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vonparrish

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Tutti i contenuti di vonparrish

  1. vonparrish

    HE-219

    Calma un attimo: quando alla Heinkel tirarono fuori lo He.219 i tedeschi non erano ancora con l'acqua alla gola in termini di risorse e materie prime. Non credo sia nemmeno vera la tesi della mancanza di piloti addestrati nella specialità: anche dal 262, per esempio, si cercò di ricavare un caccia notturno, indice che alla fine i piloti bene o male li avevano. Il problema fu che i vertici della Luftwaffe non capirono o non vollero capire le qualità del caccia e ne ostacolarono in tutti i modi la realizzazion, tanto è vero che già nel 1944 ne ordinarono l'interruzione della produzione e che Heinkel dovette costruirli in pratica per conto proprio... Bisogna anche dire che oggettivamente era più economico convertire un qualche altro apparecchio al ruolo di intercettore notturno, piuttosto che aprire un'altra linea di montaggio ad alto ritmo.
  2. vonparrish

    HE-219

    Pur non essendo un Experten ti riporto quanto scrivo di questo aeroplano sul mio sito: "Pareri Personali: Lo Heinkel He 219 Uhu fu senza dubbio uno dei migliori apparecchi della sua categoria (caccia notturna) e sicuramente il meglio a disposizione della Luftwaffe durante l'intero arco della guerra. Amato dagli equipaggi e dai tecnici, il mezzo, oltre ad essere di agile pilotaggio consentiva un'ottima visuale al pilota grazie alla sua ampia finestratura, si rivelò affidabile e dalla semplice manutenzione. Incredibilmente alla Luftwaffe non si resero conto della magnifica arma che si erano ritrovati fra le mani ed i risultati di tale miopia furono drammaticamente evidenti: i bombardamenti notturni sulla Germania, infatti, si rivelarono devastanti quanto quelli diurni e provocarono alcuni fra i più tragici episodi della guerra, come il pesantissimo attacco ad Amburgo che costò la vita a decine di migliaia di persone. Avrebbero dovuto e potuto utilizzarlo meglio. "
  3. vonparrish

    Fiat AS.14

    Grazie a tutti per le info e per la foto! Peccato che non si conosca di più di questo aereo.. speriamo che qualcosa prima o poi salti fuori!
  4. vonparrish

    araldica militare?

    Signori vi comunico che sono stato chiamato dai promotori dell'opera in questione. Da quanto ho capito loro hanno ricevuto così tante adesioni da dover mandare in ristampa i campioni che abbiamo richiesto svariati mesi fa tramite compilazione modulo internet. Non sono molto attratto dall'idea, ma non ti mandano un semplice corriere postale ma al contrario arrivano proprio alcuni loro promoter che ti spiegano il piano dell'opera e relativa organizzazione. In pratica ti fissano un appuntamento e si presentano a casa tua per fare due chiacchere e, da quanto ho capito, per fare una sorta di sondaggio sui gusti e sulle preferenze editoriali di noi popolo di lettori di cose militari. Personalmente la cosa non mi ha fatto una grande impressione, perchè nel modulo, se ben ricordo, nulla si diceva di incontri e di promozioni faccia a faccia.. I signori in questione si sono già presentati da me e non mi hanno nemmeno lasciato quello che avevo richiesto.. Non lo so ma, conoscendo l'UTET, tutta questa complessità di organizzazione mi delude parecchio...Voi siete già stati contattati per caso?
  5. vonparrish

    Fiat AS.14

    Salve a tutti! Cercando informazioni sul bimotore idro Fiat RS.14 ho trovato scritto di una sua versione terrestre destinata all'assalto e designata Fiat AS.14. Da quel poco che ho letto, di tale apparecchio ne era stato realizzato un prototipo, probabilmente ricavato da un normale idro modificato con carrello retrattile, che era rimasto in prova a Guidonia fino all'estate del 1943. Purtroppo non ho trovato nessuna ulteriore informazione e neanche una foto: qualcuno conosce qualcosa di più accurato o qualche documento fotografico di questo apparecchio?
  6. Ok farò così allora! Grazie mille per gli aiuti :-)
  7. Ciao a tutti! Dunque ho provato come mi avete suggerito ed il problema persiste: il pc si accende anche senza batteria, però sempre dopo i soliti cinque - sei tentativi.. Forse mi conviene portarlo da un tecnico...
  8. Ciao! Prima di tutto grazie per esserti proposto come consigliere! :-) Dunque il mio pc è un packard bell comprato nel 2008 e monta windows vista. Il fattaccio è successo mentre stavo scrivendo un documento di word, ma da allora fa fatica ad accendersi, come se il tastino non pigiasse bene sull'interruttore interno..
  9. vonparrish

    Problema accensione computer

    Salve a tutti! Apro questa discussione per chiedervi consiglio su un problema che ho riscontrato sul mio computer portatile da qualche giorno. Purtroppo da bravo pirlottone mi sono dimenticato di attaccare il carica batteria prima che il pc si spegnesse per mancanza di corrente, ma da quel momento quando cerco di accenderlo devo spingere ripetutamente sul tastino di start. Non vorrei che si fosse fulminato l'alimentatore o peggio la scheda madre, ma magari bisogna solo configurare qualche impostazione: avete qualche suggerimento da darmi? Grazie in anticipo per tutti i consigli! :-)
  10. Quoto in strapieno e ribadisco in pratica il concetto: noi rischiamo al pari degli altri senza trarne alcun vantaggio, allora tanto vale puntare qualcosa pure noi per ricevere indietro un pò di quell'energia che andiamo a comprare dai paesi che al contrario hanno le centrali nucleari. Il tutto, oltre ai vantaggi per l'ambiente, produrrebbe un risparmio di non poco conto, il che, nel momento in cui viviamo e temo vivremo ancora per qualche tempo, produrrebbe una maggiore disponibilità di fondi per altri settori, dalla sanità alla previdenza sociale. Costruire delle centrali, inoltre, produce lavoro per molti e, richiedendo personale qualificato, non certo alla Homer Simpson, per forza di cose si incentiverà l'istituzione e la promozione di università e corsi di studio specifici, dando al nostro paese, che di sicuro non è povero di menti, una possibilità in più per la valorizzazione degli italiani. Oggettivamente c'è il problema delle scorie e del tempo, per questo credo che sarebbe bello iniziare un percorso di collaborazione con i paesi che già hanno e stanno vivendo il problema per cercare di porre un qualche rimedio. Vivere nelle vicinanze di una centrale nucleare? Non credo sarebbe un problema, credo sia più o meno la stessa cosa che vivere davanti ad una ceramica o un'industria chimica. Un'ultima cosa: si guarda agli errori del passato commessi in altri paesi: purtroppo il rischio incidenti non credo sia azzerabile, ma almeno si può imparare da quello che hanno fatto e/o sbagliato gli altri per comportarci diversamente.
  11. Non per gettare benzina sul fuoco, anche perchè personalmente sono favorevole al nucleare, ma volevo chiedere se esiste in Italia un luogo morfologicamente idoneo alla costruzione di una grossa centrale. Mi riferisco a zone sicure in teoria con scarsa attività sismica o al riparo da possibili difficoltà ambientali, come straripamenti o frane.
  12. Sicuramente qualcuno ci ha già pensato, ma vorrei esprimere un concetto di base. Non ha senso farsi tanti problemi sulla sicurezza ed affini delle centrali perchè noi, pur non avendo centrali nucleari in Italia, siamo esposti al rischio radiazioni nella stessa percentuale di rischio, per esempio, dei cittadini francesi, i quali al contrario hanno le centrali in casa. Date queste premesse trovo poco conveniente partecipare ad un rischio senza poter trarne alcun beneficio: sarebbe come giocare a monopoly senza costruire mai alcun albergo mentre gli altri lo fanno! Insomma: dato che sarebbe indifferente una fuga radioattiva in un qualsiasi punto d'Europa, tanto ci rimetteremmo comunque tutti senza grosse distinzioni vista la facilità di propagazione delle radiazioni, tanto vale dotarci pure noi di una importante fonte d'energia, che, cosa spesso sottovalutata, ridurrebbe apprezzabilmente l'inquinamento atmosferico. Il problema, forse, è quello di risolvere la spinosa questione delle scorie e forse è l'aspetto dove il nucleare paga maggior dazio...onestamente credo che se ci fosse una responsabilità comune si potrebbe stoccare senza problemi le scorie, che in fondo non sono molto diverse dai pericolosi e forse più inquinanti rifiuti industriali normalmente prodotti dalle fabbriche. Sarebbe interessante l'idea di una grande centrale nucleare moderna europea di proprietà U.E.
  13. Non so se è già stato affrontato l'argomento, ma è in avanzata fase di test la nuova patch 4.10 de Il-2 1946. Non ho capito con certezza i tempi, ma l'aggiornamento dovrebbe essere ormai prossima al rilascio ufficiale. La nuova versione si preannuncia corposa: se cercate su youtube dovreste anche trovare qualche video, che confermano l'idea che il lavoro prometta bene. Fra gli aggiornamenti più piacevoli, almeno per il sottoscritto, ci sarà l'aggiunta del Reggiane Re 2000 e del CANT Z.1007 e di tutta una serie di migliorie degli abitacoli e degli armamenti, in particolare per quanto riguarda il siluramento. Vi lascio il link al forum ufficiale della Ubisoft del gioco: Mio Link non so voi ma non sto più nella pelle!
  14. Era per dire che il pilota aveva comunque una serie di opzioni, cosa che negli aerei kamikaze nipponici mancava (quelli a razzo intendo). Certamente lanciarsi fuori dal Natter con quel poco di esperienza ed addestramento che si aveva non era cosa facile, ma era pur sempre fattibile. Si trattò di una soluzione estrema, che difficilmente avrebbe portato a qualcosa. Qualcuno ha invece notizie sull'effettiva capacità della struttura di resistere alla fatica del volo? No perchè rimango scettico sulla possibilità che la parte di aereo riutilizzabile fosse realmente tale: dopo un volo a quelle velocità e dopo l'atterraggio a cavolo col paracadute non so se la struttura avrebbe cocretamente resistito un seconda volta.
  15. Attenzione a non finire nel generale: il Natter era sicuramente un'arma discutibile e dalle dubbie potenzialità belliche, ma non per questo era per l'impiego suicida. Il velivolo fu progettato in modo da poter lasciare al pilota la possibilità di lanciarsi col paracadute, ma non era obbligato a farlo appena rilasciato il proprio carico di razzi: poteva farlo in un secondo momento durante la fase di ricaduta, la quale poteva essere anche abbastanza lunga dato che i bombardieri oggetto di una possibile intercettazione volavano a quote piuttosto alte. Come è stato detto la macchina era stata concepita per l'impiego di piloti con un addestramento minimo ed oggettivamente sorge il problema in merito alle effettive capacità dell'aviatore di capire quando e come lanciarsi, operazione che nonostante rientrasse nella normalità di allora rappresentava comunque un momento difficile e complesso. Personalmente credo che il Natter avrebbe provocato di sicuro molte vittime, ma non per questo la si dovrebbe considerare un'arma suicida: si trattava di una diversa concezione della difesa di punto, che puntava molto sul riutilizzo dei materiali, anche se bisogna poi vedere se si riusciva a trovare la parte della struttura atterrata autonomamente col paracadute, sulla facilità di costruzione e, anche se è brutto da dire, sulla rapidità di sostituzione del pilota, a differenza del Komet che richiedeva un buon addestramento. Personalmente credo che l'unica arma effettivamente suicida, anche se formalmente non era stata progettata per tale ruolo, era il Fieseler Fi.103, una sorta di V-1 pilotato da cui in teoria il pilota avrebbe dovuto lanciarsi poco prima del contatto col bersaglio. In realtà, tale operazione non era fattibile, dato che subito dietro l'abitacolo c'era il motore a razzo che avrebbe quasi certamente risucchiato lo sventurato che si fosse effettivamente lanciato.
  16. Ciao ti ho inviato un messaggio nel servizio del forum!
  17. Salve! Volevo comunicare per chi fosse interessato la ripubblicazione di una vecchia opera del grande maestro W.Green, il quale ho tristemente appreso essere passato a miglior vita in questo stesso anno 2010, intitolata "Warplanes of the Third Reich" degli anni '70. La nuova pubblicazione, dal titolo "The Aircraft of the Third Reich" si divide in 3 grandi volumi da circa 500 pagine l'uno e si presenta come una completissima enciclopedia degli aeroplani utilizzati dalla Luftwaffe, fra cui molti apparecchi catturati (Italiani ed Alleati) e molti prototipi rimasti a tale stadio: non sono compresi, purtroppo ma comprensibilmente, i progetti rimasti solo sulla carta. Attualmente è stato pubblicato solo il primo volume, mentre gli altri due dovrebbero uscire nella primavera ed autunno 2011, e tratta gli aeroplani in ordine alfabetico per costruttore dall'Arado alla Focke-Wulf. Personalmente ho acquistato il libro da Amazon.co.uk al seguente Link. Purtroppo il costo dell'opera è abbastanza alto, fra l'oggetto e le spese di spedizione partono in ordine ai 60 Euro, ma se per natale volete farvi un regalo, questo è il libro giusto! :-)
  18. Salve! Volevo aggiungere alla lista fin qui presentata la rivista Military Aircraft Monthly International della SAM Publications. Si tratta di una rivista in lingua inglese di pregevolissima fattura qualitativa ed in vendita ad un prezzo più che accettabile, presso il mio edicolante la acquisto ad euro 6.60. Nella pubblicazione, mensile, viene dato ampio spazio al settore storico ed ogni articolo è accompagnato da un eccellente corredo di immagini, disegni e profili a colori. Ottimo per modellisti! Per chi fosse interessato, il periodico è acquistabile anche presso la Hoepli al seguente link: Mio Link mentre per una panoramica si può consultare il sito dell'editore: Mio Link. A presto!
  19. Grazie per le informazioni! Ho visitato il sito dell'editore e ho visto che ci sono alcune annate in cd, penso in formato pdf. Grazie ancora per le segnalazioni!
  20. Cerco numeri della rivista Aerofan di qualsiasi anno. Prezzo valutabile all'offerta del venditore. No scambio con altro materiale.
  21. Se ti interessa un libro con testimonianze e racconti della seconda guerra mondiale ti consiglio di procurarti il libro: I soliti quattro gatti di Giulio Lazzati. Nel testo si raccontano alcune azioni che videro protagonisti gli aviatori italiani nel difficile periodo 1940-45.
  22. Purtroppo il panorama italiano in ambito di libri di aeronautica è parecchio magro. Ti consiglio di andare a cercare qualcosa nel mercato inglese, dove invece sono presenti opere molto interessanti. Per quanto riguarda i Jane's all the world aircraft, si tratta di pubblicazioni eccellenti, che però, essendo una pubblicazione annuale, alle volte rimandano la trattazione di aerei al volume dell'anno precedente. Ho la fortuna di possedere alcuni libri della collana e ho notato che in svariate occasioni si opera un rinvio... Se ti interessano ti consiglio di andare a spulciare ebay in cerca di qualche usato abbordabile, in quanto, come è stato fatto notare, i Jane's nuovi o di prima mano hanno un prezzo decisamente alto e proibitivo.
  23. Savle a tutti! Volevo sottoporvi un quesito: da qualche tempo ho acquistato una ricarica postepay e sarei interessato ad associarla ad una sim postemobile. La mia domanda è: si può ricaricare la propria tessera postepay con dalla propria sim postemobile? Vi faccio questa domanda perchè all'ufficio postale mi hanno detto che non ne erano certi, ma che, da quanto ho capito, è possibile ricaricare solamente una postepay altrui e diversa da quella del proprietario della sim postemobile, mentre non è possibile trasferire il credito dal proprio telefonino alla porpia ricaricabile. La cosa mi sembra strana e volevo chiedervi se magari anche voi avete avuto la stessa domanda, o magari usufruite già del servizio, che peraltro è parecchio allettante nei suoi costi e piani tariffari. Grazie in anticipo per le vostre risposte!
  24. vonparrish

    Auto a metano

    Grazie a tutti per il vostro contributo! Devo ammettere che sono ancora leggermente indeciso in merito alla questione... proverò a contattare qualche concessionario per avere delle risposte..certo che però la gamma dei veicoli a metano di serie è piuttosto limitata...speriamo che ne facciano uscire qualcuno in più!
  25. Ciao Zerocinquanta! Volevo complimentarmi per la tua opera! Ho scaricato il pdf e mi è piaciuto molto. Complimenti! Proprio bello :-)
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