-
Numero contenuti
1226 -
Iscritto il
-
Ultima visita
-
Giorni Vinti
110
Tutti i contenuti di Scagnetti
-
Jesolo European Air Show 2013
Scagnetti ha risposto a VittorioVeneto nella discussione Pattuglie Acrobatiche
Questo link dovrebbe rimanere attivo fino a domenica prossima: http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html?day=2013-09-01&ch=1&v=260661&vd=2013-09-01&vc=1#day=2013-09-01&ch=1&v=260661&vd=2013-09-01&vc=1 dopo, non so. -
Repubblica scrive che il sito dei Marines sarebbe stato fatto oggetto di un attacco di defacing da parte di hacker Siriani: http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/09/02/news/hacker_siriani_attaccano_sito_marines-65725566/?ref=HRER2-1 La notizia verebbe dal Guardian, ma sul sito del Guardian non ho fonora trovato niente a riguardo, però due interessanti notizie: Cameroon esclude di riproporre la mozione per l’intevento britannico al Parlamento, una seconda volta, dopo il netto no ricevuto la settimana scorsa e la Russia avrebbe mandato la nave spia Priazovye al largo delle coste siriane: http://www.theguardian.com/world/2013/sep/02/russia-military-reconnaissance-ship-syrian-coast
-
Cenciotti sul suo blog pubblica un estratto dell’autobiografia del Col. Jim Wilson, pilota di Blackbird che descrive l’impiego dell’SR-71 durante la guerra dello Yom-kippur, un argomento declaissificato di recente: http://theaviationist.com/2013/09/01/declassified-sr-71-mix/#.UiRbHT_X9rM Comtinuate a leggere
-
In parte è colpa mia se ho introdotto nella discussione qualche volo pindarico parlando nella discussione sul Raptor di missioni israeliane sui reattori siariani e iracheni o di pacchetti di supporto, Ma volevo fare qualche (sereno) ragionamento più a largo raggio inerente la mia visione che privilegia la versatilità degli aerei rispetto alla specializzazione e all’importanza di tutto quello che sta attorno a un fast-jet di attacco, mi dispiace di avere contribuito a innescare una polemica. E rinuncio a rispondere anche a Vultur, visto che gli animi sono già abbastanza infiammati.
-
Sukhoi Su-34 Fullback - Discussione Ufficiale
Scagnetti ha risposto a Grogri nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Grazie. riassumendo dai link mi pare siano stati ordinati in due batch 32+ 92 cellule. 10 consegnate + 12 ulteriori che dovrebbero essere state consegnate entro la fine del 2012. Per il 2013 ogni ulteriore contributo è benvenuto, -
Non ci siamo intesi e me ne dispiace. Evidenzio il punto in ogetto del fraintendimento più evidente: Secondo me il "pacchetto di supporto", come ho scritto dal primo messaggio in questa pagina, dovrà continuare a funzionare, anche a costi importanti, e tale pacchetto continuerà a essere persino più importante del vettore finale. Insisto perché un’aeronautica militare efficace stanzi risorse adeguate e non le sacrifichi, qualunque sia l’aereo di punta finale,l anche se potenzialmente è il top fo the tops. Vale a supporto dell’oggetto di questa discussione specifica o per qualsiasi fast jet militare moderno. Bye
-
Sukhoi Su-34 Fullback - Discussione Ufficiale
Scagnetti ha risposto a Grogri nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Interessante aereo e interessante discussione Fa piacere vedere come la maturità media degli interventi sia cresciuta dal 2007 (oddio anche nel 2007 alcuni utenti scrivevano con congnizione) ad oggi. Posto qui una domanda frequente ma non banale: quanti di questi cosi sono in servizio e quanti entreranno in servizio entro il 2016? -
Ti do un "Mi piace" sul tuo ultimo post Madmike. Solo: ribadisco che i pacchetti di supporto (come li abbiamo chiamati qui, ma per quanto mi riguarda includono tante cose, dalla guerra AEW alle informazioni dai satelliti) dovranno continuare ad esserci sempre e comunque con F-22, F-35, Strike Eagle o Ra'am, Super Hornet, Golden Hornet, Golden Eagle, Silent Eagle o più ne hai più ne metti (e anche considerando i loro radar). E non è benza (e tasse dei contribuenti) sprecati, per chi vuole o deve muovere le mani (sull'opportunità di muovere le mani non entro nel merito in questo thread)i. E l'isolato pacchetto di contrasto Sukhoi di 4+ o 5 generazione (aborro comunque la parola generazione riferita agli aerei da combattimento) si troverebbe sempre a malpartito, senza pari asset di supporto.
-
Continuo la discussione che mi sembra piacevole e proficua e non polemica. Ribadisco, che malgrado io critichi alcuni aspetti dei programmi F-22 ed F-35, non ho alcuna fobia verso le novità. Mi fa una certa allergia parlare di generazioni di aerei, ma una penna che funziona a gravità 0 la considerò più evoulta di una molto meno costosa matita russa, per restare in temi noti agli utenti più scafati del forum. Mi piace evidenziare come mentre alcuni si strappino i capelli per la dismissione dei Tornado italiani alle date prefissate, gli USA abbiano segato le ali al ben più moderno F-117 anni addietro. Non è solo una politica di consumismo industriale, anche se l'F-117 sia per tanti versi superiore al Tornado. La stealthness per me semplicemente non è un assoluto, né da sola una silver bullet come hai scritto tu. Semplicemente secondo me è una caratteristica: più ce ne è meglio è per chi ne usufruisce. Va bene, non voglio parlare di wobblin goblin nella discussione sull'F-22 (nel caso posterò qualcosa nel relativo thread, visto che continuano ad arrivare notizie dal Nevada sull'F-117), ma c'è una cosa che accomuna F-117 e Raptor (e altri aerei): la specializzazione nelle missioni. Questa caratteristica non è positiva. Più un aereo (o un ingegnere, un altro professionista, o persino un oggetto come una centralina elettronica, uno smartphone o un telecomando) è flessibile, più avrà speranze di persistere nel futuro. Per me lo Strike Eagle è la più moderna espressione di flessibilità, e forse questo bird sopravviverà persoino al Raptor, anche in USA. L'A/G sembrava essere la missione prioritaria per il futuro. Invece i Russi hanno ripreso a fare provocazioni mandando Bear (o pacchetti completi) a saggiare la prontezza di risposta dei Paesi confinanti. Per anni la Russia non ha potuto far volare che un numero relativamente basso di aerei. Ora sembra siano in diriittura di arrivo per la realizzazione della loro risposta, pensata decenni fa alll'F-22, una risposta che non possiamo non notare essere molto esuberante. Insomma per me un fast jet deve poter assolvere sempre di più sia a missioni A/G che A/A. E per riallacciarmi al pippone che ho scritto sopra, il fast jet è solo un anello di una catena che deve essere ben più complessa e integrare aerei SINGIT; AWACS e di gierra elettronica. Flaggy invita giustamente a pensare le necessità e le esigenze dei prossimi decenni. Secondo me il Raptor rischia di risultare troppo specializzato e di non soparavvivere al meno esuberante Lighting II, e persino allo Strike Eagle. Edit: mi flagello per i troppi errori ortografici, adesso dovrei aver cancellato il peggio -
-
Interessante post Flaggy. Vorrei continuare però sviluppando alcuni punti: La storia di quella missione in Irak è nota, costituisce senz'altro una grande lezione per le dottrine del potere aereo, però non dobbiamo dimenticare che mentre gli F-16 continuano a essere operativi nell'USAF, gli F-117 sono stati ufficialmente radiati da tempo, senza un sostituto ufficiale. L'aggiornamento delle capacità A/G dei Raptor è parziale e relativamente recente (a quanto mi risulta più recente del taglio delle ali degli F-117), a quanto ne so riguarda solo un numero limitato di velivoli. L'F-35 dovrebbe rappresentare il sostituto sia dell'F-16 che dell'F-117, ma intanto l'USAF manterrà in servizio i suoi Strike Eagle anche dopo la maturità operativa del JSF. Inoltre, non dobbiamo dimenticare altre missioni in cui numeri consistenti di F-16 ed F-15 hanno penetrato difese considerate di buon livello e colpito reattori siraini e iracheni. Ancora nel 2013 caccia israeliani di 4 generazioni, supportati da mezzi di guerra elettronica sui quali sappiamo relativamente poco hanno allegramente penetrato Siria e Sudan (non proprio dietro casa) e sono tornati in base prima probabilmente che i centri di difesa aerea dei paesi attaccati riuscissero a riaccendere i computer, a sentire alcuni resoconti. Gli F-16 israeliani non sono certo stealth, e gli F-15 Baz/"Ra'am" hanno una traccia radar paragonabile a quella di una betoniera, per usare un'espressione cara ai vecchi utenti di questo forum. Quello che voglio sottolineare è che sembra che sia più importante tutto il supporto agli aerei di attacco, più che il vettore di bombe stesso. Mi sembra che le dottrine USAF attuali prevedano in scenari estremi pacchetti misti di F-22, F-15C e F-15E, oltre ovviamente ad AWACS, altri aerei SIGNIT, e tanker. Questo ovviamente ove non risulti più agevole/pagante usare B-2 e/o Tomahawk. Prendendo atto anche di quanto ha scritto Vultur: ... per cui sembra che il Raptor sia meglio tenerlo protetto in una teca o comunque a costituire il ruolo di deterrenza, sebbene non sia un'arma da fine del mondo. Prendendo insomma atto di tutte queste cose, forse non vedremo mai impiegare le vere capacità del Raptor prima della dismissione, mentre Strike Eagle, F-16 e forse F-35 (per il futuro) hanno fatto e continueranno a fare la storia dellle dottrine aeree militari. E questo perché come evidenziato, non è solo il fast jet che determina l'efficacia di una missione, ma tutto quello che gli sta intorno.
-
Nord Corea [Discussione Ufficiale]
Scagnetti ha risposto a mats88 nella discussione Discussioni a tema
E nel contempo, bizzarri metodi da parte di Kim-Jong-Coso, per regolare i conti con la ex-girlfriend: http://www.corriere.it/esteri/13_agosto_29/corea-nord-kim-jong-un-fidanzata-fucilata_13a41b32-1097-11e3-abea-779a600e18b3.shtml -
Beh se vogliamo vedere il lato positivo, a occhio sembra che il Thermion funzioni bene. Però non so ogni quanto tempo/uso dovreebbe essere sostituito.
-
Intendevo Dudderar e assieme ad alcuni dei quesiti che ho posto nei miei post precedenti e che lascio aperti e che non consdero pretestuosi ma interessanti anche per chi preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno, riepilogo il mio pensiero così: Se alcuni utenti del forum insistono nel considerare la versione B più versatile della A, perché non si spingono anche oltre e si prendono la responsansabilità di quello che scrivono traendone le logiche conclusioni? Fermo restando gli aerei per MM e Cavour, ai quali non c'è alternativa, Allora 60 (o 75) B per AMI potrebbero fare lo stesso lavoro e meglio (in ragione della maggiore versatilità) di una flotta di 75 misti tra A e B? Ovvio, una domanda retorica alla quale io do una risposta negativa per i motivi espressi nei messaggi precedenti, e considero per l'AMI la sola versione A la scelta migliore (75 aerei mi sembrano comunque eccessivi, se significa allo stesso tempo dismettere la T1 dei Typhoon).
-
Ah beh, non ci piove. Solo che l'intervento del pilota collaudatore che ha scatenato quest'ultimo blocco di discussione, è un po' troppo USA (anzi USMC) centrico, e si guarda bene dall'analizzare il conflitto delle Falkland, o le esigenze di servizi come MM che la versione C non può in alcun modo utilizzarla,,,,
-
Sì Legolas, ma ti propongo una nuova questione: gli Harrier non avevano bisogno dell’ALIS per operare (link non perfetto). Erano molto più parchi di risorse. Fermo restando che io considero l’ALIS una risorsa e non un problema, per quanto potrebbero operare i B in condizioni austere senza questo sofisticato sistema di logistica e manutenzione? E pongo nel contempo alcune domande, esistono strutture ALIS "client" più austere da poter facilmente ed economicamente implementare su piste semipreparate? Se sì, quanto costerebbero? Se non esistono, per quanto potrebbe operare un B da una pista semipreparata, dovendo affrontare anche la possibilità di una sostituzione di motore? Rimango dubbioso sulle problematiche di rifornimento in volo espresse nel mio precedente messaggio, e in definitiva contrario a quei 15 B che l’AMI e alcuni utenti di questo forum continuano a considerare una necessità e non un lusso a cui si potrebbe pensare di rinunciare.
-
Ecco appunto, la velocità dell’intervento. E allora è meglio che gli aerei (in numero limitato e con armamenti diversificati, se possibile) siano già in volo. Tra l’altro non ho notizie di quanti minuti richiede un F-35B (o A) per risolvere le procedure necessarie al decollo, con pieno carico bellico. Ho l’impressione che i Paesi abituati agli F-16 per lo scramble avranno qualche amara sorpresa quando demanderanno agli F-35 la difesa dello spazio aereo nazionale (i Bear hanno ripreso a fare ciao ciao, come si vede nell’apposita sezione), ma a noi non interessa, abbiamo quelli scassoni dei Typhoon che dovrebbero essere su in circa 15 minuti, se non mi sbaglio, e i cacchi sono di Olanda, Giappone e company. Supponiamo uno scenario di questo tipo, in cui, una volta stabilita la supremazia aerea, ci sia sia la necessità di colpire target of opportunity o nello stesso momento di proteggere assetti terrestri. Ne abbiamo avuto un esempio in Libia, quando equipaggi di (E)F-18 e F-16 si sono trovati a stazionare per più ore mentre i targeter esterni o i sensori di bordo trovavano un bersaglio. Gli aerei venivano più volte riforniti in volo. Ora cosa sarebbe considerato più efficace, un STOVL che opera da una pista austere dove i moltiplicatori di forze non possono operare o un F-35A (o mettici quello che vuoi) che opera da 700-1000 km dove probabilmente possono operare anbche refueller tanks? Ovvio, potresti rispondermi voglio gli F-35B a 500 km, e i tanker che decollano da 1000 e più km, ma io considero comunque più razionale una monolinea per ogni Service. Non dimentichiamioci che la comunanza logistica è molto relativa tra A e B
-
Prendo spunto dal tuo ultimo messaggio perché mi sembra che concedi che l’autonomia sia un parametro importante per un aereo di attacco. Magari, nei contesti da te ipotizzati anche più della stealthness o della sensor fusion. E in fatto di autonomia (oltre ovviamente al carico bellico utile), la versione A, mi sembra più performante della B:
-
Vedo che anche tu usi il condizionale una volta tanto e riconosci il fatto che ci sono più ipotesi plausibili che certezze. La mia ipotesi è che sia plausibile un'escalation e dopo l'eventuale salva iniziale gli USA o l'eventuale coalizione si riserveranno il diritto di colpire target di opportunità, o coumunque di costringere Assad a vivere buona parte del suo tempo in un bunker. Tra i tanti tasselli che ognuno si sente di aggiungere, metto in campo anche l'eventualità che l'Iran decida in difesa della Siria di mettere in pratica finalmente il blocco dello stretto di Hormutz, possibilità di cui si era discusso a lungo nella relativa discussione sull'Iran. La cosa renderebbe ancora più complesse le operazioni, ricordando anche la necessità di mantenere forze di riserva per altre evenutali situazioni potenzialmente instabili, in quell’area o nel Pacifico. Segnalo inoltre un post su in blog linkato recentemente su un altro forum: http://epistemes.org/2013/08/28/poche-parole-di-buon-senso-sulla-siria/ Non mi assumo responsabilità sulle cifre di civili uccisi riportate, né ovviamente su quelle che sono le valutazioni di Israele, ma trovo le domande poste in linea con la discussione attuale, dagli eventuali obiettivi da perseguire ai rimandi a Clausewitz. Visto ora l’ultimo messaggio di Alpino. Neanche io voglio fare polemica e ti rispondo in modo sintetico, anche a beneficio di altri che non vissero con consapevolezza gli eventi di quegli anni, esprimo la mia opinione: 1) Sì, senza ombra di dubbio, Saddam usò armi chimiche su Curdi e anche Sciti negli anni ’80, dopo la prima guerra del golfo. Bush Sr., che io considero tutto sommato un buon presidente per il suo Paese probabilmente a lungo si pentì di aver terminato la prima guerra del golfo senza aver rovesciato Saddam, anche per quei massacri. La strada per Bagdadh era aperta. Edit, ti riamdno anche a un mio messaggio della pagina precedente, postato ieri: http://www.aereimilitari.org/forum/topic/9756-siria-topic-ufficiale/?p=302588 nella prima parte elenco alcuni dei massacri di massa di civili e di oppositori che ricordo. Non sono esclusi i massacri perpetrati dai cinesi in Tibet. 2) Il regime di Saddam smantellò comunque il suo arsenale di WMD negli anni ’90, durante la NFZ, per paura o per cercare di rifarsi una verginità come fece Gheddafi. Non è che le sanzioni, la diplomazia e l’embargo debbano necessariamente non essere mai paganti, Se vuoi, possiamo continuare la discussione sull’apposito thread, che mi pare sia nella sezione Eventi storici.
-
E visto che si fannon precisazioni rivolte "ai più giovani" preciso che per chi se lol fosse scordato il 5 febbraio 2003 il segretario di stato USA Colin Powell cercò di convincere il Consiglio dell'ONU ad autorizzare l'uso della forza poiché, a suo dire, l'Iraq aveva ancora una volta dimostrato di non rispettare le risoluzioni ONU. Nel suo discorso egli espose le "prove" dell'esistenza di WMD irachene. Queste supposte "prove" si sono rivelate un falso clamoroso. E Saddam aveva effettivamente smantellato il suo arsenale di WMD negli anni 90. Nion fu trovato dopo la seconda guerra del Golfo praticamente niente. Powell in seguito giustificò le panzane che aveva rifilato al Consiglio dell'ONU (mica a un forumn di appasionati di aerei), dicendo che aveva avuto solo 4 giorni per studiare i rapporti: fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/Colin_Powell Quindi gli utenti più vecchi del forum hanno ben ragione di vivere un deja-vu, con questo nuovo/vecchio riferimento ad armi chimiche Al di la di questo è lampante l'ipocrisia di questa "linea rossa" costituita dll'uso dei gas SARIN, come se una strage di civili allegramente perpetrata con l'uso di bombe di carburante sganciate da elicotteri fosse meno odiosa. Ricordo inoltre, a giovani e vecchi utenti del forum, che non è la prima volta che in Siria si fa stratge di civili e di oppositori, Mentre in Italia Craxi e Andreotti cercavano di adottare una politica estera filoaraba, Pannella era l'unico a denunciare i massacri di Hafiz al-Assad il padre dell'attuale leader siriano (che coincidenza), mi ricordo quando lo chiamava "macellaio" in TV mentre tutti in Italia, a destra e a sinistra, tacevano. In Italia e all'estero se ne sono lavati le mani abbondantemente di questi massacri, tanto è vero che Bush Sr. consentì alla Siria di partecipare alla coalizione della prima guerra del Golfo. (Siria e Iraq sono da sempre ai ferri corti). Pannella ha continuato ad essere coerente chiamando "macellaio" anche il beneameto figlio Bashar al-Assad. E la Bonino è da sempre sensibile al tema, e a piena conoscenza dei massacri perpetrati da questa simpatica famiglia. Ciò non le impedisce di dichiarare "Pensiamoci non una ma mille volte prima di attaccare la Siria". Ancora una volta poi sfugge ad alcuni utenti di questo forum perché altri utenti sono contrari all'intervento, vale la pena ricordarlo ancora una volta: "Non è per niente chiaro a favore di chi intervenire, e quanto gli ioppositori al regime attuale possano costituire una minaccia per l'eventuale futura democrazia siriana, per l'occidente e per Israele". Inoltre, ricordo a utenti vecchi e nuovi che non è la prima volta che si prefige un intervento di breve durata, che potenzialmente invece potrebbe durare anni. Vorrei linkare un agile articolo di V. Zucconi a riguardo: http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/27/news/zucconi_analisi_siria-65390190/?ref=HRER3-1 So che a molti questa firma non è simpatica. Prometto di leggere qualsiasi agile articolo a firma Giuliano Ferrara o Fox News in cambio, ma per favore leggetelo. Infine alcuni dettagli tecnici. Le Portaerei USA Nimitz e Truman sono attualmente nel Mara Arabico Settentrionale: Non parteciperebbero alle operazioni iniziali, ma probabilmente si sposteranno nel Mediterraneo nei prossimi giorni, in una posizione più consona a esercitare eventualmente un'escalation dopo il primo attacco iniziale, chre probabilmente non resterà isolato. Edit, mi scuso con tutti per il numero alto di errori di ortografia di questo messaggio, in questo momento ho problemi con Word e non ho sottoposto il testo a controllo ortografico come faccio di solito.
-
Sukhoi Su-57 - discussione ufficiale
Scagnetti ha risposto a AlfaAndOmega86 nella discussione Caccia
I prototipi costruiti finora dovrebbero essere 5. Un esemplare di preserie dovrebbe essere consegnato entro la fine del 2013, a quanto mi risulta. http://indrus.in/economics/2013/06/29/t-50_fighter_to_be_ready_in_2013_26603.html -
L’eventuale intervento militare sarebbe secondo me testimonianza di un fallimento politico. Certo non è facile venire a capo di questo guazzabuglio, come non è facile rapportarsi politicamente a situazioni complesse e difficili come l’Egitto di oggi. Ma le persone che sono ai vertici della diplomazia vengono pagate e ricevono prestigio e potere perché si presume che abbiano capacità e competenze superiori alla media. Capacità che a quei livelli dovrebbero comprendere anche genialità. Purtroppo la beneamata da tutti Lady Ashton, si distingue magari per la conoscenza dell’etichetta all’ora del thé, non certo per genio diplomatico. E sinceramente anche Kerry mi sembra lontano dall’essere un genio. Riguardo von Clausewitz, potremmo aprire un topic a parte. È stato un fine analista, ma quanto da lui scritto non è sicuramente vangelo. Criticato anche da von Paulus, non è che la frase che riporti abbia portato la Germania ad ottenere l’egemonia europea o mondiale a cui aspirava. Tutt’altro: la Germania ha perso due guerre mondiali, e ha dovuto subire lo sfregio della divisione. Abbandonate definitivamente le sue visioni, prendo atto che la Germania è diventata la potenza egemone in Europa non pensando minimamente di usare lo strumento militare come continuazione della politica, anzi è restia dall’usare lo strumento militare anche in ambito multilaterale. Ciò non toglie che, ad esempio i libici post Gheddafi si affannino a fare affari coi tedeschi, malgrado questi ultimi non abbiano mosso militarmente un dito per l’intervento in Libia e anzi mi sembra ritirarono i loro equipaggi dagli AWACS NATO. Perché mai la Merkel (o anche Letta nel suon piccolo) dovrebbe affidarsi agli scritti di von Clausewitz, tramite anche il quale la Germania ha ottenuto due tra le più cocenti sconfitte militari di ogni tempo, mentre si dimostra invece pagante e proficuo non intervenire? Rimando a quanto scritto da me sopra, riporto solo la parte più "cinica", per brevità (lo schiifo per ogni massacro di civili, chimico o meno, permane comunque): l’Italia ha deciso di dipendere energeticamente dalla Russia. È coerente agli interessi strategici nazionali andare a pestare i piedi alla Russia, prima di aver diversificato ulteriormente le nostre fonti?
-
Fabio, ho letto un po’ i tuoi post per tutto il forrum e credo che assolutamente tu non sia un utente superficiale. Malgrado anche io consideri l’ironia il miglior antidoto per la follia, purtroppo mi sa che l’Europa stia per andarsi a infognare, a seguito delle direttive USA, in una situazione quantomeno ambigua, e non rimane molto spazio, ahinoi, per le faccine sorridenti. Ci auguriamo tutti (almeno credo) che la politica non demandi alle forze armate ancora una volta la sua incapacità a risolvere i problemi. In caso contrario saremo tutti pronti ad analizzare e a lodare quanto ad es. un Growler possa ottenere in più di un Kerry o di un Hagel. Ancora una volta, reputo inaccettabile la scelta dei politici di demandare ai militari la responsabilità per la propria incap0acità. Cordiali saluti.
-
Va bene, prendiamone atto. L’F-35, con tutte le sue potenzialità e le sue incognite sarà il futuro non solo di USAF, US NAVY e USMC, ma anche di aeronautiche medie come RAF, RAAF, e AMI tra le altre (a meno che Grillo non vinca le prossime elezioni in Italia con un buon margine). Personalmente sto già pagando tasse dirette e indirette per questa bella integrazione di tecnologie di sensori. Eurofighter GmbH si sta dimostrando un consorzio ancora più succhiasangue di LM e del JPO: Spero solo a questo punto di vederlo volare sulla mia città, come accadde per il primo Tornado a fine anni ’80 (Io ho 44 anni, e il 2030 mi sembra una data troppo lontana). E che MM non resti senza aerei imbarcati per troppi anni. Per il resto continuerò a oppormi a scelte discutibilissime come la versione B per l’AMI, presso questo forum, o con comunicazioni verso i parlamentari a cui concederò il mio voto.
-
Fermo restando che a me i massacri di civili, con o senza armi chimiche fanno sempre orrore, raccapriccio e schifo e che condanno il presunto massacro dei sobborghi di Damasco (da chiunque sia stato eventualmente perpetrato), così come le gasazioni e le persecuzioni dei Curdi da parte di Iraq e Turchia, lo sterminio non chimico ma comunque rivoltante di Srebenica, la altrettanto rivoltante politica di sterminio e pulizia etnica perpetrata dai cinesi in Tibet e ricordo bene anche le persecuzioni più o meno recenti di Armeni e Palestinesi, non posso fare a meno di ricordare che le WMD sono state uno spauracchio spesso usato a sproposito, e che come i presunti e mai avvenuti massacri di Timisoara sono stati strumentalmente usati in modo scientemente artificioso anche in sede ONU per perpetrare i ca**i propri. Non so bene chi siano i ribelli in Siria, magari sono gente pronta a riservare a qualsiasi occidentale, la stessa sorte dell'ambasciatore USA in Libia, Chris Stevens. O forse sono persone che anelano giustamente a più libertà. Cercare di capirne di più magari sarebbe più importante che mandare il pontone galleggiante francese da quelle parti (e se in Francia alle ultime elezioni Sarzò è stato trombato ed Hollande eletto, magari è stato anche perché a diversi dei cugini francesi è apparsa rivoltante la politica per la Libia, ora Hollande cosa crede di ottenere nel suo ruolo di piccolo interventista?) La maggior parte degli interventi occidentali in ME erano volti a salvaguardare le diverse esigenze di approvvigionamento energetico. Una volta tanto l'Italia dovrebbe perseguire questo cinico obiettivo: salvaguardare i suoi approvvigionamenti energetici, esattamente ciò che gli USA perseguono in Middle East da sempre (almno fino all'invenzione del fracking). E indovinate da quale Paese siamo più dipendenti energeticamente: al di la dei pochi tentativi di diversificazione fondamentalmente dal gas Russo. Non l'ho scelta io questa politica di connivenza con l'ultimo residuo del KGB sopravvissuto, il simpaticissimo e democraticismo Putin. Questo "paladino della libertà" ha giustamente (secondo i suoi interessi) puntato i piedi. Un intervento ONU, NATO, o di qualsivoglia colazione di volenterosi in Siria non sarebbe tollerato e ad Assad non sarà consentito di fare la stessa ingloriosa fine di Gheddafi, per mano di SF o di ribelli, diversi dagli insurgents (mi piace citare due fini intellettuali di estrema sinistra come Giuliano Ferrara e Vittorio Sgarbi a proposito della morte di Gheddafi: "Non si uccide così neanche un cane.") Bene, finché non ci liberiamo del giogo del gas russo che qualche paladino della Patria ci ha imposto, finché non costruiamo i regassificatori per usufruire del gas USA disponibile con le nuove tecnologie, al momento pestare i piedi alla Russia significherebbe andare contro agli interessi strategici italiani. Ah, mentre succede tutto questo, non è che in Egitto le cose siano proprio tranquille. È un'altra situazione (ben più importante ) da monitorare costantemente. E almeno gli analisti USA dovrebbero ricordarsi che fino a qualche mese fa un ciccione nordcoreano on steroids prometteva fuochi e lampi. Bisogna considerare risorse per 3 eventuali conflitti in vista o potenziali (più eventuali riserve per eventuali conflitti non ancora in vista). Come ha detto Pinto in questo thread, e anche la Bonino in un momento di lucidità, pensiamoci non una ma mille volte prima di partecipare a un intervento in Siria (citazioni non letterali). E aggiungo, pensiamoci anche prima di appoggiare in sede ONU una eventuale risoluzione aggressiva. Tra i pochi ufficiali delle FFAA italiane di grado medio-alto che conosco, dopo alcune informali scambi di opinione in materia la sensazione è la stessa: ancora una volta la politica vuole che le FFAA suppliscano alla propria incapacità. Se ciò è in qualche modo legittimo e addirittura pacifico in USA, per l'Italia la questione si pone in termini diversi: magari un'opportunità per schierarsi affianco di quelli "sfigati" dei tedeschi, in contrasto con il mirabolante asse interventista UK-Francia? Edit: mentre scrivevo Madmike ha postato il suo ultimo intervento. sembra configurare, anche questo, un uso strumentale e anticipato del presunto uso di WMD. Leggerò il documento linkato con calma.
-
Memorandum d'intesa tra AgustaWestland e Embraer per il mercato elicotteristico brasiliano
Scagnetti ha risposto a Scagnetti nella discussione News Aviazione
Sì il Brasile sta vivendo una difficile congiuntura economica che continuerà a farsi sentire ancora per qualche anno. Ma non sono per nulla certo che non valga la pena investire nel lungo periodo. E entrare nel mercato brasiliano, trovare eventuali alleanze e avviare una linea di produzione, richiede più di uno-due anni.