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Simone

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  1. ora che la corea del nord minaccia di punire con l'arma atomica chi non osanna adeguatamente il suo leader- ammesso che non sia già passato a mglior vita- questo topic ritorna di attualità negli anni della guerra fredda , che si sappia, sembrava pr molti che la guerra termnucleare fosse inevitabile; ma si sa qualcosa su eventuali piani per "fronteggiare" le necessità di un eventuale "dopo"? visto che comunque per quanto l'attacco e relativo contrattacco fossero stati violenti ci sarebbero stati comunque molti sopravvissuti- magari feriti- i varii governi come avrebbero gestito le fasi immediatamente successive? Sembra che in Gran Bretagna ci fossero piani abbastanza dettagliati che prevedevano una ricostruzione di massima nei 10 anni successivi, basata sulla messa al riparo in speciali casseforti di libri di testo (per lo più scientifici e tecnici) e di pezzi di ricambio/strumentazioni per riparare i macchinarii industriali e soprattutto di sementi nel caso in cui le piante agricole fossero rimaste sterilizzate ecco un possibile piano di "guerra limitata" ordito dal Patto di Varsavia: 23 giugno 19xx, ore 7.02. Nel cielo di Vicenza esplode una bomba atomica russa da 500 chilotoni che distrugge la città e rende inutilizzabile la base militare. Se siamo qui a raccontarlo non è successo, fortunatamente. Non si tratta però di fantapolitica. Tutt’altro. Vicenza nella primavera-estate di xx anni fa era infatti uno degli obiettivi principali della controffensiva nucleare che il Patto di Varsavia avrebbe lanciato contro l’Europa occidentale in caso di attacco della Nato (come sempre gli scenari di guerra vengono dipinti come difensivi, a nessuno piace passare alla storia come aggressore...), e sarebbe stata distrutta al pari di Monaco di Baviera, Vienna e Verona. Altri obiettivi in Italia erano gli aeroporti militari di Ghedi (nei pressi di Brescia), Aviano (e avendoci prestato servizio,non posso che rabbrividire) e Piacenza, e i comandi delle divisioni corazzate Centauro e Ariete, mentre in Europa nel mirino c’erano l’aeroporto di Erding e il deposito nucleare di Ober-Ammergau (entrambi nell’allora Germania Occidentale), oltre alla divisione missilistica Pershing (nulla a che fare con i successivi missili con lo stesso nome). Lo scenario atomico emerge in un documento qualificato all’epoca "top secret" dai generali sovietici e recuperato in archivi ungheresi (l’Ungheria faceva parte del Patto di Varsavia). Un documento reso pubblico da un istituto di ricerca svizzero, l’Isn (International Relations and Security Network - A Swiss Contribution to Partnership for Peace) collegato al Centro studi per la sicurezza e lo studio dei conflitti di Zurigo. Un documento visibile anche su Internet nel sito http://www.isn.ethz.ch/php/collections/coll_4_eng lish_content.htm e di cui per primo ha parlato il quotidiano londinese Daily Telegraph nell’edizione di sabato 1 dicembre. Anche se si tratta di un "war-game" (letteralmente "gioco di guerra"), non è per nulla un gioco, ma una esercitazione in piena regola, pianificata da tempo, che coinvolgeva al massimo livello le truppe del Patto di Varsavia, l’allenza militare che raggruppava l’Unione Sovietica e gli Stati satelliti. Le carte rese note riguardano solo il fronte Sud e il coinvolgimento dell’esercito ungherese, ma è ipotizzabile che vi fossero coinvolte tutte le forze del Patto e tutti i fronti da un capo all’altro dell’Europa. Esse sono firmate dal generale Yerastov, vice capo di Stato maggiore dell’Armata Sud del Patto di Varsavia e sono indirizzate al capo di Stato maggiore dell’esercito ungherese Kàroly Csémi, che era anche viceministro della Difesa. Inoltre uno dei documenti reca la firma congiunta del comandante dell’Armata Sud, il generale Provalov, responsabile al massimo livello del war-game, e del ministro della Difesa ungherese, il generale Lajos Czinege. L’operazione "Gyak" (significa banalmente "esercitazione") prende avvio il 13 aprile 1965, quando Yerastov comunica al "compagno" Csémi di preparare le sue forze per un’azione prevista per il periodo dal 21 al 25 giugno successivo. A maggio Provalov e Czinege inviano il piano in due tempi ai comandanti coinvolti. Esso pianifica anche l’invasione dell’Italia del Nord, dopo la distruzione della Terza Armata, lungo due direttrici: da Tarvisio e dalla Val Camonica, con l’occupazione di Brescia e Bologna entro 11-13 giorni, prima di attestarsi sull’Appennino cercando di prevenire eventuali sbarchi di truppe Nato nella parte peninsulare oltre alla prevedibile reazione da parte delle forze italiane superstiti reclutate soprattutto al Sud. Contestualmente si prevedeva almeno nelle zone non colpite dagli effetti radioattivi un "discreto appoggio" da parte di elementi "simpatizzanti comunisti", elemento questo che sconsigliava l'avanzata oltre l'appennino tosco emiliano L’8 giugno Provalov delinea quella che dovrebbe essere la situazione generale al 21 giugno e specifica il lavoro di spionaggio che lo precede: movimenti anomali di truppe occidentali, tra cui quelle italiane che da Novara e Bergamo si avviano dalla sera del 19 giugno verso Mantova, passando nella notte per Valeggio sul Mincio, e sbarchi nei porti di Genova e La Spezia di misteriosi carichi. Il 16 giugno l’ungherese Csémi dirama un promemoria con tutti gli appuntamenti, cui segue la distribuzione del piano dettagliato dell’attacco della Nato. Interessante notare come tra gli elementi che danno avvio alla risposta nucleare degli "orientali", come si chiamano, anche le segnalazioni al colonnello Romanov delle spie operanti in Italia, che comunicano nell’ordine l’avvio alle 3.30 del 23 giugno di operazioni di carico di bombe sugli aerei a Ghedi, il movimento delle truppe della Centauro a Vicenza alle 5 del mattino e il decollo di aerei da Piacenza alle 6.35. Alle 7, di fronte alla conferma dell’attacco occidentale da parte dei radar, scatta l’ordine di contrattacco con i missili a testata nucleare. E da 5 a 7 minuti dopo Verona, Vicenza, Vienna e Monaco vengono cancellate dalla faccia della Terra. Perché Vicenza? Per due motivi. Perché Vicenza è sede di una base Setaf, dal 1955 insediatasi alla caserma "Ederle" in viale della Pace. In secondo luogo, ma non certo per importanza, Vicenza era sede del Comando della 5ª Ataf, che aveva giurisdizione su tutte le forze aeree della Nato del Sud Europa. Un obiettivo assolutamente di primo livello. In totale, dal fronte Sud il Patto di Varsavia prevede di spedire 30 ordigni nucleari, dei quali 10 da 500 chilotoni, 5 da 200, 3 da 50, 3 da 40, 9 da 20, che complessivamente danno una potenza di 7 megatoni e mezzo, contro centri urbani sedi di obiettivi militari,crocevia ferroviarii, porti. Se si pensa che un chilotone è l’equivalente di oltre mille tonnellate di tritolo e che la bomba atomica sganciata su Hiroshima era di 20 chilotoni si ha un’idea del macello che sarebbe successo se ciò fosse avvenuto davvero. Con questa distruzione le truppe avanzanti non avrebbero divuto incontrare "resistenza organizzata" per almeno due settimane, se non debli distaccamenti isolati e non coordinati fra di loro, quanto piuttosto avrebbero dovuto prendere le opportune misure contro la ricaduta radioattiva
  2. magari in molti voglionotenere alta l'attenzione "ingigantendo" certe notizie, sembra però che in Giappone molte persone siano davvero MOLTO preoccupate, già qualcuno cerca di lasciare le groosse città per cercare rifugio altrove e molti chiedono soluzioni forti. su internet non si contano i commenti di persone che già pronosticano la fine del mondo... e per curiosità sono anche aumentati i testamenti...
  3. la prima ricostruzine potrebbe essere compatibile con uno "spegnimento" assoluto dell'aereo come se fosse mancata l'alimentazione a tutti i sistemi motori compresi- un pò come quando capita un black out- una discussione con amici naturalisti mi ha fatto venire in mente che ci sono fenomeni elettrici nell'alta atmosfera correlati con i temporali di forte intensità ancora poco esplorat, ovvero "sprites" e "blue jets" - assimilabili a fulmini che coinvolgono l'atmosfera AL DI SOPRA delle nubi temporalesche- la cui effettiva pericolosità non è stata appurata. anni fa è stato avvistatto nei cieli vicini a Portorico un "bluejet" di enormi dimensioni, esteso per 50 km ameno in altezza, e 1 km in larghezza. non è certo, ma per quello che ne sappiamo il fenomeno atmosferico in questione potrebbe essere chiamabile in causa
  4. Per carità, è stravero, i vettori commerciali non hanno fra i requisiti quello d essere sempre pronti al lancio in pochi minuti, nè quello di essere conservabili in silos o su veicoli speciali. Ma c'è qualche elemento che fa pensare come alcuni Stati possano sviluppare un "vettore per satelliti" effettivamente funzionante come surrogato per un programma ICBM.
  5. Simone

    Progetto Apollo

    Anche se non sono un esperto, penso che la scelta del combustibile dipenda da tanti fattori non ultima l'esperienza accumulata in precedenza. Se non sono rimbambito il maggior rendimento in termini di peso si otterrebbe con l'idrogeno liquefatto, ma il progetto era già problematico di suo e l'idrocarburo RP-1 era quantomeno una soluzione già conosciutafin dai progetti "pionieristici" Atlas e Titan
  6. Simone

    dalla Russia di Putin

    E come fa ad abbassare i prezzi se in Russia oramai l'economia è quasi tutta incentrata sul settore estrattivo? Con calmieri, anche la roba che c'è sarà presto fatta sparire per tornare al mercato nero. Mossa di propaganda, forse, perchè c'è del malcontento sull'economia quasi come all'epoca di Andropov?
  7. Per me non c'è nessna campagna di "panico", se ci sono dati economici "negtivi" è giusto farlo sapere, far finta che si viva nel mondo incantato è una cosa senza senso, visto che non siamo bambini le cose le sappiamo lo stesso, prima o poi. Poi l'anno scorso nei giornali c'era la "mania" della "criminalità", sempre a dire che c'erano furti rapine omicidi pareva che ci fosse uno cippatore alla porta di ogni casa. E il tg 5 a tirare le fila! Lì non si preoccupavano dell' effetto "psicologico", almeno fino a quando Maroni ha detto che la crimnalità è in calo e la gente è spaventata solo perchè vedeva quel tipo di tg. Bisogna dire i fatti nudi e crudi, non addolcire la pllola Con tutto il rispetto, ma Il giornale è di proprietà di Paolo Berlusconi fra gli altri, è "fisiologico" che tiri l'acqua qalche volta al mulino di Berlusconi S, noi abbiamo il potere di non comprarlo più, se la cosa non ci garba. se poi vogliono stampare "così tanto per fare" ,che se lo leggano loro. Sulle "ragazze di Berlusconi" c'è da dire che ha avuto un intervento alla prostata... cioè capiamoci, andate a vdedere quali sono gli effetti collaterali. Sulle energue rinnovabili, bisogna dire per onestà che segue quanto deciso dal governo "mortadella" nel 2007, che in effetti era la prima vera "scossa" in questa direzione. La Lega però VUOLE che su queste materie siano gli enti locali a decidere, il Federalismo VUOL DIRE che da Roma non si devono permetee di dire agli enti locali cosa fare e no, a prescindere da quale maggioranza vi sia. Con il massimo rispetto che meritano tutti, ma
  8. Dunque, dal 1948 la Yugoslavia aveva scelto lo "scisma" con Mosca e possiamo presumere che non mandasse avanti molti progetti di spionaggio assieme con i "cugini nel comunismo", la Grecia era nella NATO e per arrivare nello spazio aereo italiano i velivoli dovevano comunque sorvolare una discreta estensione di aree quantomeno ostili.
  9. é singolare che un pilota professionista non abbia riconosciuto dall'alta quota a cui presumibilmente volava la sagoma della Sardegna; vero che una persona è portata a fidarsi degli strumenti, ma la Geografia non è una opinione e mi sembra un fatto ai limiti del paradossale... A meno che non fosse un volo notturno con nulla visibilità sia a suolo che delle stelle
  10. Simone

    Incidenti Aerei

    Vorrei fare un paragone. I bus pubblici delle grandi città dove ci sono i mezzi pubblici sul serio stanno tanti anni in serviizio, ma NON girano tutti i giorni. In media percorrono meno di 30 mila Km all'anno- pur essendo forniti di motori diesel camionistici- e i motori restano in moto per 15 mila ore all'anno. Sappiamo tutti che i bus dopo 10 anni sono spesso vittima di avarie e malfunzionamenti varii spesso citati sui giornali locali... Credo che gli aerei di linea come il 747 abbiano delle vite operative molto più lunghe, ed il fatto che inconvenienti ed avarie siano RARI (certo, purtroppo ci sono) testimoniano che la affidabilità intrinseca e la manutenzione siano MOLTO MAGGIORI di quelle dei mezzi su gomma citati in precedenza. Che pure immagino siano ancora più sicur delle aurto private in termini di rapporto avarie/ora operativa
  11. I Sovietici avevano messo a punto le capsule Vostok, che se non ho capito male seguivano una procedura di rientro nell'atmosfera completamente automatico che le portava a destinazione con un certa precisione, immagino sarebbe "bastato"- per così dire- migliorare i sistemi automatici di guida. Avrei poi una domanda: ci vuole più energia per potar una testata in orbita bassa (che ne so, come quell dei primi satelliti spia) od a farle assumere una traiettoria convenzionale? Lo chiedo perchè ufficialmente lo Sputnik era stato posto in orbita da un ICBM accredtato di una gittata INFERIORE agli 8000Km
  12. esiste una "nave oceanografica" realizzata negli anni '70 ufficialmente per pescare da fondali profondi i "nodulli di manganese" ed anche relitti di sottomarini e navi (se di piccole dimensioni) affondati. Credo sia stata usata pochissime volte e sia ormeggiata da qualche parte inoperosa negli USA. si potrebbe pensare di farne uso
  13. Secondo me se non si ci "accattiva" la popolazione locale- che manca quasi di tutto- progressi non se ne fanno. Non capisco se chi di dovere non interviene perchè ha idee diverse, o perchè non ha ben compreso come stanno le cose
  14. Secondo me il regie iraniano è ancora abbastanza solido, anche se tenuto in iedi dalla propaganda e dalla repressione, in quanto molte persone delle zone non urbane non guardano internet e sono rimaste fedeli all'oligarchia politico-religiosa. Se davvero ci sono dei tentativi di "destabilizzazione", non credo che sortiranno effetti concreti a breve, anche se penso che pochi governi siano "peggiori" di quello iraniano: niente libertà, obblighi religiosi per tutti, politica economica fallimentare, povertà all'ennesima potenza, disoccupazione senza limiti
  15. Simone

    Domenica 22 giugno 1941

    Come ufficiali di professione della wehrmacht erano gli unici fra i militari occidentali ad avere avuto esperienza diretta di uno scontro con l'Armata rossa, sia da "attaccanti" che da "difensori", ed- chi aveva preso parte alla pianificazione di Barbarossa- erano gli unici ad aver esperienza di un attacco all'URSS con tutti i problemi connessi. E' vero che la tecnologia degli anni '50 era diversa da quella del 1941, ma presumibilmente molte caratteristiche ell'Armata Rossa erano rimaste per così dire costanti, e tutti mi insegnate che l'esperienza diretta vale pi di molte discussioni a tavolino
  16. Simone

    Domenica 22 giugno 1941

    Per curiosità, visto che certe notizie non sono ancora ampiamente divulgate, vi sono stati ufficiali, presumo allora giovani, che hanno partecipato alla pianificazione/esecuzione dell'Operazione Barbarossa e poi sono rimasti in servizio nella Bundeswehr? lo chiedo perchè la loro "esperienza" avrebbe potuto risultare utile negli anni inquieti della guerra fredda,
  17. unque, quella volta l'areo non è che si "depressurizzò", per una banale svista non fu impostata la presurizzazione automatica, e l'equipaggio indaffarato per le manove di decollo non se ne accorse fino a che non arrivarono ad alta quota, ma allora erano troppo obnubilati per "settarla". Solo uno stewart che faceva varii sport arobici ed era un vero atleta riuscì a mantenere la lucidità necessaria per raggiungere il cockpit, ma purtroppo non riuscì a portare l'aereo a terra
  18. Scusate l'ignoranza, ma gi negli anni '60 i voli civili erano molti e vi erano svariate torri di controllo per il traffico aereo, oltre ai radar militari, Credo che i velivoli-spia avrebbero potuto essere "segnalati" anche dai radr civili, e di conseguenza ho motivo di credere che fosse virtualmente impossibile per un mezzo- eccezion fatta per mezzi minuscoli- del Patto di Varsavia sorvolare a lungo lo spazio aereo italiano senza essere scoperto
  19. Mettiamoci nei panni degli alleati nel tardo 1943: l'avanzata in Italia che doveva essere rapida è impantanata, nel Reich si allesticono nuove armi potenti (Me262, sottomarino Tipo XXI), i Russi se non vincono è male perchè la Guerra va male, se vincono è male perch il comunismo si impadronisce dell'Europa continentale, la ran bretagna è alla frutta economicamente, nell?impero britannico tutti vogliono l'indipendenza e hanno perso la voglia di portare pazienza, tutto il promettibile è stato promesso, la Wermacht doveva crollare invece è ancora in piedi... Ce ne è abbastanza prer essere turbati, sotto l'apparente imperturbabilità anglosassone, e in questi frangenti eventuali "soffiate" di "inciuci" fra Curia e Mussolini/Asse avrebbero creato molte preoccupazioni. Non trovo impossibile che l'attacco a Montecassino fosse in un certo senso stato approvato anche a scopo, passatemi il termine, di "ammonizione"...
  20. Premesso che non sono un esperto, ma non possiamo notare la dIFFERENZA in quanto ad armamenti fra le armate che combattevano in America nel 1865 e l'esercito asburgico ed italiano impegnati in Veneto ne 1866! Sembra incredibile, ma la "Guerra di Secessione" non risultò studiata a dovere nelle Accademie Militari Europee fino a quando non se ne vide l'equivalente nel 1915... Però quanto accaduto fa pensare che se una Guerra Civile è capitata una volta, potrebbe- con le opportune condizioni- capitare ancora, anche se negli USa non se ne parla tutti i giorni qualcuno crede che non sia una eventualità così remota (per non parlare di cert professori di Pietrooburgo che già sparano le date esatte...)
  21. Non lo so, con la Guerra Fredda molte cose sono cambiate e credo che per motivi di opportunità se mai contrasti ci sono stati, sono stati "perdonati e dimenticati". E non c'erano propagandisti che invitavano i cattolici a combattere per impedire che "i protestanti catturassero Roma e deponessero il Papa"?
  22. In Afghanistan la missione avrebbe uno scopo, combattere il FONDAMENTALISMO ISLAMICO, ma molti Paesi sembrano restii a dare una chiara connotazione in tal senso. Secondo me l'obiettivo della missine dovrebbe essere IMPEDIRE che si instauri una teocrazia dove una cricca di sostanzialmente parassiti governi a bacchetta minacciando la povera gente con l'inferno... Però sappiamo tutti che in molti Paesi parlare di religione e politica è come andare per una polveriera con una torcia accesa e soprattutto adesso molti governi vuoi per elezioni, vuoi per barcollamenti interni tutto vorrebbero tranne iniziare un conflitto "contro lareligione" Non è un caso che a chiedere di "sparare sparare sparare" siano, in Italia, i Radicali e le forze molto laiche, che hanno intuito come una sconfitta rovinosa dei mullah sarebbe un DURO COLPO per tutti i religiosi molto attirati dal potere temporale. e per converso a mostrare prudenza siano le fore politche con più inteessi ad accattivarsi le istituzioni religiose
  23. Può essere fanta-storia, ma secondo me un possibile aspetto della vicenda non è stato esplorato, forse per le ovvie implicazioni politiche e morali, ovvero il fatto che questa azione possa essere stata ordinata non solo per motivi prettamente tattici, ma -anche- per motivi più strategici. Sappiamo che la Chiesa Cattolica /stato di città del Vaticano, allora istituzione MOLTO ASCOLTATA nl Mondo soprattutto in europa e Sud america, era di fatto neutrale, ma contestualizzata in pieno territorio dell'Asse, conle cui potenze tra l'altro erano stati frmati concordati pochi anni prima, ed in cui molti uomini politici avevano ottimi rapporti personali con alti prelati vaticani. Insomma, se schieramento doveva essere, penso che fra il comando alleato serpeggiasse il timore che o per amore o per forza la Chiesa rimanesse coinvolta nella Guerra come d'altronde era accaduto più volte nella Storia, e non dalla parte dele Nazioni Unite. Penso io, magari il Papa avrebbe potuto- sotto costrizione- "scomunicare" gli Alleati appigliandosi alle rispettive religioni (o al comunismo dell'URSS) o invitare tutti i cattolici a NON combattere contro L'Asse, cosa che avrebbe creato molti problemi. Probabilmente il Sud america sarebbe diventato completamente filo-Asse, e anche negli USA si sarebbe aperto un fronte interno non da sottovalutare, per non palare della possibile riaccensione del conflitto Anglo-Irlandese. secondo me il raid su Montecassino, condotto da una forza aerea spropositata rispetto alle dimensioni dell'obiettivo, aveva anche loscopo di "spaventare" la Curia Romana, mostrando coosa sarebbe potuto accaderLe in caso di deciso schieramento a favore dell'Asse
  24. Con tutto il rispetto, non so se fra gli ufficiali ed i soldati USA e GB impegnati in Afghanistan ci sia la consapevolezza che fra Talebani e gente afgana c'è differenza, non devono essere trattati tutti allo stesso modo come nemici in nome del fare di tutta l'erba un fascio. D'Alema, che non è così stupido come faccia pensare,anche se ex comunista intellettualoide, aveva detto a suo tempo che tramite minacce indiscriminate non si arrivava da nessuna parte , gli afgani non sono persone come da noi facilmente spaventabili dalle facce truci,e anzi si portava la gente tra le braccia dei talibani- che tra l'altro possono contare sui Mullah che a furia di dispensare inferno sono molto ascoltati... Per la gente comune in Afghanistan i problemi della vita di tutti i giorni non sono molto migliorati: soldi non ne vedono, in molte zone manca l'acqua perchè c'è siccità e di acquedotti non se ne fanno, le istituzioni sono viste come ostili. In più molti afghani anzianotti che non vivono in città sono musulmani rigidi, e facilmente imbrogliabili dalla propganda religioso-talebana. Non possiamo negare che i Talibani godono di un certo sostegno popolare, soprattutto fra gli uomini anzianotti musulmani rigidi, che la coalizione NON è stata capace di acquisire, e purtroppo non sembra che si ci stia muovendo di conseguenza. Secondo me se i Taliban continueranno ad avere successo nel conquistare l'appoggio della gente anche fuori dai loro feudi l vittoria della coalizione sarà sempre più difficile, Ho la sensazione, ma forse sbaglio, che in Afghanistan le operazioni militari siano pensate da POLITICI e le scelte politiche fatte da MILITARI
  25. Il TG 5 è un pò di parte, lo dico io che simpatizzo cd, e per me più di Fede. Fede infatti non nasconde le sue preferenze, al TG5 invece si comportano da "neutrali" quando tutti sappiamo che di servizi ostili a Berlusconi non ne passano. Vi dirò, io guardo anche altri tg se riesco e se ho tempo
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