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Risposte pubblicato da Montgomery
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capito e letto, ma onestamente, e spero di non essere sospeso, mi sembra che si sia esagerato con Graziani.
Condivido l'ultimo intervento di Psycho, anche se non trovo corretto l'invito ad evitare di postare articoli di giornali quali Libero o Il Manifesto giacchè si tratta di giornali che esistono, hanno un seguito, hanno firme note e che possono anche portare avanti discussioni interessanti; l'unica cosa sarebbe l'obbligo di citare sempre e comunque le fonti, poi ognuno potrà trarre le sue conclusioni in ragione delle proprie idee e convinzioni. Personalmente poi la cosa non mi tocca molto visto che non nutro grande stima per nessuno dei due quotidiani da te citati, ma questo è già un mio giudizio di valore
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io non ho capito qual'è il topic incriminato, comunque invito tutti a parlare di politica e a non autocensurarsi. L'importante è farlo stando alle regole, non tanto e non solo del forum, ma sopratutto della buona educazione e del rispetto reciproco anche per chi avversa le proprie idee.
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Vedo che esistono sul forum discussioni politiche "tecniche", costruttive, ed interessanti, in cui si segue il regolamento, mentre abbiamo tutti presente cosa succede in altre.
Dal regolamento leggo:
Se si vuole continuare a parlare di politica (nelle apposite sezioni) queste sono le regole. Chi ancora non le abbia mai lette, le legga ora.
Se volete proporre aggiunte/modifiche questa è la sede per farlo.
Detto questo, a titolo mio personale, vorrei chiedervi: chi se la sente di abbandonare una volta per tutte la politica "urlata", la politica della demonizzazione dell'avversario, la politica del muro contro muro, e di continuare a confrontarci sugli argomenti politici in modo serio e costruttivo come già si fa in tanti topic?
Se siamo d'accordo su questo, anche il lavoro di moderazione sarà più facile.
accolgo e concordo con quanto scritto da Captor.
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caspita mi è morto il pc per un giorno e guarda guarda come stiamo messi, Graziani addirittura sospeso?! ....quoto Rick naturalmente sul discorso della democrazia
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Sia Berlusconi ch Veltroni han detto che sperano in sede europea di addivenire a una posizione europea unica sul da farsi, e comunque non si parla di boicottaggio dei giochi ma al massimo di una defezione di tutti i leader europei alla cerimonia d'apertura
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sei caldamente invitato a leggerti la biografia di Berlinguer (che insieme a Moro è il padre dell'alleanza tra quelli hanno completato la loro evoluzione in social-democratici e i cattolici-democratici).
La trasformazione da partito comunista a partito social democratico era iniziata in Italia 10-15 anni prima che finisse la guerra fredda.
E come tu sai la parola democrazia è incompatibile con la parola comunismo, e di fatti ha poi specificato (siamo negli anni '70)
Eccoti alcuni pezzi della sua biografia:
guidò nel 1969 una delegazione del partito ai lavori della conferenza internazionale dei partiti comunisti che si tenne a Mosca; in tale occasione, trovandosi in disaccordo con la "linea" sovietica (fonte massima degli indirizzi dell'Internazionale comunista), a sorpresa rifiutò di sottoscrivere la relazione finale.
La presa di posizione, inattesa quanto "scandalosa", fu memorabile: tenne il discorso decisamente più critico in assoluto fra quelli che mai leader comunisti abbiano tenuto a Mosca [2], rifiutando tassativamente la "scomunica" dei comunisti cinesi e rinfacciando a Leonid Breznev che l'invasione sovietica della Cecoslovacchia (che definì espressivamente la "tragedia di Praga") aveva solo evidenziato le radicali divergenze affioranti nel movimento comunista su temi fondamentali come la sovranità nazionale, la democrazia socialista e la libertà di cultura.
Nel 1970 Berlinguer proclamò un altrettanto inattesa apertura verso il mondo dell'industria, rappresentativo peraltro sia di istanze politiche conservatrici che del "club dei capitalisti"[citazione necessaria]: dichiarando che il PCI guardava con favore ad un nuovo modello di sviluppo, inseriva il partito in un dibattito politico-economico fino ad allora considerato tabù per i comunisti.
(...)
Fu nel 1976 che il PCI berlingueriano varcava il suo Rubicone e muoveva incontro al famosissimo strappo, la rottura politica con il PCUS (il partito comunista sovietico): in occasione di un congresso a Mosca, dinanzi a 5.000 attoniti delegati provenienti da tutto il mondo, Berlinguer parlò in aperto contrasto con le posizioni "ufficiali" di "sistema pluralistico" (che l'interprete simultaneo coscienziosamente rese come "sistema multiforme") e descrisse l'intenzione del PCI di costruire un socialismo "che riteniamo necessario e possibile solo in Italia".
A chiarire che la frattura non era ricomponibile, vi aggiunse la ferma condanna del PCI per ogni tipo di "interferenza" sovietica (sia verso l'Italia che verso altri paesi).[citazione necessaria]
Da parte del Cremlino si replicò[citazione necessaria] che essendo l'Italia sotto un marcato controllo della NATO, si era costretti a concludere che l'unica interferenza davvero sgradita ai comunisti italiani fosse quella sovietica. Berlinguer, del resto, avrebbe loro risposto, attraverso un'intervista rilasciata a Giampaolo Pansa per il Corriere della Sera, di sentirsi più tranquillo "sotto l'ombrello della NATO".
tiè Rick, a sto giro ti quoto io!!!
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i numeri fatti sono quelli che dice Graziani (che siano un po' gonfiati poi è comprensibile e normale), ma non attengono a gente scesa in piazza, ma accorsa nei diversi gazebo sparsi per l'Italia nel novembre 2007 per firmare contro il governo Prodi (invero pare che ci fossero stati anche casi di persone firmatesi come "Babbo Natale")
ops, scusa Graziani, avevi già chiarito
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Diciamo più vero il contrario...
già, pare anche a me
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Guarda: ho letto quello di Prodi del '96 (ben fatto, anche se venderlo in un libretto che costava allora 10.000 lire mi è sempre sembrato strano) e l'ho capito.
Lo ritengo tutt'ora il miglior programma della "seconda repubblica": agile, semplice, coraggioso (nel senso che cercava di far ragionare di politica partendo da basi culturali... ). Purtroppo però non l'ha realizzato (colpa di Bertinotti...) ed, invece di andare a votare, ci siamo beccati tre governi fetecchia (specie i due D'Alema)
L'altra volta il "Vangelo" sempre di Prodi mi è sembrato invece insulso;sulla realizzazione stendiamo ovviamente un velo pietoso.
E comunque mi augurerei che, almeno stavolta, qualcosa si faccia: sinceramente penso che la politica non sia solo parlare, ma sia fare per rendere migliore la vita della gente media di un paese. Anche perché alla fine i politici si sistemano sempre e non sono dei poveracci (anche perchè hanno discreti stipendi...).
condivido
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Solo da luglio scorso Graziani, e infatti purtroppo non posso votare
Ah, già, eri tu quello in Svezia! Peccato che tu non possa votare....ma almeno in Svezia si sta bene penso
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Appunto ma sono loro che dicono che Berlusconi sono cinque volte che si candida guardando proprio lui come persona inoltre dicono sempre che Veltroni è nuovo ma non dicono che il programma è nuovo ed innovativo.
certo, lo so, ma come ho editato nel mio messaggio precedente c'è gente che guarda anche alle persone ed è libera di farlo, no? Se tu non guardi le persone allora sii coerente e non abbassarti a parlare dell'individuo singolo, ma argomenta le tue convinzioni sulla base dei programmi
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Ma i programmi qualcuno li ha visti?
beh, li puoi trovare sui siti internet dei diversi partiti...sono un po' lunghi da leggere ma se ti va...
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Guarda che non conta la faccia conta il programma e la serietà che c'è all'interno del POPOLO DELLA LIBERTA', Veltroni sarà anche "nuovo" ( 30 all'attivo di politica ) ma questo non vuole dire che sia migliore!!!!!
Ammesso che non conta la faccia, non conta la persona, allora non dovresti parlare di Veltroni "nuovo" o meno, ma del programma del PD, sbaglio? Sempre posto che tu guardi ai programmi e non alle persone; d'altronde c'è anche gente, e molta, che guarda proprio alle persone e sono libere di farlo non credi?
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Due volte in due giorni che ti quoto!
Purtroppo concetti come democrazia, rispetto per le istituzioni e per le persone come tali prima ancora che per le loro idee sono cose molto lontane dai PdLlini.
Rick, abbiamo un'affinità elettiva ...d'altronde anch'io condivido spesso ciò che scrivi
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Se perderemo cosa molto improbabile vorrà dire che il popolo Italiano si merita questa situazione di disastro e che non venga poi a piangere, la possibilità di cambiare ce l'hanno e devono saperla sfuttare!!!!
Se perderete, cosa molto improbabile, vorrà dire che il popolo italiano si sarà espresso non per Berlusconi ma per qualcun altro, punto. Cominciamo con l'accettare la democrazia e l'espressione del popolo sovrano a prescinder da chi vince.
Se poi mi parli di possibilità di cambiare rimango un po' perplesso, personalmente non vedo un gran cambiamento nel votare per uno schieramento che ripropone per la quinta volta consecutiva lo stesso uomo come candidato presidente del consiglio...naturalmente è una mia considerazione, spero non me ne vorrai. Poi se per cambiamento intendi dire passare da un governo di un segno diverso da quello in carica, beh, è dal '94 che si va avanti con governi che si alternano, nessun governo uscente è mai stato riconfermato
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beh, i dati tv contano fino a un certo punto...ieri sera ho visto tutto Berlusconi e il finale di Veltroni, ma cosa significa? che voto Berlusconi? Non credo proprio
Ad ogni modo che sia probabile una vittoria del PdL è molto verosimile, anche se non lo spero proprio. Salut
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in effetti Leviathan ha ragione, Berlusconi parla sempre di brogli ma finora gli unici riscontrati effettivamente li ha fatti la sua parte politica ...ma naturalmente è la magistratura che sbaglia.
Berkut purtroppo condivido la tua previsione
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urka, sono finito alle lezioni di latino
Mi sembra un bell'atto questo, onore ai ragazzi italiani che si batterono con valore
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beh, d'altronde il concetto di uguaglianza è ben più antico del comunismo e credo che rimarrà sempre, come dici tu specie per le classi più deboli e disagiate, un ideale per cui movimentarsi
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sull'auto non so, sulla casa certo si tratta di una minoranza (non molto chiaro quanti, ho letto dati discordanti), ma comunque sono qualche milione (poi siamo d'accordo che in Italia il numero di proprietari di case sia credo il più alto d'Europa, correggettemi se sbaglio).
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dici a me?
ma è da 2 ore che sto cercando far capire a Graziani che il comunismo in Italia non esiste più!!!
non dicevo a te, o comunque non a te nello specifico, ma un po' a tutti gli ultimi post che ho letto; mio papà diceva che quando lui aveva la mia età (c'era la guerra fredda in corso, anni '60) si parlava di comunismo e anticomunismo, di fascismo e antifascismo; scoprire che, passati 40 anni da allora, si continua disquisire su questi temi in chiave attuale lo trovo desolante e indicativo di un paese fermo. Se si fa un'analisi storica è un altro discorso, ma qui non l'ho vista se non appena abbozzata
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scusa Marce' spiegami che vantaggio avrei io dall'abolizione del bollo? fosse per me le macchine in città, almeno nei centri storici, non dovrebbero nemmeno girare. Chi la macchina non ce l'ha che gliene importa di questa "proposta politica"? Come l'ICI, la casa di proprietà ce l'hanno in molti, ma agli altri che cosa può interessare?
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questa sul bollo non mi tange visto che non ho la patente e quindi manco la macchina
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mamma mia che desolazione, mi sembrate fuori dal tempo, siamo nel 2008, sono passati quasi 20 anni, dico un ventennio!, dalla caduta del muro di Berlino e sento ancora discorsi stile anni di piombo e sul passatto, sempre sul passato, bene....per forza che l'Italia è ferma
Il tuo libro preferito
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Inviato · Modificato da Montgomery
Fatherland è veramente interessante e coinvolgente, molto bello.
Personalmente poi sono poco lettore di libri contemporanei, mentre i tre capolavori calviniani citati da paperinik e 1984 valgono veramente la pena, così come "il mondo nuovo" di Huxley e "il signore delle mosche" di Golding.
Per il resto amo la letteratura russa dell'Ottocento, Tolstoj, Dostoevskij, Gogol, Turgenev