Vai al contenuto

picpus

Membri
  • Numero contenuti

    4.224
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    3

Risposte pubblicato da picpus

  1. ... da ex dc quale temo tu sia ...

    Madmike, non accetto insulti, quale considero essere, il considerarmi anche solo simpatizzante, altro che elettore, DC, da parte di uno che dice di aver votato AN ( cosa che tutti qui, nel forum, considerano una barzelletta, a parte che nel topic sulle elezioni di giugno, hai manifestato l'intenzione di votare IDV nel post n° 16 al link: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=220836 )!

     

    Io ho sempre votato MSI prima e AN (del quale partito, peraltro, ero tesserato) dopo, tranne una breve parentesi in cui votai per il PRI di Spadolini (lo feci perché non condivisi la posizione filoargentina del MSI nella guerra delle Falkland, posizione assunta da tutti i partiti italiani, eccetto PRI e PLI).

     

    Quindi evita di fare considerazioni OFFENSIVE sulla mia appartenenza politica che è quella detta da me, altrimenti mi costringerai a farle su quella, ampiamente presunta, tua!

  2. Costituita la Sottocommissione "Sicurezza e Difesa" del Parlamento Europeo.

     

    Link all'articolo in francese: http://bruxelles2.over-blog.com/article-34190474.html

     

    Link alla traduzione automatica in inglese: http://translate.google.com/translate?u=ht...Flanguage_tools

     

     

     

    Il francese Arnaud DANJEAN, già membro della DGSE, Direction Générale de la Sécurité Extérieure ( http://www.defense.gouv.fr/dgse ), il Servizio Segreto per l'Estero francese, Presidente della detta Sottocommissione.

     

    Link in francese: http://bruxelles2.over-blog.com/article-33811476.html

     

    Link in inglese: http://translate.google.com/translate?u=ht...Flanguage_tools

     

     

     

    Elenco dei membri della Sottocommissione

     

    http://www.europarl.europa.eu/members/expe...amp;language=FR

  3. Orlando stava con quelli che voti adesso, gli stessi che non risolvono il problema rifiuti di Palermo attuale

    ...

    Orlando stava con i comunisti (ed attaccava Falcone!) ed ora sta con Di Pietro!!!

     

    A Palermo c'è stato un problema rifiuti, durato qualche giorno e causato SOLO da uno sciopero bianco: spero che tu non voglia saperlo meglio di me che ci abito!

     

    Più in generale, la città non è certo pulita, d'altronde mai lo è stata, ma ciò ha altre motivazioni legate, in gran parte e mi duole dirlo, all'inciviltà di una parte consistente della cittadinanza!

  4. Scusate se spezzo un così aspro contenzioso dialettico, ma vorrei solo rappresentare che, in generale e senza scendere nei particolari, l’attività dei governi Berlusconi è stata davvero notevole se comparata a produttività media dei governi che lo hanno preceduto: se poi i risultati di tale attività non piacciono, allora siamo su un altro piano!

    Infatti: il problema dell'acqua a Palermo si trascinava da anni, come quello della "munnezza" a Napoli ed è stato necessario l'intervento del governo nazionale per superare "emergenze" che amministrazioni locali di centro-sinistra non erano state in grado di affrontare!!! Chi pontifica sopra una tastiera di computer, senza aver vissuto le situazioni di cui sopra e tutto ciò che stava dietro ad esse, fa opera di mistificazione a scopo politico!

  5. ... e viene da una amministrazione che ha lo stesso 'colore' di quella di B. ...

    Ma quale cavolo di stesso colore?!?!?! Chi aveva ricoperto la carica di Sindaco di Palermo, dal 1992 (anno di completamento della diga) al 2002?!?!?! Ed anche prima?!?!?!

     

    Da wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Leoluca_Orlando

     

    riporto:

     

    " ... Sarà sindaco di Palermo dal 1985 al 1990 ... Nel 1993, nelle prime elezioni dirette, ritorna sindaco di Palermo con oltre il 75% dei voti superando Elda Pucci. Viene confermato alla carica di primo cittadino nel 1997, battendo Gianfranco Miccichè ... " e si tratta di colui che per risolvere il problema dell'acqua a Palermo, aveva fatto installare nelle principali piazze cittadine, degli enormi silos di acciaio, ove i cittadini, con recipienti di fortuna, potevano andarsi a rifornire del prezioso liquido!!!

     

    Vediamo quale formula di politichese ti permetterà di replicare!!!

  6. Dal link precedente (dovrebbe essere dell'Università di Palermo): http://www.idra.unipa.it/temp_dw/cannarozzo/ROSAMARINA.pdf

     

    nelle note a pagina 14 si legge:

     

    " ... Le acque dell'invaso vengono attualmente utilizzate soltanto ad uso irriguo. In futuro si

    prevede di usarle anche a scopo potabile; in particolare il 50% della risorsa idrica destinata a

    tale scopo verrà convogliata al già esistente potabilizzatore di Risalaimi (dopo che sarà stato

    realizzato un collegamento fra l'Adduttore San Leonardo Ovest e tale potabilizzatore) e l'altro

    50% verrà addotto ad un altro potabilizzatore che sarà costruito nei pressi di Villabate.

    L'uso industriale delle acque non è ancora stato effettuato a causa della mancanza delle

    idonee attrezzature di distribuzione relative all'Area di Sviluppo Industriale di Termini

    Imerese. ... "

     

    Non trovo la data del documento, ma il periodo che ho riportato non dimostra, inequivocabilmente, che la diga era, non si sa quando, piena, ma l'acqua era utilizzata solo a scopo irriguo e non anche a scopo potabile, per la mancanza delle condutture?!?!?!?!?!?!

     

    Se poi tu utilizzando il politichese alla Andreotti o alla Moro (quello delle convergenze parallele!), riesci a dimostrare il contrario, buon per te!!!

     

    Comunque, all'epoca cui ci riferiamo (prima repubblica ed anni immediatamente successivi), che io rinnego in toto, ben altri erano gli uomini che comandavano a Palermo, a cominciare da colui che fa parte del partito per cui voti: Leoluca Orlando (di influente progenie!) che voleva risolvere il problema dell'acqua, come indicato nel link che non hai aperto: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=142966 !!!

     

    Senza dimenticare la potentissima "storica" "famiglia", anzi dire, "dinastia" politica democristiana dei Mattarella, i cui ultimi rampolli sono finiti nel PD: http://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Mattarella e http://www.ars.sicilia.it/deputati/scheda....&idLegis=15 .

     

    Per contro, ti faccio notare che tra i nomi da te citati, uno, Cuffaro, per il quale non nutro alcuna particolare simpatia, aveva 14 anni nel 1972 (essendo nato nel 1958), quando è iniziata la costruzione della diga in argomento e sono sicuro che, notevolissime saranno state le sue responsabilità nel ritardo della stessa, così come quelle di Micciché, altro nome da te indicato, nato nel 1954 e che quindi aveva 18 anni!!!

    Ancora maggiori, ovviamente, quelle di Schifani, nato nel 1950 e che a 22 anni era già reduce da una consolidata carriera politica!!!

  7. Allora, Madmike, stringendo e andando al sugo, dal link che segue:

     

    http://www.idra.unipa.it/temp_dw/cannarozzo/ROSAMARINA.pdf

     

    sembrerebbe che la diga sia stata costruita nel periodo 1972-1992.

     

     

    Quindi, punto primo, mi sai dire cosa si è fatto dal 1992 al 2002 e chi può essere considerato responsabile dell'inerzia?

     

     

    Punto secondo, tu dici che la diga ha riempito l'invaso nel 2004, ma se la conduttura è del 2002 ed è da quel momento che in effetti è arrivata l'acqua a Palermo?!

     

    Ho l'impressione che fai confusione tra ( dal mio link: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=142945 ):

     

    " ... Il primo importante risultato raggiunto porta la data del 21 settembre 2002.

     

    L'allora presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, taglia il nastro di un'opera portata a termine in appena 45 giorni, un record in campo nazionale: una nuova condotta, lunga 16 chilometri, che convoglia le acque della diga Rosamarina Est al potabilizzatore Imera, nel comune di Scillato.

    Un intervento che porta nei serbatoi della città da 350 a 400 litri al secondo, in un momento in cui la disponibilità di acqua era al minimo storico. ... "

     

    e

     

    " ... Del gennaio 2003 è l'apertura di un altro grande cantiere: quello per convogliare le acque provenienti dall'adduttore Rosamarina Ovest al potabilizzatore di Risalaimi. Anche stavolta i lavori, eseguiti con il coinvolgimento del Genio Militare, si sono conclusi in tempi brevissimi, sei mesi dopo il loro inizio. ... " (infatti il testo da te linkato recita: EMERGENZA IDRICA: VARATO IL PIANO PER LA REALIZZAZIONE DELLA CONDOTTA ROSAMARINA-RISALAIMI Si sono concluse tutte le procedure per la costruzione di 15 chilometri della condotta idrica che collegherà la diga Rosamarina con il potabilizzatore di Risalaimi ... ).

     

    Non è che andrà a finire di dover verificare che, a cader nel ridicolo, piuttosto che lo scrivente, sia qualcun altro?!?!?!

     

     

    Punto terzo, In Italia a differenza di qualsiasi altro paese del globo terracqueo, il merito di un'opera pubblica NON è di chi pone la prima pietra, bensì di chi pone l'ultima pietra.

  8. Ad integrazione del mio post precedente, aggiungo che colui il quale (chissà chi!) ha completato nel 2004 la Palermo-Messina, iniziata dal passato nefasto regime nel 1969, ha fatto, in tema di opere pubbliche, ben di più: ha portato l'acqua corrente alla 5^ città d'Italia!

     

    Vedasi i miei post ai link seguenti:

     

    http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=142945 (messaggio n° 122)

     

    http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=142966 (messaggio n° 125)

     

    http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=142996 (messaggio n° 129).

     

     

    Si tratta, peraltro, tutti di post inseriti nella discussione relativa al "Ponte sullo Stretto".

  9. Mi sovviene anche un altro dubbio ... la ormai ultimata :lol: Salerno - Reggio Calabria passa per la calabria giusto? ...

    Chi, dopo 35 anni di inerzia della prima repubblica ha, nel 2004, ultimato la Palermo-Messina (riesci ad immaginare di chi si tratta?!), ultimerà anche la Salerno-Reggio Calabria!!!

  10. 1) C'è da dire che il dott Rosselli tenta di essere imparziale ...

    2) Per esempio, samo proprio prioprio sicure che l'essere così radicati all' "integralismo ortodosso" sia un bene per la Grecia? ...

    1) Nessuno è imparziale: si esprimono sempre, in un modo o in un altro, ed è giusto che sia così, le proprie idee e convinzioni. L'importante, per uno storico, è motivare e dimostrare ciò che si afferma.

    2) Dove hai letto, nel testo da me postato, l'affermazione che l'"integralismo ortodosso" sia un bene per la Grecia?!?!?!

  11. L'opinione non è quella di un padano, avrei la stessa opinione se una simile infrastuttura volessero farla qui ... ma poi scusa la Lega Nord in che coalizione sta? :ph34r: :ph34r:

    Anch'io ho la stessa opinione, positiva, ovviamente, sul passante di Mestre, sulla "Brebemi" e sul "Mose" di Venezia e su tutta l'infinità di opere pubbliche che tutti i governi passati, presenti e futuri, hanno sempre dedicato e sempre dedicheranno al Nord: sarà che sono e mi sento ITALIANO (con tutto l'amore e la simpatia che nutro per la Francia!)!

     

    La Lega Nord sta nella maggioranza e con questo? Come vedi, non si oppone al "Ponte sullo Stretto" e si dimostra, quindi, meno "padana" delle forze politiche di opposizione!

  12. ... 1) buttare 4 miliardi nello stretto di Messina? ... e allora dove troveremo i fondi per il ritorno al nucleare? (sembra che serviranno 2) 35 miliardi) ... La verità è sempre la solita, la Difesa per questa coalizione non è importante.

    1) Questa è l'opinione di un veronese, alias di un padano: partendo dalla considerazione che, a mio parere, l'unità d'Italia è stata compiuta nell'ottocento, ma quella degli italiani deve ancora realizzarsi (sempre che ciò prima o dopo avvenga!), è giusto che tu la pensi così, altri, magari, possono pensare diversamente!

     

    2) Tutti quest'anno?!?!?! Inoltre il ritorno al nucleare e la conseguente autonomia energetica, hanno una valenza strategica superiore, ad esempio, a quella di tutti i "Typhoon" (gli aerei!) messi assieme!!!

  13. ...

    Quindi in tema a livello Europeo fino ad ora hanno legiferato Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra anche se manca una disciplina legislativa, Olanda e Spagna. ...

    :hmm: Come dire, la maggioranza dei paesi europei ... o no?!?!?! Non sapevo fossero così pochi gli stati europei!!! :rotfl::asd:

     

     

    P.S. Ah, non capisco: l'Inghilterra ha legiferato, senza disciplina legislativa?! :blink:

  14. C'è crisi, Tremonti taglia gli investimenti ... la Francia aumenta :asd: ...

    ...

    Sono stato uno dei primi a parlarne, nel post n° 532 al link che segue:

     

    http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=202308 .

     

     

    La Francia, sta affrontando la crisi, aumentando il debito pubblico, perché se lo può permettere, a differenza dell'Italia che, con il suo colossale debito pubblico ereditato dalla consociativa e cattocomunista prima repubblica, non se lo può permettere! Tutto qui!

  15. Sempre dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto altri articoli.

     

     

    FERITO UN BERSAGLIERE DI UN DARDO MENTRE ERA IN OPERAZIONI CON LA FOLGORE A NORD EST DI FARAH

     

    Sabato, 25 Luglio 2009

    by webmaster

     

    di Walter Amatobene

     

    FARAH - Un caporalmaggiore scelto, carrista e capo carro di un "Dardo" è stato ferito stamattina da una scheggia di un colpo di mortaio lanciato durante una imboscata di insorgenti e che gli ha procurato la frattura dell'ulna.

     

    Il militare del primo reggimento bersaglieri era impegnato in una operazione di controllo e ricognizione del territorio programmata in assistenza alle forze afgane dal Comandante della Forwarding Operation Base di Farah, il colonnello Toscani De Col.

     

    Gli scontri sono avvenuti a una cinquantina di chilometri a NORD-EST dalla base della Folgore, a Bala Boluk. L’assistenza dal cielo è stata fornita inizialmente da aerei, ma successivamente, vista la vicinanza di centri abitati, si è preferito l’intervento di due elicotteri Mangusta, che hanno neutralizzato la minaccia.

     

    Al mio arrivo in CH47, il ferito era appena rientrato con un elicottero e immediatamente ricoverato nel centro medico ISAF gestito dagli americani.

     

    Mentre scrivo dalla base, ha già chiamato personalmente i suoi familiari.

     

    Come nostra regola, abbiamo atteso che i suoi genitori e i parenti fossero rassicurati e non ne divulgheremo il nome.

     

    L'operazione ha tenuto impegnati gli uomini per diverse ore fino al primo pomeriggio. Solo verso le 15 ora locale (le 13.30 in Italia), i mezzi hanno iniziato a rientrare, alla fine dell'operazione di controllo già pianificata.

     

    Alcuni di loro hanno riportato vistose ammaccature sulla carrozzeria dei Lince, blindati che ancora una volta hanno dimostrato di essere in grado di proteggere le vite dei nostri ragazzi.

     

    Un vetro dal lato guida era stato colpito da un colpo di kalashnikov, e mostrava la tipica scheggiatura da colpo di proiettile, ma senza alcuna perforazione.

     

    A parte lo sfortunato bersagliere, non si è registrato nessun altro ferito.

     

    Dice il Colonnello Toscani: “Gli equipaggi del Dardo, provenienti da una compagnia di bersaglieri in appoggio, hanno dimostrato efficienza, lucidità e capacità di reazione. Lavorano con i paracadutisti e gli altri reparti in perfetta sintonia. Sono davvero bravissimi militari”. La stessa opinione ce la conferma anche il Maggiore Amoriello, portavoce del Generale Castellano, che mi accompagnava a Farah.

     

    ferito.farah.jpg

     

    Al ferito hanno estratto una scheggia metalica di circa 2 centimetri e hanno anche medicato alcune contusioni nella zona orbitale.

     

    Gli scontri sono stati particolarmente violenti e hanno richiesto l'intervento di rinforzi e di controllo aereo. Il comando ha deciso di non impiegare aerei ma due elicotteri Mangusta, per evitare danni ad alcuni edifici abitati da civili nelle vicinanze.

     

    Nello scontro sono state impegnate tutte le compagnie del 187mo Reggimento.

     

    Nella foto sotto il blindato colpito da un mortaio.

     

    blindato.farah.jpg

     

    Sotto: il comandante di Battaglione Tenente Colonnello Sganga, del 187mo reggimento, che era in area di operazioni con i suoi uomini.

     

    Come già detto, l’operazione impegnava una unità composta da un centinaio di uomini e si è conclusa regolarmente, con il solo ritardo di alcune ore.

     

    sganga.farah.jpg

     

     

     

    ----------

     

     

     

    BOMBA IMPROVVISATA CONTRO PARACADUTISTI AD ADRASKAN

     

    Sabato, 25 Luglio 2009

    by webmaster

     

     

    ULTIM'ORA

     

     

    HERAT - Nel tardo pomeriggio locale( intorno alle 16 italiane), un ordigno stradale ( IED) ha colpito ad Adraskan, nelle vicinanze di Herat, a quaranta chilometri a nord,una pattuglia di paracadutisti dei nuclei "OMLT", che stava rientrando al campo base di Shindad.

     

    I paracadutisti, insospettiti da una gobba del terreno, si sono spostati verso destra, attenuando il danno dell'esplosione.

     

    L'OMLT è la unità di assistenza militare che l'Italia ha messo a disposizione dell'esercito afgano per raggiungere rapidamente autonomia e autosufficienza logistica e operativa e riprendere il controllo del territorio.

     

    Il nucleo della Folgore è al comando del Tenente colonnello Mastrovito, che si trova attualmente a Bala Murgab per collaborare con il 183mo Reggimento Nembo, per il periodo elettorale.

     

    Dalle prime informazioni, i feriti sono solo due, tutti in condizioni non gravi: una sospetta frattura alla gamba, ma il termine più corretto in questo momento è di contusioni non gravi.

     

    Il generale Castellano ha dichiarato che questi attentati sono un chiaro segnale di debolezza perchè molte zone sono diventate a loro interdette, rientrate sotto il controllo dell'esercito afgano.

     

    La politica della Nato si rivela quindi pagante, anche se si deve prevedere una escalation di tensione anche in vista delle future elezioni.

     

    La evacuazione è stata effettuata con un elicottero spagnolo, che in soli 25 minuti è intervenuto sul posto.

     

     

     

    ----------

     

     

     

    CRONACA DA HERAT

     

    Domenica, 26 Luglio 2009

    by webmaster

     

     

    HERAT - Stamane Domenica 26 la sveglia è stata alle ore 5,30 locali

    (le 4 italiane).

     

    Abbiamo raggiunto l'aeroporto interno alla base, da dove siamo decollati su un c130j con la missione di effettuare un aviorifornimento su Bala Murgab, il fortino dela Folgore comandato dal Colonnello Tuzzolino.

     

    La pericolosità delle strade, consiglia di usare l'aeronautica per consegnare grossi carichi.

     

    Questa volta sono stati lanciati 5 pallets, contenenti razioni kappa, acqua ed altri generi, per circa 6mila chili.

     

    La pallettizzazione era stata effettuata da un distaccamento della compagnia aviorifornimenti, che opera stabilmente in aeroporto.

     

    Il materiale è atterrato senza danni centrando perfettamente l'area prevista.

     

    L'equipaggio del C130j in dotazione alla 46ma aerobrigata di Pisa, mi ha accolto con grande cordialità: conoscevano il sito.

     

    Tra gli aviorifornitori presenti a terra, anch'essi lettori fedeli della nostra testata, ho incontrato il padre di uno splendido bambino - cm scelto paracadutista Moro - la cui foto era stata pubblicata con un paracadute sulle spalle. L'altro - il cm par.Costa - è il maggiore di tre fratelli, tutti paracadutisti. Uno di loro è a Bala Murgab, l'altro al 187mo reggimento. Lui è stabile alla avio.

     

    I pallets sono scivolati dolcemente sulla rampa, aprendo i grandi paracadute bianchi, che per qualche minuto si sono sovrapposti alle splendide e severe montagne che circondano la base, e che sono infestate di insorgenti.

     

    L'operazione si è conclusa con l'atterraggio in base alle 07 locali, impiegando 1h e 45 minuti in totale.

  16. Il programma continua: decisione presa in una riunione dei ministri della Difesa dei 7 paesi interessati, tenutasi a Castellet in Francia, venerdì 24 luglio.

     

    Eccovi il link all'articolo relativo:

     

    http://www.defense.gouv.fr/defense/article...ogramme_a_400_m

     

     

    Sull'A400M, un approfondimento, in francese, al link seguente:

     

    http://bruxelles2.over-blog.com/article-34101036.html

     

     

    e la traduzione automatica in inglese, al link che segue:

     

    http://translate.google.com/translate?u=ht...Flanguage_tools

  17. Dal link http://cca.analisidifesa.it/it/magazine_80...266245864_0.jsp

     

    riporto:

     

     

    BREVE STORIA DELLA GUERRA CIVILE GRECA

     

     

    La Guerra Civile Greca (1944-1949), rappresenta un argomento spesso ignorato dalla storiografia corrente, caduto in oblio dopo la fine di quei tragici eventi, e poco conosciuto dal grande pubblico. Tuttavia questo avvenimento rappresentò una tappa molto importante non solo per la storia nazionale greca ma anche per il resto del pianeta in un’epoca nella quale calava sull’Europa e sul mondo la “Cortina di ferro” e l’ecumene veniva diviso in due blocchi ideologici, cristallizzati su posizioni rigidissime, e contrapposti l’uno all’altro. La Grecia sperimentò sul proprio corpo, già martoriato dalla durissima occupazione nazista, una guerra civile cruenta, scatenata da un movimento comunista che, sebbene nettamente minoritario nella nazione, si distinse non solo per una certa efficienza bellica, ma anche per un massimalismo tanto radicale e dogmatico da portare a commettere una serie di atrocità che finirono per fargli perdere anche quella parte di consenso che riscosse, seppur per brevi periodi, nelle aree montuose della Macedonia e dell’Epiro. Particolarmente grave fu, ad esempio, il rapimento in massa di migliaia di fanciulli, successivamente deportati nei paesi del blocco sovietico: pagina, questa, poco nota e gloriosa della storia, giustamente messa in risalto dall’Autore. Crudele ma non unico esperimento di quelle concezioni utopistiche di palingenesi alle quali il comunismo ha copiosamente attinto. Riguardo al contesto internazionale, Rosselli, a ragione, afferma che questo scontro rappresentò l’unico tentativo da parte del comunismo di soggiogare i Paesi liberi europei usciti fortemente provati dal disastro della Seconda Guerra Mondiale. La strategia anglo-americana di contenimento della minaccia sovietica iniziò a prendere forma proprio in Grecia, mentre la sconfitta del marxismo-leninismo, inevitabile senza il diretto concorso delle forze ribelli comuniste in un contesto dove, per tradizione, gran parte della popolazione, soprattutto quella rurale, era saldamente attaccata alla fede religiosa e all’amor di patria, e pertanto ostile alla rivoluzione, fece desistere i bolscevichi degli altri paesi occidentali, soprattutto italiani e francesi, dal tentare avventure analoghe. La vittoria finale dello stato e del popolo greco sui ‘nemici della libertà’ portò quindi ad un cambiamento di strategia. Da allora in poi i sovietici indirizzarono le loro azioni di intromissione violenta e l’esportazione del loro modello politico nei paesi del Terzo Mondo a quell’epoca interessati dal fenomeno della decolonizzazione, mentre il bolscevismo fu costretto a riproporre la propria virulenza in Europa Occidentale solo molto più tardi. E lo farà attraverso l’insorgere del fenomeno del terrorismo, che si rivelerà particolarmente cruento proprio in Grecia, ma anche in Italia, nazioni nelle quali la resistenza all’occupazione nazista si era rivelata occasione ideale per organizzare movimenti armati da scagliare soprattutto contro i potenziali avversari politici, e non soltanto contro le forze naziste di occupazione. Quest’ultima considerazione impone una riflessione sul completo, o quasi, asservimento dei movimenti partigiani di estrema sinistra alla politica di espansione stalinista. Come giustamente è stato messo in risalto nelle pagine di questo libro, e come avvenne anche in Jugoslavia con il movimento titoista, la resistenza dei comunisti greci iniziò, salvo rare eccezioni, solo allorquando la Germania attaccò l’URSS e non quando le truppe tedesche invasero la Iugoslavia e la Grecia. Prima del 22 giugno 1941, i bolscevichi di tutto il mondo mantennero, infatti, fede alle direttive del Cremlino volte al rispetto delle condizioni del famigerato Trattato Ribbentrop-Molotov, bollando la guerra in corso come lo scontro tra imperialismi contrapposti: scontro contrario agli interessi delle masse. Proprio il trattato nazi-sovietico e la politica di aggressione in Polonia e nei Paesi baltici causò l’espulsione dell’URSS dalla Società delle Nazioni. Da queste essenziali considerazioni parte il lavoro di Rosselli, un libro esauriente e sintetico al tempo stesso, rigoroso e obiettivo, basato su una corretta ricostruzione degli avvenimenti, secondo l’intramontabile insegnamento di Tucidide e di Polibio. Nella fattispecie, lo storico ligure esordisce - come sua abitudine - con una disamina sui principali eventi storici del Paese preso in esame, la Grecia, sottolineando in modo garbato ma efficace, come i guai di questa nazione ebbero inizio con l’invasione ottomana della penisola ellenica, che di fatto sancì il crollo dell’ultimo baluardo della antica civiltà classica, cristiana e greco-romana, ancora sopravvivente nell’Impero Bizantino. Con la caduta di Costantinopoli e il dilagare delle armate turche la Grecia conobbe il capitolo più triste della sua storia plurimillenaria. Non soltanto monumenti, chiese, biblioteche, opere d’arte, città caddero in rovina, ma la stessa popolazione ellenica fu indelebilmente segnata, sprofondando in uno stato di arretratezza e in una miseria materiale e, soprattutto, morale, che gravò pesantemente sul futuro di questa nazione, anche quando l’odiosa dominazione ottomana venne a cadere. Non è questa la sede per tracciare le analogie esistenti tra Islam ottomano e comunismo, ma, se è vero, come dice il Vangelo, che un albero si riconosce dai suoi frutti, appare evidente la similitudine dei guasti che questi due fenomeni apportarono al corpo sociale di una comunità e al suo sviluppo civile, quali povertà, diseguaglianza, violenza, perdita di identità e crisi di valori morali. La Grecia post-islamica della prima metà dell’Ottocento, come i Paesi dell’Est europeo dopo la caduta del muro di Berlino, si trovò quindi a fare i conti con il triste retaggio del passato, pagando a causa di questa disgrazia un tributo assai elevato. La classe politica emersa dalla Guerra di Indipendenza dovette mettersi subito al lavoro, riallacciando immediatamente i legami con il resto dell’Europa occidentale, dalla quale la Grecia era stata per tanto tempo enucleata. Il Secondo Conflitto Mondiale sorprese il Paese in un periodo di assestamento, inasprendo le tensioni sociali interne, soprattutto a causa del notevole peggioramento delle condizioni di vita e in ragione di una radicalizzazione ideologica: situazione che portò a sanguinosi scontri armati tra le varie fazioni in lotta, contribuendo a porre le premesse di uno scontro fratricida nel corso del quale le forze comuniste dell’ELAS tentarono non di sconfiggere il nemico ‘reazionario’, ma di porre le basi per una futura dittatura di stampo sovietico. Un altro merito di questo libro è quello di aver chiarito, in modo oggettivo e documentato, la natura dell’intervento prima inglese e poi americano, sommariamente giudicato dalla storiografia marxista, adusa alle peripezie dialettiche, come interferenza esterna negli affari interni della Grecia. In realtà, come scrive Rosselli, questo intervento venne concordato sempre con il legittimo governo ellenico uscito vincitore da regolari consultazioni popolari. Si trattò, come è ovvio, di un sostegno – quello anglo-americano al legittimo governo di Atene - finalizzato ideologicamente e strategicamente al contenimento della minaccia bolscevica, ma pur sempre nel rispetto della sovranità e delle leggi nazionali elleniche. Una nota di carattere tecnico, infine, messa in dovuto risalto nel testo. La sostanziale incompetenza tattica e strategica dei comandi militari comunisti greci, che, guidati da condottieri feroci ma a corto di cultura militare (che dopo i successi iniziali non seppero alla lunga reggere al confronto con l’esercito regolare, opportunamente riorganizzato dal generale americano Van Fleet) fu la causa principale della sconfitta del movimento rivoluzionario marxista. A dimostrazione che l’ideologia nulla può, nel tempo, a fronte di una sostanziale incapacità di agire attraverso criteri di competenza ed equità, in quanto dall’ignoranza e dal male non può mai germogliare il seme della giustizia, e tanto meno quello di una verità accettabile e condivisibile.

     

    Benigno Roberto Mauriello

     

    Alberto Rosselli, giornalista e saggista storico, collabora da tempo con diversi quotidiani e periodici nazionali ed esteri e con svariati siti internet tematici. Come studioso di storia moderna, contemporanea e militare ha al suo attivo diversi saggi tra cui Québec 1759, Il Conflitto anglo-francese in Nord America 1756-1763 (tradotto anche in lingua inglese), Il Tramonto della Mezzaluna - L’Impero Ottomano nella Prima Guerra Mondiale, La resistenza antisovietica in Europa Orientale 1944-1956, L’Ultima Colonia – la guerra coloniale in Africa Orientale Tedesca 1914 – 1918; Il Ventennio in Celluloide; Sulla Turchia e l’Europa, L’Olocausto armeno, Storie Segrete della Seconda Guerra Mondiale, Il Movimento Panturanico e la Grande Turchia, Essere Cristiani in Cina e La persecuzione dei cattolici nella Spagna repubblicana 1931-1939. Dopo una prima fase di ricerche incentrate sulla storia militare nordamericana del XVIII secolo, in questi ultimi anni Rosselli ha dedicato gran parte dei suoi studi e delle sue ricerche alla storia politica, diplomatica e militare slava, balcanica, mediorientale, con particolare riferimento al periodo ottomano e contemporaneo, ed africana

×
×
  • Crea Nuovo...