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vonparrish

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  1. vonparrish

    Auto a metano

    Ringrazio tutti quanti per le informazioni che mi avete generosamente fornito. Per quanto riguarda la questione della fornitura del servizio, hanno aperto un distributore di metano proprio dietro casa mia, quindi non sarebbe un problema. I miei dubbi sono prevalentemente legati alle garanzie. Vorrei prendere una macchina sul modello del Qashqai, ma purtroppo la gamma del veicolo è limitata al Gpl, che personalmente non ritengo particolarmente vantaggioso, soprattutto a lungo termine. Ho paura che facendo installare un impianto a metano non di serie mi si giochi la garanzia della casa costruttrice. Tenete presente che all'anno faccio circa 30.000 km e mi pare di aver capito che il metano finisca con l'usurare parecchio il motore.. Voi cosa mi consigliate??
  2. vonparrish

    Auto a metano

    Salve a tutti! Vi pongo una questione: devo cambiare la macchina e vorrei acquistare un veicolo a metano. Personalmente non conosco molto l'argomento e non so bene su cosa puntare. Ho sentito che si può far mettere l'impianto ad una vettura anche se questa non lo possiede di serie: in tal caso non si perde la garanzia? Grazie per le dritte! :-)
  3. Salve amici! Volevo segnalarvi un interessantissimo libro scritto da Daniele Lembo sui prototipi e progetti della Regia. Il volume, dalle dimensioni dei classici fascicoli Dimensione Cielo, è di 100 pagine in tutto e tratta svariati progetti realizzati dalla nostra aeronautica durante gli anni della seconda guerra mondiale. L'opera si concentra specialmente su programmi poco noti, spaziando da progetti di velivoli a reazione a quelli con motori a pistoni di ogni categoria. Nelle ultime pagine del volume sono descritti anche interessanti progetti di armamenti di caduta. Il testo è corredato da belle immagini ed anche svariati trittici. Il libro costa 14 euro ed è edito dalla IBN. Non conosco la sua reperibilità in libreria: io lo ho acquistato via internet presso la Hoepli e mi è arrivato in una decina di giorni. Spero che la segnalazione sia di vostro gradimento!
  4. Scusate se mi intrometto di nuovo, ma vorrei aggiungere alla lista anche il Republic P-43 Lancer. Ovviamente non si è trattato di un aereo particolarmente fortunato: entrato in servizio in poche unità, il Lancer svolse compiti secondari presso la R.A.F. e, da quanto mi ricordo, combattè con le insegne della Cina nazionalista, senza grandi risultati. Mi sembrava giusto inserirlo nel topic per rendere la discussione il più completa possibile. A presto!
  5. Hai ragione sorciverdi58, il Fokker non era sicuramente il top, la mia intenzione era di considerarlo una sorta di outsider . Non vorrei cadere in OT, ma non mi smbra che in Spagna il mezzo abbia effettivamente combattuto: da quanto mi è concesso di sapere, il D.XXI arrivò nelle forze aeree repubblicane, ma non arrivarono i motori e gli aerei rimasero di fatto a terra.. VincenzoAgo: scusami ma devo aver fatto della confusione. Se lo Zero lo inseriamo nella "competizione" allora lo voto senza dubbio alcuno. Se, invece come mi è parso di leggere nei post ma è solo una mia impressione, lo teniamo da parte, allora riaffermo il mio orientamento nei confronti dello IAR 80. Per quanto riguarda il Fokker: certamente non era all'altezza dei Bf 109, io lo raffrontavo nei rapporti con gli altri radiali enunciati nel topic, per esempio ritengo l'aereo olandese superiore rispetto al nostro G.50, e comunque lo inserirei nella categoria delle "seconde scelte" o "panchinari" se mi passate il termine
  6. Concordo: il Curtiss 75 era un buon aereo per l'epoca, ma non credo fosse il migliore della categoria nel periodo specificato. Onestamente ritengo lo IAR 80 come il più performante e come il velivolo dalle migliori potenzialità. Sostengo questo per via del buon rapporto fra velocità-armamento-agilità che rendeva il velivolo, secondo me, più competitivo, in generale, degli gli aerei menzionati nei vari post del seguente topic, escluso lo Zero che mi sembra sia stato messo da parte per via dell'anno di entrata in servizio, ma scusatemi se ho capito male (in ogni caso lo Zero sarebbe secondo me il migliore caccia radiale della lista precedentemente annunciata). Inoltre non sottovaluterei troppo il Fokker D.XXI: non è stato costruito in grandi quantità, ma negli scontri con i moderni Bf 109 nell'invasione dell'Olanda diede una buona prova delle proprie capacità grazie alla loro eccellente agilità. Altro buon risultato fu ottenuto dai Fokker finlandesi durante la Guerra di Inverno contro la Russia.
  7. vonparrish

    Bottiglie di birra

    Credo sia anche una questione di gusto: la birra in bottiglia di plastica ha un brutto sapore, non so perchè...quando sono andato in Croazia, qualche anno fa, non si poteva girare con le bottiglie di birra in vetro, allora ho acquistato una bottiglia in plastica... Il sapore della birra in quella bottiglia era orribile, specialmente dopo che si era riscaldata... anche i miei amici del posto trovavano quella birra imbrevibile
  8. Salve a tutti! Volevo postarvi il link ad una scoperta che ho fatto di recente su Google: Google Patents. Si tratta di un motore di ricerca Google dove poter andare a trovare i brevetti, specialmente quelli USA, di qualunque cosa: se ne possono scaricare gratuitamente i Pdf, che consistono in una descrizione dell'invenzione con i relativi disegni tecnici. La cosa interessante è che nel database disponibile si possono trovare anche dei brevetti storici e moderni di aeroplani o componenti di essi! Per intenderci ecco un paio di esempi: Mio Link Mio Link Il programma è in collaborazione con la USPTO, che sarebbe da quanto ho capito l'ufficio brevetti statunitense, e fornisce un sacco di belle informazioni ed immagini. L'unico problema è trovare i file desiderati, visto che ce ne sono in quantità infinta.. Io vi consiglio di inserire nella barra ricerca il nome di un progettista e provare a guardare gli Headlines per vedere cosa vi ha trovato, perchè alle volte risulta davvero complicato trovare quello che si cerca... Spero vi piaccia la scoperta!
  9. vonparrish

    Panzerkampfwagen Maus

    Sei sicuro? Da quanto mi ricordo, il Maus nasce da una specifica del 1942, che venne poi accantonata e ripescata solamente nel 1944. Mi mancano le date certe, ma credo che i carri ultrapesanti russi siano leggermente posteriori come nascita e programma, ma non vorrei essere in errore..
  10. vonparrish

    Skies of Glory

    Un mio amico lo possiede su iPhone, o su un giocattolino simile.. Me lo ha fatto vedere: non è male! Si tratta pur sempre di un'applicazione "semplice", ma è davvero ben fatto. Molto carino è il fatto che per virare si deve proprio inclinare l'iPhone.. Come dici tu è senza troppe pretese, ma comunque è meglio di niente :-)
  11. vonparrish

    Panzerkampfwagen Maus

    Indubbiamente era un mezzo imponente....ed anche piuttosto inutile per i parametri della guerra moderna. Bisogna però contestualizzare la macchina alla situazione nella quale è stata costruita: non credo che sia stata una furbata di Porsche volta ad ammaliare la megalomania di Hitler, ma secondo me si è trattato di un progetto frutto della disperazione ma pur sembre razionale. La storia del Maus risale ad un concorso posto in essere dalle autorità militari, gara alla quale partecipò anche la Henschel con un proprio modello di cui venne realizzato solo parte del prototipo. Credo che in Germania ci si rese conto che quantitativamente non si era ormai minimamente capaci di contrastare i numeri di russi ed americani, mentre ancora qualcosa si poteva fare per mantenere una superiorità qualitativa. In pratica hanno pensato di prendere quanto era rimasto e di concentrarlo nella produzione di veicoli prettamente difensivi che funzionassero più come fortini mobili, piuttosto che come carri armati veri e propri. Credo che sia stata scelta la formula "gigante" per focalizzare al massimo la capacità di sopravvivenza del veicolo al combattimento contro altri corazzati, sacrificando completamente mobilità e velocità, oltre che capacità di movimento visti gli evidenti limiti di percorrenza dovuti dal peso eccessivo. In questo senso il mezzo si presentava piuttosto bene: è vero, però, che un veicolo grande e lento rappresenta un bersaglio facile, ma è anche vero che da un punto di vista di resistenza, il Maus era pesantemente corazzato e credo che avrebbe fatto sudare i carristi nemici prima di cedere ai loro colpi. Sono peraltro scettico riguardo le capacità di resistenza del Maus ai possibili attacchi aerei: troppo facile colpire un gigante di quelle dimesioni dall'alto.. Infine, ritengo che il Maus sia stato pensato anche per il morale dei soldati: trovarsi coperti da un bestione del genere avrebbe sicuramente risollevato un minimo il morale degli uomini...
  12. Scusate se dico una sciocchezza, ma credo che un altro motivo per cui era difficile usare lo Ju 87G in picchiata, era costituito anche dal notevole ingombro dato dai due cannoncini installati sotto le semiali. Credo che le due installazioni offensive si sarebbero potute danneggiare a seguito di una picchiata prolungata nel tempo. Secondo me i due cannoncini avrebbero sofferto troppo gli effetti della resistenza aerodinamica dovuta ad una veloce picchiata, causando probabilmente porblemi di funzionamento. Non sono un tecnico, ma questa è una mia impressione.
  13. Buona sera a tutti quanti. Mi permetto di aggiungere anche la mia idea insieme alle vostre. Procederei pertanto ad esporvi la mia opinione personale sulle varie riviste citate: Aerei nella storia Aerei nella storia è una rivista che effettivamente può lasciare a desiderare il lettore tecnico ed appassionato di storia dell'aviazione; ma si tratta dell'unica vera rivista specializzata di carattere storico presente nel panorama nazionale. Sicuramente non è all'altezza di grandi opere come Aerofan, ma purtroppo non c'è molto altro a cui aggrapparsi. Certo è che per il prezzo che offrono, la rivista credo sia accettabile, anche se trovo negativo il fatto che non vengano mai riportate le fonti dei vari articoli. Nel complesso darei alla rivista un 6 e mezzo. Oltre al prezzo accessibile, infine, vorrei sottolineare come la rivista sia facilmente reperibile in ogni edicola, cosa non da poco. I Grandi aerei storici Pubblicata sempre dalla Delta Editrice, con gli stessi autori della precedente rivista, I Grandi aerei storici è una collana di monografie a buon mercato, dove però è forte il senso di ricalco dei testi. Se leggete un articolo di Aerei nella storia inerente ad un aeroplano particolare e dopo leggete la monografia della serie I Grandi aerei storici, sicuramente noterete che certi passaggi sono ripresi e riproposti pari pari. Si tratta più di una serie di approfondimenti di aritcoli prevalentemente già pubblicati: personalmente compro ogni due mesi tale pubblicazione, ma credo ci siano in giro delle opere migliori. Ali d'Italia Credo si tratti della migliore pubblicazione in circolazione, anche se è composta da delle monografie molto settoriali e limitate nell'argomento alla trattazione di aeroplani italiani. Niente di sorprendente visto che dietro a tale opera c'è il sommo Giorgio Apostolo. Il problema di questa serie è che la si trova difficilmente, solo i negozi di modellismo specializzati la propongono alla volte, e comporta dei costi piuttosto alti, per esempio uno speciale sullo Sparviero l'ho pagato 29 euro.
  14. vonparrish

    Battute

    Puro humour inglese :-) Mio Link Io sto ancora ridendo..
  15. Caspita. Tutto avrei pensato tranne che fosse più facile da costruire.. Da profano della tecnica, vedere una struttura così intricata mi faceva pesare ad una difficoltà maggiore nella costruzione. Eheheheh ho fatto una figuraccia
  16. Per un bombardiere in effetti tale tipo di struttura sembra ottimale. Forse hanno smesso di produrla perchè troppo costosa o perchè realizzare un aereo con tale struttura richiedeva più tempo del normale o mano d'opera più specializzata. Effettivamente la struttura geodetica sembra precchio complessa. Personalmente credo che uno degli svantaggi della struttura geodetica consisteva nel fatto che rendeva difficile la manutenzione di alcune parti del velivolo e forse la sostituzione di componenti danneggiate. Non sono un tecnico però magari funzionava all'esatto opposto.
  17. vonparrish

    Strutture geodetiche

    Salve a tutti! Lavorando in biblioteca ho avuto occasione di sfogliare un voluminoso tomo dell'opera "Sapere" risalente al 1938. In tale pubblicazione, una sorta di enciclopedia generale, ho trovato un interessante articolo sulle strutture geodetiche in ambito aeronautico. Dato che mi sembra siano decorsi i termini per la legge sui diritti di autore, vi trascrivo l'intero pezzo integralmente, così da condividere con voi tutti appassionati una pagina tecnica di alta maestria ;-) Strutture "geodetiche", novità in aeronautica di S. Caldara Per la prima volta nella storia dell'aviazione, il primato mondiale di distanza è stato conquistato contemporaneamente da tre apparecchi che hanno volato di conserva per circa 48 ore da Ismailia (Egitto) a Darwin (Nord Australia), coprendo una distanza di 11.523 km e battendo di 1375 km il primato precedente, stabilito da un apparecchio russo nel luglio dello scorso anno. La cronaca del triplice volo è stata sufficientemente descritta dalla stampa quotidiana, perchè sia il caso di ripeterla qui. E' tuttavia doveroso ricordare i nomi dei piloti, comandanti dei tre apparecchi, che fra il 5 eil 7 novembre u. s. hanno recato all'aviazione inglese una così bella vittoria. Essi sono: R. Kallet, V. Hogan e N. Combe, e tutti e tre furono coadiuvati nella loro fatica da un secondo pilota-ufficiale di rotta e da un marconista-motorista. Gli apparecchi impiegati furono tre Vickers Wellesley, monoplani monomotoi a carrello retrattile, di costruzione interamente metallica. Gli Inglesi hanno voluto mettere ben in rilievo il fatto che i tre apparecchi non furono particolarmente concepiti per il primato, ma appartengono a un tipo militare che equipaggia normalmente le loro squadriglie per la ricognizione e il bombardamento lontani. Il fatto è sempre degno di nota, anche se gli apparecchi del primato hanno in realtà subito notevoli modifiche rispetto al tipo standard, come ad esempio lìabolizione dei serbatoi esterni, collocati sotto le ali e destinati a contenere le bombe, e la sostituzione del motore, di cui faremo un cenno più avanti. La caratteristica più saliente del Vickers Wellesley, nella quale va ricercata la ragione della sua elevata capacità specifica di carico, è quella di essere costruito secondo un principio del tutto nuovo nelle costruzioni aeronautiche, e cioè quello della "struttura geodetica". Ideatore del nuovo sistema costruttivo, conosciuto anche sotto il nome di "struttura a paniere" è l'ing. B. N. Wallis, che lo ha sviluppato in collaborazione con i tecnici della Vickers. In che consiste il nuovo sistema? L'ala, al pari della fusoliera, risulta interamente composta di un certo numero di listelli o elementi di duralluminio di opportuno spessore, destinati a sopportare gli sforzi ripartiti delle varie sezioni, e collegati l'ulo all'altro secondo linee "geodetiche", giacenti sulle superfici da modellare. (A maggiore comprensione del principio, ricorderemo che per linea "geodetica" s'intende la più breve distanza esistente fra due punti su una superfice curva; in altre parole, quella sulla quale spontaneamente giacerebbe una corda elastica tesa fra i due punti), L'intreccio degli elementi così realizzato, e da cui è derivato appunto per similitudine la denominazione di "struttura a paniere", costituisce al tempo stesso lo scheletro resistene e la forma delle ali e della fusoliera. Una spiegazione grafica della distribuzione degli sforzi in questa struttura è data dallo schizzo riprodotto. [nella pagina è presente appunto un disegno raffigurante una sezione di ala geodetica, che purtroppo non sono riuscito a riportare]. Sullo scheletro così ottenuto, è poi incollato il rivestimento in tela, che completa opportunamente le superfici, conferendo loro l'aspetto levigato richiesto dalle esigenze di buona penetrazione aerodinamica. Sono intuitivi i vantaggi derivanti da questo tipo di struttura. E' ottenuta anzitutto la possibilità di collocare il materiale lavorante il più lontano possibile dall'asse neutro, vale a dire nelle condizioni di più alto rendimento del lavoro di resistenza alle barie sollecitazioni;ciò che consente, come conseguenza, di realizzare strutture relativamente assai leggere. E' offerta, inoltre, la completa utilizzazione dell spazio interno delle ali e della fusoliera, risultando esse totalmente cave. Questa possibilità è stata utilizzata nel volo-primato per la intallazione dei serbatoi supplementari per il carburante, che hanno così avuto a loro disposizione uno spazio che mai avrebbero trovato in un aeroplano costruito secondo la tecnica tradizionale, poggiante su strutture costituite da longheroni e centine. Alla partenza da Ismailia, i tre aparecchi possedevano in effetti l'eccezionale rapporto di 2,4 fra pero totale e peso a vuoto, ciò che significa che il peso del carburante caricato era quasi una volta e mezzo il peso di tutto l'apparecchio. Il motore era un Bristol Pegasus XXII di 28,7 litri di cilindrata, con grado medio di compressione, della potenza di 840 HP a 1320 m di quota e 1010 HP al decollo, provvisto di carburatore Claudel-Hobson con regolatore automatico di miscela. Il carburante impiegato era costituito di una miscela di benzina avio antidetonante, a numero 100 di ottano. Un'elica metallica tripala a passo variabile a numero di giri costante ha consentito la migliore utilizzazione del motore in ogni condizione di volo. Il decollo dalla pista di Ismailia è avvenuto agevolmente in poche centinaia di metri con un peso totale di 8618 kg contro 4990 kg che rappresentano il peso del Vickers Wellesley normale. Le dimensioni dell'apparecchio sono: apertura alare, 22,4 m; lunghezza, 11,9 m; altezza, 4,5 metri. Durante il volo fu mantenuta la velocità media di 240 km/h, che era risultata nelle prove come la più conveniente, dal punto di vista dell'economia del carburante. L'apparecchio può però raggiungere nel tipo standard la velocità massima di 338 chilometri orari. Gli apparecchi del primato erano muniti di pilota automatico, e i componenti degli equipaggi vestivano speciali combinazioni termiche loro lasciavano libero ogni momento nell'interno della fusoliera. La navigazione fu compiuta appoggiandosi alle stazioni radio a terra e ad alcune navi dislocate nel mare Arabico, nel golfo di Bengala e nel mare di Timor. A bordo esistevano tuttavia gli strumenti necessari per la navigazione astronomica.
  18. Salve a tutti! Volevo chiedervi se anche voi avete dei problemi con la visualizzazione dei blog del portale blogger. Da qualche giorno faccio fatica ad accedere a tale servizio e mi pare di capire che anche altri utenti abbiano riscontrato un problema analogo. C'è qualcun altro che è nella stessa situazione? Qualche consiglio da dare? Grazie ;-)
  19. Salve a tutti. Apro questo post a seguito di una riflessione partita da alcune mie considerazioni personali riguardo il livello, qualitativo e quantitativo, delle opere pubblicate in Italia a carattere aeronautico. Spero di sbagliarmi, ma noto negli ultimi tempi un certo appiattimento nel campo delle pubblicazioni in lingua italiana inerenti l'aviazione. Fatte salvo alcune realtà, dicasi Apostolo che comunque continua nella sua opera di pubblicazione con opere apprezzabilissime, trovo che il panorama generale italiano in questo settore si sia particolarmente ridotto. Guardando la mia piccola biblioteca privata, ho notato tristemente, che le grandi e belle opere in italiano sugli aerei apparetengono ormai al passato: Enciclopedie e pubblicazioni di altissimo valore che risalgono agli anni Ottanta - Novanta e prima ancora, mentre oggi non c'è praticamente più nulla di tutto ciò. Nella panoramica generale, ho notato come ci siano ottimi periodici, da "Aerei nella Storia" alle serie monografiche "Ali d'Italia" oppure "I Grandi Aerei Storici", ma di libri veri e propri sempre meno. Da quanto tempo non esce qualcosa di veramente nuovo? Non si pubblicano nemmeno più delle traduzioni in italiano di opere straniere, specialmente inglesi (le quali abbondano sempre), e ci si affida a delle ristampe, nemmeno tanto riuscite in confronto agli originali, di testi usciti qualche decennio fa... E' vero che da questo punto di vista sono un nostalgico dei "monumenti" del passato ed è anche vero che la situazione economica attuale non è come quella degli anni '90, ma è anche vero che di opere veramente approfondite ed esaudienti uscite di recente in "italico idioma" ce ne sono ben poche. Diversa è la situazione dei testi inerenti i mezzi di terra, carri armati in primis, dove, fortunatamente, vi è una florida pubblicazione, sia monotematica che più generale, tutta made in Italy. Voi cosa ne pensate di questa situazione?
  20. Salve a tutti! Ultimamente mi sono dato alla ricerca delle "azioni belliche" che hanno visto impegnati i paesi che sono rimasti neutrali durante la seconda guerra mondiale. Mi riferisco in particolare a tutti quegli episodi, prevalentemente aeronautici, che sono capitati in territorio neutrale: per esempio le volte che gli alleati hanno violato lo spazio aereo svedese per accorciare la rotta dei propri bombardieri, oppure a quei combattimenti sui cieli della Svizzera, dove mi pare ci sia stata parecchia attività durante la guerra. Quello che mi interessa è sapere quale è stata la reazione delle forze armate neutrali in presenza di una violazione del proprio spazio aereo: so, per esempio, che in Svezia ci furono svariati protocolli susseguitisi nel tempo e che in più occasioni la contraerea non si fece attendere, abbattendo anche qualche mezzo. Purtroppo la cosa mi rimane ancora oscura e speravo di intavolare una costruttiva discussione in questo spazio.
  21. vonparrish

    Sito internet consigliato

    Salve a tutti! E' da un tot di tempo che non scrivo nulla in questo forum e mi dispiace... Comunque girovagando in internet ho trovato un sito che ritengo molto molto interessante sul De Havilland Hornet. The de Havilland "Hornet" & "Sea Hornet" Lo posto nella sezione off perchè non mi ricordo dove inserire il link... chiedo scusa se ho commesso un errore..
  22. L'ho acquistato presso "La Bancarella aeronautica" e mi è arrivato a casa venerdì mattina: il fascicolo è veramente interessante, soprattutto perchè fa luce su progetti poco noti e tendenzialmente trattati poco nelle varie pubblicazioni. Il tutto corredato da belle fotografie e trittici - spaccati, credo in parte inedite. Lo consiglio vivamente!
  23. vonparrish

    Spaccati

    Ecco un bel cut del carro francese Char B.1, impiegato con risultati piuttosto deludenti durante la seconda guerra mondiale:
  24. vonparrish

    araldica militare?

    Dove si pesca questo modulo??
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