davidecosenza Inviato 4 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 4 Giugno 2007 (modificato) ho sbagliato la classifica la rifaccio (produzione) 1 usa 2 uk 3francia 4 giappone 5e6 germanioa e italia ke sn a parimerito nella vendita sia leggere ke pesanti 1 usa 2uk 3francia 4italia 5giappone 6 pvs ke non so ke paese sia 7 israele nella produzione israele e 9 Modificato 4 Giugno 2007 da davidecosenza Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Marvin Inviato 4 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 4 Giugno 2007 (modificato) http://www.disarmo.org/rete/articles/art_18116.htmlhttp://www.disarmo.org/rete/articles/art_17042.html http://www.disarmo.org/rete/articles/art_15874.html http://www.disarmo.org/rete/articles/art_15093.html http://www.comunisticalabria.org/studi/affare_armi.htm http://www.obiezione.it/televideo_controlarms.html http://italy.peacelink.org/disarmo/articles/art_336.html Scusate gente ma quanto sono affidabili siti come quelli la? Ovvio poi che l'Italia ha una capacità industriale superiore a quella di Israele in generale, ma nello specifico loro hanno 30 + diversi tipi di UAV, decine di tipi di "pacchetti d'aggiornamento ed upgrade" per ogni categoria di aeromobili, veicoli corazzati pesanti, missili antiaerei, anticarro e armi guidate, pods da ricognizione e targeting e... tecnologia AWACS! Noi invece o non abbiamo niente del genere, oppure ce l'abbiamo, ma non in tali quantità (e Spike, Lizard ed Opher le compriamo anche noi, chiedete ad un pilota di Ghibli cosa pensa delle LGB con la Stella di David!). Quindi in molti settori o ci battono oppure la concorrenza è spietata (pensate ai radar per aeromobili!). Poi ribadisco che nell'insieme, considerando TUTTO l'apparato di produzione militare, vince l'Italia. Modificato 4 Giugno 2007 da Marvin Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
kepi Inviato 4 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 4 Giugno 2007 concordo con marvin... inoltre una classifica del genere è piuttosto sterile. esportare tanto materiale militare non significa esportare e costruire tutta roba buona. nell'export internazionale giocano tanti fattori, soprattutto politici (alla faccia dei politici che non "reclamizzano" le nostre armi??).. sulla questione delle agenzie spaziali, non metto in dubbio il valore dell'agenzia spaziale italiana, ma alcune considerazioni: abbiamo un vettore tutto nostro? abbiamo una base di lancio tutta nostra? abbiamo avuto o abbiamo programmi spaziali di rilievo autonomi? non mi pare, guarda un pò invece la storia, le strutture ed i programmi spaziali francesi ( non mettiamo la francia pari a noi, in tutte queste sterili classifiche, per puro amor patrio, quando la francia è una potenza mondiale e noi aspiriamo [così qui si legge] ad esserlo nel mediterraneo sud orientale)?poi quelli giapponesi?i cinesi? senza contare nazioni emergenti nel settore come il brasile, che hanno basi autonome e stanno sviluppando propri vettori. insomma, cerchiamo di essere realisti e di calarci nei fatti, non nelle fantasie o nei desideri... abbiamo il nostro posto nello scacchiere geopolitico mondiale, teniamocelo stretto, senza sogni di megalomanie! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Balthasar Inviato 5 Giugno 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 Venon, secondo me presi entrambi dalla foga di parlare abbiamo detto le stesse cose (senza saperlo però) . Non ho mica detto che Avio è di proprietà italiana. Anzi, si parla addrittura del passaggio totale a Cinven, ma per esempio molti trafiletti e la sua stessa pubblicità fanno intendere il contrario a chi non sapesse queste cose. -Bell e Agusta si spartiscono il settore degli elicotteri, ma la seconda non supera la prima. Non a caso AB 139 è congiunto con la Bell, BA 609 (notare la posizione della B, che non è un caso) è diretto dalla Bell, la Bell produce con la Boeing il V-22 Osprey... La Textron, proprietaria della Bell, è un colosso da 11 miliardi di dollari e 40.000 addett,il cui 30% del fatturato deriva dal settore dei velivoli ad ala rotante/convertiplani. Proviamo a comprarla ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Invece devo dissentire fortemente su una cosa. L'industria italiana ha dei settori di nicchia dove è reputata la migliore, per carità. Ma in quegli stessi settori, nel caso in cui un giorno l'Italia decidesse di non produrre più per gli Usa, gli Stati Uniti avrebbero aziende per produrre componenti, nemmeno molto distanti qualitativamente dalle nostre (non c'è bisogno di Galileo avionica per sviluppare l'elettronica dellF-35). A conferma di ciò, noterai sui siti di alcuni grossi gruppi industriali americani, c'è scritto come diventare ingegneri di una determinata azienda, in inglese ed in francese. In ultimo avviso vorrei dire che se avessimo davvero voluto fare un decentramento produttivo, l' M346 lo andavamo a costruire in Cina, dato che stanno producendo un vero e proprio clone monomotore (e quindi hanno già un apparato industriale pronto e ingegneri dedicati): Si chiama L-15. Ovviamente non deriva direttamente dall' M346, e la qualità è inferiore, ma una certa somiglianza stretta non si può negare. Ed in Cina la manodopera costa molto di meno, dato che non sono abituati ad avere nemmeno i sindacati . ------------------------------------------------------------------------------------------------- Tornando al discorso principale, non ho idea di cosa voglia fare l'Italia e di cosa farà davvero (del resto 20 anni fa non avevamo tutte queste ambizioni di oggi), ma penso che comunque se iniziamo ad avere un certo ruolo, come dice Kepi, dobbiamo tenercelo stretto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Marvin Inviato 5 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 Non a caso AB 139 è congiunto con la Bell, BA 609 (notare la posizione della B, che non è un caso) è diretto dalla Bell, la Bell produce con la Boeing il V-22 Osprey... La Textron, proprietaria della Bell, è un colosso da 11 miliardi di dollari e 40.000 addett,il cui 30% del fatturato deriva dal settore dei velivoli ad ala rotante/convertiplani. No l'AB139 è ora completamente in mano AgustaWestland. Infatti si chiama AW139. Quando si vuole acquistare il controllo di una grossa impresa non occorre comprarla, basta mettere le mani sulla holding (che ci sarà sempre, nessuno riuscirebbe ad essere proprietario di colossi simili altrimenti) che la controlla. Allora si che la spesa è fattibile. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
davidecosenza Inviato 5 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 (modificato) credo ke i dati sn reali perché un po tt questi siti dicono la stessa cs per quanto riguarda la francia non e ke ha una base di lancio perché tt queste(italia francia uk svezie )sn tt inglobate nella agenzia spaziale europea quindi progettano sempre insieme se no nessuno dei paesi sopra citati puo permettersi di mandare nello spazio una navicella Modificato 5 Giugno 2007 da davidecosenza Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
davidecosenza Inviato 5 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 cmq l'italia a 4 satelliti(militari) nello spazio contro i due francesi(militari) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Balthasar Inviato 5 Giugno 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 Non a caso AB 139 è congiunto con la Bell, BA 609 (notare la posizione della B, che non è un caso) è diretto dalla Bell, la Bell produce con la Boeing il V-22 Osprey... La Textron, proprietaria della Bell, è un colosso da 11 miliardi di dollari e 40.000 addett,il cui 30% del fatturato deriva dal settore dei velivoli ad ala rotante/convertiplani. No l'AB139 è ora completamente in mano AgustaWestland. Infatti si chiama AW139. Quando si vuole acquistare il controllo di una grossa impresa non occorre comprarla, basta mettere le mani sulla holding (che ci sarà sempre, nessuno riuscirebbe ad essere proprietario di colossi simili altrimenti) che la controlla. Allora si che la spesa è fattibile. Cosa che attualmente le industrie italiane non possono fare (e ci mancherebbe, ci chiameremmo Boeing o Lockeed Martin). Comunque la Bell ha abbandonato l'AB 139, hai ragione, ed una delle motivazioni è il Bell 430: P.s.: che fine ha fatto l'immagine dell'L-15 che avevo postato? @Davide Cosenza: L'ESA (Agenzia spaziale europea) utilizza la base di Kourou, in Guyana francese, gentilmente concessa dalla Francia . E la Francia possiede quella base da molto, molto tempo...tra l'altro è l'unica nazione europea ad avere un complesso così grosso (o meglio: è l'unica ad avere un complesso). Senza parlare del fatto che Ariane V, il vettore europeo non riutilizzabile più pesante finora costruito, è un progetto a guida francese. -------------------------------------------------------------------------------------------------- I satelliti italiani sono utilizzati in cooperazione con la Francia (noi diamo i servizi radar, loro danno i servizi ottici). La costellazione satellitare francese per scopi militari comprende: SPOT-4 SPOT-5 Cerise Helios 2A ETC. ETC. ETC.... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
kepi Inviato 5 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 cmq l'italia a 4 satelliti(militari) nello spazio contro i due francesi(militari) ti sei chiesto da quale base e con quale vettore sono stati posti in orbita i nostri satelliti militari? rimando al post qui sopra di balthasar Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Marvin Inviato 5 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 Ma non avevamo un centro spaziale in Kenya? Qualcuno può dirmi nulla al riguardo? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
davidecosenza Inviato 5 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 scusate non sn molto informate al riguardo pensavo ke tt partissero da il congo o una nazione africana(forse kenya)e pensavo fosse stata comprata dall'ue cmq kiedo scusa Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
davidecosenza Inviato 5 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 ho fatto alcune ricerce e ho scoperto una base italiana a malindi(una delle migliori per il controllo delle missioni nello spazio) questa l'abbiamo prestata ai cinesi per i suoi lanci nello spazio vi lascio il link http://www.scienzeonline.org/astronomia/base-italiana.html Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
davidecosenza Inviato 5 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 inoltre siamo stati i terzi al mondo a conqcustare lo spazio cn un satellite(dopo unione sovietica e usa) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
FedeKW11 Inviato 5 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 Altro link se vi può fare comodo. http://www.ricercaitaliana.it/lab_asi.htm Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Marvin Inviato 5 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 (modificato) Gente non dimentichiamoci l'USV private venture del CIRA! Grazie per le informazioni sul Broglio Modificato 5 Giugno 2007 da Marvin Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
davidecosenza Inviato 5 Giugno 2007 Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 tu me ne dai tante per una volta ke te li do io e un vero piacere Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Balthasar Inviato 5 Giugno 2007 Autore Segnala Condividi Inviato 5 Giugno 2007 Attenzione però non facciamo confusione. Quello di Malindi è un centro di controllo, come ce ne sono tanti sparsi per il mondo (anche se in scala molto ridotta è come il famoso centro di controllo di Houston). In pratica riceve e invia onde elettromagnetiche (radio) per comunicare con i satelliti o gli equipaggi,monitora le condizioni dei vascelli etc etc. Korou,Baikonour e quell'installazione enorme fatta dai cinesi nel deserto del Gobi, invece, oserei definirli spazioporti: è da qui infatti che partono i vettori. Per Malindi,il prof Broglio utilizzava come piattaforma di lancio una stazione un pò arrangiata basata sul progetto di una piattaforma petrolifera. Ed il primo satellite italiano è stato lanciato grazie a un vettore americano. Questo non toglie che l'abbiamo fatto prima dei mangiarane d'oltralpe... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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