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matteo16

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  1. 19:11 - mercoledì 18/05/2011 Mosca, Russia - Dello scorso anno (WAPA) - Il governo russo ieri ha comunicato ufficialmente del licenziamento di una serie di ufficiali militari e dell'industria della difesa a causa del fallimento dell'implementazione del piano di approvvigionamento armi per il settore della difesa dello scorso anno. Il comunicato del Cremlino specifica che "A causa delle scarse forniture di armi e hardware militare sono stati licenziati dal servizio militare molti ufficiali degli enti di approvigionamento del ministero della difesa, inclusi il vice-capo del direttorato principale delle forze armate locali, il maggiore generale Vaganov, il capo del direttorato per l'approvvigionamento di aerei, il colonnello Krylov, ed il vice-comandante della marina per gli armamenti, il vice-ammiraglio Borisov". La misura, specifica la nota, viene presa anche per evitare il ripetersi di simili situazioni nell'implementazione dei piani futuri. Già il 10 maggio, il presidente della Federazione russa Dmitry Medvedev, nel corso di un meeting, aveva affermato che "Più di trenta missili balistici, missili con basi marine e terrestri, cinque sistemi missilistici balistici a teatro mobile 9K720 Iskander, circa 300 unità di veicoli blindati, 30 elicotteri, 28 aerei da combattimento, tre sottomarini nucleari, una nave corvetta ed undici veicoli spaziali" sarebbero dovuti essere procurati nel 2010, secondo i piani di acquisizione del Paese relativi alla difesa; piani che, tuttavia, non sono stati rispettati. In quell'occasione, il presidente aveva preannunciato provvedimenti contro i responsabili di quelle mancanze, ed esortato il governo a non ripetere gli stessi errori, cercando anzi di trovare idee per aumentare il flusso di investimenti sull'industria della difesa russa (vedi AVIONEWS), che entro la fine del nuovo piano di fornitura degli armamenti, relativo agli anni 2011-2020, dovrebbe produrre un aumento degli armamenti moderni in dotazione al Paese pari al 70%. (Avionews) Link
  2. Aggiornamento della notizia 17 Maggio 2011 - 7:32 pm KC-767 ufficialmente in servizio con l'Aeronautica Militare «Una cerimonia volutamente contenuta e sobria in riconoscimento di quello che l’Aeronautica Militare e le altre forze armate stanno facendo in questo momento.» Con queste parole a braccio il gen. s.a. Giuseppe Bernardis ha sancito oggi a Pratica di Mare l’entrata in servizio del Boeing KC-767A con la Squadra Aerea e il 14° Stormo, circa cinque mesi dopo l’accettazione formale del primo esemplare negli Stati Uniti. In questo arco di tempo i due aerei hanno volato con equipaggi del Reparto Sperimentale Volo e del 14° Stormo per completare la certificazione operativa. Bernardis ha definito il nuovo aereo «macchina eccezionale», sottolineando però che prosegue il lavoro per «portarla al suo stato finale per essere quello che noi da sempre abbiamo desiderato». Molto importante l’interoperabilità con gli alleati «a differenza del predecessore», il 707T/T la cui uscita di linea ha fatto perdere una importante capacità di moltiplicatore delle forze che oggi si potrebbe addirittura «vendere». Concetti non diversi sono stati espressi, insieme ai ringraziamenti per tutti quanti hanno collaborato alla riuscita di questo lungo programma, avviato una decina di anni fa, dal gen. Abrate, segretario generale della Difesa, e dal sottosegretario Crosetto. Tutti concordi nell’affermare sia l’enorme valore del nuovo aeroplano per la Difesa italiana e la tensione verso - parole di Crosetto - «un punto di arrivo non ancora raggiunto.» Il responsabile dei programmi tanker internazionali di Boeing, Scott Wuesthoff, non ha preso la parola, ma in una nota la società dichiara che «Boeing e A.M. stanno lavorando insieme per inserire il terzo velivolo KC-767 nella procedura di accettazione in vista di una consegna quest’estate, con un quarto tanker a seguire poco dopo.» L’Aeronautica Militare intende - aggiunge Boeing - dichiarare la Final Operational Capability (Capacità Operativa Finale) solo con la consegna del quarto aereo. Il conseguimento della certificazione operativa - questo il termine tecnico ricorrente nelle conversazioni della giornata - è dunque solo il primo passo verso l’impiego operativo, simboleggiato dal passaggio del secondo esemplare con le sonde flessibili estese e due caccia in formazione, Eurofighter a destra e AMX a sinistra. Solo l’Eurofighter e il Tornado sarebbero però già stati certificati, forse per la maggiore priorità nell’attuale quadro militare-politico. Link
  3. Guardando su internet delle foto mi ha colpito questa del BAC TSR-2 Un'altra foto
  4. Grazie ...mi pareva la discussione giusta per farla ufficiale e allora mi è venuto di dare un consiglio...
  5. L'India rimototorizzerà i suoi Jaguar che ha intenzione di mantenerli in servizio ancora a lungo,presto adoterrà i propulsori Honeywell F125IN sviluppato per i Jaguar,dopo il ritiro della Rolls-Royce con gli Adour Mk 821. Causa le carenze in condizioni operative degli Mk.811 Adour da 3900 kg/s, parlando delle prestazioni con L'F125IN il propulsore pesa 270kg in meno rispetto l'Mk 821 e la sua spinta è di 4470kg/s con postbruciatore i vantaggi riduzione del 23% della corsa di decollo e l'aumento di ben 2 t il peso massimo al decollo e l'aumento del raggio d'azione del 36%!! Fonte A&D Il video sull'F125IN http://www.youtube.com/watch?v=QISldH-zAP0&feature=related P.S. Per i moderatori,un consiglio si potrebbe trasformare questa discussione in Sepecat Jaguar- discussione ufficiale sempre se è possibile?
  6. Esercitazioni in mare per l’Apache 14 mag, 2011 Durante la campagna Cougar 11, una lunga serie di esercitazioni in corso nel Mediterraneo e in Medio Oriente, un Apache AH Mk.1 dell’Esercito britannico, partito dalla nave da assalto anfibio HMS Ocean al largo di Gibilterra, ha sparato con successo per la prima volta un missile Hellfire contro un bersaglio marittimo. In totale sono stati sparati nove missili, e 550 colpi con il cannone da 30 mm, raggiungendo un tasso di successo contro il bersaglio del 100%. Attualmente dispiegato a bordo della HMS Ocean, la più grande nave da guerra della Royal Navy attualmente in servizio, il 656° Squadron del 4° Reggimento dell’Aviazione dell’Esercito inglese ha trascorso le ultime settimane svolgendo attività di formazione intensiva, che gli consentiranno di operare con efficacia sia di giorno che di notte in ambiente marittimo. Il Maggiore Mike Neville, che comanda il 656° Squadron, recentemente impegnato in Afghanistan, ha affermato: “Oggi abbiamo dimostrato che l’Apache può operare in maniera efficace da una nave della Royal Navy, trasportando le munizioni stivate a bordo, portando a termine la missione per poi ritornare a bordo della nave per essere rifornito. Ancora una volta il 656° Squadron è all’avanguardia nello sviluppo delle capacità di questo elicottero d’attacco. Ora siamo sulla buona strada per dimostrare la capacità d’attacco marittimo in scenari complessi”. Il risultato acquisito è un passo significativo nel processo di integrazione degli Apache nell’ambiente marittimo, sia in termini di procedure operative che di comprensione degli aspetti peculiari di questo nuovo scenario da parte del personale dell’Esercito, ed un passo molto importante nello sviluppo delle capacità anfibie del Regno Unito, che privo ora degli Harrier, deve quindi rimodulare le proprie capacità di proiezione di forza dal mare con gli assetti attualmente a disposizione. Oltre che per contrastare minacce come piccole imbarcazioni veloci ed effettuare sorveglianza armata, impiego per cui è maggiormente adatto l’AW159 Lynx Wildcat, l’Apache potrà fornire valido supporto come appoggio alle forze da sbarco partendo dal mare, impiego simile a quello dell’AH-1Z Viper dell’USMC. Link
  7. Alcune delle tappe più importanti dei test dell' F-35: Aggiornamento sui test in volo dell'aereo F-35 di LM Fort Worth, Usa - Per 125 prove, 331 il numero totale dei voli effettuati nel corso dell'anno (WAPA) - Dall’ultimo aggiornamento relativo al programma dei test in volo pubblicato il 31 marzo scorso, gli aerei caccia F-35 Lightning II di Lockheed Martin (LM) hanno effettuato 125 test flight, portando a 331 il numero totale di voli effettuati nel corso dell’anno. Dall’ultimo update sono stati raggiunti diversi traguardi cruciali: • Il programma F-35 ha effettuato il numero più elevato di voli mai registrato in un solo giorno (6 maggio), dal momento in cui sono stati ultimati otto voli di prova in tutti e tre i siti designati ai test (Edwards Air Force Base in California, Fort Worth in Texas e Naval Air Station Patuxent River nel Maryland) • L'aviazione militare statunitense (Us Air Force) ha accolto nella sua flotta il primo aereo caccia stealth LM F-35 Lightning II facente parte di una produzione pianificata di 1763 modelli. Si tratta del primo velivolo appartenente al primo lotto realizzato nella fase Lrip (Low Rate Initial Production). • Il primo F-35A, che verrà consegnato alla Air Force Base di Eglin, Florida, entro la fine di quest’anno, è decollato dalla Naval Air Station Fort Worth Joint Reserve Base lo scorso venerdì 6 maggio. Il velivolo, detto AF-8, verrà consegnato alla base di Eglin per il training destinato ai piloti e al personale di manutenzione. L’AF-8 è il primo a volare tra quelli che compongono il secondo lotto della Low Rate Initial Production. • Il secondo modello nella versione per portaerei (CV) F-35C, denominato CF-2, ha ultimato il suo primo collegamento il 29 aprile. Entro la fine di questo mese è in programma la sua consegna alla flotta di prova degli F-35 presso la Naval Air Station Patuxent River, Maryland (PAX). • Il 6 maggio 2011 il programma ha raggiunto il 300° volo della fase Sdd (System Development and Demonstration). • Il 5 maggio, presso la base di Edwards, gli F-35 della variante a decollo e atterraggio convenzionale (Ctol), hanno superato i 250 voli. I primi jet di prova, AF-1 e AF-2, sono arrivati alla base il 17 maggio 2010. • Altri due caccia F-35B nella variante a decollo corto e atterraggio verticale (Stovl), denominati BF-3 e BF-4, hanno effettuato il primo atterraggio verticale. La variante BF-4 ha svolto la sua missione il 27 aprile mentre la variante BF-3 il 29 aprile. Ad oggi, i jet nella variante Stovl hanno effettuato 94 atterraggi verticali. I dati che seguono descrivono l’attività complessiva delle prove in volo svolta dal 31 marzo e i voli totali effettuati nel 2011: • Gli F-35A (Ctol) hanno effettuato 57 voli. Nel 2011, i jet Ctol hanno effettuato 146 voli. • Gli F-35B (Stovl) ne hanno effettuati 43. Nel 2011, gli Stovl hanno completato 144 voli ed 84 atterraggi verticali. • Gli F-35C (Cv) hanno effettuato 25 collegamenti. Nel 2011, i jet Cv hanno effettuato 41 voli. Dall’inizio delle prove in volo nel dicembre del 2006 fino a martedì scorso, gli F-35 hanno effettuato complessivamente 878 voli. L'F-35 è un caccia di 5a generazione, caratterizzato da una combinazione unica di capacità stealth avanzate, velocità supersonica, elevata manovrabilità, sensor fusion, capacità network-enabled e supporto avanzato. Lockheed Martin sta sviluppano l’F-35 con i suoi principali partner industriali, Northrop Grumman e Bae Systems. (Avionews)
  8. 12 Maggio 2011 - 5:47 pm JSF: 331 voli nel 2011 Il programma JSF ha effettuato 331 voli a tutto ieri, 125 dei quali dal 1° aprile . È questo il riepilogo diffuso oggi da Lockheed Martin e ripartito tra 146 voli totali per la versione A, 144 per la B e 41 per la C. Il totale del programma è oggi di 878 voli dal dicembre 2006. Il 6 maggio i prototipi hanno effettuato il 300° volo di sviluppo e otto voli dalle tre basi di Edwards, Patuxent River e Fort Worth. Lo stesso giorno è stato consegnato all’USAF il primo F-35A per l’USAF. Per quanto riguarda la versione B a decollo corto e atterraggio verticale - quella, ricorda Dedalonews, in maggior ritardo - nel 2011 sono stati effettuati in tutto 94 atterraggi verticali, compresi i primi in assoluto da parte degli esemplari BF-3(29 aprile) e BF-4 (27 aprile). Link
  9. 14:27 - mercoledì 11/05/2011 Boeing consegna agli Emirati Arabi primo aereo C-17 Globemaster III Seattle, Usa - Di un ordine di sei esemplari (WAPA) - Boeing ha annunciato che nel corso di una cerimonia tenuta presso il suo impianto di assemblaggio a Long Beach, ha consegnato il primo aereo McDonnell Douglas Globemaster C-17 agli Emirati Arabi Uniti. Si tratta del primo facente parte di un ordine di sei esemplari, che gli Eau impiegheranno nella propria aeronautica militare e per la difesa aerea e in particolare per lo svolgimento di missioni umanitarie e di trasporto strategico, anche a livello internazionale. Entro la fine del 2012 dovrebbe venire completata la consegna di tutti gli aerei previsti nella commessa: tre dovrebbero venire consegnati nel 2011 e i rimanenti due nel corso del prossimo anno. I nuovi velivoli degli Emirati Arabi Uniti, spiega Boeing, riceveranno, come tutti gli esemplari di questo tipo nella "Flotta virtuale dei C-17 nel mondo", i benefici della Sustainment Partnership, un programma multinazionale di logistica basato sulla performance, attraverso il quale i clienti ricevono "Un supporto logistico onnicomprensivo a livello globale (parti, equipaggiamento di supporto, ordini tech, ingegneria di sostegno e team di settore sul posto) attraverso l'uso di risorse condivise da tutta la flotta dei C-17". Il McDonnell Douglas C-17 Globemaster III è un aereo da trasporto tattico sviluppato inizialmente da McDonnell Douglas e successivamente prodotto da Boeing. (Avionews) Link
  10. La sezione propulsiva del J-20 non è quella definitiva fino adesso sono stati utilizzati i WS-10 cinesi e gli AF 31 russi ma si parla di ben altri motori definitivi leggiti la discussione... Le foto sono le 2 motorizzazioni sul J-20 e sul J-11
  11. Ma gli Harrier svolgono missioni di difesa aerea proteggendo la flotta...
  12. 10 Maggio 2011 - 6:59 am Addio americano all'F136: lezioni e conseguenze «Con due forni in paese il pane è più buono». La massima che negli anni Ottanta spiegava l’anomalia tutta italiana di alleanze politiche diverse a livello nazionale e locale si attaglia bene alla battaglia in corso per salvare il motore General Electric/Rolls-Royce F136 per il Joint Strike Fighter dalla cancellazione decretata dal dipartimento della Difesa americano. Che, per usare un’altra metafora, di fronte alle difficoltà economiche ha mostrato di preferire l’uovo oggi alla gallina domani. Nel breve termine il vantaggio della cancellazione del "secondo motore" è chiaro. Il fermo lavori imposto il 24 marzo e diventato legge il 15 aprile porta subito risparmi quantificati in un milione di dollari al giorno o circa 400 l’anno, contribuendo a ridurre lo sfondamento dei costi tipico di ogni grande programma militare. Il braccio di ferro era in corso da anni, con un gioco delle parti in cui il segretario Robert Gates tagliava i fondi e il Congresso li ripristinava. Quest’anno il braccio di ferro sul bilancio USA ha prevalso ed il programma è stato cancellato. In realtà la battaglia sembra tutt’altro che finita, perché la commissione forze armate della Camera dei Rappresentanti ha già approvato una delibera il cui testo permetterebbe di resuscitare l’F136. In attesa che ciò avvenga, si può tentare di analizzare possibili vincitori e vinti. A perdere è innanzi tutto la collaborazione transatlantica, o almeno quanti la preferiscono alla prospettiva europea. L’F136 costituiva, insieme all’F-35B ad atterraggio verticale, il principale ritorno per l’industria britannica in cambio della partecipazione Tier I del Regno Unito. Il fatto che neppure la "special relationship" angloamericana sia riuscita a salvare il motore porterà senz’altro acqua al mulino di chi, più o meno scopertamente, preferirebbe una linea tutto Eurofighter. Aggiungiamo pure che poche settimane prima era saltata la produzione del sistema di difesa missilistica MEADS, vitale soprattutto per Germania e Italia. Se dovesse saltare anche l’F-35B, con tutto ciò che ne conseguirebbe per esempio per la Marina Militare, proporre future collaborazioni con gli USA diventerebbe difficilissimo. A perdere potrebbero essere gli utilizzatori, costretti per i propri JSF a comprare l’unico motore disponibile con il rischio che il monopolio faccia salire i costi di acquisto e manutenzione. Questo potrebbe essere limitato mettendo a gara, da un certo punto in avanti, i singoli lotti di produzione, ripristinando - se non due forni - almeno due fornai. Più avanti, la decisione di andare avanti con il motore più vecchio (almeno in termini concettuali) potrebbe comunque ridurre i margini di crescita della spinta a fronte dell’inevitabile incremento di peso del caccia nell’arco della sua vita operativa. E più avanti ancora gli Stati Uniti potrebbero pagare cara la creazione di un monopolio nei motori militari di grande potenza, fino a dover auspicare l’arrivo di un concorrente europeo senza però volerlo far vincere davvero: uno scenario che nella sua versione meno trasparente ricorderebbe le gare Tanker o Marine One. Non perde, per ora, l’industria italiana. Gli accordi industriali in essere sono tutti per Pratt & Whitney, collegata con Avio e Piaggio, ovvero entrambi i maggiori motoristi italiani. Ciò, oltre a rendere comunque improbabile una scelta F136 italiana, dovrebbe garantire maggiori contenuti rispetto alla pura compensazione industriale che andrebbe comunque garantita in qualche modo. Se questo sembra essere in prima approssimazione il quadro di oggi, non si può però escludere che GE e Rolls-Royce decidano di proseguire lo sviluppo a spese proprie, magari a ritmo ridotto, in vista di un futuro requisito per un futuro bombardiere. Se questo giungesse presto, tutto andrebbe a posto. Diversamente, la dispersione di un gruppo tecnico iperspecializzato potrebbe diventare definitiva. Con tutto quello che ciò comporterebbe per il sapore del pane in paese. Link
  13. notizia sempre sui Super Hornet della RAAF 17:23 - martedì 10/05/2011 Aerei Super Hornet australiani lanciano prima missione all'estero Kuala Lumpur, Malesia - In Malesia, in preparazione all'esercitazione "Bersama Shield 2011" (WAPA) - Il ministero della difesa australiano ha annunciato che gli aerei Super Hornet nella flotta nazionale hanno compiuto la loro prima missione d'oltremare dalla loro consegna, a marzo dello scorso anno. Essa si è tenuta ieri, 9 maggio 2011, nel corso della Force Integration Training, la fase di preparazione all'edizione 2011 di "Bersama Shield", l'esercitazione curata da Hq Integrated Area Defence System che si tiene sulla penisola malesiana e nel mare cinese meridionale e prevede esercitazioni nel settore aereo, marittimo e della difesa, da oggi fino al 13 maggio. Per prendervi parte, i sei aerei cacciabombardieri australiani del primo squadrone sono atterrati alla base aerea della Royal Malaysian Air Force Base a Butterworth già venerdì 29 aprile. Il comandante dello Stormo, Glen Braz, ha affermato: "Partecipare all'esercitazione Bersama Shield fornisce alle nostre truppe di aria e di terra, così come allo staff di supporto, l'opportunità di esercitarsi accanto ai nostri partner regionali". Sottolineando poi che "Questo livello di addestramento mira anche a migliorare e sviluppare uleriormente la capacità di combattimento aereo e le skill del combattimento in guerra in una complesso ambiente multinazionale". (Avionews) Link
  14. 18:09 - martedì 10/05/2011 Lockheed Martin consegna il primo F-35 Lightning II Texas, Usa - Il caccia è stato accolto dall'aviazione militare americana (WAPA) - L'aviazione militare statunitense (Us Air Force) ha accolto nella sua flotta il primo caccia stealth Lockheed Martin F-35 Lightning II di una produzione pianificata di 1763 modelli. La firma dei documenti di accettazione formale per il jet, noto come AF-7, ha avuto luogo presso la centrale finale di assemblaggio del Lockheed Martin F-35 a Fort Worth, Texas, giovedì 5 maggio, reso noto ieri l'industria. Il jet ha volato fino alla Edwards Air Force Base, in California venerdì, per cominciare il suo programma di prove in volo. Gli F-35 hanno completato più di 865 voli sin dal loro primo test di volo nel 2006. Oltre agli AF-7 sono stati lanciati e sono in preparazione per la consegna altri otto modelli di F-35. L'F-35 Lightning II è il caccia multiruolo più avanzato al mondo, combinando lo stealth Very Low Observable con la velocità e l'agilità di un caccia, sensori di informazione e costi di sostentamento ridotti. Tre distinte varianti dell' F-35 sostituiranno l'A-10 e l'F-16 per l'Us Air Force, l'F/A-18 per la Us Navy, l'F/A-18 e l'Harrier AV-B per l'Us Marine Corps, ed altri numerosi caccia per almeno altre nove Paesi. Lockheed Martin sta sviluppando l'F-35 con i suoi principali partner industriali, Northrop Grumman e Bae Systems. (Avionews) Link
  15. Attualmente se ti interessa la forza aerea albanese possiede questi elicotteri 1 A109C Hirundo 3 AB205A 7 AB206A Jet Ranger 5 AS532AL Cougar in ordine? 6 Bo-105E4
  16. Ecco la notizia in italiano 165 aerei F-22 Raptor Usaf messi a terra Anchorage, Alaska - Per sospetto malfunzionamento del sistema generatore di ossigeno (WAPA) - Secondo quanto riferito negli scorsi giorni da ufficiali dell'Usaf, Us Air Force, l'intera flotta degli aerei Lockheed Martin-Boeing F-22 Raptor delle forze aeree statunitensi, pari a 165 esemplari, è stata messa a terra a tempo indeterminato. La disposizione è stata stabilita dall'Air Combat Command, Acc, a causa di un sospetto malfunzionamento al sistema generatore di ossigeno che potrebbe aver provocato l'incidente, occorso a novembre dello scorso anno, ad un aereo di questo tipo nel corso di una esercitazione notturna, proprio fuori dalla Joint Base Elmendorf-Richardson, Alaska, in cui perse la vita il capitano Jeffrey Haney. Da quel momento e fino alla messa a terra della flotta, stabilita il 3 maggio, il sistema Obogs, On Board Oxygen Generating System, di cui gli F-22 sono equipaggiati, fu messo sotto inchiesta ed è stato disposto che le operazioni degli F-22 non superassero il limite di 25.000 piedi, un'altitudine dalla quale il pilota può facilmente scendere fino a quota 18.000 piedi, in cui l'atmosfera continene ossigeno sufficiente da consentire una sopravvivenza prolungata in casi di emergenza. L'Acc ha comunque tenuto a specificare che non si tratta tecnicamente di una messa a terra, di cui si parla solo a seguito di eventi catastrofici, ma più propriamente di un "Ritiro", eseguito volontariamente e in via precauzionale. (Avionews)
  17. 3 Maggio 2011 - 10:15 pm JSF: vola secondo F-35C Il secondo JSF della versione F-35C da portaerei ha effettuato il primo volo il 29 aprile dalla base di Fort Worth, pilotato da Bill Gigliotti. Lo annuncia oggi Lockheed Martin. Identificato dalla ditta come CF-2, il caccia si unirà al CF-1 e a quattro F-35B per proseguire le prove presso il centro sperimentale di Patuxent River. Link
  18. Aggiornamento della notizia: 2 Maggio 2011 - 10:15 pm Indonesia sceglie T-50? Potrebbe essere siglato entro qualche mese il contratto tra l’Indonesia e Korea Aerospace Industries (KAI) per l’acquisto di 16 addestratori avanzati T-50 Golden Eagle, in cambio di partecipazione industriale al programma e acquisto di biturboelica indonesiani CN-235. Lo scrive Flight citando fonti industriali non meglio identificate. La procedura di selezione avrebbe compreso l’Aero Vodochody L-159 e lo Yakovlev Yak-130, ma non l’Alenia Aermacchi M-346. La notizia, se confermata, rappresenterebbe la prima esportazione per l’aereo coreano, sviluppato insieme a Lockheed Martin ma sinora sempre sconfitto dall’M-346 nelle gare internazionali. Attualmente il paese asiatico usa per addestramento avanzato il BAe Hawk 53. Link
  19. Ecco la notizia di Avionews sul SU-35S 11:51 - mercoledì 04/05/2011 Iniziati test di volo aereo Su-35S Flanker-E Mosca, Russia - Lo ha dichiarato ieri Sukhoi (WAPA) - L'azienda russa Sukhoi Company ha dichiarato ieri di aver dato il via ai test di volo sull'aereo Su-35S Flanker E, il nuovo caccia multiruolo classificato come velivolo di generazione "4++ che utilizza tecnologia appartenente alla quinta generazione". Il test di volo, durante il quale si sono messi alla prova i sistemi di propulsione e controllo del velivolo, ha avuto la durata di un'ora e mezzo e si è svolto nel campo di volo di Komsomolsk-na-Amure, nella Russia orientale. Il Su-35 è un derivato del famoso Su-27, e rispetto a questo presenta nuove caratteristiche come l'aggiunta di una componente di elettronica di navigazione e di attacco, un radar di ricerca e di guida missili posizionata tra i due motori, più potenti rispetto al precedente modello (si tratta infatti di due 2 turboventole Npo Saturn 117S), e un sistema di ricerca per attacchi missilistici Ir posizionato sulla fusoliera. Il caccia può intercettare simultaneamente diversi obiettivi usando sistemi d'arma e missili guidati e non guidati. (Avionews)
  20. Di serie B le forze aeree degli emirati e della Svezia???? come deducete che una aeronautica sia di serie A o B??
  21. Continui problemi nella maturazione dell'NH-90... 30 Aprile 2011 - 11:35 am Australia: MRH-90 supera verifica ritardi L’elicottero multiruolo MRH-90 non sarà aggiunto alla lista dei "Projects of Concern" della difesa australiana . È quanto ha stabilito l’ampia verifica decisa a fronte dei ritardi del programma, pari a 18 mesi per la versione terrestre e 12 per quella navale, nonché dei problemi di affidabilità che avevano portato alla messa a terra dell’intera flotta dall’aprile al luglio 2010. Secondo la commissione la Difesa dovrà lavorare con Australian Aerospace - la controllata di Eurocopter responsabile dell’assemblaggio locale dell’elicottero - per «implementare un piano di rimedio che migliori la disponibilità degli elicotteri affrontando i problemi di ingegneria e di affidabilità.» Una seconda verifica sarà effettuata nel corso del 2011 per determinare l’effettiva soluzione dei problemi e la eventuale necessità di ulteriori interventi. Sinora l’Australia ha accettato 13 MRH-90. Link
  22. Rimangono i 2 caccia europei... 28 Aprile 2011 - 8:41 pm India: in finale solo Eurofighter e Rafale Il nuovo caccia indiano sarà europeo. La "short list" anticipata oggi dalla stampa indiana comprende infatti solo l’Eurofighter Typhoon e il Dassault Rafale, escludendo quindi i due concorrenti americani Lockheed Martin F-16 e Boeing F-18 e quello russo MiG-35. Ieri la svedese Saab aveva annunciato di aver ricevuto comunicazione ufficiale dell’esclusione del proprio Gripen. Finora solo Rosoboronexport ha commentato l’esclusione, riconoscendo all’India il pieno diritto di scegliere il caccia che desidera. La gara prevede la fornitura di 18 aerei e la costruzione di 108 in India, per un valore stimato tra i 10,5 e i 12 miliardi di dollari. Per entrambi i concorrenti la vittoria consentirebbe di proseguire la produzione oltre i ridotti ordini nazionali. Proprio questo avrebbe reso i concorrenti europei disponibili ad un trasferimento di tecnologie a favore dell’India molto più ampio di quello americano. Link Gara MMRCA: Competizione a due tra Rafale ed Eurofighter 28 apr, 2011 Allo stato attuale sembra ormai certo, salvo improbabili ripensamenti dovuti a possibili nuove offerte da presentare entro la fine di questa giornata, che anche i contendenti americani e russi siano stati esclusi dalla gara MMRCA (Medium Multi-Role Combat Aircraft), lasciando in gioco solamente i due caccia europei Eurofighter Typhoon e Dassault Rafale. Come trapelato da fonti del Ministero della Difesa indiano “gli altri quattro (F/A-18E/F, F-16IN, Gripen e Mig-35) sono stati eliminati”. Le offerte commerciali di Dassault e del consorzio Eurofighter dovranno quindi essere estese per la seconda fase del processo di acquisizione. Una volta aperte le offerte, inizierà formalmente il processo di negoziazione tra le parti in causa e la commissione dedicata. Secondo i termini generali, i concorrenti dovranno dimostrare di avere i requisiti per soddisfare la clausola riguardo gli offset industriali da garantire in una percentuale non inferiore al 50%, il che significa che almeno la metà del valore del contratto finale (circa 11 miliardi di dollari) andrà a beneficio di società indiane. La decisione arriva dopo una rigorosa valutazione delle caratteristiche tecniche dei sei aerei effettuata da personale dell’Aeronautica indiana durante l’ultimo anno. Il Ministero ha in seguito intrapreso un secondo studio per determinare in maniera esatta gli obblighi industriali dei concorrenti. Il contratto potrebbe essere firmato con il vincitore della gara a settembre. Resta ora da valutare se gli indiani sceglieranno una soluzione collaudata come il Rafale, protagonista in Libia, che potrebbe costituire l’assetto imbarcato anche sulle nuove portaerei indiane, o se il consorzio Eurofighter, e BAE Systems in particolare, riuscirà a proporre un’offerta più competitiva coinvolgendo l’India a livello industriale su una scala più ampia, iniziando proprio dallo sviluppo congiunto della versione navale del Typhoon. Link Rimango un'pò sorpreso dall' esclusione del Falcon e Super Hornet sicuramente tra le migliori scelte in questo concorso nel fattore tecnologico e di integrazione di armamenti .... Il Gripen lo vedevo più come un caccia leggero non adatto a questo concorso e all'India ... Il MIG-35 confrontato agli altri caccia generalmente è inferiore... Va be adesso sono in 2, vinca la miglior scelta per l'India
  23. 28 Aprile 2011 - 11:36 am Nonostante il recente terremoto, il Giappone non ha rinunciato a lanciare la gara F-X per la sostituzione dei vecchi McDonnell Douglas F-4 Phantom, già in corso di radiazione. Dopo il rifiuto degli Stati Uniti a permettere l’esportazione del Lockheed Martin F-22A Raptor, il Giappone ha invitato a partecipare Boeing con l’F/A-18E/F Super Hornet, Lockheed Martin con l’F-35 Lightning II ed Eurofighter con il Typhoon. Link
  24. 16:48 - mercoledì 27 aprile 2011 Washington, Stati Uniti - A breve si apriranno le gare d'appalto (WAPA) - Lunedì è apparsa sul sito internet dell'Usaf (Us Air Force) la notizia secondo la quale il corpo militare americano sta programmando l'acquisizione di due nuove flotte di elicotteri. Secondo il comunicato, l'aeronautica Usa sta preparando due diverse gare d'appalto: la prima, in seno al Common Vertical Lift Support, per la sostituzione della flotta di elicotteri UH-1N Huey, utilizzata per il trasporto delle forze di sicurezza alle basi missilistiche nucleari e per servizi di evacuazione. La seconda per rimpiazzare la flotta di HH-60G Pave Hawks (attraverso il programma di ricapitalizzazione HH-60), particolarmente impegnata da anni in Iraq e Afghanistan. Le proposte riguardanti la prima gara, potranno essere presentate durante l'estate, e la consegna delle nuove macchine è prevista per il 2015. Per la seconda gara d'appalto, le proposte è previsto pervengano nel 2012; tra le compagnie in competizione con tutta probabilità saranno Lockheed Martin, Boeing, industrie produttrici, e Sikorsky Aircraft. In attesa dell'arrivo dei nuovi mezzi, l'Usaf procederà alla manutenzione e alla riparazione degli aeromobili attualmente in uso, soprattutto di quelli impiegati nelle operazioni militari. Secondo le stime della forza aerea, la flotta di elicotteri HH-60 Pave Hawks sarà dimezzata entro il 2015; ad oggi durante i combattimenti e le missioni di soccorso sono stati abbattuti tredici aeromobili, mentre sono sottoposti a riparazioni cinquantaquattro macchine su un totale di novantanove. Link sempre a riguardo: 26 Aprile 2011 - 8:29 pm USAF: in giugno parte gara sostituzione UH-1N L’USAF pubblicherà a metà giugno la bozza dell’invito a presentare le offerte per il programma Common Vertical Lift Support Platform (CVLSP), che prevede di acquisire 93 elicotteri per sostituire gli attuali Bell UH-1N utilizzati per la protezione dei siti di lancio dei missili balistici e l’evacuazione degli uffici governativi di Washington. L’annuncio ufficiale è stato dato dall’USAF sul proprio sito internet, spiegando che l’avviso di gara definitivo dovrebbe essere pubblicato entro fine anno con l’obbiettivo di un’entrata in servizio nel 2015. Alla gara - finanziata nell’esercizio 2012 con 62,4 milioni di dollari tra sviluppo e acquisto prototipi - intende partecipare AgustaWestland con il proprio AW139M presentato in febbraio , che dovrebbe battersela con concorrenti presentati da Bell, Sikorsky e Eurocopter. L’USAF intende mettere a gara anche la sostituzione dei 112 elicotteri di soccorso Sikorsky HH-60G Pave Hawk. Questa seconda competizione dovrebbe partire nel 2012. Un primo tentativo era stato fermato nell’aprile 2009. Link 27 Aprile 2011 - 7:49 pm AgustaWestland offrirà l'AW.101 all'USAF Il candidato AgustaWestland alla sostituzione dei Sikorsky HH-60 nel ruolo "combat search and rescue" dell’USAF è l’HH-71, una versione specifica del triturbina AW.101 a suo tempo scelto quale nuovo elicottero presidenziale. A due giorni dall’annuncio della gara, l’elicotterista italiano ha formalizzato la volontà di partecipare con il suo prodotto più grande e potente tramite una dichiarazione di R. Scott Rettig, a.d. della controllata americana AgustaWestland North America, che «opera come società americana in base a uno Special Security Agreement» ed è «responsabile per i programmi governativi americani della società». AgustaWestland sottolinea la bassa segnatura acustica, la lunga autonomia in ogni condizione meteo, l’efficacia in ambienti difficili e la sicurezza aggiuntiva della configurazione trimotore. Link
  25. 16:41 - mercoledì 27 aprile 2011 Libia: 8 aerei pronti a partire su 12 messi a disposizione dall'Italia Roma, Italia - La Russa: 10 istruttori militari verranno inviati a breve a Bengasi (WAPA) - "Per la condotta delle operazioni aeree relative alla imposizione della "No Fly Zone", sino ad ora il nostro Paese ha fornito 12 aerei da combattimento al giorno". Lo ha affermato il ministro della Difesa Ignazio La Russa nel suo intervento, che ha fatto seguito a quello del ministro Franco Frattini, riferendo alle commissioni congiunte Esteri e Difesa di Camera e Senato. Questi ha precisato che si tratta di "4 velivoli tipo Eurofighter Typhoon e/o F-16 per compiti di superiorità aerea; 4 velivoli Tornado Ecr (Electronic Combat and Reconnaissance), per compiti di soppressione delle difese aeree libiche; 4 velivoli AV-8B Plus Harrier a decollo ed atterraggio verticali, imbarcati su Nave Garibaldi, per compiti di difesa aerea e ricognizione". Il ministro ha inoltre ricordato che a giorni verranno inviati in Libia 10 istruttori militari, che insieme ad un numero eguale di istruttori forniti da Francia e Gran Bretagna, verranno inseriti nella struttura militare di comando del Consiglio nazionale di transizione a Bengasi. "Gli uomini dei tre gruppi non avranno un'unica struttura gerarchica con un unico comandante, ma agiranno in coordinamento tra loro, con il compito di assistere e consigliare gli ufficiali del Consiglio nazionale di transizione nei vari settori, per attuare le misure più proprie atte a proteggere la popolazione civile dagli attacchi delle forze fedeli a Gheddafi". (Avionews) Libia, l’Italia bombarderà obiettivi mirati 26 apr, 2011 L’Italia ha deciso di rispondere alle pressioni americane e alla richiesta lanciata agli Alleati dal Segretario Generale della NATO Anders Fogh Rasmussen in occasione della Riunione del Consiglio Atlantico del 14 aprile scorso a Berlino, per aumentare l’efficacia della missione intrapresa contro la Libia in attuazione delle Risoluzioni ONU 1970 e 1973. A tal fine l’Italia, che sin dall’inizio sta fornendo un cruciale contributo all’operazione Unified Protector, in termini sia di assetti aerei e navali assegnati alla missione, che di disponibilità delle proprie basi aeree per lo schieramento degli aerei alleati, oltre all’invio di consiglieri militari ai ribelli, ha deciso di aumentare la flessibilità operativa dei propri velivoli con azioni mirate contro specifici obiettivi militari selezionati sul territorio libico. Nel partecipare su un piano di parità alle operazioni alleate, l’Italia intende mantenersi nei limiti previsti dal mandato dell’operazione e dalle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Le azioni descritte si porrebbero quindi in assoluta coerenza con quanto autorizzato dal Parlamento, sulla base di quanto già stabilito in ambito ONU e NATO, al fine di assicurare la cessazione di ogni attacco contro le popolazioni civili e le aree abitate da parte del regime di Gheddafi. “La risoluzione dell’Onu è chiarissima e in quell’ambito continuiamo ad operare: non occorre alcun voto”. Lo ha affermato alla Stampa il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, mentre il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, annuncia che sarà il Consiglio dei Ministri a decidere se ci sarà un nuovo voto del Parlamento sulla decisione. L’estensione della missione italiana è maturata dopo l’incontro del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con il presidente del Consiglio di transizione di Bengasi, Mustafa Abdul Jalil, e con John Kerry (presidente della commissione esteri della Camera statunitense), e dopo i contatti avuti dai Ministri degli Esteri e della Difesa con i loro colleghi europei; la conferma è arrivata durante un colloquio telefonico tra Berlusconi e il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Sugli sviluppi e sugli aggiornamenti il Governo informerà il Parlamento e i Ministri degli Esteri e della Difesa sono pronti a riferire davanti alle Commissioni congiunte Esteri-Difesa. Il tema sarà protagonista dell’incontro di oggi con il Presidente della Repubblica Francese, Nicolas Sarkozy, in occasione del Vertice Intergovernativo previsto a Roma. Attualmente, sulla base trapanese operano i Tornado del 6° Stormo di Ghedi e del 50° Stormo di Piacenza, nonchè gli Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto e del 36° Stormo di Gioia del Colle; il 37° Stormo di Trapani fornisce il supporto logistico ed operativo alle unità nazionali e straniere schierate nella base per l’operazione Unified Protector. Gli assetti aerei e navali italiani attualmente coinvolti, dodici velivoli (8 Typhoon, 2 Tornado IDS, 2 Tornado ECR, oltre i rifornitori KC-130J) e quattro navi (portaerei Garibaldi, fregata Libeccio, pattugliatore Comandante Bettica e la rifornitrice di squadra Etna) messi a disposizione della NATO, hanno continuato dall’inizio delle operazioni le missioni assegnate per l’imposizione della No Fly Zone e dell’Embargo Navale. La portaeromobili Giuseppe Garibaldi contribuisce con i velivoli AV-8B+ e gli elicotteri EH-101, SH-3D e AB-212. Per le missioni di bombardamento sono a disposizione i Tornado IDS armati di missili Storm Shadow, gli AV-8B Plus della Marina, e gli AMX del 32° Stormo di Amendola. Su Repubblica il Ministro della Difesa ha commentato: “Ora dovranno cambiare i nostri assetti: manderemo sempre dei Tornado ma di altro tipo, adatti a colpire bersagli al suolo con dei missili di precisione. Ma non attaccheremo mai obiettivi militari dentro le città, per evitare al massimo il rischio di colpire i civili per sbaglio. Saranno missili con “selected targets”, le missioni sono decise dalla Nato ma siamo noi a tenere il dito sul grilletto. Finora anche i nostri aerei hanno partecipato alle missioni di attacco, “eticamente” non c’è nulla di diverso. Solo che prima scortavamo e proteggevamo gli equipaggi alleati che andavano a colpire i nemici, facendo saltare i sistemi radar libici. Adesso colpiremo anche noi. A Misurata c’è una vera e propria emergenza umanitaria e noi non vogliano sottrarci alle nostre responsabilità. Non possiamo voltarci dall’altra parte, né possiamo fare meno di altri a difesa delle popolazioni civili”. Link
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