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John Plaster

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  1. Mi pare addiruttura che gli americani abbiano reintrodotto per alcune unità in Irak od Afghanistan, il famoso M-79 blooper-gun della Vietnam Era; se non ricordo male avevano riscontrato che in alcune situazione, forse su lunghe distanze, abbisognavano di una maggiore precisione rispetto a quella offerta dall' M-203.
  2. Consultando questo sito di Alpini ho scoperto l'introduzione, durante gli ultimi mesi di guerra, di una primitiva mitragliatrice leggera di produzione italiana, costruita sempre dalla Villar Perosa, chiamata SIA mod. 1918. Dal sito... "Quest'arma rimasta in dotazione sino al 1930, aveva calibro 6,5 mm, canna fissa ed otturatore rinculante.L'alimentazione avveniva a mezzo di un serbatoio verticale da 50 cartucce.La celerità di tiro era di 600 colpi/minuto.Il peso dell'arma era di 10,7 kg, treppiede di 5,6 kg.Era una mitragliatrice molto leggera, rustica e maneggevole che si inseriva tra armamento individuale e quello d'accompagnamento costituito dalla mitragliatrice Fiat." Purtroppo non trovo foto. Altre novità riguarda la costruzione di quello che si ritiene essere il primo fucile automatico della storia, il Cei-Rigotti del 1900, antidesignano, se così si puo dire, dei vari SVT, FG-42, M-14; a quanto si legge da internet, sviluppato già a partire dal 1890 dall'ufficiale italiano Amerigo CEI-Rigotti fu il primo ad implementare con successo il funzionamento a sottrazione di gas ed aveva un selettore di tiro single/full auto. Sparava il 6,5mm Carcano ed era alimentato da caricatori da 25 colpi (non conosco il motivo, ma dalle foto disponibili in internet, come quella sotto riportata, si nota quello che appare forse un caricatore di capacità minore). A quanto sembra quasi nessuna naziona, almeno inizialmente, mostrò interesse a questa nuova arma, salvo la Gran Bretagna che lo sottopose a prove al poligono: gli esiti furono deludenti a causa di frequenti inceppamenti e difficoltà di espulsione del bossolo (Cei-Rigotti imputò il problema al cattivo stato di conservazione delle cartucce durante il viaggio fino in Gran Bretagna ). Tuttavia l'arma, negli anni successivi fu riprodotta in Svizzera, Austria (8x56mm), Russia (7,62x54mm R). In termini "ucronici" un'arma del genere (ovviamente perfezionata) potrebbe essere stata veramente interessante soprattutto per il basso rinculo offerto dal 6,5mm Carcano. Cosa ne pensate?
  3. John Plaster

    serie gta

    Mi ricordo del mitico GTA2 (ormai sono passati quasi 10 anni), mi ricordava una sorta di trasposizione 2D delle MicroMachines ma era fantastico nella sua trama "total illegal", ovviamente i salvataggi erano in corrispondenza di una chiese, mi pare si chiamasse Avalon. Un'aspetto che divertiva era l'esplorazione dell'ambiente (nulla in confronto a GTA3 e successivi). Con i codici aggiungevi un pò di tutto: passanti nudi, passanti armati, passanti armati inca..ti e così si creavano scene di guerriglia urbana. . Di GTA3, non c'è che dire, eccezzziunale, anche se mi ricordo quel cavolo di aereoplano monco largo quanto una corsia stradale, che non voleva mai, non dico decollare, ma stare in volo per più di 10s. Sui capitolo successivo GTA Vice City hanno risolto molti di questi aspetti hanno aggiunto finalmente gli elicotteri, di S. Andreas mi sembra abbastanza simile (il mio PC non regge purtroppo tali sforzi), ma guardando alcuni filmati sembra molto interessante (ci hanno messo anche l'Area 69 , e mi pare che ci sia qualche big-foot che se ne va in giro per le foreste, non so se siano leggende). Riguardo a GTA4, uscito da poco, ho letto che ci sono state critiche riguardo alla pesantezza del gioco, insomma non è stato accolto molto bene. Ah, ho votato GTA3 Vice City e per "fede" S. Andreas
  4. Post come questi che mettono in luce questi aspetti tecnologici poco conosciuti sono molto per così dire "intriganti". Dei progetti ufficiali USA avevo letto a grandi linee sui droni-bombardiere, ma immaginavo che ci fossero state anche altre diavolerie .
  5. Non so se è stato gia chiesto, ma qual era la motivazione che spinse all'adozione, in alcune versioni, dell'abitacolo aperto (questo vale anche per il G50)? Su un libro avevo letto che i piloti italiani preferivano questa soluzione, rispetto a quello chiuso, mi sembra strano...
  6. Come al solito, articolo stupendo :adorazione:
  7. A proposito di We Were Soldiers, ma è vera la storia di quel pilota d'elicottero "fuori misura per il regolamento", il cosiddetto "Stangone", oppure è una pura finzione cinematografica? C'erano/ci sono dei limiti di altezza nell'arruolamento come nel caso dei piloti di aerei militari.
  8. Purtroppo le informazioni prelevate da Internet a riguardo sono abbastanza scarne (forse in qualche vecchio libraccio militare che qualche volta si ha fortuna di trovare nei rivenditori dell'usato); in ogni caso divenne operativa 1-2 anni prima del più noto MP-18 tedesco che secondo altri fu in effetti il primo vero SMG in quanto possedeva tutte le caratteristiche proprie di quest'arma. Se si vuole fare un confronto, da Wikipedia: MP-18 Anno di nascita: 1916 Prodotta dalla Bergmann Waffenfabrik Calibro 9 mm Parabellum Munizioni 9 x 19 mm Azionamento massa battente e otturatore aperto Cadenza di tiro ~500 colpi/min Velocità alla volata ~380 m/s Gittata ~100-200 m Lunghezza 832 mm Lunghezza della canna 200 m Peso 4,18 kg Alimentazione caricatore circolare da 32 colpi TM08 Come dice Dominus essendo una SMG questo non rappresentava un problema. Azzopandola, usandola come mitragliatrice leggera tra l'altro con 20 e passa kg di scudo, si!!
  9. John Plaster

    Tanks curiosi

    Prova qui, sono riportati dei link ufficiali Armi ad energia diretta "Tank" a cavallo del 1800 e 1900 Un'altra raffigurazione del Fiat 2000
  10. Ho trovato in internet un bel articolo (raro), molto ben dettagliato sulla prima "pistola mitragliatrice" utilizzata dagli italiani durante la 1GM, la Villar Perosa 1915 con caricatore bifilare camerata con la 9mm Glisenti. Le prime unità furono destinate all'aviazione, successivamente fu impiegata dalla fanteria senza essere pienamenete capita (vedi ultima foto), complice una forma ancora da sviluppare. Sulla piattaforma della Villar Perosa fu infatti svillupata la serie del MAB. Denominazione: Pistola mitragliatrice "FIAT" Mod. 15 Anno di nascita: 1914 Fabbricanti: Officine di Villar Perosa, FIAT, Canadian General Electric Company Ltd. (Toronto) Calibro: 9 mm Glisenti (9x19) Munizione utilizzata: Cartuccia mod. 10 (ordinanza italiana), cal. 9 mm Glisenti Sistema di chiusura: labile, a ritardo di apertura (massa battente) Cadenza di fuoco teorica: 1500 colpi al minuto (per ciascuna canna) Velocità iniziale: 365 m/sec Lunghezza canna: 318 mm Lunghezza dell’arma: 533 mm Peso a vuoto: 6,52 kg Caricatori: 2, amovibili, da 25 colpi Qui l'articolo completo: Pistola mitragliatrice Villar Perosa mod. 1915 Sarebbe interessante avere altre informazioni di questa rara arma, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo operativo, in quanto fu in forza, a quanto si legge, anche dal reparto degli Arditi. Altre foto: 1916, alpini sparano dalla Busa Alta sulle postazioni austriache del Cardinal
  11. Full Metal Jacket è uno dei mie preferiti della Vietnam Era, le ambientazioni ed i particolari sono molto realistici, grazie alla pignoleria di Kubrik. La scene più spiazzante e quella della calorosa "accoglienza" delle reclute da parte del Sgt. Hartman:anche qui ci sono delle interessanti dietro le quinte, ad es. per rendere la scena più realistica gli attori che impersonavano le reclute incontrarono per la prima volta il Hartaman solo allora ed inoltre una parte dei discorsi del pazzo sergente non erano nel copione bensì frutto della sua "fervida" immaginazione (mica tanto perchè Hartaman era nella realtà un ex-marine). La scena più esplosiva è durante l'attacco alla citta di Hue, quando Animal apre il fuco a tutta birra con l'M-60 (oltre a Rambo è l'unico film in cui quasi si santifica quest'arma). Oltre a Platoon, Hamburger Hill (We were soldiers lo reputo un brutto film, troppo per così dire "pompato" e con toni eccessivamente retorici, la parte finale poi con l'assalto alla baionetta stile Terminator è incommentabile), un altro film poco noto ma a mio parere stupendo è Charlie Mopic 84 (1986): è un incrocio fra film e documentario, narra le vicende di una squadra di ricongizione a cui si aggiunge una "troupe" militare, mi pare infati che CM84 è il codice militare per designare l'operatore video. Tutto il film è "visto" e ripreso dalla telecamera di CM84, ed è questo che lo rende unico. Come ho avuto occasione di scrivere in un'altro post, uno dei film più recenti sul Vietnam, datato 2007 è Rescue Dawn (fuga del POW Dieter Dengler dal Laos), purtroppo per qualche motivo in Italia non è distribuito, un peccato almeno a giudicare dal trailer. Ho letto inoltre che il prossimo anno ricomincerà la nuova serie di Band of Brothers, questa volta ambientata nella guerra del Pacifico e cosa non da poco incentrata sulla storia vera di un marine italo-americano, un certo Basilone, a cui fu conferita una medaglia d'oro postuma.
  12. Questo era quello che Hiltler voleva dimostrare a tutto il mondo A mio parere la differenza notevole che ha portato forti sviluppi in molti settori della tecnologia come in ambito militare, era l'elevato livello qualitativo della scuola tecnica e scientifica tedesca, sia dal punto di vista teorico che pratico. Uno dei problema dei tedeschi era la mancanza di un sistema organico di stampo manageriale nello sviluppo delle nuove tecnologie, che rappresentava invece la forza e la fortuna neglia anni a seguire della controparte americana grazie ai vari Bell Lab, Shunk Works ecc. e company.
  13. In effetti forse è vero, tra l'altro è un piccolo episodio, ma come ho detto guardando nel complesso le capacità mostrate c'è, a mio parere, da rimanere stupiti. E' OT infatti, io l'ho vista sotto questo punto di vista: come la stazione sono testimonianze (in tal caso viventi ) che nessuno poteva immaginare di trovare dopo molti anni dalla fine del conflitto.
  14. Grazie, mi vengono certe volte i brividi nel costatare delle incredibili capacità tecniche soprattutto, ma anche organizzative che i tedeschi erano in grado di mettere in campo durante la 2GM. Sono stati in grado a piazzare indisturbati un, seppur piccolo, sistema militare permanente proprio dove nessuno poteva forse immaginare, sulle coste della fortezza America; ma questo forse una piccolo aspetto, se infatti ci aggiungiamo tutta la storia delle armi segrete (vere o presunte tali...aerei a reazione, razzi, u-boote ecc.), beh mi domando come siano stati logicamente e umanamente in grado di fare tutto ciò. Anche se può sembrare una considerazione abbastanza ovvia e stupida, in fin dei conti la Germania negli ultimi anni ebbe la guerra in casa, continuando a combattere contro il mondo intero, Sovietici da una parte Anglo-americani dall'altra...una specie di uno contro tutti, e nonostante tutto disponeva di capacità e di una fanatica volontà nel perseguire progetti speciali di questo spessore. Bellissime storie anche quelle, è difficile purtroppo scindere realtà dalla leggenda.
  15. John Plaster

    Weather Station Kurt

    La stazione meteorologica Kurt, chiamata ufficialmente "Wetter-Funkgerät Land WFL-26", fu l'unico impianto militare tedesco ad essere installato in Nord America, lungo la costa del Labrador, durante la 2GM. L’apparato, totalmente automatico, assieme ad un’altra ventina di analoghi impianti collocati segretamente dai tedeschi in Norvegia ed in Groenlandia, si rese necessario al fine di fornire un accurato quadro meteo dell’Atlantico settentrionale, lungo le rotte militari Alleate. La stazione, progettata dalla Siemens, permetteva di raccoglieva misure di temperatura, umidità, pressione, direzione e velocità del vento; i dati venivano successivamente convertiti in codice Morse ed inviati ad un trasmettitore Lorenz 150FK da 150W. Il sistema era alimentato da grandi banchi di batterie NiCd ed a secco, al fine di garantire un’autonomia di circa tre mesi. L’U-537, a cui fu affidata questa speciale missione, salpò da Kiel il 18 settembre 1943; l’equipaggio era composto anche dal meteorologo dott. Kurt Sommermeyer e due assistenti. Dopo una sosta a Bergen in Norvegia, l’U-boote riprese il mare il 30 settembre e raggiunse la piccola isola di Martin Bay, nello sperduto Labrador, il 22 ottobre. Al calare delle tenebre e protetto dalla nebbia, l’U-537 sbarcò rapidamente uomini e materiale. La stazione, montata a circa 370m all’interno su un’altura di 70m, fu camuffata marcandola come appartenente ad una fantomatica “Canadian Weather Service”; inoltre i tedeschi, per confondere ancor di più le acque, lasciarono intorno alla struttura pacchetti vuoti di sigarette americane. Il 23 ottobre, alle 17:40, dopo aver verificato il corretto funzionamento della stazione, l’U-537 lasciò Martin Bay. Secondo alcuni rapporti la stazione cessò di funzionare misteriosamente qualche giorno dopo, in base ad altri operò per più di due settimane. Altre fonti affermano che il sistema continuò a trasmettere, anche se il segnale risultò disturbato: si presume che tutto ciò sia stato causato da qualche malfunzionamento della stazione stessa, in quanto non si ha nessun ragionevole riscontro che gli nè statunitensi o nè i canadesi siano stati in grado di rilevarne la presenza. A soccorso della piccola Kurt fu inviato un secondo U-boote che fu però intercettato ed affondato durante il viaggio nell’Atlantico. Con la caduta del III Reich, la stazione segreta Kurt rischiò di cadere nel dimenticatoio della storia almeno fino alla fine degli anni ‘70, quando un ingegnere della Siemens in pensione, Franz Selinger, ricercando del materiale per scrivere un libro relativo al servizio meteorologico tedesco, scoprì l’esistenza di quest’impianto ritratto in delle foto scattate durante la missione. Grazie all’aiuto dello storico canadese W.A.B Douglas ed alla Guardia Costiera Canadese, nel 1980, dopo ricerche estensive, la stazione Kurt fu individuata quasi intatta. Dopo più di 30 anni dalla fine della guerra l’avventura di questo piccolo “avamposto tedesco” disperso nel Labrador terminò in una stanza del Canadian War Museum (foto). Fonti: http://en.wikipedia.org/wiki/Weather_Station_Kurt http://www.uboat.net/ops/weather_stations.htm http://itotd.com/articles/501/weather-station-kurt/ OT: mi ricorda un pò la storia di quei soldati giapponesi che negli anni '70 girovagavano ancora in alcune isole del Pacifico, pensando che la guerra non fosse ancora finita...
  16. Giusta osservazione Blue! Mi sono accorto di un errore nel riferimento di una immagine: Fliegerfaust Lanciarazzi portatile per la difesa aerea: era in grado di sparare 9 razzi non guidati.
  17. Spolette automatiche Nel dicembre del 1943, il Lilienthalgesellschft für Luftfahrforschung (L.F.L.), un istituto accademico al massimo livello per la coordinazione scientifico-industriale delle ricerche aeronautiche, tenne ad Ainring il suo grande congresso di fine anno riservato all'élite della scienza tedesca dell'armamento aereo. La relazione presentata dal dott. Hackermann, del Waffen-Institut L.F.A. di Volkenrode, aveva per titolo << Nuovi metodi di ricerca nel campo delle armi >>, ed enunciava per la prima volta alcuni principi tematici destinati a rivoluzionare i sistemi di puntamento e sparo delle armi di bordo nonché ad automatizzare completamente le << teste cercanti >> dei missili e delle granate della Flak. Da questo inizio, presero il via numerose ricerche. Presso l'istituto di ricerca elettronica del Reichpost Ministerium, l'F.D.R.P., il prof. Hanle, lavorando per conto della Luftwaffe, trasformò l'apparecchiatura dei noti contatori Geiger-Müller in una spoletta per razzi attivata dalle radiazioni ultraviolette che a molti tecnici alleati sembrò poi notevolmente in anticipo sui tempi. Altrove si lavorò sulle spolette elettromagnetiche, acustiche, elettroacustiche, fotoelettriche, fotochimiche. La maggior mole di lavoro sulle spolette automatiche venne però fornita da un istituto amministrato dall'ente plenipotenziario per gli studi e le applicazioni delle alte frequenze (B.H.F.), l'Ernst Orlich Institut di Travemünde, presso Danzica, distintosi anche nel campo delle ricerche per il camuffamento antiradarico. Trasferitosi nel 1943 a Wolfersdorf e ad Atlenburg, nella Turingia, per sfuggire alle incursioni britanniche che, dopo la <<scoperta>> di Peenemünde, martellavano con particolare accanimento le coste e le isole germaniche del Baltico, alla fine del 1944 l'istituto scese ancora più a sud trovando rifugio fra le montagne tirolesi. Bad Spoletta acustica in fase di sviluppo presso l'istituto Graf Zeppelin. BAZ-55A Spoletta acustica prodotta dalla Rheinmetall-Borsig. Fuchs Spoletta radio prodotta dalla AEG di Berlino per equipaggiare l'Hs 117, l'Hs 298 e altri missili.Era composto da un trasmettitore posto nella punta del missile e da un ricevitore per il segnale riflesso. La produzione di serie avrebbe dovuto iniziare nel gennaio del 1945. Isegrim L'Isegrim, sviluppato dall'istituto Ernst Orlich di Danzica e sperimentato positivamente verso la fine delle ostilità, era un congegno che provvedeva automaticamente allo sgancio e all'accensione degli ordinari razzi anticarro da un aeroplano in volo orizzontale a bassa quota, condotto di proposito, oppure pervenuto a caso (come nel volo notturno) sulla verticale del mezzo corazzato. L'operazione era resa possibile dalla stupefacente sensibilità dell'apparecchiatura alla debole variazione del campo geomagnetico locale prodotta dalla massa metallica del bersaglio. Il dispositivo lanciarazzi in questo caso veniva montato in senso verticale sotto le ali o all'interno della fusoliera del velivolo con le bocche di lancio rivolte verso il suolo e l'aeroplano doveva volare ad una altezza non superiore ai 15 metri dal terreno. Kakadu Spoletta radio sviluppata dal Donaulandische GmbH di Vienna per equipaggiare l'Hs 293 e sperimentata con successo, si basava sull'effetto Doppler del segnale riflesso dal bersaglio. Kranich Spoletta acustica prodotta dalla Ruhrstahl AG di Brackwede. Probabilmente il miglior progetto di spoletta automatica. Kugelblitz Spoletta radio per il missile Rheintochter sviluppato dal Patent Verwertungs Gesellschaft di Salisburgo. Kuhglocke Il meccanismo delle spolette Kuhglocke, commissionate dal Ministero Speer, era sensibile ai campi elettrostatici naturali che circondano gli aeroplani in volo. Kuhglockchen Versione ridotta del Kuhglocke sviluppato per equipaggiare le granate anti-aeree. Questa parrebbe essere l'unica spoletta automatica progettata per l'artiglieria convenzionale, tuttavia non raggiunse mai la fase produttiva. Lotte Spoletta di prossimità a infrarossi. Il progetto venne abbandonato quando divenne chiara l'impossibilità di sviluppare un dispositivo ricerca abbastanza sensibile da ottenere il desiderato raggio d'azione. Marabu Spoletta di prossimità per Hs 117, Hs 298, Rheintochter e Wasserfall. Sviluppato dalla Siemens-Halske per conto della Rhienmetall-Borsig, aveva un raggio d'azione di 40 metri ma non andò mai al di la della fase sperimentale. Marder Ben Sapendo che gli inglesi erano maestri nel disturbare le apparecchiature radioelettriche avversarie, la commissione Speer nell'estate del 1944 fece impostare anche il progetto Marder. Si voleva radiocomandare l'esplosione del proiettile - da un aereo in volo o da una stazione al suolo, entro un raggio di 15 chilometri dal bersaglio - per evitare il pericolo di scoppi accidentali, e prevenire le eventuali interferenze elettroniche da parte degli aerei attaccati. Meise Spoletta di prossimità acustica sviluppata dalla Neumann & Borm di Berlino. Utilizzava un microfono per captare il rumore dei motori degli aerei. Paplitz Spoletta di prossimità a infrarossi per diversi missili inclusi il Wasserfall e l'Hs 117 sviluppata dalla Elektro-Akoustik Insitute (ELAK) a Namslau e poi a Kiel. Operava rilevando le emissioni di calore dei motori e degli scarichi degli aerei. I test di volo diedero risultati positivi, tuttavia a causa delle interferenze causate dalle radiazioni solari il Paplitz avrebbe potuto essere utilizzata solo di notte e così non venne mai messo in produzione. Pinscher Con il progetto Pinscher, la Luftwaffe correva in un certo senso ai ripari per dotare, sull'esempio inglese, la Flak di radio spolette ad onde corte, con banda sui sei metri. Provate al suolo nel tardo autunno del 1944, risultarono efficaci fino a 50 metri di distanza dal bersaglio. Pistole Spoletta foto-elettrica per missili che utilizzava una sorgente luminosa che veniva riflessa dal bersaglio. Reineke I tecnici impegnati nel progetto Reineke - suggerito dalla Luftwaffe nell'inverno del 1943, accantonato nel 1944, ripreso, finanziato e fatto accelerare dalla Commissione Speer ai primi del 1945 - studiarono tutti i vantaggi offerti dalle spolette elettromagnetiche, rivelatesi difficilmente disturbabili ed esenti da pericoli di esplosione accidentale o prematura. Roulette Spoletta a infrarossi in fase di sviluppo presso la Brinckmann di Gera; il progetto venne abbandonato nel 1944 in favore di modelli più promettenti. Stimmgabel Spoletta acustica simile al Kranich, ma da utilizzare in una bomba paracadutata da lanciare nelle formazioni bombardieri da grandi attitudini. In sviluppo presso l'Istituto di Ricerca Graf Zeppelin venne testata per valutare il principio operativo ma non venne prevista una produzione di serie. Trichter Spoletta radio per bombe da utilizzare contro le formazioni di bombardieri alleati. In sviluppo presso la Blaupunkt nell'agosto del 1944. Un modello da laboratorio venne testato sul campo. Wassermaus Spoletta foto-elettrica attiva proposta per il Wasserfall. consisteva in un trasmettitore che emetteva lampi di luce e un ricevitore foto-elettrico che misurava l'intensità dei lampi riflessi e faceva detonare la testata quando il missile raggiungeva una distanza prestabilita. Wiesel Spoletta radio per missili o bombe ari-aria in fase di sviluppo presso l'istituto Erns Orlich di Danzica. Zunder-19 Spoletta per la bomba aerea da 250 kg. Faceva detonare l'ordigno ad una altezza di 25/30 metri. In fase di sviluppo presso la Rheinmetall-Borsig a partire dal 1937 Sistemi IR Kiel Rilevatore IR Adlergerät Telescopio a IR per l'individuazione di velivoli usato per dirigere i riflettori. Venne usato in discreta quantità nella prima parte della guerra come sostituto del radar. Armin Rilevatore IR di bersagli per missili. Butterblüme Progettato inizialmente come sistema di individuazione aerea a IR, venne in seguito utilizzato per il rilevamento di obbiettivi a terra. Il modello definitivo era pronto all'utilizzo alla fine della guerra. Donau 60 Sistema di rilevamento di bersagli per il supporto alle artiglierie costiere. L'impianto era composto da quattro sensori disposti lungo la costa a una distanza di circa 4/5 km ognuno dei quali era dotato di uno specchio parabolico con un rilevatore bolometrico al centro. Ogni sensore avrebbe individuato la nave bersaglio tramite il calore degli scarichi. Questi rilevamenti sarebbero stati poi trasmessi a una stazione centrale che avrebbe provveduto a a correlare i dati e a emettere ordini di fuoco ai cannoni. La Zeiss produsse al mese tra i 20 e i 30 di questi impianti durante il 1939-40. Eva Rilevatore a IR per la difesa anti-aerea. Falter Rilevatore a IR installato su velivoli che agiva anche come segnalatore per il pilota se il suo aereo era soggetto a sua volta a una rilevamento a infra-rosso da parte di un rilevatore nemico. Flamingo Rilevatore a IR sviluppato per rimpiazzare il Kormoran. Froschauge Rilevatore passivo che avvertiva il pilota se il suo aereo era soggetto a sua volta a una rilevamento a IR da parte del nemico. Venne presto abbandonato in quanto si rivelò inutile. KäterGerät Durante l'ultimo anno di guerra si cercò di dotare le squadre della fanteria in pattuglia di un apparato di scoperta infrarosso denominato Käter Gerät, in pratica un particolare tipo di visore in dotazione al capopattuglia. Subito prima della missione il Käter veniva esposto a una forte luce per breve tempo in modo da attivarne i fosfori. Durante l'uso, una sorgente di luce IR permetteva al visore di fornire una chiara immagine del terreno circostante. Katzenauge Visore a IR per truppe di fanteria, molto simile al Käter Gerät. Kormoran Rilevatore a IR per la difesa anti-aerea. Venne presto abbandonato in favore del Flamingo. Mosel Rilevatore IR per il controllo delle coste e il supporto alle artiglierie. Mücke Rilevatore passivo che avvertiva il pilota se il suo aereo era soggetto a una rilevamento a IR da parte del nemico. Funzionava anche come visore notturno. E' rimasto allo stadio sperimentale. Obi Dispositivo a IR per i proiettori dell'antiaerea. Avrebbe dovuto orientare i proiettori seguendo le emissioni degli scarichi dei bombardieri; il sistema venne abbandonato in favore dei sistemi radar. Ofen Equipaggiamento IR che avrebbe dovuto equipaggiare gli aerei facilitando il volo notturno. Nelle intenzioni lo Ofen avrebbe dovuto produrre una sorta di mappa utilizzando le emissioni di calore di case, industrie e veicoli, ma alla fine della guerra aveva a malapena raggiunto lo stadio di sviluppo. Potsdam L Rilevatore IR usato nell'intercettazione aerea. Sebbene molto promettente la fine della guerra non permise un utilizzo operativo. Schwalbe Rilevatore IR per uso navale. Operativo in poche unità. Seehund Telescopio a IR per uso navale. Spänner Anlage Lo Spänner I era un riflettore che non solo avrebbe dovuto captare le radiazioni provenienti dallo scarico dei motori nemici ma, irradiando a distanza l'obiettivo e raccogliendo il fascio riflesso alla maniera di un radar, doveva rintracciare senza fallo il velivolo incursore anche nel caso che la distanza eccessiva o la posizione sfavorevole dello scarico gassoso rispetto al riflettore schermassero l'irradiazione naturale. Lo Spänner permetteva di ottenere una straordinaria nitidezza di immagini - verdastre, come per tutti i dispositivi del genere - entro un raggio di 25 km, conservando una discreta efficienza fino a un massimo di 130 km; poi le immagini sfocavano rapidamente. Giudicato molto efficiente ma troppo voluminoso dalle autorità tecniche della Luftwaffe, lo Spänner venne infine accantonato. Una versione successiva dello Spänner, solo con funzione di rilevamento passivo, non ebbe però impiego operativo. Spatz Dispositivo costiero a IR per l'individuazione di navi. Venne costruito e testato ma venne abbandonato in favore dei dispositivi radar. Sperre Dispositivo a IR usato per individuare luci guida a infrarossi. Strahlungsperre Dispositivo costiero a infrarossi. Uhu Una particolare versione dello Spänner venne impiegata in combinazione con semicingolati dotati del proiettore Uhu; questo proiettore a luce infrarossa del diametro di 60 cm, avrebbero operato in collaborazione con i reparti dotati di carri Panther. Lo Uhu si occupava di esplorare il terreno alla ricerca di eventuali bersagli e poi ne trasmetteva le coordinate ai Panther, anch'essi dotati di sistemi di mira notturni IR. Vampir Sistema di navigazione a IR simile allo Spänner: in questo ruolo divento' il Vampir FG-1229. In seguito venne adattato come sistema di puntamento notturno e chiamato Vampir ZG-1229. Walter Visore a IR prodotto dalla Leitz di Wetzlar nel 1939. Wärmebold Emittitore di raggi IR che nelle intenzioni avrebbe dovuto produrre un segnale "accecante" in modo tale che i rilevatori IR alleati non sarebbero stati in grado di identificare singoli obbiettivi. Widder Testata cercante a IR in fase di sviluppo nel 1945 presso la AEG.
  18. Rheinmetall-Borsig F55 Feuerlilie - Missile antiaereo a medio raggio Tra il 1942 e il 1945 un programma di ricerca denominato Feuerlilie fu sviluppato congiuntamente dalla Rheinmetall-Borsig con gli esperti di aerodinamica del LFA. Diversi tipi di ala e di impennaggi furono testati, usando prima modelli in scala e poi una serie di prototipi di crescenti dimensioni spinti dai motore Rheinmetall 109-505 e 515, che usavano propellente solido. Il primo prototipo a volare fu il Feuerlilie F-5 del diametro di 5 cm.; il successivo fu l’F-25 con un diametro di 25 cm usato per testare ile due configurazioni di coda più promettenti sviluppate nel tunnel del vento del LFA. La fine della guerra interruppe i test dell’F-55 che aveva un diametro di 55 cm. L’indisponibilità del potente motore a propellente liquido (R-Stoff/S-Stoff) sviluppato dalla squadra del dr. Konrad impedì all’F-25 e all’F-55 di raggiungere le prestazioni preventivate. Il Feuerlelie F-55 radiocontrollato a distanza portava una carica esplosiva di 180 kg ad una distanza massima di 7500 m con una velocità massima di 1500km/h. Armi superficie-aria, progetti minori Hamburg B Missile per difesa aerea con guida a infra-rosso. Möwe Progetto per razzo antiaereo per navi; abbandonato nel 1944. Nusskracker Razzo non guidato sviluppato per la difesa aerea. Rheinmetall-Borsig FK Hecht 2700 Nel 1941 gli ingegneri della Rheinmetall-Borsig Klein e Vüllers proposero un razzo antiaereo, sotto la denominazione di FK-2700, propulso da propellente solido. Caratterizzata da ali in grado di ruotare, la Hetch non fu mai costruita, essendo infine rimpiazzata dal progetto Feuerlilie. Rheinmetall-Borsig Fliegerschreck Razzo antiaereo sviluppato dalla Rheinmetall-Borsig. Fliegerfaust Lanciarazzi portatile per la difesa aerea: era in grado di sparare 9 razzi non guidati. Rheinmetall-Borsig Kampf Progetto per un missile antiaereo in fase di progettazione presso la Rheinmetall. Il progetto partì nel novembre del 1944 ma venne cancellato nel febbraio del 1945. Tornado Razzo antiaereo non guidato. Do-38 Gerät - Razzi lanciabili da sommergibili in immersione L'idea di razzi lanciabili da sommergibili in immersione venne al Dr. Steinhoff del centro di Peenemünde e fu sperimentata nell'estate del 1942 montando su un sommergibile tipo IXC delle rampe di lancio per missili a propellente solido. Questi missili non guidati, studiati da Dornberger, potevano essere utilizzati per il tiro contro-costa, lanciati dall'unità immersa a 15 metri di profondità.
  19. BMW Flugschnittel Feuerball - Mine antiaeree radioguidate/Dispositivi anti-radar autoguidati Il primo prototipo funzionante, Flakmine V-7, conosciuto come Feuerball, sviluppato dall' ing. Miethe presso la BMW era un'arma antiaerea guidata da un sistema radar, spinto da un complesso di 8 pale, su quattro delle quali erano installati i pulsogetti Pabst, ed era in grado di portare cariche esplosive da 250 a 500 kg. Secondo altre fonti, nell'autunno del 1944, a Oberammergau, nella Baviera alpina, un centro sperimentale della Luftwaffe, l'O.B.F., aveva ultimato una serie di ricerche su delle apparecchiature elettriche capaci di interferire sul funzionamento dei motori fino ad un massimo di 30 metri di distanza, mediante la produzione di intensi campi elettromagnetici. Mettendo in avaria il circuito d'accensione dei motori di un aereo, se ne sarebbe provocata la caduta. Nel frattempo come sottoprodotto di immediato impiego bellico di queste ricerche, un altro centro, gestito combinatamente dal ministero Speer e dallo Stato Maggiore Tecnico SS, aveva adattato l'idea del radio-disturbo di prossimità alla interferenza sulle assai più delicate, e quindi più vulnerabili, apparecchiature elettroniche dei caccia notturni alleati. L'arma che ne derivò rotonda e mossa da uno speciale motore a reazione, generava un vasto alone di fiamme molto luminose. Perciò era stata chiamata Feuerball; non portava ne armi ne pilota, era radiocomandata all'atto del decollo, inseguiva poi automaticamente i velivoli nemici attratta dalle loro fiamme di scarico accostandoli, senza collidere, quanto bastava per mettere in crisi le loro apparecchiature radar. Il fiammeggiante alone periferico era ottenuto con una combustione molto ricca, e degli additivi chimici diselettrizzanti, ionizzando intensamente l'atmosfera nelle adiacenze dell'aeroplano, generalmente in corrispondenza delle estremità alari o degli impennaggi, assoggettavano il radar di bordo H.2.S. all'azione dei potenti campi elettrostatici ed elettromagnetici pulsanti, generati questi ultimi da grandi radio-valvole "Klistron" catafratte e recanti una speciale protezione sia anti-urto sia anti-calore. Il progetto del Feuerball venne realizzato dapprima presso gli stabilimenti aeronautici di Wiener Neustadt, col concorso del Flugfunk Forschunganstalt (F.F.O.) di Oberpfaffenhoffen per quanto concerneva la radioguida del mezzo. Quando i russi incominciarono a premere in direzione dell'Austria, la costruzione dei primi Feuerball venne continuata da alcune officine incavernate nello Schwarzwald, che lavoravano alle dipendenze degli stabilimenti Zeppelin Werke. I tubi-"Klistron" vennero forniti dalla sezione del Forschunganstalt der Deutschen Reichpost (F.D.R.P.) di Aach B. Radolfzell, sul lago di Costanza, e in seguito anche da quella di Gehlberg BMW Flugschnittel Kugerblitz - Mine antiaeree radioguidate Del tutto simile al Feuerball, ma più grande, il Kugerblitz venne progettato e, secondo alcune fonti, anche costruito. Tuttavia, a differenza del suo predecessore, il Kugerblitz non avrebbe dovuto trasportare esplosivo convenzionale, bensì una miscela che, innescata dalle scie incandescenti dei motori Pabst, avrebbe creato tanti anelli di fuoco che, grazie al loro movimento ascendente, sarebbero stati diretti contro le formazioni di bombardieri alleati. Secondo altre fonti, la nascita del progetto Kugerblitz andava incontro alla richiesta di un caccia <<risolutivo>>; così, l'accoppiamento del principio dell'aeromobile a pianta simmetrica rotonda con la stabilizzazione giroscopica diretta, del pilotaggio radiotelevisivo, della funzione di decollo e l'atterraggio verticale con l'accecamento attivo dei radar avversari, contrassegnarono la rapida evoluzione del Feuerball divenuto finalmente aggressivo. Nota: sono, o dovrebbero essere quei leggendari velivoli UFO che alcuni rapporti Alleati (mi pare anche tedeschi e giapponesi) denominavano Foo-fighters o Aerei-Foo, ma questa è un'altra storia... EMW C2 Wasserfall - Missile antiaereo a medio raggio Basato sulla stessa tecnologia dell’A4, il Wasserfall fu costruito per soddisfare una richiesta specifica del RLM del 18 settembre 1942. Questo ordine richiedeva lo sviluppo di un razzo guidato per completare l’armamento delle batterie antiaeree, e in grado di abbattere un bombardiere ad una velocità di 860 km/h, ed un’altitudine di 20 km a una distanza di 45 km. Il progetto fu sviluppato dal Flak-Versuchskommando Nord sotto la direzione del dr. Haase e dal Dipartimento di Ricerca per le Armi Antiaeree del EMW-Peenemünde, sotto la responsabilità del dr. Von Braun, fino alla fine del 1943. Il primo lancio fu effettuato l’8 gennaio 1944, e si rivelò un fallimento, ma il secondo eseguito Il 29 febbraio 1944, fu un successo, raggiungendo una velocità di 2772km/h in volo verticale. Quando questo programma venne cancellato il 6 febbraio 1945, quasi 40 prototipi erano stati lanciati, e molti altri lanci con missili in scala ridotta erano stati effettuati da aerei per studiare differenti aspetti del controllo aerodinamico. Il primo prototipo della serie W1 aveva quattro grandi piani stabilizzatori lungo il centro di gravità, mentre nel modello di serie W5 queste superfici vennero ridotte dal perfezionamento del radiocontrollo. L’ultima versione, la serie W10, era del 27% più piccola, e fu progettata per ridurre i costi di produzione a causa della scarsità di materiali durante gli ultimi anni della guerra. La produzione di serie, stabilita in 900 C2 missili al mese, avrebbe dovuto iniziare nella fabbrica sotterranea di Bleichrode. Henschel Hs-117 Schmetterling - Missile antiaereo a medio raggio Il progetto iniziale, prodotto dalla squadra diretta dal dr. Wagner, fu presentato al RLM nel 1941 con il nome Hs 297. Sebbene inizialmente respinto, fu più tardi riattivato nel 1943, con massima priorità. L’Hs-117 era un missile antiaereo radioguidato con una testata detonabile a distanza per mezzo di un impulso radio codificato. La prima serie non aveva fusi di prossimità per accelerarne la produzione, limitandone così l’impiego tattico ad operazioni diurne e con buona visibilità. L’Hs-117 venne ottimizzato per la difesa contro attacchi aerei a medie e basse altitudini. Per diminuire IL tempo di reazione, il lancio veniva effettuato da un affusto appositamente modificato di un cannone da 37 mm, ed era aiutato da due razzi acceleratori a propellente solido. L’allineamento al bersaglio era effettuato tramite il sistema di controllo radio Kehl/Strassburg. Tra il 1 maggio e la fine del novembre 1944, furono effettuati 21 test di lancio, e si raggiunse l’altezza operativa di 11000 m. Nel gennaio 1945, IL dr. Wagner progettò un modello avanzato, il SII , più veloce e proposto in due varianti che differivano per le dimensioni. Era prevista una produzione di massa oscillante tra le 150 unità nel marzo 1945 e le 3000 nel novembre dello stesso anno. Messerschmitt FR1 Enzian - Razzo antiaereo radiocomandato L’Enzian (genziana), disegnato dal dottor Wurster della Messerschmitt AG, vide la luce con la designazione di FR1 (Flak Rakete, razzo contraerei). Munito di ali e propulso da un motore a propellente liquido, l’Enzian veniva aiutato al decollo da quattro motori ausiliari a propellente solido, sistemati attorno al missile. La guida avveniva inizialmente per comando radio e l’operatore seguiva il missile fino a distanza di autoguida dal bersaglio otticamente oppure mediante il radar. Avrebbero dovuto essere sviluppati tre diversi sistemi di autoguida, ma venne prodotto, con un certo successo, solamente il sistema ad infrarossi, designato Madrid. Il sistema acustico rimase un progetto sulla carta ed il radar di autoguida semi-attiva dimostrò la pericolosa tendenza ad agganciarsi al radar illuminatore anziché al bersaglio. Furono presi in considerazione diversi tipi di spolette di prossimità per la testata HE da 450 kg che l’Enzian doveva portare a Mach 0,66 e ad una quota di 15850 m. Come diversi altri missili, l’Enzian veniva lanciato da un affusto del cannone contraerei da 88 mm modificato. Il sistema avrebbe potuto avere una relativa mobilità qualora fosse diventato operativo, anche se la dipendenza da grandi sistemi radar fissi per la guida avrebbe potuto ostacolare tale mobilità. Una versione supersonica venne presa in considerazione solo alla fine della guerra. Rheinmetall-Borsig Rheintochter - Missile antiaereo a medio raggio Ordinato nel novembre 1942 per rinforzare le batterie flak dell’esercito tedesco, il Rheinmetall-Borsig Rheintochter fu un missile antiareo dalle caratteristiche rivoluzionarie. Decollava da un affusto modificato di un cannone da 88 mm aiutato da una batteria di 6 razzi a propellente solido. Il primo stadio veniva rilasciato non appena raggiunta la velocità di crociera, quando un secondo motore, situato nel centro di gravità del missile, partiva automaticamente. La sezione posteriore del secondo stadio, conteneva la testata esplosiva, e la sezione anteriore il sistema di guida e il motore elettrico che permetteva il movimento del timone cruciforme posto sulla punta. Il missile fu designato R-I, e la sua produzione fu interrotta dopo 82 test di volo fino al dicembre 1944. Il controllo di volo da terra era ottenuto tramite impulsi radio; dei segnali luminosi posti alle estremità delle ali permettevano all’operatore di seguire la traiettoria del missile. La detonazione della testata era comandata da terra per mezzo di un segnale radio codificato. La versione R-III includeva un motore Konrad a propellente liquido e solo due accelleratori a propellente solido. Sei prototipi furono pronti per essere testati nel dicembre 1944, sebbene non fossero dotati del motore Konrad e usassero probabilmente motori a propellente solido.
  20. Armi aria-superficie: progetti minori Förstersonde Bomba anti-carro con spinta a razzo che veniva lanciata da un aereo. SG 133A Förstersonde Coppia di cannoni senza rinculo da 77 mm montati verticalmente nell'ala di un Fw-190 e azionati dal campo elettromagnetico generato dalla massa metallica di un carro armato. (Nb: mi pare che Blue Sky l'abbia già inserita in qualche altro post, forse sull'Fw-190, ma non sono sicuro) Panzerblitz Razzo aria-superficie in fase di sviluppo nel 1945 presso la Deutsche Waffen & Munitionswerke. Avrebbe dovuto essere impiegato, con funzione anti-carro, con i bombardieri Hs-132. Rheinmetall-Borsig Pirat Bomba planante in fase di sviluppo alla fine della guerra presso la Rheinmetall-Borsig. Ruhrstahl-Kramer Peter-X Progetto della Ruhrstahl-Kramer, abbandonato nel 1944, per una bomba planante guidata. Lippisch GB 3/L Il progetto della piccola bomba planante Lippisch GB 3/L venne sviluppato dal Deutsche Forscungsanstalt Für Segelflug (DFS) sotto la direzione del Dr. Lippisch. La struttura, interamente in legno, sarebbe stata ricoperta di compensato e un piccolo razzo a propellente solido avrebbe accelerato la bomba subito dopo il lancio.Tutte le ricerche e i test aerodinamici svolti con l'aliante DM-1 furono usati per questa bomba. Le prestazioni teoriche risultarono inferiori a quelle dello Hagelkorn e la caratteristica forma a delta della coda ne impedivano il lancio da piccoli aerei come il Fw-190. Il progetto venne cancellato nel 1944. Ruhrstahl-Kramer X-7 Rotkäppchen Il missile X-7 Rotkäppchen venne progettato, all’inizio del 1944 dal Dr Kramer per ordine del Heereswaffenamt, come missile anticarro. L’X-7, costruito in numero considerevole nella fabbrica di Brackwede, venne consegnato all’esercito per i loro test operativi di valutazione direttamente sul campo di battaglia. Lungo poco meno di 1 metro, portava una carica esplosiva di 2,5 kg ad una distanza utile di 1200 metri. L’idea principale prevedeva un sistema di guida via cavo, con le bobine sistemate alle estremità delle ali, ma furono testate altre versioni equipaggiate col sistema di guida infrarosso “Steinbock”, e con il sistema di guida elettro-ottico “Pfeifencopf” e “Pinsel”, che usava una telecamera in grado di rilevare la differenza tra il bersaglio e lo sfondo. Henschel Zitterroschen L'Henschel Zitterroschen fu il primo missile guidato supersonico dotato di ali. Progettato per colpire bersagli a terra, aveva piccole ali triangolari e due motori a razzo, ma non entrò mai in produzione. Arado E-377 L'Arado E-377 venne progettata come bomba planante lanciabile da un Arado Ar-234C cha, a causa della notevole mole della bomba, doveva portarla in aria in una configurazione Mistel. Per il decollo era utilizzato un carrello sganciabile dotato di cinque ruote e costruito dalla Rheinmetall-Borsig. Il progetto prevedeva di utilizzare testate da 1800 kg, 2000 kg e 350 kg, l'ultima delle quali appositamente studiata per il ruolo antinave. La versione E 377a consisteva nell'aggiunta di due turbojet BMW-003A all'E-377 che sarebbe stato guidato sull'obiettivo da un Heinkel 162. Henschel GT-1200 Lo Henschel GT-1200, rimasto allo stadio di progetto, a differenza dei Blohm und Voss L.10 Friedensengel e L.11 Schneewittchen, usava un razzo a bassa potenza per estendere il raggio d'azione dell'arma planante. Quando toccava la superficie dell'acqua, ali e impennaggi venivano sganciati e un motore più potente si attivava, spingendo il siluro in immersione il quale, grazie a un fuso magnetico, automaticamente esplodeva quando si trovava sotto lo scafo del bersaglio.
  21. John Plaster

    Armi italiane

    Qualche volta un OT del genere ci vuole ed il "Veneto Tanko Marcantonio Bragandin" ci stà a fagiuolo. Chiuso OT
  22. John Plaster

    Armi italiane

    Concordo per la Breda 30; in un libro non proprio recente "Armi della 2GM", ricordo tra i dati tecnici di questa mitragliatrice uno in particolare: la celerità di fuoco: 475 colpi al minuto teorici, 150 colpi al minuto pratici. Tra l'altro, se non sbaglio, non aveva una maniglia di trasporto Anche la versione che doveva andare a sostiuire la non proprio recente "Fiat-Revelli 1914", la Breda 37, portava con se il solito caricatore a piastrina con una ventina di colpi (doveva essere una mitragliatrice d'appoggio ), il solito sistema di ingrassaggio ad olio, finalmente però si decisero ad aumentare il calibro ad 8mm. Il MAB lo reputo, per l'epoca uno dei migliori SMG tra i belligeranti. Io lessi questa storia sul giornale un paio di anni fa, quando parlarono dell'assalto al campanile di S. Marco a Venezia (1997) . Queste persone erano equipaggiate tra le altre cose, da vecchi MAB risalenti alla 2GM, ed arrivarono con una specie di carro armato, il "Tanko", che parlando semiserimemte, non avrebbe nulla da invidiare ai nostri migliori tank messi in campo 50 anni addietro.
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