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Posto qui il link alla notizia che riguarda, come quella del messaggio precedente, l'attività della "Joint Air Task Force" (JATF) italiana in Afghanistan. Si tratta di una COMAO (Combined Air Operation), cioé di una complessa operazione aerea che ha visto, per la prima volta, contemporaneamente coinvolte tutte le Forze della componente aerea italiana. Eccovi il link: http://www.difesa.it/Operazioni+Militari/o...m?DetailID=9756
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Ricordo a tutti, l'appuntamento televisivo di stasera, indicato al post n° 496 della presente discussione ( http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=197229 )!
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Consegnato alla Malesia il primo sottomarino "Scorpène"
picpus ha risposto a picpus nella discussione Marina Militare
Ma che c'entra la Francia: qui si parla della Malesia e delle sue forze navali!!! Peraltro si tratta del primo sottomarino, in assoluto, di cui si dota la marina di quel paese. -
Il SNA (Sottomarino Nucleare d'Attacco) francese "Saphir" (classe "Rubis") pattuglia il Golfo Persico e l'Oceano Indiano. Eccovi il link all'articolo in francese: http://www.meretmarine.com/article.cfm?id=109342 Ecco perché i francesi stanno costruendo la nuova base interforze negli Emirati Arabi Uniti ( vedere link seguente: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=200220 )!
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Consegnato alla Malesia il primo sottomarino "Scorpène"
picpus ha pubblicato una discussione in Marina Militare
Eccovi il link all'articolo in francese: http://www.meretmarine.com/article.cfm?id=109360 -
Caucaso - News e Commenti - TOPIC UFFICIALE
una discussione ha risposto a picpus in Discussioni a tema
Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto l'articolo seguente: RASSEGNA STAMPA Martedì, 27 Gennaio 2009 by webmaster LA PROVINCIA DI CREMONA del 27 Gennaio 2009 GEORGIA: IN PATTUGLIA SUGLI SCARAFONI Lorenzo Tavella (Capitano di Fregata) La pattuglia formata da Tango 7 e Tango 10 avanza in ricognizione lungo la tortuosa strada sterrata che costeggia il fiume Inguri; confine, una volta solo geografico ed ora anche politico, tra la Georgia e l’autoproclamata Repubblica Abkhaza. Tango 7 e Tango 10 sono i nomi in codice di due dei sette veicoli blindati VM 90 che l’Italia ha inviato in Georgia nell’ambito della missione EUMM (European Union Monitoring Mission) per controllare il rispetto dell’accordo di pace stipulato, dopo la guerra d’agosto, tra la Georgia e la Russia, intervenuta a supporto delle due repubbliche separatiste di Sud Ossezia ed Abkhazia. Insieme agli ‘Scarafoni’, così sono familiarmente soprannominati tali mezzi, vi sono 35 uomini appartenenti a tutte le Forze Armate e specialità: paracadutisti, alpini,carabinieri, un nucleo aeronautico ed un manipolo di tre marinai. Numericamente siamo in minoranza ma, in compenso, abbiamo il comando della missione. In realtà è dai primi anni ’90 che l’autoproclamata Repubblica Abkhaza, forte di una marcata diversità etnica e linguistica, è di fatto autonoma. Da quando, cioè, conquistò la sua indipendenza al termine di una sanguinosa guerra intestina, costata decine di migliaia di vittime, contro il resto della Georgia. La breve guerra dell’agosto 2008, meno cruenta su questo fronte rispetto a quella osseta, seguita dal riconoscimento russo dello status indipendente della Repubblica Abkhaza, ha quindi sancito una situazione, in sostanza, già in atto da anni. Ma la Georgia non si rassegna alla perdita definitiva di una delle sue regioni più ricche e belle ed insiste affinché la comunità internazionale non solo non riconosca la Repubblica Abkhaza, ma si mobiliti perché essa torni ad esserne sua parte integrante. La vicenda, da un punto di vista politico, sembra essere in un vicolo cieco. Ricapitolando. Da una parte la Russia, che, per propri motivi strategici e forte del precedente kossovaro, appoggia l’Abkhazia, ritenendo che essa abbia diritto alla propria indipendenza e, tanto per rendere più chiara la sua posizione, ha schierato nell’area ingenti forze militari. Dall’altra la Georgia che, in nome del rispetto della propria integrità territoriale, reclama il diritto a riappropriarsi di quella che considera essere storicamente una propria regione. Nel mezzo, con l’ovvia eccezione della Russia e quella un po’ più singolare del Nicaragua, uniche nazioni finora ad aver formalmente riconosciuto la Repubblica Abkhaza, si pone l’intera comunità internazionale. Essa, sia pure con un certo imbarazzo dopo il recente riconoscimento del Kossovo, ritiene infatti legittimo il diritto della Georgia a ristabilire la propria integrità territoriale ma, concretamente, ben poco può fare di fronte all’intransigenza del governo secessionista abkhazo e soprattutto ai carri armati russi schierati a sua protezione. In questa intricata matassa politico-militare, l’Unione Europea ha deciso comunque d’impegnarsi, inviando da settembre una missione di circa 200 osservatori non armati dislocati lungo le zone calde di confine di Abkhazia e Sud Ossezia. Il contingente italiano, responsabile per il controllo della linea di confine abkhazo-georgiano, è di base a Zugdidi una cittadina di circa 60.000 abitanti ubicata a 15 km circa dal principale posto di frontiera. Con noi e sotto nostro comando, 25 tedeschi 5 cechi e 5 lituani, Primo scopo della missione era verificare il ritiro delle truppe russe che ancora stazionavano in quest’area della Georgia dopo la guerra d’Agosto. Successivamente, controllare il rispetto del cessate fuoco e la demilitarizzazione della zona a ridosso del confine. Al momento gli obiettivi appaiono in parte raggiunti, anche se le autorità secessioniste dell’Abkhazia impediscono ai monitor europei di entrare nella loro regione, almeno fintanto che l’Europa non la riconoscerà ufficialmente come stato autonomo. Non sono mancati, soprattutto nella prima fase della missione, incidenti di frontiera o provocazioni da entrambe le parti. E’ ovvio che una missione di 70 uomini impegnati a controllare una linea di confine di oltre 60 chilometri, presenta dei limiti oggettivi. E’ altrettanto innegabile però l’effetto deterrente creato da una forza neutrale che può verificare l’esatta dinamica degli eventi, soprattutto in un’area in cui ogni canale informativo, ufficiale o mediatico, appare essere manipolato e manipolabile. Cambiano regimi e uomini, ma, in questa zona del mondo che ha dato i natali a Stalin e a Beria, i dettami di scuola sovietica, per quanto riguarda disinformazione e contro-informazione, appaiono ancora saldamente rispettati da entrambe le parti. Ad agevolare il nostro compito, almeno rispetto ai colleghi francesi, impegnati nel medesimo compito in Sud Ossezia, ci pensa la morfologia del terreno. Qui infatti gran parte della linea di demarcazione coincide con il fiume Inguri che garantisce se non altro un riferimento geografico certo. Esistono tuttavia delle eccezioni, costituite da tre piccole aree con alcuni villaggi che, pur essendo ad ovest del fiume, appartengono alla Georgia propriamente detta. Ed è proprio qui che si è registrato il maggior numero d’incidenti di frontiera.Check-point georgiani e abkhazi si fronteggiano infatti a poche centinaia di metri di distanza. Qualche volta ci scappa la raffica di AK-47, il colpo di RPG, l’esplosione di una mina. Queste azioni, nella maggior parte dei casi, appaiono essere atti dimostrativi, provocazioni o conseguenze della vodka che qui scorre a fiumi, ma talvolta trascendono. Dall’inizio della missione si contano infatti già tre vittime, tutte georgiane. Accanto a questo aspetto più propriamente militare, la missione, grazie all’apporto di quattro specialisti appartenenti al Ministero degli Esteri, s’interessa anche di cooperazione civile. In particolare del rispetto dei diritti umani e del monitoraggio della situazione dei numerosi rifugiati georgiani provenienti dall’Abkhazia. Essi, dopo le due guerre, hanno trovato protezione nella zona di Zugdidi : per loro solo condizioni di vita misere e la remota speranza di tornare un giorno a riappropriarsi di case e terreni rimasti ad ovest dell’Inguri. Mentre i rappresentanti politici delle parti in causa si trovano mensilmente a Ginevra per trovare, con la mediazione europea, una difficile soluzione diplomatica alla questione, Tango 7 e Tango 10, sobbalzando sullo sterrato fangoso lungo il confine, continuano a pattugliare e vigilare sul rispetto del cessate il fuoco. Se questi mesi, in questa area martoriata del Caucaso, sono stati relativamente di pace il merito sarà soprattutto loro. -
Appuntamenti televisivi con la Marina Militare Italiana
picpus ha risposto a picpus nella discussione Marina Militare
Appunto, spetta agli alti vertici del Forum, far nascere delle discussioni ufficiali, non certo a semplici "mozzi" come me! Anche volendo, non potevo utilizzare il primo topic (in ordine cronologico) per dare la notizia inserita poi nel secondo topic, perché il sottotitolo (del primo topic) era specifico (indicava la data della trasmissione) ed io, da normale utente, non avevo (e non ho) la possibilità di modificarlo! -
Francia: Presentato il sottomarino nucleare “Le Terrible”
picpus ha risposto a Thunderalex nella discussione Marina Militare
Iniziate, ieri, le prove nella rada di Cherbourg! Eccovi il link all'articolo in francese: http://www.meretmarine.com/article.cfm?id=109347 -
Non penso certo che La Russa abbia dato ascolto alla mia lettera, però ... Dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto l'articolo seguente: MILITARI IN CITTA' : OPINIONI CONTRARIE ANCHE DA LA RUSSA? Martedì, 27 Gennaio 2009 by webmaster ROMA - Il Governo frena sull'ipotesi di schierare 30mila militari nelle città per contrastare la criminalità a sostegno delle forze di polizia: "é solo un'ipotesi", dicono i ministri della Difesa e dell'Interno. Se ne parlerà giovedì prossimo al Consiglio supremo di Difesa, con il capo dello Stato. L'opposizione, intanto, ribadisce il suo no ed anche dalla Lega arrivano opinioni contrarie. I militari sulle strade "sicuramente servono, basta chiedere ai cittadini dei quartieri delle città, Roma compresa, dove già oggi operano le pattuglie miste che hanno fatto scendere i reati fino al 40%", ribadisce La Russa. "Ma l'ipotesi dei 30mila, di uno schieramento così massiccio, è appunto solo un'ipotesi, qualcosa che ancora non è operativo e probabilmente non lo sarà per un po'". "E' chiaro che in un attimo non sarebbe possibile per le forze armate disporre di un così alto numero di soldati, perché non è proprio che i militari stanno a guardare il deserto dei Tartari", aggiunge il ministro, replicando a quanto dichiarato dal premier Berlusconi. Ci sono infatti le missioni internazionali i vari compiti da svolgere in patria e quindi, ammette La Russa, trovare così tanti soldati "non sarebbe facile. Ecco perché ho detto: 'studiamola questa proposta', magari cercando di associare" ai militari "altri corpi dello Stato, come la guardia di finanza, la polizia municipale o provinciale". Solo a quel punto "si potrebbe immaginare in prospettiva una presenza così come l'ha descritta Berlusconi". Il ministro, poi, non esclude che "da qui a qualche mese" ci possa essere una riduzione dei soldati italiani nelle missioni internazionali, ma "non è da correlare - precisa - con l'aumento dei militari per 'Strade Sicure'". PARISI: COSI' SI SMILITARIZZA L'ESERCITO Quello che non si riesce ancora a capire - dice Parisi, ex ministro della Difesa - è che l'esito inevitabile di questa spirale è la militarizzazione della società o la smilitarizzazione delle forze armate, o, paradossalmente ambedue". Parisi mette in guardia dal rischio di far saltare il " delicato equilibrio" che "sorregge il nostro strumento militare, gia messo duramente alla prova dalla gravissima riduzione delle risorse". "Al Presidente Berlusconi che, citando Dino Buzzati, dice che in questo modo i nostri soldati dimostrano di non essere più asserragliati nella Fortezza Bastiani - conclude - debbo con rispetto ricordare che il Deserto dei Tartari è dentro di noi non certo nel terribile mondo che ci circonda". I SINDACATI DI POLIZIA CONTRO L'ESERCITO "L'impiego dei 3000 militari è costato oltre 62 milioni dice Romano, del SIULP - Se il numero dei militari salisse a 30mila occorrerebbero quindi circa 620 milioni. E con tali risorse si potrebbero assumere quasi 20mila poliziotti, che sono professionisti della sicurezza e non della guerra. -------------- Faccio notare solo la ridicola proposta dei sindacati di Polizia: assumere altri 20 mila poliziotti, come se non bastassero quelli che già ci sono!!!
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Appuntamenti televisivi con la Marina Militare Italiana
picpus ha risposto a picpus nella discussione Marina Militare
Vedi il post al link che segue: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=198379 (messaggio n° 2) Ma che non conosci il tuo sito ... ehm ... volevo dire il sito ufficiale della MMI!!! -
Appuntamenti televisivi con la Marina Militare Italiana
picpus ha risposto a picpus nella discussione Marina Militare
Eccovi, dal sito ufficiale della Marina Militare Italiana, il link al video della trasmissione: http://www.marina.difesa.it/media/flash/Pianetamare.asp -
Credo che, salvo che non siano usciti di senno, operazioni del genere, non se le sognano minimamente; più che altro, ci potrebbe essere la necessità di riconquistare una delle miriadi di isolette dell'Egeo, di cui detengono la sovranità, cingendo d'assedio, di fatto, la Turchia, nel caso in cui quest'ultima si fosse stufata di tale situazione e avesse deciso di assicurarsi un minimo di (o, comunque, maggiore) libertà di navigazione nella zona!
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Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
picpus ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
Solo per citare una missione possibile della Marina Spagnola, che giustifica la forza della componente anfibia e delle truppe da sbarco, la riconquista delle enclave costiere spagnole in territorio marocchino di Ceuta e Melilla, in caso di attacco del Marocco alle stesse. Vi ricordo ciò che è accaduto per l'isolotto di Perejil, qualche anno fa: http://archiviostorico.corriere.it/2002/lu...207134279.shtml http://archiviostorico.corriere.it/2002/lu...207183681.shtml -
Cacciatorpedinieri Classe Orizzonte - discussione ufficiale
picpus ha risposto a Dominus nella discussione Marina Militare
Eccovi il link ad un articolo, con notizie e foto, sulla sosta dell'"Andrea Doria" ad Augusta: http://unuciaugusta.blogspot.com/2009/01/l...ad-augusta.html -
Forse qualcuno si meraviglierà, comunque, qualche ora fa, ho inviato al link seguente: http://www.ignaziolarussa.it/main.aspx il seguente messaggio (utilizzando l'apposito modulo presente nella sezione "contatti"): Egregio Onorevole Ministro, l'organico delle forze di polizia italiane è, approssimativamente, il seguente: Arma dei Carabinieri: 112.226 ( nel 2006, fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Arma_dei_Carabinieri ); Polizia di Stato: 105.324 ( nel 2005, fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Polizia_di_Stato ); Guardia di Finanza: 68.134 ( fonte: http://www.gdf.it/Organizzazione/Chi_siamo...arti/index.html ); Polizia Penitenziaria: 46.411 ( fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Polizia_Penitenziaria ); Corpo Forestale dello Stato: non ho trovato dati su internet; Corpi Forestali di alcune regioni: numero imprecisato; Corpi di Polizia Municipale: numero imprecisato, comunque, complessivamente, molto elevato ( secondo il link: http://www.ospol.it/public/Scusi%20ha%20visto.doc , sarebbero 55.000 ); Corpi di Polizia Provinciale: numero imprecisato; Funzioni di Polizia vengono svolte anche dal Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera: circa 11.000 ( fonte: http://www.guardiacostiera.it/organizzazione/ ). Con questi numeri è mai possibile che si pensi di chiedere il concorso di 30.000 soldati?!?!?! Premetto: io sono un tesserato ed elettore (fedelissimo!) di Alleanza Nazionale (e prima del MSI) e un sostenitore convinto dell'attuale governo, del quale apprezzo la concretezza e la positività dell'azione. Ma il sostenere che sia necessario ricorrere ai militari, per garantire la sicurezza, a fronte di NUMERI ESORBITANTI DI POLIZIOTTI IN SERVIZIO, è un ASSURDO!!! RAZIONALIZZATE L'AZIONE DELLE FORZE DI POLIZIA: CHIAMATE, SE NECESSARIO, BRUNETTA!!! E, SOPRATTUTTO, NON DELUDETE I VOSTRI ELETTORI E GLI ITALIANI TUTTI! Per quanto attiene al Suo specifico attuale incarico ministeriale, se mi permette, ricordi a chi di dovere, che le FF.AA. hanno loro precipue funzioni, che non si possono semplicisticamente individuare, senza, con ciò facendo, arrecare Loro grave offesa, nella difesa del "Deserto dei Tartari"!!! Sperando che la presente venga letta da Lei, Onorevole, La saluto. Nome e Cognome P.S. 1) Non sono membro né delle FF.AA., né delle FF.OO. . 2) In tutte le sedi ho sempre appoggiato la Sua iniziativa (di qualche mese fa) di affiancamento delle FF.AA. alle FF.OO., ritenendola necessaria, ma assolutamente CONTINGENTE E TRANSITORIA!
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Grazie del significativo ed intenso contributo!
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Ehm ... sei arrivato un po' in ritardo! Vedi il post al link che segue: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=195856 (messaggio n° 141).
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Proseguono i lavori per la costruzione della nuova base interforze in argomento. Al link che segue, notizie e foto, sulla base navale: http://jdb.marine.defense.gouv.fr/post/200...%80%99Abu-Dhabi
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Caucaso - News e Commenti - TOPIC UFFICIALE
una discussione ha risposto a picpus in Discussioni a tema
Evidentemente non sai neanche leggere! Io ho scritto: " ... è rimasta solo nei sogni di qualche povero demente nostalgico ... ", se ti riconosci nella mia frase, è un problema tuo, non mio! -
Eccovi un video del gioiellino francese in missione negli USA: http://it.youtube.com/watch?v=VL8q7Hv-TxI
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Dal link http://bruxelles2.over-blog.com/article-27145642.html eccovi il link ad un articolo sui programmi greci (FREMM, Super Puma, BMP-3, Caccia). A pilotadelladomenica che faceva notare quanto sotto consiglio di dare uno sguardo al periodo asteriscato, in calce all'articolo.
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Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
picpus ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
Per i "Teseo" ti riferisci al numero teorico di lanciatori (con relativo missile) che dovrebbero trovarsi installati sulle varie unità o a quelli effettivamente presenti (di norma, in numero decisamente inferiore)?! Veramente il limite è di notevole rilevanza! -
1) Ti sei risposto da solo! 2) Ci sarei arrivato anche da solo!
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Dai uno sguardo al post, della presente discussione, al link che segue: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=166097 (messaggio n° 127) ed ai successivi post non. 128, 129 e 130 (sai, per non ripetere gli stessi concetti!).
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In tutti i casi di operazioni di ordine pubblico, delle quali ho avuto conoscenza, espletate a Roma, come altrove, dai militari, gli stessi hanno agito sempre in affiancamento alle Forze di Polizia (comprese, proprio a Roma, Corpo Forestale e Polizia Municipale). A riprova di ciò, dalla rubrica "Cronaca - News", del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , riporto l'articolo seguente: CONTINUA LO SGOMBERO DELLE FAVELAS ROMANE. I PARACADUTISTI DELLA FOLGORE COLLABORANO Domenica, 25 Gennaio 2009 by webmaster ROMA - All'alba di Sabato 24 gennaio , la collinetta-fogna dove si sono insediati illegalmente immigrati e delinquenti di ogni genere, nel quartiere dello stupro di venerdì scorso (Camilluccia, ndr), è stata circondata dagli agenti della Polizia di Stato dell'Upgsp (Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico) diretto da Raffaele Clemente. Insieme ai poliziotti c'erano i nostri Paracadutisti comandati dal colonnello Lorenzo Gajani Billi, oltre agli uomini del Corpo forestale dello Stato e della Polizia municipale e gli addetti Ama e Servizio Giardini. Sono stati rimossi oltre 100 metri cubi di rifiuti, come ha fatto sapere l'assessore all'Ambiente capitolino, Fabio De Lillo. Poliziotti e paracadutisti si sono collocati a semicerchio. E alle 6.30 sono entrati nelle baracche di cartoni e immondizia, con le spalle coperte da una quindicina di «volanti» della polizia e dalla Forestale mentre pattuglie di vigili urbani disciplinavano il traffico. Le identificazioni sono andate avanti fino alle 10, con romeni e polacchi in fila per i controlli, poi fatti salire su un pullman della polizia. «Pare che li rimandino a casa loro», è stata la speranza dei residenti che hanno applaudito quando ne hanno visto «portare via di peso qualcuno», anche se la polizia conferma che nessuno ha opposto resistenza. Alle 9.30 le ruspe hanno iniziato ad abbattere le baracche. Ecco il bilancio del servizio, che fa parte del più ampio progetto «Patto per Roma Sicura»: 25 le baracche abbattute, dove vivevano 6 famiglie, 52 persone di cui 9 minori, 32 uomini e 11 donne. È emerso che due uomini romeni erano segnalati per rintraccio e sono stati accompagnati presso l'Ufficio Immigrazione per i controlli del caso. Due donne e due minori sono stati affidati al personale del Nucleo Antiemarginazione, gli altri altri hanno rifiutato il ricovero presso strutture assistite. Tutti i maggiorenni sono stati denunciati per invasione di terreno demaniale. Prosegue l'attività di ricerca dei responsabili dello stupro, identikit alla mano.