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questione di dimensioni...


GreenPhoenix

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Una domanda da parte di uno che non è proprio un ingegnere navale ne un luminare della navigazione :helpsmile:: e scusatemi, nel caso fosse una domanda sciocca... :unsure:

Nei film di fantascienza, nei libri e nei film troviamo navi (o meglio astronavi, ma per quanto riguarda la mia domanda è indifferente) sempre immense (tanto per fare un esempio, le chilometriche navi di Star Wars)... paragonandolo alle marine moderne (un astronave da guerra non differisce troppo da una nave, almeno nei film :P ) mi sembra un'esagerazione...

Voi che ne pensate? Se esistesse la possibilità di sviluppare vascelli di dimensioni, anche se non chilometriche, comunque molto grandi, senza preoccuparsi dei costi di costruzione (ragionando a livelli teorici, un confronto tra una nave convenzionale e una di taglia XXL quindi) voi pensate che possa essere conveniente?

so che tutto dipende dalla tipologia della nave, ma pensando di poterli costruire, simili vascelli sarebbero utili o converrebbe comunque ricorrere a navi più ridotte??

Grazie

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  • 2 mesi dopo...

più una nave è grande, tanto meno è agile e tanto più è facile da individuare e probabilmente da colpire... non a caso le unità moderne tendono ad essere di dimensioni contenute

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è però anche vero che una nave di dimensioni generose permette di avere maggiori spazi per gli armamenti ed una migliore sistemazione degli spazi interni ed una più estesa compartimentazione. questo ultimo aspetto, unito alla massa intrinseca, può giocare a fare del controllo danni e rende la nave più resistente ad un attacco.

 

isomma... ogni scelta comporta pro e contro, come sempre nella vita, quindi ognuno sceglie come meglio crede e secondo le proprie esigenze e capacità ;)

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Le dimensioni dipendono da un gran numero di fattori tra cui i più importanti sono il pescaggio, il bilancio energetico, la massa inerziale e il supporto logistico.

 

Una nave tanto più è grande tanto più disloca e quidni tanta più acqua sposta. Questo implica che sempre più grande sarà l'opera viva immersa (pescaggio). Questo implica che una nave avrà più difficoltà a passare da stretti quali Panama e Suez se supera un determinato pescaggio.

 

Una nave tanto più è grande tanto maggiore è la potenza necessaria a farlo muovere. Senza entrare in formule di fisica si può dimostrare come la potenza da impiegare sia proporzionale alla massa. Va aggiunto che il coefficiente di resistenza fluida dell'acqua che è proporzionale alla superficie di acqua che impatta sullo scafo per la velocità al quadrato

 

La massa inerziale implica manovrabilità e rtempo di risposta. Una unità molto grande manovra con estrema difficoltà e oltre un certo limite ci vorrebbero decine di minuti o addirittura ore per completare una manovra oppure impiegare potenze enormi.

 

Supporto logistico: I porti hanno dimensioni finite e non possono crescere indefinitamente. Già oggi ci sono grossi problemi con superpetroliere che possono attraccare solo in due o tre porti in tutto il mondo, figuriamoci se fossero di dimensioni più generose...

 

 

 

Per fare l parallelo "spaziale" le unità nello spazio potrebbero risolvere praticamente tutti i problemi succitati poiché possono trascurare l'attrito, non hanno pescaggio e una massa elevata aiuta nella navigazione gravitazionale.

Rimane il problema logistico.

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Comunque non è assolutamente vero che le navi di adesso siano più piccole, anzi! Ad oggi una fregata disloca praticamente quanto un incrociatore leggero della seconda guerra mondiale, e non ha neanche le corazzature!

Quoto, le FREMM dislocano 5700 t, gli incrociatori leggeri classe Capitani Romani della IIGM, siamo a 3800 t standard/5400 t pieno carico, per non parlare di una Carrier classe Nimitz che arriva quasi a 100000 t, contro una classe Essex che arrivava a 40000 t.

Alla fine è sempre una questione di dimensioni :rotfl::rotfl:

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Il dislocamento maggiore è dato dal fatto che con l'automazione spinta dei sistemi e con l'aumento dei rendimenti degli apparati motore hanno permesso di impiegare meno personale (che prima cresceva in maniera esponenziale rispetto al dislocamento dell'unità) e allestire le unità in maniera più completa. Se una unità deve solo fare caccia A/S non deve essere grande ma se deve fare un po' di tutto è normale che ci debba essere lo spazio adeguato... Le unità navali sono però, da sempre e per sempre, il risultato di una lunghissima serie di compromessi.

 

Faccio presente che i "capitani romani" erano incrociatori leggeri, praticamente facevano quello che oggi fanno i caccia, cambia solo l nome, e dato che dislocavano 5300 tonnellate (il dislocamento standard è un dato irrilevante nell'attuale contesto) è analogo ai De La Penne o agli Audace. Aggiungo che i "capitani romani" furono delle ciofeche mostruose, impostati per far dispetto alla Francia e impiegati in maniera assurda durante il conflitto.

 

Eviterei inoltre di citare le unità costruite tra il 1922 e il 1938 poiché era in vigore il trattato di washington relativo al contenimento dei dislocamenti.

Modificato da Sangria
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