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Montgomery

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Risposte pubblicato da Montgomery

  1. beh, a parte che eroina e morfina non sono la stessa cosa pur essendo derivati dell'oppio e entrambe con alto rischio di dipendenza, bisogna riconoscere che ci sono droghe e droghe. Se qualcuno mi spiegasse perchè allora la vendita di alcolici è addirittura incoraggiata anche attraverso lo strumento pubblicitario quando si sanno benissimo i danni che provoca l'alcool, danni fisici, dipendenza psichica, danni sociali...eppure anche per l'alcool è l'uso/abuso la vera discriminante per definirne la pericolosità, no? Evidentemente ci sono sostanze che hanno un limite di criticità più basso (come l'eroina) e altre che ce l'hanno un po' più alto (come l'alcool), ma sono comunque sostanze pericolose. Ripeto che bisogna riconoscere che 1) non tutte le droghe sono uguali e quindi le politiche in merito dovrebbero essere attente a questo e differenziate, ma anche 2) che ci sono droghe che sono tranquillamente legalizzate e di cui si parla come se non fossero droghe

  2. posto che un eventuale boicottaggio non so se e da chi dipenda (lo decide il Coni? il governo? gli atleti?) ritengo impossibile un boicottaggio dell'Italia se gli USA saranno i primi a parteciparvi; cioè poche balle, un conto sono stati i boicottaggi del 1980 e del 1984, c'era la contrapposizione tra i due blocchi, le due superpotenze, sappiamo no? e tra l'altro l'Italia seppur in forme diverse partecipò all'epoca, così come fecero Francia o Regno Unito...come ho già detto a chi volete che interessi dei monaci tibetani? che vantaggio si avrebbe ad aiutarli? (mi spiace dirlo, ma i fatti dicono questo). Tra l'altro non dimentichiamo che in Cina ci sono molte imprese occidentali che hanno delocalizzato per approfittare delle condizioni di lavoro (costi e diritti) locali, così come non dimentichiamo che gran parte del debito pubblico americano è in mano ai cinesi. In sostanza ci sono troppi intrecci per giustificare un boicottaggio organizzato, al massimo ci sarà qualche atleta che porterà qualche simbolo o farà qualche gesto in favore dei tibetani. Sarà interessante a livello mediatico vedere se e come il regime cinese riuscirà a porre delle censure a eventuali comportamenti del genere.

  3. lasciando un attimo perdere le distinzioni evidenti e ben sottolineate tra PD e PdL, vorrei solo dire che a livello ideale portare le spese per la difesa all'1,5% o addirittura al 2% del PIL potrebbe anche piacere a molti, ma c'è sempre il solito problema di fondo che non è tanto politico quanto economico. Destinare una percentuale del genere significherebbe tagliare e molto da qualche altra parte e non so quanto sarebbe facile e/o popolare una riduzione dei fondi in altri settori...evidentemente tagliare nella difesa crea almeno tra la gente minor attenzione e preoccupazione; e poi il PIL è praticamente fermo.

  4. beh paperinik non ci va tanto a capire perchè non si mobilitano...posto che non tutti i pacifisti sono comunisti, si sa che per quei (tutto sommato pochi) comunisti ancora convinti, ideologizzati gli USA sono il male, punto. Poi personalmente alcune teorie comuniste le trovo tuttora attuali, ma mi pare evidente che nessuna realizzazione del comunismo, il c.d. comunismo reale, sia stata fedele alle idee da cui traeva ispirazione. Evidentemente il comunismo come idea è stata affascinante (per alcuni) ma utopistica....

     

    tanto per cambiare sono andato un po' OT...

  5. il vero problema è che i soldi son pochi e in futuro probabilmente saranno ancora meno....poi sul merito, alcune cose dette da Martino possono anche essere accettabili se non condivise visto appunto la carenza di dindi, dal punto di vista strategico però si conferma molto, troppo filo-americano per i miei gusti. Personalmente spero che si riesca ad arrivare a una politica europea di difesa sempre più integrata, per quanto, ad oggi, ci siano troppi distinguo nelle strategie di difesa e militari di alcuni paesi dell'UE. D'altronde per me i paesi europei devono darsi una mossa: singolarmente conteranno sempre meno sullo scenario globale quindi o si dà un'accellerata al processo di unificazione politica dell'UE o sarà pacifico che il legame con gli USA diverrà vieppiù ancillare (come ha scritto qualcuno sopra...)

  6. In tibet è dal '59 che avvengono, dopo un invasione in piena regola, violenze e soprusi di matrice etnica e religiosa, uno dei popoli più pacifici del mondo è stato letteralmente sterminato e ora sta avvenendo l'ennesimo massacro nel silenzio degli occidentali, specialmente degli europei, che non commmentano l'estrema barbarie per non inimicarsi la Cina, anzi a questi macellai abbiamo concesso pure i giochi olimpici.

    Veramente uno schifo.

     

    Condivido, purtroppo tanto gli europei quanto gli americani si guardano bene dall'andare oltre al biasimo (quando c'è) e dall'inimicarsi la Cina e, d'altronde, quando non c'è nessuna convenienza a difendere un paese si finisce per non fare nulla. Ovviamente la sede ONU è improponibile vista la presenza cinese nel consiglio di sicurezza...e i tibetani si attaccano al tram

  7. Semmai è il tuo di paragone che è fuori luogo...Ma mi vuoi mettere veramente a confronto la droga usata come farmaco e la droga usata per divertirsi o sballarsi?

    Il THC e gli oppioidi, come la morfina, sono evidentemente farmaci nel momento in cui sono usati a fini terapeutici...E' l'uso, il fine, lo scopo che si fa delle cose l'elemento fondamentale per classificarle come positive o negative...

    Allora, se l'oppio viene usato come trattamento antidolorifico, dentro una struttura sanitaria, per alleviare le sofferenze di un malato terminale di tumore è un farmaco e mi sta bene..Se lo stesso oppio viene usato per farci eroina e bucarsi non mi sta più bene.

    Detto ciò aggiungo pure che l'uso di questi farmaci viene limitato al massimo proprio perchè evidentemente il principio attivo contenuto non è che faccia così bene...dà dipendenza, oltre ad altri effetti collaterali non secondari come l'alterazione della percezione della realtà.

     

    Boh, forse parlo turco...stiamo dicendo la stessa cosa, ho detto che il problema non è la sostanza in sè ma l'uso/abuso che se ne fa e che la distinzione tra droga e certi farmaci è molto sottile proprio per questa ragione, riportando anche l'esempio di come nella lingua inglese la distinzione tra i due termini sia ancora più sfumata. In ogni modo stiamo andando un po' OT visto che si parlava di politiche sulla droga e non di definire cos'è una droga, posto che una definizione preliminare è comunque necessaria per intervenire in materia

  8. Semplice elementare legge economica della domanda e offerta; prova a pensare di quanto si è alzato il prezzo delle sigarette... più alzi i prezzi (con in aggiunta tutte le politiche anti-fumo che, economicamente parlando, sarebbero come un ulteriore aumento del prezzo), più cala la quantità di sigarette vendute. Purtroppo, siccome non è facile sostituire le sigarette con qualcosa d'altro il cambiamento avviene lentamente.

    dici che il tanto parlare di rischi connessi al fumo non sia servito a nulla? Conosco molte persone che hanno smesso di fumare ma non perchè le sigarette costino di più, così come ne conosco (mio cugino) che da 20 anni fuma sempre 2 pacchetti al giorno. Sono un bene un po' particolare proprio per il suo essere una droga, non c'è una semplice scelta razionale di costi/benefici dietro, almeno io la penso così

  9. legalizzare sarebbe un incentivo al consumo...

     

    non è assolutamente detto, legalizzare significherebbe controllare qualità e quantità vendute e, come per le sigarette, nulla vieterebbe di fare campagne di informazione; d'altronde il mercato delle sigarette, che pure è legalizzato, mostra negli ultimi anni una riduzione dei consumi....e in più non ci sarebbe nemmeno più il brivido di fare qualcosa di proibito :D

  10. non so se la ricetta Prodi sia stata la migliore possibile, penso di no, come ha detto Dominus sul fronte della spesa pubblica non si è fatto nulla, anzi, però noto come il fatto che l'Italia abbia un debito pubblico così elevato venga spesso lasciato in disparte, non considerato. Forse gli italiani pensano che il debito pubblico non abbia ricadute su loro stessi? mah...basti dire che solo d'interessi sul debito paghiamo 70 miliardi di euro. Non so quale possa essere la miglior ricetta per ridurlo, ma bisogna ridurlo. Il centro-destra da questo punto di vista non l'ho visto raggiungere e/o perseguire questo risultato con lo stesso rigore.

  11. siamo d'accordo lender, è proprio per questo che dico che il confine tra droga e farmaco è molto sottile riposando la differenza non tanto nel principio attivo in sè che è lo stesso in molti casi tanto in quella che noi chiamiamo droga quanto nei farmaci, ma nell'uso/abuso e modalità di somministrazione. Ci sono farmaci perfettamente legali che se abusati creano dipendenze mica da ridere e personalmente ho visto mio padre andare avanti 30 anni ad antidepressivi e ne so qualcosa...

  12. Questa proprio non l'ho capita...I farmaci assunti nelle dosi indicate servono a CURARE le persone...Le canne, assunte in qualsiasi dose, non CURANO le persone ma semmai fanno il contrario. Se c'hai le placche batteriche alla gola non ti fumi 3 canne per guarire ma semmai prendi gli antibiotici, direi...

     

    il tuo esempio è un po' banale...è come dire che se uno ha mal di testa si fa una puntura di insulina o prende un mucolitico.... ti parlo ad esempio dell'uso terapeutico che in certe malattie e in certi paesi è fatto del principio attivo della cannabis, il THC, specie per i dolori neuropatici e spastici; in questo caso cos'è una droga o un farmaco? O ti parlo degli oppioidi usati come analgesico o degli antidepressivi e ansiolitici quali le benzodiazepine...quando se ne fa un uso "ludico-ricreativo" non si può certo parlare di farmaci, eppure vengono usati, con attenzione, quali farmaci. Anche storicamente alcune sostanze che venivano usate come farmaco sono state proibite o limitate per gli effetti di dipendenza e collaterali. D'altronde in inglese la parola "drug" indica in medicina tanto i farmaci quanto le droghe proprio a confermare la contiguità e spesso la sovrapposizione tra i due significati; ad esempio un prescription drug è il farmaco da vendersi dietro ricetta medica e "A medication or medicine is a drug taken to cure and/or ameliorate any symptoms of an illness or medical condition".

  13. sono contrario perchè credo che la pena di morte non sia poi una gran pena; trovo molto più gravoso vivere in cella a vita o fare i lavori forzati...ovviamente per molti morire sarebbe il peggiore dei mali, ma nel mio sistema di idee non è così

  14. le due categorie (sistema democratico e rispetto diritti umani) sono sì correlate ma non reciprocamente dipendenti (paradossalmente si può avere un governo eletto democraticamente ma poi la totale violazione da parte di questo di alcune libertà fondamentali...).

    Poi forse tu non lo sai, ma quelle classifiche è da un bel pò che ce le sorbiamo qua dentro!!! ;):D:P

     

    Ok, siamo d'accordo allora. Ho scritto che democrazia e libertà sono correlate ma, aggiungo, non sono sovrapponibili; d'altronde di per sè sappiamo benissimo come il voto per essere definito autenticamente democratico debba rispettare determinate condizioni (si vota anche in Russia o ai tempi del Fascismo). Sicuramente la Colombia dal punto di vista del sistema politico e della democraticità del sistema stesso è avanti ai suoi paesi limitrofi, ma un paese in cui rimangono delle zone d'ombra per quanto attiene il rispetto di certi diritti civili e libertà fondamentali.

    Poi non sapevo del fatto che sono classifiche che vi sorbite da tempo e non so come vi venivano propinate, per conto mio sono comunque ricerche valide e metodologicamente corrette, stante la difficoltà a ridurre in un indice qualcosa di così complesso come la vita democratica e libera all'interno di un paese. Ciao :P

  15. Non capisco tanto fervore Paperinik.Forse non leggi bene, ma io per primo ho detto di quanto con Freedom House e i suoi reports si possa più o meno essere d'accordo, della possibilità di non condividere le loro metodologie, del fatto che essendo una ricerca essenzialmente di tipo qualitativo sia necessario standardizzare certi risultati, etc, etc...poi tu stesso mi fai l'esempio di libertà fondamentali violate sapendo benissimo, come lo so io, che proprio i diritti politici e le libertà civili sono gli aspetti indagati dall'ONG in questione. Quindi non capisco cosa ci sia di errato nel considerare la Colombia un paese solo "parzialmente libero" stante il focus della loro ricerca e le domande socio-cognitive che intendono verificare. Probabilmente è più libero dei paesi limitrofi ma non è libero. In fondo anche il governo d'Israele si confronta con problemi ben gravi, terrorismo e quant'altro eppure è un paese che nella ricerca risulta libero perchè soddisfa determinate condizioni.Vi rimando ancora una volta alla metologia impiegata come si può leggere qui:Metodologia .Ho l'impressione che si critichi molto FreedomHouse ma che alla fine il report completo non l'abbia letto o mi sbaglio? O forse l'hai letto ma vuoi salvare gli sprovveduti che si limitano a guardare una classifica e una cartina colorata? Se questo è il caso allora ti seguo; altra cosa è se mi dici che la Colombia è libera perchè personalmente mi sento più vicino alle risultanze di FreedomHouse che a te, il che non vuol dire che in quell'area la Colombia sia quella messa peggio, anzi.

  16. oltre al fatto che non sempre la cannabis si consuma con il tradizionale spinello, ma anche cilum e bong (pipe ad acqua, bonghe, chiamatele come volete...).

    Poi, a parte che dire che le droghe fanno male tout court non è nemmeno corretto visto, ad esempio, che certi farmaci se assunti in dosi controlate e minime hanno usi terapeutici, mentre l'abuso diventa deleterio se non mortale...e d'altronde la stessa parola farmaco, dal greco, significa veleno, quindi il confine tra farmaco e droga in molti casi è molto sottile.

    D'accordo su quanto dice Dominus circa la razionalità di misure di legalizzazione che garantirebbero allo Stato entrate fiscali attraverso la tassazione, miglior controllo sulla qualità del prodotto e sulle percentuali di principio attivo e l'espulsione della malavita dal traffico di queste sostanze. Non è questione di essere pro o contro la droga, semplicemente constato che ogni forma di proibizionismo si è rivelata inefficace: se si proibisce qualcosa il mercato nero si sviluppa perchè la proibizione non implica l'annullamento della domanda che viene raccolta da organizzazioni illegali per perseguire le quali servono mezzi e risorse. La legalizzazione, per quanto eticamente inopportuna e deprecabile, rimedia a tali effetti perversi di politiche proibizioniste che, anche se fatte con buoni intenti, non hanno eliminato ma semmai peggiorato il problema

  17. Le ragioni, banalmente, i traguardi che noi abbiamo raggiunto e l'invidia per ciò che abbiamo fatto

     

    ahhhhh....quindi lasciamo perdere lo sfruttamento coloniale prima, le divisioni a tavolino di territori spartiti tra i paesi occidentali sulla base di ragioni economiche piuttosto che etnico-culturali, le connivenze con regimi autocratici buoni fin quando sono utili e lo sfruttamento da parte dei regimi locali del malcontento della popolazione (fino all'incitamento alla guerra di religione) per i propri scopi. Che non sia che nel mondo le risorse, poche, siano sfruttate in larga parte solo da pochi paesi che, per ragioni storiche, economiche e militari riescono ad accaparrarsele?

  18. Certo paragonare la Cina(o la russia o il venezuala) e l'Italia non avrebbe senso, ma dato che nelle pagine precedenti è stato detto che l'Italia è meno libera del Venezuela ci tenevo a sottolineare come la cosa non fosse assolutamente vera.

     

    Ah, scusa ma non ho letto tutto il topic e questo paragone tra Italia e Venezuela non l'avevo visto. Comunque sono d'accordo con te per l'aspetto metodologico; nel caso specifico è evidente che guardare semplicemente alle cartine colorate senza sapere come si costruiscono quelle cartine sarebbe un po' semplicistico. Difatti ho messo il link a freedomhouse per quanti volessero approfondire le metodologie impiegate nelle loro ricerche. Cionondimeno personalmente ritengo freedomhouse piuttosto competente in materia e attendibile vista la base scientifica su cui poggiano i loro studi politico-sociali....attenzione però che quando si parla di scienze umane "la verità" è qualcosa di più opinabile rispetto alle scienze naturali, perlomeno quelle classiche, mancando nelle prime l'elemento della sperimentazione e un certo grado di oggettività tipico delle seconde

  19. come già detto sull'altro topic, sono favorevole alla legalizzazione delle droghe per gli ovvi benefici economici che lo stato ne trarrebbe e per la colossale mazzata che si darebbe alla criminalità organizzata, senza dimenticare un beneficio sanitario per la comunità non da trascurare.

     

    vi prego, non tiriamo immezzo la storia dello stato protettore, che deve progettere i cittadini dalle "cose cattive"... il 90% delle cose sono potenzialmente pericolose e mortali, dalle forbici per la carta, alle auto, alle sigarette, al salame... vietiamo tutto allora???

     

    comunque... giusto per la cronaca: lo stato, in quel di napoli, non cerca proprio di bloccare lo spaccio di stupefacenti (tranne qualche maccaronico e pubblicitario controllo o retata). lo stato conosce fin troppo bene le basi dove si vendono stupefacenti (d'altronde le conoscono tutti), le quali sono chiaramente riconoscibili e lavorano di giorno, come di notte. ovviamente, però, oltre a prendersi sonore mazzatte (l'ho visto con i miei occhi qualche volta), le forze dell'ordine stanno bene alla larga dalle basi.

     

    ti quoto vorthex, lo stato-etico, protettore, che vede e provvede è utopistico oltre che lesivo della libertà del singolo. Per conto mio la mia libertà finisce laddove inizia quella altrui, quindi finchè non si fa male ad altri ognuno dovrebbe esser libero di fare ciò che crede o preferisce. Bisogna anche dire che, in un settore come quello della salute, che in Italia si regge sul pubblico (e sono assolutamente convinto che sia giusto così) avere tanti tossicodipendenti (così come tanti fumatori) incide non poco sulle spese per la sanità che lo Stato, e quindi la collettività, deve sostenere...ma d'altronde i controsensi in quest'ambito sono molteplici (lo Stato guadagna alla grande sulle sigarette no?)

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