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Inizio della fine per Zapatero? Probabilmente si!


picpus

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  • 5 settimane dopo...

Abbiamo superato l'Italia, guardiamo gli italiani dall'alto in basso ecc...e si vede com'è finita

MADRID - Disoccupazione da record in Spagna. Il numero dei disoccupati ha superato nel primo trimestre del 2009 i 4 milioni, un record negativo da 30 anni, secondo i dati diffusi oggi dall'Istituto nazionale statistiche Ine. Il tasso di disoccupazione si attesta cosi' al 17,36%. (Agr)
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Cronache

La denuncia sul sito di un' associazione consumatori

Crisi: in Spagna si vendono organi online

Reni, polmoni e midollo con richieste che variano fra i 15mila e il milione di euro

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Il mercato dei corpi di ricambio MADRID - Per sbarcare il lunario si vende di tutto, anche i propri organi. La crisi economica che in Spagna ha prodotto il più alto tasso di disoccupazione della zona euro spinge addirittura alcuni «disperati» a vendere su Internet i propri: è quanto denuncia sul suo sito un'associazione di consumatori spagnoli.

 

IMMIGRATI MA ANCHE SPAGNOLI - L'organizzazione, la Facua, afferma di aver rilevato ben «31 vendite di organi su internet», attraverso 13 siti e che le persone che lo fanno sono immigrati latinoamericani ma anche spagnoli. Ricordando come la pratica sia illegale, il sito della Facua dice che «si tratta di annunci di offerta di reni, polmoni e midollo fatte da persone che affermano di attraversare gravi difficoltà economiche e chiedono somme che variano fra i 15.000 e il milione di euro». Facua ricorda inoltre come coloro che pubblicano questi annunci «rischiano di finire vittime di organizzazioni criminali dedite al traffico di organi».

 

http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_...44f02aabc.shtml

 

Si vedono ora tutte le magagne create dallo sviluppo spagnolo causate dalla speculazione edilizia...

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  • 1 mese dopo...

Dal link http://www.loccidentale.it/articolo/l%27eu...+perso+.0072875

 

riporto:

 

Visto dalla Spagna

 

Aborto e disoccupazione, ecco perché gli spagnoli hanno punito Zapatero

 

di Fabrizia B. Maggi

 

8 Giugno 2009

 

 

Se in Spagna le elezioni europee dovevano servire come un referendum sull’operato del governo, gli spagnoli hanno parlato chiaro bocciando Zapatero a pieni voti. La sconfitta dei socialisti non è stata solo una punizione per la crisi economica che sta colpendo duramente il Paese e per l’elevatissimo tasso di disoccupazione che ha lasciato per strada ben quattro milioni di persone. A pesare sono state anche le ultime decisioni dell’esecutivo che hanno creato una grave frattura nell’elettorato socialista.

 

L'aspra campagna elettorale è stata caratterizzata dalle contestazioni contro la legge sull’aborto, dalle polemiche contro il premier Zapatero per l’uso dei voli di Stato a scopi elettorali, e dalle storie di corruzione che hanno coinvolto i popolari, tutti elementi che spiegano il malcontento degli spagnoli e il risultato del voto dello scorso fine settimana.

 

Con una partecipazione del 46 per cento degli aventi diritto al voto, il Partito Popolare (PP) vince le elezioni europee con un vantaggio di circa 4 punti rispetto al Partito Socialista (PSOE), che ha perso 700mila voti in cinque anni. I popolari hanno ottenuto il 42,23 per cento dei voti contro il 38,51 per cento dei socialisti. Con una differenza di quasi mezzo milione di voti, il PP porta all’Europarlamento 23 rappresentanti contro i 21 del partito di Zapatero.

 

Ma il malcontento dell'elettorato socialista nei confronti del governo emerge soprattutto nei dati di affluenza: nelle regioni dove il PP ha vinto, i votanti sono stati più numerosi rispetto a quelle dove il PSOE è egemonico. Un chiaro segnale che gli elettori socialisti hanno voltato le spalle a Zapatero. I risultati delle elezioni hanno invece permesso al leader del “Partido Popular”, Mariano Rajoy, di prendersi una boccata d’aria dopo 5 anni di crisi del centro-destra spagnolo, da quando Jose Marìa Aznar è uscito di scena.

 

Come dicevamo, tra le principali ragioni della crisi dei socialisti in Spagna c’è la nuova legge sull’aborto che liberalizza la pratica dell'aborto stesso fino alle prime 14 settimane (estendibile a 22 settimane) e permette alle ragazze da 16 anni in poi di abortire senza il consenso dei genitori. L’opposizione a questa misura è stata al centro della campagna elettorale di Rajoy che ha accusato il governo Zapatero di vivere una “crisi morale senza limiti”. La riforma è diventata un problema per l’esecutivo, specialmente quando i sondaggi hanno mostrato che sono gli stessi elettori socialisti a non approvare la misura. Secondo un recente sondaggio del quotidiano di sinistra El País, il 56 per cento degli intervistati che votano il PSOE non è d’accordo con la nuova legge. La percentuale raggiunge l’88 per centro tra i votanti di centro-destra. E nonostante i dati, il governo ha dichiarato di non voler fare un passo indietro e ritirare la legge.

 

C’è poi la questione della crisi economica. Con un tasso di disoccupazione che ha raggiunto il 18 per cento ( la media europea è dell’8,3 per cento e, secondo le previsioni per l’anno prossimo, potrebbe superare il 20 per cento), la Spagna continua a non vedere reali prospettive di ripresa per salvare l’economia nazionale, anche perché le iniziative del governo Zapatero si sono mostrate finora inefficaci. Una questione non poco rilevante con più di 4 milioni di persone senza un lavoro e una durissima crisi del sistema assistenziale della “Seguridad Social” che ha registrato un calo del 24,1 per cento degli introiti nei primi tre mesi dell’anno, diffondendo molta preoccupazione per il futuro.

 

Nel voto degli spagnoli hanno in qualche modo pesato anche le polemiche contro Zapatero per l’abuso dei voli di Stato pagati dai contribuenti. Lo scorso maggio infatti il PP ha presentato una denuncia alla Giunta Elettorale Centrale contro il primo ministro spagnolo per aver utilizzato i Falchi dell’Esercito per svolgere la campagna elettorale del PSOE, e ha chiesto che a coprire queste spese sia lo stesso partito (che, tra l’altro, si è rifiutato). Ne è seguito un battibecco sfociato in una gaffe quando un esponente socialista ha rivelato dati segreti sulla sicurezza dell’ex presidente Aznar (una questione non poco rilevante se si considera che l’ex leader del PP è uscito illeso da un attacco terrorista dell’Eta ed è ancora minacciato).

 

In Spagna il centro-destra non ha stravinto ma dai risultati di oggi è chiaro che a perdere è stato il partito socialista. E tutto ciò nonostante il tentativo di El País – il principale quotidiano di sinistra – di distrarre l’elettorato dai problemi reali del Paese, puntando tutto sul gossip e le campagne antiberlusconiane.

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Sull'aborto Zapatero era stato chiaro, ci sarebbe stata una visione laica e non cattolica integralista, non credo che in Spagna ci sia una sollevazione popolare in massa per QUESTO tema. Tutte queste masse umane cattoliche integraliste dove sono? E'che un partito "di sinistra" oggi si trova in difficoltà, perchè se affronta certi problemi in modo energico scontenta molti suoi elettori "integralisti" , se non li affronta scontenta gli elettori "che votano in base ai risultati".

Piuttosto Zapatero può permettersi di urtare la Chiesa senza perdere altri consensi, mentre il PP non penso possa farlo; se vincerà le prossime elezioni- cosa probabile- dovrà probabilmente andare a pagare il debito con la gerarchia ecclesiastica- scontentando gli elettori laici che non vogliono una Chiesa troppo potente.

Modificato da Simone
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http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_...44f02aabc.shtml

 

Si vedono ora tutte le magagne create dallo sviluppo spagnolo causate dalla speculazione edilizia...

 

ho letto roba simile anche qua in italia

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Anche se non sono un suo tifoso, non è colpa di Zapatero se ci sono "segnali" di possibili compravendite di organi. Però posso dire che se gli stipendi dela maggior parte dei lavoratori fra crisi e paradossi economici sono bassi e le spese rimangono le stesse, non è che si possa pretendere che la gente faccia i miracoli. Anche perchè moltiplicare le banconote come i pani ed i pesci è reato!

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  • 3 anni dopo...

Zapatero è stato pochissimo stimato in Spagna dalle persone con orientamento conservatore, forse perchè si portava dietro un'eredità difficile di anticattolicesimo ed antivalori, forse perchè egli stesso non aveva molto carisma ed un aspetto rassicurante,però bisogna riconoscere che il suo governo è stato meno peggiore di quello che si pensava.

Mariano Rajoy, pur con tutti i suoi valori religiosi e l'aiuto che riceve dagli intellettuali religiosi sta governando maluccio,c'è grandissima disoccupazione, un bilancio dello Stato quantomeno pesante, ci sono forti dubbi sulla bontà delle misure prese.

Forse la Storia potrebbe rivalutae un poco l'esperienza -sempre controversa- di Zapatero

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