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matteo16

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  1. matteo16

    Il BAe Lightning...

    Un esempio di attacchi sopra le ali è il Jaguar che aveva la possibilità di mettere 2 Sidewinder sopra le ali...
  2. La IAF a riguardo a questo contratto firmato nel 2008 Link Sta svolgendo le valutazioni sui 6 primi esemplari in cui il primo volo si è svolto il 4 febbraio. Il programma di ammodernamento sarà su 63 MIG-29,6 sono stati aggiornati in Russia,gli altri 57 in India. Facendo un resoconto sui principali aggiornamenti: -Propulsori Klimov RD-33-3M con vita utile 2000 ore -Impianto comandi di volo elettronici BARK-88 -Calcolatore centrale KSU-941B -Flir KOLS -Seggiolino eiettabile Zvezda K-36D-3.5 -Radar Zhukme -Casco visore Sh-3UM-1 -Aggiornamento apparati di navigazione e comunicazione -Aggiunta di 2 attacchi subalari -Dorso posteriore dietro abitacolo completamente ridisegnata Il valore del contratto è del valore di 964 milioni di dollari Queste elencate sono le modifiche della versione MIG-29UPG per la IAF
  3. matteo16

    Hal HJT-36 Sitara

    Ecco un'altro progetto indiano della Hal, stavolta inerente ad un'addestratore intermedio: lo Hal HJT-36 Sitara interamente un progetto indiano sta avendo troppi problemi nel cammino dello sviluppo....il progetto nasce in risposta al programma IJT(Intermediate Jet Trainer)e il ministero della difesa sta pure pensando alla cancellazione di questo programma avviato nel 1997. L'ultima disgrazia del Sitara è accaduta il 28 aprile 2011,il primo prototipo è precipitato schiantandosi al suolo...i 2 membri dell'equipaggio si sono eiettati con successo portando a casa la pelle...questo era già il terzo incidente del primo prototipo. I problemi di difficoltoso controllo in fase di decollo e atterraggio sembrano continuare a perseguitare il Sitara dunque il futuro sembra non roseo per l'addestratore della Hal!! Questi progetti interamente indiani non convincono per niente attualmente!! ecco alcune foto:
  4. 13:28 - mercoledì 08/06/2011 Interrogazione sulla partecipazione italiana al programma aereo Jsf F-35 Roma, Italia - Presentata dall'onorevole Maurizio Turco (PD) (WAPA) - "Al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro della Difesa. - Per sapere - premesso che: la Costituzione italiana recita all'articolo 11 'L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali'; pertanto l'utilizzo di una Forza armata nazionale è da intendersi a solo scopo di difesa; poiché non ci sono motivi per temere un'aggressione da parte di Paesi europei o di altri continenti risulta evidente che l'Esercito nazionale abbia una funzione solo di peace-keeping e sia destinato a missioni di salvaguardia dei diritti umani. Di conseguenza la dotazione di strumenti di attacco come i cacciabombardieri Jsf-F-35 è priva di motivazione; il nostro Paese è impegnato in un progetto per la realizzazione di 2700 aerei Joint Strike Fighter F-35, sostenuto dagli Stati Uniti, a cui partecipano altri 8 Paesi: Regno Unito al primo livello, Italia ed Olanda al secondo livello, Turchia, Canada, Australia Norvegia e Danimarca al terzo livello. La ditta capo-commessa del progetto è l'americana Lockheed Martin Aero e l'azienda italiana maggiormente coinvolta è Alenia Aeronautica che partecipa allo sviluppo ed alla produzione second source dell'ala. Sono poi coinvolte in modo minore un'altra ventina di aziende del nostro comparto nazionale; il costo complessivo di tale progetto è stimato in 250 miliardi di dollari, ma non è in alcun modo possibile fare stime sui costi finali reali, tanto che per un singolo aereo le recenti stime statunitensi (marzo 2010) parlano di un costo finale di acquisto di circa 110 milioni di dollari; per la fase di produzione dell'aeromobile (successiva alla fase di progettazione già completata) l'Italia ha ipotizzato di impegnarsi all'acquisto di 131 cacciabombardieri Joint Strike fighter (Jsf) al costo totale -solo per il velivolo senza armamenti- di oltre 12 miliardi di Euro seguendo le ultime stime (cifra spalmata fino al 2026) ed alla realizzazione a Cameri (Novara) di un centro europeo di manutenzione al costo di 605,5 milioni di Euro, da consegnare entro il 2012; per la fase dello sviluppo e per quella di pre-industrializzazione l'Italia ha sottoscritto dei Memorandum of Understanding che la impegnano a destinare al progetto 158,2 milioni di dollari dal 2007 al 2011, ed altri 745 milioni di dollari dal 2012 al 2046; dal punto di vista puramente strategico è difficile comprendere quali siano le motivazioni per l'acquisto di un cacciabombardiere di quarta generazione: le nostre attuali missioni militari all'estero hanno una caratteristica prevalentemente di peacekeeping, dove fondamentale deve essere la figura umana mentre risulta totalmente inutile, oltre che contraria al nostro dettato costituzionale, la presenza di cacciabombardieri. La possibile giustificazione della deterrenza ai fini difensivi non regge poiché occorre ricordare che l'Italia sta già acquistando il caccia Eurofighter Efa più adatto a compiti da intercettore e di difesa da attacchi aerei; anche gli Stati Uniti, con la nuova presidenza di Barack Obama, hanno deciso di effettuare importanti tagli sui sistemi d'arma considerati sovradimensionati ed inutili nelle nuove prospettive strategiche per investire sulla componente umana; diverse voci ufficiali dei Paesi partecipanti al progetto (la corte dei conti olandese e lo Us Government Accountability Office- Gao) hanno espresso le loro forti perplessità su sostenibilità, efficacia ed effettivo costo di tutto il programma Jsf. In un rapporto del marzo 2009 il Gao è molto critico sul progetto lamentandone principalmente i forti ritardi, il lievitare dei costi e le scarse garanzie sulla buona riuscita. Viene criticata la scelta del dipartimento della difesa di anticipare la fase di produzione senza aver completato i test necessari, con il forte rischio di scoprire eventuali difetti a posteriori, quando correggerli sarà estremamente complicato e costoso. Per ovviare alle difficoltà progettuali i Paesi acquirenti hanno inoltre deciso di anticipare l'acquisizione del 15 per cento del totale dei velivoli, cioè 360 aerei, testando solo il 17 per cento delle capacità dell'F-35 in volo, per lasciare tutto il resto alle simulazioni di laboratorio (molti problemi però emergono solo con le prove di volo). Sempre secondo il Gao i costi complessivi nei primi nove anni del progetto sono lievitati dell'80 per cento e continueranno a crescere. Gli Usa sono impegnati ad investire 10 miliardi di dollari all'anno per i prossimi 20 anni; la corte dei conti olandese, nell'avanzare le proprie perplessità, ha esposto diverse critiche al forte lievitare dei costi del progetto affermando che è impossibile calcolare il costo reale di un singolo aereo, mentre tenendo presente il costo della partecipazione delle aziende olandesi al programma di sviluppo del Jsf risulterebbe più economico per i Paesi Bassi scegliere l'acquisto puro e semplice dell'aereo finito; la Norvegia il 30 marzo 2009 scorso ha sospeso fino al 2012 la sua partecipazione al programma del Jsf; uno studio interno del dipartimento Usa alla difesa di fine 2009 ha confermato le previsioni di costi fuori budget già individuati negli anni precedenti (circa 16,5 miliardi di dollari), prevedendo un ritardo di circa due anni e mezzo nella fase di sviluppo e conseguentemente di produzione finale del caccia F-35. Ciò ha comportato, in maniera inedita, grosse critiche alla capo-commessa Lockheed anche da parte del Pentagono (per bocca dei suoi massimi esponenti di acquisto armamenti) che ha paventato per la prima volta la possibilità di richiedere alla controparte industriale delle compensazioni monetarie per tutti questi ritardi e costi aggiuntivi; diversi analisti sin dalla nascita del progetto hanno sottolineato come l'allargamento ai partner, in particolar modo quelli europei, serviva da un lato per coprire i forti costi di sviluppo e produzione dall'altro per tarpare le ali all'industria europea della difesa che specialmente con il progetto dell'Eurofighter stava affermandosi sul mercato. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la terza tranche di produzione dell'Eurofighter, il programma del caccia europeo prodotto da Italia, Gran Bretagna, Germania e Spagna, sarà ridimensionata. Dei 236 aerei previsti ne verranno prodotti solo la metà senza ulteriori certezze per il futuro. L'Italia, che ne doveva acquistare 46 da aggiungere ai 75 delle prime due tranche, ha sottoscritto l'acquisto solo di altri 21 aerei; le promesse occupazionali di circa 600 posti di lavoro per le aziende italiane partecipanti al programma - che corrispondono agli impieghi realmente accertati, e non invece ai 10.000 di cui si è erroneamente ipotizzato in qualche dichiarazione rinvenibile nei resoconti delle Commissioni parlamentari e negli atti del Governo -in realtà saranno di fatto solo una compensazione di posti di lavoro che si perderanno per i tagli all'Eurofighter. In questo settore bisogna tener presente che i profitti dell'industria militare sono alti, anche perché garantiti dai Governi, ma basse sono le ricadute occupazionali in proporzione ai pur massicci investimenti. Per stessa ammissione del Governo italiano le ricadute industriali sono bassissime. Considerando poi le maggiori difficoltà che sta incontrando lo sviluppo del progetto negli Stati Uniti resta sempre più difficile pensare che le richieste dell'Italia vengano accolte; le ricadute industriali non andranno a sviluppare più ritorni rispetto ai soldi investiti dallo Stato per l'acquisto dei caccia, che verranno semplicemente rigirati per la quota parte su aziende italiane. Il notevole costo di ogni singolo aereo sarà inoltre un grande deterrente per eventuali acquisti da parte di Nazioni terze non partecipanti al programma di produzione; in un momento di grave crisi economica non è sicuramente un'opportuna scelta in termini di spesa pubblica andare ad impegnare complessivamente per i prossimi anni circa 15 miliardi di Euro che potrebbero invece essere utilizzati per stimolare la ripresa dell'economia ed affrontare meglio la crisi di questo periodo resa più evidente dal Rapporto 2011 della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica presentato al Senato: se il Governo intenda sospendere per i prossimi 5 anni la partecipazione al programma di realizzazione dell'aereo Joint Strike Fighter e conseguentemente a destinare le maggiori risorse risparmiate per compensare almeno in parte i negativi effetti economici che il decreto-legge n. 78 del 2010 ha avuto sui comparti sicurezza, difesa, del soccorso pubblico, della scuola e della sanità". (Avionews) Link
  5. 8 Giugno 2011 - 11:07 am L’USAF ha ordinato ulteriori 48 MC-130J per sostituire i vecchi HC-130 e MC-130 del proprio Comando Operazioni Speciali (AFSOC). Il costruttore aggiunge che due terzi delle macchine sostituiranno i vecchi MC-130H/W e gli ultimi sedici saranno modificati in cannoniere volanti AC-130J. In precedenza l’AFSOC aveva ordinato 37 MC-130J Combat Talon II per sostituire i vecchissimi MC-130E/P. Link
  6. 13:09 - martedì 07/06/2011 India, ok all'acquisto di 10 aerei C-17 Globemaster III da Boeing Nuova Delhi, India - Un accordo dal valore di 4 miliardi di dollari (WAPA) - Secondo quanto riferito dalla stampa internazionale, nel corso di un meeting della commissione di governo sugli affari relativi alla sicurezza, l'India avrebbe dato l'autorizzazione alla firma del più grande contratto mai siglato dal Paese con un'azienda americana. Si tratta, infatti, di un'intesa dal valore di 4,1 miliardi di dollari, che prevede l'acquisto di 10 aerei C-17 Globemaster III, per il trasporto di equipaggiamenti pesanti. La finalizzazione dell'accordo, lungamente attesa, fa seguito a una prima dimostrazione di interesse verso i velivoli espressa dall'India nel 2009, e all'invio di una lettera formale di richiesta per questi esemplari all'inizio del 2010. Alla fine dello scorso anno, inoltre, il presidente Usa Barack Obama in visita in India aveva firmato un accordo preliminare in merito. In seguito alla finalizzazione dell'accordo, l'India potrebbe avanzare un ordine per sei ulteriori esemplari, un'intenzione già discussa, nel mese di aprile, in colloqui informali fra India e Stati Uniti. L'approvazione all'acquisto da parte di Nuova Delhi, comunque, giunge a due mesi di distanza dall'esclusione di Boeing dalla gara da 12 miliardi di dollari per la fornitura di 126 caccia all'India. Il McDonnell Douglas C-17 Globemaster III è un aereo da trasporto tattico con capacità strategica ad ala alta originariamente sviluppato da McDonnell Douglas e attualmente prodotto dalla Boeing. (Avionews)
  7. Ottimo Gian bel post sui primi missili AA inglesi Firestreak e Red Top
  8. matteo16

    Aerfer Leone

    Mettiamo intanto una scheda tecnica del Leone Link un libro a riguardo anche del Leone Link intanto ho trovato questo: AERFER Leone 1958 - Caccia intercettore Il Leone rappresentava la quinta ed ultima fase di tutta la lunga serie di prototipi realizzati per arrivare alla costruzione di un aereo da intercettazione. L'aspetto base rimaneva lo stesso dell'Ariete, ma il muso era notevolmente ingrandito per ospitare un turboreattore assiale Bristol Orpheus B.Or. 12 da 3.089 kg. di spinta. In coda, memori dei problemi riscontrati sull'Ariete, era montato un motore razzo De Havilland Spectre da 4.100 kg. di spinta; in questo modo era eliminata la scomoda presa d'aria dorsale che molti problemi aveva causato all'Ariete. Nel muso era sistemato un radar da intercettazione. Quando nel 1958 il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare Italiana, Gen. Silvio Napoli sospendeva il programma Leone per mancanza di fondi, presso la AERFER era già stato realizzato un simulacro in legno in scala 1:1 per studiare la collocazione degli impianti interni e di alcune sue componenti era già iniziata la costruzione. L'Aeronautica Militare avrebbe poi dovuto rivolgersi al Lockheed F-104 Starfighter per dotarsi di un caccia intercettore. Descrizione tecnica Monoplano da intercettazione di costruzione interamente metallica. L'ala era quella già sperimentata con il Sagittario II e l'Ariete ma adattata per le più avanzate caratteristiche di volo: la freccia sul bordo d'attacco passava così da 45° a 50°, lo spessore era uguale a quello dei precedenti velivoli alla radice e si riduceva invece nelle sezioni esterne. La fusoliera era stata ridisegnata a causa delle prestazioni più spinte richieste al Leone: la sezione frontale del turboreattore assiale, più ridotta di quello centrifugo meglio si adattava a questo nuovo compito. Il parabrezza e la capottina erano modificati. La sostituzione del turboreattore ausiliario presente sull'Ariete con un endoreattore, eliminando i problemi connessi con la seconda presa d'aria rendeva più semplice la struttura della fusoliera che risultava essere più lunga. Come nei precedenti aerei, la gamba anteriore del carrello si ritraeva nel muso della fusoliera, ma questa volta veniva anche ruotata su sè stessa di 90°. Anteriormente, uno sportello longitudinale permetteva l'ispezione dei dispositivi di regolazione del reattore. Il carrello era dotato di gomme Dunlop e consentiva il decollo e l'atterraggio su terreni erbosi compatti di media consistenza. Il turboreattore Bristol Orpheus B.Or. 12 da 3.089 kg. di spinta era installato in posizione leggermente arretrata e l'angolo di inclinazione permetteva un migliore raccordo con la presa d'aria e il tubo di scarico. La turbina veniva a trovarsi quasi sotto l'abitacolo e il pilota era protetto verso il basso da una corazzatura contro i rischi di rottura delle palette del turboreattore. Il getto dei gas di scarico era maggiormente inclinato i modo da renderlo più prossimo al baricentro e così separarlo dalla fusoliera in modo da evitare l'installazione della piastra di protezione. La presa d'aria era di tipo supersonico e sembra che il cono centrale potesse scorrere assialmente per migliorare le caratteristiche della vena fluida alle varie velocità. Il motore a razzo De Havilland Spectre da 4.100 kg. di spinta a 25.000 metri di quota aveva la linea di spinta quasi baricentrica ed era raffreddato da una camicia d'acciaio con circolazione d'aria esterna alimentata da prese d'aria NACA. Il combustibile impiegato era normale cherosene, mentre l'ossidante era perossido d'idrogeno all'80+-87%. Erano possibili il completo controllo della spinta e più accensioni consecutive. Il combustibile era alloggiato in quattro serbatoi, sia di tipo flessibile che in lega leggera rivettata, per un totale di 1.135 litri, mentre l'ossidante era contenuto in quattro serbatoi di tipo pressurizzato, per 1.015 litri totali. La pressione era ottenuta con bombole di azoto e il gas serviva anche per l'avviamento dell'endoreattore. Serbatoi alari potevano contenere altri 240 litri di cherosene o ossidante. Per i voli di trasferimento, i serbatoi portavano 2.390 litri di cherosene pari alla totale capacità dei serbatoi, non essendo necessario l'uso del motore a razzo. Il cono della presa d'aria alloggiava in un radome pressurizzato e refrigerato alle alte temperature, un radar CSF con antenna di 43 cm. che permetteva le seguenti prestazioni: scansione angolare 30°, raggio d'azione da 200 m. a 30 km., tracciamento da 200 m. a 6 km., direzione del tiro (connessa con il collimatore) da 200 m. a 3 km. Altri dispositivi installati erano: l'IFF, il TACAN e lo smorzatore di oscillazioni (damper). L'armamento era costituito da due missili aria-aria De Havilland Firestreak o Sidewinder, appesi sotto le due semiali. Potevano eventualmente essere aggiunte due armi da 12,7 mm. con 500 colpi ciascuna. Link
  9. L’annuncio di Obama: «Gli F-16 non lasciano la Base di Aviano» Potrebbero essere distaccati soltanto temporaneamente in Polonia. Non tramonta, comunque, l’ipotesi di una loro sostituzione con gli F-35. di Enri Lisetto Detto e fatto. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato ieri l’accordo per il distaccamento di aerei americani in Polonia. Proverranno da basi americane ed europee. Si tratterà complessivamente di 48 velivoli, tra aerei da trasporto C-130 e cacciabombardieri F-16, a partire dal 2013. Come primo passo, gli F-16 della California Air National Guard (riservisti statunitensi, i cosiddetti “piloti della domenica”) parteciperanno, a luglio, all’esercitazione con gli F-16 polacchi nell’ambito della pianificazione per garantire la sicurezza al torneo calcistico Euro 2012. Tra un paio d’anni il distaccamento vero e proprio. Arriveranno in Polonia «temporaneamente, per tornare, quindi, nelle loro basi originarie». «Le basi dai quali proverranno – precisa la Casa Bianca – non sono ancora state determinate, potrebbero essere americane o europee». Tramonta, dunque, l’ipotesi, sollevata dalla stampa polacca e statunitense il 9 maggio, dello stanziamento definitivo degli F-16 di Aviano in Polonia. La notizia era stata smentita dal ministero della Difesa italiano e ieri il presidente Obama l’ha definita «inesatta». Leggendo tra le righe si evidenzia, comunque, la possibilità che gli F-16 “pedemontani” facciano parte del “pacchetto” polacco, seppur in parte e a tempo determinato: come avviene, ad esempio, per le missioni nel mondo e per le frequenti esercitazioni. S’allontana, quindi, il pericolo che la base di Aviano resti sguarnita o smantellata. La presenza statunitense in provincia, lo ricordiamo, rappresenta la prima realtà occupazionale, generando un fatturato diretto di 300 milioni di euro che si moltiplica con l’indotto. Tra le ipotesi ultimamente più accreditate quella che prevede, nell’eventuale spostamento degli F-16 da Aviano (sono di stanza dal 1993 due squadroni di 21 velivoli ciascuno), la sostituzione con i moderni F-35, di cui l’aviazione americana e italiana hanno deciso l’acquisizione. I piloti Usa del Pagliano e Gori, hanno già effettuato un paio d’anni fa un corso, utilizzando i simulatori, a Washington. 29 maggio 2011 Link
  10. Non ho detto che è nato come intercettore puro ma fu progettato in seguito ad una specifica richiesta dell'Aviazione militare sovietica per un caccia intercettore a breve raggio. I primi MiG-21 erano dei semplici caccia intercettori diurni con un semplice radar di navigazione, un armamento inadeguato e dal raggio d'azione limitato. Le versioni successive avevano ampliato le capacita iniziali dei primi Fishbed adottando un cono più ampio nel muso, che ospita il radar notevolmente potenziato, e un dorso della fusoliera molto più grande oltre ad un'armamento più adeguato rispetto alle versioni precedenti
  11. matteo16

    Caccia indiano 5 gen (AMCA)

    Senza un patner in possesso di esperienza e tecnologia non andranno tanto lontano attualmente...
  12. Si i sovietici avevano oltre il Mig-21 i Su-9/11 Fishpot come caccia intercettori ma la produzione si concluse in fretta e dettero parecchi grattacapi questi caccia concludendo neanche paragonabili al manovrabile Fishbed Qui paragonavo al successo del MIG-21 come produzione ma non nel ruolo cui svolgeva... il MIG-21 è nato da una specifica di caccia intercettore poi si è evoluto in caccia, caccia-bombardiere, ricognitore nelle sue svariate varianti ma le primissime versioni era basate sulla specifica per cui è nato... Poi i SU-9/11 vennero sostituiti in fretta dal Flagon e non ebbero un successo pari al MIG-21 Quando ho scritto manovrabile Fishbed era solo per citare una dote del MIG-21 non per diminuire le doti del Fishpot....
  13. matteo16

    Caccia indiano 5 gen (AMCA)

    Eh visto come sta andando il loro caccia Tejas è meglio che stiano sicuramente più cauti... Con i russi collaborano già per l' FGFA ma è meglio che concludano quel programma prima di potersi imbarcare in un'altro progetto costoso...
  14. Il MIG-21 Fishbed per i tempi in cui è stato costruito non era di certo nella concezione sovietica un 'caccia leggero',ma era il caccia più pericoloso in combattimento delle forze aeree sovietiche!!!se invece lo paragoniamo ai caccia occidentali di quell'epoca: all' F-104 al Mirage III al Lightning al poderoso Phantom II in paragone a questi può essere valutato come 'caccia leggero' ma in definitiva era un caccia intercettore con le caratteristiche di tale(per la specifica che era nato)...dunque alla fine quoto Hobo
  15. matteo16

    Caccia indiano 5 gen (AMCA)

    Avevo letto in qualche numero passato di Aeronautica e Difesa di questo progetto indiano di un caccia stealth di 5 generazione non approfondendo sul web...adesso mi sono fatto un giro e ho visto che è stato presentato al salone indiano Aero India 2011 in forma di modellino... Link Link LinkLink Link Link http://www.youtube.com/watch?v=qfn5pDInq3o http://www.youtube.com/watch?v=HOAiOH0kK80
  16. Notizia sui Super Hornet Australiani 3 Giugno 2011 - 2:56 pm Australia vuole missili AMRAAM per i F/A-18F Super Hornet La Defense Security Cooperation Agency, l’agenzia governativa americana che si occupa anche delle vendita di armamenti a paesi stranieri, ha comunicato al Congresso USA la possibilità di effettuare una vendita all’Australia di più di 110 missili AIM-120C-7 AMRAAM (Advanced Medium-Range Air-to-Air Missile), e, per l’addestramento all’impiego del sistema d’arma, 10 AIM-120C-7 "Air Vehicle-Instrumented" e 16 AIM-120C-7 missili "Captive Air Training". La fornitura comprenderebbe anche i relativi equipaggiamenti, ricambi e servizi vari di manutenzione e di addestramento del personale. I sistemi d’arma sarebbero impiegati sui velivoli F/A-18F Super Hornet australiani. Dopo l’emanazione di questa informativa da parte della DSCA, il Congresso USA è ora chiamato ad esprimersi al riguardo; se, come è probabile, la vendita all’Australia si dovesse concretizzare, la fornitura, il cui prime contractor sarebbe la Raytheon Missile System Corporation di Tucson, in Arizona, avrebbe un valore di circa 202 milioni di dollari. Link
  17. Si avvicina la manifestazione a Jesolo...
  18. 30 Maggio 2011 - 12:15 am Tra Washington e Fort Worth: le sfide della produzione del Joint Strike Fighter dal nostro inviato «L’F-35 è uno dei programmi che hanno fronteggiato alcune sfide, è chiaro, e dopo il completo riesame dell’anno scorso che ha compreso il riesame della base tecnica e il riesame indipendente della costruzione, adesso l’andamento di questo programma adesso mostra un notevole miglioramento.» Bob Stevens, a.d. di Lockheed Martin, ha affrontato il toro per le corna durante il media day di Lockheed Martin a Washington. Complice la clamorosa stima di costi operativi di mille miliardi di dollari in cinquant’anni diffusa da un organismo parlamentare pochi giorni prima, il JSF ha attirato da solo quasi metà delle 15 domande rivolte a Stevens. Che, dopo aver ricordato come al 23 maggio il JSF fosse quasi il 20% avanti alle previsioni per l’anno (357 voli fatti contro 297 previsti), ha dichiarato apertamente i cinque obbiettivi principali per il 2011. Il primo sono le prove in mare della versione F-35B a decollo corto/verticale (STOVL) sulla nave d’assalto anfibio USS Wasp. Seguono le prove di compatibilità su nave dell’F-35C da portaerei, che si svolgeranno a Lakehurst, il rilascio del software Blocco 2 per le prove in volo del sistema addestrativo Blocco 1 alla base di Eglin. Bisogna infine completare le prove statiche della cellula di prova. «Tutte queste cinque pietre miliari stanno procedendo come previsto», dice Stevens. «Vi terremo aggiornati nel corso dell’anno.» L’approccio - come già riferito nei giorni scorsi - è quello dei numeri. Così la difesa dello STOVL, la versione che in gennaio il segretario della Difesa Robert M. Gates ha messo in libertà vigilata per i suoi ritardi, è affidata ai 154 voli fatti contro 112 previsti e ai 106 atterraggi verticali totali. Il miglioramento è ancora più evidente nei grafici che, poco più tardi, mostra Steve O’Bryan, vice presidente dell’intraducibile "Customer Engagement" per il programma. Ancora più impressionante è la rapida diminuzione del "touch labor" (lavoro manuale) per l’assemblaggio finale, sceso dalle 250.000 ore del primo esemplare alle 120.000 circa della metà-fine del lotto LRIP 2. L’esemplare AF-9, nono della versione A, «ha impiegato un solo volo, contro i tre disponibili, per completare tutti i test previsti per l’accettazione da parte del cliente», aggiunge due giorni dopo a Fort Worth Bob Powell, direttore delle attività di produzione F-35. Non sono però questi i dati che interessano alla stampa americana, che incalza sui costi. Stevens spiega che i 32 aerei previsti per il 2012 sono una «architettura di produzione ragionevole» e sintetizza: «se il rateo scende, il prezzo sale.» Poco dopo deve rassicurare sulla capacità di aumentare la produzione del 150%. «Gran parte degli ulteriori costi non sono di ricerca e sviluppo ma di architettura di produzione», ribadisce. (Il ritmo di assemblaggio finale- scopriamo due giorni dopo a Fort Worth - dovrebbe passare a un aereo a settimana nel maggio 2012 per toccare quindi un aereo ogni giorno lavorativo a pieno ritmo. Il tempo di produzione di un singolo esemplare, dal taglio della prima lamiera al primo volo, dovrebbe aggirarsi tra 800-450 giorni lavorativi, pari a 36-24 mesi, su due turni di montaggio ed un terzo di preparazione e manutenzione della linea. I trattamenti che danno alla superficie esterna in compositi la perfetta levigatura radar assorbente richiedono da soli 18 giorni.) Poi Stevens rintuzza un tentativo di fargli attaccare le stime di costo del Congresso, limitandosi a rimarcare i limiti delle previsioni non omogenee per metodo e dati. «È un programma complesso, ma credo che sia una complessità che vale la pena.» Più tardi sottolineerà che i calcoli Lockheed Martin sono basati su 30 anni, mentre quelli dei mille miliardi fanno riferimento a 50. Alla domanda di Dedalonews sui potenziali problemi di esportabilità, che hanno già impedito all’F-22A di essere offerto al Giappone, Stevens risponde che l’F-22A «non era mai stato pensato per l’esportazione, mentre l’F-35 è stato concepito sin dall’inizio per l’esportazione». Per completare il quadro di un programma così ambizioso non bastano però gli aspetti politici. Al briefing tecnico di O’Bryan - per il quale si ferma solo una manciata di giornalisti specializzati - saltano fuori dati interessanti. La bassa osservabilità è parametrata su una vita di 8000 ore. Per evitare di danneggiare i trattamenti superficiali, tutte le apparecchiature che hanno un intervallo medio tra i guasti inferiore alle 400 ore di funzionamento (pari a poco più di un anno di attività) sono accessibili tramite pannelli non stealth. Non tutti restano convinti da questi dati rassicuranti, diversi dall’analisi sferzante pubblicata nelle settimane scorse dal Government Accountability Office (GAO). Nella "bird farm" in Texas Altri dati emergono dalla visita allo stabilimento di Fort Worth. Nell’ottobre 2006 , alla vigilia della firma dell’accordo Production, Sustainment and Follow-on Development (Produzione, supporto e sviluppo successivo, PSFD), l’Air Force Plant no. 4 era in parte occupato dalla linea F-16 ed in gran parte vuoto, con poche sezioni di fusoliera del BF-1 in assemblaggio. Nell’ottobre 2008 la seconda visita di Dedalonews trovava il BF-1 in linea di volo, un lotto di preserie in costruzione e l’F-16 in via di trasferimento in un altro capannone. Oggi l’edificio di 1.617 metri costruito durante la seconda guerra mondiale per i B-24 è interamente dedicato al JSF è una "bird farm" (allevamento di uccelli) con 11 macchine in linea di volo e 35 in produzione, per circa due terzi allo stato di assiemi e per il resto in assemblaggio finale. Tra questi ci sono il BF-11, ultimo del secondo lotto di produzione a basso rateo (LRIP 2), e il BF-12, primo dell’LRIP 3. Gli aerei finanziati sono 98, quelli in costruzione 61, circa tre quarti - osserva Dedalonews - dei circa 80 Dassault Rafale e circa un quarto dei 241 Eurofighter Typhoon sinora costruiti. Nell’ottobre 2006 l’AA-1 era in attesa del primo volo. Oggi c’è l’AF-10, già con i codici EG di Eglin sulla coda e lo stemma sulla presa d’aria, mentre l’AA-1 è finito a China Lake quale bersaglio per le prove di tiro reale. Poco prima del media day, il 23 maggio, a Fort Worth aveva spiccato il primo volo l’ultimo JSF della flotta di prova, il CF-3 nella versione da portaerei. Il 6 maggio l’AF-9 aveva fatto il primo volo "unmonitored", cioè senza la trasmissione continua dei dati in telemetria. «È un po’ come quando i figli prendono la patente», scherza Joel Malone, ex pilota militare oggi al Business Development F-35. «Sai che sanno guidare, ma la prima volta che vanno da soli …». A Eglin gli F-35 troveranno, in nuovi ruoli, due ex collaudatori che li conoscono bene. Oggi su quella lunga linea di assemblaggio finale sulla quale si intrecciano le tre versioni terrestre, STOVL e da portaerei. Ci sono persino i primi due F-35B destinati al Regno Unito, che li utilizzerà per la fase Operational Test and Evaluation (Prova e valutazione operativa, OT&E) pur avendo rinunciato a dotarne le proprie future portaerei. Nel giro di due anni, lascia intendere Paul Scott, questa potrebbe essere l’unica linea caccia attiva di Lockheed Martin, che prevede di consegnare l’ultimo F-22A da Marietta nel novembre 2011 e - a meno di nuovi ordini export - gli ultimi F-16 nel 2013. Nonostante le inevitabili limitazioni - al contrario del 2006 non è permesso fotografare sulla linea di montaggio, ed al contrario del 2008 è vietata anche la linea di volo, né ovviamente è possibile conoscere la situazione del software, vero punto cruciale del sofisticato aereo - Fort Worth restituisce insomma l’immagine di un programma ben vivo. Il 25 maggio la flotta JSF stabilisce il suo nuovo record di voli in un giorno, tanto che il 26 già si parla di organizzare - purtroppo non per la stampa! - un volo fotografico in formazione di sei aerei. Più che le sensazioni della visita conterà però vedere se alla fine dell’anno - cioè in poco più di sette mesi - saranno stati raggiunti gli obbiettivi posti da Stevens o se salteranno fuori altre difficoltà foriere di ritardi e costi ulteriori. Link
  19. 27 mag, 2011 La costruzione della HMS Prince of Wales, la seconda portaerei classe Queen Elizabeth (QE) della Royal Navy, è iniziata presso il cantiere di Govan di proprietà di BAE Systems sul fiume Clyde. Dipendenti e ospiti si sono riuniti presso il cantiere inglese con il Segretario di Stato alla Difesa Liam Fox, il quale ha premuto il pulsante della torcia al plasma che ha tagliato la prima lastra d’acciaio della nave. Secondo i piani di ridimensionamento delineati dall’ultima Strategic Defence and Security Review la HMS Price of Wales, terminata la costruzione, verrà messa subito in stato di “extended readiness”, ovvero sostanzialmente non operativa ma pronta ad entrare in azione a seconda delle necessità. La decisione se tenerla o venderla verrà presa nel 2015. Le nuove unità, HMS Queen Elizabeth e HMS Prince of Wales, avranno un dislocamento di 65.000 tonnellate e potranno operare fino a 40 velivoli ad ala fissa e rotante (F-35C Lightning II, piattaforme Airborne Early Warning, Chinook e Apache). I costi complessivi di acquisizione sono saliti da 5.7 miliardi di euro a circa 8 miliardi di euro (£7bn). BAE Systems è membro della Aircraft Carrier Alliance, consorzio industriale incaricato della produzione delle due QE, che comprende Babcock, Thales e il Ministero della Difesa britannico. I lavori sulla HMS Queen Elizabeth sono a buon punto con la costruzione dei componenti principali in corso presso sei cantieri in tutto il Regno Unito, tra cui quelli BAE Systems di Glasgow e Portsmouth, così come nei cantieri degli altri membri della ACA, Appledore, Merseyside, Newcastle e Rosyth, dove avrà luogo l’assemblaggio finale. A Govan si lavora sulla sezione mediana e su quella superiore di poppa, mentre a Portsmouth su quella anteriore e inferiore di poppa. I lavori sulle due isole, che ospitano le strutture di comando e controllo del traffico, cominceranno verso fine anno. La HMS Queen Elizabeth entrerà in servizio nel 2020, in coincidenza con l’arrivo dei primi F-35C JCA. Link
  20. 19:14 - venerdì 27/05/2011 Varsavia, Polonia - La Russia in disaccordo (WAPA) - Il ministro della difesa polacco Bogdan Klich ha confermato nella giornata di oggi che Varsavia e Washington firmeranno un accordo sullo schieramento permanente di un distaccamento aereo statunitense in Polonia dopo la visita del presidente Barack Obama nello Stato europeo. I media polacchi hanno riportato il fatto che Obama potrebbe annunciare il trasferimento di uno squadrone di aerei F-16 dalla base militare di Aviano in Italia, al centro aereo di Lask nella Polonia centrale durante la sua visita a Varsavia di questi giorni (27 e 28 maggio). Il distaccamento statunitense fornirà caccia F-16, aerei da trasporto Hercules e personale di terra periodicamente ospiti della Polonia, ha aggiunto il ministro. Klich ha espresso la speranza che il trasferimento degli F-16 possa avere inizio già nel 2013. Nel frattempo la Russia ha avvertito la Polonia di non ospitare i caccia statunitensi, affermando che potrebbe attuare una contro-mossa. (Avionews) Link
  21. Ocio che te copo!... motto del 18 gruppo caccia

  22. matteo16

    F4U-5 Corsair

    Riprendo questo Topic sul Corsair... Il fantastico caccia della Vought sicuramente dal mio punto di vista il miglior caccia multiruolo della 2 G.M. Riprendendo le memorie di un pilota giapponese : "Quando un Corsair si avvicina sembra un lupo pronto ad azzannarti" P.S. Consiglio per i moderatori, anche questa discussione la farei diventare ufficiale di questo formidabile velivolo..
  23. matteo16

    UCAV Neuron

    nEUROn: Alenia consegna i componenti della Smart Integrated Weapon Bay 20 mag, 2011 Alenia Aeronautica, una società Finmeccanica, ha consegnato a Dassault Aviation il Weapon Bay Doors & Mechanism del nEUROn, il dimostratore tecnologico di UCAV (Unmanned Combat Aerial Vehicle) europeo. Si tratta di un complesso sistema interamente progettato, realizzato e integrato da Aeronautica Aeronautica, che comprende i portelloni dei vani di armamento e il relativo sistema di attuazione e controllo. Il sistema consegnato a Dassault Aviation risponde a specifici e severi requisiti di programma, definiti per rispettare le caratteristiche di bassissima osservabilità del velivolo. Ciò ha richiesto l’adozione di nuovi criteri di progettazione e di tecnologie costruttive del tutto innovative in campo europeo. A questo proposito è utile sottolineare che Alenia Aeronautica ha brevettato il progetto di sigillatura del perimetro delle porte sulla fusoliera. Dopo aver effettuato con Dassault Aviation i minuziosi controlli di accettazione, superati positivamente, il “Weapon Bay Doors & Mechanism” è stato spedito presso lo stabilimento Dassault di Istres, dove è attualmente in corso l’assemblaggio finale del velivolo e lo svolgimento dei test di integrazione dei sistemi. Il programma nEUROn, lanciato dal Ministero della Difesa francese e sostenuto da Italia, Svezia, Spagna, Grecia e Svizzera rappresenta uno sforzo molto importante per sviluppare nuove tecnologie e per creare le basi per futuri programmi di velivoli non pilotati per impieghi militari. L’obiettivo è quello di realizzare un dimostratore tecnologico full-scale di un velivolo da combattimento non pilotato UCAV che potrebbe volare in Europa entro il 2012. Dal punto di vista industriale il nEUROn è un programma guidato dalla francese Dassault Aviation con Alenia Aeronautica come primo partner industriale, con una partecipazione pari al 22% del programma e con responsabilità a livello di sistema e sottosistema. Alenia Aeronautica inoltre, come capofila nazionale, guida un gruppo di società italiane che include anche SELEX Galileo (una società di Finmeccanica). Alenia Aeronautica nello specifico è responsabile della progettazione e produzione del sistema di generazione e distribuzione elettrica; del sistema dati aria a bassa osservabilità e soprattutto del sistema integrato di armamento con piena autonomia di gestione dei sottosistemi, la cosiddetta Smart Integrated Weapon Bay (SIWB). Tale sistema consente automaticamente l’individuazione e il riconoscimento del bersaglio; la trasmissione della richiesta di approvazione al comandante della stazione di terra e il lancio dell’armamento con modalità stealth. (Alenia Aeronautica)
  24. Una lista di film in tema di aerei o con la presenza di questi....trovata qui con trama Link - Amelia (USA 2009) Un film di Mira Nair. Con Ewan McGregor, Hilary Swank, Richard Gere, Mia Wasikowska, Christopher Eccleston. Genere Biografico, colore 111 min - Sky Fighters (FRA 2005) Un film di Gérard Pirès. Con Benoît Magimel, Clovis Cornillac, Géraldine Pailhas, Philippe Torreton. Genere Avventura, colore 102 minuti. - Behind Enemy Lines – Dietro le linee nemiche (USA, 2001) Un film di John Moore. Con Gene Hackman, Owen Wilson, Joaquin De Almeida, David Keith, Olek Krupa, Gabriel Macht. Genere Guerra, colore 115 minuti. - Giovani Aquile (Fying Boys) (USA/FRA 2006) Un film di Tony Bill con James Franco, Jean Reno, Martin Henderson, Jennifer Decker, Tyler Labine, David Ellison. Genere Azione durata 140 minuti circa. - Dark Blue World (2002) Un film di Jan Sverak con Ondrej Vetchy, Krystof Hadek, Charles Dance, Tara Fitzgerald. Genere Drammatico produzione Danimarca, Inghilterra, Germania, Italia, Repubblica Ceca, Durata 114 minuti circa. - Pearl Harbor (USA 2001) Un film di Michael Bay. Con Kate Beckinsale, Ben Affleck, Josh Hartnett, Cuba Gooding Jr., Michael Kaplan, Jennifer Garner, Otto Kruger, Jon Voight, Eric Christian Olsen, Ewen Bremner. Genere Guerra, colore 160 minuti. - The Aviator (USA, JAP 2004) Un film di Martin Scorsese. Con Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett, Kate Beckinsale, Adam Scott, Kelli Garner. Genere Biografico, colore 160 minuti. - Top Gun (USA 1986) Un film di Tony Scott. Con Kelly McGillis, Val Kilmer, Tom Cruise, Meg Ryan, Anthony Edwards, John Stockwell, Michael Ironside. Genere Avventura, colore 109 minuti. - Il Temerario (The Great Waldo Pepper) (USA 1975) Un film di George Roy Hill. Con Robert Redford, Susan Sarandon, Bo Svenson, Bo Brundin, Edward Herrmann. Genere Avventura, colore 107 minuti. - I lunghi giorni delle aquile (Battle of Britain) (UK 1969) Un film di Guy Hamilton. Con Michael Caine, Trevor Howard, Harry Andrews, Curd Jürgens, Laurence Olivier, Christopher Plummer. Genere Guerra, b/n 132 minuti. - La caduta delle aquile (The Blue Max) (USA 1966) Un film di John Guillermin. Con George Peppard, James Mason, Ursula Andress, Karl Michael Vogler. Genere Guerra, durata 156 minuti. - Memphis Belle (UK 1990) Un film di Michael Caton-Jones. Con Matthew Modine, Eric Stoltz, Tate Donovan. Genere Guerra, colore 101 minuti. - Uomini veri (The Right Stuff) (USA 1983) Un film di Philip Kaufman. Con Barbara Hershey, Dennis Quaid, Sam Shepard, Veronica Cartwright, Scott Glenn. Genere Avventura, durata 193 (171) minuti - Tora! Tora! Tora! (USA 1970) Un film di Richard Fleischer. Con Joseph Cotten, Martin Balsam, Jason Robards. Genere Guerra, colore 143 minuti. - La battaglia di Midway (Midway) (USA 1976) Un film di Jack Smight. Con Robert Mitchum, James Coburn, Henry Fonda, Robert Wagner, Charlton Heston, Glenn Ford, Cliff Robertson, Toshiro Mifune. Genere Guerra, colore 132 minuti. - La Squadriglia dei Falchi Rossi (Mosquito Squadron) (UK 1970) Un film di Boris Sagal. Con Charles Gray, David McCallum, Suzanne Neve, David Bick, David Dundas. Genere Guerra, colore 90 minuti. -L’aquila solitaria (The Spirit of St. Louis) (USA 1957) Un film di Billy Wilder. Con James Stewart, Murray Hamilton, Bartlett Robinson, Carleton Young, Marc Connelly Genere Biografico, durata 135 minuti. - Squadriglia 633 (633 Squadron) (USA 1964) Un film di Walter E. Grauman. Con Harry Andrews, Cliff Robertson, Maria Perschy, George Chakiris. Genere Guerra, durata 98 minuti. - I tre aquilotti (ITA 1942) Un film di Mario Mattoli. Con Alberto Sordi, Leonardo Cortese, Carlo Minello, Michela Belmonte, Riccardo Fellini, Paolo Carlini, Piero Carnabuci, Galeazzo Benti. Genere Drammatico, b/n 76 minuti. - Forza “G” (ITA 1972) Un film di Duccio Tessari. Con Pino Colizzi, Riccardo Salvino, Mico Cundari, Miranda Campa, Esmeralda Ruspoli, Ernesto Colli, Barbara Bouchet, Edoardo Torricella, Giancarlo Prete, Magda Konopka, Patrizia Adiutori, Anita Strindberg, John Loffredo. Genere Commedia, colore 105 minuti. - La Tenda Rossa (ITA 1969) Un film di Mikhail Kalatozov. Con Mario Adorf, Claudia Cardinale, Sean Connery, Massimo Girotti, Luigi Vannucchi, Juri Solomin, Peter Finch, Nikita Mikhalkov. Colore 113 minuti. - Caccia Zero, Terrore nel Pacifico (JAP 1976) Un film di Seiji Maruyama. Con Tetsuro Tamba, Hiroshi Fujioka, Taro Shigaki, Takeo Ji. Genere Guerra, colore 85 minuti. - La Battaglia delle Aquile (Aces High) (UK 1977) Un film di Jack Gold. Con Christopher Plummer, Simon Ward, Malcolm McDowell, Peter Firth, David Wood. Genere Guerra, durata 104 min. - Quei temerari sulle macchine volanti (Those Magnificent Men in their Flying Machines) (UK 1965) Un film di Ken Annakin. Con Terry Thomas, Alberto Sordi, James Fox, Jean-Pierre Cassel, Robert Morley. Genere Avventura, bianco e nero, durata 132 min. - Space Cowboys (USA 2000) Un film di Clint Eastwood. Con Clint Eastwood, Tommy Lee Jones, James Garner, Donald Sutherland, Marcia Gay Harden. Genere Azione, durata 129 min. - I cacciatori (The Hunters) (USA 1958) Un film di Dick Powell. Con Robert Mitchum, Robert Wagner, May Britt. Genere Guerra, b/n durata 108 min. - Il volo della Fenice (Flight of the Phoenix) (USA 1966) Un film di Robert Aldrich. Con Gabriele Tinti, Peter Finch, Ernest Borgnine, James Stewart, Ian Bannen, Richard Attenborough, Hardy Krüger, Ronald Fraser, Alex Montoya. Genere Avventura, colore 147 minuti. - Volo 771: Missione Norfolk (The Rescue of Flight 771) (USA, 1993) Un film di Roger Young. Con Robert Loggia, Scott Bakula. Genere Drammatico, colore 95 minuti - I ragazzi di Tuskegee (USA 1995) Un film di Robert Markowitz. Con Laurence Fishburne, Allen Payne, Malcolm-jamal Warner, Courtney B. Vance. Genere Drammatico, colore 107 minuti - Apache – Pioggia di fuoco (Fire Birds) (USA 1990) Un film di David Greene. Con Sean Young, Nicolas Cage, Tommy Lee Jones. Genere Guerra, colore 83 minuti. - I diavoli alati (Flying Leathernecks) (USA 1951) Un film di Nicholas Ray. Con John Wayne, Robert Ryan, Don Taylor. Genere Guerra, colore 102 minuti. - Hot Shots! (USA 1991) Un film di Jim Abrahams. Con Valeria Golino, Lloyd Bridges, Cary Elwes, Charlie Sheen. Genere Comico, colore 85 minuti. - L’aquila d’acciaio (Iron Eagle) ( USA 1986) Un film di Sidney J. Furie. Con Louis Gossett jr, Jason Gedrick, David Suchet, Melora Hardin. Genere Avventura, durata 119 minuti - Stealth – Arma suprema (USA 2005) Un film di Rob Cohen. Con Jamie Foxx, Josh Lucas, Jessica Biel, Sam Shepard, Joe Morton. Genere Azione, durata 121 minuti - Air America (USA 1990) Un film di Roger Spottiswoode. Con Mel Gibson, Robert Downey Jr., Nancy Travis, Ken Jenkins, David Grant. Genere Commedia, durata 112 minuti - L’ultimo attacco (Flight of Intruder) (USA 1991) Un film di John Milius. Con Danny Glover, Willem Dafoe, Brad Johnson, Rosanna Arquette, John Corbett. Genere Guerra, durata 113 min. - I 4 del Getto Tonante (ITA 1955) Un film di Fernando Cerchio. Con Antonio Cifariello, Andrea Checchi, Massimo Girotti, Dawn Addams, Giulia Rubini. Genere Drammatico, durata 98 min. - Cielo di fuoco (Twelve O’Clock High) (USA 1949) Un film di Henry King. Con Gregory Peck, Dean Jagger, Hugh Marlowe, Gary Merrill Genere Guerra, b/n durata 132 min. - Falchi in picchiata (Fighter Squadron) (USA 1948) Un film di Raoul Walsh. Con Edmond O’Brien, Robert Stack, John Rodney. Genere Guerra, b/n durata 96 min. - I falchi di Rangoon (Flying Tigers) (USA 1942) Un film di David Miller. Con Anna Lee, John Wayne, John Carroll Titolo originale . Guerra, b/n durata 102 min. - Aquile nell’infinito (Strategic Air Command) (USA 1955) Un film di Anthony Mann. Con Barry Sullivan, James Stewart, Alex Nicol, Frank Lovejoy, June Allyso. Avventura, durata 114 min. - Un pilota ritorna (Italia 1942) Un film di Roberto Rossellini. Con Piero Lulli, Massimo Girotti, Michela Belmonte, Gaetano Masier, Piero Palermini, Elvira Betrone. Genere guerra, b/n durata 88 min. - Luciano Serra pilota (Italia 1938) Un film di Goffredo Alessandrini. Con Mario Ferrari, Germana Paolieri, Roberto Villa, Amedeo Nazzari, Guglielmo Sinaz, Silvio Bagolini, Nico Pepe, Elena Altieri, Nicola Maldacea, Egisto Olivieri, Olivia Fried, Fedele Gentile, Andrea Checchi, Felice Minotti, Oscar Andriani, Felice Romano. Avventura, b/n durata 105 min - I ponti di Toko-Ri (USA 1954) Un film di Mark Robson. Con William Holden, Fredric March, Mickey Rooney, Grace Kelly Titolo originale The Bridges at Toko-Ri. Genere guerra, durata 103 min. - Una tigre in cielo (The McConnell Story) (USA 1955) Un film di Gordon Douglas. Con Alan Ladd, June Allyson Titolo originale . Genere biografico, b/n durata 107 min. Spero di aver elencato un bel pò di film sicuramente non tutti...
  25. La Svezia ordina 15 elicotteri Black Hawk 19 mag, 2011 L’Agenzia per le Acquisizioni Militari svedese FMV ha ordinato a Sikorsky 15 elicotteri UH-60M Black Hawk, che saranno venduti alla Svezia dal Governo americano secondo procedura Foreign Military Sales. La Svezia sarà il primo paese europeo ad impiegare quest’ultima versione dell’elicottero americano, aggiornata a livello di motori ed avionica. Le forze armate svedesi utilizzeranno l’aereo per compiti di evacuazione medica, trasporto e missioni di ricerca e soccorso. La consegna dei primi sei esemplari è prevista entro la fine del 2011 e i restanti nove nel 2012, secondo un programma di produzione accelerata rispondente ad un requisito urgente. La Svezia, membro della International Security Assistance Force (ISAF), utilizzerà gli elicotteri in Afghanistan, come gap filler in attesa dei 13 NH90 ordinati in versione utility (più altri cinque per impieghi navali). L’elicottero UH-60M è l’ultima versione della famiglia Black Hawk, attualmente in servizio con l’US Army, e offre disponibilità per ulteriore carico utile, maggiore autonomia, avionica digitale, controllo attivo delle vibrazioni, un miglioramento delle caratteristiche di maneggevolezza e di consapevolezza situazionale rispetto al modello precedente UH-60L. L’elicottero Black Hawk è ben noto per la sua robustezza, flessibilità e capacità di resistenza dimostrata durante più di 9 milioni di ore di volo a partire dall’entrata in servizio del primo modello nel 1978. Circa 2.700 Black Hawk sono in servizio oggi nel mondo, con la Svezia che diventerà la 26a nazione ad operare l’elicottero, la seconda in Europa dopo l’Austria che opera i modelli UH-60L. Le forze americane impiegano varie versioni di Black Hawk in Afghanistan e Iraq totalizzando ad oggi 1.2 milioni di ore di volo. Recentemente Sikorsky ha vinto il contratto da 3.5 miliardi di dollari (2.4 miliardi di euro) per la fornitura della prima tranche di 109 elicotteri multiruolo T-70, derivati del S-70i Black Hawk, più servizi di addestramento e manutenzione, alle forze armate e di sicurezza turche. Link
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