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Risposte pubblicato da picpus

  1. Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto 2 articoli:

     

     

    LA RUSSA E' A HERAT

     

    Martedì, 21 Luglio 2009

    by webmaster

     

     

    HERAT 21 LUG - Il ministro della difesa, Ignazio La Russa, è arrivato ad Herat, in Afghanistan, in visita al contingente italiano. Ad accoglierlo il generale Rosario Castellano, comandante della Regione Ovest di Isaf. Con il ministro viaggiano anche alcuni parlamentari: Roberta Pinotti e Mauro Del Vecchio (Pd), Laura Ravetto e Gianfranco Paglia (PdL). Presenti il capo di stato maggiore della difesa, generale Vincenzo Camporini ed il comandante del Coi (Comando operativo di vertice interforze), generale Giuseppe Valotto. La delegazione è arrivata con un Airbus, scortato da due elicotteri Mangusta; è la prima volta che all'aeroporto di Herat atterra questo tipo di velivolo. Solitamente vi fanno scalo aerei militari C130.

     

     

     

     

     

    LA RUSSA A HERAT in visita al contingente

     

    Martedì, 21 Luglio 2009

    by webmaster

     

     

    DOPO LE ELEZIONI ITALIANI TUTTI AD OVEST

     

    PARMA - Dopo le elezioni presidenziali che si terranno in Afghanistan il prossimo 20 agosto (con eventuale ballottaggio), tutti i militari italiani presenti nel paese saranno concentrati nella regione Ovest.

     

    Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che OGGI visiterà il comando italiano di Herat.

     

    Il progetto, ha sottolineato il ministro, "è concentrare tutte le nostre forze sulla regione Ovest". La Russa ha spiegato che i 500 rinforzi previsti per le elezioni sono in parte già arrivati. "Non c'è certezza - ha aggiunto - su quanto resteranno, dipenderà dalla possibilità che ci siano o meno i ballottaggi: se ci saranno potrebbero restare fino ad ottobre".

     

    Attualmente, dei quasi 2.800 militari italiani schierati in Afghanistan, circa 500 si trovano a Kabul, il resto nella regione Ovest del paese.

     

    Dopo le elezioni, ha riferito il generale Giuseppe Valotto, comandante del Coi (Comando Operativo di vertice Interforze), "è previsto lo spostamento del nostro battaglione da Kabul a Shindand, dove attualmente c'è una base dell'esercito afgano e in parte ad Adraskan dove attualmente abbiamo 50 carabinieri che addestrano la polizia afgana". Shindand si trova nella regione Ovest tra Sarah ed Herat. In futuro è poi possibile che dal ridimensionamento delle missioni in Libano ed in Kosovo possano essere disponibili altri militari per eventualmente rafforzare il contingente italiano in Afghanistan.

     

     

    NESSUNA PRECLUSIONE AL DIALOGO CON I TALEBANI

    'MA OGGI NON CI SONO LE CONDIZIONI'

     

    Non c'è alcuna preclusione ideologica" ad avviare una trattativa con i talebani come auspicato dal presidente afgano Hamid Karzai, ma "la trattativa si fa se ci sono le condizioni ed oggi è difficile individuarle: dove sono i taleban buoni?". "L'ipotesi di trattativa - ha spiegato il ministro - si potrebbe anche esaminare, ma solo con rapporti di forza ben definiti: prima bisogna evitare di lasciare intere aree del paese senza il controllo delle forze governative afgane.

  2. L'equivalente??????????????????????????????????

     

    Di equivalente nel mondo ci sono solo l'SBS e i Seals, e su certi aspetti neanche loro sono a quel livello.

    Ferma restando l'immensa, ineguagliabile da nessuno, ammirazione e venerazione che nutro per gli incursori della nostra Marina (e ne è testimone la prima firma dei miei post e tra qualche giorno, in occasione del primo anniversario della scomparsa del grandissimo, tra i grandi nostri eroici incursori, l'Ammiraglio Gino Birindelli, riaprirò un topic, a suo tempo, dedicato a Lui), ferma restando, dicevo, tale ammirazione, nonché il riconoscimento del loro indiscusso primato storico, ritengo che, oggi, vi sia uno standard addestrativo ed operativo a livello internazionale, che renda, appunto, equivalenti, i reparti speciali navali delle più importanti marine mondiali.

  3. Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , eccovi l'articolo seguente:

     

     

    I DARDO DEI BERSAGLIERI A FARAH

     

    Domenica, 19 Luglio 2009

    by webmaster

     

    dardo.jpg

     

    DIFESA - Caserta - A Farah, località posta a sud-ovest dell'Afghanistan, è presente, insieme ai paracadutisti della Folgore, una unità a livello compagnia appartenente al 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza, unità incardinata, quest'ultima, nell'ambito della brigata "Garibaldi" di stanza a Caserta. Il reparto, che ha vissuto in prima persona lo scoppio della bomba che è costata la vita al Caporal Maggiore Scelto Alessandro Di Lisio, venticinquenne di Campobasso, sta prendendo parte, insieme ad altri reparti dell'Esercito Italiano, alla missione "Isaf" (International Security Assistance Force), a guida nato e su mandato delle nazioni unite. il primo, uno dei reggimenti di manovra della brigata bersaglieri "Garibaldi", è da sempre impegnato in operazioni di pace all'estero, e negli ultimi anni ha preso parte alle missioni in Bosnia, Albania, Macedonia, Kosovo, Iraq e Libano. I bersaglieri dislocati nel paese asiatico sono dotati di tutti gli strumenti che possano ampliare le capacità di muoversi e operare in sicurezza, grazie ad una combinazione di elevata velocità di reazione, spinta, mobilità in ogni contesto orografico, alta protezione, ampia disponibilità di sensori di sorveglianza ed identificazione, anche a grande distanza. Il contingente italiano agli ordini del Generale di Brigata, Rosario Castellano, è dotato, fra l'altro, dei veicoli corazzati "dardo" e dei veicoli blindati "lince". I corazzati "dardo" sono veicoli che combinano doti di mobilità protezione e potenza di fuoco. consentono di muoversi con adeguata protezione anche fuori strada e sui percorsi più impervi garantendo anche, grazie all'armamento in dotazione, un effetto deterrente. I ruotati blindati "lince", sono invece caratterizzati da una specifica protezione alle armi portatili ed alle mine, e quindi sono particolarmente idonei al pattugliamento sulle rotabili. Il 1° Reggimento bersaglieri è il reparto più medagliato, le sue decorazioni risalgono al 1848 durante le guerre d'indipendenza. Attualmente è posto sotto il comando del Colonnello Ceravolo.

  4. Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , eccovi l'articolo seguente:

     

     

    LIBANO: SASSAIOLA CONTRO LA BRIGATA ARIETE - Tre italiani feriti.

     

    Lunedì, 20 Luglio 2009

    by webmaster

     

     

    BEIRUT - Primo incidente in tre anni, nel sud del Libano, tra i caschi blu dell’Unifil e la popolazione locale.

     

    È avvenuto a Kherbet Selen, nei pressi del quartier generale italiano, quando un centinaio di civili ha preso a sassate un gruppo di soldati dell’Onu: tre italiani e 11 francesi sono rimasti feriti, sia pure in modo lieve.

     

    Nel contigente di pace italiano in Libano sono attualmente schierati gli uomini della brigata Ariete di Pordenone. Come raccontato all’Ansa da testimoni oculari e confermato da fonti dell’Unifil, la folla protestava contro l’apertura di un’inchiesta sulla recente esplosione di un deposito d’armi di Hezbollah, il movimento sciita che nella zona gode di un forte consenso popolare.

     

    Da quanto l’Unifil allargata si è dispiegata nel sud del Libano dopo la fine del conflitto del 2006 tra israeliani e Hezbollah, è la prima volta che la popolazione civile insorge contro il contingente di pace internazionale.

    I militari feriti hanno riportato solo qualche contusione, nulla di più. Per ristabilire l’ordine sono dovuti arrivare altri rinforzi e alcune unità dell’esercito libanese. Una pattuglia, secondo fonti della stessa Unifil, ha dovuto sparare alcuni colpi in aria per disperdere la folla.

     

    Gli incidenti sono avvenuti quando decine di residenti di Khirbet Selem, dove quattro giorni fa era esploso un deposito di munizioni di Hezbollah, sono scesi in strada, bloccando il passaggio ad alcune pattuglie.

     

    I militari italiani e francesi erano giunti sul posto per ispezionare un edificio sospettato di contenere altre armi del movimento sciita anti-israeliano. La folla ha allora bloccato alcune strade vicine dando fuoco a cassonetti e copertoni. Le pattuglie dei Caschi blu, affiancate da un’autoambulanza della Mezzaluna rossa libanese sopraggiunta sul posto, si sono quindi ritirate a bordo dei loro mezzi, non prima però di esser raggiunte da altre sassaiole da parte dei manifestanti.

     

    Il 14 luglio scorso era accidentalmente esploso un deposito di armi e munizioni di Hezbollah, ospitato in un edificio abbandonato all’interno della località pochi chilometri a nord dal quartier generale dei circa 2.000 Caschi blu italiani dell’Unifil.

    La missione Onu aveva subito aperto un’inchiesta, affermando che la presenza di armi «irregolari» nella regione a ridosso del confine provvisorio con Israele è una violazione della risoluzione numero 1701, che nell’agosto 2006 ha sospeso le ostilità tra Hezbollah e lo Stato ebraico.

    Al riguardo, si è appreso che il deposito di armi esploso qualche giorno fa nel sud del Libano apparteneva proprio agli Hezbollah: è quanto implicitamente indicato, a conferma delle notizie riportate dalla stampa di Beirut, in un comunicato diffuso dall’Unifil. Il deposito era esploso la mattina del 14 luglio nei pressi di Khirbet Selem, dove è ospitato il quartier generale del contingente italiano.

    Citando fonti anonime dell’esercito di Beirut, la stampa libanese aveva sabato affermato che il deposito apparteneva alla milizia sciita. Il Partito di Dio non ha finora ufficialmente nè confermato nè smentito la notizia. In seguito all’episodio, il comandante dell’Unifil il generale italiano Claudio Graziano ha incontrato il premier uscente libanese Fuad Siniora e il comandante dell’esercito Jean Qahwaji.

  5. Riprendo questo vecchio topic, perché il titolo, nonché la situazione in Libano, sono tornati d'attualità!

     

     

    Dal link http://www.informazionecorretta.com/main.p...20&id=30257

     

    riporto:

     

     

    19.07.2009

     

    Nel Sud Libano l'Unifil vede, ma poi batte in ritirata. E' Hezbollah che comanda

     

    La cronaca di Guido Ruotolo

     

     

    Testata: La Stampa

    Data: 19 luglio 2009

    Pagina: 14

    Autore: Guido Ruotolo

    Titolo: «Sud Libano aggrediti gli italiani»

     

     

    Che succede al confine libanese ? Il controllo dovrebbe essere effettuato dall'Unifil, ma le notizie che arrivano sono poche e frammentarie. Dopo l'esplosione di un deposito illegale di munizioni di Hezbollah martedì scorso, ora l'attacco contro le truppe italiane e francesi. Ne riferisce sulla STAMPA di oggi, 19/07/2009, a pag. 14, Guido Ruotolo, in un pezzo dal titolo " Sud Libano aggrediti gli italiani ". Dalla lettura del pezzo si deduce che è ancora Hezbollah ad avere le mani libere nella zone, come mantiene il controllo sulla popolazione.

     

     

    È successo tutto all’improvviso. E, soprattutto, non era stato messo in conto. Una pattuglia italiana e francese di Unifil, la missione Onu in Libano, è stata attaccata con sassi e bastoni dalla popolazione di un piccolo centro abitato nella zona Sud del Paese, ai confini con Israele. Il piccolo centro si trova a un chilometro da Khirbet Silim, dove martedì scorso era esploso un deposito di armi e munizioni attribuito agli Hezbollah. Il bilancio dello scontro di ieri è di quattordici soldati contusi, tre italiani e undici francesi. Per evitare il linciaggio, i nostri militari hanno esploso anche colpi d’arma da fuoco in aria.

    Poteva andare peggio. In ogni caso, l’episodio di ieri pomeriggio è un ulteriore campanello d’allarme: lo scenario nel Sud del Libano potrebbe cambiare. Lo aveva già denunciato il presidente della commissione Esteri della Camera, Stefano Stefani, commentando l’esplosione del deposito di munizioni e di armi di martedì: «Lo scenario sta diventando pericoloso. Si sta configurando un nuovo potenziale riesplodere del conflitto nell’area».

    L’esistenza di quel deposito, aveva sottolineato il generale Claudio Graziano, comandante della missione Unifil, è «una seria violazione» della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che vieta l’esistenza di depositi di armi non autorizzati. E Graziano aveva subito informato le forze militari libanesi.

    Dunque, lo scontro di ieri. Intorno alle 13 ora italiana, una pattuglia mista italo-francese, trentacinque uomini in tutto, entrano in questo piccolo centro abitato, a un chilometro da Khirbet Silim, per un’attività di indagine e di perlustrazione del territorio. Evidentemente, cercano elementi, forse altri depositi, collegati all’esplosione di martedì scorso. Arrivano i militari e almeno un centinaio di persone scendono in piazza, per ostacolare l’attività della missione Unifil. Parte una sassaiola, volano mazze e bastoni. La situazione si fa pesante. I militari italiani e francesi chiedono rinforzi. Arrivano altri cento uomini. Ma contemporaneamente, anche la folla aumenta. Secondo fonti del comando Unifil, «sono almeno mille persone» ad affrontare i militari in piazza.

    «Per non far degenerare la situazione - conferma il tenente colonnello Diego Fulco, portavoce del comando Unifil - è stato deciso di far rientrare gli uomini. Ma un mezzo è stato accerchiato. A quel punto, per liberare la strada, per farsi largo tra la folla, sono stati esplosi dei colpi di arma da fuoco in aria».

    La missione nel piccolo centro abitato termina alle 16,15 ore italiane. I militari italiani e francesi decidono la ritirata. Nessuna reazione, per non far degenerare la situazione. Per non contribuire ulteriormente all’innalzamento della tensione. Ma la caccia ai depositi di armi e munizioni degli Hezbollah, evidentemente, è soltanto rinviata. Il bilancio degli scontri di ieri è di quattordici soldati contusi.

  6. Ma tu che hai seguito la questione pic sai se ci sono prove che sia vivo?

    Non penso che vi siano prove "pubbliche" ma, se gli israeliani trattano e se vi è una diffusa convinzione che sia vivo, probabilmente è così (anche perché a quelle bestie selvagge che lo hanno sequestrato, conviene ciò!).

     

     

    ------------------

     

     

    Diciamo che per analogia, in fatto di crimini contro l'Umanità e contro il popolo ebreo, riporto in questo topic una vicenda, ancor più terribile, avvenuta, tempo fa, in Francia e che in questi giorni ha avuto una sua prima conclusione giudiziaria e della quale in Italia si è parlato pochissimo.

     

    Si tratta del rapimento, della detenzione, della tortura e della uccisione del giovane ebreo francese Ilan Halimi, crimine posto in essere nel 2006.

     

     

    Al link http://www.focusonisrael.org/2009/07/14/se...tismo-islamico/

     

    potete trovare un articolo sulla sentenza e nella stessa pagina web, in basso, vi sono i link ad altri articoli, che vi consentiranno di prendere piena conoscenza di ciò che nel terzo millennio, può accadere, ahimè, nella civilissima e mia amata Francia, ma io direi, più in generale, in Europa, dove il germe dell'antisemitismo è tutt'altro che sconfitto ed anzi viene alimentato dal feroce e bestiale integralismo islamico.

     

     

    Dall'articolo linkato, riporto un solo periodo:

     

    " ...

    L’episodio mise in luce il feroce antisemitismo islamico, serpeggiante nei sobborghi multietnici francesi, sconvolgendo la Francia tanto che la polizia per giorni chiese alla famiglia Halimi di non fare parola a nessuno della vicenda. Ilan fu torturato per tre settimane da una trentina di persone, in un appartamento che un commentatore americano avrebbe soprannominato “un campo di concentramento fatto in casa”. Tutti i vicini potevano sentire le sue urla, ma nessuno denunciò gli aguzzini di Ilan. Il quale è stato poi ritrovato nudo, con ustioni sulla pelle e ferite mortali di arma da taglio su tutto il corpo.

    ... ".

  7. Eccovi, da un noto forum internazionale, il link ad una pagina del topic dedicato al "Défilé" parigino, con alcune foto scattate (purtroppo non da me!!! :pianto: ), alcune all'"Esplanade des Invalides", altre in "Place de la Nation", nel dopo parata ( http://www.garnison-paris.terre.defense.go...oldats-2009.htm ), di alcuni mezzi di recente introdotti nell'"Armée de Terre":

     

    http://www.militaryphotos.net/forums/showt...1015&page=4 .

     

     

    I mezzi nuovi sono:

     

    "Petit Véhicule Protégé (PVP)", http://www.garnison-paris.terre.defense.go...restres-pvp.htm

     

    "CAmion Équipé d'un Système d'Artillerie (CAESAR)", http://www.garnison-paris.terre.defense.go...tres-caesar.htm

     

    "Véhicule Blindé de Combat d'Infanterie (VBCI)", http://www.garnison-paris.terre.defense.go...estres-vbci.htm

  8. Israele perfeziona un sistema per la difesa contro i razzi aventi portata da 6 a 60 km.; eccovi il link ad un articolo in francese:

     

    http://www.lefigaro.fr/international/2009/...-israelien-.php

     

     

    Questo sistema (chiamato in francese "Dôme d'acier", "Cupola d'acciaio") si aggiunge al da tempo operativo "Arrow", efficace contro i missili a lunga gittata (superiore a mille km.) e sarà in futuro (tra circa un anno e mezzo) affiancato da un altro sistema contro missili e razzi a media gittata (da 70 a 250 km.) che prenderà il nome di "Baguette magique" (da tradurre come "Bacchetta magica").

  9. Straordinario successo del portale http://www.turistia4zampe.it/ :adorazione::adorazione::adorazione:

     

     

    Dal link http://www.ansa.it/opencms/export/site/not...1618624077.html

     

    riporto:

     

     

    2009-07-18 15:51

     

    BOOM PER IL PORTALE 'TURISTI A QUATTRO ZAMPE'

     

     

    ROMA - Record di visitatori per il nuovo portale che riunisce gli indirizzi di hotel, ristoranti, campeggi, residence, agriturismi e spiagge che accolgono gli animali. Presentato ieri dal ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, www.turistia4zampe.it aveva già superato i 100mila accessi nelle prime 6 ore di presenza on line, rendendo necessario un potenziamento dei server.

     

    Nelle prime 24 ore, i navigatori che si sono collegati al portale sono stati quasi 200 mila, tra i quali 32 mila hanno effettuato ricerche complesse sulle strutture turistiche. "Ero certa - commenta Brambilla in una nota - che occorresse dare una risposta a tutti gli italiani, e sono moltissimi, che desiderano trascorrere le vacanze in compagnia del proprio animale, ma un numero così alto di visitatori ha superato certamente ogni nostra più ottimistica aspettativa". Tra gli obiettivi dell'iniziativa anche l'intenzione di dare un forte impulso all'economia turistica, già per la stagione in corso, e la valorizzazione delle strutture che rispondono alle forti richieste dei cittadini, accogliendo anche i loro animali. In Italia, infatti, una famiglia su tre possiede almeno un cane o un gatto. Ma obiettivo del ministro è pure dare un "significativo contributo per contrastare il deplorevole fenomeno dell'abbandono estivo": "In qualità di ministro del Turismo, che deve promuovere l'immagine del nostro bel paese - rileva Brambilla - non posso che evidenziare la necessità per l'Italia di presentarsi al mondo come una nazione dove la tutela e il benessere degli animali sono priorità e i loro diritti vengono finalmente rispettati". Per il nuovo portale del ministero del Turismo sono in previsione continui aggiornamenti ed integrazioni. Inoltre, nella home page è presente un banner che invita le strutture turistiche, che ancora non lo avessero fatto, ad aderire all'iniziativa registrando i propri dati.

  10. Peraltro, l'Italia è esclusa dalla turnazione che coinvolge, invece, tutti le aeronautiche degli altri stati della Nato, per la delicata (non occorre, penso, che spieghi perché!) difesa dello spazio aereo dei 3 paesi baltici (Lituania, Lettonia ed Estonia) e che vede stanziati, permanentemente, 4/5 caccia dell'aeronautica di turno, nella base aerea lituana di Siauliai (città che conosco bene, essendo quella di nascita di mia moglie).

  11. Oggi al Tg 5 non ricorda in quale articolo si citava il trasferimento di sottomarini Israeliani nel Mar Rosso citandoli come "sottomarini lanciamissili" visto che i nostri U 212 sono più o meno cugini dei Dolphin Israeliani cosa direbbero i giornali e i pacifisti se lo scoprirebbero?

    Comunque cedo che i sottomarini siano più un deterrente che un preparativo d'attacco.

    Sì, ma i nostri non hanno e non avranno mai tale capacità!

     

    Infatti gli attuali 3 (+ 2 in costruzione) sottomarini israeliani classe "Dolphin", dispongono di 4 particolari tubi "lanciasiluri" da 650 mm. (oltre 6 normali tubi lanciasiluri da 533 mm.) che si pensa siano idonei al lancio di missili a testata nucleare.

     

    Vedi i seguenti link:

     

    http://www.naval-technology.com/projects/dolphin/

     

    http://www.naval-technology.com/projects/dolphin/specs.html

  12. Nel novero delle iniziative positive del "Buon Governo di centro-destra" (come si chiamava prima un topic!) occorre includere anche il progetto "Turisti a 4 zampe".

     

    Dal link http://www.tgcom.mediaset.it/politica/arti...olo455478.shtml

     

    riporto:

     

     

    17/7/2009

     

    Il Governo pensa agli animali

     

    Al via il progetto "Turisti a 4 zampe"

     

    Si chiama "Turisti a 4 zampe'’ il progetto realizzato dal Ministero del Turismo per combattere l'abbandono dei cani, terribile piaga della stagione estiva. Il ministro Brambilla ha presentato a Roma l'iniziativa, insieme con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini e la parlamentare del Pdl Manuela Repetti.

     

    Il progetto si compone di uno spot istituzionale che andrà in onda sulle reti nazionali a partire dalla metà di luglio.

    Sarà inoltre disponibile un portale www.turistia4zampe.it che riunisce strutture e servizi offerti in Italia per gli amici a quattro zampe ed i loro padroni.

    A margine della conferenza di presentazione del progetto anti-abbandono Michela Brambilla ha detto: ''Oggi nasce un fronte compatto Parlamento-Governo per dare vigore a una nuova coscienza animalista in Italia. E si chiamera' 'Dalla parte degli animali'''.

    “Turisti a 4 zampe” è quindi una guida online con alberghi, ristoranti, bar, spiagge e altre strutture ricettive che accolgono padroni e animali.Si tratta di uno strumento utile per le persone che intendono spostarsi in compagni del proprio animale durante le vacanze con tanti consigli per organizzare al meglio il proprio soggiorno.

    Dalle informazioni su come pianificare il proprio viaggio ai suggerimenti per aiutare a mettere a proprio agio Fido e Micio durante il trasporto, fino ai testi delle normative vigenti in materia di tutela degli animali.

    La guida online avra' anche una versione cartacea di prossima pubblicazione. Il Ministro ha poi lanciato un monito al senso di responsabilità dei proprietari, perché rispettino i luoghi pubblici.

     

    A proposito dell'abbandono il Ministro Brambilla ha anche ricordato che e' un reato punito con il carcere fino a un anno.

    Infine il Ministro Brambilla ha concluso dicendo: "Mi auguro che anche in Italia al più presto nasca una nuova coscienza animalista, cosi' come gia' esiste in altri Paesi a noi vicini. Non e' assolutamente possibile che un Paese come il nostro, che si vanta di essere civile, abbia ancora cotanta crudelta' nei confronti dei nostri amici a quattro zampe e arrivi a maltrattarli e ad abbandonarli. Promuovendo l'Italia all'estero, mi rendo conto di come venga riconosciuta come un Paese dove la gente abbandona i cani e dove accadono episodi come quello dei randagi in Sicilia. Mentre la Francia e gli altri Paesi a noi vicini hanno tutt'altra considerazione degli animali".

     

     

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    Come detto nell'articolo, del progetto fa parte il portale http://www.turistia4zampe.it/ , che riunisce strutture e servizi offerti in Italia per gli amici a quattro zampe ed i loro padroni.

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