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Si tratta dei provvedimenti dal punto di vista tecnico-militare che è più opportuno adottare, ma non della decisione politica se applicare o meno l'art. 5. Per quanto riguarda i compiti del Consiglio ( io sono andato al seguente link in francese: http://www.nato.int/issues/nac/index-fr.html ) mi sembra che in nessun punto viene tirato in ballo l'art. 5 che si applica automaticamente e non in seguito ad una votazione.
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Ritengo che il 6° Rgt. Bersaglieri di Trapani dovrebbe ricevere i "Freccia" come anche gli altri 2 reggimenti di fanteria della Brigata (il 5° "Aosta" di Messina ed il 62° "Sicilia" di Catania). Per quanto riguarda la Brigata "Pinerolo" penso che sia già tanto, se resterà ancora in vita con i vecchi cingolati. In primo luogo il "Freccia", se non erro, costa molto di più e poi, sta entrando in servizio solo ora.
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Infatti quando gli americani hanno attaccato, militarmente, il Gheddafi del tempo che fu, gli aerei non sono certo partiti dall'Italia! Vedi link: http://htdiglog.cronologia.it/storia/a1986a3.htm
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Se non ricordo male, qualche bello spirito, andava dicendo tempo fa, che l'Italia era stata condannata dall'Unione Europea! Dal link: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...36198girata.asp riporto: IL GIUDIZIO DELLA COMMISSIONE EUROPEA L'Ue: l'Italia non discrimina i rom Bruxelles: le norme contro i campi illegali in linea con direttive europee Maroni entusiasta: «Buona notizia» BRUXELLES Il pacchetto di misure adottato dal governo italiano per far fronte all’emergenza dei nomadi in Italia non viola le norme Ue. Lo ha detto a Bruxelles Michele Cercone, il portavoce del commissario europeo per Giustizia, libertà e sicurezza, Jacques Barrot. Rispondendo a chi chiedeva se la Commissione europea avesse concluso la valutazione del rapporto che il governo italiano ha inviato a Bruxelles lo scorso 1 agosto, il portavoce ha sottolineato che «nè ordinanze, nè le linee direttrici, nè le condizioni di esecuzione, autorizzano la raccolta di dati relativi all’origine etnica o religiosa delle persone censite». In questo contesto, ha aggiunto Cercone, in Italia «non c’è nessuna raccolta sistematica delle impronte digitali» nei campi nomadi. E soprattutto «la presa di impronte digitali ha il solo fine di identificare le persone quando non sono in possesso di un documento e comunque come extrema ratio». Il ministro dell’Interno Roberto Maroni esprime soddisfazione e definisce «una buona notizia» il giudizio positivo di Bruxelles sulle misure adottate dall’Italia per far fronte all’emergenza dei campi nomadi illegali, che sarebbero in linea con il diritto comunitario e non discriminatorio. «Ero certo di questo ma la conferma che arriva oggi dà grande soddisfazione e fa giustizia di tutte le accuse, le offese, gli insulti in questi mesi da parte di chi non sapeva bene di cosa stesse parlando e utilizzava questo argomento solo per fare delle basse polemiche», ha detto Maroni a margine di un incontro con il sindaco di Verona, Flavio Tosi. «La Commissione - prosegue Maroni - ritiene questi nostri provvedimenti, cioè la nomina dei tre commissari straordinari, il censimento e la modalità con cui viene fatto, non discriminatori e quindi in linea con le direttive europee. Ci conforta questo giudizio sulla nostra azione - dice - che continueremo secondo i tempi previsti: entro metà ottobre il termine del censimento e poi i provvedimenti conseguenti per chi sarà stato censito». Maroni ha poi voluto ricambiare i ringraziamenti con il commissario Barrot, con il quale, spiega, «c’è un ottimo rapporto di collaborazione che questo giudizio rafforza e conferma che da parte della Commissione c’è un’analisi sempre rigorosa e severa ma mai basata su pregiudizi politici o ideologici. La Commissione adesso ha al vaglio gli altri tre decreti legislativi approvati dal Consiglio dei ministri - aggiunge il ministro - mi attendo nei prossimi giorni il parere della Commissione anche su questi». Maroni ha infine ricordato che domani avrà una riunione con i tre commissari dell’emergenza dei campi nomadi: «Questa buona notizia - conclude - ci porterà a definire con maggiore decisione i passi successivi».
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Visita del vicepresidente americano Dick Cheney in Georgia. Eccovi il link all'articolo (testo + video): http://www.euronews.net/it/article/04/09/2...rt-for-georgia/
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Dal sito "Pagine di Difesa", http://www.paginedidifesa.it/index.html , eccovi il link all'articolo di Giuseppe Croce, "Il legame tra la crisi Russia-Georgia e le risorse energetiche": http://www.paginedidifesa.it/2008/croce_080904.html Articolo veramente interessante, che analizza in maniera approfondita tutta la problematica delle forniture energetiche, in particolare di gas e dei relativi gasdotti, nonché i riflessi di politica internazionale.
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Vorrei vedere gli aerei argentini attaccare una formazione navale difesa anche solo da alcuni "Daring"!!!
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Premesso che non ho accolto la notizia dell'avvenuto accordo italo-libico, stappando una bottiglia di champagne ma con la consapevolezza che, OGGI, nulla di diverso si poteva fare (così come, lo dico solo per rendere l'idea di ciò che è realistico e di ciò che non lo è, non si poteva reagire con le armi all'aggressione russa alla Georgia!), premesso ciò, dal sito ufficiale della Nato, riporto l'articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico ( http://www.nato.int/docu/other/it/treaty-it.htm ): "Articolo 5 Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell'America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza convengono che se un tale attacco si producesse, ciascuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall'art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale. Ogni attacco armato di questo genere e tutte le misure prese in conseguenza di esso saranno immediatamente portate a conoscenza del Consiglio di Sicurezza. Queste misure termineranno allorché il Consiglio di Sicurezza avrà preso le misure necessarie per ristabilire e mantenere la pace e la sicurezza internazionali." Mi spieghi dove è prevista l'unanimità dei membri?!?!?! Anzi dove è prevista una qualsiasi forma di votazione, che autorizzi l'applicazione dell'articolo in questione?!?!?! Per quanto riguarda la mancata reazione agli Scud ed alle altre "angherie", per non dire veri e propri atti di guerra (ad esempio, mitragliamento di una nostra corvetta, da parte di un Mirage libico!) subite IERI, cioé in passato, la responsabilità è tutta e solo dei governi consociativi e cattocomunisti (allora la Libia era vicina all'URSS!) della prima repubblica!!!
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Dal sito "Pagine di Difesa", http://www.paginedidifesa.it/index.html , eccovi il link all'articolo di Andrea Tani, "La crisi Russia-Georgia, chi ci perde e chi ci guadagna": http://www.paginedidifesa.it/2008/tani_080902.html Dell'articolo, riporto la parte che riguarda vantaggi e svantaggi conseguiti dalle parti in conflitto e dagli altri protagonisti della scena geostrategica mondiale: "....................... Per semplicità di ragionamento e per azzardare una certa chiarificazione proviamo a focalizzare i vantaggi e gli svantaggi che la crisi ha comportato per i singoli player. In ordine di entrata in scena. Georgia. A parte i danni materiali, tutto sommato esce dalla vicenda meglio di come c’era entrata, come una vittima, un simbolo di resistenza a un bieco autoritarismo di un grosso vicino prepotente (nonostante che a sparare abbiano cominciato proprio i suoi soldati, piccolo dimenticato particolare). E’una specie di Guernica che ha perso definitivamente due province, Abkazia e Ossezia del Sud, ma tanto non le aveva più, nei fatti. Non entrerà nella Nato a breve - sarebbe una provocazione e una grave imprudenza che Evere non è disposta a correre, anche se ha promesso assistenza e aiuti – ma l’UE le sta tendendo una mano più che tangibile, accelerando le procedure di avvicinamento e di europeizzazione istituzionale sulle quali Mosca non può obiettare nulla. Tutto sommato Bruxelles va bene anche in borghese, oltre a valere qualunque Messa, naturalmente. Gli Stati Uniti, poi, si sono impegnati oltre ogni immaginazione, arrivando a far entrare in un contatto tattico abbastanza azzardato le loro navi da guerra con la Flotta russa del Mar Nero pur di dimostrare il proprio commitment. Un’ulteriore iniziativa russa per destabilizzare Tiblisi incontrerebbe una reazione americana e Atlantica che Mosca non è in grado di affrontare, soprattutto nello stato di prostrazione militare convenzionale nel quale si trova e dal quale potrebbe uscire solo fra molti anni, quando i programmi di equipaggiamento che si stanno configurando con le risorse petrolifere di questi anni produrranno il relativo hardware. Russia. Esce dalla vicenda peggio di come ci è entrata. Ha mostrato eccessivamente i propri muscoli, peraltro un po’ anchilosati. Si è vendicata un po’ a sproposito del Cossovo (vicenda abbastanza diversa, caro Ezio), finendo paradossalmente per assolvere gli occidentali per la suddetta vicenda. Ha lanciato un grossolano avvertimento a Kiev in un momento di difficoltà per il fronte antirusso in Ucraina, con il risultato di ricompattarlo immediatamente. Ha rinsaldato un fronte interno già solido di suo, rafforzando una leadership che non ha alcun bisogno di supporti del genere. Ha lanciato un ammonimento subliminale all’Europa circa i rischi che essa potrebbe correre qualora si opponesse troppo alla revanche granrussa, generando una reazione infastidita, un allarme annibalesco (quello delle porte di Roma) e una immediata ricerca di altre fonti di fornitura energetica che alla lunga darà i suoi frutti, oltre alla firma dell’accordo sugli Abm fra Polonia e Usa senza neanche il paravento dei fantomatici missili iraniani. Last but not least, ha messo in luce inefficienze non marginali del suo dispositivo militare. Quattro suoi aerei da combattimento sono stati abbattuti dai missili infrarosso spallabili georgiani di fornitura ucraina, fra i quali un bombardiere bisonico Tu 22 pilotato – scrive Aviation Week - da un colonnello istruttore di 50 anni prelevato in tutta fretta da una scuola di volo dell’Aeronautica, piccolo banale segno di pezze organiche e organizzative messe in fretta e furia. I carri russi che si ritiravano dalla Georgia sono stati fotografati arrancare i passi caucasici sui propri cingoli anziché sui ruotati trasportatori come si usa in tutte le migliori famiglie di corazzati. Si può essere certi che l’accesso al high tech militare occidentale (soprattutto europeo) sul quale i generali e gli industriali russi facevano affidamento per modernizzare i propri mezzi, molto obsoleti soprattutto sul piano dell’elettronica e dei sensori, verrà drasticamente ridotto. Stati Uniti. Un eccesso di information warfare e l’evidente sospetto che l’amministrazione sfrutterà l’evento per favorire McCain, fra i minus (ma lo sono veramente?). Le difficoltà nelle quali si dibatte la Russia, l’arresto della finlandizzazione dell’Europa (come si diceva una volta) e l’imbarazzo della Cina potenziale alleata di Mosca nella Sco (Shangai Cooperation Organization) fra i plus. Ai quali può essere anche aggiunto il trionfante segnale che l’evento ha inviato al complesso militar-industriale yankee: “Ragazzi, abbiamo di nuovo un Nemico!”. Basta con le jeep e i blindati rinforzati, le corazze in kevlar e gli anti IED come massima espressione dei requisiti tecnico-operativi per le forze armate. Si torna con legittimità e adeguati ritorni a portaerei nucleari, caccia lanciamissili, velivoli stealth di altissime prestazioni, sommergibili nucleari, poi missili da crociera, MBT, penetratori antibunker, elicotteri da combattimento, convertiplani, guerra elettronica ‘pesante’, Ucav, cripto, sonar, radar sofisticati, satelliti di ogni tipo, e tutto il resto degli armamenti complessi e supercostosi che hanno un significato e una giustificazione se l’avversario è uno Stato avanzato e potente e non un branco di cenciosi terroristi esaltati. Altri (Nato, UE, stati ex sovietici e OC, non allineati, al Qaeda, Medio Orientali & Israele, etc.). Anche qui le conseguenze non sembrano in genere favorevoli agli interessi e alla posizione di Mosca. Gli euroatlantici si sono stretti a coorte, anche se con qualche distinguo non si sa quanto di angusta bottega. Israele gioisce al pensiero di armamenti pesanti di nuovo forniti da Mosca ai siriani anche per una nuova presunta assertività russa (“altri trenta anni di Golan sotto la Stella di Davide non ce li toglie nessuno; poi si vedrà”). L’Iraq va per i fatti suoi, ma è sempre di meno sulle pagine dei giornali e questo è un bene per gli iracheni e per il Central Command. L’Iran probabilmente vedrà intensificarsi il tiepido l’appoggio russo e quindi allontanarsi quella trattativa ‘best and final’ con gli Usa che sola può ridargli ossigeno e credibilità internazionale. La Cina è nell’imbarazzo di cui sopra: se i fatti di agosto portassero a una vera alleanza di ferro fra Mosca e Pechino, una NAT-izzazione della Sco , per i russi si tratterebbe di un risultato tale da ribaltare tutte le negatività alle quali abbiamo fatto cenno. Ma non sembra probabile, anche se qualche avvicinamento strumentale si potrebbe verificare. Il riconoscimento della indipendenza di Abkazia e Ossezia da parte di Mosca infrange il principio dell’intangibilità di configurazione degli Stati sovrani riconosciuti all’Onu, già incrinato dagli occidentali in Cossovo pur con una semicopertura del Palazzo di Vetro del tutto assente in questo caso. Per una Pechino alle prese con le minoranze etniche e religiose che sappiamo, tutto ciò è anatema. Questo sommario schizzo è ben lungi dall’esaurire neppure per sommi capi le complesse vicende legate all’8 agosto (quelle del petrolio, ad esempio, che sono talmente intricate da essere di ardua comprensione persino per gli addetti ai lavori). Tuttavia esso sembrerebbe indicare un bilancio di massima che non va nelle direzione degli interessi e delle aspirazioni del Cremlino. Paiono viceversa rafforzati gli stati antirussi dell’Europa Orientale, i filo-occidentali ucraini, la Nato, tutto sommato la UE, gli Stati Uniti (versante repubblicano e quindi muscolar-primatista), la Cina arbitro olimpico (il parallelo-calambour è orrendo ma inevitabile), i petrolieri non russi e non centroasiatici, i produttori di armamenti sofisticati. Non sembra essere questa la conclusione che compare sulla grande stampa internazionale sull’argomento, ma potrebbe essere un altro degli effetti di quella ‘information warfare’ a largo spettro alla quale abbiamo fatto cenno, che oggi vede Mosca - un tempo artefice suprema di propaganda - in una posizione di retroguardia rispetto ai grandi gruppi occidentali, che vengono peraltro intonati dai maestri d’oltre-Altantico. E questo potrebbe essere un ulteriore segno delle difficoltà russe, nella vicenda di cui ci siamo occupati e in generale in tutte le altre del palinsesto strategico internazionale."
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Dal sito "Pagine di Difesa", http://www.paginedidifesa.it/index.html , eccovi il link all'articolo di Giovanni Martinelli, "Le unità anfibie della classe Mistral": http://www.paginedidifesa.it/2008/martinelli_080904.html
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Entrare in Marina Militare/Guardia Costiera - discussione ufficiale
picpus ha risposto a IceSergei nella discussione Marina Militare
Ti posto alcuni link: http://www.marina.difesa.it/morosini/scuola.asp http://www.difesa.it/Concorsi/Arruolarsi+n...m?DetailID=2719 http://www.difesa.it/backoffice/upload/all...65505F3A%7D.pdf http://www.difesa.it/backoffice/upload/all...38888EE6%7D.pdf Dai uno sguardo attento ai link che ti ho postato, anche se il bando di concorso di quest'anno è, comunque, già scaduto. -
Nuovo Segretario Generale della Difesa e DNA
picpus ha risposto a picpus nella discussione Discussioni a tema
A parte il fatto che le "piccole" Università ritengo siano più valide e più serie delle "bolgie infernali" delle "grandi" Università, dal sito dell'Accademia Navale, inserisco i piani di studio (conta il numero di esami!) che i giovani che, preventivamente, hanno già superato il tutt'altro che semplice concorso di ammissione alla predetta Accademia (concorso serio, da non confondere con i, a dir poco, discussi, test di ammissione all'Università!!!), devono seguire per accedere alla carriera di ufficiale in servizio permanente effettivo, ruolo normale, nei vari corpi della Marina Militare: http://www.accademianavale.eu/accademiacorsoSM.php http://www.accademianavale.eu/accademiacorsoGN.php http://www.accademianavale.eu/accademiacorsoAN.php http://www.accademianavale.eu/accademiacorsoCP.php http://www.accademianavale.eu/accademiacorsoCM.php http://www.accademianavale.eu/accademiacorsoSAN.php Non ti sorge il sospetto che quei carabinieri gli esami li avessero già sostenuti presso la Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze (e Velletri)? -
Un articolo di commento in merito all'installazione dello scudo antimissili americano in Polonia e Repubblica Ceca. Dal sito di "Analisi Difesa", http://www.analisidifesa.it/anno9/numero91.../ita/indice.htm , il link all'articolo: http://cca.analisidifesa.it/it/magazine_80...772136123_0.jsp
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Dal sito "Analisi Difesa", http://www.analisidifesa.it/anno9/numero91.../ita/indice.htm , il link ad un articolo che farà la felicità di un mio conterraneo: http://cca.analisidifesa.it/it/magazine_80...683573816_0.jsp
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Grazie, galland, per l'interessante ed anche avvincente, pagina di Storia che, come altre da te postate, ho provveduto a salvare nel mio computer!
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Gli Stati Uniti stanziano un miliardo di dollari a favore della Georgia. Eccovi il link all'articolo (testo + video): http://www.euronews.net/it/article/03/09/2...aid-to-georgia/
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Un altro giornalista scomodo ucciso in Russia
picpus ha risposto a picpus nella discussione Discussioni a tema
Eccovi un altro articolo (testo + video) ed un altro giornalista ucciso: http://www.euronews.net/it/article/03/09/2...s-after-attack/ -
Eccovi la medesima notizia, riportata da siti italiani. Il link dal sito ufficiale della Marina Militare Italiana: http://www.marina.difesa.it/diario/2008/09...nifil/index.asp ed il link dal sito "Dedalonews": http://www.dedalonews.it/it/index.php/09/2...-marittima-onu/
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Io preferirei dire che, almeno nella fattispecie, l'"allievo" ha superato il "maestro"!!! Vedi il post al seguente link: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...ost&p=99961 (messaggio n° 51) Ci sarebbe un'ipotesi di utilizzo! Vedi il post al link che segue: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...st&p=172104 (messaggio n° 10)
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Quando si dice predicare bene e razzolare male!
picpus ha risposto a picpus nella discussione Discussioni a tema
Rileggiti il titolo del topic e capirai! (Posto che tu abbia ben presente, quanto Benigni faccia sempre il fustigatore dei costumi altrui!!!). -
Un altro giornalista scomodo ucciso in Russia
picpus ha pubblicato una discussione in Discussioni a tema
Eccovi il link all'articolo (testo + video): http://www.euronews.net/it/article/03/09/2...-in-ingushetia/ ed ancora il link ad un altro articolo: http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubr...63&sezione= -
Dal link: http://www.unimondo.org/article/view/159505/1/ riporto integralmente: Georgia: l'Ue condanna Mosca, ma non per l'uso di cluster bombs martedì, 02 settembre, 2008 Relitto di bomba cluster RBK-250 sganciata da un aereo russo a Ruisi (Ossezia del Sud). Foto: ©AP/Sergei Grits - da HRW/CMC Una condanna risoluta al riconoscimento unilaterale russo dell’indipendenza di Ossezia del Sud ed Abkhazia e la sospensione di tutte le riunioni previste con la Russia, finché Mosca non applicherà integralmente il piano di pace proposto dal presidente francese Sarkozy il 12 agosto scorso, ma lasciando aperta la porta del dialogo con Mosca. È il compromesso raggiunto ieri a Bruxelles dal vertice straordinario dei 27 paesi dell’Ue, convocato d’urgenza dal presidente di turno della Ue, Nicolas Sarkozy, per prendere posizione sulla crisi russo-georgiana. "Il compromesso alla fine raggiunto nasconde solo in parte la distanza esistente tra le diverse posizioni dei paesi europei, arrivati al summit con idee divergenti sulla linea da tenere nei confronti del gigante russo. E rischia di tradursi in un nulla di fatto, o quantomeno in un’ulteriore rinvio di qualsiasi decisione" - commenta Giovanna Marin di Lettera 22. I capi di Stato e di governo dei 27 Paesi dell’Unione europea hanno comunque sgombrato definitivamente il campo dalla possibilità di sanzioni contro la Russia ma, allo stesso tempo, "hanno posto il Cremlino di fronte ad un bivio politico che sperano si risolva nel segno della comunicazione e del non-isolamento da parte di Mosca" - riporta da Bruxelles, Rosita Zilli per Osservatorio Caucaso. "Un vertice in un certo senso interlocutorio quindi, di attesa e di studio delle prossime mosse della controparte russa ma che non tralascia nel frattempo di dare tangibili segni di sostegno alla Georgia. Infatti, mentre le uniche decisioni di rilevanza immediata hanno riguardato il rinforzo alla missione Osce in Ossezia del Sud e l’invio di una missione esplorativa in loco volta a precisare le modalità di un impegno rafforzato dell’Ue sul terreno, Bruxelles non ha perso occasione per ribadire il suo forte sostegno alla ricostruzione del Paese, Ossezia del Sud ed Abkhazia incluse. I 27 hanno inoltre annunciato che assumeranno 'molto presto l'iniziativa di riunire una conferenza internazionale dei donatori per assistere la ricostruzione in Georgia" - nota Rosita Zilli. Nessuna condanna invece per l'utilizzo da parte della Russia di cluster bombs documentato e denunciato da Human Rights Watch e dalla 'Campagna Internazionale per la messa al bando delle mine' (ICBL): le cluster bombs sarebbero state impiegate anche verso i convogli di profughi. Anche la la missione umanitaria di Libera ha accertato in "almeno 3 occasioni diverse l'utilizzo di bombe a frammentazione, addirittura nel centro della città di Gori". "Di fronte all'università di Gori vi sono i segni di uno degli ordigni che ha poi danneggiato l'area circostante. Identica cosa è successa nella piazza antistante il palazzo dell'amministrazione municipale. Infine un uomo ci ha mostrato il filmato di parte di un ordigno a frammentazione che ha sfondato il tetto di casa sua senza esplodere. L'ordigno è stato rimosso ma lui ha conservato il video" - riporta Michele Curto di Libera. Intanto a Gori tutti i nuovi sfollati hanno raccontato all'Unhcr storie di intimidazioni e di percosse da parte dei miliziani nei villaggi della zona cuscinetto a nord di Gori. "Altre persone sono tornate a Gori perché non si sentivano al sicuro nei loro villaggi: hanno trovato le loro case danneggiate e saccheggiate ed il loro bestiame macellato. Hanno anche riferito di temere la presenza di mine" -riporta l'Unhcr. La missione di monitoraggio dell’Unhcr nei villaggi a nord di Gori, che ha avuto luogo mercoledì scorso, ha confermato che molte delle persone che sono tornate ai loro villaggi sono traumatizzate e spaventate. Nei giorni scorsi l’Unhcr ha chiesto a tutte le parti coinvolte nel conflitto in Ossezia del Sud di fare del loro meglio affinché "venga contenuto ogni nuovo focolaio di violenza", che potrebbe costringere nuovamente i civili a fuggire e aveva espresso "preoccupazione" riguardo alle notizie di nuovi movimenti forzati di popolazione causati da milizie armate impegnate in razzie a nord della città georgiana di Gori, vicino alla linea di confine con la regione autonomista dell’Ossezia del Sud. [GB]
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Eccovi dal sito ufficiale della NATO, http://www.nato.int/ , e, in particolare, dal sito della "Kosovo Force", http://www.nato.int/kfor/ , il link alla biografia del Generale di Corpo d'Armata, Giuseppe Emilio Gay: http://www.nato.int/kfor/structur/whoswho/cv/bio_gay4.htm Come si può notare dal seguente link: http://www.nato.int/kfor/structur/whoswho/...dex_comfor.html per la quarta volta, un Generale italiano è designato al Comando della KFOR (i precedenti furono i Generali di Corpo d'Armata Carlo Cabigiosu, Fabio Mini e Giuseppe Valotto).
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Auguri bisch... ehm! Marvin!!!
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Nuovo Segretario Generale della Difesa e DNA
picpus ha risposto a picpus nella discussione Discussioni a tema
Quasi tutti gli ufficiali che provengono da una Accademia (di una qualsiasi delle 4 Forze Armate) hanno curriculum simili (di norma, 2 o 3 lauree, delle quali, la prima, conseguita in Accademia che, ti ricordo, è un corso di studio postdiploma di durata quinquennale), per il semplice motivo che, a cura dell'istituzione di appartenenza, alternano, in misura quasi paritetica, periodi di permanenza presso unità operative, periodi di permanenza presso organi centrali o periferici di Stato Maggiore e periodi di frequenza di corsi di specializzazione. Dai uno sguardo ai titoli dei comandanti delle unità navali della nostra Marina (e si tratta, sempre, di ufficiali ben più giovanni del Generale Cinelli): http://www.marina.difesa.it/unita/index.asp (ricerca le navi per nome).