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Sangria

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  1. Se proprio si deve usare l'albatros si potrebbe riciclarne qualcuno dalle Maestrale e usare come munizione l'Aspide2000, che non richiede nessun intervento sul sistema di lancio, se portati alla ultima release. Tra l'altro, a livello di gittata, l'Aspide 2000 è superiore perfino all'Aster 15 (25Km contro 15). L'ESSM con il sea sparrow vecchio in comune ha solo il nome e non è compatibile con i sistemi Albatros imbarcati. Il fatto che una versione particolare dell'ESSM, il RIM-162D, possa essere lanciata da un MK29 non significa molto, il CMS e il Radar devono essere qualificati per l'impiego del missile. A questo punto costa 10 volte meno prendere pari pari il SAAM-IT del Cavour e montarlo sulle nuove OPV. Ritengo però, di nuovo, che un sistema di lancio missilistico sia inutile per una OPV, tuttalpiù si installa qualcosa di economico e a basso contenuto tecnologico, giusto per far fuori uno Styx capitato tra le mani di qualche pirata. C'è poi un problema di natura logistica. Aumentare il numero di saam-it in giro diminuirebbe i costi di gestione, d'altra parte è vero che con tutti i pezzi di rispetto in giro oggi acquistare un mk29+essm o aspide2000 permetterebbe di sfruttare un sacco di pezzi già in ciclo logistico.
  2. Sangria

    incursori a Tokyo

    La fonte è un articolo apparso non so dove né quando, l'ho pescato in mezzo ad una serie di appunti che avevo a casa ma credo che ovviamente tutto sia stato enfatizzato per dare rilevanza giornalistica alla notizia.
  3. Un esempio di quello che la stealthness può servire per i pattugliatori lo dà il progetto delle Visby. E' un programma esasperato da quel punto di vista e certamente il requisito operativo è completamente diverso ma la bassa visibilità consente di intercettare i maniera più efficace il naviglio. Se devo sorvegliare qualcosa, è meglio guardare senza essere visto, o no?
  4. Potrebbe essere un buon compromesso. Se non facesse lievitaare troppo il costo un SET per gli Aster 15 si potrebbe mettere, magari senza integrazione con il CMS. Alla fine la sintesi arriva sempre.
  5. http://www.fincantieri.it/CMS/Data/prodott...EY_sottotitolo= che ne pensate di questa proposta di fincantieri?
  6. Come dicevo prima, premesso che credo che i lavori debbano cominciare inderogabilmente, potrebbero pianificare i lavori in modo e maniera da tale da interromperli in tempo per il G8 (previa cerimonia della bandiera) o addirittura, è una ipotesi, interromperli il giorno dopo l'inizio. Certo è che i lavori di fine garanzia non puoi cominciarli quando ti pare ma quando scade la garanzia. Potrebbe anche non partecipare, in fondo. il Doria ha adeguate capacità di sorveglianza aerea, e comunque c'è sempre il Peppino...
  7. Il Cavour è in armamento (è, cioé, "operativa") dal marzo del 2008. Ovviamente adesso lo è un po' più sulla carta che nella realtà ma dopo i lavori di fine garanzia, praticamente da settembre, la vedremo protagonista di un intenso addestramento. Per Gaza, la missione potrebbe essere simile alla Leonte.
  8. Sangria

    incursori a Tokyo

    Dopo l’armistizio e prima di optare per la bomba atomica, l’America individuò nei valorosi incursori della "Regia" la «chiave di volta» per la disfatta del Giappone. Malgrado il nostro Paese non fosse in guerra con i nipponici, venne richiesto l’impiego operativo di Luigi Durand de la Penne (eroe nazionale decorato con la medaglia d’oro al valor militare), dei suoi uomini e degli speciali armamenti del gruppo Mezzi d’Assalto. La notizia è contenuta in un dossier che è rimasto coperto dal segreto per cinquantasei anni e che ora, desecretato, è stato pubblicato su www.foia.cia.gov, archivio Internet della Central Intelligence Agency, cioè la Cia. Vi si legge che «tra il 31 gennaio e il 5 febbraio 1945», presso la Baia di San Vito (Taranto), gli ufficiali Kelly O’Neall e Louis P. Zelenka effettuarono una indagine per conto dei servizi segreti americani (allora si chiamavano Office of Strategic Services, in sigla O.S.S.). Lo scopo era quello di valutare se uomini ed equipaggiamenti dei Mezzi d’Assalto potevano essere di supporto alla Marina statunitense o all’Oss per operazioni da condurre lungo le coste asiatiche. I due ufficiali fecero il loro lavoro con scrupolo e misero nero su bianco che non esistevano uomini più preparati e mezzi più efficaci. Due le possibilità: usare gli italiani come istruttori di unità americane o impiegarli direttamente. Considerando incompatibili con le necessità belliche i tempi lunghi di un addestramento, O’Neall e Zelenka puntarono senza alcun dubbio sulla seconda opzione. Gli italiani, del resto, pare fossero entusiasti all’idea. L’unico grosso ostacolo era che l’Italia era in guerra con la Germania ma non col Giappone e, quindi, militari italiani non potevano assolutamente prender parte a quel conflitto. Nel dossier della Cia si legge che «il Ministro italiano della Marina (l’ammiraglio Raffaele De Courten; ndr) ha ufficiosamente approvato la cessione temporanea, in blocco o parzialmente, del personale dei Mezzi d’Assalto, a fini di addestramento nell’Estremo Oriente». E così O’Neall e Zelenka «suggeriscono con molta convinzione che vengano condotte trattative tra O.S.S. e Ministero al fine di ottenerne l’impiego operativo». «In effetti il Ministero non sembrava opporre resistenza - dice Marco Amatimaggio, noto pubblicista e storico della Marina Militare (MM) italiana - Quando parliamo di Forze Speciali si entra sempre in un limbo dove sono sfumati i confini tra il non lecito e il lecito». «Non stupisce che gli americani abbiano pensato ai nostri Mezzi d’Assalto - continua l’esperto pugliese - perché le loro gesta alterarono il rapporto di forza tra le Marine in battaglia. Erano riusciti ad affondare navi nemiche, come i britannici “Valiant” e “Queen Elisabeth”, per l’equivalente di 273.000 tonnellate». «Infatti, soltanto quattro mesi dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 - dice Amatimaggio - gli uomini dei Mezzi d’Assalto, al comando del capitano di vascello Ernesto Sforza, erano stati già usati per complessive 250 missioni speciali. Nel ‘44, nella base navale di La Spezia, che era in mano tedesca, vi fu la prima azione congiunta con gli inglesi per forzare il porto e affondare in banchina le navi italiane catturate». «Dal rapporto della Cia scoperto dalla “Gazzetta” - afferma lo storico - si evince che gli Alleati avevano grande rispetto per le capacità operative degli italiani ed erano ammirati dagli equipaggiamenti che avevano messo a punto. Come gli Mtm, che erano motoscafini molto veloci condotti da un solo uomo. Questo, quando riusciva a superare le ostruzioni di reti poste a difesa del porto, entrava nella base e si lanciava a gran velocità contro il bersaglio. Giunto a 100 metri, bloccava il timone del motoscafo e si buttava in acqua, così che il mezzo continuasse la sua corsa ed esplodesse, avendo una carica cava. O l’Mtsm, un motoscafo un po’ piu grande con due uomini di equipaggio che imbarcava a poppa un tubo lanciasiluri. Quindi loro entravano in azione a distanza utile dal bersaglio, si giravano, sganciavano il siluro e scappavano». «Più famoso però - precisa Marco Amatimaggio - era il “Maiale” o “siluro lenta corsa”, ovvero un grosso siluro su cui sedevano a cavalcioni due operatori che disponevano di sistemi di comando del mezzo. Di notte, si avvicinavano in emersione alla base, passavano le ostruzioni e si immergevano per compiere, in immersione, l’ultima parte dell’azione. Giunti sotto la nave, sganciavano la parte anteriore del siluro, in cui c’era la carica esplosiva, e l’attaccavano alla carena per poi, dove possibile, allontanarsi». La tradizione di quegli uomini eccezionali è stata ereditata dagli odierni «baschi verdi» del Comando Subacquei ed Incursori - Comsubin. fonte: http://www.giapponenews.com/blog/2007/09/2...ori-di-taranto/
  9. UAE, vero.. Ancora più lontano. L'implementazione dell'aviazione di marina e la costruzione del Garibaldi facevano parte dello stesso progetto e se l'iter di modifica della legge del 1923 non avesse incontrato tutti quegli ostacoli non sarebbe nata nel 1989 ma ben prima (1985), tanto che ben prima che l'Italia acquistasse gli Harrier già diversi aerei avevano appontato in esercitazioni NATO. La Marina voleva dotarsi di nuove capacità di proiezione verticale, non è il caso attuale, tuttalpiù si vuole dotare di nuove e superiori capacità di proiezione anfibia. Oltretutto l Garibaldi è figlio del "Libro Bianco" della Marina, che definì un modello di Marina che, con piccole modifiche nel 1997, vale ancora oggi. Va detto che nel 1997 si contemplò l'ipotesi di dotare la Marina Militare di 2 Portaerei, modificata successivamente.
  10. Per operare in Afghanistan l'AMI ha dovuto preparare basi in kirghizistan e nel Golfo 1 i Tornado partivano dall'Arabia Saudita. E' ovvio che non sempre si ha la possibilità di operare su basi amiche e le problematiche di sorvolo degli spazi aerei stranieri nons ono di secondaria importanza. Non so se lo faranno ma l'acquisto di F35B potrebbe essere motivato dal voler ridurre queste limitazioni tattiche e dare un maggior margine di manovra strategico. Circa la seconda parte dubito fortemente, sarebbe peraltro la fine dell'aviazione navale. Mandare un pilota a Grottaglie non vuol dire nulla, per abilitare un pilota agli appontaggi questi deve essere mandato negli USA Avere una unità che sostituisca il Cavour quando non sarà disponibile, cioè 4-5 volte in 30 anni, non può nemmeno essere contemplato come requisito operativo, se si spendono 30, 40 milioni di euro per rendere il ponte di volo di una LHD idoneo per un F35B ci deve essere una necessità reale a prescindere dal Cavour e attualmente non c'è.
  11. Ma cosa si vuole, una unità di supporto anfibio o una portaerei? Se si vuole la prima 25 nodi non servono, gli standard costruttivi militari sono non troppo necessari, serve piuttosto un bacino allagabile e una spinta capacità di comando e controllo. Se si vuole una portaerei, si fa una portaerei. Le soluzioni ibride, come sempre, non vanno bene perché comportano una serie di compromessi. Se si decide di fare una LHE si fa una LHE, il gruppo di volo del San Marco è il 4° , con EH101 e non con harrier. No, i motivi che hanno spinto l'Aeronautica militare a dotarsi di aerei STOVL è quello di permettersi di realizzare aeroporti improvvisati subito dietro le linee più avanzate. Secondariamente sarebbe possibile dislocare un gruppo di volo su una portaerei, sempre che i piloti siano abilitati agli appontaggi, cosa non proprio scontata né banale.
  12. Dipende da tanti fattori, potrebbero consegnarla anche prima dei lavori, a fine marzo, se non erro(ufficialmente, in realtà già sventola da mesi)
  13. Il lancio è stato effettuato, la bandiera di combattimento arriverà dopo i lavori di fine garanzia.
  14. Però, tornando a bomba, è importante prima di tutto che il Cavour sia messo nelle condizioni di operare come CVH e in seconda battuta si può pensare ad un impiego di altre piattaforme come suo surrogato per quei due, tre anni su 30 in cui sarà indisponibile
  15. Beh, di cazzate ne sparo spesso e sopratutto quest'anno, data l'enorme quantità di unità navali visitate... Può davvero darsi, anche perché potrei aver confuso il Sirio con lo Spica... E quindi mi metto subito a fare 20 pompate. Tutttavia è vero che il 76/62 dei pattugliatori è in un magazzino ad Augusta, pronto per la bisogna-
  16. Sangria

    Le altre Marine Italiane

    Le CP sono il 40% della Marina Militare, decisamente troppo.
  17. Quando sono salito a bordo, non lo avevano. So che lo imbarcano e sbarcano in base alle esigenze. Che abbiano o meno il 76762, peraltro in dotazione, è irrilevante.
  18. 1) Succedono entrambe le cose, più spesso quella che di ti u, dato che i tunisini pensano che il mare sia tutto loro 2) Sì, hanno il 76/62, in qualche magazzino dell'Arsenale di Augusta, nel senso che sono stati sbarcati tempo addietro. qualche mese fa, quando sono stato ad Augusta, mi sembra che solo il Cassiopea, di ritorno dalla missione in Libano, avesse il 76/72, che viene montato o smontato alla bisogna. Sta id fatto che sono stato due volte a bordo rispettivamente di Libra e Vega e, andato a prora a vedere il cannone, ho trovato un mesto "tappo". Comunque il 76/62 è previso.
  19. Concordo. Sulle dichiarazioni di MM ci andrei molto coni piedi di piombo, basti leggere la storia del cavour per comprendere quanti cambi di rotta abbia avuto tale programma. L'attuale capo di stato magiore della marina non vedrà nemmeno la partenza del programma delle OPV quindi, per quel che so della Marina, quanto sopra è aria fritta. Le esigenze operative sono le seguenti: E' necessario naviglio che possa pattugliare il canale di sicilia e intercettare i pescatori tunisini che sconfinano nelle nostre acque territoriali E' necessario pattugliare il canale di sicilia per contrastare l'immigrazione e prestare soccorso ai naufraghi delle "carrette del mare" E' necessario scortare il naviglio mercantile presso rotte pericolose come quelle che transitano per il Golfo di Aden o lo Stretto di Hormutz e presso le acque nigeriane. E' necessario fornire supporto alle unità d'altura in compiti di retroguardia Attualmente questi compiti sono svolti dalle corvette e dai pattugliatori per i primi tre punti, da corvette o pattugliatori d'altura e dalle Soldati per il quarto. Dal 2020 si dovrà decidere se questi compiti verrano svolti tutti da un'unica classe di unità, da una classe di unità con diversi allestimenti o da più classi di unità Leggendo i giornali parrebbe che la marina voglia impiegare una unica classe di unità con una configurazione standard che prevede scarso armamento, da impiegare per il pattugliamento, tuttavia sarebbe intenzione della marna poter montare moduli "plug & play" per missioni specifiche. In pratica si vuol far fare ad una unità di circa 2500t quello che fanno ora 4 classi diverse di unità con dislocamento variabile tra i 1200 e le 2500 t. con armamento che va dalle sole mitragliere da 25 mm della Cassiopea ai Teseo delle Soldati. Ovviamente, facendo così, si dovrà scendere a compromessi, e a me i compromessi non piacciono, così facendo si avrebbe una unità troppo armata per pattugliare il mammellone, e troppo poco armata per sostituire le Soldati, che ricordo sono un progetto degli anni '7 e comunque nel 2020 avranno 25 anni di servizio e 40 anni di vita.
  20. DI navi LHD, infatti citavo la WASP, la sua perplessità verte sul fatto che continua a paragonare la BPE al Cavour, io la paragono sempre e comunque alle LPD/LHD. Le Divisioni navali esistono per razionalizzare l'impiego ma sono macrounità, pensare che si debba impiegare per forza unaintera divisione ogni volta è una assurdità, è come se per andare in kosovo si dovessero impiegare sempre 3 Brigate per l'Esercito... assurdo non trovate?
  21. Tu hai forse accesso ai documenti della Marina Militare o a quelli che pubblica RID? Ci sono diversi gruppi di lavoro che stanno già lavorando ad un progetto già definito da parte dei vari ispettorati (NAVISPELOG, MARISPESAN), Maristat e altri enti periferici, con tanto di planimetrie e piani di costruzione, se poi sono 15, 16, 17000 dipenderà dall'allestimento, il programma è molto avanzato anche perché dovranno partire le maestranze a breve, intorno al 2013-2015 (e parlo con cognizione di causa) I lavori si interrompono di punto in bianco, te lo posso garantire, ovviamente dipende da che lavori stai facendo e a che livello ti trovi; se è una SLO in una decina di gionri la metti in piedi, se sono lavori di trasformazione o di mezza vita beh, li fai due volte in trent'anni, è proprio sfiga. C'è anche da dire che se una situazione è calda pianifichi i lavori in maniera particolare e fai slittare certe cose anticipandone altre. E' una materia complessa quella appannaggio delle DLS degli arsenali, quanto affascinante. La componente aerea della marina, dal 1989 ad oggi, è stata impiegata attivamente solo nel 2001 in Afghanistan, peraltro per illuminare gli obiettivi e di missioni il Garibaldi ne ha fatte parecchie. In 25 anni poi quando il Garibaldi è stato indisponibile, generalmente non per i lavori ma per altre questioni, non è successo nulla di grave. Le missioni che comportano l'impiego di una portaerei, salvo casi particolarissimi, vengono pianificate, non è che ti svegli la mattina e in due giorni mandi una portaerei e un gruppo di volo in Golfo, così. Se hai il Cavour impegnato, mandi una LHD con NH90 e EH101, avrai minori capacità ma non certo zero; è sempre meglio che mandare il De La Penne come accade oggi. Fare una LHD per avere un Cavour zoppo è un errore strategico e progettuale madornale, grazie a Dio l aMarina militare ragiona meglio della Armada Espanola perché ha impostato una portaerei per fare la portaerei (peraltro dopo molti dubbi) , vuole dei caccia per fargli fare i caccia, delle fregate che facciano le fregate e delle LHD che possano fare le lhd. Meglio una marina piccola e ben equilibrata che il classico accozzagli di unità che vogliono fare tutto e alla fine fanno tutto male. Se vuoi impiegare degli aerei devi usare una portaerei, se devi dare supporto a truppe da sbarco impieghi le LHD, diversaemtne hai ibridi che rischiano di non funzionare bene. concludo con due parole sulla BPE. 21 Nodi di velocità di punta sono appena sufficienti per far decollare gli harrier, un po' di condimeteo avverse e non si potrebbe far decollare gli harrier a meno di grossi limiti operativi e peraltro la capacità di proiezione degli STOVL è secondaria rispetto al resto. Inoltre la BPE sostituisce da sola tre unità, il PdA senza aumentare le capacità di proiezione aerea e le due "cornudas" L'unica cosa che va a favore di questo progetto è che gli spagnoli sono riusciti a venderne due all'Australia, il che counque è garanzia della bontà del progetto quale LHD. Infatti la BPE a mio avviso, dopo le Wasp è la migliore LHD in circolazione, certo non è una portaerei e il fatto che sia più grossa non la rende una degna sostituta del Cavour in termini costo-efficacia. La spagna ha dovuto creare una unità che facesse tutto, la portaerei, la nave da sbarco, se avesse potuto avrebbero anche fatto la LHD - portaerei - sommergibile -rifornitrice di squadra, come con le F100 hanno fatto le fregate-caccia. Avere 3 LHD da 15000 in luogo di 3 LPD da 8000 vuol dire aumentare di motlissimo le capacità di proiezione verticale e anfibia della Marina, e non è cosa da poco. Per la cronaca, i Garibaldi disloca 13000 tonnellate. Noi non siamo gli USA, che possono permettersi unità di riserva 8e nemmeno loro in fondo possono), ogni unità viene costruita per impiegare attivamente gli armamenti di cui è dotata, è lo stesso discorso delle OPV. Quando mai noi impiegheremo delle LHD con degli Harrier, la nostra dottrina non prevede l'impiego degli Harrier come supporto agli sbarchi se non partendo da dietro, dalle portaerei appunto. Semplicemente gli spagnoli hanno fatto di necessità virtù, esempio certamente da non seguire.
  22. Certo, ma io parlavo di comando e controllo. GLi harrier devono poter decollare da portaerei o da unità tipo Wasp, che dislocano addirittura 10.000 tonnellate più del Cavour o da unità ad esse dedicate, come il PdA o il Peppino. La BPE dichiara di poter far decollare harrier, lo devo vedere. Non bisogna essere in grado di farli decollare, bisogna poterlo fare bene, e se devo garantire il decollo estemporaneo di 4-6 caccia spendendo quasi quanto una portaerei mio avviso è meglio avere 3 LPD che dislocano il doppio delle santi, beninteso, e che mi garantiscono comunque una discreta capacità di proiezione verticale. Se il Cavour si trovasse ai lavori durante una crisi, a meno che non ci siano problemi grossi si possono interrompere i lavori e mandare l'unità in teatro, diversamente, se non è necessario avere copertura aerea caccia si può impiegare una o due LHD con EH101 e NH90, in grado di avere comunque discrete capacità di copertura aerea. Ovvio che una LHD non può sostituire una CVH
  23. La BPE è una unità che potrebbe andare bene per la marina, ma è intenzine di MM prendere 3 LHD da 15000 tonnellate, quindi un po' più piccole, a ma tutte e tre in grado, alla bisogna, di prendere il posto del Cavour per limitate tipologie di scenario. Ovviamente il Cavour rimarrebbe insostituibile.
  24. La juan Carlos è una LHD, il Cavour è una portaerei, è come confrontare il Doblò con, che ne so, la Zafira, auto diverse per usi diversi nonostante dimensioni simili e layout simili.
  25. Sangria

    Le altre Marine Italiane

    Due precisazionii - I ministeri dai quali dipende la guardia costiera sono 5 e non 3 (Difesa, Infrastrutture e trasporti , politiche agricole e forestali, beni culturali, interno) - Se la GC uscisse e si unisse alla GdF la Marina sarebbe invece contentissima!!!! Potrebbe dirottare i fondi per gli OPV ad altri lidi (corvette e fregate?) e snellita dalla parte amministrativa e di formazione per quanto concerne il personale della GC 8oltre che buona parte degli stipendi) potrebbe concentrarsi sul "core business" della marina, la difesa delle SLOC e la proiezione di forza.
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