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Leviathan

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  1. Tra l'altro berlusconi considera come amico massimo D'alema un pò strano, lui che non fece il conflitto di interesse e la riforma TV ma il video spiega tutto Sono prove sai? Quanto a quel °°°°°°° di Polito spero cambi schieramento e prima delle elezioni
  2. il proibizionismo è inutile sulle droghe, in italia che è tutto costa è impossiile fermare il consumo e la mafia ci guadagna cifre esorbitante mentre un certo schieramento ne è contrario fino al midollo guarda caso. poltiica olandese: -girare con droghe è proibito -usare droghe pesanti è proibito -vendere/ coltivare droghe è proibito è ammesso: -comrpare droghe da venditori autorizzati (cofee shop max 5 grammi al giorno) -usare le droghe leggere solo in questi luoghi http://it.wikipedia.org/wiki/Politica_dei_...di_stupefacenti l numero di decessi collegati all'uso di droghe nei Paesi Bassi è il più basso in Europa. Il governo dei Paesi Bassi riesce a supportare circa il 90% dei tossicodipendenti con i programmi di disintossicazione. Il risparmio di tempo e denaro connesso alla tolleranza controllata delle droghe leggere ha consentito di concentrarsi effettivamente sulla lotta alle droghe pesanti. La politica della tolleranza non ha portato ad un maggior consumo di droghe leggere: nei Paesi Bassi il 9.7% dei giovani ragazzi consuma droghe leggere una volta al mese, paragonabile al livello in Italia (10.9%) e Germania (9.9%) ed inferiore a quelli del Regno Unito (15.8%) e Spagna (16.4%). Queste percentuali si ripetono riguardo alle statistiche sulle droghe pesanti: nei Paesi Bassi ci sono 2,5 tossicodipendenti per ogni mille abitanti, in Belgio 3,0, in Francia circa 3,9, in Spagna 4,9, in Italia 6,4.[6] La tolleranza ha portato la società ad accettare il fenomeno dello "spinello", così come anche il consumo di alcol è accettato. Per la legislazione dei Paesi Bassi ognuno rimane responsabile delle proprie azioni anche sotto influenza di droghe: perciò è responsabile per i reati o danni compiuti. Nei Paesi Bassi si contano circa 28.000 tossicodipendenti, ma oltre 300.000 alcolisti e oltre 650.000 assuntori cronici di sonniferi e calmanti. L'uso di droghe leggere è da considerarsi perciò, in termini di diffusione sociale, un problema minoritario. Portare il consumo di sostanze stupefacenti alla luce del sole, infatti, permette un certo controllo sociale che limita danni e rischi non solo alla società stessa, ma anche ai singoli consumatori, che possono documentarsi preventivamente sui rischi e decidere autonomamente se fare uso di droghe o meno.
  3. condivido con typhoon diciamo che esiste una sinistra berlusconizzata (facente capo a D'Alema, Polito, violante) che non lo farebbe mai più i comprabili. magari con una forte maggioranza della sinistra e i voti de La Destra con voto di fiducia 440 000 euro di multa al giorno potrebbe costarsi sta legge cone ffetto retro attivo
  4. ho capito cosa vuol dire gabu. intende, se io, leviathan, voto DiPietro, il mio voto rafforzera veltroni che, ipoteticamente, non mi piace questo intendeva
  5. Leviathan

    nuovo presidente russo

    Designato da Vladimir Putin e incoronato dal voto. Secondo i primi dati diffusi dopo la chiusura delle urne, alle sette ora italiana, Dmitri Medvedev arriva al Cremlino con un 64-70% di preferenze raccolte su 11 fusi orari. Una vittoria senza appello, ma il dato definitivo non sarà di poco conto, considerato il confronto naturale con il risultato ottenuto da Putin nel 2004 (71, 3%). Un dato superiore a questo potrebbe accendere una competizione tra "delfino" e "maestro", considerando che i due, alleati in un patto di ferro, sono però espressione di due oligarchie di diversa origine: ex Kgb Putin e tecnocrazia Gazprom Medvedev, oltre che di due generazioni diverse. Il timore della vigilia del voto di una larga astensione, unica possibilità di dissenso in queste elezioni scarsamente democratiche, è stato comunque subito spazzato via dalle code ai seggi di Mosca e da un'affluenza complessiva di almeno il 64% e prevista dagli addetti ai lavori al 67%. Dato su cui aleggia, però, il dubbio di inviti alle urne troppo pressanti da parte di datori di lavoro e funzionari pubblici, soprattutto nella profonda provincia, dove le percentuali dei votanti hanno superato addirittura l'80%. Tra i pochi contendenti al seggio presidenziale, il candidato comunista Gennady Ziuganov - uno dei pochi ammessi -oscilla negli exit poll tra il 17,2 e il 19%, seguito dal leader ultranazionalista Vladimir Zhirinovsky tra il 10,5 e l'11,4%. L'indipendente filo-europeo Andrey Bogdanov - un candidato di bandiera, a dimostrare la correttezza della competizione elettorale, ma senza seguito - è più che «soddisfatto» del suo 1,5%. Ziuganov e Zhirinovsky hanno denunciato violazioni e annunciato ricorsi, i liberali hanno presentato una petizione alla Commissione centrale. Mentre il leader di Altra Russia, Garry Kasparov - piccola formazione d'opposizione a cui è stato impedito di presentarsi alle urne - è stato bloccato all'ingresso della Piazza Rossa, dove voleva manifestare contro «la farsa» del voto. Pochi gli osservatori internazionali, visto che l'Ocse si è rifiutato di monitorare le elezioni per mancanza di requisiti minimi. Gli osservatori, su 109 milioni di elettori sono stati solo 235: dall'Europa 20 inviati dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. A maggio il neo-eletto si insedierà al Cremlino e l'attuale presidente dovrebbe diventare premier, nel nome di quelle «stabilità» e «continuità» che sono state le parole d'ordine della una campagna elettorale. Medvedev e Putin, dopo aver fatto il loro dovere di elettori accompagnati dalle rispettive Svetlana e Ludmila, hanno già pranzato insieme - tanto per ribadire il feeling politico - al ristorante Ekspedizia, in compagnia del presidente del senato Sergei Mironov, del capo della Duma Boris Gryzlov e del premier Viktor Zubkov. Per le cronache, il locale serve carne di orso. Orso russo, non Medvedev che significa, appunto, orso. In mattinata, nel Caucaso, a Kasavjurt, in Dagestan - retrovia della Cecenia - due bombe sono state fatte scoppiare in rapida successione al passaggio di una pattuglia di polizia: un agente e un passante sono rimasti feriti. unita.it Mi pare una sceneggiata, medveen solo una copertura a putin che comanda per davvero
  6. è diverissimo il principio anche come dici tu Difficile far debiti con il farmacista , facile e pericoloso con il pusher se poi perde quel senso di proibito i consumi calano di suo In italia la lotta alla dorga è scarsa, ci vorrebbero 160 000 uomini stando a Panorama per esempio. Il proibizionismo fallisce ovunque sia applicato Dovremmo usare l'esempio dell'Olanda
  7. doveci sono stati 12 anni di centro sinistra? dove? in romagna forse L'emergenza dura 14 anni (inizia nel 1994)e vede: -un governo Ciampi -un governo Berlusconi -un governo Dini -Un governo prodi -due governi D'Alema -un governo Amato -5 anni di Berlusconi -due anni di Prodi Alle amministrazioni locali si è stato -Dal 1994 al 1999 Antonio Rastrelli ( del CENTRO DESTRA), ovvero i primi 5 anni dell'emergenza, -nel 1999 al 2000 Losco (centro sinistra) -dal 2000 al 2008 Bassolino su questo indaga la magistratura e su bassolino i commisari straordinari sono: * Umberto Improta (11 febbraio 1994[15] - marzo 1996) * Antonio Rastrelli (marzo 1996 - 18 gennaio 1999) * Andrea Losco (18 gennaio 1999 - 10 maggio 2000) * Antonio Bassolino (10 maggio 2000 - febbraio 2004) * Corrado Catenacci (27 febbraio 2004[16] - 9 ottobre 2006) * Guido Bertolaso (10 ottobre 2006 - 6 luglio 2007[17]) * Alessandro Pansa (7 luglio 2007 - 1 gennaio 2008) * Umberto Cimmino, commissario gestore (1 gennaio 2008 - 10 gennaio 2008) * Goffredo Sottile, commissario liquidatore (11 gennaio 2008 - in carica) * Gianni De Gennaro, commissario delegato (11 gennaio 2008 - in carica) La situazione dei rifiuti in Campania è uno stato di emergenza che riguarda lo smaltimento della spazzatura a Napoli e nella regione di cui è capoluogo. Si considera in stato di emergenza dal 1994, quando venne nominato il primo Commissario di Governo per risolvere la situazione. Bassolino è dal 2000 in carica ben 6 anni dopo l'inizio dell'emergenza però è colpa sua (si fa di tutto epr dare la colpa alla sinistra quando è stupido ngare fossero bipartisan con una quantità impressionante di fatti prove e circostanze che indicano chiaramente responsabilità di ambo gli schieramenti) ricapitolando Dal1994 ci fu l'emergenza Ratrelli (alleanza nazionale) firma il contratto con la fibe che deve smaltire i rifiuti Dopo arriva Losco (UDEUR) e aumenta le spese complessive losco nomina Soprano avvocato Bassolino qualche anno dopo diventa governatore (a 6 anni dall'inizio dell'emergenza) Bassolino conferma il contratto preparato da Soprano (per la magistratura sotto tangenti) (bassolino disse che non lesse il contratto) Bassolino aumenta spese e commisari senza risolvere niente Le discariche e inceneritori sono stati bloccati da sindaci di destra e sinistra Migliaia di assunti e consulenti sono stati raccomandati dai partiti (DS margherita AN FI) la lombardia ha un netturbino ogni 25 netturbini napoletani Berlusconi: tutta colpa della sinistra, lo stato deve fare lo stato non cadere a minoranze Ansa 30 gennaio 2003 I verdi e AN bloccano l'inceneritore di AN Ansa 23 giuno 2003 il sindaco di Acerra di centro destra si dimette per protesta contro l'inceneritore di Acerra Ansa 30 maggio 2007 Iervolino: emergenza fintia non ci sono più rifiuti (non si capisce che film ha visto) I blocchi sono solo di sinistra? Barricate a Pianura sindaco di AN è tra le barricate Irpino sindaco UDC è tra i manifestanti nelle barricate Santa MAria la fossa Consigliere di forza italia guida i blocchi Paolo russo è tra i manifestanti del blocco a marigliano (quota FI) Tommaso Barbato (UDEUR) si unisce ai blocchi
  8. quindi venon bassolino, sindaco di napoli, era responsabile della mancata raccolta d'immondizia a caserta, e in genere di napoli poichè visto che Rastrelli e losco non riuscivano a risolvere l'emergenza rifiuti la colpa è di bassolino che non faceva raccogliere i rifiuti (per metterli dove poi?)
  9. ancora non riesco a vedere i voti in alto
  10. la legge gasparri, nata per permettere a berlusconi e mediaset di fare i soldi è stata bocciata per ben due cose: -frequenze illegali. rete4 è abusiva dal 1999 impedendo a europa7, che detiene la licenza, di trasmettere. Questo è un omicuido al libero mercato e la sintesi del conflitto di interessi. - gli aiuti ai decoder sono illegali, favorendo un aiuto all'azienda di famiglia pagata con i soldi degli italiani si avvantaggia il emrcato digitale, a sfavore del satellitare. Questo è un'altro omicidio al libero mercato, loro non sono liberisti, sono li solo per arrichirsi e proteggere il loro regime mediatico che già troppe vittime ha fatto, oltre a europa7, e anche in senso lato a La7 la gasparri ne è un esempio Non dimentichiamoci i vari Luttazzi, Sabina Guzzanti, Paolo rossi; biagi, santoro, massimo Fini, Paolo rossi, ferruccio de Bortoli e le notizie mai date o modificate per stravolgerme il senso. oltre al lato economico c'è un politico: se nasce una TV libera e indipendente sarebbe pericolossissimo. Vi immaginate europa7 che trasmette una sera 2 ore dove Grillo dice ciò che vuole, documentari sui processi di berlusconi, un TG serio come quello di Sky? faranno di tutto per impedirlo
  11. ancora? il sindaco di Napoli non centra niente con il problema rifiuti (a meno che non si rifiuti di mettere una discarica a posto della stazione centrale) al limite è in parte responsabile per la raccolta differenziata. La gestione rifiuti è regionale e ora, quel potere è condiviso con il commisario del governo Aria fritta continua, wikipedia spiega fint roppo ebne il problema
  12. aver rinnovato (non conferito) un incarico alla moglie di Follini non prova nulla... C'è una bella differenze tra queste chiacchiere e un inchiesta penale della magistratura
  13. follini passo a sinistra senza farsi comrpare. Sai che nel dannosissimo governo berlusconi lo scontro tra lui e il apdrone eraqno all'ordine del giorno? "vedrai come ti ridurranno le mie televisioni, voi ex democristiani mi avete rotto il caz*o" Degna frase da chi detiene l'informazione
  14. spiegai già indietro al storia dei 14 anni di emergenza (bassolino governava da 8 anni e i restanti sei il centrodesta governatore Rastelli, da li parti all'emergenza). dal 1995 al 1999 governo Rastrelli con Bassolino solo sindaco di napoli e ci fu anche, sigraziatamente, un governbo berlusconi di 5 anni che non risolse niente. Nel 1995 si candidò alla presidenza della regione Campania e, sostenuto da una coalizione di centrodestra, riuscì a vincere. La maggioranza da lui formata ebbe però un risicatissimo vantaggio in termini di seggi e nel 1999, a seguito di un "ribaltone" politico, fu costretto alle dimissioni ed il suo posto fu preso da Andrea Losco, esponente dell'Ulivo. le barricate sono bipartisan la magistratura indaga su una presunta corruzione su bassolino che CONFERMO IL CONTRATTO FATTO prima con l'impregilio e non indaga sul mancato raccolta di rifiuti (dal 2000 presiede la regione campania è l'emergenza è molto più vecchia) La situazione dei rifiuti in Campania è uno stato di emergenza che riguarda lo smaltimento della spazzatura a Napoli e nella regione di cui è capoluogo. Si considera in stato di emergenza dal 1994, quando venne nominato il primo Commissario di Governo per risolvere la situazione. http://it.wikipedia.org/wiki/Gestione_dei_...uti_in_Campania bersi la propaganda del padrone fa fare autentiche figuraccia a uno che non use RaiSet per informarsi
  15. allora se la emtti così siccome è solo rinviato a giudizio può restare. in campania possono fare a meno di diPietro quanto all'evidenza dei fatti ho già spiegato di chi fossero le responsabilità e bassolino le divide in forti compagnie bipartisan
  16. Roma, 25 feb. (Adnkronos) - Il senatore Sergio De Gregorio (nella foto) è indagato a Roma per corruzione nell'ambito di un'indagine avviata a Napoli e poi trasmessa nella capitale per competenza e riguardante presunti tentativi per ottenere voti al Senato per far cadere il governo in occasione della discussione della Finanziaria. L'indagine riguarda un presunto accordo che prevedeva il finanziamento del gruppo 'Italiani nel mondo' da parte di Forza Italia. "L'abitudine al lancio indiscriminato di veleni indirizzati ad arte per indebolire la posizione politica di questo o quel parlamentare, si riaffaccia anche in questo scampolo di Seconda Repubblica, in cui il cambiamento non vale per il metodo", commenta De Gregorio. "Devo precisare - aggiunge il presidente della commissione Difesa del Senato - che su questo argomento ho già rilasciato interrogatorio spontaneo alla Procura di Napoli, segnalando l'altissimo valore politico dell'accordo federativo tra Forza Italia e Italiani nel mondo. Non si tratta, ovviamente, come erroneamente si sostiene, di un finanziamento all'associazione Italiani nel mondo, ma al movimento politico; accordo peraltro regolarmente dichiarato alla presidenza della Camera come tanti altri trascritti ufficialmente agli atti di quell'autorevole organismo". "La Procura di Napoli ha già da tempo indirizzato per competenza a quella di Roma le carte relative alla vicenda. E nulla collega questo interesse giudiziario a quello della Procura partenopea, alla quale - come sempre - mi sono spontaneamente presentato per fornire chiarimenti. Il magistrato di Roma, quindi, è in possesso di tutti gli elementi per stabilire se l'accordo federativo tra Forza Italia e Italiani nel mondo sia frutto di corruzione o rappresenti, invece, come ho sostenuto con forza nell'interrogatorio, l'atto di riconoscimento di una politica capace di attrarre consensi in Italia e all'estero". "Fortemente sospetta la tempistica - osserva - a me sembrava, ma forse mi sbaglio, che la Procura di Napoli fosse indirizzata ad archiviare un'accusa che non trova sostanza né nei fatti, né nella sequenza temporale della loro esposizione giudiziaria". Quanto ai veleni - continua - sono d'accordo con Fabrizio Cicchitto: non sta alle Procure scegliere i candidati per le elezioni politiche". "Ho prodotto al magistrato di Napoli, durante un interrogatorio avvenuto prima del Natale scorso - spiega -, i tabulati dei finanziamenti erogati dai partiti alle formazioni minori e ho avuto l'impressione che si stupisse rispetto a questa consuetudine, assolutamente regolare e consentita dalla legge''. "L'Ulivo ha finanziato i Democratici - precisa -, della cui esistenza in vita non si avevano tracce''. ''Ho fiducia nella giustizia - conclude De Gregorio - ma al magistrato romano rivolgo una rispettosa domanda: considerato che mi sono sottoposto spontaneamente a un interrogatorio, senza appellarmi alle garanzie della funzione parlamentare per la seconda volta, e che le acquisizioni documentali dovrebbero essere complete, potrei sapere in fretta se sono un piccolo fenomeno dell'autodeterminazione nel panorama complesso della politica nazionale, oppure un volgare corrotto? Dopo le elezioni, ovviamente, la risposta non interesserà più ad alcuno, se non ai legittimi protagonisti della vicenda". Saccà, sempre secondo la ricostruzione del quotidiano, avrebbe poi agito in concorso con un commercialista con studio a Milano ma di origine calabrese per avviare l'aggancio di Randazzo: il senatore eletto in Oceania, come lui stesso ha poi denunciato pubblicamente, fu poi effettivamente invitato da Berlusconi a Palazzo Grazioli e invitato a lasciare la maggioranza in cambio di promesse politiche ed economiche. In particolare, gli sarebbe stata prospettata la possibilità di essere il numero due nelle liste della Cdl dopo lo stesso Berlusconi e avrebbe avuto dal Cavaliere l'assicurazione di un suo ingresso in un nuovo governo di centrodestra con la nomina a sottosegretario agli Esteri con delega sull'Oceania. Lo stesso Randazzo ha oggi commentato la diffusione delle notizie sull'inchiesta confermando di essere stato sentito in Procura e dicendo di essere molto divertito: «Mi sto facendo grandi risate...». Ma proprio un tanto al chilo li si comrpava. Ah già uno che ha quattro prescrizioni per corruzione si capisce: quando inizi a corrompere non la si smette più
  17. invece della solita aria fritta datavi dal padrone (riferito allo stalinismo comunismo e le solite cavolate) ti invito a vedere che gente come DiPietro ha chiesto le dimissioni di Bassolino e non l'appoggia in giunta regionale Ma non sei di quello schieramento che quando Cuffaro fu condannato tutti a destra gli chiedevano di restare??
  18. dicendo cosi si dimentica che la tragedia di napoli ha ben 15 anni (i verdi mancoe sistevano). Tutto naque dal presidente Rastrelli che firmo con l'impregilio il contratto per lo smaltimento dei rifiuti (che mai fecero). il successore, Bassolino, confermo il contratto all'inizio del suo mandato (senza leggere disse, sotto mazzette stando alla magistratura) e ora è sotto processo. Quanto ai verdi hanno minime responsabilità se non alcuna, ogni sito individuato si ci ritrova barricato o di destra o di sinistra, e si aggiungiamo la camorra che pago qualche manifestante 150 euro al giorno per fare casino.... Questo è il problema. quello vero ricordo che il governo prodi, con voto favorevole dei verdi, ha varato ben tre inceneritori Continuate tutti a dire cosi: una trasmissione scomoda è faziosa.... a prescindere come no le colpe più grandi sono di Bassolini che stali da 15 anni, ma anche a rastrelli, Losco e personaggi che dubito vi siano famigliare Travaglio ad annozero sui rifiuti: di chi è la colpa?? in studio il vice di forza italia brunetta che si è dimostrato saggio all'inizio per poi scadere inesorabilmente
  19. non è un male in ogni caso
  20. se un bene non esenziale, anzi persino pericoloso per la salute, un modo per controllarne il consumo è stra-tassarlo come si fa con le sigarette insomma
  21. Se lo stato controlla la droga ne controlla anche i consumi. Troppi consumi? aumentiamo le tasse, campagne di sensibilizzazione ma intanto permettine l'uso e la vendita per colpire la mafia Gente morta per droga tagliata male? non accadrà più lo stato controlla l'idoneità della "partita" (con un talloncino del ministero della sanità ecc...)
  22. bassolino paghera per le sue responsabilità comunque ho visto un interessante puntata di annozero ricostruire la tragedia bipartisan (dove i verdi,si denota centrino davvero poco con tutto questo al di la della balle dell'editore unico)
  23. A ormai appena 8 giorni dalle elezioni spagnole del prossimo 9 marzo, il Psoe di José Luis Zapatero mantiene un vantaggio di cinque punti sul Partido popular (Pp) di Mariano Rajoy, secondo i maggiori sondaggi, confermando la superiorità di Zapatero anche dopo il duro “faccia a faccia” televisivo di lunedì sera, in cui il premier ha vinto “ai punti” su un Rajoy che è apparso più aggressivo ed efficace del previsto. Ma è una campagna elettorale senza esclusione di colpi, e anche i “grandi vecchi” come José Maria Aznar e Felipe Gonzalez partecipano alla lotta con grande fervore: in meno di 24 ore, entrambi gli ex premier si sono resi protagonisti di pesanti attacchi. Aznar ha accusato Zapatero di continuare a negoziare con l'Eta mentre Gonzalez ha dato dell’«imbecille» al candidato popolare Rajoy. Se vincesse il «signor Z», ha detto Aznar durante un comizio elettorale nelle Asturie, «negozierà con la banda terrorista Eta, perché mai ha smesso di farlo e nemmeno adesso». L'ex premier conservatore ha così tirato fino all’estremo la principale critica del Pp a Zapatero sul terreno del terrorismo, cioè l'aver intrattenuto un negoziato politico con l'Eta nel 2006 dopo l'annuncio da parte di quest'ultima di una tregua unilaterale, di fatto rotta con un attentato all'aeroporto di Madrid che fece due vittime il 30 dicembre 2006. Gonzalez invece si è riferito, durante un comizio del Psoe a Malaga, a una recente intervista concessa da Mariano Rajoy: «Non credevo ai miei occhi - ha detto l'ex premier socialista - non credevo che qualcuno potesse dire di se stesso “sono più intelligente, più moderato” e più non so che di Zapatero: ma se anche fosse vero, questo lo può dire solo un imbecille!». In ogni caso, al di là degli attacchi calunniosi o insultanti, soprattutto il Psoe è convinto che la partecipazione di Gonzalez alla campagna, che finora è stata intensa, sia una strategia vincente, perché l'ex premier socialista è ancora molto popolare: perciò parteciperà assieme a Zapatero a un comizio a Barcellona, città-chiave per i socialisti, il prossimo 6 marzo. Fonti del Psoe hanno riferito ai media spagnoli che «non è il caso di strapparsi i vestiti» per l'insulto, ricordando altre accuse infamanti e ingiustificate da parte dei popolari, come quella che Rajoy ha fatto a Zapatero durante il “duello Tv” di lunedì scorso, di aver «aggredito le vittime del terrorismo». Secondo i socialisti, il Pp ha invece evitato di mostrare troppo Aznar in campagna elettorale: l'ex premier conservatore sarebbe considerato troppo spostato a destra, una caratteristica poco utile in vista delle elezioni, quando è importante conquistare il centro e il voto degli indecisi. Il piccolo mondo della politica spagnola si prepara intanto a tutti i possibili scenari del dopo 9 marzo. Se, come nel 2004, il Psoe arriverà primo ma non avrà la maggioranza assoluta al congresso dei deputati, Zapatero sarà di nuovo premier e probabilmente ripeterà la strategia delle alleanze variabili in Parlamento, a seconda delle circostanze, con i nazionalisti catalani o con la sinistra di Izquierda Unida (Iu). Se sarà sconfitto, per la seconda volta, Rajoy potrà difficilmente rimanere alla guida del Pp. Se perderà di poco, prevedono fonti del Pp, il suo più probabile sostituto alla guida del partito dovrebbe essere la “dama di ferro” Esperanza Aguirre, presidente della Comunità di Madrid. Se perderà più nettamente alla guida del Pp potrebbe essere portato il leader del centro e sindaco di Madrid Roberto Gallardon, il politico più popolare di Spagna. Zapatero in campagna ha escluso l’ipotesi delle “larghe intese”, mentre Rajoy ha ventilato una possibile grande coalizione fra i due principali partiti nazionali in caso di vittoria di misura o di pareggio. Il suo interlocutore nel Psoe, in caso di sconfitta dei socialisti, potrebbe non essere più Zapatero, e questo contribuirebbe a un disgelo con il Pp. Alla guida del Psoe in questa ipotesi potrebbe arrivare l'attuale numero due, il leader dell'ala “centrista” del partito, Josè Blanco. Tutto o quasi serve, infine, per allargare i consensi e mobilitare tiepidi e indecisi, anche la musica. Così i popolari vanno a scuola da Berlusconi, lanciando un nuovo inno, “Revolucion Popular”, per la campagna, presentato per la prima volta a un comizio di Rajoy in Murcia. I sondaggi Il Psoe di Zapatero sfiorerebbe la maggioranza assoluta dei seggi in parlamento secondo un sondaggio reso pubblico questa sera dalla Tv privata Telecinco. I socialisti otterrebbero fra 170 e 177 seggi (la maggioranza assoluta alla camera è di 176 deputati) con il 44,2% dei voti, contro il 38,6% al Partido Popular dello sfidante Rajoy, che otterrebbe fra 148 e 152 seggi. I risultati dell'inchiesta di Demometrica per Telecinco danno un scarto del 5,6% fra i due principali partiti spagnoli, nettamente superiore a quanto previsto da altri sondaggi pubblicati negli ultimi giorni, che indicavano una differenza fra 1,5 e 4 punti percentuali fra Psoe e Un altro sondaggio, per il quotidiano moderato El Mundo, ha però indicato che il dibattito tv avrebbe indotto il 7,7% degli elettori che hanno votato per il Psoe alle ultime elezioni nel 2004 a cambiare voto. Un secondo ed ultimo duello televisivo fra i due candidati premier è in programma lunedì prossimo. unita.it
  24. oh che caso pure speciale avete. ma è vero che ci sarà pure luciano moggi?
  25. che bello postare dati ufficiali e ricevere aria fritta senza attinenza alla realtà
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