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eagle spotters

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  1. Anche io sarei dell'idea di puntare ad una unica tipologia di scafo/unità, con i vari moduli "plug & play" da installarsi alla bisogna, per sostituire tutte le attuali classi Cassiopea, Minerva e Soldati (Sirio dovendo transitare alla nuova Guardia Costiera...). Tra i vari moduli "plug & play" non si potrebbe ipotizzare il 127/64 Vulcano in alternativa al 76/62 ? Inoltre, visto che il documento di programmazione pluriennale parla di 12 unità di seconda linea negli anni '20 e considerato che i 4 Comandanti saranno ancora in servizio per parecchi anni, se ne può dedurre che i nuovi OPV dovrebbero essere realizzati in 8 esemplari. Credo che 2/3 moduli 127/64 sarebbero sufficienti per eventuali necessità (andandosi a sommare alle 4 FREMM GP e, sperabilmente, alle 2 FREMM sostitutive dei DlP nonchè, auspicabilmente, alle 2 Doria MLU).
  2. Ieri sera mi sono riletto l'articolo RID: - si dice che la nuova classe di unità sarà dotata di sistemi modulari "plug & play" con capacità ASW, AsuW e posa/cacciamine (oltre all'armamento base 76/62, elicottero, 2 RHIB), imbarcabili alla bisogna; - si dice che il progetto tende alla sostituzione di MINERVA e CASSIOPEA (non cita COMANDANTI, SIRIO e tantomeno le SOLDATI...) - si dice che tali nuove unità saranno destinate ad operare nel contesto geo-politico del "Mediterraneo allargato" (dall'Atlantico orientale all'Oceano Indiano) - si dice che saranno unità per operazioni in "green water" e "blu water", niente "brown water" (che si siano decisi a sposare l'opzione Guardia Costiera unica, con competenza sull'area brown ?). Di rilievo il fatto che non si parli della sostituzione dei SOLDATI, lasciando quindi aperta la porta per altre eventuali soluzioni (quella indicata da Sangria ? unità con dislocamento tra Minerva e Soldati - Mosaic 2.0 ? -)
  3. Sangria ha ragione: "Tu hai forse accesso ai documenti della Marina Militare o a quelli che pubblica RID? Ci sono diversi gruppi di lavoro che stanno già lavorando ad un progetto già definito da parte dei vari ispettorati (NAVISPELOG, MARISPESAN), Maristat e altri enti periferici, con tanto di planimetrie e piani di costruzione, se poi sono 15, 16, 17000 dipenderà dall'allestimento, il programma è molto avanzato anche perché dovranno partire le maestranze a breve, intorno al 2013-2015 (e parlo con cognizione di causa)" La conferma ufficiale viene dall'intervento in Parlamento fatto dall'on. Forcieri, se non ricordo male a gennaio 2008, in cui affermò che la MMI ha in programma l'acquisizione di n. 3 LHD con date di entrata in servizio 2008, 2022 e 2028 e con data inizio lavori per la prima unità al 2013, per la sostituzione delle Santi. Però Forcieri, in Parlamento, parlò di unità da "circa 16.000 t" (a metà strada tra 15 e 17.000...). Sempre agli inizi dello scorso anno uscì una fonte di stampa internazionale che riferiva come l'orientamento degli organi tecnici della FPM fosse verso unità da 17-20.000 t (ma guarda caso con le caratteristiche di trasporto illustrate in Parlamento e presenti sul progetto Fincantieri da 15.000 t). Per quanto riguarda il discorso della seconda portaerei, ricordo che, almeno a livello di fonti pubbliche, resta tuttora valida la pianificazione pluriennale del 2005 (se non ricordo male), ove si prevedeva per gli anni '20 la seguente struttura della MMI: - Cavour - LHD (4^) - 12/13 unità di prima linea - 12 unità di seconda linea - 5/6 SSK - 3 LPD (LHD sostitutive dei Santi) - 3 AOR ecc. Quindi questa quarta LHD, sostituta del GG, credo sarà una unità diversa dalle LHD da 15/16/17.000 t in progettazione.
  4. Quoto al 100% Sangria. Inoltre, visto che siamo in argomento, analoga semplificazione dovrebbe avvenire per il servizio aereo: accorpamento nella nuova Guardia Costiera di tutti gli aerei ed elicotteri ora destinati ad operare in ambito costiero e navale (parte della Guardia di Finanza, parte dei Carabinieri, parte della Polizia, tutta la Guardia Costiera), con relativa ridistribuzione ed ottimizzazione delle basi sul territorio nazionale. Ma se non vogliamo arrivare anche all'unificazione di Polizia e Carabinieri (eresia !!!! se qualcuno mi legge mi scomunica...) quanto meno vediamo di unificare quanto è possibile fare: ad esempio le catene amministrative, logistiche, formative e, nello specifico, il servizio aereo o, perlomeno, le basi, i relativi servizi logistici e di addestramento. In prospettiva al servizio aereo della nuova Guardia Costiera dovrebbero essere assegnati anche i compiti (ed i mezzi) SAR ora in carico all'Aeronautica Militare (AB-212), dove per SAR intendo le attività sul mare: che senso ha mantenere una struttura SAR terrestre (AMI) quando ogni regione d'Italia dispone di un proprio servizio elicotteristico 118 ? Sapendo inoltre che, in caso di grosse emergenze, sono comunque disponibili sul territorio nazionale oltre 600 elicotteri delle Forze Armate e delle Forze di Polizia ? (p.s.: mi pare che siamo il paese europeo, forse al mondo, con la più alta concentrazione di elicotteri istituzionali pro-capite... In tempi di vacche magre credo una riorganizzazione / ottimizzazione dovremmo farla, anche alla luce del fatto che, ormai, la nostra Agusta non ha più così bisogno degli appalti nazionali per sopravvivere andando, fortunatamente, alla grande su tutti i mercati mondiali)
  5. Sig. Sandria, mi scusi ma ha trovato diverse inesattezze nel suo intervento, che non condivido: Questa ultima affermazione è in contrasto con quanto la stampa ha riferito rispetto al convegno di Ottobre a La Spezia: dispone di ulteriori elementi informativi divulgabili ?
  6. E' da almeno vent'anni che sulla stampa specializzata si caldeggia questa, in altri paesi ovvia, soluzione: un'unica Guardia Costiera che semplicemente aggregando le unità aeronavali, le basi ed il personale ora parcelizzato tra Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Carabinieri e Polizia, porterebbe ad avere la seconda marina più grossa del Mediterraneo, un aumento dei livelli di efficenza ed efficacia ed una riduzione di costi (eliminazione linee aeronavali più obsolete, accorpamento doppioni di servizi formativi, logistici, catene di comando, ecc.). Ma, come al solito, in Italia il problema principale è rappresentato dal personale: non vorrete mica che un ufficiale dopo 30 anni di onorato servizio debba cambiare cappello e, magari, anche perdere la poltrona ??????!!!!!!!!!!!!! E qui tutto si arena... Colonnelli, Generali, Ammiragli hanno vinto la Guerra Fredda, non vorrete mica che perdano una "non guerra" in casa propria ? Ma queste sono cose che gridano vendetta, specialmente in tempi di crisi economica come l'attuale: qualcuno è in grado di fornire i dati di bilancio sui costi di gestione e mantenimento delle citate 4 marine ? (possiamo certamente ricordare che sono forze di polizia, ma sinceramente mi viene da ridere a considerare tale il Servizio Navale della Guardia di Finanza: è come dire che le FREMM saranno utilizzate per il "soccorso ai migranti nel Mediterraneo"...)
  7. Apparato motore e velocità delle FREMM In questi giorni sono uscite un paio di notizie che credo interesseranno direttamente anche le FREMM italiane e le loro prestazioni. La prima riferisce che la TAG LM-2500+G4 ha raggiunto una potenza massima di 35,7 Mw (in surpotenza). Ma la cosa più interessante è il fatto che viene affermato che tale potenza può essere mantenuta ininterrottamente per 500 ore !!!!!!! ( = 21 giorni !). Quindi siamo partiti da un requisito per 32 Mw, all'Euronaval 2008 si dice che in realtà può erogarne 34, ora siamo arrivati a 35,7... La seconda notizia riguarda i motori diesel delle FREMM, gli IF1716. Si dice che è pronta la nuova versione "common rail" in grado di erogare non più 2,2 Mw ma ben 2,8 Mw. Inoltre, si aggiunge che tale motore sarà in produzione dal 3° esemplare in costruzione. Sapendo che ogni FREMM italica ne dovrà imbarcare 4, viene da pensare che anche gli esemplari destinati alle FREMM potranno fornire all'unità ulteriori 2,4 Mw. Quindi, ricapitolando, ogni FREMM italiana - se quanto sopra corrisponde al vero - dovrebbero avere un maggiore potenza fino a 3,7 Mw dalla TAG e fino a 2,4 Mw dai diesel. Considerando che gli assi saranno azionati da 1 TAG (32-35,7 Mw)+ 2 motori elettrici (5 Mw) resta solo da capire se tali motori elettrici saranno ancora della potenza di 2,5 Mw inizialmente previsti oppure anche loro "cresceranno" per poter assorbire la maggiore potenza erogata dai diesel. Se così fosse credo che le FREMM potrebbero raggiungere i 30 nodi. Tutto porta a credere in questo, anche alla luce del requisito per i nuovi OPV per la MMI (con entrata in servizio dal 2020) dove la velocità richiesta è di 30 nodi: sarebbe quanto meno "strano" avere delle unità di seconda linea da 30 nodi rispetto ai 27,5 nodi delle unità di prima linea...
  8. Sangria ha scritto: "Probabilmente nons ei mai stato imbarcato. La carenza di personale a bordo delle nuove unità è un problema ENORME poiché si è dimostrato, con le comandanti e con DOria e cavour adesso, che l'automazione dei sistemi non ovvia al personale che va in licenza o si ammala o semplicemente smonta di guardia. Queste problematiche diventano critiche quando dopo un'attività intensa ci si accorge che c'è personale in servizio da 18 ore o addirittura da 24 semplicemente perché non c'è un cambio, e non è assolutamente "igienico" tutto questo. 90 persone sono tante, non tropèpe, 80 potrebbe essere un numero ottimale, ma da qui al 2020 ci saranno abbastanza "lessons learned" per determinarela consistena degli equipaggi." Confermo, non sono mai stato imbarcato. Le mie valutazioni derivano da un semplice confronto con i dati tabellari degli altri progetti/programmi in corso da parte di altre marine. Vedo con piacere che anche Lei - che è molto del mestiere... - ritiene che un 10% di personale possa essere ulteriormente tagliato. Credo che però si debba operare una distinzione tra operatività "di routine", dove poter operare con un equipaggio minimo (vedi RN, 45 uomini per 2.750 t), ed operazioni più "delicate" ed "operative" dove si possa, all'evenienza, anche arrivare ai 90 ora previsti.
  9. La Rivista Marittima, nel numero di Agosto-Settembre 2008 ha pubblicato un articolo di Michele Cosentino dal titolo "Quale Marina nel 2020 ?" Qualcuno è in grado di postare / pubblicare la scansione digitale dell'articolo ? Pare che vi siano riportate informazioni interessanti in merito alla probabile evoluzione della MMI nei prossimi 10 anni.
  10. RID ha riportato la notizia che ad Ottobre, nel corso di una conferenza internazionale svoltasi a Genova in materia di OPV, la MMI ha ufficialmente divulgato le prime notizie relative agli studi in corso per la definizione di 12 nuove unità di seconda linea / OPV che andranno a sostituire, dal 2020 circa, le attuali 8 Minerva + 4 Cassiopea. Queste le caratteristiche di massima: - lunghezza 105-115 m (i piani pubblicati evidenziavano 112 metri) - larghezza 14-16 m - dislocamento circa 2.000 t (2.500 t a p.c.) - equipaggio 80, possibilità di alloggio per 120 persone - propulsione CODAD, su 2 assi, 2 eliche, 4 motori diesel - velocità massima 30 nodi (fino a mare forza 5) - autonomia 20 giorni - armamento 1 76/62 mm Davide - 1 elicottero categoria NH-90 - hangar con capacità di riarmamento e rifornimento - 2 RHIB - scafo in acciaio, sovrastrutture in lege leggera o altri materiali innovativi - forte connotazione stealth - possibilità di modificare l'armamento e le dotazioni base con moduli "plug and play" specifici per lotta ASW, Asuw e cacciamine. Da un primo esame delle caratteristiche diffuse, a fronte delle dimensioni citate pare esiguo il dislocamento indicato, ritenendo molto probabile uno slittamento verso le 2.700/2.800 t (analogo alle nuove unità in progettazione per la RN) o addirittura superiori (vedi nuovi OPV olandesi). La velocità massima indicata in 30 nodi sembra irrealistica, anche considerando i nuovi V1716 della Isotta Fraschini ora disponibili con taratura a 2,8 Mw, contro i 2,2 Mw previsti per le FREMM. Sempre che non si punti su diesel ancora più potenti (e grossi). Spiace rilevare come, tra tutti gli OPV in realizzazione / progettazione, questo italiano sia ancora il più "affollato" di equipaggio (90): la RN ad esempio ne prevede 45, gli olandesi 80. Credo che su questo aspetto si possa fare (e si debba, vista la situazione finanziaria) molto meglio, scendendo ad almeno 60 unità. Non se ne è fatto cenno ma probabilmente l'unità disporrà almeno di n. 2 cannoncini da 25 mm per la guerra asimmetrica. Su questo punto continuo ad essere perplesso sulla scelta della MMI di aver adottato il complesso OTO a controllo locale, quando - ora - la stessa OTO offre un ottimo complesso (suggellato da continui ordinativi esteri) asservito al CMS dell'unità, IL MARLIN, che potrebbe essere anche equipaggiato con missili A-A della categoria del MISTRAL. Inoltre, credo che, pur volendo risparmiare al massimo, un pensiero si debba comunque fare alla presenza di almeno 1 lancia-razzi difensivo SCLAR-H ed 1 lanciatore di inganni antisom SLAT. Nulla si è detto in materia di sistemi elettronici. Tuttavia, è di questi giorni la notizia dell'avvenuto finanziamento di 900 milioni di Euro da parte del MSE per diversi programmi di ricera in ambito aerospaziale ed elettronica. Tra questi si fa riferimento anche a nuovi sistemi radar navali e terrestri. Vien subito da pensare al KRONOS, in corso di realizzazione sia in versione navale che terrestre. Credo che le nuove unità debbano essere dotate del radar 3D KRONOS NV per tanti motivi: - nel 2020 la tecnologia "attiva" sarà matura - le unità comparabili (olandesi in primis) comunque dispongono di sistemi similari - queste nuove unità avranno pochi punti di contatto con le attuali corvette e molti con le fregate... Per concludere, continuerò a definire queste unità come "i nuovi OPV della MMI". Questo solamente per evitare che qualche politico e pacifinto nostrano ostacoli la loro acquisizione, ben sapendo che stiamo parlando di unità che: - dimensionalmente saranno a metà strada tra le Lupo/Soldati e le Maestrale - avranno capacità marine e di pattugliamento assimilabili agli attuali nostri cacciatorpedinieri - avranno (probabilmente) una suite elettronica tale da consentire il loro inserimento in qualsiasi gruppo navale NATO/occidentale, a similitudine di qualsiasi attuale fregata - avranno una stealthness probabilmente superiore alle nostre attuali e future migliori realizzazioni (Doria/FREMM). Pertanto, pur trattandosi di fregate leggere (ma leggere solamente nel numero di sistemi d'arma) le continuerò a chiamare OPV...
  11. Consoliamoci con il fatto che gli inglesi hanno dovuto ritardare l'entrata in servizio delle loro nuove CV al 2018/2019 (almeno alla programmazione attuale...) Quindi per 10 anni almeno la Cavour resterà la seconda portaerei europea, dopo la CdG francese.
  12. Però buona notizia per la MMI. Pur avendo dovuto rinunciare alla seconda TAG (almeno a quanto noto a noi comuni mortali...), la MMI è riuscita comunque a mettere in cantiere delle navi con velocità di tutto rispetto.
  13. Buone notizie anche sulla velocità massima. Riporto da altro forum: http://pub10.bravenet.com/forum/795583276/show/1167054/5 (e l'autore è molto autorevole: ebonsi) "Vi racconto una storiellina che ho scoperto al recente salone „Euronaval“ di Parigi, e che potrebbe forse servire a lenire gli animi esacerbati dal forbicione tremontiano. Se noi piangiamo, non è che oltr’ Alpe abbiano proprio di che ridere… L’apparatore motore delle FREMM, italiane e francesi, viene comunemente descritto come una sistemazione CODLAG (COmbined Diesel-eLectric And Gas turbine) con una turbina a gas LM2500+G4 da 32MW (34MW in surpotenza), quattro generatori diesel da 2.1MW ciascuno, e due motori elettrici da 2.5MW ciascuno, Gli assi portano eliche a passo variabile sulle nostre fregate, e fisso su quelle francesi. Bè, è venuto fuori che non è proprio vero. Sulle nostre Bergamini, l’impianto motore può in realtà funzionare sia come CODLAG che come CODLOG (“Or” invece di “And”). Sono cioè possibili tre possibili andature: - Sui soli generatori diesel che alimentano i motori elettrici (potenza 2x 2.5MW); - Sulla sola turbina a gas (32MW). In questo caso i motori elettrici vengono trascinati dagli assi e funzionano come generatori; - Sulla turbina gas + i motori elettrici (naturalmente alimentati dai generatori diesel) per una potenza complessiva di 32 + 5 = 37MW. Le Aquitaine francesi invece, pur avendo esattamente lo stesso impianto motore POSSONO USARLO SOLO IN MODALITA’ CODLOG. Non è cioè possibile far agire sugli assi la turbine a gas e i motori elettrici allo stesso tempo, e la potenza massima è quindi di soli 32MW. Conseguenze: - Siccome la velocità massima è data in termini contrattuali a 27 nodi per le FREEM francesi, ne consegue che le nostre fileranno almeno i 28.5, forse anche 29 nodi; - I motori elettrici sono brancati sugli assi in modo permanente, e non possono essere disconnessi. Ne risulta che quando le Aquitaine sono sulla turbina, i motori elettrici (che nel loro caso NON POSSONO essere usati come generatori) sono trascinati a vuoto, creando un bel po’ di resistenza nonchè (trattandosi di motori a magnete permamente) un forte e potenzialmente pericoloso campo magnetico; - Le turbine a gas sono come noto monodirezionali (girano cioè in una sola direzione). Con propulsione sulla turbina e date le eliche a passo fisso, se un’ Aquitaine deve fermarsi in fretta bisogna a) staccare la turbina, b) alimentare i motori elettrici c) aspettare che la velocità di rotazione dei motori (trascinati dagli assi) scenda un po’, e d) invertire il senso di rotazione dei motori. Risultato: per fermarsi ci vogliono 5-6 lunghezze. Se si sbaglia la manovra di attracco a Tolone, si fa in tempo ad arrivare a Parigi via terra. Una Bergamini si ferma in una lunghezza e mezza. E tutto questo perchè? Per spendere qualche euro di meno. Le eliche a passo fisso costano di meno, un sistema di controllo CODLOG costa un po’ di meno di un CODLAG, un motore elettrico non reversibile come generatore fa risparmiare qualcosina, e un asse che deve assorbire al massimo 16MW è un filino più leggero di uno che deve digerirne quasi 19. I risparmi di Mamma Cazzetta….."
  14. Ancora conferme ai VLS A50 ed agli ASTER 30 su tutte le FREMM Italiane. Da http://cca.analisidifesa.it/it/magazine_80...02122365_0.jsp: parlando di Euronaval 2008 ...La società missilistica europea (MBDA ndr), il cui stand è stato visitato da numerose delegazioni internazionali, ha ufficializzato la notizia che le FREMM italiane imbarcheranno i lanciatori A50 invece degli A43 e oltre ai missili Aster-15 avranno a bordo anche gli Aster 30 a più lunga gittata. In pratica le dieci unità italiane resteranno a tutti gli effetti fregate ma avranno capacità di difesa aerea areale tipiche dei cacciatorpediniere...
  15. Sangria la invidio... Una domanda a cui, ovviamente, non è tenuto a rispondere: da vari avvisi di gara apparsi negli ultimi mesi risulterebbero in fase di refitting, alla versione Davide/Strales, un paio di OTO Melara 76/62; saranno entrambi imbarcati sul Cavour entro il 2009 ?
  16. Il modellino della LHD Finacantieri da "+/-" 15.000 t (lo stesso esposto anche in Sud Africa) pare imbarchi il radar 3D KRONOS NV.
  17. La foto con l'autocisterna sul ponte di volo presumo risalga sempre ad 1 anno fa...
  18. le FREMM francesi avranno: Propulsion diesel-électrique Afin d'améliorer les performances du système propulsif et réduire la consommation des navires, une propulsion hybride a été retenue. Du type CODLOG, elle comprendra quatre diesels générateurs MTU 16V 4000, d'une puissance unitaire de 2200 kW et deux moteurs électriques de propulsion Jeumont (2 X 2200 kW). Ce mode permettra aux frégates de marcher jusqu'à 15.6 noeuds de manière très silencieuse. Pour les vitesses plus élevées et jusqu'à 27 noeuds, une turbine à gaz GE-Avio LM 2500 +G4 (32.000 kW) prendra le relai des moteurs diesels. In internet ho trovato i motori elettrici Jeumont in qualche modo collegati alla ABB: per le FREMM italiane i motori elettrici saranno costruiti da ABB ?
  19. Fonte: http://www.diritto.it/all.php?file=25416.pdf La MMI nel 2005 ha affidato all'INSEAN un contratto per la nuova LHD da Euro 28.990 Altro contratto nel 2006 per la nuova lhd DA 15.000 T ...
  20. Notizia ancor meno recente: 19/11/2007 Garbarino consolida nel settore militare con la Marina Italiana, Irachena e Finlandese La Pompe Garbarino ha acquisito gli ordini per la fornitura delle due fregate FREMM per la Marina Militare Italiana e dei quattro pattugliatori Saettia per la Marina Militare Irachena in costruzione presso Fincantieri mentre con il cantiere Intermarine di Sarzana l'azienda ha acquisito l'ordine per la fornitura di tre cacciamine per la Marina Militare Finlandese. Ma dal sito si evince che le prime 2 FREMM in costruzione hanno la seguente numerazione progressiva Fincantieri: - 6145 - 6146
  21. Notizia non recentissima, da primocanale.it 11/09/2008 15:27 Una delegazione dell' Occar, l'Organisation conjointe de Cooperation en matière d'Armement, organizzazione europea che gestisce programmi di cooperazione nel campo degli armamenti, sarà oggi pomeriggio e domani agli stabilimenti Fincantieri di Riva Trigoso e Muggiano, nel levante ligure, impegnati nella realizzazione delle fregate europee multi-missione Fremm, la cui prima unità sarà consegnata nel 2012. Lo scorso anno, in Francia, era iniziata la costruzione della prima unità, mentre a Riva Trigoso le prime lamiere sono arrivate in primavera ed ora nel reparto della prefabbricazione navale si sta provvedendo all'assemblaggio del primo blocco di nave.
  22. Convengo con Little Bird, il documento di programmazione pluriennale del 2005 prevede: - Cavour - GG o futura LHD - 12/13 unità di prima linea (caccia e fregate) - 12 unità di seconda linea - 4/5 SSK U-212 e Sauro IV Serie - 3 LPD - 3 LSS - ecc.
  23. Nel numero di Ottobre di DTI http://www.zinio.com/express3?issue=301898271 Andrea Nativi, in un articolo sulle nuove fregate/caccia europei ed in merito alle FREMM, afferma che: 1) ci sono dubbi sul fatto che l'Italia ordinerà le 4 FREMM mancanti (e chi non ce li ha... ma da qui alla certezza, c'è un certo margine) 2) c'è la conferma che le FREMM italiane avranno diesel Isotta Fraschini, mentre le francesi avranno i MTU 3) interessante disamina sugli alloggi: le francesi avranno equipaggi di 108 e alloggi per 145, le italiane avranno equipaggio minimo di 123 (con un elicottero) oppure di 145 (con 2 elicotteri) ed alloggi per 165 4) per quanto riguarda i VLS Sylver qui Nativi dice "Italy is opting for A50" che sembrerebbe un leggero passo indietro rispetto a questo scritto sul numero di Ottobre di RID, dove si dice che Fincantieri ha già stipulato il contratto d'acquisto per 12 lanciatori Sylver A50... (2 da 8 moduli ciascuno per ciascuna delle 6 FREMM già ordinate) 5) viene invece dato per certo, senza alcuna ombra di dubbio, l'installazione del nuovo EMPAR attivo, che trasformerà le FREMM italiane in unità AAW, anche se non al top come ADS 6) per quanto riguarda gli Scalp Naval delle FREMM francesi, la frase potrebbe indurre a ritenere che l'Italia voglia installare una cella per VLS A70 e la cosa sarebbe una novità: vi riporto il testo integrale "...All French FREMMs will feature 16 Sylver A70 VLS launchers for MBDA Scalp Naval land-attack cruise missiles.Italian ships have one VLS battery." ITALIAN SHIPS HAVE ONE VLS BATTERY significa che le FREMM italiane monteranno tutte una cella per 8 Scalp Naval ? 7) primizia finale, tutte le FREMM italiane monteranno anche un sonar anti-mine, il WASS SNA-2000-I, già installato anche sulla Cavour. Da altro sito apprendo che sulla Rivista Marittima è comparso un articolo sull'evoluzione della MMI: si afferma che nel 2018, quando i DlP saranno ritirati dal servizio, verranno sostituiti da 2 unità derivate dalle FREMM. Si dice anche che l'obiettivo è mantenere la programmazione pluriennale del 2005, ovvero 12-13 unità di prima linea e 12 di seconda linea (Minerva e Comandanti saranno ancora giovani, o quasi...). Qualcuno è in grado di scannerizzare l'articolo e postarlo ?
  24. All'interno di questa notizia, dettagli in merito agli Otomat MkII Block IV per le FREMM: Il 23 settembre scorso un missile antinave OTOMAT nella configurazione TG2 (Tele Guida 2) è stato lanciato con successo dalla corvetta Nadim della classe Laksamana della Reale Marina Malese (RMN). Il lancio ha pienamente risposto agli obblighi contrattuali richiesti ad MBDA per la validazione del sistema OTOMAT TG2 (sistema di rivettoramento in volo oltre l’orizzonte radar) installato a bordo degli elicotteri Super Lynx forniti da AgustaWestland all RMN. Il lancio è avvenuto in uno scenario aperto che prevedeva l’attacco di una nave oltre l’orizzonte radar dell’unità lanciante e con il volo del missile che comprendeva due fasi distinte. La fase iniziale (Fase TG1) prevedeva il lancio del missile direttamente dalla nave madre verso l’elicottero TG2. La fase seguente (Fase TG2) vedeva il missile dirigersi verso la posizione reale del bersaglio indicata dall’elicottero TG2. Ciò ha comportato un cambio di traiettoria di 30° del missile rivettorato verso il bersaglio con le nuove coordinate di navigazione e di attacco fornite dall’elicottero. Il volo dell’OTOMAT si è protratto per oltre 60 Km, con il missile che ha seguito la traiettoria pianificata con un avvicinamento ed attacco del bersaglio estremamente accurate. L’impatto riportato con il bersaglio è avvenuto alla quota pianificata con la corretta detonazione della testa di guerra. Le attività di lancio sono state effettuate dalla RMN con il supporto di una squadra di specialisti di MBDA. Nell’occasione i vertici della RMN hanno assistito al colpo diretto del missile volando con un altro elicottero in hovering sopra l’area del bersaglio. Fabrizio Giulianini, Executive Group Director Sales and Business Development di MBDA, ha dichiarato: “Con questo ultimo successo l’OTOMAT conferma il suo ruolo di sistema missilistico antinave di vertice nei moderni scenari di guerra navale. Le già eccellenti prestazioni del missile sono state ulteriormente migliorate aggiungendo capacità di attacco terrestre. Con questa nuova configurazione l’OTOMAT offrirà alle marine di tutto il mondo prestazioni di punta ben oltre il 2020”. Venduto in oltre 1000 esemplari in tutto il mondo l’OTOMAT è un sistema antinave che è stato aggiornato allo standard completamente digitale Mk II Block IV. In questa nuova configurazione il missile è stato aggiornato e migliorato per affrontare le future minacce navali tipiche degli scenari di acque litorali o per attacchi terrestri. Tutto ciò grazie al suo nuovo sistema di navigazione e ad una gittata operative di oltre 180 Km. Le sue capacità di discriminazione e identificazione dell’obiettivo oltre l’orizzonte (OTHT - over the Horizon Targeting), la possibilità di riprogrammare via radio il profilo di volo a metà corsa con attacco terminale in modalità sea-skimming, o di effettuare il lancio in semplice modalità Fire and Forget, la sua manovrabilità che rende possibili traiettorie evasive anti-CIWS (Close-in weapon system), la dotazione ECCM (Electronic counter-countermeasures), la sensoristica di guida inerziale/GPS con seeker radar attivo, la sua testata perforante/esplosiva da 210 kg rendono il missile ideale per acquisire la superiorità marittima. Il programma di aggiornamento è stato lanciato grazie al supporto ed al finanziamento della Marina Militare Italiana. Per la MMI il programma copre l’aggiornamento al nuovo standard dei missili che saranno installati a bordo dei cacciatorpediniere della classe Durand de La Penne e Orizzonte oltre che alle future fregate della classe FREMM. I lanci di qualifica per la MMI si sono conclusi alla fine del 2007.
  25. da questo articolo http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+...amp;pdfIndex=12 risulta che il DlP è in missione nel Corno d'Africa e verrà ora utilizzato nell'ambito della forza mobile NATO attivata per la lotta alla pirateria. Fungerà da nave comando della task force ? Inoltre, da quest'altro articolo, http://www.difesa.it/Sala+Stampa/Rassegna+...amp;pdfIndex=14 si afferma che il DlP era già in zona per svolgere analoga missione: qualcuno ne sapeva qualcosa ?
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