Hicks Inviato 2 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 2 Settembre 2009 aereo diretto nella capitaleAirbus diretto a Fiumicino urta la pista di Verona durante il decollo: danni Colpita la carlinga posteriore: l'areo è rimasto a terra. Inchiesta dell'Agenzia nazionale per la sicurezza sul volo ROMA - Attimi di terrore all'aeroporto Catullo di Verona. Un Airbus A320 in fase di decollo ha urtato la pista con la parte posteriore della carlinga riportando danni alla struttura. L'aereo, che era diretto allo scalo romano di Fiumicino, non ha potuto proseguire il volo. L'incidente è avvenuto martedì e l'agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto subito un'inchiesta tecnica. ANALISI DELLE SCATOLE NERE - «In fase di decollo, al momento del distacco dal suolo - ha spiegato Ansv - l'A320 urtava la pavimentazione della pista con la parte posteriore, riportando danni alla struttura dell'aereo stesso. Alla luce dei danni riportati, l'evento è stato classificato quale incidente». L'Agenzia ha reso anche noto che un team investigativo sta raggiungendo Verona per «espletare un primo sopralluogo operativo ed acquisire i registratori di bordo», le cosiddette scatole nere. Dal Corriere della Sera - Roma Forse non ho ben chiara la dinamica ma potrebbe essera causata dalla scarsa velocità acquisita? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Bostik Inviato 2 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 2 Settembre 2009 probabile...non riuscendo a staccare da terra il pilota avrà continuato a tirare su il muso fino a quando non ha toccato Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 2 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 2 Settembre 2009 (modificato) No... Avevo già letto l'articolo ieri sera ed è quanto di più impreciso e lacunoso si possa immaginare. Dai pochi fatti allegati si direbbe la descrizione di un tail strike, ovvero di un eccessivo angolo di rotazione al decollo (fenomeno accidentale causato da una eccessiva sollecitazione degli stabilizzatori, non certo dovuto alla bassa velocità...se la velocità è bassa puoi tirare su il muso quanto ti pare che l'aereo non andrà in rotazione). Tuttavia -e qui sta il mistero- a quel punto della fase di decollo l'aereo avrebbe già dovuto passare la V2, ovvero la velocità che non gli consente di abortire la manovra di decollo (il punto di non ritorno per intenderci). Ho provato a cercare altre notizie ma senza successo. Modificato 2 Settembre 2009 da paperinik Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Bostik Inviato 2 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 2 Settembre 2009 magari c'era del vento oppure la torre non ha lasciato il tempo necessario per fa scomparire la scia di un aereo decollato prima e quindi può aver ritardato lo stacco da terra Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 2 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 2 Settembre 2009 (modificato) No Bostik...il vento o le scie turbolente non c'entrano nulla con il Tail Strike. Ho fatto una ricerca e ho scoperto che l'aereo (A320) è della compagnia charter Balkan Holidays che viaggia per conto di Air Vallee. Secondo prime fonti dell'aeroporto di Verona, la causa del Tail Strike è dovuta ad un cattivo bilanciamento dei pesi, conseguente al fatto che l'aereo proveniente da Hurghada (Egitto) era solo in scalo a Verona, avendo infatti Roma come destinazione finale. Il problema nasce quando vengono sbarcati tutti i bagagli dei passeggeri che scendevano a Verona, i quali erano stati interamente dislocati nella stiva anteriore dell'A320, mentre quelli dei passeggeri per Roma nella stiva posteriore. Evidentemente non aver ridistribuito i pesi ha causato uno squilibrio nel bilanciamento dell'aereo....cha ha portato all'errore del pilota. Per intenderci il fenomeno del Tail Strike è questo: (B-777 in decollo) (Md-80 in atterraggio) Gli aerei moderni non sono dotati di un sistema che eviti il tail strike (c'è solo un avviso visivo e sonoro che invita il pilota al "pitch", picchiare), ma hanno un sistema meccanico: una specie di sci che evita il contatto con l'asfalto. Se l'Airbus in questione (un A320) ha sofferto danni strutturali, evidentemente il tail strike è stato molto duro... Modificato 2 Settembre 2009 da paperinik Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hicks Inviato 2 Settembre 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 2 Settembre 2009 (modificato) Grazie mille per il chiarimento ora ho compreso la dinamica. Comunque se fosse come ipotizzato da Paperinik ed il problema fosse dovuto allo sbilanciamento dei pesi, nelle scatole nere non troveranno molte risposte, giusto? Modificato 2 Settembre 2009 da Hicks Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Bostik Inviato 2 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 2 Settembre 2009 (modificato) No Bostik...il vento o le scie turbolente non c'entrano nulla con il Tail Strike. Ho fatto una ricerca e ho scoperto che l'aereo (A320) è della compagnia charter Balkan Holidays che viaggia per conto di Air Vallee. Secondo prime fonti dell'aeroporto di Verona, la causa del Tail Strike è dovuta ad un cattivo bilanciamento dei pesi, conseguente al fatto che l'aereo proveniente da Hurghada (Egitto) era solo in scalo a Verona, avendo infatti Roma come destinazione finale. Il problema nasce quando vengono sbarcati tutti i bagagli dei passeggeri che scendevano a Verona, i quali erano stati interamente dislocati nella stiva anteriore dell'A320, mentre quelli dei passeggeri per Roma nella stiva posteriore. Evidentemente non aver ridistribuito i pesi ha causato uno squilibrio nel bilanciamento dell'aereo....cha ha portato all'errore del pilota. Per intenderci il fenomeno del Tail Strike è questo: (B-777 in decollo) (Md-80 in atterraggio) Gli aerei moderni non sono dotati di un sistema che eviti il tail strike (c'è solo un avviso visivo e sonoro che invita il pilota al "pitch", picchiare), ma hanno un sistema meccanico: una specie di sci che evita il contatto con l'asfalto. Se l'Airbus in questione (un A320) ha sofferto danni strutturali, evidentemente il tail strike è stato molto duro... forse non mi sono speiegato bene scusa...intendo dire che la scia fatta dal primo aereo fa diventare l'aria turbolenta e la portanza del secondo aereo è compromassa diciamo. spero di essere stato chiaro =/ P.S. il primo video è quello dei test sull'A-380 Modificato 2 Settembre 2009 da Bostik Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 2 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 2 Settembre 2009 forse non mi sono speiegato bene scusa...intendo dire che la scia fatta dal primo aereo fa diventare l'aria turbolenta e la portanza del secondo aereo è compromassa diciamo.spero di essere stato chiaro =/ P.S. il primo video è quello dei test sull'A-380 Ah beh.... sinceramente non sono un ingegnere e non ti so dire se una forte ed improvvisa corrente d'aria frontale che investa la pancia dell'aereo in decollo possa determinare una situazione di tail strike, così a naso dico che la cosa è improbabile....il flusso d'aria frontale semmai spingerà l'aereo ancora più su, generando maggiore portanza. Sul video: Alla fine mi sono sbagliato, ero indeciso su quale dei due video postare....fa lo stesso, su youtube troverete anche quello del test sul 777. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Bostik Inviato 3 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 3 Settembre 2009 intendevo vento in coda non frontale, non ho specificato scusa Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 3 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 3 Settembre 2009 intendevo vento in coda non frontale, non ho specificato scusa Ripeto, non sono un ingegnere....ma tendo ad escludere che flussi e correnti d'aria più o meno intensi determino in alcun modo casi di tail strike. Certamente Flaggy saprà essere più esauriente e puntuale... Che io sappia il tail strike è causato unicamente da un eccessivo angolo di rotazione o da un angolo di atterraggio troppo aggressivo (durante la fase finale dell'atterraggio il pilota deve portare l'aereo ad una attitudine di nose-up, in modo da far perdere rapidamente velocità all'aereo...in questa fase può incorrere il tail strike). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 3 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 3 Settembre 2009 (modificato) Anche se ogni incivolo è un caso a se (e questo non fa differenza), non è necessario cercare per forza cause esterne particolari per un incidente tanto comune che gli aerei sono anche predisposti a sopportare in casi non particolarmente gravi. Comunque i vortici lasciati da un aereo (soprattutto se grosso) sono estremamente pericolosi, tanto che i decolli e gli atterraggi sono opportunamente spaziati fra loro. In generale non è che si crei un vento parallelo alla pista, ma ciò che è pericoloso sono i due grossi vortici d'estremità che si staccano dalle ali dell'aereo che precede e che persistono anche a lungo e possono creare un flusso verso il basso e una turbolenza molto insidiosi. Sbattere la coda a causa di questi vortici? Il rischio è di sbattere l'intero velivolo... Dando un po' di colore ai vortici, ecco infatti quello che succede dietro un aereo... E questo è piccolo... Comunque sarà l'inchiesta a chiarire tutti i dettagli e le eventuali responsabilità (mi pare lo si stia facendo), senza bisogno di trovare cause tanto coreografiche quanto prive di riscontri oggettivi. Modificato 3 Settembre 2009 da Flaggy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 3 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 3 Settembre 2009 (modificato) Ok, che i flussi d'aria in uscita siano turbolenti era ovvio.... La domanda è: nella tua esperienza, sei venuto a conoscenza di tail strike causati da tali vortici e turbolenze? Cioè, in definitiva, possono o non possono tali flussi determinare un tail strike?! Sapevo che i vortici possono affossare l'intero aereo in fase di decollo.... Modificato 3 Settembre 2009 da paperinik Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 3 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 3 Settembre 2009 (modificato) Ok, che i flussi d'aria in uscita siano turbolenti era ovvio.... La domanda è: nella tua esperienza, sei venuto a conoscenza di tail strike causati da tali vortici e turbolenze? Non ne ho mai sentito parlare, ma non posso nemmeno escludere che sia successo, proprio perchè, se un aereo finisce nella scia di un altro, la sua traiettoria e il suo assetto non sono così regolari e gestibili da consentire al pilota di evitare tutte le spiacevoli conseguenze. Se il rischio massimo è di schiantarsi, è ovvio che tutte le vie di mezzo sono contemplate... Sapevo che i vortici possono affossare l'intero aereo in fase di decollo... Appunto, ma se un aereo in decollo, col muso bello alto e la coda bella bassa "affossa", non è mica detto che sia così fortunato da toccare col carrello... Modificato 3 Settembre 2009 da Flaggy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paperinik Inviato 3 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 3 Settembre 2009 Esauriente e puntuale come sempre. Grazie Fla' Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Flaggy Inviato 3 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 3 Settembre 2009 Figurati... Comunque mi scuso se anche questa volta, benchè non necessario, non ho perso l'occasione per ripetere che ipotizzare "una" causa non vuol dire trovare "la" causa o "le" cause. Possono essere tantissime, alcune verificatesi contemporaneamente, e ciascuna porta a responsabilità diverse, dietro le quali però ci sono persone diverse, su cui magari pesa la morte di decine d'altre. Per questo provo un malcelato fastidio ogni volta che si ipotizzano le cause degli incidenti... Se qualcuno mi dicesse che un Boeing 777 è atterrato corto quasi sfasciandosi, potrei dire che il pilota è stato così pirla da dimenticarsi come si usa la manetta (possibile ed è successo), oppure potrei dire che quel pilota ha i controca22i ed è riuscito a gestire un imprevedibile problema di congelamento del combustibile all'interno del sistema di alimentazione dei motori che hanno risposto picche a una richiesta di aumento della spinta... Entrambe possibili cause, ma solo una delle due è una conclusione figlia di mesi di indagini che hanno portato a provvedimenti tecnici che contribuiranno a rendere l'aereo un mezzo ancora più sicuro di quanto non sia già... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hicks Inviato 4 Settembre 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 4 Settembre 2009 Scusate ma l'esame delle scatole nere in questo caso quali informazioni utili all'indagini possono fornire? Solo ad escludere un errore nella conduzione da parte del pilota? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
franzisket Inviato 4 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 4 Settembre 2009 Scusate ma l'esame delle scatole nere in questo caso quali informazioni utili all'indagini possono fornire? Solo ad escludere un errore nella conduzione da parte del pilota? ........Perchè andare a disturbare le scatole nere??!!!..non c'è stato nessun "crash"!!!.....basta una normale indagine....i testimoni ci sono (a partire dai piloti) come tutte le altre informazioni tecniche... non c'è niente di misterioso!!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Takumi_Fujiwara Inviato 5 Settembre 2009 Segnala Condividi Inviato 5 Settembre 2009 Non so se interpreto male io la tua frase,ma le scatole nere vanno lette. Non è che si devono leggere solo quando l'aereo si schianta al suolo. Una lettura dei dati di volo fornisce la dinamica esatta dell'incidente a prescindere dai racconti dei piloti o testimoni.Essendo più precisa è anche più utile di un racconto umano che viene "filtrato" dalle sensazioni. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Hicks Inviato 16 Settembre 2009 Autore Segnala Condividi Inviato 16 Settembre 2009 Non so se interpreto male io la tua frase,ma le scatole nere vanno lette. Non è che si devono leggere solo quando l'aereo si schianta al suolo.Una lettura dei dati di volo fornisce la dinamica esatta dell'incidente a prescindere dai racconti dei piloti o testimoni.Essendo più precisa è anche più utile di un racconto umano che viene "filtrato" dalle sensazioni. E' una giusta considerazione a cui non avevo pensato. Grazie per il chiarimento. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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