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Gian Vito

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  1. Ho trovato qualcosa sull’aeronautica Ungherese. Secondo Rivista Aeronautica n°4/1998 , le prime esercitazioni con aerei della Nato sono avvenute già nel 1997, due anni prima dell’ingresso nell’organizzazione. Nel 1998 i piloti volavano una media di 100 ore, molti parlavano l’inglese ed alcuni “su disposizioni gerarchiche”studiavano l’italiano, perché certi di poterne trarre beneficio. Già allora il capo di stato maggiore dell’aeronautica ungherese diceva: “ devo riferire il curioso risultato di una serie di “dogfight”simulati tra i nostri Mig29 ed alcuni F16A olandesi che ci hanno fatto visita…ecc…Il Falcon è uscito spesso sconfitto, ma non spetta a me il compito di esprimere valutazioni poiché non sarebbero imparziali”. Nel 2005 (ma forse anche prima) avevano affrontato gli F16 di Aviano. Anche con loro ha funzionato la “manovra zero doppler”e ne hanno spiegato la modalità. Il Mig 29 effettua una brusca virata a coltello virando di 90° rispetto al radar nemico e, proseguendo il volo, continua a mantenere il nemico a 90° (ore 3-ore 9) sfruttando il sistema RWR di rilevamento passivo. Di fatto la manovra diventa una larga virata, man mano che il nemico si avvicina (è stata utilizzata anche dagli F117 e dagli F5E aggressor). Nel frattempo il computer associato al radar del nemico ha “cancellato” il Mig29. L’obiettivo è uscire dal cono radar nemico (+/-60°di solito) e, al momento opportuno, a distanza ormai ridotta, guidati dall’IRST, attaccare con R73 e casco di puntamento. La manovra richiede perizia, precisione e tempismo, ma se attuata correttamente, porta a farsi superare dal nemico ignaro e a portarsi sul fianco o in coda. Utilizzare gli R27R è rischioso, anche perché la loro portata reale è valutata poco più di metà di quella dell’Aim120. Se invece il nemico ha già effettuato il lancio di uno Slammer, si prosegue, sempre a 90°e tutto postbruciatore, contando proprio sul fatto che molti piloti lanciano oltre la “zona senza scampo”. La” beaming manoeuvre” è stata utilizzata durante la guerra del Golfo dagli irakeni in almeno una occasione. Purtroppo il calcolo della manovra è risultato errato e ,dopo essere spariti dagli schermi radar degli F15, sono ricomparsi a pochi km davanti agli americani, che hanno lanciato gli Aim9, depistati dalle esche infrarosse, e subito dopo, due Sparrow che hanno abbattuto i caccia irakeni.
  2. Gian Vito

    F-100 Super Sabre

    Allora ecco un nuovo bel confronto : F100 Super Sabre contro Mig19 Farmer. Ho considerato il modello D per l’F100 ed il Farmer-C per il Mig19. L’F100 è sensibilmente più pesante del rivale, con un peso a vuoto di circa 9525 kg ed uno a pieno carico di 13500 contro, rispettivamente, 5760 e 7600. La superficie alare è di 37,18 mq ed il carico alare di 363 kg/mq. La superficie alare del Mig19 è di 25mq ed il carico alare è di 304 kg/mq. Motori: l’F100 ha un J57 da 4625kg a secco e 7690kg in postcombustione. Il Mig19 è bireattore, dispone di due RD9 da 1983kg a secco, 2650kg in regime military per 30’ e 3253 in postcombustione. Così il rapporto spinta/peso di un F100 è di 0,57 contro 0,85 per il Mig19. Velocità max: F100D=1,3 mach a 35000ft contro 1,35 del Mig19. Velocità a bassa quota: 1,01 mach contro 1,09. Velocità di rollio: media per entrambi, la posizione interna degli alettoni dell’F100 dovrebbe renderlo più lento del Mig. Al contrario pare fosse rapido anche se difficile da controllare. Non ho però dati precisi. Salita: l’F100D ha una velocità di salita iniziale di 96 m/s (5800 m/m), arriva a 35000ft in 2’30” (altre fonti danno 3’30”: il Lightning ci metteva, ufficialmente, 2’30”) Il Mig19 sale a 115 m/s (6900 m/m) ed arriva a 6000m prima del Mig21. Autonomia: 885 km di raggio per l’F100, 685 il Mig19 (altri riportano valori inferiori) Manovrabilità: l’F100 era un velivolo piacevole e di buona manovrabilità , ma solo ad alta velocità. Sopporta 7G, ha buona accelerazione. Il Mig dà il meglio a medie velocità, accelera bene ed è eccezionalmente robusto: arriva ad 8G. E’ più manovrabile dell’F104, dell’F4, del Mirage IIIC e vira più stretto del Mig21 a tutte le quote! Armamento: l’F100 è armato con 4 M39 da 20 mm (100 colpi/sec in totale e 800 colpi in tutto) e 4 aria-aria Aim 9 B/D/J Il Mig 19 ha 2-3 cannoni NR-30 da 30mm (30-45 colpi/sec in totale con 73 colpi (alari) e 55 colpi (arma in fusoliera) e 2-4 missili AA2 Atoll o Aim9 B/J/P (pakistan) . Anche con 2 soli cannoni da 30 mm scarica sul bersaglio 30 colpi da 410 gr al secondo, una potenza di fuoco superiore ai 4 M39 che, al contrario, hanno una velocità iniziale superiore (1030 m/s contro 780). La visibilità in cabina è migliore nell’F100 e così l’elettronica, il sistema di tiro ecc.ecc. Non parliamo poi del carico bellico e delle prestazioni complessive: un vero multiruolo. Il Mig19 è economico, con motori dal meccanico ogni 100 ore, poco flessibile, una semplice evoluzione del Mig17. Nessuno dei due è dotato di un vero radar, solo telemetri. Conclusione: il Mig19 è più veloce a tutte le quote, più manovrabile, vira più stretto, sale più velocemente. Accelerazione e rollio sono probabilmente simili. L’armamento aria-aria è ugualmente efficace anche se i 2 Atoll iniziali sono meno potenti ed il sistema di tiro dell’F100 è migliore.
  3. Gian Vito

    F-100 Super Sabre

    F100 contro Mig19. Qui già si parla di F100: vi ho preparato qualcosa ma non so se è il caso di spedire al "confronto caccia seconda generazione"o postare qui. Fatemi sapere. Non vorrei costringervi a fare come le casalinghe alla ricerca dei prodotti al supermarket.
  4. Gian Vito

    F-100 Super Sabre

    F100 contro Mig19...Mi tenta. Guardate però che il Mig ne esce bene.
  5. Brandy, siamo tutti, penso, pienamente d’accordo con te! L’aeronautica ungherese si sta integrando, e non è facile, con dottrine, tattiche, concetti a lei estranei. E ci vorrà tempo. E’ poi vero che due aerei non si possono paragonare semplicemente sulla carta. Lo dimostrano innumerevoli episodi di abbattimenti apparentemente assurdi. Ma, tanto per fare un esempio, due esperti di autovetture che mettono a confronto una Ferrari con una Porsche, dubito che si limiterebbero a dire “dipende dal pilota e dalla situazione”. Noi partiamo dai dati, a volte inesatti, reperibili nelle riviste del settore, e valutiamo i velivoli immaginando che i piloti dispongano della stessa esperienza e capacità. Se ci limitassimo a guardare le statistiche, scopriremmo che i caccia occidentali hanno vinto sempre. A proposito di F15: gli abbattimenti ottenuti con l’Eagle sono oltre 100! Anche perché è stato, a differenza dell’F16, utilizzato quasi esclusivamente per la caccia. E, mi risulta, senza perdite. Si, la velocità max dell'F16 è ovunque indicata in non meno di 2 mach con 2 aria-aria alle estremità (short endurance dash), anche se quella effettiva di combattimento non supera 1,9. Sul vecchio Mach 1(enciclopedia) si dava un max di 1,9.
  6. Ho raccolto un invito a confrontare gli F16ADF con i Mig29. Non avrebbe, infatti, alcun senso inserire un confronto Typhoon-Mig29. Gli ungheresi, a parte l’episodio fortunato, non hanno dubbi in proposito. Come si dice: “ambasciator non porta pena”, vi ho solo tradotto e riassunto il testo che non riportava classifiche e non aveva alcun tono trionfalistico, anzi denunciava i difetti del Mig29 e lodava l’ottima organizzazione e la professionalità italiane. Per quanto ne sappiamo gli ungheresi potrebbero aver perso 10 combattimenti ed averne vinti 2…Devo ricordare, però, che i Mig29 tedeschi si sono rivelati un avversario letale per gli F16 in molte esercitazioni. Dubito fortemente che si possa “immaginare”o “inventare” un lancio nelle condizioni (controllate all’esterno) di un’esercitazione: l’obiettivo è insegnare, non fare partite di pallone! A proposito: in almeno una occasione sono stati impegnati 12 velivoli. Veniamo al confronto. Se non erro, le versioni di cui trattiamo dovrebbero essere l’F16 ADF block 15 OCU per gli italiani e, suppongo, il Mig 29 originale,codificato Fulcrum-A per gli ungheresi. Il motore del Falcon in questo caso è l’F100-PW200E da 10637 kg/sp, leggermente meno potente ma più affidabile. Il peso a pieno carico è di poco superiore alle 10 tonnellate cosicché il rapporto spinta/peso è di 1 a 1 ed il carico alare sui 380 kg/mq. Il Mig 29 ha due motori RD33 per complessivi 16600 kg/sp che, con un peso attorno alle 15,2 tonn, assicura un rapporto spinta/peso di quasi 1,1 a 1, simile a quello del Falcon, con un carico alare di 400 kg/mq. Non si tiene conto però della configurazione “tipo F14” che fornisce ulteriore portanza tra i motori. Velocità: F16: 2,05 mach in quota, 1,2 a livello mare (alcune fonti danno solo 1,1 mach per l’F16A) senza carichi esterni e per brevi periodi. La velocità massima continua è di 1,9 mach. Il Mig 29 è più veloce. Raggiunge 2,35 mach in quota. A bassa quota la differenza è minima. Con 4-6 missili la velocità cala per entrambi, di più per il Mig 29 data la maggior resistenza dei due R27, compensata dal vantaggio di 0,3 mach sul rivale. Con 4 missili l’F16 arriva a 1,9 mach. Salita. Sono entrambi formidabili. L’F16A ha una velocità di salita iniziale indicata in oltre 15250 m/m (valutata tra i 275 e i 305 m/s); il Mig 29 però lo supera con 19800 m/m.(330 m/s) Velocità di rollio: l’F16 ha una velocità di rollio (nominale) di oltre 250 °/sec. Impressionante è l’accelerazione angolare durante la manovra. L’F16 arriva a 90° di inclinazione al ritmo di 324°/sec e si blocca all’istante non appena il pilota tira a se’ la barra ed inizia la virata. Il Mig 29 non è in grado di fare niente di simile. Tanto per fare un esempio, il Su27 Flanker ha una velocità di rollio di 270°/sec, la media però è di 180° perché le masse dei motori, decentrate, rallentano la velocità iniziale. E rallentano, per inerzia, anche l’arresto. Tangenza: F16 oltre 15250m, Mig29 :17000m. Autonomia: in genere si attribuiscono 925 km di raggio d’azione all’F16 in missione aria-aria, contro i 700 del Mig29. Accelerazione : l’F16A passa da 600 a 1100 km/h in 16” a 3000ft e (presumibilmente: ho estrapolato i dati dell’F16C) da 1100 a 1300 in 8”. Il Mig 29 passa da 600 a 1100 in 13,5” e da 1100 a 1300 in 8,7” Ho dati sull’accelerazione ad altre quote , ma non sono confrontabili direttamente. Valore di SEP in m/s: F16=216, Mig 29=160-170. Sono dati vecchiotti...Ma probabilmente realistici. Il Mig29 ha una maggiore resistenza in regime transonico. Velocità di virata a 15000 ft e 0,9 mach: l’F16A arriva a 17,3°/sec in virata istantanea e 12,8° in sostenuta. Il Mig29 arriva a 21° e 16,8° rispettivamente. A bassa quota l’ F16© arriva a 26° istantanei e 21,5 sostenuti (di meno per l’F16A) contro 28° e 23° per il Mig 29. Rivista Aeronautica parla di un fattore di carico sostenuto, a 10000 ft e 0,9 mach, di 4,5g per l’F16 contro 4,6-5g per il Mig29 e di un raggio di virata minimo di 400m contro 350 per il Mig29. L’F16A può tirare fino a 9g istantanei e 7 sostenuti (al contrario dell’F16C-50 che arriva a 9g sostenuti). Se li supera, perde velocità. La migliore velocità di virata va da 340 a 430 nodi. Il Mig29 può tirare 9g sostenuti fino a 0,85 mach e 7g oltre. Per il Mig 29 la “corner speed”è poco sopra i 300 nodi. Questi dati sono stati accettati per lungo tempo, e, anche se probabilmente andrebbero rivisti, non tengono conto di alcuni fattori importanti. Indubbiamente il Mig 29 è superiore sotto i 350 nodi a bassa e media quota. La sua capacità, a bassa velocità, di puntare il muso (tipo F18) è notevole. All’aumentare di velocità e quota il vantaggio passa all’F16. che, appunto in regime transonico e supersonico supera il rivale. I dati seguenti sono dell’F16C, quindi vanno corretti in senso peggiorativo (data la spinta inferiore dell’F16A) ma non dovrebbero differire molto. A 5000ft e fino a 0,7 mach il Fulcrum è superiore, ma, oltre 0,9 mach l’F16C vira più velocemente. A 1,2 mach l’F16C vira a 9-10°/sec sostenuti, il Mig vira solo perdendo velocità. A 15000 ft e 0,9 mach la situazione si ripete e a 1,2 mach l’F16C vira in metà tempo, a 1,5 mach vira ancora a 5°/sec, il Mig se vira perde velocità. A30000 ft non c’è confronto. Traccia radar, infrarossa ed ottica: l’F16A senza materiali radar assorbenti ha una traccia di 3mq. Il Mig 29 di 5 . La traccia infrarossa del Mig 29 è più alta. L’F16 è difficile da vedere frontalmente, il Mig 29 oltre che una sagoma maggiore è afflitto da fumi ben visibili. Sistema radar: gli F16ADF hanno l’APG66a a impulsi doppler, modificato per avere migliori prestazioni “look down/shoot down, illuminazione CW per missili SARH ed una certa resistenza alle ECM. La portata varia da 55- 60 km contro caccia (settore di scansione ampio) fino a 150 (portata massima strumentale). E’ in grado di seguire 10 bersagli ed attaccarne probabilmente 4. L’RWR è buono. Il radar del Mig29, l’N019 codificato Slot Back a impulsi doppler, ha capacità simili ma è molto più sensibile alle ECM. La portata è di 75 km contro un bersaglio di 3mq. Segue 10 bersagli e ne illumina uno per i missili R27R. Sull’RWR i pareri sono discordi. Chi lo definisce un miglioramento del Sirena 3 e chi (ungheresi) sostiene che spesso sia inaffidabile perché il radar interferisce col suo funzionamento. Il Mig29 è dotato di un IRST avanzato con portata fino a 30 km, in grado di agganciare un caccia frontalmente a oltre 15km. La distanza poi viene definita con precisione da un laser. A supporto ulteriore vi è il sistema di puntamento sul casco del pilota che consente di puntare fuori asse e di ottenere un vantaggio valutato di 3-5 sec. nel tempo di acquisizione. Armamento: all’inizio della loro carriera gli F16 erano molto svantaggiati, mancando di armi a medio raggio. Oggi la situazione è rovesciata. L’arma primaria è l’eccellente Aim120C a guida attiva. La portata è variabile a seconda delle condizioni di lancio. Mediamente è indicata in 50 km ad alta quota. Per un lancio a 1,5 mach contro bersaglio in avvicinamento frontale non manovrante, si possono raggiungere i 100 km di portata (naturalmente se l’aereo lanciatore ed il bersaglio sono a bassa quota ed il lancio avviene col bersaglio in allontanamento che tenta di evadere il missile…La portata utile, forse, arriverà a 15 km!). Se lo “Slammer” viene lanciato entro una ventina di km, la probabilità di colpire sarà massima. Un rapporto, volto a dimostrare la necessità di sviluppare il Meteor, dichiara che oltre i 40 km un Aim120 è inefficace, per la perdita di energia di manovra. Ciò non toglie che, lanciato nei parametri ottimali, sia letale. L’R27R Alamo a guida semiattiva è una buona arma, di portata elevata (ma certo non quella pubblicizzata di 80km!-Vale il discorso precedente), paragonabile ai migliori Aim7, però, dato il sistema di guida, non è paragonabile all’Aim120 ed obbliga a puntare il bersaglio fino all’impatto. Esiste la variante R27T all’infrarosso che consente un attacco “silenzioso”sfruttando anche il sensore IRST. Il missile Aim9L/M, invece, pur buono, con una portata utile di una decina di km (17,7 km sono la portata teorica, come sopra) e con angolo di scansione di +/-27°, è inferiore all’R73 Archer che, combinato con il casco-visore di puntamento, consente un lancio fuori asse di 45/60°. Una minaccia temibile. A farne le spese moltissimi F16 americani “centrati” dai piloti tedeschi dei Mig29. Ora esistono manovre, studiate nelle esercitazioni, per evitare di entrare nel cono letale di tiro dei Mig29, ma sono complesse ed il vantaggio rimane. In aggiunta, anche in presenza di Flare, la probabilità di colpire supera il 60%! Il cannone M61 dell’F16 è ancora buono e, in una raffica di 1”, è in grado di scaricare 70-75 colpi da 20mm (un po’ meno dei 100 dichiarati) con buona precisione fino a 1km. Il cannone GSh-301 del Mig29 in 1” spara 25-30 colpi da 30mm, di potenza più alta, a più lunga distanza e con eccellente precisione dato l’uso del laser per la corretta determinazione della distanza. Conclusione: a medio raggio non c’è confronto; se il pilota di F16ADF conosce il fatto suo, non si farà ingannare, aspetterà di trovarsi nella “zona senza scampo”dell’Aim 120 ed abbatterà il bersaglio. Ma se non ci riesce…Sono guai. Perché, al diminuire della distanza, aumenta il vantaggio per il Mig29. Sotto i 15-20km il Falcon deve mantenere alta l’energia di manovra, altrimenti è perduto, basta un’occhiata… E l’R73 farà il resto. Credo di aver scritto abbastanza. Le affermazioni ungheresi, sono perfettamente plausibili. Il radar dell’F16ADF non è un APG68 ! Anche il radar doppler del Mig29 è vulnerabile alle “beaming manoeuver”e l’APG66 è ormai superato. Il lancio da distanza troppo elevata, questo si, dimostra una certa inesperienza. Sul Ghibli, non hanno detto nulla di nuovo, né inesatto. Non si può neppure escludere che siano stati organizzati apposta combattimenti che hanno precluso l’impiego ottimale delle armi a medio raggio, per non mortificare troppo gli avversari. Però, parliamoci chiaro, vincere con il lancio di un Aim 120 non significa che l’avversario abbia molto da imparare: se avessero avuto gli R77? Mancare invece il bersaglio perché un Mig29 è più furbo di te…Non diamo tutto per scontato. E gli “spacconi”… Sono anche a casa nostra.
  7. Un limite era dato dal numero dei caccia ungheresi, 2+1 biposto, quindi probabilmente ingaggi 1 contro 1 oppure 2 contro 2. Per gli F16 si indica la possibilità di lanciare gli Aim120 e gli Aim9 entro un arco di 50° frontalmente, ma non è specificato se è un limite degli F16ADF o era un limite imposto dai giudici. Sto indagando...
  8. Per Paperinik: penso fosse solo una battuta...Nella rivista vi sono diverse foto degli F16, dei Ghibli e del Typhoon, tra queste quella del pilota ungherese che sale sull'Ef2000. Il Typhoon, ricordo, era arrivato fuori programma e non è specificato quante missioni abbia portato a termine (poche causa problemi tecnici). Anche i Ghibli non sembra facessero parte dell'esercitazione. Per certo diversi reparti italiani si sono avvicendati, ed anche gli ungheresi dopo la prima settimana hanno cambiato i piloti.
  9. Gian Vito

    STAR WARS

    Io ho invece scelto il 4°, l'unico, inimitabile e senza troppi effetti computerizzati (ma non ho ancora visto "la vendetta dei sith"!). L'ho visto per la prima volta al cinema, proprio quando è uscito! Molti...Moltissimi anni fa. Al 2° posto: "l'impero colpisce ancora", bellissimo, ma il finale ti lascia in attesa...Dell'episodio finale, come nelle telenovelas. Il peggiore? Il primo. L'ho rivisto ieri.
  10. E' vero. La situazione dei paesi dell'est non è rosea. La media di volo dei piloti ungheresi è di 50-75 ore, insufficiente. Ma parliamo di una media. Ai vertici si trovano invece i piloti dei Mig 29 e Jas 39, come per esempio Szabò "Topi" Zoltàn, il virtuoso dei Mig 29 (lo trovate su internet)! Il numero di caccia ungheresi a difesa delle frontiere è basso, simile a quello dell'Italia...Che ha un territorio almeno triplo! Loro almeno sono giustificati dalla mancanza di risorse (ricevono fondi dai paesi europei), noi da cosa?
  11. Naturalmente, sono avvenute molte altre cose. I velivoli hanno operato sempre con serbatoi ausiliari e notevole uso dei postbruciatori. All’inizio dell’esercitazione i Mig 29 sono stati costretti a dichiarare il “lancio” via radio, mancando di sistemi di registrazione automatica, giunti solo in seguito. Gli italiani hanno sfruttato l‘occasione per aggiornare la “libreria” del Typhoon con i dati forniti dagli ungheresi. La rivista non dice come si sono conclusi gli scontri successivi col Typhoon, che, tuttavia, ha effettuato poche missioni per problemi tecnici non meglio specificati. Il Typhoon è dotato di materiali radar assorbenti, soprattutto sulla presa d’aria, ma in quantità giudicata ben inferiore rispetto al Rafale e all’F18E. Alle portate di combattimento è stato rilevato senza problemi dal radar del Mig29. Gli ungheresi hanno avuto, comunque, chiara consapevolezza della superiorità del Typhoon, che, sostengono, con i nuovi equipaggiamenti, renderà il Mig29 superato anche a breve distanza. Gli italiani hanno invitato il pilota ungherese ed i suoi colleghi a vedere l’EF2000, in visita a Cervia. Gli F16, invece, non erano una novità, li hanno affrontati già altre volte. Certo è una opinione di parte (ma lo stesso si può dire delle nostre pubblicazioni), anche se posso assicurare che la rivista è molto buona, paragonabile a Rivista Difesa. E le notizie tecniche riportate, di solito in anticipo di 12 mesi rispetto alle nostre riviste, si sono finora rivelate corrette. EDIT: Per dogfighter: penso si sia trattato di un colpo fortunato, ma se prendiamo un aereo con R73 e casco di puntamento contro uno armato solo di Aim9, il vantaggio è evidente, e non è detto che la superiore manovrabilità di un Typhoon possa compensarlo. Mi risulta che gli israeliani, equipaggiati con sistemi simili, abbiano ottenuto contro gli ospiti americani (F15 e F16) circa 11 volte più vittorie dei loro alleati d'oltreoceano...
  12. Gian Vito

    Esercitazione "Long step '06"

    Vi descrivo i risultati di una esercitazione avvenuta l’anno scorso, la “Long step 06”, al di sopra dell’Adriatico. E’ tratta da una famosa rivista ungherese, Aranysas (l’aquila d’oro), che ho tradotto e di cui vi do il riassunto. Vi hanno preso parte gli F16ADF italiani e tre Mig 29 ungheresi. Nel corso dei combattimenti i Mig29 hanno avuto come vantaggio la spinta superiore dei motori, il casco-visore di puntamento e l’addestramento fornito dagli istruttori tedeschi. Gli F16, invece, la maggiore portata dei missili Aim120 (circa 1/3 superiore agli Alamo). Gli italiani hanno sempre lanciato i missili alla massima distanza che, contro bersagli in avvicinamento a media quota, è risultata di 45-50 km. I Mig 29 hanno risposto con “Beaming manoeuver”e solo raramente gli Aim120 hanno centrato i bersagli, poiché, lanciati da distanza troppo elevata, hanno perso quasi tutta l’energia. La manovra ha reso difficile l’inseguimento coi radar doppler. Questo ha consentito, cambiando la rotta al momento opportuno, di evitare i missili o di avvicinarsi “invisibili” agli F16, fino a far valere la superiorità del Mig29 a breve distanza. Un fattore che ha reso difficili gli scontri è stato il fatto che il radar del Mig29 interferisce con l’RWR rendendolo inaffidabile. Problema grave, per tutti, l’identificazione dei bersagli dopo i primi scontri ravvicinati, per la confusione che si genera in questi casi. Il sistema TWS (inseguimento durante la scansione) degli F16 è stato poco utilizzato perché riduce l’angolo di scansione e la precisione, così che le correzioni via data-link calano di qualità. Si è preferito lo STT (inseguimento di bersaglio singolo). Gli F16 hanno sempre fatto esteso uso di Flare ogni volta che i Mig29 sono arrivati in posizione di tiro. La sorpresa è arrivata a metà esercitazione, con l’arrivo di 4 Ghibli e 1 Typhoon! Per quanto riguarda gli AMX i piloti ungheresi li hanno definiti “Agyag-galamb” (colombe di terracotta= in italiano suona come “fare il tiro al piattello”). Al primo incontro col Typhoon, il più giovane pilota ungherese, il capitano Attila Koczka è arrivato per primo in posizione di fuoco, abbattendolo. Ha poi ammesso che il Typhoon italiano non era ancora dotato dei missili IRIS-T né del casco-visore di puntamento, ma solo di Aim9L inferiori agli R73. Non ha neppure i 6 sensori di avviso lancio-missili, presenti già sui velivoli inglesi. Ha detto, comunque, che non è un’arma miracolosa e che l’enorme superficie alare lo rende molto visibile. Sulle lunghe distanze invece è superiore al Mig29. Ha stupito i tecnici ungheresi presenti, sia la facilità di manutenzione del Typhoon che le spettacolari doti di salita: l’aereo ha decollato in 200 metri ed ha iniziato la salita con un angolo di 80°! Apprezzamenti anche per l’eccellente “guida da terra” fornita, durante l’esercitazione, dagli aeroporti militari italiani.
  13. Gian Vito

    Consumo autoveicoli

    Riprendo il discorso sul consumo delle autovetture. Su “Il venerdi di Repubblica”(23/11/07) è apparso un articolo sulle prove effettuate dalla rivista tedesca “Autobild”sul consumo effettivo rispetto a quello dichiarato dalle case automobilistiche. Per prima cosa, come si ottengono i dati sul consumo? In oltre 50 stati il tragitto città/fuori città viene simulato su speciali rulli per un totale di…1180 secondi!!! Per 780 secondi si simula il percorso urbano, per 400 secondi quello extraurbano. Per al massimo 10 secondi si raggiungono i 120 km/ora! Nessuna simulazione di forti accelerazioni o frenate. Il contrario di quel che avviene in realtà. Autobild ha fatto viaggiare le auto per 160 km, di cui 54 in autostrada, 61 in campagna e 45 in città. Il peggior risultato è stato ottenuto dalla Mercedes G55 Amg che, per 100 km, ha consumato 24,3 litri invece dei 15,9 indicati dalla casa (53% in più!). Anche le auto ibride (Civic e Prius) hanno consumato circa il 40% in più. Tra le italiane: Fiat 500 (1.4) =+9,5%, Bravo 1.4=+24%, Panda Multijet=+37%. La media, per le auto medie e grandi, è stata del 25-35% in più. Questo rende ancora più importanti le considerazioni fatte la volta scorsa. Come al solito la “trasparenza”, invocata spesso a tutela dei cittadini, resta ancora una chimera.
  14. Torno per concludere con qualche valutazione personale. Prima però una correzione: il limite di 5g per il Su15 è per il velivolo in configurazione armata, il max è 6,5. Quale è stato il miglior intercettore tra questi? Intercettare vuol dire “impedire che persone o cose giungano a destinazione”. Potrebbe trattarsi di un bombardiere o un ricognitore o un caccia. Essenziale è raggiungere il bersaglio nel minor tempo possibile. Il Mig 21, il Mirage 3c, l’F8, il Draken e l’F106 non potrebbero reggere il confronto con il Lightning. Il Su 15 non potrebbe affrontare un caccia a distanza ravvicinata e così pure l’F101B e l’F104. Così, con la possibile eccezione dell’F104S con gli Aspide , il migliore resta il Lightning. La velocità di salita lo accomuna a F101 ed F104. Sarebbe da chiarire come mai un aereo come il Lightning con un carico alare inferiore all’F104 dovrebbe impiegare un minuto in più per arrivare in quota…Si sostiene da più parti che il Lightning sia stato il più veloce in salita. Quale di questi è stato il miglior multiruolo? Escludiamo l’F106 e l’F101B. Tutti gli altri hanno trasportato bombe (anche l’Su15) o missili. Penso che l’F104 possa aspirare al titolo. Gli sono state affidate tutte le missioni possibili, anche nucleari ed antinave, missioni che ha potuto svolgere meglio (soprattutto a bassa quota) di tutti gli altri velivoli. Il mirage si è costruito una solida reputazione, ma la sua ala è inadatta al volo a bassa quota poiché genera “scosse”da 0,5g così frequentemente da rendere il volo un inferno (70 al minuto!). Il miglior dogfighter? Il campo è ristretto al Lightning e all’F8. Direi il primo. Quello col miglior rapporto costo/efficacia? Bisognerebbe conoscere il costo di tutti questi aerei e valutarlo in relazione alle missioni di guerra. Ma alcuni di questi non hanno mai sparato un colpo. Ho lasciato per ultimo l’F4 perché appartiene ad una classe diversa ed il confronto risulterebbe impari. Pur non essendo il migliore nel combattimento ravvicinato, complessivamente si è rivelato il miglior velivolo del tempo.
  15. Qui ha ragione Marvin. Sembra incredibile ma l'Hellfire è considerato anche, secondariamente, come arma aria-aria (ho anch'io quel libro ed anche su Rivista Difesa sono apparsi articoli al riguardo). Naturalmente ne è previsto l'uso contro elicotteri, però considerata l'alta velocità di lancio...
  16. Si, intendevo proprio la stessa cosa. Vi sono settori dove è vitale un secondo uomo (o anche più); restando al settore caccia, e non solo, penso si possa farne anche a meno. La storia passata dice il contrario ma, in questo caso, l'elettronica detta le nuove regole del gioco.
  17. Gian Vito

    Satelliti spia

    Allora, ho provato a riassumere, saltando i satelliti meteo, di comunicazione, di allarme precoce, ecc.ecc. Restringiamo il campo alla domanda: satelliti spia. Cosa possono fare? Ultimamente si sono visti in diversi film satelliti capaci di “zoommare”a comando su singole persone, al punto di poterle identificare (non sto scherzando) o seguire con gli infrarossi, in diretta. Da sempre si sostiene possano leggere le targhe e i titoli dei giornali. Bene, non è vero niente, o quasi. La definizione di una immagine segue regole precise e limiti dettati dalle leggi della fisica. Ma progressi notevoli ci sono stati. Sono state pubblicate negli anni ‘80 diverse fotografie di aerei russi (Mig29 e Su27) ancora con scarsa definizione, ma riconoscibili. Da allora la definizione è migliorata ancora fino agli attuali 10 cm (teorici). Si sostiene si possa andare oltre (con l’elaborazione a terra delle immagini e tecniche come la ricostruzione di pixel mancanti si dice si possa arrivare a 5 cm). Se lo Space Hubble (il telescopio orbitante) venisse puntato sulla terra avrebbe proprio una definizione di 10cm, uno strumento militare è in grado di fare la stessa cosa. Con una definizione tale si è in grado di leggere una lettera “E” grande 50cm! In condizioni ideali! Non si possono leggere le targhe ma si può vedere se un’auto ha la targa oppure no. Si può distinguere una pallina su di un prato. E identificare non solo un aereo, ma la sottoversione, l’armamento e le corrette dimensioni. Possono “zoommare” a comando? Si, ma con minore definizione e rispettando i tempi (brevi) disponibili durante l’orbita. Un’orbita veloce, perché in 90 minuti fanno il giro del mondo con velocità che arrivano a 25-28000 km/ora per un satellite in orbita bassa. Se si utilizzano gli infrarossi si evita il problema nubi e l’oscurità ma la definizione scende, dato l’utilizzo di una frequenza più lunga. I moderni satelliti di questo tipo orbitano a quote variabili, in genere sotto i 500 km (il vecchio KH11 tra 300 e 1000 km). Sono grandi (entrano a malapena nella stiva dello Shuttle), pesanti anche 20 tonnellate, protetti contro gli impulsi elettromagnetici generati da esplosioni nucleari, hanno filtri automatici contro i raggi laser e sistemi di trasmissione antidisturbo.Compensano le distorsioni provocate all’atmosfera ed amplificano la luce ricevuta. Possono variare la quota a comando e orbitare per anni! Ed il loro costo è Top secret. Vi sono poi i satelliti radar per il controllo del territorio con sistemi a microonde capaci di penetrare il terreno per alcuni metri o sorvegliare il traffico marittimo con sistemi ad apertura sintetica. Ed infine, sempre restando ai satelliti spia, abbiamo in orbita media ed alta i sistemi per l’intercettazione di segnali elettronici (Elint: electronic intelligence). Sono in grado di intercettare ogni segnale proveniente dalla terra: radio, radar, tv, telefono, fax, internet, collegamenti dati, su ogni frequenza esistente. Anch’essi sono protetti contro attacchi elettronici. Tra i più conosciuti i Rhyolite. L’enorme mole di dati viene inviata al suolo ed analizzata, schedata e ove necessario, decifrata. Qualcuno avrà sentito parlare del sistema”Echelon”, ultimamente sotto accusa per il sospetto che i dati raccolti possano favorire lo spionaggio industriale, per esempio. E questa è solo una piccola parte del problema complessivo. Anche il tentativo di interdire ai privati la crittografia automatica dei messaggi (esistono sistemi che rendono i messaggi non decrittabili, basati sui numeri primi), dimostra una precisa volontà di controllo. Questo, in breve, l’argomento, ma c’è molto da dire. Si può trovare su internet qualche buon articolo ed esistono molti libri sull’argomento.
  18. Adesso diciamo qualcosa a favore dei caccia. Perché tutto ciò che ho scritto era valido fino all’apparizione degli ultimi sistemi radar, non vogliamo mica sostenere che un F22 non possa tracciare con successo un elicottero, vero? E le prove eseguite con i missili Python 4 e 5 (ne abbiamo scritto in un'altra sezione) dimostrano che anche la bassa traccia infrarossa non è più un problema. Ecco perché gli elicotteri dovrebbero montare sistemi aria-aria almeno paragonabili, cosa difficile da ottenere. Diciamolo francamente, l’elicottero ha poche possibilità. Nulla esclude un colpo fortunato però…
  19. Anch'io penso siano meglio due cervelli e quattro occhi...Su due Raptor! No a parte gli scherzi, per certe cose forse due persone sono ancora necessarie, non è un caso che gli elicotteri d'attacco siano biposto.
  20. Gian Vito

    Satelliti spia

    In effetti l'argomento meriterebbe una sezione a parte, perchè è piuttosto vasto! Non posso promettere nulla perchè manca sempre il tempo, cercherò di preparare qualcosa. Intanto puoi cercare sul solito Wiki alla voce: Spy satellites
  21. Torno, dopo tanto, sull’argomento F22, anche perché temo di essere stato frainteso. L’elettronica attuale consente già al Raptor una molteplicità di missioni, caccia ,attacco, ricognizione ed anche Sead. L’esperienza di paesi che hanno introdotto biposto multifunzione non tiene conto del salto generazionale tra un Su30 o un F15E rispetto ad un F22. Il panorama futuro di guerra propone l’ingresso di velivoli senza pilota più che di biposto, e la carenza di piloti farà il resto…Però, ripeto, benvengano le novità. A qualcuno non sarà sfuggito che ad una manifestazione aerea il commentatore, riferendosi ai motori del Raptor li ha definiti “da 37000 libbre” (lo trovate su Youtube), avvalorando i sospetti che i motori “classe 35000” siano più potenti. La spinta effettiva “al banco” (e la notizia non è nemmeno recentissima, visto che è del 2005) è risultata di circa il 10% superiore a quella del prototipo e pari a 37700 libbre = 17100 kg/sp. A mach 0,8 a bassa quota è persino superiore. Senza postbruciatore invece raggiunge 11500 kg Questo comporta che il rapporto spinta/peso col 50% di combustibile e 8 aria-aria arriva a circa 1,6. A mach 2 il tempo di virata sui 180°con l’ausilio della spinta vettoriale è la metà rispetto ai concorrenti. La velocità a bassa quota non supera 1,2 mach. Il Raptor decolla in 240 m, in configurazione pulita e pieno carico. Nel frattempo la spinta del motore dell’F35 sembra sia stata portata a 43000 libbre (19,5 t)! Attendo verifica. Se fosse vero, anche le prestazioni in “supercruise”, attualmente in discussione, verrebbero confermate.
  22. Gian Vito

    Il triangolo delle Bermuda

    Ha ragione Flaggy. Sul famoso triangolo si è detto e scritto di tutto. Sgombriamo il campo da troppe fantasie. La zona è un vero “incrocio” di rotte aeree e navali ed ogni giorno vi transitano moltissimi mezzi. Detto questo gli incidenti, perché di questo si tratta, non sono poi stati così frequenti. La zona, questo sembra assodato, è sede di fenomeni magnetici particolari ma non è l’unica. Attorno al mondo ve ne sono diverse (ne ricordo una vicino al Giappone). E’ risaputo che ogni bussola presenta deviazioni in prossimità di punti terrestri determinati. La zona inoltre è soggetta a tempeste e forti correnti oceaniche e le numerose isolette possono far perdere l’orientamento facilmente (certo oggi c’è il GPS). Detto questo, si è molto parlato della famosa “squadriglia 19”e degli aerosiluranti svaniti nel nulla, benché pilotati da espertissimi piloti, e con essi pure l’aereo di soccorso. Il comandante era un esperto pilota ma non conosceva la zona! Quanto ai vari messaggi radio con frasi sconnesse inviati dopo molte ore…Lasciamoli ai fanatici degli Ufo. La realtà è molto più semplice e gli incidenti hanno quasi sempre trovato una spiegazione soddisfacente. Come sempre resta qualche piccolo mistero, che senz’altro nulla ha a che vedere con gli extraterrestri (vedi Ustica). Ma le leggende sono dure a morire…
  23. Gian Vito

    Python

    Il missile Python 5 è forse il migliore della categoria. L’approccio israeliano, nella progettazione di quest’arma, è diverso da quello dei concorrenti. I progettisti hanno ritenuto che l’unico modo per mantenere elevata l’energia di manovra di un missile a corto raggio sia dato dai seguenti elementi: peso elevato (relativamente), alta velocità, ampie superfici di governo. Missili d’altro tipo utilizzano il vettoramento della spinta per acquisire maggiore agilità, questo comporta però un precoce consumo del propellente! Come si desume dal grafico (quello sul secondo sito), dopo la spinta iniziale a mach 4 (!), il missile manovra con le estese superfici di controllo e riattiva progressivamente il motore man mano che si avvicina al bersaglio, compensando la decelerazione. Al momento dell’impatto l’energia è ancora elevatissima. Collegato al casco di puntamento, il missile può attaccare ogni bersaglio in vista, ma anche bersagli in coda possono essere attaccati elaborando i dati ricevuti dai sensori passivi dei settori laterali e posteriori. La portata è senz’altro superiore ai 20 km. Il sensore è di ultima generazione, una sorta di “telecamera” infrarossa ad alta definizione, in grado di rilevare l’intero velivolo, in tutte le sue sfumature termiche, rispetto allo sfondo. Questo comporta non solo un’altissima resistenza alle esche ma la possibilità di selezionare le parti più vulnerabili del bersaglio, prima dell’impatto. Il missile dispone ovviamente di modalità Loal (lock on after launch) e quindi può iniziare la manovra di attacco prima di aver “visto” col sensore il bersaglio. Non è l’unico missile con queste caratteristiche. Ma è il più pericoloso. Come si può scampare a questo missile? Solo manovrando, e piuttosto bene…
  24. Concordo con Flaggy. I Sidewinder da esercitazione sono apparsi in molte configurazioni diverse, con o senza alette di coda, con o senza alette anteriori, verniciati in bianco o blu o solo con la testa di rilevamento. Se ne vedono parecchi sulle foto in circolazione.
  25. Gian Vito

    Tu-160P

    Era una proposta per modificare il Tu160 in caccia di scorta per gli altri Blackjack, armato con missili a medio e lungo raggio. Mi risulta che il progetto sia stato cancellato. Ai tempi del B1A venne diffusa una foto che presentava un possibile armamento aria-aria di 38 (!) missili Phoenix! Naturalmente non se ne fece nulla.
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