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David79

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  1. Avevo commentato la notizia in un altro 3d ma la ripriopongo in questo: Può essere che i 2 tornado stessero svolgendo un esercitazione di volo molto ravvicinato per simulare un attacco ad osservabilità ridotta? In pratica un po' come in top gun quando si vedono i nemici che volano vicinissimo per ingannare i radar...
  2. Oggi sembra che due tornado sia siano scontrati in volo e i 4 piloti sono dispersi. Possibile che si stavano allenando a stare vicini per simulare un attacco a osservabilità ridotta?
  3. Secondo me l'Ucraina fa solo propaganda stile i paesi dell'asse che stavano avanzando di qua e di la ma non è vero niente! L'unica cosa sicura è che la Russia sta solo aspettando che l'Ucraina capitoli sotto i problemi finanziari. Il debito pubblico prima che iniziasse tutto era al 5% sul pil, a marzo era già del 50%, a fine agosto dovrebbe già essere oltre il 100%. Secondo me, fra ottobre e novembre l'Ucraina andrà in totale default e non potrà più pagare i propri soldati; a questo punto capitola la nazione che andrà in toto su mani russe. La russia a questo punto potrà fare du cose: a) la riunifica tutta (scluso la crimea) e rimette li il vecchio premier (ultimo democraticamente eletto). A questo punto però, tutti quelli che erano visibilmente contro i russi dovranno per forza di cose scappare dal paese (per le ovvie rappresaglie governative) e si riverseranno tutti in europa in cerca di fortuna. b) Decide cmq di dividerla in modo che la parte filo-russa funga da cuscinetto rispetto all'altra parte che così possono votarsi un rappresentante filo-europeo. In ogni caso, l'estrema poverta della parte filo-europea scatenerà un ondata migratoria verso l'europa. Sappiamo benissimo che l'Ucraina non può rispettare nessun parametro per l'ingresso in europa (già sarebbero occorsi non meno di 10/15 anni prima della crisi, figuriamoci ora che hanno l'economia devastata) quindi rimarranno poveri e pazzi... Nessun occidentale aprira niente in Ucraina, loro non possono fornire ed esportare niente che interessi l'occidente e, ciò che interessa ai russi si trova dal lato che controlleranno i russi. Fossi ucraino, anche se filo europeista, spererei nella soluzione "a". Tra l'altro l'attuale "premier" ucraino ha chiesto aiuti all'europa e agli USA per far fronte alle spese militari ma gli hanno sbattuto la porta in faccia. L'europa non darà soldi ad una nazione che non può più entrare in europa e gli USA non daranno soldi a loro perchè gli servono per fomentare qualcos'altro contro i russi (ormai l'ucraina non è più utile allo scopo e verrà abbandonata al proprio destino...). Ultima informazione che ho letto 2 gg fa sul "il giornale" ma ancora non ho controllato in modo incrociato con altri quindi da prendere con le pinze: sembra che l'aereo malesiano sia stato abbattuto da 2 aerei ucraini (la carlinga è totalmente crivellata di colpi dal diametro di 30mm e l'incendio è scoppianto solo con l'impatto col suolo. QUindi decade l'ipotesi dei buk russi. Secondo me l'ucraina, per i motivi prima esposti ha provato a metterla in caciara abbattendo un aereo che sapeva essere pieno di occidentali nella speranza che qualcuno dichiarasse guerra ai russi e camuffare così la propia situazione (diventando il fronte sarebbero stati ruiforniti di armi e soldi).
  4. Ho letto questi ultimi commenti ma mi vengono spontanee delle domande e delle considerazioni. Faccio alcune domande a voi del forum, visto che, come me siete appassionati e, chi più chi meno, intenditori di aerei. L'europa (intesa come UE) deve o non deve continuare ad avere una produzione propria di aerei militari? Secondo me si, ma mi piacerebbe avere vostre considerazioni. Se si, perchè non c'è in cantiere nessun sostituto futuro del tornado? OK, si fece l'efa per sostituire gli f104 e simili nella difesa aerea (si vede dalla struttura che è un aereo progettato per fare l'intercettorie), ma perchè negli anni 90 non è iniziata la progettazione di un successore del tornado? Se ci fosse in fase di ultimazione un tornado2, non staremmo qui a parlare di f35 si o no... NOn è che per caso in europa si è deciso di abdicare ad avere un industria di punta aeronautica? Un altra cosa che mi viene in mente, questa volta più incentrato sul'efa e sul suo flop commerciale: l'ereo doveva debuttare all'inizio degli anni 90 (fra il 91 ed il 93 erano i piani iniziali), poi con la dissoluzione dell'unione sovietica si tirarono i remi in barca e si cerco di fare un aereo più polivalente. Bene, visto che c'erano, perchè non hanno stravolto il progetto per fare un aereo più simile alle nuove tendenze (mi riferisco al f22) con stive interne, doppia deriva, bassa tracciabilità, ampio raggio di azione e grande manovrabilità in modo da scendere a una sola linea di volo? Certo, l'aereo invece che essere pronto nei primi anni 2000 magari sarebbe stato pronto nel 2010, ma almeno avremmo qualcosa di utile invece che fare salti mortali all'inidietro per spacciare come caccia bombardiere un intercettore e fare flop commericali in tutto il mondo rischiado anche di perdere apeal nella produzione di aerei... Sono cose di cui non riesco tutt'ora a capacitarmi! Quando parlo della struttura dell'aereo da intercettore intendo l'aver messo i motori unici dentro la fusoliera per avere un centro di massa compatto per manovrare rapido, invece di mettere i motori lateralmente disperdento il centro di massa ma garantendo lo spazio per serbatori molto più grandi e, volendo sacrificare un npo di serbatoio si ricavavano facilmente le stive. Nel 91 si seppe già chi aveva vinto la gara per il nuovo caccia americano, si poteva negli anni successivi scopiazzare tranquillamente sapendo già come sarebbe stato il futuro degli aerei (basta vedere i progetti cinesi e russi odierni); secondo me l'eruopa paga anche moltissima pigrizia concettuale, e la spasmodica ricerca di risparmi che si tramuta in immancabili e notevoli esborsi per rimediare agli errori.
  5. Oggi se non sbaglio c'era il referendum a sud-est dell'ucraina per l'annessione alla russia come quello del mese scorso in crimea. Qualcuno sa come si sta svolgendo?
  6. ti stai dimenticando l'enorme indotto che si viene a creare in tutti i campi. Ad esempio, se ti dicessi quante persone hanno lavorato sui progetti apollo negli anni 50/60 probabilmente penseresti che sono nell'ordine di qualche migliaio (fra ingegneri fisici e astronauti). INvece sai quanti sono stati? 10 milioni... Fai il conto tu delle proporzioni di ciò che si vede e ciò che viene smosso ma non si vede. La cifra 10 milioni non la dico io, ma è una dichiarazione della nasa che si passò il tempo a vedere per ogni oggetto, bullone ecc. usato quante persone sono state coinvolte in ricerche, costruzione, ideazione ecc, oltre che il lavoro che scaturisce dai brevetti utilizzati poi nel campo civile (tipo i vetri degli oblo che hanno una miscela particolare usata poi in un altro campo eccetera). Questo è il motivo per cui parte l'industria.
  7. perchè partivano da molto in basso e devono ancora colmare i gap. Ma i pil dell'occidente pre guerra fredda negli ultimi 20 anni è cresciuto meno dell'inflazione quindi sono in erosione.
  8. UN volano economico notevole come nel secondo dopo guerra. Sia l'europa che gli usa hanno bisogno di una scusa per riavviare l'industria e migliorare l'occupazione, il pil eccetera. UNa bella pseudoguerra a via di scaramucce ma senza farsi troppo male è l'ideale pre uscire da questa condizione economica stagnante che dura ormai da quasi 2 decenni (iniziata poco dopo la fine della vecchia guerra fredda). Immagina cosa penserebbe una persona se gli dici, in tempo di pace, costuiamo qua e la, compriamo una decina di navi 100 aerei eccetera; minimo ti sputa in un occhio e sarebbe in ogni caso elettoralmente penalizzante. Se invece fai crescere la paura la gente è sempre meno resistente a investimenti strutturali e difensivi e, così, si può riavviare l'economia. In pratica è il motivo per cui nella storia si sono sempre fatte le guerre, solo che, dopo la guerra fredda fortunatamente si è capito che non serve per forza una vera guerra con milioni di morti per dare l'effetto boost economico ma ne basta anche una immaginaria che si ottengono i medesimi risultati senza i danni materiali (quindi ancora meglio). COn l'avvio delle "ostilità" si può fare una cosa che in tempo di pace non si potrebbe fare (cioè tagliare per qualche anno lo stato sociale in modo massiccio e destinare la cifra ricavata per avviare l'industria a tutti i livelli). Avviata l'industria l'occupazione cresce, il pil cresce, un pil alto può sopportare tranquillamente un debito elevato che cresce anch'esso, l'università ritorna a lavorare e a fare ricerca a pieno ritmo in utti i settori, ecc... A questo punto i soldi aumentano e si può ristabilire la spesa sociale anche più alta di prima, Il tutto funziona fino a quando la paura di un invasione nemica rimane credibile a sufficienza da non rendere politicamente impraticabile l'investimento nell'industria militare e affine (vedesi ad esempio le missioni spaziali durante la guerra fredda). NOn appena la minaccia diminuisce la gente, ingorda per definizione, vuole immediatamente che i sodi della difesa brutta e cattiva siano destinati alla spesa sociale, l'industria quindi inizia a frenare, lla disoccupazione inizia ad aumentare eccetera ...fino a quando non si ricreano le situazioni per un nuovo riavvio. Questa è la spiegazione per chi crede al "complotto economico", quindi non perforza realistica ma, secondo me abbastanza plausibile considerando gli ultimi avvenimenti (obama viene in europa a dire di aumentare la spesa militare, napolitano dice di non fare troppa demagogia con le spese militari, rasmussen, se non erro era premier di un partito di corrente di destra fino a poco tempo fa, butta legna sul fuoco eccetera). Penso che il tutto sia partito casualmente ma ora tutti sperano in un escalation per riavviare l'economia e Putin, con il suo fare da macho e con i suoi metodi fermi è il tipo giusto per addossargli le colpe da dittatore che vuole togliere libertà agli altri ponendo a rischio l'occidente (lo avessero fatto con un altro non sarebbe credibile). Almeno, io spero sia questo scenario perchè altrimenti, aver svegliato l'orso che dorme per un enorme campo di patate sarebbe da totali idioti...
  9. Ci stiamo dimenticando che tutti i paesi dell'est, essendo stati sotto i sovietici per 80 anni, presentano delle infiltrazioni del fsb notevoli e in tutti gli apparati dello stato; una presenza tale la cia o gli alti servizi segreti occidentali in quelle zone se la sognano (forse anche i servizi interni dei medesimi stati sempre che non siano doppiogiochisti)... Se non si fa una guerra vecchio stile, quasi tutti i paesi dell'est (che non erano apertamente contro i russi come la Polonia ad esempio) sono prede facile per la Russia, solo muovendo i loro agenti dormienti e elargendo mazzette alle persone giuste... Se la russia si muove si può prendere facilmente (sempre in archi di tempo lunghi, direi 20/30 anni) anche la bielorussia, la bulgaria, la serbia, (forse) la macedonia, e l'albania; sono poche le nazioni ex orbita urss che sono ormai occidentalizzate fino in fondo e quindi blindate, le altre a dove sbatte sbatte (gergo catanese per dire come capita difficile stabilirlo). Le uniche sicure per la nato sono le varie slovenia, rep. ceca, forse croazia ma non ne sono sicuro, polonia, ungheria e romania (anche questa non ne sono sicuro fino in fondo). Secondo me i prossimi 20 anni saranno molto interessanti dal punto di vista storico e geopolitico perchè, a differenza della vecchia guerra fredda che era puramente ideologica (motivo per cui rimase fredda), la nuova possibile guerra sarà tiepida (cioè potrebbero esserci scontri effettivi fra nato e federazione russa ma mai in modo diretto ma solo in territori in cui ci saranno "rivolte spontanee"; questo perchè a muoverla, questa volta, non è un ipotetica influenza ma l'economia (ergo il soldo). Cmq storicamente metterei l'inizio di questa nuova guerra il giorno dei fatti in georgia.
  10. perchè parti dal presupposto di un attacco militare... E se invece c'è una rivolta dall'interno con pseudo-referendum? Secondo me alcune nazini nato sono a forte rischio (anche se di piccola dimensione) e nessuno farebbe nulla per evitarlo visto i costi faraonici di una guerra in stile occidentale. Seocndo me le varie lituania, moldavia, estonia e compagnia cantante sono tutti a rischio!
  11. Per quanto queste sanzioni economiche possano scalfire una nazione così grande da non aver bisogno di nessuno e i cui paesi amici sono quasi nella stessa situazione... E cmq sanzionare i redditi esteri di qualche oligarca russo non farà che peggiorare la situazione occidentale, in quanto Putin potrà tranquillamente ricompensare tali oligarchi garantendogli il monopolio nei vari settori in patria e, alla fine della fiera, la russia dopo qualche anno di sbandamento leggero riotterrà un economia crescente in patria e l'occidente perderà tutti i mercati asiatici (gran capolavoro delle diplomazie occidentali).
  12. ho trovato un documentario su come costruiscono l'efa; non so se è già stato postato ma non mi andava di andare a sfogliare tutte le pagine della discussione.
  13. Tuttavia, se si dovesse andare verso una ulteriore riduzione degli f35 penso che l'ami debba perforza montarli i CFT in quanto per fare un gruppo di volo con efa in versione cacciabombardiere (per alleggerire il carico degli f35) l'autonomia si deve perforza aumentare. Penso che l'ami abbia richiesto nella t3 la possibilità di montare i cft e mettere il piede in due staffe per non si sa mai...
  14. Se salta il progetto f35 al più si potrebbe chiedere al costruttore degli harrier se è disponibile a costruirne un lotto nuovo oppure se ci da il permesso di costruirceli da soli. A questo punto se la risposta fosse affermativa si potrebbe procedere ad un aggiornamento progettuale prevedendo nuova avionica, nuova elettronica di bordo e quache cosina cambiata sulle leghe metalliche e poco altro e fare una nuova versione del harrier; un po' di mercato lo avrebbe considerando che potrebbe interessare anche a spagna, brasile e forse anche quacun'altro. Certo sarebbe cmq un grosso ripiego e bisognerebbe ridimensionare le missioni possibili della MMI, ma sempre meglio che zero copertura, almeno manterebbe alcune prerogative interessanti. Quella della PA con la francia l'ho sentita anch'io ed era una proposta che il presidente francese Sarkozy (spero sia scritto giusto) fece all'allora ministro della difesa La russa sul fare una PA in comune (non ho capito se una da dividerci in 2, oppure se il progetto comune e poi ognuno si faceva la sua) in quanto la francia ne voleva una seconda da affiancare al de gaul e, allora, si parlava anche di fare un secondo cavour in futuro. La PA doveva essere sufficientemente grande da permettere di essere catobar e nucleare per i francesi, e noi eventualmente di poterla fare stobar e convenzionale se avessimo voluto imbarcare l'efa (oppure sempre f35). La russa disse un "poi si vedrà di cortesia giusto per non mandarlo a..." considerando che già allora era iniziata la crisi e si cominciava a parlare di tagli agli f35 e di ridurli da 131 a 90/100 (mi pare fosse il 2009 e fu in occasione di una visita del presidente in Italia).
  15. Non cito tutto per non allungare il post. un proverbio dice che "la strada verso l'inferno è lastricata di buone intenzioni". è vero tutto ciò che dici ma il tutto ha una piccolissima falla: il progetto è iniziato troppo a ridosso della fine dell'ultima guerra. Avrebbero dovuto aspettare almeno il 2050 prima di iniziare in modo che tutti, anche i giovanissimi dell'epoca, fossero già belli che morti e sepolti e quella bruttissima pagina diventasse un capitolo di un libro di storia (come le guerre napoleoniche o le crociate). La gatta frettolosa fa sempre i figli orbi. Ma non è neanche questo il problema (se tutto va a gonfie vele nessuno ha problemi col vicino, l'odio comincia quando comincia la fame). Hanno completamente cannato l'ordine con cui procedere nell'unificazione. L'unica mossa giusta è stata quella iniziale sul trattato del ceca e del'euratom, dopo di che si sono fatte le cose in ordine sbagliato. L'ordine sarebbe più o meno dovuto essere questo: 1] Per prima cosa si creava una costituzione europea; tutti quelli che vi volevano aderire (alla UE) il giorno stesso dell'adesione abrogavano in automatico la loro costituzione di origine (a tutt'oggi la prima mossa non è stata compiuta, c'è una costituzione europea ma vedo ancora tutte quelle nazionali in piedi). 2] A questo punto, chi aderiva al punto 1 entrava di diritto alla ceca ed euratom. 3] La prima cosa che si sarebbe dovuto unire veramente in europa era l'esercito (invece sembra che sia l'ultimo dei punti in programma) perché era una cosa del tutto governativa e che non coinvolgeva la gente comune (quindi più facile da unire). Il primo passo sarebbe dovuto essere l'unione progettuale (nel senso si decide che l'aereo cacciabombardiere è il tornado, tutti quelli che vogliono i cacciabombardiere possono prendersi solo ed esclusivamente il tornado, se non gli piace la porta d'uscita è quella; e così con ogni tipo di armamento che l'Europa era in grado di costruire da se). Significa che già a metà degli anni 70, tutte le nazioni facenti parte della UE dovevano avere le stesse identiche armi. Questa cosa avrebbe fatto tra l'altro risparmiare una marea di soldi invece a tutt'oggi ci sono un sacco di protagonismi... 4] Entro il 1980 tutto il codice civile doveva essere europeo abrogando quelli nazionali. Entro il 90 si doveva unificare il diritto tributario ed entro il 2000 quello penale e i codici di procedura. A questo punto saremmo già stati stati uniti d'europa. 5] solo nel 5° passo si poteva procedere con una moneta unica e contemporaneamente all'unione degli eserciti (già uniti dal punto di vista tecnico) combattendo come unica nazione. Invece a che punto siamo col progetto degli stati uniti d'europa? Abbiamo una moneta unica ma manco per tutti, che pochi possono permettersi e che rischia di portarci ad una brutta strada...
  16. Non serve uscire dall'euro, si possono risolvere i problemi in modo molto semplice. Il problema dell'euro/Europa non è identificabile in un unico fattore da risolvere ma nell'insieme di tanti fattori (singolarmente oppugnabili con una teoria) ma che messi insieme hanno amplificato i loro effetti negativi creando i problemi di oggi (che sono niente rispetto a quelli che arriveranno in futuro). Questi sono i fattori principali: Inflazione troppo bassa: La politica di gestione sia dell'euro come valuta, che dell'Europa come economia politica, ha stabilito ad esempio che l'inflazione deve essere la più bassa possibile. Ovviamente questa è una politica economica buona se e solo se la tua nazione si basa quasi ed esclusivamente sulla grossa industria, negli altri casa è estremamente dannosa. Il mio prof. di economia a lezione diceva che l'inflazione per essere di aiuto deve rimanere in un range che va dal 3 al 6% annuo, l'ideale sarebbe intorno al 4.5%. Questo perché un inflazione più alta mette in crisi l'approvvigionamento e più bassa crea l'effetto deflattivo con il crollo del mercato immobiliare e degli investimenti. Se hai a disposizione 200 mila euro (magari ereditati) che fai? Se subisci un inflazione alta non puoi di certo tenerli fermi nel conto corrente a fare la muffa; quindi o compri un immobile che almeno nel tempo ti permette di mantenere il capitale oppure investi in obbligazioni o azioni sempre con lo scopo di mantenere il capitale e magari guadagnarci qualcosa. Se invece hai un inflazione bassa (ad esempio sotto 1%) puoi anche permetterti di non fare niente per anni senza subire particolari erosioni del capitale. Con un inflazione bassa, fra comprare un immobile (quindi pagarne le tasse in acquisto, in mantenimento oltre che le spese varie ed eventuali e il rischio occupazione abusiva) e tenere i soldi sul conto corrente, questa seconda opzione è preferibile (quest'anno 0.5% di inflazione che significa perdere 1000 euro su i 200k di prima, avere una seconda casa di tale valore significa 1500 euro di imu più tares eccetera); Con un inflazione al 5% voglio vedere se la gente non preferirebbe pagare l'imu invece di farsi erodere 10.000 euro... Stesso discorso negli investimenti finanziari, un inflazione bassa permette di tergiversare per molti anni in attesa degli eventi (ad esempio i miei genitori hanno più di 100k euro fermi sul conto corrente perché il rischio di compare btp al momento non è conveniente considerando l'inflazione quasi nulla). Morale della favola, stati e aziende sono in crisi di finanziamento perché la gente tiene i soldi fermi. Come si risolve il problema: se la BCE inizia a stampare denaro in modo consistente aumenterebbe l'inflazione il quanto basta per far riavviare tutta l'economia; ma a una nazione questa cosa non piace perché hanno la fobia dell'inflazione! Valuta troppo forte: Non c'è nessun motivo per cui l'euro debba valere il 40% in più del dollaro! Una politica di svalutazione dell'euro (certo non di colpo ma graduale e spalmata magari in 5/6 anni) portando ad un cambio di 0,90 dollari per un euro avrebbe notevoli vantaggi e pochissimi svantaggi: Innanzitutto otteniamo un effetto protezionistico dal terzo mondo (significherebbe perdere quasi il 40% del valore), cioè la merce che viene da fuori area euro costerebbe 80% in più azzerando la convenienza della delocalizzazione industriale. Le fabbriche che hanno delocalizzato confidano su una valuta molto forte per annullare le spese della logistica (fabbricare in Cina o in India e poi trasportare a dei costi considerevoli) ma, se l'euro vale meno i benefici si assottigliano ma le complicazione organizzative rimangono immutate. Se poi le stesse fabbriche vogliono aprire in Cina per vendere in zona tanto di cappello, ma gli si rende impossibile aprire in Cina per vendere in Europa! Otteniamo prezzi molto competitivi per l'export verso stati con valute forti (cioè verso usa, Australia, Giappone e occidente in generale). Non è una svalutazione tale da far gridare al dumping ma è sufficiente per riavviare quasi tutti i settori produttivi europei. Se gli usa si lamentano gli diciamo “in fin dei conti adesso siamo circa alla parità col dollaro, che cosa volete?” I settori turistici diventano più convenienti per chi viene da fuori e, per chi è interno, è molto meno conveniente fare ferie fuori area euro (cosa che porterebbe notevoli benefici a Spagna, Grecia, Portogallo, Italia e Francia). E così via su tantissimi settori. Certo, le materie prime costano di più, spesso si cita il petrolio, ma faccio notare che il prezzo della benzina è quasi tutto accise e, anche il raddoppio del prezzo del petrolio porterebbe ad un incremento massimo di 30 centesimi alla pompa... Io preferisco pagare la benzina 2 euro al litro invece che gli attuali 1.66 ma vedere la gente che lavora, che risparmiare questi 30 centesimi e camminare in mezzo alla gente come il protagonista di the walking dead! Non a caso i migliori anni dell'euro sono stati in primi 2/3 che erano anche quelli in cui l'euro era quotato vicino al dollaro e spesso anche sotto... Poi è iniziato a galoppare e sono iniziati i problemi! Anche in questo, la soluzione: se stampano denaro otterrebbero oltre che l'aumento dell'inflazione anche una svalutazione programmata dell'euro. Troppi allargamenti di confini e troppo in fretta: La complessità di gestione aumenta al quadrato dei nodi, ciò significa che un raddoppio di popolazione comporta una difficoltà organizzativa che quadruplica. La storia insegna che avere confini troppo vasti ha sempre portato gli imperi alla disfatta per implosione dall'interno. E' quello che sta cominciando ad accadere in Europa. L'Europa era stata pianificata inizialmente per gestire circa 7 nazioni, poi diventate 13 (secondo me limite massimo di sopportazione prima dell'inizio della catastrofe). Perché adesso siamo 27? Perché continuano ad avere bramosia di nuovi territori mettendo zizzania in Ucraina e in altre zone? Guarda caso appena sono arrivate le new entry sono iniziati i problemi... Qualunque stratega militare sa che non è mai saggio aprire troppi fronti, che difendere lunghi confini è rischioso ed estremamente dispendioso, che avere mormorii interni è tutt'altro che una cosa positiva eccetera, eppure, 7 mila anni di storia scritta sembrano essere scivolati sopra le spalle degli “europeisti a tutti i costi” come se nulla fosse. Ovviamente si finirà per implodere come a tutti e già successo in passato. La soluzione sarebbe quella di frammentare l'Europa in modo controllato prima di fare la frittata, magari dividendola in 3 parti (europa del nord, europa latina, europa dell'est) con gestione politica separata e con sistemi di scambio commerciale e finanziario regolato fra le tre, ma ognuna delle quali che si gestisce in modo autonomo con paesi simili economicamente e politicamente. Invece NO! Si persevererà in questa strada della crescita dei confini e della unione coercitiva fino a quando la natura farà il suo corso ed inizierà una balcanizzazione, che nulla avrà a che fare ad un ritorno indietro, ma che rischia di distruggere anche i vecchi confini nazionali (nazioni come l'Italia e la Spagna potrebbero ritrovarsi divisi in 4 o 5 pezzi per dire) con gente che si guarderà con odio e penserà che è stata colpa degli altri la rovina economica. Per non parlare della fase intermedia che vedrà il crescere spropositato di nazionalismi che sfoceranno in fascismi e nazismi già visti in passato... Ecco, queste sono 3 dei tanti problemi che ha l'Europa (i principali da correggere) ma che nessuno vuole andare a correggere prima delle inevitabili conseguenze. Se poi uno ci fa caso, i primi 2 sono anche molto agevoli da conseguire, e quei soldi da stampare potrebbero essere usati intanto per la costruzione di tutte le infrastrutture (vedesi tav, austostrade, ponti, ospedali e scuole nuove eccetera) che già di per se porterebbe un sacco di lavoro e alla fine annullerebbe i ritardi di alcune nazioni sulle altre.
  17. devi togliere gli zeri della lira pesante che non è stata fatta.
  18. E' praticamente impossibile rendere efficente la PA per la sua stessa natura. Questa dell'efficenza sono parole elettorali che servono solo ed esclusivamente a dire alla gente, non vi preoccupate, nulla cambierà... Per rendere efficente la PA occorrerebbe la totale informatizzazione di tutti i processi, ciò comporterebbe un esubero di circa 80% del personale (immagina le reazioni sindacali) e il 20% rimanente dovrebbe cambiare qualifica (non servirebbero a niente tutti gli studi umanistici ma occorrerebbero solo ed esclusivamente informatici, ingegneri e magari qualche matematico, tutta gente che nella PA la trovi col contagocce) cosa che comporterebbe il liceniziamento degli attuali dipendenti e la riassunzione di gente qualificata (in pratica solo una parte delle forze dell'ordine si salverebbe). E' una cosa impossibile da attuare in quanto, anche se non si volesse licenziare ed aspettare che tutti vadano in pensione, i nuovi concorsi sarebbero aperti solo alle qualifiche che ho precedentemente detto e tutte le università si arrabbierebbero non poco (tutti le varie scenze umane perderebbero totalmente il loro motivo di esistere) eccetera. Ergo, non aspettarti nessuna miglioria dell'efficenza ne in Italia ne all'estero (che hanno gli stessi identici problemi) e fra 50 anni sarà il solito life motive. Gli unici risparmi che avremo saranno dovuti ai tagli lineari (tipo togliere posti letto agli ospedali eccetera) togliendo il servizio o partie di esso ma non avrai mai lo stesso servizio o meglio con meno personale... IMHO.
  19. Secondo me, se andiamo verso i 45 f35, forse a questo punto conviene annullare totalmente l'ordine (lo dico da strenuo difensore del programma f35) perchè non ha alcun senso mantenere la doppia linea di volo per così pochi aerei. 45 significa in pratica 2 gruppi di volo (uno per la marina e uno dell'ami) in quanto per mantenere operativa la cavour che ne può imbarcare circa 10 ne servono circa 25 per coprire i 40 anni di servizio (fra turnover, riserve e calcolando che gli aerei imbarcati si usurano più velocemente di quelli a terra) e con 20 si sostituisce un gruppo di volo a terra. Per me questo non ha più senso: o a questo punto riduciamo a 22/25 f35 solo per la marina e lasciamo perdere totalmente l'ami oppure lasciamo perdere tutto e arrangiamo in altro modo. I costi per mantenere tutto l'apparato in grado di fare manutenzione eccetera per una doppia linea di volo per così pochi aerei non ha alcun senso logico ne operativo (anche con soli 90 tra l'altro era molot tirato per i capelli). L'importante che Renzi o chi per lui, si assuma le responsabilità per le logiche conseguenze delle scelte effettuate senza giocare all'itallico scarica barile.
  20. La lira non perdeva il 20%, eravamo noi che decidevamo di fargli perdere il 20% per migliorare l'export. Quando in Italia si voleva una moneta forte, come negli anni 60, la lira era una delle monete più forti (fra il70 ed il 74 valeva ad esempio più della sterlina). Calcola che noi abbiamo un tessuto industriale formato da PMI che per sua natura ha bisogno di poca materia prima (qunidi una valuta forte non porta sti gran vantaggi) e esporta prodotti di lusso (dove una valuta forte ostacola non poco l'export). Chi vuole uscire dall'euro lo dice per riavviare l'industria. Certo che chi si è indebitato in euro, con il passaggio ad una valuta che ha come scopo ultimo quello di svalutarsi nei prima anni avrà non pochi problemi... Secondo me è meglio rimanere con gli euro ma far abbassare il valore di quest'ultimo sotto il dollaro, direi introno ai 90 centesimi di dollaro in modo che rimaniamo con una moneta stabile ma abbastanza svalutata da far ripartire l'export. Il problema è che ci sono 3/4 nazioni che si oppongono fortemente alla cosa e le altre nazioni area euro si arrangiano. Cmq, nel caso si volesse uscire non basta dire da domani c'è la lira. Così come ci sono voluti 10 anni di avvicinamento all'euro, così potrebbero servirne altri 10 per preparare l'uscita. Ad esempio, in una nazione senza moneta stabile occorre che tutto il settore strategico sia in mano dello stato per evitare scalate o improvvisi fallimenti; si dovrebbe rifondare l'IRI, questa a poco a poco dovrebbe passare ad una nazionalizzazione di eni, saipem, telecom, enel, eccetera (almeno una grossa azienda per ogni settore vitale) in modo che se ci dovesse essere un crollo improvviso, i servizi non ne risentano e non cambi niente (nel senso, ammettimao che nessuno possa permettersi più auto straniere, se ne hai una nazionalizzata come alfaromeo, a limite ti compri quella ma a piedi non rimani). Insomma è una cosa che si può fare se pianificata bene e se non c'è ostruzionismo (specie interno) ma non è una cosa veloce!
  21. Il problema del f35 non è legato alla situazione della Crimea, nessuno avrebbe attaccato la Crimea in quanto la Russia lo avrebbe considerato un attacco diretto e avrebbe risposto in modo altrettanto diretto. Semplicemente l'f35 è legato a tutti quei conflitti che negli ultimi anni sono stati frequenti, e che in futuro saranno sempre più frequenti, che hanno sempre visto la nato imporre “l'esportazione della democrazia” grazie ad un intervento militare fortemente asimmetrico. Questo modo di operare era dovuto al vantaggio tecnico notevole che permetteva di piegare la nazione da mettere in riga senza quasi subire perdite (se non qualche aereo abbattuto per puro caso o che cadeva per un avaria). Cioè, si otteneva il risultato con perdite modestissime e del tutto accettabili. Ma negli ultimi anni le cose sono cambiate. La riemersione della Russia che vuole ritornare ad avere l'influenza del passato sta portando i russi a fornire materiali buoni per la difesa di paesi ad essi legati. Basta pensare a ciò che è accaduto in Siria: all'inizio tutti volevano punire Assad per l'attacco chimico, poi a poco a poco si sono defilati tutti non appena gli stati maggiori davano il resoconto dei costi e delle possibili perdite ai vari premier (dovuto al sospetto che potessero esserci batterie antiaeree di nuova concezione)... La verità è che al momento a parte gli f22 (che si dice siano fantastici ma nessuno ha mai visto all'opera quindi sono un pugno chiuso, e in ogni caso sono anche pochi) e i b2 (che hanno già molti anni sulle spalle e i materiali si deteriorano e gli stress fisici creano micro-cambiamenti strutturali che ne peggiorano la bassa osservabilità, e sono cmq pochi) non c'è niente che possa garantire una forte asimmetria in scenari che non prevedano come nemico nazioni privi di una ben che minima difesa come la Libia e l'Afganistan... Gli aerei di IV generazioni hanno ormai fatto il loro tempo è vanno bene solo quando si è disposti a subire grosse perdite per vincere, cioè quando difendi il territorio, ma sono finiti i tempi in cui si potevano usare per missioni all'estero spesso basati sulle sole questioni di principio. Se la nato vuole avere ancora la possibilità di fare come ha fatto negli ultimi 20 anni deve per-forza dotarsi di molti aerei di V generazione altrimenti bisognerà ridimensionare le aspettative di intervento in giro per il mondo. Gli americani stanno spingendo sugli f35 e continueranno ad essere quelli che sono sempre stati, ma tutto il resto della nato si è buttato al risparmio pensando tutti “ci difendono gli altri” con atteggiamento da sanguisuga; alla fine la nato non esisterà più come l'abbiamo conosciuta ma sarà solamente gli usa che si appoggiano nelle basi europee e che hanno appoggio morale (frasi tipo “Mosca è sola” per intenderci) ma non più aiuto militare vero e proprio (semplicemente non saremo in grado di darglielo)... Questo spiega come mai Obama si ritrova già da qualche anno a ringhiare e ad abbaiare al vento senza mai poter agire veramente (Georgia, Siria, Crimea): semplicemente Obama fa il presidente degli USA come lo facevano Bush e Clinton e altri prima, tuttavia i suoi predecessori all'abbaio seguiva il morso (in quanto possedevano la superiorità schiacciante sul campo, loro e degli alleati) , con Obama invece si sente abbaiare ma poi non può mordere perché ha la museruola messa da tutti gli alleati che si defilano alla chetichella. Le forze aeree in un esercito moderno sono la cosa più importante e, se non si prendono un adeguato numero di f35 (non ci sono alternative possibili) per ristabilire le forze in campo, semplicemente la nato diventa un'istituzione puramente figurativa utile solo per la difesa da un attacco proveniente dall'estero. Siccome nessuno è così scemo da attaccare la nato in modo diretto, l'ente diventa totalmente inutile e perderà col tempo il proprio prestigio. Scommetto quello che volete che si vedrà nei prossimi anni un sempre crescente numero di situazioni come la Crimea la Siria e la Georgia e noi faremo sempre la parte di quelli che minacciano sanzioni ma che non interveniamo mai... Sai che paura con le sanzioni economiche :-)
  22. Il motivo di questo plebiscito l'ho spiegato prima che si parlasse di referendum nelle prime pagine di questo post. Semplicemente la stragrande maggioranza delle persone che vivono in crimea (e anche nel resto dell'est ucraino) lavora in aziende che producono per l'export verso la russia. Solo un pazzo vorrebbe perdere questo status sicuro per andre verso un'altro che può essere anche migliore ma di sicuro non certo (basta vedere cosa è successo in grecia, spagna, portogallo, italia, e irlanda...). La domanda che dobbiamo farci è: noi cosa avremmo fatto se fossimo stati crimeani? Andiamo a fare l'ultima ruota del carro europeo subendo un annullamento del 80% dell'export oppure manteniamo lo status quo (anzi miglioriamo visto che ci liberiamo della palla a piede povera dell'ovest ucraino)? Basta guardarsi intorno nel nostro paese. Se ci fosse la possibilità per la cosiddetta padania di liberarsi del resto d'Italia tramite un referendum, questo che esito avrebbe? Secondo me, il risultato non è truccato, è in linea con le aspettative, l'unica cosa che mi ha colpito favorevolmente è che hanno votato una valanga di persone di fatto leggittimandolo (se fosse andato solo il 50% o poco più sarebbe stato appiglio per dire che era una farsa) e dove anche metà o più dei non russi hanno votato a favore dell'annessione alla russia.Nel tg rai 24 ore hanno fatto un sondaggio sugli italiani in crimea (sono una minoranza di 1500 persone che sono di fatto crimeani) e anche i nostri connazionali si sono spaccati in 2 (60% contro e 40 a favore) quindi facendo una proiezione il voto al 96% su 84% di votanti è realistico. Ciò a cui invece mi piacerebbe disquisire, visto che ci sono persone più esperte di me in organizzazione di eventi militari e quant'altro, è il fatto che mi sembra tutto ben pianificato e senza incertezze. Mi spiego meglio: per org. referendum, leggi, approvazioni di bilanci della difesa eccetera, è possbile che abbiano fatto tutto in poche settimane? Secondo me sono anni che si preparano, non penso che sia una cosa improvvisata all'ultimo minuto. Leggevo un articolo linkato in questo post dove si dice che la russia non sa sfruttare il soft-power; però ho l'impressione che mentre in questi ultimi anni gli usa e l'europa organizzavano un colpo di stato per rovesciare il vecchio premier (più la situazione giorgiana) i russi hanno avuto il tempo di organizzare una nazione,prendere per i fondelli tutti, farlo sotto gli occhi di tutti i servizi segreti occidentali e nessuno si è accorto di nulla... se non è soft-power questo...
  23. Oggi alle 16:30 l'affluenza era del 64% (mancavano circa 3 ore alla chiusira) Per gli exitpol siamo a 93% di favorevoli. Lo spoglio avverrà a partire dalle 10 di sera oraa della crimea. Cmq sembra che sia un affluenza di molto supeirore alla presenza russa e filorussa di crimea, cioè hanno votato anche molti ucraini e delle varie minoranze.
  24. Le mosse russe potrebbero avere diversi significati, secondo me semplicemente la russia vuole stuzzicare un po' la nato per due motivi: 1) vedere quanto tempo impiegano le difese nato ad agganciare e intercettare un loro aereo (poi confrontano i dati e le possibili migliorie di quelli più nuovi e così vedono il loro livello tecnologico rispetto all'europa); 2) vogliono far vedere al mondo l'impotenza della nato in certe situazioni (a mo di messaggio ad altri ex paesi satelliti nel caso gli venga la "voglia" di entrare in nato). In entrambi i casi mi aspetto aerei russi che andranno vicinissimi ai confini ungheresi, polacchi,turchi eccetera. Ciò fara alzare i toni delle discussioni e tutti inizieranno a chiedersi come mai la nato non fa lo stesso al contrario. La realtà è che a parte usa, e forse francia e gbr (con molte limitazioni), nessuno è in grado di intervenire in un conflitto contro la russia (oltre che per le forze in campo) in quanto troppo distante, pochissimi aerei possono arrivare ad attraversare l'ucraina e arrivare fin su mosca per un azione e ritornare indietro sulle proprie ali (ad esmepio il b2 e pochi altri) oppure occorre portaerei vicino costa della crimea in modo da lanciare gli aerei da li (motivo per il quale si possono scordare che russia rinunci a crimea). Alla fine tutti recepiranno il messaggio: "se entriamo in nato e la russia passeggia sui nostri celi nessuno è fisicamente in grado di intervenire se non epr cose molto estreme dove il rischio di perdere aerei o una portaerei è giustificato", ergo, meglio rimaniamo fuori della nato. Secondo me è tutta li la discussione: russia non vuole cedere ucraina altrimenti mosca diventa troppo vicina alla nato e potrebbe, nel caso dovesse esserci una guerra, sibbire un attacco diretto; nato vuole ucraina proprio per questo motivo (ci ha provato con siria, ora ucraina, ci proverà probabilmente con tutti i vari stati che finiscono per "an") fino a quando non riusciranno ad avere una posizione di fuoco ideale. Ovviamente la russia farà abortire ognuno dei tentativi. Ora come ora, giocando alla fanta guerra, solo gli usa con le sue 11 portaeree, francia con la sua possono al momento fare, teoricamente un attacco (secondo me se lo lanciassero almeno 1/3 degli aerei non arriverebbe manco all'obiettivo prima di essere abbattuto e altrettanti non rientrerebbero...) Gli f22 non sono imbarcabili, gli f35 non sono in servizio (e cmq bisogna vederne l'efficacia), e di fatti gbr ed italia potrebbero usare solo gli harrier (immagino quando resisterebbero). Oltre alle navi a rischio di essere affondati. Una bella base nato in ucraina orientale permetterebbe di usare gli f22 ad esempio, oppure gli efa. Cmq sono chiacchere da fanta-guerra ma si capisce perchè la russia non vuole gente attorno e si sente accerchiata.
  25. @ homes effetivamente può darsi che sono le cifre che dici tu, infatti mi sembrava cher la fonte che avevo consultato era un po' troppo alta, probabilmente si riferiva all'ultimo quinquennio oppure era in un altra valuta. In ongi caso, un danno di 11 miliardi di export (circa 0.7% del pil) in una nazione in cui stiamo spaccando il capello per recuperare qualche centinaio di milioni aumentando i balzelli sul risparmio gestito mi pare una cosa altamente impraticabile. Per chi dice che la russia possa passare alla moneta cinese invece del dollaro, è una cosa assurda. Nel mondo solo 3 valute potrebbero potenzialmente prendere il posto del dollaro e sono il franco svizzero, la sterlina e l'euro. Tuttavia, la sterlina è in mano ad una nazione che non è più potenza coloniale (anche se in borsa qualcosa è ancora quotato in sterline) e comunque troppo legata agli usa e un torto simile non potrebbero farglielo; il franco effettivamente è una buona valuta, stabile e di una nazione neutra, tuttavia nessuno al mondo accetterebbe perchè ciò incentiverebbe la fuga di capitali verso la svizzera e cmq, alla russia della svizzera non e che freghi qualcosa di loro. L'unica vera alternativa è l'euro per vari motivi: un sacco di gente lo usa già e sono tutte nazioni con alto tenore di vita, è una potenza industriale, è una moneta forte e stabile, potrebbe essere accettata globalmente per via del fatto che l'europa agli occhi del mondo (a esclusione della francia e della gbr) appare come una zona geografica tranquilla senza velleità imperialiste, quindi di conseguenza abbastanza super-partes. Tuttavia, l'europa dovrebbe poi attuarre un piano di difesa della valuta altrimenti si rischia instabilità e, la mia domanda è: siamo sufficentemente maturi per fare gli americani del XXI secolo? secondo me no! @ babblo l'etica non è mai esistita in politica. Puoi avere tutte le ragioni che vuoi, ma se on puoi farle applicare coercitivamente rimangono chiacchere al vento! Immagina se un giudice che da una condanna ad un tizio in un processo non avesse la forza militare per far applicare la sentenza... Una nazione conta tanto quanto la forza del suo esercito; gli usa sono la naziona più importante perché hanno l'esercito più forte del mondo; avessero la stessa nazione, con gli stessi pensieri e la stessa industria ma con l'esercito, che so, della forza di quello italiano, conterebbero quanto l'Italia o poco più... Questo è il motivo per cui in tutti i topic dove si è parlato di ridurre le spese militari non sono mai d'accordo: più riduci le spese meno la nostra opinione conta qualcosa.
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