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Il budget militare non basta...! In questi giorni, in Irlanda, si discute a livello politico e sulla stampa sulle possibilita' di acquisti di materiale bellico con un budget militare limitato. L' attuale finanziamento della difesa e' assicurato, annualmente, con 1,1 miliardi di Euro che dovrebbero aumentare entro fine decennio a 1,5 miliardi, massimo storico per la difesa dell' Eire. Come noto vi sarebbe la volonta' di creare un' aviazione da combattimento con alcuni jet...che pero'costano anche se di seconda mano. Recente e' poi l' accenno di polemica riguardante l' impossibilita' finanziaria per il Naval Service di avere unita' per la lotta antisommergibile. Ci si riferisce alle intrusioni della marina russa nello spazio di competenza irlandese... che non e' cosa da poco. In proposito il vice primo ministro e ministro della Difesa non ha lasciato dubbi: non ci sono soldi per risolvere il problema!
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Presenze all' estero nel 2023 Considerate le numerose partecipazioni a manifestazioni in Patria (14 in totale), le "uscite" dai confini sono quest' anno limitate a 3: una in Francia, un' altra nel Regno Unito e una terza in Polonia. La piu' significativa e' quella di Salon-en-Provence, citta' provenzale sul cui aeroporto ha sede la Patrouille de France. Fu infatti nel 1978, anno del 25esimo della formazione francese, che la PS effettuo' la prima uscita all' estero. Gli aerei erano caccia bombardieri della normale dotazione HS Hunter Mk58, senza livrea speciale. Ora con gli F-5E "Tiger II", ...fino a quando? Il Parlamento ha deciso un prolungamento sine die, cioe' oltre il 2025, della formazione con gli eleganti aerei americani. Vedremo...
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Programma 2023 Pubblicato il programma 2023 che iniziera' il 1 aprile alle Diablerets e si concludera' l' 11 novembre sul Cervino. In totale saranno 14 gli show in CH. Solo tre le presenze all' estero: 20-21 maggio Salon-en-Provence (F) 10-11 giugno a Cosford (GB) 26-27 agosto a Radom (PL)
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ADS-15: consegnati i primi due droni Sono stati consegnati nei giorni scorsi i primi due droni del programma militare, per usi anche civili, denominato ADS-15. Gli apparecchi, concepiti dal costruttore israeliano Elbit, portano l' immatricolazione militare svizzera D-11 e D-16. Gli altri quattro saranno consegnati entro il 2023 con operativita' a partire dal 2024. Questi mezzi saranno gestiti militarmente da una nuova unità', la "squadriglia ricognitori radiocomandati 7" i cui ufficiali saranno formati a partire dal prossimo anno. Si avvia cosi alla conclusione un' acquisto militare molto costoso iniziato una decina di anni fa (!!!) con vari incidenti di percorso: perdita di un apparecchio in Israele, difficolta' tecniche a riguardo delle richieste svizzere, difficolta' causate dalla particolarita' dello Stato costruttore. L' uso dei nuovi droni avra' una visibile...e udibile presenza civile. Alludo all' impiego da parte dell' "Ufficio federale della Dogana e della protezione dei confini" per la sorveglianza della frontiera svizzera piu' sensibile, cioe' quella fra Ticino e le province di Como e Varese.
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Conclusioni sul PC-6 La rivista "SkyNews" (2/23) pubblica un ampio articolo su quello che e' stato una sorta di simbolo dell' aviazione in Svizzera. Un po' difficile riassumere in un forum l' insieme di notizie storiche, dati tecnici e prestazioni del PC-6. Mi limito quindi ad alcuni dati conclusivi. Dopo ben 63 anni di produzione, sono stati costruiti complessivamente 603 Pilatus PC-6 "Porter / Turboporter. Presso la sede sociale e produttiva di Stans sono stati fabbricati 511 aerei, con la licenza concessa negli USA a Fairchild altri 92 apparecchi. La flotta di PC-6 delle Forze aeree svizzere e' stata aggiornata dal 2015 con una nuova avionica, in particolare con Garmin GTN650. Gli aerei rimarranno in servizio ancora per vari anni. Complessivamente sono ancora in servizio in tutto il mondo 270 "Turboporter". L' azienda produttrice garantisce supporto tecnico e pezzi di ricambio ancora per una ventina d' anni.
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WEF 2023: fine dell' impegno militare Oggi alle 16 e' terminato il servizio sussidiario dell' Esercito svizzero a Davos nell' ambito del Forum economico mondiale che viene organizzato annualmente nella citta' del Canton Grigioni. In un comunicato il Dipartimento federale della Difesa ha espresso soddisfazione per l' impegno dei soldati: 4'200 militari quasi tutti di milizia. Conclusa anche la sorveglianza dello spazio aereo da parte delle Forze aeree svizzere. Non ci sono state serie infrazioni. Le restrizioni al normale traffico civile nello spazio aereo circostante Davos sono gia' state abrogate.
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PC-9: usciti di scena gli "aerei bersaglio" per la DCA Discretamente gli ultimi tre Pilatus PC-9 delle Forze aeree sono stati dismessi alla fine di dicembre e saranno venduti, probabilmente a enti civili. Erano stati acquistati, una dozzina, parecchi anni fa, per trainare i bersagli della DCA, cioe' della contraerea che in CH e' parte integrante delle Forze aeree. Altri usi per la cosiddetta "guerra elettronica". Il loro uso era assicurato dal "Zielfliegerkorps", unita' con piloti di milizia, cioe' militarmente non professionisti, di solito piloti di linea. Non verranno sostituiti anche perche' le unita' armate con i cannoni AA binati da 35mm ...non hanno un grande avvenire. Un lungo articolo sul numero di febbraio di SkyNews (2/23). Se c'e' qualcosa di interessante riferiro'. www.skynews.com
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Scuola reclute 1/23 E' iniziata questa settimana, in alcune caserme della Confederazione, la prima Scuola reclute di quest' anno. I giovani ventenni dichiarati abili che stanno avendo il primo approccio alla vita militare sono 15'000. Le ragazze sono il 3% del totale. Il Dipartimento della Difesa prevede che saranno il 10% degli effettivi entro il 2030. Il sistema militare svizzero prevede la formazione dei soldati con un Scuola reclute di 18 settimane per i giovani ventenni. Verso la fine della formazione la promozione a "soldato" e l' immatricolazione in un' unita' dell' Esercito. A 21 anni inizia il servizio militare vero e proprio con una serie di sei Corsi di ripetizione di 20 giorni l' uno da compiere entro i 30 anni di eta' . Ci possono essere, evidentemente, proposte per avanzamenti di grado in base al rendimento militare e alla formazione scolastica o professionale. Attualmente l' effettivo dell' Esercito svizzero, Forze terrestri e aeree, e' di 140'000 uomini e donne. In realta' la cifra comprende anche chi, con meno di 30 anni, ha gia' assolto tutti i giorni di servizio previsti. L' effettivo reale e', dunque, di ca. 100'000 militari. Vi e', a livello governativo, la preoccupazione per la diminuzione degli effettivi. A livello politico la maggioranza parlamentare che va dal centrosinistra alla destra e' d' accordo per un adeguamento del regolamento. Aumento dei giorni di servizio?...Magari, ma occorre cautela in quanto, in Svizzera, il "militare" e' sovrapposto alla normale vita professionale civile che non si deve..."danneggiare". Resta il fatto che gli anni con un esercito da oltre 800'000 militari e servizio militare fino a 50 anni (...come per il sottoscritto) sono passati da un pezzo e non piu' riproponibili.
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WEF Davos 2023 Si tiene in questi giorni a Davos, citta' europea posta alla maggiore altitudine, l' annuale Forum economico mondiale - WEF al quale partecipano personalita' provenienti da ogni parte del mondo. I servizi di sicurezza sono di esclusiva responsabilita' del Canton Grigioni con servizi di polizia statali e comunali e con l' ausilio di agenti di altre polizie cantonali. Come sempre l' Esercito interviene nell' ambito del principio di sussidiarieta': 5'000 i soldati presenti, ovviamente, di milizia. Le forze aeree si occupano della sorveglianza dello spazio aereo che, per alcuni giorni, ha limitazioni di volo. Degli spazi aerei confinanti di Austria e Italia si occupano le rispettive aeronautiche.
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www.engadin-airport.ch
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WEF a Davos e Samedan Airport Dal 21 al 27 gennaio 2023 si terra' nella citta' grigione di Davos l' annuale Forum economico. Durante la durata dei lavori vi saranno restrizioni nel traffico aereo. Ne parla il sito dell' Aeroporto engadinese di Samedan. www.samedan-airport.ch
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PC-6: "Armadio volante" da 55 anni La pubblicazione che ho gia' citato in precedenza, "Schweizer Luftwaffe 23", ha un articolo che riguarda anche l' ormai "antico" Porter / Turboporter, il PC-6 di Pilatus che, nell' Esercito svizzero, ha il soprannome di "Fliegender Schrank" cioe' di "Armadio volante"... Beh, insomma, elegante non lo e' mai stato. Il primo esemplare, il V-612, e' entrato in servizio nelle allora "Truppe d' aviazione e della DCA, il 27 gennaio 1967, contemporaneamente alla creazione della "Squadriglia leggera d' aviazione 7", oggi ridefinita "Squadriglia di trasporto aereo 7". Nel dicembre 1975 e' stata acquistata e consegnata una seconda serie di PC-6 (matricola da V-630 fino a V-635), con velivoli dotati pero' di turbopropulsori P&W PTA-27. In seguito alle positive esperienze con i turbopropulsori, nel 1980 anche i primi apparecchi sono stati modificati con i nuovi motori in modo che tutta la flotta di 18 aerei ha avuto un unico tipo di motorizzazione. Attualmente le missioni principali dei Turboporter dell' Esercito svizzero sono i servizi per la "Compagnia esploratori paracadutisti 17". Comandante della squadriglia di Turboporter e' il maggiore "Rich", unico capo squadriglia di milizia, cioe' non professionista. Dall'anno dell' entrata in servizio dei Pilatus PC-6 vi sono stati, purtroppo, quattro incidenti con otto vittime. Una nota per gli spotter: la "V" dell' immatricolazione degli aerei significa "Verbindung", cioe' "collegamento", una sigla che non verra' presumibilmente piu' usata.
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Le piste militari avevano/hanno piste lunghe almeno 2000m e larghe 40. Eccezioni: Payerne ed Emmen con piste piu' lunghe che possono ricevere anche grossi aerei civili e Locarno che ha una pista in duro di 800 m che basta per i trainer.
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Difesa aerea integrata F-35 + Patriot Sulla pubblicazione "Schweizer Luftwaffe" 2023, rivista annuale di un editore privato ma con contributi ufficiosi di responsabili delle Forze aeree, si parla in modo dettagliato sulle future novita' militari. Oltre ad ampi articoli sull' F-35 si scrive e si precisano anche scelte, dati, strategie e scadenze del sistema missilistico "Patriot", non un dettaglio certamente (costa 2 miliardi di CHF), ma un elemento essenziale della futura "difesa aerea integrata" della Confederazione, elemento che nelle vivaci discussioni passate e' rimasto un po' in ombra. Alla base dell' acquisto vi e' la scelta / necessita' di difendere circa 15'000 km2 del territorio federale cioe' una superficie pari a poco piu' del 36% dell' area del Paese. Sono quindi state acquistate 4 unita' di fuoco + 1 di riserva. A differenza del concetto missilistico del passato, basato sul sistema "Bl-64" cioe' missili Bristol Ferranti "Bloodhound" in servizio dal 1964 al 99, i "Patriot" sono un sistema mobile. La novita' e' costituita dal mezzo di trasporto che non e' quello originale americano ma e' "Iveco". Ogni unita' dovra' infatti essere in grado di essere trasportata e spostata dove possono passare veicoli stradali fino a 40 tonnellate. I missili gia' acquistati sono i GEM-T della ditta Raytheon. Nel programma d' armamento 2023 che sara' presentato in gennaio e' inoltre proposto anche l' acquisto dei PAC-3 MSE di Lockeed-Martin. Nell' ambito dell' operazione Patriot sono necessari anche importanti adattamenti logistici. In proposito sono stati previsti 66 milioni di CHF per vari edifici il piu' importante dei quali sara' edificato sull' Aeroporto di Emmen, nel Canton Lucerna. Sara' in questa struttura che avverra' gran parte dell' istruzione del personale addetto cioe' delle truppe della DCA, unita' composte quasi esclusivamente da militari di milizia, cioe' non professionisti. Tempistica. Le nuove costruzioni saranno agibili nel 2027, la "prontezza" della prima unita' di Patriot nel 2029, la "difesa integrata F-35 / Patriot" ai primi anni 30... Realta' dunque non per domani ma per... dopodomani!
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Gli attuali 30 F-18 stanno subendo interventi (costo oltre mezzo miliardo votato qualche anno fa) per prolungare la loro vita operativa di (mi pare) 1000 ore. Quindi in servizio in tre squadriglie almeno fino alla totale fornitura degli F-35 ordinati, cioe' a fine 2030.
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Altri sedici PC-21 per l'addestramento avanzato Non c' e' ancora un contratto ma il Ministero della Difesa spagnolo ha deciso poco tempo fa per l' acquisto di una seconda tranche di Pilatus PC-21 per l' Ejercito de l' Aire da finanziare fra il 2023 e il 2025. Si tratta di 16 aerei che si aggiungeranno ai 24 gia' consegnati dalla ditta di Stans. Con 40 PC-21 le Forze aeree spagnole saranno cosi uno dei massimi utilizzatori del veloce turbotrainer che, con questa futura vendita, giungera' a un totale di 260 apparecchi ordinati.
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Il problema irlandese e' che, per una vera "air force", si parte da zero. Ci vorra' in ogni caso del tempo per mettere in piedi una struttura da combattimento mai esistita...o quasi.
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Gripen per la difesa aerea dell' Eire?... Dallo scorso anno il Governo irlandese, per mezzo del suo Dipartimento della Difesa, ha espresso piu' volte la necessita' di dotare il Paese di una "vera" forza aerea con un certo numero di jet da combattimento. Niente di deciso e niente di ufficiale finora. Pero' il sito della rivista "Forbes" parla del Gripen come l' aereo piu' indicato. Piu' che tecnico - strategica e' una questione di soldi. Vedremo il prossimo anno le decisioni del Governo di Dublino gia' alle prese con necessita' militari di vario tipo.
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Un dettaglio per gli spotter: I 36 F-35A che entreranno on servizio fra il 2027 e il 2030 nelle squadriglie 11, 17 e 18 saranno immatricolati da J-6001 a J-6036 senza nessuna altra indicazione dell' unita'. La "J", cioe' "Jaeger", cacciatore in tedesco, indica, genericamente, tutti gli aerei militari armati.
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2023: anticipazione del programma annuale al Lauberhorn (BE) Non e' ancora stato pubblicato il programma 2023 della PS ma, come da qualche anno, vi sara' un' anticipazione durante le Gare di sci alpino del Lauberhorn, nell' Oberland bernese, comune di Wengen. Date previste: 12 gennaio, tarda mattinata, training 13 gennaio, tarda mattinata, show 14 gennaio, tarda mattinata, show Le gare / trofeo del Lauberhorn, nel nel comune bernese di Wengen, si tengono dal 1930 e sono fra le piu' note competizioni di sci alpino. Comprendono una discesa libera, uno slalom speciale e una combinata.
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Ogni Stato fa le sue scelte di politica economica e militare. In Svizzera ci sono ampie capacita' industriali dalla seconda meta' dell'800. Si e' scelta per parecchi anni anche una parziale produzione indigena di aerei da combattimento. Maggior esempio: il caso dell' FFA P-16, caccia progettato ad Altenrhein dalla FFA appunto, ordinato in 100 esemplari per le allora Truppe di aviazione e DCA. Ritardi e un paio di incidenti hanno fatto disdire il contratto e la Confederazione ha acquistato un primo lotto di HS Hunter in GB, ottimi aerei ma, forse, inferiori al prodotto svizzero. Il progetto e' poi finito negli USA dove Mr.Lear ha creato il Lear Jet. La Svezia ha tenuto duro per i decenni della Guerra Fredda producendo la totalita' degli aerei necessari per le proprie Forze aeree. Esportazioni poche, pero'. Austria e Finlandia per il Draken che ha perso in Svizzera con il Mirage III. Per SAAB con il Gripen siamo alla frutta... da vari anni. Per motivi di lavoro televisivo sono stato a Linkoeping a tre riprese. Argomento il SAAB 2000 per Crossair. Dirigenti ammettevano l' importanza enorme dei costi di progettazione militare e svicolavano sull' argomento esportazione. Per la produzione civile, infine, il fallimento e' stato totale. Per quella di jet da combattimento si aggrappano al Gripen. A prima vista potrebbe anche essere un buon apparecchio da seconda linea per aeronautiche di una certa importanza ma lo penalizza il costo. Esiste anche il problema del costo del lavoro. La Svizzera non e' la Turchia. L' ex boss di Pilatus O.Schwenk lo diceva spesso. Con una razionalizzazione del lavoro e una robotizzazione spinta l' azienda puo' ancora permettersi di produrre aerei in Svizzera, nonostante che da decenni gli stipendi siano i piu' alti del mondo. Il prodotto deve avere un grande valore aggiunto altrimenti... La Svezia attuale non e' piu' quella della seconda meta' del secolo scorso. SAAB, ristrutturata a piu' riprese, e' ormai un conglomerato tecnologico di molte attivita' meno mirate al settore originario dell' aviazione.
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2023: anno dei primati L' azienda della Svizzera centrale si appresta a "festeggiare" come si deve due importanti traguardi produttivi. PC-12 Durante la primavera 2023 Pilatus consegnera' il 2'000esimo PC-12 costruito, un traguardo nemmeno lontanamente immaginato, oltre 20 anni fa, al momento del lancio del grosso monomotore. Acquirente sara' l' azienda USA Plane Sense che ha gia' una flotta di ben 41 PC-12!!! PC-24 Sempre nella prossima primavera verra' consegnato il 200esimo esemplare del bireattore PC-24, un ambizioso programma produttivo che e' ancora agli inizi. L' azienda di Stans, pur soddisfatta per il gran numero di ordini, ammette pero' che deve ancora combattere con le incertezze nella catena dei fornitori di componenti. Produzione militare La crisi ucraina con le grandi spese per aerei da combattimento hanno messo in secondo piano il rinnovo delle linee di aerei per la formazione dei piloti. In ogni caso: l' Ejercito de l' Aire per mezzo del Ministero della Difesa spagnolo ha preannunciato l' acquisto di 16 PC-21 da finanziare negli anni 2023-25 e che si aggiungeranno ai 24 gia' ricevuti dal costruttore. Attesa anche dei primi ordini per la nuova versione dell' apprezzato trainer Pilatus PC-7 denominata MKX.
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Beh, dopo molti anni dal lancio non si puo' dire che il Gripen abbia avuto grandi successi di vendite all' estero. Piccole vendite in Sud Africa e Thailandia, poi questo brasiliano...Ricordiamoci che gli aerei di Ungheria e Rep. Ceca sono solo in leasing. E' un tipo di aereo, non certamente a buon mercato, che pare essere, come si suol dire, "ne' carne ne' pesce". Poi la Svezia e SAAB sembrano non avere serie, sufficienti forze di convincimento per grandi successi. SAAB, fra l' altro, ha fallito clamorosamente con la produzione civile e, in Svizzera, ne sappiamo qualcosa con Crossair e i suoi pur sempre apprezzati 340 A e B e 2000. Mah, affari loro!...
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Tiro a 300 m: resta obbligatorio Ieri il Consiglio nazionale, la maggiore camera del Parlamento federale svizzero, ha respinto un' iniziativa parlamentare di un deputato con la quale si chiedeva l' abolizione dell' obbligo, annuale, del tiro a 300 m ritenendolo inutile da un punto di vista militare e addirittura anacronistico. Il plenum ha bocciato l' iniziativa. Ricordo che il tiro fuori servizio e' uno dei "miti" del sistema militare della Confederazione e viene gestito dalle potenti societa' di tiro. L' obbligo e' per tutti i militari che hanno in dotazione lo stgw90/fass90 cioe' i soldati, appuntati, caporali e sergenti. Nessun obbligo invece per i militari dotati di pistola cioe' gli immatricolati nelle truppe sanitarie e tutti i sottufficiali superiori e ufficiali.
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Parliamoci chiaro, l' argomento "difesa nazionale" non e' certamente ai primi posti fra le preoccupazioni del popolo tedesco (in questo 2. dopoguerra). Una piu' o meno latente "crisi" della Bundeswehr esiste da decenni, i quotidiani non disdegnano l' argomento "militare" quando c'e' di mezzo un piu' o meno grande "Skandal"... Dalla Svizzera si notano meglio che altrove le "incertezze politiche" per i problemi militari. La coalizione govarnativa "semaforo" attuale, ideologicamente poco propensa a una bellicita' del Paese, contribuisce poi a una situazione che, da qualche punto di vista estero, appare curiosa.
