri siti

o almeno dovrebbero avere in mente cosa fare, dicono che il mondo fa schifo, ma poi non hanno (forse non sarà il tuo caso) la minima idea di cosa fare per migliorarlo...

 

questo è un atteggiamento senza senso: le cose non vanno bene, però siccome in questo schifo ci vivo bene (perchè in realtà è così), allora perchè dovrei affaticarmi per migliorarlo?

Link al commento
Condividi su altri siti

non essendo un capo di stato non posso fare niente che possa realmente contare qualcosa,fossi un capo di stato mi batterei affinchè le cose vadino diversamente,io cmq ho già scritto cosa "i potenti" potrebbero fare,ma se leggete bene,sono il primo a dire che questo è uno stato di cose quasi impossibile da cambiare nel breve termine

 

a coloro che invece ritengono giusto adottare una politica imperialistica o che non la sanno riconoscere quando viene applicata dico,trovatevi dall'altro lato della barricata e poi datemi una voce...

Link al commento
Condividi su altri siti

io non ti dico di fare qualcosa, ma di pensare a come fare qualcosa (su grandi linee ovviamente), solo per dire: mi sono impegnato, perchè è facile dare fiato alla bocca dicendo questo non va fatto, questo non va bene, ecc

 

rivolgersi ad un'utenza più corretta, e chi? pensi che si possano bloccare le importazioni di petrolio dal Medio Oriente perchè ce n'è a sufficienza in altri luoghi?

Link al commento
Condividi su altri siti

pensavo di averti già risposto prima....cmq,cosa andrebbe fatto?

ad esempio si potrebbe ridurre l'intrusione delle compagnie petrolifere,in modo da trattare con meno soggetti,si potrebbe suggerire agli sceicchi di investire i loro porfitti nel terziario e nello sviluppo del loro paese,anzicchè invenstire in rolex d'oro e panfili grossi quanto portaerei,in modo da far vedere ai loro sudditi che vendere all'occidente può giovare a tutti e non solo ad una ristrettissima classe dirigente e che quando il petrolio finirà non ritorneranno a pascolare pecore;si potrebbe ridurre il numero di truppe straniere presenti nella zona,che indubbiamente possono dare fastidio a paesi così diversi dai nostri....queste sono solo alcune delle cose che si potrebbero fare per diminuire gli attriti tra occidente ed oriente e per levare consensi al terrorismo,tuttavia,agendo così non si fanno tanti soldi,no?e allora percè farlo????

Link al commento
Condividi su altri siti

@Vorthex:Guarda... potresti cominciare ad andare al lavoro a piedi domani, perchè loro i soldi li prendono dal petrolio che gli compriamo per andare al lavoro in macchina, così falci le multinazionali del petrolio, che non farebbero più intrusioni come dici tu.

 

Poi tu mi dici un'altra cosa: "purtroppo in medio oriente,per questioni storiche (prima i califfati,poi l'impero ottomano e poi per ultimo il neo-colonialismo occidentale),non si è sviluppata,o non lo ha ancora fatto,una classe media laica che possa fare da controaltare al potere tribale o al potere religioso."

 

quel pultroppo, non esiste, se ti trovi certi governi che danno a morte quelli che si convertono al cristianesimo, come sta succedendo in questi giorni, o che ti sbattono in prigione se ti trovano una Bibbia addosso, non puoi dire che "pultroppo" non c'è la classe laica, perchè è una cosa del tutto diversa dalla storia, è questione d'integralismo e di fanatismo religioso.

 

- - - -

 

@Mirgal: l'ultima visita dell'AIEA risalirà pure a quella data, perchè successivamente l'Iran non gli ha più permesso di fare controlli.

 

27 Febbraio 2006

 

VIENNA (Reuters) - L'Iran procede con decisione nel suo programma di arricchimento del combustibile nucleare, sfidando le pressioni del mondo e impedendo le indagini dell'Onu, ha detto oggi un rapporto dell'Agenzia atomica delle Nazioni Unite (Aiea).

 

Il rapporto del direttore dell'Aiea Mohamed ElBaradei è circolato tra i membri del consiglio dell'agenzia, prima che si riuniscano il 6 marzo per discuterne. Il rapporto sarà inviato al Consiglio di sicurezza dell'Onu, che può imporre sanzioni.

 

"Dispiace ed è motivo di preoccupazione che le incertezze relative all'obiettivo e alla natura del programma nucleare iraniano non siano state chiarite dopo tre anni di intense verifiche da parte dell'agenzia", dice il rapporto, una copia del quale è in mano a Reuters.

 

Il rapporto dice che l'Iran ha cominciato a sperimentare una serie di 20 centrifughe nel suo impianto pilota di arricchimento dell'uranio a Natanz, proseguendo negli sforzi per purificare il combustibile nucleare.

 

Il rapporto è giunto proprio mentre l'Occidente ha reagito con profondo scetticismo al tentativo russo-iraniano di arrivare ad un accordo sull'arricchimento dell'uranio, per risolvere la controversia internazionale.

 

Il capo del programma atomico iraniano ha detto ieri che Teheran ha raggiunto una "base" di accordo con Mosca su una joint venture per arricchire l'uranio in Russia. Ma funzionari russi hanno riferito che l'Iran non si è al momento assunto alcun impegno per rinunciare all'arricchimento a casa propria, come richiesto dalla Russia e dalle maggiori potenze occidentali

 

08/03/2006 Cani Sciolti

 

Il rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) sul programma nucleare iraniano sarà trasmesso al Consiglio di Sicurezza dell'Onu: lo ha reso noto l'ambasciatore statunitense presso l'Aeia, Gregory Schulte. Schulte ha parlato dopo che il direttore generale dell'Aiea, Mohammed ElBaradei ha presentato il documento ai 35 membri del Consiglio direttivo riunito a Vienna.

 

 

Il dossier sarà esaminato dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu "a partire dalla prossima settimana", ha affermato il vicesegretario del dipartimento di Stato americano, Nicholas Burns. "L'Iran non ha rispettato le condizioni poste dall'Aeia e dunque dovremo passare ad una seconda fase dell'azione diplomatica, l'intervento del Consiglio di Sicurezza a partire dalla prossima settimana", ha spiegato Burns. "Prevediamo un approccio multilaterale e concertato in ambito Onu che aumenti progressivamente le pressioni sull'Iran", ha concluso, non escludendo la possibilità di "sanzioni mirate" se la crisi con Teheran dovesse ulteriormente prolungarsi.

 

Rinviare il dossier nucleare iraniano all'Onu significa per Teheran interrompere i negoziati su proposta di compromesso di Mosca.Il piano russo, con l'appoggio di Usa e Ue, prevede che sia arricchito in Russia l'uranio necessario ad alimentare le nuove centrali nucleari iraniane, purche' non lo si usi a fini militari.'Se il dossier dell'Iran va all'Onu, ovvio che venga ritirato dall'agenda', ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Hamid Reza Asefi.

 

Quest'ultima fonte, Cani sciolti, non so che roba sia, gli ho dato una rapida occhiata al sito, e non mi sembra sia una porcheria totale, ma se al riguardo mi sbaglio, criticatemi pure, perchè avrei sbagliato a non controllare meglio la fonte.

Modificato da -{-Legolas-}-
Link al commento
Condividi su altri siti

evidentemente non conosci la storia eruopea allora.........sai,anche da noi c'è stato l'integralismo religioso,forutnatamente ci siamo evoluti......da loro questa evoluzione non è ancora arrivata.

 

ti prego non mi portare gli esempi da centri sociali su come fermare le multinazionali....

 

per la questione dell' AIEA....l'iran è responsabile di ciò che fa,se imbroglia sarà punito come giusto che sia......ciò non toglie che non è l'unico che lo ha fatto questo (ed io per questo mi indignavo,sia ben chiaro)

Modificato da vorthex
Link al commento
Condividi su altri siti

se l'iran ha diritto ad avere il nucleare allora diamolo a albania sudan brasile cile niger... hanno diritto tutti ad una difesa no...!

 

 

ps il trattato di non prolificazione nucleare prevede che oltre alle nazioni che avevano già il nucleare nessun'altro poteva svilupparlo/possederlo

Link al commento
Condividi su altri siti

Per Gianni: perchè la spiegazione fornita circa l'interesse economico USA a far si che il petrolio sia pagato in dollari sarebbe una baggianata?

 

Chi ha fatto questa ipotesi è Ezio Bonsignore, che non mi sembra sia il primo pirla trovato al bar all'angolo.

 

http://www.monch.com/cgi-bin/monch/maintai...&MAINTENANCE=no

 

Per Legolas: forse sarebbe meglio che leggessi tutto il rapporto IAEA:

 

http://www.iaea.org/Publications/Documents.../gov2006-15.pdf

 

Forse è meglio di un lancio di agenzia.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...